Toledo
La raggiungiamo in mezzora con il treno ad alta velocità a medio raggio per poco più di 15 euro a persona; la stazione del 1919 è in stile mozarabico: piccola ma efficiente in puntualità e organizzazione.
Raggiungiamo il centro storico a piedi attraversando l’antico ponte dell’Alcantara sul Tajo, ma ci si arriva anche con il bus n.5 a 0.90 cent. A corsa; visitiamo il museo di Santa Cruz che in origine era un ospedale fatto costruire dal Cardinale Mendoza e che ora ospita un’interessante collezione di tele di El Greco, famoso pittore vissuto a Toledo.
Al lunedì purtroppo molti monumenti sono chiusi e questo ci impedisce di visitare l’Alcazar, la Sinagoga del Transito, la casa de El Greco e il Taller del Moro.
Riusciamo a vedere la Sinagoga Santa Maria La Blanca (2,30 euro) e il monastero de San Juan de Los Reyes con il chiostro dalle arcate gotiche e la chiesa a navata unica caratteristica delle chiese isabelline, anch’essa con decorazione mozarabes.
Sosta per acquisto dei famosi coltelli di Toledo e in una salumeria a comperare del jamon serrano buono, ma salatissimo (50 euro al kg) dove il negoziante ci racconta dei suoi viaggi e mi sorprende dicendo di conoscere la mia città essendoci passato durante i suoi passaggi all’est Europa.
Visitiamo la Puerta del Sol e Puerta Nueva de Bisagra e poi riusciamo ad intrufolarci nel palazzo dell’Ayuntamento durante la consegna dei doni dei Magi ai bimbi dove, sarà stata l’atmosfera o un ricordo d’infanzia, c’è un momento di commozione.
E’ tempo di tornare alla stazione con il proposito però di ritornare a vedere questa splendida città.