Topolin, Topolin, Viva Topolin

Il tour inizia da Miami............assolutamente splendida. Mare (favoloso), sole, divertimenti, shopping, aperitivi, locali notturni e chi più ne ha, più ne metta. Un peccato rimanerci solo 3 giorni, ma per una veloce visita della città va più che bene. Il mio consiglio è quello di passare il primo giorno sulla splendida spiaggia e godersi...
Scritto da: ilTarci
topolin, topolin, viva topolin
Partenza il: 23/02/2006
Ritorno il: 05/03/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Il tour inizia da Miami…Assolutamente splendida. Mare (favoloso), sole, divertimenti, shopping, aperitivi, locali notturni e chi più ne ha, più ne metta. Un peccato rimanerci solo 3 giorni, ma per una veloce visita della città va più che bene. Il mio consiglio è quello di passare il primo giorno sulla splendida spiaggia e godersi il mare, così avrete modo di riprendervi dal viaggio aereo del giorno precedente, poi andare al Clevelander per l’aperitivo, per concludere la serata in uno dei 1000 locali di Ocean Drive, il vero fulcro della vita notturna. Il giorno successivo direi di concedersi il lusso dello shopping e un bel tour della city. La zona di Little Havana non è niente di chè, ma una veloce visita è d’obbligo, se poi siete appassioanti di sport, magari fatevi un salto all’Orange Bowl. Poi spostatevi in centro (e per muovervi usate il MetroMover, una monorotaia che compie un giro circolare tra i grattacieli della city), infine andate a Bayside Marketplace, una sorta di centro commerciale all’aperto affacciato sul porto. Se poi volete sognare, riposatevi facendo una mini crociera tra le splendide ville dei Vip (quanto invidio Puff Daddy!!!).

Per quanto riguarda le sistemazioni albergiere, ce nè per tutti i gusti: se volete il lusso più sfrenato andate al Delano, se volete rimanere su Ocean Drive vi consiglio il Colony (l’hotel più fotografato del mondo), o il Cardozo (di proprietà di Gloria Estefan), ma se pensate di spendere i vostri $$$ in maniera più sensata, vi consiglio il Clay Hotel, essenziale e pulito, affacciato su Espanola Way, ad un isolato da Ocean Drive, folcloristica vietta che di sera si trasforma grazie soprattutto ai suoi ristorantini e locali particolari.

Poi tappa ad Orlando con i suoi parchi a tema.

Il tour de force comincia obbligatoriamente da Cape Canaveral (forse è stata l’unica pecca, ma probabilmente è perchè io mi aspettato chissà che cosa). Il tour del parco è guidato: si sale su dei pulmini con tanto di audio e tv (rigorosamente in inglese) e si gira verso gli Angar aperti al pubblico. Comunque in breve potete vedere un filmato della partenza dello shuttle (abbastanza emozionante), un missile coi turbo reattori, le piattaforme (fisse e mobili) da cui partono gli shuttle, una postazione panoramica con tanto di binocolo, uno shuttle (probabilmente finto) e qualche altra cosa. All’interno del parco (disseminato di missili più o meno veri) vi è anche un cinema tridimensionale dove viene proiettato un filmato coinvolgente di come si svolge la vita all’interno di una base spaziale tipo la M.I.R., un monumento per ricordare chi è morto durante le missioni, poi c’è un bellissimo punto dove fare shopping e per la via del ritorno non dimenticatevi di fermravi al museo con una zona riservata a giochi virtuali ed attività varie. Se avete intenzione di visitare questo parco a tema, il consiglio più grande che posso darvi è quello di informarvi presso il sito della Nasa della data precisa di quando c’è il lancio dello shuttle, così rimarrebbe un’esperienza davvero indimenticabile.

Ad Orlando la zona dedicata al divertimento è a dir poco immensa. Se Gardaland ed EuroDisney vi hanno stupito, bhè quello che questi parchi vi offrono è qualcosa di inclassificabile. 4 giorni di visita sono davvero pochi, soprattutto dopo aver scoperto che i parchi a tema sono innumerevoli. Noi ci siamo limitati a soli 3 parchi anche se mi è rimasto il cruccio di non essere andato a Blizzard Beach (più che altro perchè faceva piuttosto freschetto per gli acquascivoli…). Cmq tornando a noi, in ordine siamo andati a Sea World, Magic Kingdom e agli MgM Studios.

Se amate gli animali Sea World è quello che fa per voi. Ci sono tante vasche distribuite in zone diverse, in alcune ci sono gli animali che sono stati salvati da morte sicura (es. Tartarughe senza una pinna e cose del genere), in altre ci sono fenicotteri ed altri uccelli simili, poi ci sono le solite vasche con delfini ed otarie ma in questo parco (sotto l’attenta visione dei Ranger) avrete la possibilità di dar loro da mangiare. Poi c’è la vasca dei lamantini (ad oggi il mio animale preferito), un tunnel marino sotterraneo con gli squali ed un acquario pieno zeppo di creature inverosimili… C’è addirittura la “zona polare”, ovvero un percorso in cui si possono vedere i beluga, i giganteschi trichechi e persino gli orsi polari!!!!!! (P.S. Tenetevi un maglioncino a portata di mano, all’interno di questa zona fa piuttosto freschetto). Ma se pensate che il parco possa offrire solo questo vi sbagliate di grosso perche’ c’è la possibilità di farsi un giro su delle Montagne Russe mozzafiato (vanno anche sottoterra un paio di volte) ed un’attrazione tipo “Fuga da Atlantide” di Gardaland. Il vero pezzo forte però sono gli spettacoli che offrono gli animali: c’è quello con le foche ambientato su un vascello dei pirati, dove i pirati tra l’altro sono degli ottimi attori, lo spettacolo di piccole balene e delfini insieme a trapezisti ed atleti di alto livello, ma l’apoteosi si raggiunge con Shamu, ovvero lo spettacolo delle cosidette Orche Assassine. In uno “stadio” da 12.000 posti potrete assistere a qualcosa di unico, indescrivibile. Assolutamente da provare. (p.S. Se pensate di sedervi nelle prime 20 file, un k-way è d’obbligo!!!!!).

Secondo giorno Magic Kingdom, tanto per tirare fuori il bambino che c’è in te. Per arrivarci avete ben 2 possibilità dopo aver parcheggiato: o prendete la famosa monorotaia (che tra l’altro collega anche Epcot, oppure un battello stile Mississippi). La sola vista del castello di Cenerentola ti emoziona, poi Paperino, Topolino, Whinny Pooh e tutti i personaggi Disney noti e meno noti. Praticamente il paradiso dei bambini. Il parco è strutturato in diverse zone (Fantasyland, Cartoonland, Futurland etc. Etc. Etc.), ci sono divertimenti per tutti i gusti, soprattutto per i bambini, ma la magia che offre questo posto vale il prezzo del biglietto. Oltre che le classiche parate con i personaggi Disney, le attrazioni più “elettrizzanti” sono in Futurland, soprattutto quelle di Lilo & Stich e le montagne russe al buio di Toy Story. Non sto quì a descriverle tutte, sarebbe lungo e vi rovinerei la sorpresa. Vi do però 3 consigli. Il primo è quello di metterVi in cima alla Main Street per vedere lo spettacolo serale dei fuochi d’artificio (circa 20 minuti con tanto di musiche, luci e suoni), il secondo è quello di mangiare nel ristorante di Whinny Pooh dove c’è un ricco buffet e dove potete fare le foto insieme ai vostri personaggi del cuore. Il terzo, che forse è il più utile è quello di sfruttare al meglio la possibilità di “prenotare” l’orario della vostra attrazione. Più o meno funziona così: per le attrazioni più gettonate, gli americani hanno pensato bene di dare la possibilità di prendere una sorta di ticket in cui viene indicato l’orario in cui bisogna presentarsi per saltare la coda e arrivare direttamente al cancello di ingresso. Con un pò di furbizia e fortuna riuscirete a vedere un numero di attrazioni davvero alto.

Terzo giorno MgM Studio’s… In questo parco a tema la maggior parte delle attrattive sono date dagli spettacoli degli stuntman (da non perdere assolutamente quello delle auto, soprattutto se pensate di essere degli ottimi piloti…) che impersonificano anche scene di films prodotti dalla stessa Metro Goldwin Mayer, come Indiana Jones e guerre stellari, poi c’è la visita negli studios col mini bus guidato dove, tra effetti speciali, esplosioni e cascate d’acqua, lo spettacolo è assicurato e non c’è mai il tempo di annoiarsi. Poi c’è anche un cinema quadrimensionale, ma le 2 maggiori attrazioni sono però la Rock’n Roll Coaster sponsorizzata dagli Aerosmith e la Tower of Terror. Le prime sono delle montagne russe fuori dal comune, non tanto per le acrobazie, ma perchè in fase di partenza utilizzano la stessa spinta che hanno gli aerei sulle portaerei …Uno spettacolo. E poi la Torre: ti fanno sedere su una specie di panchina, poi mentre vai in alto si aprono delle porte in cui vengono proiettati degli effetti speciali, finchè, giunti circa all’altezza di un decimo piano si aprono le porte, te pensi di vedere un’altro effetto speciale, ma invece cadi nel vuoto per metri e metri, roba da lasciarti secco. Ma non è finita perchè in serata sul lago adiacente al parco viene proiettato lo spettacolo coi laser denominato Fantasmic…Da vedere.

Per quanto riguarda i pernottamenti, il mio consiglio è quello di trovare una sistemazione a Kissimmee, una località posizionata ad un Km dalle principali attrattive. Ce nè per tutti i gusti e tutte le tasche. Se però il vostro sogno è sempre stato quello di dormire all’interno del parco concedetevelo pure, ma sappiate che parchi come Sea world o gli Universal Studios (tanto per citarne 2), sono fuori dalla zona Disneyworldiana, per cui la macchina è d’obbligo. Un altro consiglio è quello di tenervi un pò di moneta in tasca perchè, al contrario di tutte le autostrade americane, in questa zona si paga il pedaggio e non sempre c’è il casellante pronto a cambiarvi i $$$!!! Un’altra tappa d’obbligo per il vostro soggiorno in Florida è senz’altro il parco delle Everglades. A meno che non siate degli appassionati canoisti, non vale la pena spingersi fino al limite estremo della laguna. Se invece volete vivere un’esperienza davvero insolita, seguite le indicazioni per gli innumerevoli allevamenti di coccodrilli posizionati proprio all’inizio del parco. In questi posti, oltre che vedere lo stato evolutivo di coccodrilli e serpenti, c’è la possibilità di andare su una specie di vasca da bagno galleggiante sospinta da un reattore degli aerei (una specie di overcraft). Il divertimento è assicurato, ma non dimenticatevi il vostro k-way di fiducia (soprattutto se vi sedete nei posti davanti!!!!).

E per finire le isole Keys, carissime ma impareggiabili, soprattutto KeyWest, coi suoi tramonti indimenticabili sul molo. La strada che le attraversa è un’opera di ingenieria stradale fantascientifica, soprattutto se si pensa che c’è un ponte lungo 12 miglia (lo stesso della scena finale del film “Last Action Hero) che resiste annualmente al passaggio di diversi uragani… Ma torniamo alle nosre isole: tappa d’obbligo è Bayaonda, una stupenda laguna popolata solo da pesci e pellicani. Poi ogni isola nasconde la sua particolarità, ma come già detto il top è Key West. Dormirci è davvero caro, per cui, piuttosto che andare al Rancho Motel cercate su internet una sistemazione più opportuna. Per il resto è davvero suggestiva, con le casette in legno tutte colorate, i locali con la musica country, le Harley Davidson che rombano fuori da ogni bar, insomma un’atmosfera di altri tempi. E poi ci sono il faro, la casa di Hemingway, little Haiti, peccato che il tempo sia sempre troppo poco.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche