Toccata e fuga ad Amsterdam
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secondo giorno
Sveglia alle 9, la mia mappa ha già cerchiati i punti di nostro interesse e dopo una golosa colazione con muffin e cappuccino ci dirigiamo al museo Van Gogh. Durante il tragitto, intoppiamo in una classe multietnica di bambini che giocano nel giardino della scuola e apprezziamo con grande entusiasmo il fatto che loro giochino tutti insieme senza alcuna disparità. “Davvero un piacevole spettacolo”. Arriviamo al museo, siamo fortunati perché non c’è coda alla cassa e dopo 5 m siamo davanti ai famosi quadri del rinomato artista. “L’autoritratto” e il “Vaso di girasoli” non deludono le nostre aspettative, ottimo inizio di giornata. Usciti dal museo la nostra seconda meta è il mercato dei fiori, tra piazza Koning e il canale di Singel, unico mercato di fiori galleggiante al mondo. Qui l’Olanda ci appare con tutti i suoi colori e profumi e la delicatezza dei suoi tulipani viene immortalata nella nostre foto. Passeggiando tra una bancherella e l’altra non perdiamo occasione di stuzzicare il nostro palato con le tante varietà di formaggi che delle sorridenti signorine, vestite con abiti tipici olandesi, ci offrono all’interno di un negozio. Arriviamo così all’ora di pranzo… i formaggi precedentemente assaggiati ci hanno dato un po’ di energie necessarie per proseguire con la visita e ci dirigiamo verso “waterloonplein”, il mercato delle pulci che però ci ha un po’ deluso, a essere sinceri. Camminiamo ancora verso il fulcro della città, Piazza Dam, e lungo il percorso facciamo sosta per un panino in una delle tante botteghe colme di dolciumi e cibi sfiziosi. Sono ormai le quattro del pomeriggio e dal momento che ormai abbiamo visto le cose principali decidiamo di sentirci olandesi per qualche ora e affittiamo, al solo costo di € 20 circa, due biciclette per 2 ore. Ritorniamo bambini, ci sentiamo parte integrante di questa città, scattiamo foto spiritose e sfrecciando con le biciclette tra un canale e l’altro ammiriamo questa pittorica città. Capitiamo per caso nella nominatissima zona a luci rosse e siamo un po’ stupiti perché le ragazze non sono poi così belle come ci aspettavamo.Trascorse le due ore torniamo in hotel, doccia veloce e fuori per cena. Oggi è la volta della cucina tipica olandese, andiamo al “Pantry”, grazioso locale dove abbiamo il piacere di assaggiare le crochette di formaggio olandesi, “the Uttespot”, uno stufato di carote, verdure e patate servito con una polpetta di carne e i “poffertijes”, sorta di piccoli pancakes da mangiare caldi con burro e zucchero a velo. E’ la nostra ultima notte ad Amsterdam, siamo un po’ stanchi ma decidiamo ugualmente di rimanere a bere qualcosa in giro e rilassarci un po’. Chiacchierando tra una birra e l’altra decidiamo di spostarci verso il quartiere rosso, stasera siamo rimasti un po’ stupiti da come questo ci si è presentato. Una volta arrivati, avvertiamo un clima ed uno scenario decisamente diverso, stracolmo di gente di tutte le età e di ambedue i sessi e le ragazze dietro quelle imbarazzanti vetrine sono meravigliose. Mi chiedo subito: sono le stesse ma la luce notturna è a loro favore o sono opposte ai famosi girasoli di van gogh, sbocciano di notte? Comunque sia sono bellissime e giovanissime ragazze e questo dispiace un po’ nell’ammirarle mercificate dietro quelle vetrine, ma rispettiamo le loro scelte. E’ ormai tardi e ritorniamo a piedi verso l’hotel.
terzo giorno
Sabato 17 marzo, terzo e ultimo giorno ad Amsterdam, il volo parte nel primo pomeriggio perciò non abbiamo tanto tempo a nostra disposizione e dopo colazione andiamo a vedere “the windmill”, il mulino a vento presente in città. Il tempo di fare qualche scatto, una sosta veloce per prendere 2 panini e poi via verso la stazione centrale da dove parte alle 12:15 il nostro transfer per l’aeroporto di Eindhoven. Il tragitto di 2 ore ci serve per dormicchiare un po’. Arriviamo in aeroporto, il nostro volo è in orario perciò facciamo i controlli di sicurezza e via verso l’imbarco. Anche questa vacanza, seppur breve, ha arricchito il nostro bagaglio culturale e ritorniamo soddisfatti a casa per prepararci per una futura meta.