Toccata e fuga a Porto
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Trovato un volo a € 113,00 a testa da Orio al Serio (BG), prenotiamo direttamente sul sito Ryanair. Andata: mercoledì 31 maggio. Ritorno: domenica 4 giugno.
Per l’alloggio scegliamo un appartamento incantevole in zona Aliados, il BO Almanda 340, che su Booking ha recensioni altissime ed un prezzo accessibile (€ 79,00 a notte). Entro in contatto via email con la gentilissima Márcia per comunicare l’ora del nostro arrivo e riscontro immediatamente professionalità e cortesia. Dato però che il volo del ritorno è ad un orario improponibile (ore 6:25 del mattino!) decidiamo di spostarci per l’ultima notte vicino all’aeroporto, al Park Hotel (€ 59,00), in modo da poter raggiungere l’aeroporto senza dover prendere un taxi. Porto è una città di recente sviluppo turistico, e non per niente è recentissima anche la Lonely Planet Pocket a lei dedicata, che ovviamente acquisto e mi studio.
31 MAGGIO
Il nostro volo parte da Bergamo Orio al Serio alle 10:20 e noi usciamo di casa presto diretti al parcheggio dell’aeroporto P3, prenotato e pagato online il giorno prima. Da lì una navetta ci porta direttamente alle Partenze dove nel giro di un paio d’ore di imbarchiamo e decolliamo. Arriviamo in perfetto orario, alle 13:00 ora locale (il Portogallo è 1 ora indietro rispetto all’Italia). Dalla hall dell’aeroporto si scende tramite scala mobile o ascensore direttamente nella metropolitana, dove prendiamo la linea viola “E” direzione Estádio do Dragão.
Alla macchinetta automatica fare il biglietto è semplice da un lato ma ingannevole dall’altro: a lato dello schermo c’è la lista delle fermate e per ognuna è indicato il biglietto giusto da selezionare, che cambia di prezzo in base alle fasce di distanza; peccato però che da nessuna parte ci sia scritto che il biglietto è individuale e che selezionando quantità 2 la macchinetta stamperà 1 solo biglietto con 2 corse che può essere utilizzato da un’unica persona! Infatti sbagliamo, così dobbiamo fare 2 biglietti con 2 corse ognuna per un costo totale di € 4,50 a testa… Poco male comunque: in questo modo abbiamo già il biglietto del ritorno per sabato! Decidiamo comunque di non fare la card dei trasporti da più giorni perché a giudicare dalla mappa Porto ci sembra piuttosto compatta e non crediamo che sarà necessario spostarsi in metropolitana.
In circa 30 minuti siamo a Trindade, la stazione a due passi dal quartiere Aliados e dalla quale passano praticamente tutte le linee della metro. Da Trindade in 5 minuti siamo all’appartamento BO Almada 340, dove veniamo accolti da Márcia che ci spiega che nel prezzo dell’appartamento sono inclusi una scatola con cialde di caffè e di tè, un lettore dvd con ampia selezione di dvd da scegliere liberamente in reception (che ovviamente non useremo, ma tant’è) e addirittura un cellulare che possiamo usare gratuitamente per navigare, orientarci in città e persino fare chiamate internazionali per un massimo di 30 minuti al giorno! Oltre a questi vantaggi c’è da dire che l’appartamento è Incantevole: è il “Loft con balconcino e vista città”, un appartamento mansardato nuovissimo, pulitissimo, ben arredato e con balconcino da cui si vede la bellissima Torre dos Clerigos. Insomma, non potevamo trovare di meglio! Unico aspetto negativo: i 4 piani di scale senza ascensore…ma chissenefrega, questo appartamento è un sogno!
Ormai sono le 14:00 e noi siamo affamatissimi. Andiamo diretti da Tascö, un locale specializzato in petiscos (versione portoghese delle tapas) consigliato dalla Lonely Planet e situato a pochi metri dal nostro appartamento. Il locale è nuovo e molto cool ed il personale è disponibile e simpatico. Ci portano subito pane, olive e burro aromatizzato. Ovunque in Portogallo funziona così: queste pietanze costituiscono quello che da noi è il “coperto” e quindi si pagano anche se non consumate. Se non si desiderano però possono essere rimandate indietro subito evitando di pagarle. Noi rimandiamo indietro il burro e teniamo pane e olive: ottimi!
Ordiniamo Codfish Wonder e Octopus Wonder (delle tapas a base rispettivamente di baccalà e polpo impastellati e fritti…molto buone!), riso con polpo (meno buono), patatine fritte homemade, acqua e 2 birre: il tutto per soli € 22,00!
Sazi e soddisfatti risaliamo Rua do Almada (in salita) fino alla Igreja da Santissima Trindade, contraddistinta da una un’imponente facciata in pietra, poi giriamo a destra in Rua de Fernandes Tomás fino al Mercado do Bolhão, dal fascino decadente ma dalle dimensioni ridottissime e con evidenti segni di abbandono. Davanti c’è la famosa Confeitaria do Bolhão da cui però rimaniamo un po’ delusi: spiando il banco dei dolci non vedo niente che mi attiri.
Sull’angolo nord-est del mercato vediamo la Capela das Almas, una cappella stupenda completamente ricoperta da azulejos (maioliche) azzurri che creano spettacoli disegni raffiguranti scene religiose. All’interno la cappella non è niente di che, ma da fuori merita davvero una scrupolosa osservazione!
Giriamo in Rua Santa Catarina, la via pedonale dello shopping: l’ampia strada pavimentata è affollata e vitale! Percorrendola verso sud la si può fare in discesa, osservando negozi di marchi internazionali. Facciamo una pausa dalla passeggiata soltanto per fermarci allo storicissimo Café Majestic, famoso anche perché pare che J.K. Rowling lo frequentasse assiduamente durante la sua permanenza a Porto. Il locale è davvero splendido, ma presenta le stesse identiche pecche dei bar storici di Milano o di Venezia: l’atmosfera è molto turistica, i camerieri sono stressati e frettolosi, le consumazioni risultano costose se rapportate alle qualità.
Alla fine di Rua Santa Catarina ci ritroviamo ai piedi della spettacolare Igreja de Santo Ildefonso, anch’essa rivestita da bellissimi azulejos. La chiesa, costruita su una piazza inclinata, è rialzata e la vista prospettica dal fondo della piazza è davvero uno spettacolo incantevole! Questa è forse, per me, la più bella chiesa di Porto.
Imbocchiamo l’inclinatissima Rua de 31 de Janeiro fino alla Stazione São Bento, contraddistinta da un atrio piccolo ma incantevole, completamente rivestito dagli ormai inconfondibili azulejos, poi scendiamo verso Praça da Liberdade e procediamo verso la Igreja dos Clerigos. Davanti alla Torre dos Clerigos si affollano alcuni edifici a più piani completamente rivestiti di piastrelle dai colori sgargianti che si stagliano splendidi su un cielo tersissimo. Chiesa e torre sono già chiuse, quindi procediamo verso il Jardim da Cordoaria e l’antistante Università di Porto con la fermata del tram storico. Qui davanti un gruppo di studentesse universitarie, vestite con gli inconfondibili mantelli neri che hanno ispirato J.K. Rowling del descrivere le divise di Hogwarts, stanno cantando in coro! Da qui vediamo le vicine Igreja do Carmo e Igreja dos Carmelitas, molto belle soprattutto se viste dal lato destro, completamente ricoperto dai ricorrenti azulejos. Sono le 18:00 ed il sole che sta per tramontare illumina la piazza di una luce dorata che sulla pavimentazione crea un effetto molto suggestivo. In pochi passi siamo davanti alla Livraria Lello & Irmão, considerata giustamente una delle più belle librerie al mondo. Per entrare si paga un biglietto di € 4,00 dovuto al flusso davvero importante di turisti che ogni giorno vengono a visitarla, grazie anche al fatto che pare abbia ispirato J.K. Rowling nel descrivere alcuni luoghi di Harry Potter come Hogwarts e Diagon Alley. Il biglietto si acquista nel negozio all’angolo lì accanto. Entriamo e rimaniamo senza parole. L’interno in legno, finemente decorato e impreziosito da un lucernario stupendo, è dominato da una scala in legno con gradini laccati rossi dalla forma spettacolare che ricorda vagamente un 8. Percorrere la piccola ma affascinante scala è davvero un’emozione, soprattutto per me che adoro le atmosfere di Harry Potter! Il costo del biglietto d’ingresso viene scalato da un qualsiasi acquisto, ma c’è da dire che in quanto a catalogo la Livraria Lello ha probabilmente visto giorni migliori. Notevole comunque è lo scaffale a sinistra dell’ingresso, interamente dedicato proprio alla saga di Harry Potter.
Usciamo dalla libreria ed entriamo poco dopo nel negozio di souvenir chic e di design A Vida Portuguesa, gigantesco e completamente realizzato in legno, con una vista stupenda su Torre dos Clerigos dal balconcino al secondo piano. Curiosiamo un po’ gli oggetti in vendita, onestamente più belli da vedere che da comprare, poi ritorniamo in Praça da Liberdade e da qui risaliamo lungo la Avenida dos Aliados, un vialone alberato circondato da palazzi liberty che ricorda vagamente le Ramblas di Barcellona, ma meno affollato e più spoglio, un po’ come il Paseo de Martí a L’Avana. All’estremità nord, sul punto più alto, il viale è dominato dall’imponente Porto City Hall.
Torniamo al nostro appartamento e ci rilassiamo una mezz’ora sul nostro terrazzino prima di uscire a cena al Museu d’Avo, un locale molto d’atmosfera illuminato solo da candele e affollato di oggetti antichi. Qui si ordina compilando un foglietto con le quantità dei piatti scelti: il menù è disponibile anche in italiano (basta chiedere!) mentre il foglietto delle ordinazioni è solo in portoghese, ma l’ordine dei piatti è lo stesso per cui è molto facile ordinare. Prendiamo una specie di chorizo che ci fanno flambé su una ciotolina metallica (wow!), crocchette di baccalà e anelli di calamaro impanati e fritti. Tutto veramente buonissimo a soli € 27,00!
1 GIUGNO
Oggi il cielo è nuvoloso quindi ci vestiamo a strati con felpa e giubbino di jeans perché, nonostante sia giugno, l’aria è davvero pungente. Andiamo a fare colazione al Café Sical, un bar pasticceria in Rua de Elísio de Melo, dove assaggio uno straordinario mini pastel de nata. Scendiamo quindi verso la Stazione São Bento per poi dirigerci verso la Sé do Porto, più che una cattedrale una vera e proprio fortezza, collocata su uno dei punti più alti della città. La breve ma ripida scalinata ci conduce al fianco della cattedrale, che ammiriamo da tutti i lati esternamente ed internamente. Per visitare il chiostro si pagano € 3,00 a testa, e devo dire che la bellezza delle arcate, del cortile interno e della camminata superiore con pareti rivestite di azulejos ne fanno valere davvero la pena!
Dalla Sé do Porto imbocchiamo il Ponte Dom Luis I, vero protagonista della città, progettato da un allievo di Gustave Eiffel e inaugurato nel 1886. Il ponte ha due livelli di percorrenza, uno superiore in cui passano la metropolitana e uno inferiore per le auto; entrambi i livelli hanno dei marciapiedi laterali per i pedoni. Percorrendo il ponte sul livello superiore in direzione Vila Nova da Gaia (il paesino che fronteggia Porto sull’altra sponda del Rio Douro) si arriva nel punto più alto di Vila Nova da Gaia, dove è possibile, affrontando una piccola salita aggiuntiva, visitare il Mosteiro da Serra do Pilar o anche semplicemente godersi la bellissima vista su Porto e sul ponte Dom Luis I dalla terrazza di fronte al monastero. Da qui si può scendere sul lungofiume di Vila Nova de Gaia percorrendo una piccola stradina in discesa che si imbocca subito dopo il ponte, sulla sinistra arrivando da Porto (è poco visibile anche perché il primo tratto risulta non asfaltato) oppure prendendo il Teleférico de Gaia, soluzione simpatica ma decisamente costosa: € 6,00 a testa per nemmeno 5 minuti di discesa! Decidiamo comunque di provare la funicolare e scendiamo ammirando il Douro e Porto dall’alto.
Usciti dalla funicolare percorriamo il lungofiume di Vila Nova de Gaia, che per il momento offre “solo” una serie di bar con vista sulla Ribeira di Porto e di cantine dove si può fare una visita guidata per vedere come viene prodotto il Porto, il vino liquoroso famoso in tutto il mondo. I lavori in corso di pavimentazione e restauro di alcuni edifici fanno però pensare che tra qualche anno questa potrebbe essere una zona piuttosto cool, sul genere Dumbo di New York, anch’esso “dall’altra parte del fiume” e con la stessa atmosfera un po’ bohémien.
Passeggiamo fino alle cantine Sandeman, dove ci fermiamo nel dehor per un aperitivo a base di Porto… buono ma fortissimo! Il cielo è ancora coperto, ma noi ci godiamo comunque la vista sul fiume e sui barcos rabelos, le imbarcazioni caratteristiche che all’epoca trasportavano i barili di Porto fino alla foce del fiume e che oggi sono ormeggiate lungo il fiume per creare atmosfera.
Dopo l’aperitivo vorremmo pranzare al ristorante Dourum, ma un errore sulla Lonely Planet ci fa prendere una cantonata e ci conduce in un posto che si chiama Dourum Experience ma non c’entra nulla con il ristorante Dourum (che infatti è sul lungofiume, a pochi passi dal ponte, e non dove è segnalato sulla mappa della Lonely Planet!) e non serve piatti caldi ma solo taglieri di salumi e sardine in scatola. Ci facciamo quindi un secondo aperitivo, anche se non previsto!
Nel frattempo è uscito il sole e noi torniamo sul lungofiume finalmente illuminato da una luce dorata, poi percorriamo il ponte Dom Luis I sul livello inferiore fino a raggiungere il Cais de Ribeira, ovvero il lungofiume di Porto, storicissimo, coloratissimo e pieno di vita.
Passeggiamo fino a Praça de Ribeira e facciamo un giretto nei negozi Prometeu Artesanato (negozio di artigianato locale che vende piccoli azulejos) e Porto Sign (concept store molto cool). Visto che la giornata si è fatta bella decidiamo di fare la crociera dei 6 ponti, una gita di 50 minuti su una delle barche moderne costruite ad immagine e somiglianza dei barcos rabelos e che permette di fare un piccolo tour del Douro attraversando 6 ponti fino quasi alla foce. Paghiamo € 15,00 a testa e saliamo sull’imbarcazione scegliendo proprio i posti a prua, dove godiamo di una vita magnifica ma anche di qualche spruzzo d’acqua! L’esperienza è un po’ turistica ma molto bella! Per cena vorremmo provare Camafeu, ristorante chic consigliato dalla Lonely Planet, ma è tutto prenotato fino a giovedì prossimo! Ripieghiamo quindi su Solar Moinho de Vento, un ristorante con ottime recensioni su Google ma che non consiglio assolutamente: servizio lento e scortese, cibo non buono. Peccato!
2 GIUGNO
Oggi splende il sole! Facciamo colazione al Café Sical, poi scendiamo verso Rua das Flores, una viuzza molto vitale e ricca di bar. Qui ci fermiamo un istante ad ammirare la Igreja da Misericórdia, poi procediamo verso il Palacio da Bolsa. Oggi però c’è un evento privato e le visite non sono previste, quindi prenotiamo una visita guidata (obbligatoria per visitare il palazzo) per domani mattina e andiamo a prendere subito il tram storico n.1 per andare sull’oceano, alla Foz do Douro.
Il tram parte proprio da sotto la Igreja de São Francisco, a sua volta adiacente al Palacio da Bolsa. Il biglietto si fa direttamente sul tram, costa € 3,00 a persona e in circa 20 minuti porta al capolinea Passeio Alegre costeggiando il Douro. Il tram è stupendo, con rivestimenti in legno e dorature molto vintage, ma non per questo è scomodo, anzi! Se si vuole godere della vista del fiume bisogna sedersi sulla sinistra all’andata e sulla destra al ritorno. Arrivati al capolinea costeggiamo il Jardim do Passeio Alegre ammirando la foce del Douro. Onde fortissime si infrangono sul frangiflutti fino a terminare sulla spiaggia lontana, a sud. Noi invece ci dirigiamo verso i due moli a nord della foce: un molo più grande e lungo dove vediamo alcuni pescatori e uno più corto con un bellissimo faro all’estremità. Percorriamo il molo più lungo fino a circa metà della sua lunghezza in compagnia di altri turisti. La restante parte del molo è bagnata e infatti notiamo che ogni tanto un’onda particolarmente forte colpisce il molo fino a bagnarlo completamente con una violenza tale da rendere impossibile percorrerlo: non solo c’è il rischio di bagnarsi, ma addirittura di essere spazzati via! Il vento forte ci riempie la faccia di salsedine mentre scattiamo foto al faro costruito sull’altro molo cercando di catturare l’onda più forte. Qui facciamo amicizia con un vecchietto portoghese che ci prende in simpatia, ci racconta un po’ di aneddoti sul mare e ci scatta una foto davanti al Farol Molhe do Douro. Salutiamo il nostro nuovo amico e ci incamminiamo verso nord sul lungomare ammirando la bellezza e la forza dell’Oceano Atlantico. Uno spettacolo meraviglioso!
Siamo decisamente stanchi quando raggiungiamo il Praia da Luz, un bar ristorante sulla spiaggia dove ci fermiamo per una birra seduti su un palchetto in legno vista oceano. Che spettacolo! Mezz’oretta dopo ci trasferiamo all’interno del ristorante per un pranzo con i fiocchi: antipasto con olive, burro e salsa tonnata e poi uno spiedo di gamberi e calamari, salmone affumicato e gamberi in salsa piccante. Cibo delizioso, ben presentato e con una vista meravigliosa: cosa chiedere di più? Paghiamo il conto di € 58,90 e proseguiamo la nostra camminata verso nord fino alla Pérgola da Foz, un incantevole pergolato color ocra che rende il posto romanticissimo. Torniamo quindi alla foce per prendere il tram e tornare a Porto, stanchi ma decisamente incantati dalla giornata.
Per cena decidiamo di cercare un ristorantino che ci ispiri nella cosiddetta “zona dei locali”, a sinistra di Avenida Aliados (guardando la mappa). Qui però, fatta eccezione per una steak house e per un ristorante di pesce molto pretenzioso (aragosta a € 99,00!), sono tutti locali più adatti ad un dopocena che ad una cena mentre noi siamo affamatissimi e vorremmo davvero qualcosa che ci riempia lo stomaco! Ci fermiamo quindi da Presto Pizza Baixa, una pizzeria in Rua Santa Teresa decisamente poco portoghese ma comunque molto carina, con personale gentile e pizza tutto sommato discreta.
Dopo cena immancabile è la passeggiata lungo l’Avenida dos Aliados per ammirare i palazzi liberty alla luce dei lampioni. Wow!
3 GIUGNO
Oggi purtroppo è l’ultimo giorno! Andiamo a fare colazione al solito Café Sical, poi prepariamo le borse e le lasciamo nel deposito bagagli.
Alle 9:00 ci dirigiamo alla Torre dos Clerigos, dove per 4,00 € a testa possiamo salire sulla torre e visitare la chiesa. La risalita dei 225 gradini non è impegnativa, ma è meglio farla la mattina presto, quando c’è poca gente. Salire sulla torre negli orari di punta potrebbe rendere la salita e la discesa molto difficoltosa a causa di alcuni passaggi molto stretti in cui incrociarsi con altre persone che vanno nella direzione opposta non sarebbe proprio comodissimo.
La torre permette di godere di una vista a 360° di Porto su due livelli: uno inferiore in cui c’è un parapetto in pietra e uno superiore più aperto con parapetto in metallo. Lungo i parapetti delle tavole in metallo inciso mostrano gli edifici più alti del mondo con le relative misure. Certo, la Torre dos Clerigos con i suoi 76 metri non ha un’altezza competitiva, ma di sicuro è il posto più alto da cui poter osservare Porto.
Scendiamo e visitiamo l’omonima chiesa, dopodiché ci facciamo una breve passeggiata in Praça dos Clérigos, la bellissima piazza-giardino di recente costruzione che coniuga una serie di negozi al piano inferiore con un bellissimo giardino con ulivi al piano superiore. I due piani sono uniti da un taglio realizzato nel centro che illumina i negozi sottostanti e li lascia intravedere a chi cammina nel prato soprastante. Da qui, bellissime, delle viste sulla Livraria Lello e su Torre dos Clerigos.
Imbocchiamo Rua de São Bento da Vitória e scendiamo verso il Miradouro da Vitória, che sulla Lonely Planet viene descritto come un bellissimo belvedere e invece è uno spiazzo assolato immerso nel degrado più totale… C’è di buono che effettivamente la vista su Porto da qui è davvero bella.
Nel frattempo si sono fatte le 11:00, quindi ci dirigiamo al Palacio da Bolsa per la nostra visita guidata delle 11:20. La spiegazione è in un inglese ben comprensibile e la visita merita sicuramente sia i 30 minuti della durata che i € 9,00 a testa dell’ingresso. Le sale più belle sono le più famose: il Cortile delle Nazioni ad inizio percorso, coperto da una bellissima copertura in ferro e vetro (spettacolare se vista con il sole che getta cascate di luce sulla sala) e la Sala Araba a fine percorso, una sala completamente ricoperta da minutissime decorazioni dorate.
Finita la visita ci dirigiamo alla vicina Igreja de São Francisco. L’ingresso costa € 4,50 e permette di vedere lo spettacolare interno con decorazioni barocche ricoperte da ben 100 Kg di foglia d’oro: di sicuro la chiesa più particolare che io abbia mai visto!
Usciti dalla chiesa si rientra nella biglietteria e si accede al museo con le catacombe e l’ossiario. Nell’antichità a Porto non vi erano cimiteri ed i morti venivano sepolti qui…ci ritroviamo quindi a camminare su tavole di legno che riportano dei numeri e che chiudono vere e proprie tombe sotto il pavimento, fino a giungere alla botola con grata che lascia intravedere centinaia di ossa e teschi gettati alla rinfusa in questa inquietante fossa comune.
Usciti dal museo con un pizzico di cinismo ci dirigiamo a mangiare! Andiamo da A Grade, un ristorante portoghese consigliato dalla Lonely Planet. In poche parole un ambiente tipico (l’interno è davvero molto carino!) a conduzione famigliare che serve piatti da urlo! Gli antipasti della casa in questo caso non sono olive e burro ma addirittura 2 crocchette di baccalà e alcuni pezzettini di polpo marinati nell’olio… di sicuro il più buon polpo che io abbia mai mangiato nella mia vita! Prendiamo pasta e riso col pesce, poi il corrispettivo portoghese della crema catalana e infine uno shot di Porto offerto dalla casa…Totale € 57,00. Consigliatissimo!
Avendo già visto tutto quello che volevamo vedere decidiamo di dedicare questo ultimo pomeriggio al relax, e per farlo scegliamo la Ribeira, sicuramente la zona più vitale e caratteristiche di Porto. Dopo una passeggiata lungo Cais de Ribeira decidiamo di attraversiamo il Ponte Dom Luis I, ma per farlo al livello superiore (il più panoramico) dobbiamo prendere la funicolare che sta a sinistra del ponte e che non è sospesa come quella di Vila Nova de Gaia, ma è quasi più bella e sicuramente più economica (€ 3,00 a testa). Saliamo e percorriamo il ponte, da cui si gode di una vista meravigliosa, poi scendiamo sul lungofiume di Vila Nova de Gaia imboccando la stradina semi-invisibile che c’è sulla sinistra, subito dopo il ponte e subito prima del Mosteiro da Serra do Pilar.
Dopo una lunga passeggiata, ci fermiamo per cena al ristorante Dourum, a pochi passi dal ponte, dove mangiamo discretamente bene, polpo e gamberi per un totale di € 38,00…ma non c’è niente da fare: il ristorante migliore di Porto per noi rimane A Grade!
A questo punto attraversiamo per l’ultima volta il ponte sul livello inferiore e ci dirigiamo verso il nostro appartamento per prendere le valigie e spostarci per l’ultima notte all’hotel vicino all’aeroporto. Sono già le 22:00 passate quando raggiungiamo l’aeroporto con la metro. Da lì prendiamo un taxi e in due minuti siamo al Park Hotel. Doccia e una dormita breve: alle 4:00 del mattino del 4 giugno siamo già in piedi per prendere la navetta dell’hotel che ci porterà all’aeroporto.
La vacanza è finita, ma Porto mi ha lasciato un bellissimo ricordo. È una città vitale, affollata ma non caotica, piccola ma ricca di cose da dire. Di sicuro però è una città da vedere in estate e con il sole: solo così se ne può cogliere completamente il fascino di città di fiume e di mare.
Una cosa è certa: di sicuro presto o tardi ci ritorneremo!