Toda la Spagna del nord in 10 giorni
Giovedì 18 agosto 2011 (KM 320) Saragozza – Burgos
Aragona
Arrivo a Saragozza in anticipo e ritirata l’auto, a mezzogiorno siamo già sulle autostrade aragonesi in direzione Burgos. Dopo esserci fermati in autogrill ed aver comprato due panini e bevuto una bottiglietta di coca con “il passamontagna” ben 14 euro! credevo di essere ritornato ai prezzi norvegesi, impressione in seguito rivelatasi del tutto sbagliata, visti i prezzi generalmente molto inferiori ai nostri.
Arriviamo a Burgos secondo il programma alle 16.00 e prendiamo possesso della nostra fiabesca camera al Palazzo de la Merced. Hotel in un vecchio monastero medioevale con chiostro e con annessa chiesa, camera con letto a baldacchino ed ogni confort (79 euro) in pieno centro storico. Attraversiamo il ponte e in un minuto passiamo sotto l’arco di Santa Maria e siamo nella piazza della cattedrale di Burgos. Cattedrale maestosa in stile gotico. Paghiamo il biglietto (5 euro) e ne visitiamo il magnifico interno con l’altissima crociera, gli organi dalle canne lunghissime, gli affreschi ed l’annesso chiostro con il museo. Proseguiamo verso la salita che ci porterà al castello e facciamo sosta all’arco di S. Esteban e alla chiesa omonima lì accanto. Del castello non rimane tanto, ma dalla terrazza si gode un ampio panorama su Burgos. Ci colpisce l’immensa piazza Mayor con il municipio e le case colorate. Visto il caldo proviamo il gelato spagnolo, un po’ “chimico”, ma abbastanza buono. Passeggiamo sotto gli ombreggianti platani lungo il fiume e rientriamo in hotel alle 19.00. Doccia e si esce per Burgos di notte, piena di vita e di tapas. Ne approfittiamo al Pecaditos – via Sombrereria – dove tutte le tapas costano 1 euro. Scorpacciata di tapas e di ottimo rioja. Entriamo nell’arco di Santa Maria, interno meraviglioso da non perdere! Passeggiata notturna nel centro con sosta per ammirare la maestosa cattedrale illuminata.
Burgos ha un centro storico piccolo e molto carino, interamente percorribile a piedi.
E’ tardi e domani ci aspetta una giornata impegnativa, si torna al nostro meraviglioso hotel.
Venerdì 19 agosto 2011 (KM 400) Burgos – Leon – Ponferrada – Lugo
Castiglia y Leon
Alle 9.00 siamo già in direzione Leon. Arrivo in centro Piazza S. Marcelo alle 11.00, c’è una città che ci aspetta! Usciamo dal parcheggio e ci accoglie lo strano palazzo di Gaudi – Palacio de Botines, più adatto ad una località tirolese che alla Spagna, comunque ci piace con quello stile “castello di gardaland” del Palacio de Botines, ora sede di una banca. Sul lato destro della piazza entriamo con un visita guidata che parte in quel momento nel Palacio de Los Guzmanes, bellissimo palazzo nobiliare ora sede amministrativa della provincia. Attraversiamo lo splendido chiostro e saliamo al primo piano per ammirare le vetrate colorate che riparano il piano superiore. Entriamo nella coloratissima via Ancha, strada dello shopping dalle case dai colori cangianti e dai balconi fioriti. Arriviamo nella piazza della Cattedrale di Leon e restiamo a bocca aperta di fronte dall’imponenza e dalla bellezza della struttura. Ne visitiamo l’interno con il relativo chiostro (2 euro). Girovaghiamo per il centro storico passando nella carinissima Plaza Mayor con il vecchio municipio, dalla chiesa di S. Isidoro, dai resti delle mura cittadine ed arriviamo fino al magnifico Hostal di San Marcos. Quest’ultimo ora parador è un esempio di arte plateresca davvero impressionante. A lato del parador vi è l’ingresso del museo.
Pranziamo vicino a Piazza S. Marcelo – Cafeteria Brasil calle S. Marco. Cito il locale poiché abbiamo mangiato un hamburger altissimo contenente: uovo fritto, formaggio, svizzera, pancetta, prosciutto, pomodoro, insalata, cipolla ecc.
Leon ci ha entusiasmato, ma ahimè dobbiamo ripartire in direzione Ponferrada. Ci sorprende positivamente la tariffazione del parcheggio a minuti, giusta e conveniente.
Ore 16.30, Ponferrada: piccola cittadina da 70.000 abitanti conosciuta per il suo castello templare, che visitiamo, ma non ci entusiasma. Sono rimaste solo rovine e un museo che contiene libri. E la temperatura esterna è infernale. Carino il centro storico: Basilica Virgen de la Encina (chiesa piccolina), arco e piazza del municipio. Niente di particolare, si può tranquillamente tralasciare.
Ripartenza ore 18.00 ed arrivo a Lugo alle ore 20.00. Cerchiamo un hotel per la notte e dentro le mura troviamo alloggio al Mendez Nunez (60 euro a camera). Hotel carino ed in pieno centro. Usciamo per la cena e con 22 euro mangiano due antipasti, due secondi di pesce e due birre medie (Gucho’s). Scopriamo che i prezzi sono decisamente più bassi che in Italia.
Facciamo un giro intorno alle mura ed arriviamo alla torre Mosqueira, che conserva l’unica finestra rimasta sulle mura della città. Passiamo dal centro e torniamo in hotel.
Sabato 20 agosto 2011 (KM 135) Lugo – Santiago de Compostela
Galizia
Colazione e giro di primo mattino per il centro storico di Lugo. Piazza Mayor con il municipio, piazza S. Domingo con l’aquila di bronzo, piazza Pio XII con la cattedrale in stile Santiago romanico-gotico. Usciamo dalla porta “Carmen” una delle 10 della città. Saliamo sulle mura dietro la cattedrale e ne ammiriamo il perfetto stato e l’ottimo lavoro di restauro, che ha interessato l’intera cinta muraria. Le mura circondano la città per circa 2 km. Girovaghiamo per il centro storico, con angoli davvero suggestivi e ripresi gli zaini ripartiamo per Santiago ore 10.30. Lugo vale una sosta rapida.
Prendiamo possesso della camera all’Hesperia Peregrino (69 euro a camera) alle 12. Hotel dista dal centro, quindi dalla cattedrale, circa 20 minuti. Arriviamo in centro e subito restiamo basiti davanti all’imponenza e all’autorevolezza della cattedrale meta di milioni di pellegrini. Molti dei quali sdraiati sulla piazza do Obradoiro ad ammirare la cattedrale. Dopo aver ammirato il Palacio de lo Reyes Catolicos ora Parador di lusso, il municipio e l’antichissimo Palacio de Xelmirez entriamo all’interno della cattedrale. Entrati nell’atmosfera di spiritualità del luogo facciamo la fila per abbracciare la statua di S. Giacomo che ci darà forza e saggezza. L’interno è un susseguirsi di cappelle policrome e dorate veramente imperdibile. Come al solito girovaghiamo per le vie del centro storico, rimanendo colpiti da questa splendida città. Ogni angolo è curatissimo, monumenti in perfetto stato, pavimentazione antichissima e splendente. Rientriamo in hotel e approfittiamo della piscina per farci un tuffo, vista la temperatura sui 34 gradi.
Si ritorna in centro per mangiare qualche pinchos, rimango bruciato dal peperoncino verde del pinchos seppie e gamberi. Spendiamo tanto e mangiamo poco. Scopriamo che conviene cenare seduti e riveriti che mangiare pinchos nella bolgia del bancone. Comunque esperienza da provare. Aspettiamo che scenda la sera per ammirare la cattedrale illuminata, ma ecco la triste sorpresa: la cattedrale resta buia, dall’aspetto spettrale. Santiago de Compostela promossa a pieni voti.
Domenica 21 agosto 2011 (KM 325) Santiago – costa verde – Playa as Catedrais – Ribadeo – Luarca – Playa del Silenzio – Cudillero – Oviedo
Asturie
Ore 9.15 partenza alla volta dell’oceano, l’Atlantico ci aspetta. Inizia a piovere a dirotto, per fortuna a Playa as Catedrais smette, ma il cielo rimane plumbeo e l’umidità è alle stelle. La vista dall’alto spazia tra l’azzurro del mare, i colori della vegetazione e l’imponenza delle scogliere e dei faraglioni in mezzo al mare. Scendiamo in spiaggia per le foto di rito. Ci facciamo, poi, prendere dal magnifico panorama e camminiamo per un’ora lungo il sentiero sopra la scogliera arrivando fino alla spiaggia De Esterio. Assolutamente da non perdere.
Si riparte per Ribadeo dove facciamo sosta per un pasto veloce, cittadina dal centro storico vivace. Assaggiamo il polipo alla galiziana, ottimo (due polipi, due birre e due caffè 25 euro).
Terza sosta a Luarca cittadina sul mare con case bianche, ma spoglie e tristi. Il centro storico e il lungo mare non ci dicono nulla di particolare, proprio non ci piace. Si riparte per una nuova spiaggia.
Restiamo impressionati dalla “baia del silenzio” vista dall’alto, ai piedi di una montagna verdissima si trova questa spiaggia incontaminata dall’acqua cristallina. Nel mare sono presenti numerosi faraglioni che rendono ancora più suggestivo il paesaggio. Scendiamo gli scalini e passiamo un po’ di tempo in spiaggia ad ammirare la bellezza della natura. Mi ero portato il telo mare per un tuffo, ma visto il tempo funesto, passo. Attenzione risalite con l’auto in direzione opposta da dove siete arrivati altrimenti saranno guai seri.
Inizia a piovere, prossima destinazione Cudillero. Viste le condizioni atmosferiche e l’orario passiamo velocemente in auto per il centro. Ridente paesino arroccato in una baia, molto suggestivo e pittoresco.
Arriviamo ad Oviedo alle 20.00. Hotel Ibis (45 euro camera a notte), prenotato precedentemente.
Hotel inaugurato l’anno scorso e quindi nuovissimo, a 20 minuti a piedi dal centro. Dopo una doccia ricostituente usciamo per bere il famoso sidro. Arrivati nella via delle sidrerie, ne scegliamo una ed entriamo. Sentiamo subito una forte puzza come di vino andato a male… ci sediamo al ristorante e ordiniamo cibo e naturalmente il sidro. Il cameriere fa cadere il sidro da sopra la testa al bicchiere che tiene basso ad altezza ginocchio allo scopo di renderlo effervescente. Quindi, te lo porge: va bevuto tutto in un botto, per assaporarlo al meglio effervescente. Il problema è che con questa manovra il sidro non cade proprio tutto nel bicchiere ma per terra, sulla tavola, sui tuoi piedi ecc. da qui l’odore del locale. Giudizio sul sidro: imbevibile. Il cameriere gira di continuo tra i tavoli e appena ti vede con il bicchiere vuoto te lo riempie immediatamente. Vede la nostra bottiglia vuota e ci chiede se ne gradiamo un’altra. Silvia si sbaglia e ne ordina un’altra bottiglia, con effetti deleteri. Abbiamo dovuto bere anche quella! Cibo veramente ottimo: riso abbondantissimo con granchi, cozze, vongole, ecc. e secondo di carne, un arrotolato di manzo con formaggio, funghi, prosciutto e cipolle fritte e per finire una badilata di dolce enorme e buonissimo. Spesa totale per due 40 euro. Con la pancia strapiena non ci resta che tornare in hotel.
Lunedì 22 agosto 2011 (KM tanti a piedi) visita Oviedo – Monte Naranco
Asturie
Alle 9 dopo una abbondante colazione si parte alla scoperta della città. Visitiamo il centro storico in lungo ed in largo, Oviedo ci affascina e stupisce in ogni angolo. Iniziamo la visita dal teatro dove passiamo davanti ad una enorme statua di Botero – “la maternità”. Entriamo nel chiostro dell’università e saliamo al primo piano per vedere la storica biblioteca. Arriviamo alla cattedrale del XVI secolo non imponente come le precedenti, ma circondata da una piazza favolosa. Entriamo all’interno della cattedrale ed entriamo nel museo, assolutamente da non perdere, per la presenza della camera santa (2.50 euro). Passiamo davanti alla chiesa di S. Tirso e arriviamo in un altro angolo incantevole della città: la piazza del municipio con la chiesa di S. Isidoro. In quest’ultima entriamo ad ammirare l’interno strabiliante. Nelle chiesa sono sempre presenti pale dorate di fattura e finiture uniche.
Ci fermiamo per il pranzo vicino piazza Fontan alle 13.10 e anche qui mangiamo ottimamente primo, secondo, dolce e bottiglia di vino “tinto” a 20 euro totale per due. Piazza Fontan del tardo medioevo è veramente imperdibile, piazza chiusa circondata da portici, qui si respira storia su ogni mattonella della piazza. Proseguiamo entrando nei palazzi della piazza della cattedrale: Palacio de Camposagrado del XVIII secolo ora tribunale regionale e nel Palacio de Valdecarzana del XIV secolo per ammirarne i meravigliosi chiostri. Ormai inizio a fare confusione tra i chiostri, ogni edificio ha il suo chiostro e non è facile ricordarli, bellissimi ma troppo simili tra loro. Passiamo davanti al museo delle belle arti, al mercato coperto dove vendono ottimo pesce a prezzi stracciati: pesce spada a 8 euro al kg, vorrei stiparne la valigia! Arriviamo in via Uria la via dello shopping dove incontriamo la statua di Woody Allen, premiato al festival della città. Recuperata l’auto saliamo al monte Naranco. Questo luogo fa parte delle attrazioni imperdibili: due pievi romaniche immerse nel verde conservate perfettamente: S. Maria del Naranco e S. Miguel de Lillo del VIIII secolo (patrimonio Unesco). Continuiamo a salire in auto fino alla statua del Cristo da dove si domina tutta la città dall’alto, compreso il famoso auditorium di Calatrava.
Tornati in hotel, giusto per la doccia, si esce per cena per provare la famosa “fabada”: zuppa di fagioli, chorizo, pancetta, molto gustosa. Giro notturno per Oviedo che anche di notte è semplicemente meravigliosa. Quasi dimenticavo piazza del Paraguas, una piazzetta deliziosa con un enorme ombrellone di bronzo che occupa quasi tutta la piazza.
Martedì 23 agosto 2011 (KM 290 ) Oviedo – costa vasca – Llanes – Comillas, Santillana del mar – Bilbao
Cantabria e Paesi Baschi
Lasciamo a malincuore Oviedo, la Cantabria e i Paesi Baschi ci aspettano. Partiamo in anticipo rispetto alle solite ore 8.00, oggi ci attente un fantastico, ma impegnativo tour. Prima tappa: Llanes, paese medioevale curioso e molto carino racchiuso tra possenti mura. E’ nuvoloso e cade una pioggerellina nebulizzata tipica della zona. Passiamo rapidamente a vedere playa del Toro dalla sabbia finissima, rossissima e dagli aguzzi speroni rocciosi, suggestiva ma ahimè umida, per poter fare un bagno. Proseguiamo per il centro che ci piace moltissimo. Stanno girando la pubblicità di una nota bibita rossa-bianca e la cittadina è un enorme set cinematografico. Passiamo alla torre, oggi sede dell’ufficio turistico, per ritirare la cartina della cittadina e partiamo con la visita. Molto suggestive le strette vie, piazza Cristo Rey, la cattedrale. Arriviamo fino al porto e tornati all’auto, alle 12.00 si riparte direzione Comillas.
Comillas è davvero deliziosa, una piccola perla. Restiamo esterrefatti davanti alla bellezza del Palacio de Sobrellano in stile neogotico del 1881. Meraviglioso e da non perdere l’interno del palazzo (3 euro). Fanno solo visite guidate, con max 60 persone; riusciamo ad entrare al tour delle 13.30. Vediamo pure, ma dall’esterno, il famoso “capriccio” di Gaudi, divertente e coloratissimo, diventato ora ristorante e proseguiamo per il ben conservato centro storico. Dopo una veloce passeggiata per il bel centro ci fermiamo nella piazza principale per pranzare con il conseto e conveniente “menu del dia” a 10 euro.
Si riparte per un altro tesoro: “Santillana del Mar”, luogo magico, fuori dal tempo, perfettamente conservato e molto curato. Sembra di essere tornati nel medioevo. Dopo aver ritirato la pianta della cittadina all’ufficio turistico, partiamo per un affascinate giro. Percorriamo le stradine di ciottoli, entusiasmati dai bellissimi palazzi e, passato l’antico abbeveratoio, entriamo nella chiesa di S. Juliana (3 euro) con il sempre presente chiostro romanico e che merita di essere visitato. Ci incuriosisce la statua di S. Juliana raffigurata mentre incatena il demonio. Inizia a piovere ed è tardissimo, ripartiamo veloci per Bilbao. Alle 20.30 prendiamo possesso della camera 318 all’Ibis centro di Bilbao (45 euro a camera a notte). Ci informano che siamo arrivati proprio durante la “Aste Nagusia!” – la Settimana Grande, ricca di eventi e di spettacolari fuochi d’artificio. Dopo aver mangiato al volo un panino con tortilla (frittatone di patate, buono) arriviamo in perfetto orario sul ponte davanti al municipio, per assistere ai fuochi d’artificio: 15 minuti di colori incessanti, davvero molto belli. La città è in festa: concerti, musica, locali improvvisati nelle piazze e tantissima gente a zonzo con il tipico foulard della festa. Ci ricorda il nostro carnevale. La giornata è stata molto intensa, il letto ci aspetta.
Mercoledì 24 agosto 2011 (KM a piedi ) Bilbao
Paesi Baschi
Bilbao è una bellissima scoperta con il suo antico quartiere e il modernissimo Guggenheim ricoperto di titanio.
Alle 10 di mattina troviamo ancora gli strascichi della festa della sera precedente ed incontriamo gente ubriaca che vaga per le vie del centro e miriadi di spazzini all’opera mentre gli stand iniziano le pulizie della chiusura. Ci stupisce vedere gli “spazzini nautici” che a bordo di una imbarcazione, con i retini raccolgono i rifiuti nel fiume. Prendiamo via S. Francesco e arriviamo fino alla chiesa di S. Antonio per poi procedere fino al Teatro. Entriamo nella chiesa di S. Nicola di Bari che scopriamo essere il patrono dei marinai. Visitiamo il duomo all’interno del quartiere vecchio e girovaghiamo tra le vie ammirando i tipici balconi chiusi dalle tipiche vetrate. Dopo aver preso una “merenda basca” dolci “autoctoni” in un forno, entriamo nell’enorme mercato coperto per curiosare tra le specialità locali. Ripassiamo davanti al caratteristico municipio e proseguiamo lungo il fiume fino al ponte di Calatrava. Proseguiamo ed attraversiamo il ponte “rosso” che ci porterà prima sopra e poi davanti al Guggenheim. Edificio di forte impatto, ma adattissimo al contesto. Giriamo attorno per vedere il ragno gigante ed il simpaticissimo “puppy” il cane floreale davanti all’ingresso. In questa zona sono molto nazionalisti ed infatti incontriamo i poliziotti con i “baschi” rossi con lo stemma della città. Vengo fermato dalla tv spagnola che, nonostante io dica espressamente: turista, mi intervista prendendomi un po’ in giro. Mi indicano il luogo dove si trova la “vecchiona” il simbolo della festa, un pupazzone di una vecchia sorridente. Continuiamo nella visita con Plaza Mayor che ci presenta una fontana al centro circondata da aiuole super fiorite ed ordinate e torniamo in zona hotel per il pranzo. Troviamo posto in uno stand che serve pollo allo spiedo e ne approfittiamo subito. La visita della città procede fino alle 18.30. Non abbiamo tempo da perdere alle 20.30 ci aspettano gli artisti di strada in piazza del teatro (piazza Arriaga) ed a seguire i fuochi d’artificio. In perfetto orario riusciamo ad ammirare evoluzioni impressionati degli acrobati di strada ed a seguire fantastici fuochi d’artificio. La squadra in gara era la locale, ai baschi piace vincere facile: 20 minuti ininterrotti di botti impressionanti e nuovi, mai visti! Girandole a doppi salita e cannoni spara fuochi. Restiamo impressionati, ci dispiace perdere gli spettacoli dei giorni seguenti. La giornata è stata intensa, ma ci ha regalato tante emozioni colorate. Sprofondiamo nel letto a mezzanotte, più cotti dello stracotto di asinina.
giovedì 25 agosto 2011 (KM 160 ) Bilbao – Donostia/S. Sebastian – Iruna/Pamplona
Paesi Baschi e Navarra
Nostra malgrado dobbiamo lasciare Bilbao e la “Aste Nagusia”. Oggi giornata marina a San Sebastian, Playa Concha sotto uno splendido sole. Parcheggiamo di fianco al municipio e restiamo impressionati dall’immensità della spiaggia di S. Sebastian. Dall’alto sembrava che le persone fossero tutte una sull’altra, invece scendendo sull’arenile, data l’immensità, sono distanti 3-4 metri una dall’altra. Ci tuffiamo nell’oceano, acqua cristallina e non troppo fredda. Una nuotata tonificante e via per le strade della cittadina. Entriamo nel centro storico piccolino, tenuto bene e molto vivo, ci fermiamo in un forno-bar per un pasto veloce e assaggiamo il tipico pane con all’interno il chorizo, saporito ed ottimo. Passiamo in rassegna la chiesa di S. Vincente – gotica del XVI secolo, la più antica di Donostia, Museo S. Telmo ai piedi del monte Urgull, Santa Marta e saliamo con un po’ di fatica, visto la temperatura, sul monte Urgull, attraverso un percosrso comunque riparato dalle fronde degli alberi. Ammiriamo anche l’isola di Santa Clara a forma di tartaruga, in mezzo alla baia e scendiamo nella piazza de la Costitucion con i balconi numerati, in quanto la piazza era adibita ad arena e quindi servivano da palchi durante le corride. Si raggiunge la fortezza Santa Cruz del XVI secolo e di seguito la statua del Cristo (Sagrado Corazon) e da questo punto il panorama spazia su tutta la baia, azzurra ed incantevole. Scendendo passiamo dal “cimitero degli inglesi” e passiamo sul lungo mare davanti alla scultura delle “tenaglie”. Ritorniamo in calle Mayor, la via principale, dove da una estremità si trova la cattedrale del Buen Pastor e dall’altra la chiesa di S. Maria del coro con la statua di S. Sebastian sulla facciata. Prendiamo un gelato alla gelateria Pinguì in calle Mayor che si rileverà enorme, Silvia per stare sul sicuro ordina il grande! I passanti ci guarderanno ridendo. Torniamo sulla passeggiata direzione parcheggio dando un’ultima occhiata alla splendida Concha ed al municipio del XIX secolo. San Sebastian, asta luego!
Alle ore 15.50 entriamo in Navarra, Pamplona ci attende ed il caldo si fa sentire. Lasciamo l’auto nel parking vicino alla chiesa di San Lorenzo in pieno centro storico ed individuato l’ufficio turistico ci facciamo indicare gli hotel. Scegliamo il “Maisonnave” un tre stelle molto carino di fianco al municipio in pieno centro (76 euro a camera). Passiamo davanti alla fortificata chiesa di San Saturnino, davanti al municipio e seguiamo il percorso “dell’encierro” fino alla plaza de toros. Visitiamo la cattedrale ed arriviamo fino al museo della Navarra. Proseguiamo con il seminario di S. Juan, l’archivio generale e la basilica di S. Firmino. Facciamo merenda approfittando di una salumeria che affetta dell’ottimo jamon serrano. Arriviamo alla piazza principale del castillo ed entriamo nel caffè Iruna, bellissimo locale in stile, dove era solito recarsi Hemingway; all’interno, infatti, è presente anche una sua statua in bronzo ed alcune foto dell’autore alle pareti. Ci piace e decidiamo di tornare per cena e con i soliti 10 euro a testa prendiamo un primo, un secondo, dolce e vino. Assaggiamo il “gomito di maiale”, molto simile al nostro stinco, decisamente buono. Sempre più stanchi e grassi dopo un tour notturno corriamo a letto. Pamplona però non ci convince pienamente, palazzi del centro “vecchiotti” e non curati, strade non troppo pulite, degno di nota solo il municipio.
venerdì 26 agosto 2011 (KM 185 ) Pamplona – Saragozza
Aragona
Saragozza ci strabiglia! Alle 8.00 si parte dall’hotel e alle 8.40 entriamo in Aragona. Arrivo all’Ibis hotel centro 10.15. Camere non nuovissime, ma con un ottimo rapporto qualità/prezzo 45 euro a camera in pieno centro!
Già dall’hotel si può ammirare praticamente tutto il centro di Saragozza: le torri della Basilica di Nostra Signora del Pilar, della cattedrale de la Seo ed i quattro leoni di bronzo che fanno la guardia al ponte di pietra. Attraversiamo il ponte di pietra e ci troviamo nella piazza del Pilar, magnifico luogo circondato da edifici storici di tutto rispetto. Solo la Basilica del Pilar vale il viaggio: è immensa, con quattro campanili altissimi, cupole policrome bizantine e l’interno non è da meno, trasmette davvero grandiosa serenità. Entriamo nella pace della basilica e dopo aver ammirato la volta del Goya, la stupefacente pala dell’altare di alabastro, la cappella della Madonna del pilar, e le altre meraviglie, facciamo la fila per vedere da vicino il pezzo di colonna sacra che i pellegrini toccano e/o baciano. La leggenda vuole che Santiago abbia avuto la visione della Madonna sopra una colonna (pilar). Gli edifici della piazza non hanno importanza minore: la Lonja (museo), municipio, la torre dell’ufficio turistico, San Juan con la torre pendente. Attraversiamo la piazza ed andiamo in direzione tribunale per arrivare al palazzo della Aljaferia, in stile Alhambra, risalente alla dominazione araba protetto da alte mura e da un profondo fossato. Prendiamo l’audio guida ed iniziamo la visita al palazzo. Meraviglioso, ricorda veramente l’Alhambra, le decorazioni in stile arabo ed i soffitti di legno dorato lasciano il visitatore basito. Impieghiamo più di un’ora ad ammirare le opere d’arte che in ogni angolo scopriamo visitando il palazzo.
Facciamo una sosta per pranzo a “Casa Emilio” ristorante dal clima familiare, consigliato da una nota guida turistica, pluri-decorato per la cucina. E’ veramente insuperabile e con soli 9 euro mangiamo divinamente il solito primo, secondo, pane, dolce, vino ed acqua! Oltre al pesce (coda di rospo e merluzzo), si può comunque scegliere per tra una decina di piatti per ogni portata. Decidiamo così di tornare anche per cena (ottime le bistecche di agnello alla griglia) nonostante sia a 30 minuti a piedi dall’hotel. Proseguiamo dopo la sosta ai box, la visita: teatro romano, il bellissimo lato sinistro arabo della cattedrale della Seo (da non perdere), torre araba della chiesa di Santa Maddalena, palazzo del Museo Camon Aznar, Santa Elisabetta.
Saliamo sul campanile della Basilica del Pilar, da dove possiamo ammirare il centro storico dall’alto (3 euro) e scattare le ultime foto.
Dopo cena, ci riserviamo ultimo giro notturno nel centro storico ed a malincuore salutiamo questa splendida città. Saragozza ci ha colpito positivamente ed affascinato.
Sabato 27 agosto 2011 (KM 15) Saragozza centro – aeroporto
Sveglia, colazione; dopo aver comprato due panini con il buonissimo jamon serrano, in poco più di mezzora raggiungiamo l’aeroporto per tornare, ahimè, a casa.
Volevo comprare al duty free dell’aeroporto un paio di bottiglie di rioja, ma stranamente l’aeroporto di Saragozza non ha il duty free!
PIANO DI VIAGGIO
Km percorsi: circa 2.200
Rifornimenti: circa tre pieni di benzina
costo benzina al litro 1.4 euro
tempo impiegato: 10 giorni e 9 notti
Un ellisse tra: Saragozza, Burgos, Leon, Ponferrada, Lugo, Santiago de Compostela, Playa as Catedrais, Ribadeo, Luarca, Playa del Silencio, Cudillero, Oviedo, Monte Naranco, Llanes, Comillas, Santillana del Mar, Bilbao, Donostia/San Sebastian, Iruna/Pamplona e Saragozza
CONSIDERAZIONI
Susseguirsi di paesaggi aridi e verdi lussureggianti. Ogni luogo visitato ci è piaciuto per le sue peculiarità. Ogni angolo aveva un suo luogo unico e meraviglioso, dalle imponenti cattedrali alle scogliere, all’ottimo pesce all’imbevibile sidro. Si respira gioia, aria di festa e onestà in ogni luogo, si viaggia veramente rilassati e tranquilli. In alcuni momenti si ha l’impressione di trovarsi in Germania.
Pochissimo traffico e pochissimo turismo, non si fanno file da nessuna parte, gli spagnoli del nord sono gentili e cordiali, soprattutto onestissimi. Perdiamo il portafogli per ben due volte e puntualmente ci viene restituito. Se ti vedono guardare una cartina si avvicinano e ti danno indicazioni. Sono l’apoteosi dell’accoglienza turistica: uffici turistici sempre presenti in bella vista, segnalazioni e cartelli ovunque a prova di “distratti”, monumenti perfetti (sembra siano stati fatti ieri), città linde, cestini ovunque anche nelle spiagge, bagni pubblici in ogni dove sempre puliti e con carta, spiagge con bagni, docce e lava piedi gratuiti. Inoltre, fontanelle con acqua potabile sempre disponibili gratuitamente.
La vacanza ci ha soddisfatto pienamente, ci ha riempito di luoghi e sensazioni meravigliosi. In particolare la spiritualità che si respira a Santiago de Compostela, dove i pellegrini restano per ore, distesi sulla piazza do Obradoiro, sulla quale si affaccia la cattedrale, ad ammirarne l’imponenza. Da contrapporsi al clima di festa della settimana grande di Bilbao (Aste Nagusia!) e dei meravigliosi fuochi d’artificio. Il cibo è veramente vario, ottimo e a buon prezzo. Non pensavo si potesse ancora mangiare e bene: un primo, un secondo, un dolce, vino, pane ed acqua, a dieci euro. E bere una birra media buona con 2.40 euro. Ed a noi italiani non resta che dire: ohhh! Dimenticavo quasi tutte le autostrade sono gratuite.
Consigliamo caldamente, promossa a pieni voti.
CLIMA
Dall’arido delle città al variabile delle zone di mare. Temperatura dai 18 C ai 34 C. Consigliamo: felpa, un giubbotto leggero e naturalmente un ombrello riducibile.
NOTE DOLENTI
Nessuna.
COSTI
Vacanza veramente economica, i pasti a prezzi bassi hanno influito notevolmente sul contenimento della spesa.
Volo aereo Ryanair 135 euro per due
Noleggio auto 504 euro comprensivi di pieno pagato e assicurazione kasco
Totale 1.000 euro cadauno comprensivo di ogni spesa
LA CLASSIFICA
1) Basilica Saragozza Nostra Signora del Pilar – Saragozza
2) Palazzo Sobrellano di Comillas
3) Cattedrale di Leon