Tobago di Trinidad l’isola ancora incontaminata

Massimo & Paola Tobago ( Trinadad ) Giovedì 29 novembre Il nostro viaggio è iniziato a Bonaire ( Antille Olandesi ) per poi passare a Tobago ( Trinidad ) e finire nuovamente a Bonaire. Finalmente, alle 8.30 circa arriviamo a Tobago con American Aerlines. In aeroporto andiamo nell'agenzia turistica dove ci trovano una sistemazione. A distanza di...
Scritto da: Max66
tobago di trinidad l'isola ancora incontaminata
Partenza il: 29/11/2007
Ritorno il: 06/12/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Massimo & Paola Tobago ( Trinadad ) Giovedì 29 novembre Il nostro viaggio è iniziato a Bonaire ( Antille Olandesi ) per poi passare a Tobago ( Trinidad ) e finire nuovamente a Bonaire.

Finalmente, alle 8.30 circa arriviamo a Tobago con American Aerlines. In aeroporto andiamo nell’agenzia turistica dove ci trovano una sistemazione. A distanza di dieci minuti viene a prenderci un ometto di nome Gass per condurci nel nostro nuovo alloggio a Crown Point nella parte a sud dell’isola. Bellissimo da non credere il nostro mini appartamento, anche questa volta siamo stati fortunati. La famiglia di Gass è molto accogliente: la moglie e ben quattro figlie ci aiutano subito ad ambientarci. Riusciamo a metterci in contatto con un po’ di difficoltà con le nostre rispettive mamme. Adesso siamo pronti per affrontare Tobago e dunque a bordo della nostra nuova Jepp (noleggiataci da Gass) ci dirigiamo a Pigeon Point, una stupenda spiaggia da cartolina con ingresso a pagamento. Dopo esserci rifocillati passiamo tutti il pomeriggio a prendere il sole, a fare il bagno e a scattarci fotografie… Il posto merita veramente!!! Massimo prende quindi appuntamento al diving Extra Divers Tobago per fare due immersioni domani mattina. Infine facciamo una super spesa al Penny Marcket (dove c’è veramente di tutto!) e torniamo a casa a prepararci una bella pasta.

Venerdì 30 novembre Ci svegliamo di buona mattina. Paola torna alla spiaggia Pigeon Point mentre Massimo va a fare un’immersione a Diver’s Dream e un’altra a Diver’s Thirst, sempre nella parte sud dell’isola. Ci ritroviamo alle 14 circa per pranzare insieme. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Scarborough per visitare il Fort King George, l’unica fortificazione di epoca coloniale in discreto stato di conservazione rimasta a Tobago. Lungo la strada, sia all’andata che al ritorno, ci imbattiamo in un’allegra e coloratissima sfilata di gente del posto. Ci colpiscono e coinvolgono con i loro costumi, i loro ritmi e il loro entusiasmo. Decidiamo di mischiarci tra loro. Stanno festeggiando il loro ”Happy Anniversary”.Veramente affascinante ed infine torniamo a casa.

Sabato 1 dicembre La giornata di oggi la dedicheremo a visitare la parte a nord-est dell’isola. Di buon ora partiamo alla volta di Scarborough per poi attraversare per il largo l’isola e, passando tra bellissime spiagge, ed arrivare a Bloody Bay. Poco più avanti inizia la visita alla Tobago Forest Reserve che, istituita nel 1765, è la più antica riserva naturale dei Caraibi. La nostra guida, un omone enorme, ci fornisce degli utilissimi stivaletti di gomma e ci guida all’interno della foresta pluviale. Nonostante il nostro discreto inglese cerchiamo di non perdere una parola delle sue spiegazioni e, tra fango e zanzare, si presenta ai nostri occhi un paesaggio inimmaginabile: svariati tipi di piante, canneti di bambù, liane … E inoltre formicai, nidi di termiti, granchi di terra, pesci saltatori, ragni con tanto di “casetta con porta”. Finita l’escursione riprendiamo la Roxborough Parlatuvier Rd per fermarci, quasi alla fine, davanti ad un ghiottissimo chiosco di frutta fresca. Iniziamo con il comprare delle banane, quindi una papaja. Il venditore, molto simpatico, ci regala quindi un enorme frutto giallo/verdastro, un incrocio tra un pompelmo e un cedro … Crediamo. Infine non riusciamo a dire di no ad un invitantissimo frullato di frutta mista. Ed eccoci arrivati alle Argyle Falls ovvero le famose cascate con tre salti sull’Argyle River situate subito a ovest di Roxborough. Dopo esserci liberati di un tipo che pretendeva a tutti i costi di salire sulla nostra Jeep e farci da guida (non aveva nessun tesserino, maglietta o altro che attestasse il suo ruolo) veniamo accolti dalle guide ufficiali; siamo arrivati appena in tempo per unirci ad altri turisti per iniziare subito il tour. Anche questa volta veniamo attratti dalla bellissima vegetazione; ci colpiscono in particolare l’albero del cacao e il Bread Three ovvero l’albero del pane. Le cascate, con i loro 54 m sono le più alte di Tobago, le avevamo immaginate più grandi e con più spazio per fare il bagno. L’acqua poi non è proprio pulitissima.

Paola rinuncia volentieri al bagno e si arrampica invece con la guida che la conduce in alto fino al primo dei quattro livelli; qui sì che sarebbe bello fare il bagno nella piscina naturale che si è formata con l’acqua sorgiva!!! Peccato, non c’è più tempo. Ultima tappa della giornata: ci spingiamo ancora più a nord fino a Speyside, piccolissimo villaggio di pescatori, per vedere da lontano l’isola di Little Tobago. Adesso è proprio ora di rientrare, per arrivare al nostro appartamento ci vorrà circa un’ora e mezza.

Domenica 2 dicembre Oggi ci prendiamo una giornata di completo relax. Ci rechiamo alla tanto decantata Store Bay a ovest di Crown Point. Spiaggia attrezzata, sabbia bianca finissima e mare pulito ma … Pigeon Point rimane, con il suo panorama, molto più affascinante. Tra venditori ambulanti di souvenir e barcaioli che sponsorizzano le gite in battello alla barriera corallina di Buccoo. Ci facciamo intrattenere per quasi quaranta minuti da un allegro giovanotto che dice di organizzare da anni delle escursioni su un’imbarcazione veloce nella parte ovest dell’isola (quella più difficilmente accessibile da terra perché ancora mal collegata ed inesplorata), lato Mar dei Caraibi. Davanti a tanta simpatia e alla promessa di farci fare snorkeling tra delfini, tartarughe e mante non sappiamo resistere …E prenotiamo il tour per martedì mattina. Cena in riva al mare e la serata è finita.

Lunedì 3 dicembre Ci alziamo presto per essere puntuali al nostro appuntamento al diving a Crown Point per la doppia immersione programmata intorno all’isola di Little Tobago. Dopo un ora e mezza di auto arriviamo all’appuntamento. Prima immersione a Flying Manta. Giudizio di Massimo,molto bella ma niente di eccezionale. Tornando al diving a Speyside per sistemare l’attrezzatura, cambio di alcuni sub, etc… Ci aspetta una bella sorpresa: succo di frutta, acqua e torta alle banane !!! Seconda immersione a Coral Garden. Solo Paola, facendo snorkeling, riesce a vedere e a nuotare con le tartarughe. Dopo aver pranzato con David, una delle guide, decidiamo di spingerci a vedere l’estremità più a nord dell’isola, per i tanto decantati panorami, e, arrampicandoci su strade tortuose con la nostra jeep 4×4, arriviamo fino a Charlotteville, altro piccolo villaggio di pescatori. Ne valeva la pena ma …Ancora una volta rientriamo alla base veramente tardi!!!! Martedì 4 dicembre Ed eccoci pronti per affrontare l’escursione in barca che avevamo concordato domenica in spiaggia a Store Bay. Un po’ di ritardo per Nacstar, ma finalmente arriva. Saliamo a bordo della tanto decantata imbarcazione gestita da Alì Babà tours; come promesso, compresi noi, ci sono solamente dieci turisti. Iniziamo a costeggiare il lato ovest dell’isola risalendo verso nord. Sfilano davanti ai nostri occhi bellissime spiagge(alcune non raggiungibili via terra e quindi ancora incontaminate), imponenti ville e qualche piccola struttura alberghiera perfettamente integrata con il paesaggio circostante. Accaldati, ci fermiamo in una baia ber concederci un bagno rinfrescante e per dedicarci allo snorkeling, dove vedremo delle tartarughe. E adesso si pesca, o meglio proviamo a prendere qualcosa ma … La fortuna non ci assiste: solo un misero pesciolino!!! Avendoci promesso un pranzo anche a base di pesce il personale di bordo decide quindi di fare una brevissima sosta in una spiaggia … Giusto il tempo di rimediare un grandissimo pesce da dei pescatori, sicuramente più esperti. Spettacolo! navighiamo adesso davanti a un tratto di costa con un imponente albero e una cascata la cui acqua finisce direttamente in mare. Ci viene proposta quindi una sosta per un gelato “indimenticabile” davanti al quale, ovviamente, nessuno si tira indietro. E mentre Nacstar fa rifornimento noi nel frattempo siamo già in acqua per un nuovo bagno davanti a una spiaggia di sabbia bianca finissima e molte palme. Si torna indietro, è ora di mangiare. Prima, però, ancora una sorpresa … Un bagno in compagnia della tanto decantata manta. In mezzo alle nostre gambe passa e ripassa, quella che sembrerebbe essere se meglio, secondo Massimo, un’aquila di mare. Arriviamo quindi in una striscia di terraferma nei pressi di Pigeon Point dove, meraviglia!, è stato organizzato un grande rinfresco sotto le palme e delle capanne con i tetti in paglia. Quanta roba buona e che allegria! Mentre vengono fatti gli ultimi preparativi ci intratteniamo con tre venditori che hanno improvvisato un piccolo mercatino con dei coloratissimi suppellettili locali e giochiamo di nuovo con un’altra aquila di mare che si è avvicinata a riva attratta dall’odore degli scarti del pesce appena pulito. A fine pranzo si aprono le danze: chi vincerà la gara di limbo? Che divertimento, e quante risate!!! Ultima tappa del nostro tour, ci portiamo vicino alla barriera corallina, in un punto chiamato “le piscine”, dove beviamo un ultimo punch … Comodamente seduti in mare aperto. E’ ora di salutarsi, è stata una bella avventura.

Mercoledì 5 dicembre Oggi si parte destinazione finale Bonaire con gli stessi passaggi intermedi dell’andata. Passiamo le ultime ore sull’isola di Tobago a fare qualche acquisto di souvenir e a chiedere informazioni all’ufficio immigrazione. Salutiamo Gass e la sua bella famiglia e via … Si ritorna a Bonaire Bonaire e Tobago rimarranno sempre nei nostri cuori con il loro mare, i loro colori, la loro musica, la loro allegria e i loro ospitali abitanti.

Massimo & Paola



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