TOBAGO, ancora poco conosciuta

Io (Giorgio), Silvia e la piccola Ginevra (4 anni), dopo l’avventura in Malesia dello scorso settembre, siamo partiti da Roma Fiumicino alla volta di Londra Gatwick l’11/3/2009 alle 16.25 per poi, l’indomani, dirigerci verso Tobago, con volo delle 8.45. Dopo varie ricerche abbiamo scelto i voli combinati easyjet e Virgin Atlantic entrambi...
Scritto da: GiSiGi
tobago, ancora poco conosciuta
Partenza il: 11/03/2009
Ritorno il: 27/03/2009
Viaggiatori: fino a 6
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Io (Giorgio), Silvia e la piccola Ginevra (4 anni), dopo l’avventura in Malesia dello scorso settembre, siamo partiti da Roma Fiumicino alla volta di Londra Gatwick l’11/3/2009 alle 16.25 per poi, l’indomani, dirigerci verso Tobago, con volo delle 8.45.

Dopo varie ricerche abbiamo scelto i voli combinati easyjet e Virgin Atlantic entrambi acquistati su Internet (il volo low cost attraverso edreams.It e l’altro direttamente sul sito della virgin-atlantic.Com).

Anche la British Airways proponeva tariffe interessanti, ma da Roma i voli andavano ad Heatrow e poi da qui ci si doveva spostare a proprie spese verso Gatwick da dove parte il volo intercontinentale. Easyjet invece ti ci porta direttamente.

Abbiamo optato per la Virgin anche per il cambio euro/sterlina favorevole ai tempi della prenotazione/saldo contestuali (1 £ = 1,07 €). E sì, perché come molti di voi sapranno, acquistando via Internet, le tariffe migliori non possono essere prenotate ma bensì acquistate al momento, così come abbiamo fatto noi (acquisti effettuati ad inizio 2009, dunque tre mesi prima).

Il volo easyjet, A/R Roma FCO – Londra LGW ci è costato complessivamente 286 € (incluse commissioni per edreams, per pagamento con carta di credito e per n° 1 bagaglio da spedire, del peso max di 20 Kg.; il bagaglio a mano, 1 per passeggero delle dimensioni standard e senza limiti di peso, è gratuito; anche il passeggino che va in stiva è trasportato gratuitamente). Il biglietto elettronico, con un codice di riferimento, vi arriverà via e-mail e sarà sufficiente portare la stampa di questo al check-in in aeroporto per ottenere le carte d’imbarco.

Il volo Virgin Atlantic A/R Londra LGW – Tobago Crown Point ci è costato complessivamente 1.404 € (inclusa commissione per pagamento con carta di credito). In questo caso, vi arriverà dapprima, dopo il pagamento, un e-ticket, anch’esso con codice di riferimento, che potrete utilizzare come ricevuta al check-in a Londra, oppure (come abbiamo fatto noi), 24h prima della partenza la Virgin vi inoltra un’e-mail e vi dice che potrete effettuare il check-in on-line e quindi, una volta compilato il form elettronico dei vostri dati personali e passaporto (potendo anche selezionare il tipo di pasto a bordo desiderato tra quelli offerti), dopo poco vi arriverà un’altra e-mail con già pronte le carte d’imbarco che potrete stampare e consegnare direttamente al gate; a questo punto eviterete il check-in in aeroporto, ma farete solo l’attività di consegna bagaglio da trasportare in stiva.

Comunque sia, visto che la partenza da Londra per Tobago è la mattina presto, bisogna organizzare anche il pernottamento nei pressi dell’aeroporto di Gatwick e noi abbiamo scelto il comodo e decente Acorn Lodge (www.Acornlodgegatwick.Co.Uk) che si trova a non più di 10 min. Dall’aeroporto.

Dopo una pacata contrattazione abbiamo prenotato, via e-mail, una tripla (anzi quadrupla, visto che c’era 1 letto matrimoniale + 1 letto a castello), con 1^ colazione e trasporto da/per l’aeroporto di Gatwick gratuito, al prezzo di 70 £ (c.Ca 75 €) che abbiamo pagato all’arrivo in hotel.

Una volta arrivati all’uscita sud di Gatwick seguite le indicazioni della fermata dei “Bus Coach” e qui ci troverete un telefono di servizio con accanto una tabella con i numeri telefonici dei vari alberghi a cui poter chiamare gratuitamente; nel giro di 10-15 minuti la navetta dell’Acorn Lodge (o del Cambridge Hotel) arriverà a prendervi.

Inoltre, per mangiare, si può essere portati (sempre gratuitamente) al ristorante dell’albergo Cambridge (di cui l’Acorn Lodge è una sorta di distaccamento low cost) a c.Ca 5 minuti di strada, dove per c.Ca 40 € abbiamo cenato tutti e 3 (2 Caesar salads molto buone ed abbondanti, 1 chicken nuggets con patatine fritte, acqua e pane).

Il viaggio è stato organizzato, come nostra consuetudine, qualche mese prima. A dire il vero, era qualche anno che volevamo andare a Tobago, ma poi la cosa era stata sempre rimandata fino ad oggi.

La Lonely Planet e soprattutto il sito Internet www.Mytobago.Info sono stati i nostri strumenti di preparazione.

Il periodo migliore per andare a Tobago è proprio marzo.

In origine avevamo ipotizzato anche di visitare Trinidad, ma poi, sia il poco tempo a disposizione (2 settimane) sia le ricerche e le letture varie, ci hanno fatto optare per la sola Tobago. In effetti, Trinidad è molto più grande e spiagge/mare sono decisamente di qualità inferiore, a detta di chi ci è stato e degli stessi abitanti di Tobago che, benché ci sia la consueta rivalità tra isolani, hanno dalla loro il fatto che nel week end una significativa quantità di abitanti di Trinidad si riversa nelle spiagge di Tobago, passando il fine settimana nell’isola.

Complessivamente il viaggio di 16 giorni (partenza 11/3 e ritorno 27/3, comprese tappe di Londra e fuso orario) ci è costato c.Ca 3.300 €.

Voli = 1.690 €.

Assicurazione privata viaggio/infortuni/bagagli = 98 €.

Pernottamenti = 825 € (Londra + Tobago).

Pasti, ingressi vari, noleggio auto (3 gg.), gita in barca, shopping, drinks e altro = 630 €.

Tutto compreso, nulla escluso (dalla scorta dei giornali alla partenza fino al caffè al ritorno, a Fiumicino).

Il cambio al momento della vacanza è stato 1 € = 7,7 TT$ (dollaro di Trinidad & Tobago).

La lingua ufficiale è l’inglese, anche se poi vedrete che è un po’ diverso negli accenti, da quello che s’impara ai corsi o si parla solitamente per lavoro.

Le persone sono piuttosto cordiali e spesso ti salutano quando le incontri per strada.

Non siamo mai stati importunati, tranne me (Giorgio) a cui un paio di volte dei rasta mi hanno chiesto se volevo marijuana; ma in modo molto soft e al mio “No thanks” la risposta era “No problem, respect, enjoy your stay”… Qualche cameriere o portiere degli alberghi, a cui abbiamo chiesto di vedere il menu o visitare le stanze, si sono dimostrati un po’ poco orientati al cliente, ma nulla di rilevante e comunque ci hanno sempre accontentato.

Anche i venditori ambulanti (pochissimi) o coloro che vogliono vendervi la gita in barca o affittarvi la moto d’acqua sono piuttosto simpatici e discreti e anche se non sceglierete loro e le loro offerte, quando vi incontreranno, vi saluteranno comunque.

A Tobago non ci sono strutture proprio sul mare, tranne qualche eccezione piuttosto costosa.

Dopo esserci documentati attentamente, abbiamo senza dubbio scelto la località più rappresentativa dell’isola, Crown Point; la più vicina alla spiaggia forse più bella e sicuramente la meglio organizzata di Tobago, cioè Pigeon Point.

Crown Point è il posto dove ha sede il piccolo aeroporto internazionale. Inopinatamente, nonostante la maggior parte degli alberghi e guest house si trovino a 1 Km. O meno dalla struttura, non si sente alcunché di decolli e atterraggi (almeno è stato così per noi che stavamo a 800 mt.).

Uscendo dall’aeroporto, avrete davanti una serie di negozietti tra cui anche la banca per prelevare subito un po’ di moneta locale da un ATM (non ce ne sono molti; un altro è poco più avanti verso il “centro”, si fa per dire, presso la Royal Bank of Trinidad & Tobago meglio conosciuta come RBTT) e l’ufficio postale (unico posto dove potrete acquistare francobolli ed imbucare eventuali cartoline). Andando a destra e girando alla prima a sinistra vi immetterete nella strada principale che, dopo c.Ca 500 metri, vi porterà al cosiddetto centro di Crown Point, cioè un incrocio, dove ci sono qualche ristorante, alberghetto, guest houses, fruttivendolo (Bulgari…), negozietti vari, un fast food e un minimarket (l’unico di Crown Point). Vicino alla banca RBTT c’è anche un famoso Internet point – lavanderia a gettone – cafè, dove potrete leggere le vostre e-mail mentre bevete una coca-cola ed aspettate che i vostri panni siano lavati ed asciugati.

Un carico di lavaggio-asciugatura e detersivo vi costerà c.Ca 45 TT$. 30 minuti di Internet 10 TT$. Ogni foglio stampato 2 TT$. Usciti dall’aeroporto, sicuramente alcuni tassisti (tutti rigorosamente muniti di tesserino più o meno fai-da-te) si avvicineranno per proporvi un passaggio; accettare o meno dipende da quanto siete carichi di bagagli o stanchi perché, come descritto sopra, se avete scelto un’accomodation nei pressi di Crown Point, potrete raggiungerla a piedi. Comunque sia, un transito aeroporto – accomodation vi costerà c.Ca 30 TT$ (ve ne chiederanno 40), vale a dire c.Ca 4 €, per percorrere distanze nel giro di 1,5 Km..

CROWN POINT e PIGEON POINT Crown Point, come già detto, è la località tra le più rappresentative di Tobago. In realtà il luogo è identificato come Bon Accord ed è un quartiere residenziale.

Si sviluppa su un incrocio e vi potrete trovare diverse accomodations, più o meno lussuose (vedi il Coco Reef Resort, molto bello e curato, ma se il vostro budget vi consente di stare in questa struttura, allora Tobago non fa per voi, andatevene a Saint Barths o Turk & Caicos o dove c’è da spendere) e quant’altro si confà alla località balneare, ma tutto ridotto decisamente all’essenziale.

Consigliamo vivamente di prendere in considerazione gli appartamenti, guest houses o alberghetti provvisti di cucina, perché mangiare a Tobago è piuttosto costoso, se ci si rapporta all’economia locale.

In un ristorante medio pagherete un pasto a base di pesce c.Ca 120 TT$, fino ad arrivare a 180 TT$ per i gamberoni o aragosta.

Una porzione di 8 gamberi e patate fritte, in un mediocre ristorantino sul mare, vi costerà 80 TT$ (c.Ca 10 €). Il “classico” chicken (coscia e sovracoscia) e french fries costa 40 TT$; un’ananas media al chiosco costa c.Ca 30 TT$ (c.Ca 4 €, in Italia la paghiamo 2 €).

Quello che costa poco sono la coca-cola (6-8 TT$) e la birra locale, la Carib o la Stag (c.Ca 8-10 TT$).

A questo punto, invece, compratevi dei bei tranci di King Fish o Mai-Mai a c.Ca 55 TT$/libbra, piuttosto che il dolphin fish (non è delfino, sia chiaro, ma un pesce dalla caratteristica gobba sulla fronte).

Ordinandola ai pescatori (sulla strada, poco prima dell’ingresso a Pigeon Point), potrete anche trovare una bella aragosta fresca a c.Ca 60 TT$/libbra e cucinarvela bollita, lessandola per c.Ca 10-15 minuti e gustarvela con una salsa di contorno fatta con patate lesse e maionese, il tutto accompagnato da una bella birra Carib ghiacciata (come abbiamo fatto noi con la nostra di 1,6 Kg., pagata 180 TT$). Noi abbiamo selezionato un appartamento della famiglia DOUGLAS (www.Douglastobago.Com); gli appartamenti sono molto carini e ben disposti in un palazzetto tutto ristrutturato, di fronte alla bella piscina privata.

I Douglas si trovano all’incrocio tra la main road conosciuta come Milford road o Claude Noel Highway (di cui in realtà Milford road ne è la prosecuzione) e John Gorman street (facilmente rilevabili su Google earth o altri siti di mappe e cartografie su Internet); se ne avrete la possibilità chiedete l’appartamento n° 6 (al secondo piano. In realtà è il primo, ma per loro il 1° piano corrisponde al piano terra). Noi siamo stati al n° 5 (piano terra) per tre giorni e poi abbiamo traslocato al n° 6 appunto, più grande e confortevole. Dopo una logica e risoluta negoziazione, fatta via e-mail e telefonicamente, abbiamo ottenuto una quotazione di 65 US$/giorno (che pagando con carta di credito si sono tradotti complessivamente in 5.720 TT$, solo appartamento) per i 14 giorni di affitto.

L’ubicazione dei Douglas apartments è a c.Ca 200 mt. Dal centro, a c.Ca 1.200 mt. Dall’ingresso di Pigeon Point (e diciamo a 1,6 Km. Da dove c’è la spiaggia attrezzata), a c.Ca 600 mt. Da Store Bay e a poco più di 2 Km. Dal vero supermarket della zona, il Penny Savers (che si trova in direzione verso il centro dell’isola, nella località di Canaan).

I Douglas sono una bella famiglia, molto discreta e gentile; potete chiedere tutte le infos che vorrete, saranno sempre disponibili, soprattutto la signora Joanne, che gestisce un po’ il tutto, con la collaborazione del marito e figli. Unico disappunto è che la casa è un po’ rumorosa (in fondo sta a c.Ca 40 metri dalla strada principale) e le camere da letto sono provviste (o sprovviste) di tende di un certo spessore e quindi, alle 5 di mattina sarà luce piena nella stanza; sarà utile conservare le mascherine per dormire che vi daranno in aereo. Altre buone sistemazioni che avevamo visto su Internet prima, ed in loco poi, sono: RAIMBOW RESORT (www.Rainbowresorttobago.Com), che però ha stanze più piccole, anch’esse provviste di cucina e bagno; ha una discreta piscina privata; era un po’ troppo affollato in questo periodo. E’ sulla strada.

Non ne avevamo letto buone opinioni sui altri siti Internet prima di partire; non sembra essere così come riportato, però. Si trova c.Ca 100 metri più vicino al centro rispetto ai Douglas apartments, sulla stessa strada. Costa 400 TT$/notte/stanza.

SURFSIDE HOTEL (e-mail: hotelreservation@surfsidetobago.Com), un hotel le cui foto su Internet non gli rendono giustizia; ubicato in posizione ottimale, proprio al centro e quindi all’incrocio sulla strada che porta alla bella spiaggia di Pigeon Point, è piuttosto vicino all’altra spiaggia della zona, quella di Store Bay; ha anche il diving center interno. Le camere sono ampie, con aria condizionata e TV, provviste di cucinino e bagno separati; un po’ vecchiotto il mobilio e si sente un po’ di puzza di muffa. Ha una piccola “piscina” (meglio dire una pozzetta 6 x 3 metri) nell’area del parcheggio. Costa 450 TT$/notte/stanza.

Sono carini, anche se non li abbiamo visti internamente: Spence’s Holiday Resort (con piccola piscina e confinante o quasi ai Douglas apartments, sulla strada); Arthur’s By The Sea (più vicino a Store Bay e senza piscina, sulla strada); Woods Castle Holiday Resort (più vicino a Store Bay e senza piscina, a c.Ca 30 mt. Dalla strada).

Secondo noi, Crown Point è la migliore ubicazione dove prendere un appartamento o albergo perché così sarete molto vicini a Pigeon Point, che potrete dunque raggiungere quotidianamente a piedi (suvvia, cosa sono 3 Km. Al giorno A/R ?).

Pigeon Point è una riserva naturale con l’unica spiaggia di sabbia bianca dell’isola, bellissima, ricca di palme ed altra vegetazione, con un mare celeste, dalle acque basse anche se ci si allontana dalla riva; ci sono un paio di chioschi ed un fast food per mangiare e bere, una struttura giochi per i più piccoli, dei graziosi bungalows con tavoli e panche dove mangiare anche con il pranzo al sacco che avrete preparato a casa; troverete anche chi affitta i lettini da spiaggia (10 TT$/lettino/giorno); insomma, il posto ideale soprattutto per chi ha bambini piccoli al seguito.

La spiaggia è, diciamo, divisa in due parti; il lato sinistro (c.Ca 400 mt.) è adibito alle famiglie e a coloro che cercano relax; è anche la più curata e pulita; la parte destra, più esposta al vento, è mèta degli amanti degli sport acquatici (soprattutto kitesurf e windsurf).

Trattandosi di riserva naturale, l’ingresso a Pigeon Point è a pagamento; 18 TT$/giorno/adulto (i bambini fino a 5 anni non pagano e poi metà fino a… non ricordiamo, scusateci). Diciamo che se avrete optato per stare a Crown Point / Pigeon Point, vi converrà il “weekly pass” che per 7 giorni d’ingresso consecutivi, vi costerà 75 TT$/adulto. Ogni mattina la guardiana vi strapperà un pezzetto di braccialetto che fortunatamente non dovrete indossare (cosa obbligatoria invece se farete l’ingresso giornaliero).

A proposito di Pigeon Point, proprio vicino all’ingresso della riserva, c’è un albergo che vanta il fatto di essere l’unico così vicino, proprio sulla strada che porta a questa famosa spiaggia; è il Conrado Hotel; con rammarico segnaliamo che è tenuto decisamente male. In parte è in rifacimento e la zona ristrutturata è stata fatta in modo superficiale. Le stanze non sono male, soprattutto quelle con vista mare, ma i corridoi sono piuttosto sporchi. La spiaggia è assolutamente trascurata; sporca e non hanno lettini. Nel tratto di mare di fronte, inoltre, ad una certa ora della mattina e del pomeriggio ci si radunano le imbarcazioni dei pescatori e quindi potete immaginare la confusione. Anche il ristorante (che sarete obbligati ad utilizzare perché nei dintorni non c’è nulla) non sembra un granché. Diciamo che forse quest’albergo diventerà bello e famoso tra un paio di anni con un’altra gestione. La stanza fronte mare costa 115 US$ (compresa la 1^ colazione), in alta stagione. Lasciate perdere.

L’unico aspetto negativo di Pigeon Point è che, quando arrivano le navi da crociera che ormeggiano a Scarborough, almeno una volta a settimana dovrete sopportare il cosiddetto “tutto esaurito” sulla spiaggia; centinaia di turisti, perlopiù americani ed inglesi, con birre alla mano e pance debordanti occuperanno tutto lo spazio disponibile. Per fortuna arrivano verso le 10.30 e se ne devono andare verso le 14.30 (i pullman non aspettano, grazie a Dio). Di solito accade la domenica o il lunedì. Nel week end invece, gli autoctoni che vengono e sono disposti a pagare l’ingresso, sono molto discreti ed educati.

STORE BAY Store Bay, l’altra spiaggia di Crown Point, è abbastanza carina. E’ un arenile pubblico, piuttosto piccolo (c.Ca 200 mt.) dove lettino + ombrellone vi costeranno 30 TT$/giorno.

La sabbia è di un marroncino dorato, non ci sono palme dietro ma ha un’acqua trasparente, poco profonda ed accompagnata sempre da qualche onda che farà divertire anche i più piccini. Sicuramente da vedere e passarci almeno i giorni dell’arrivo e della partenza. E’ sempre abbastanza frequentata, soprattutto dai locali.

GITA IN BARCA a BUCCOO REEF e NYLON POOL Questa piacevole gita che durerà c.Ca 3 ore è sicuramente da farsi.

Viene proposta da chiunque a Store Bay o a Pigeon Point, al prezzo di 120 TT$/adulto (bambini gratis); anche in questo caso è opportuna una contrattazione, cosicché potrete scendere ad un prezzo di c.Ca 80-90 TT$/persona. Noi siamo andati con l’imbarcazione di MISS ELI, dopo che il simpatico Ethan ci ha catturato con il suo modo di fare molto pittoresco. Ma ce ne sono davvero tante di barche dello stesso tipo, con il fondo in vetro per vedere il Coral Garden di Buccoo Reef e che fanno lo stesso identico tragitto, che parte dal pontile di Pigeon Point alle 11.30 c.Ca e termina allo stesso punto verso le 14.30.

Il coral garden è carino, soprattutto per i bambini che vedono qualche corallo e pesce sul fondo della barca. Per gli adulti è sicuramente bello fare il bagno nelle acque basse e cristalline della Nylon pool; una larga secca poco distante dal coral garden, con fondale di sabbia bianca che quindi da l’effetto di immensa piscina celeste. DA VEDERE Tobago è piuttosto piccola e può essere visitata in pochi giorni, noleggiando una macchina. Sono sufficienti 3 giorni per recarsi nelle località o spiagge più significative; ciò non toglie che un altro paio di giorni potrebbero essere utili per tornare in alcune spiagge molto belle che sarebbero altrimenti difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, poco frequenti e soprattutto poco affidabili in termini di orario.

Noi, tramite la famiglia Douglas, siamo stati contattati da un dealer locale, tal TRIMBO’S [tel. (868)-678-8159] che ci è venuto a trovare a casa e con cui abbiamo patteggiato un noleggio di 3 gg., non necessariamente consecutivi, ad un prezzo di 250 TT$/giorno. L’auto era una Nissan berlina, ben tenuta (non esiste il modello in Italia) e con cambio automatico. Abbiamo firmato una carta/contratto (solo per il primo giorno tra l’altro) pagando i primi 250 TT$ e poi, la volta successiva, abbiamo saldato i rimanenti 500 TT$. Tutto in maniera molto semplice, senza lasciare caparra o carta di credito ai fini di garanzia. Certo è che le clausole assicurative sono un po’ lasche, infatti, comunque sia, sarete responsabili di qualunque danno sia riportato all’auto fino a c.Ca 1.000 €, dopodiché, il resto è coperto dalla società di autonoleggio. Probabilmente Thryfty o similari, più conosciute a livello internazionale, propongono clausole assicurative “casco” più complete, ma a prezzi più alti, chiaramente.

La sera Mr. Trimb ci portava l’auto sotto casa e se la veniva a riprendere la sera dopo; comodo no? Le strade di Tobago sono molto strette (tranne che nei dintorni della capitale Scarborough) e caratterizzate dalle continue curve. Si guida a sinistra e questa, per noi occidentali, non è la vera criticità, bensì dovrete fare molta attenzione a come guidano gli autoctoni. Si fermano ovunque (prediligono in prossimità delle curve…!!??), accostano per caricare in auto chiunque stia facendo l’autostop (molto diffuso sull’isola ed anche voi vi troverete a far salire qualche anziana signora che si sta spostando da una località all’altra) , piuttosto che frenare improvvisamente e fermarsi perché vedono un bar o un minimarket in cui hanno deciso di entrare. Amano anche tanto suonare il clacson. La media oraria è piuttosto bassa, diciamo intorno a 40 Km./orari e quindi, per esempio, per andare da Crown Point a Englishman’s bay, che dista c.Ca 35 Km., impiegherete c.Ca un’ora.

PLYMOUTH e GREAT COURLAND BAY Plymouth è una piccola località, piuttosto anonima, il cui punto d’interesse è la fatidica “tomba misteriosa” risalente alla fine del 1700 e che riporta un’iscrizione piuttosto inquietante sulla sorte della sepolta; decisamente nulla di che.

E’ invece da vedere la bella, larga e lunga spiaggia di Great Courland Bay, detta anche Turtle Beach, sia perché qui vi depongono le uova le tartarughe marine, proprio in questo periodo, sia per identificarla con l’omonimo e bel resort che vi si affaccia.

Sabbia scura, fondo sabbioso digradante in mare ed onde alte e belle per fare body surf o semplicemente farsi “sballottare” per una decina di metri sulla riva. Adatta anche per i giochi dei bambini, purché accompagnati da un adulto e provvisti di braccioli o giubbottino salvagente.

CASTARA Bella spiaggia dorata, con acqua non troppo trasparente però. E’ abbastanza gettonata da coloro che preferiscono starsene un po’ più isolati rispetto a quelli che prediligono recarsi a Crown Point. Ci sono diverse strutture, alcune belle, che ospitano i turisti. Tutte però lontano dalla spiaggia. Diciamo che vale la pena fermarcisi a fare un bagno, ma nulla di più.

ENGLISHMAN’S BAY Probabilmente la più bella spiaggia dell’isola insieme a Pigeon Point. Sicuramente più fotogenica ed incastonata in una baia da cartolina. Isolatissima, ma facilmente raggiungibile in auto, è la spiaggia dove siamo tornati perché troppo bella e soprattutto quasi sempre deserta.

Sabbia dorata per una distesa di c.Ca 500 metri. Acqua di colore verde smeraldo. Non è ideale per i bambini perché il fondale è di c.Ca 2 metri subito appena entrati; il bagnasciuga, a differenza della spiaggia di sabbia, è di ciottoli e ghiaia. Spesso ci sono belle onde, piuttosto alte che ti fanno veramente divertire, anche se un po’ a discapito dei piedi che subiscono qualche tartassamento. Se si supera però lo scalino iniziale (che determina le onde, con la complicità del vento) si possono fare belle nuotate e discreto snorkeling.

PARLATUVIER BAY E’ spesso riportata nei depliants. E’ una bella spiaggiona, ma nulla a che vedere con Englishman’s bay; se siete da quelle parti, andate decisamente a quest’ultima.

BLOODY BAY Come sopra.

CHARLOTTEVILLE , PIRATES BAY e SPEYSIDE Charlotteville o C’ville e un paesino di pescatori abbastanza carino. Si mangia piuttosto bene il pesce, anche se, una volta arrivati da quelle parti, allungate di 20 minuti ed andate a Speyside, dove potrete gustare le specialità (non troppo a buon mercato) di Jemma’s (chiuso il sabato) o di Birdwatchers Restaurant & Bar (non troppo cortesi).

La Pirates Bay a detta di molti è molto bella; noi non l’abbiamo vista perché per raggiungerla si devono fare c.Ca 160 scalini e con il passeggino, capirete, non è una cosa semplice.

ROXBOROUGH Paesino in cui passerete per fare il giro dell’isola. Non ha nulla di particolare.

SCARBOROUGH e FORT KING GEORGE La capitale, è una brutta cittadina portuale, rumorosa e piena di banche ed uffici.

Il “Ciao Cafè”, tanto reclamizzato per il suo caffè e gelato tipicamente italiani è piuttosto un modesto bar di “casa nostra” dove effettivamente il gelato è discreto, ma nulla di più.

Coppette da 16 o 20 TT$ per la cronaca, con rispettivamente 2 o 3 gusti tipicamente italiani a scelta.

Per il resto è una città da evitare. Poco fuori c’è un MALL ed un cinema multisala.

L’unica cosa carina da vedere nei pressi di Scarborough è Fort King George, un fortino coloniale costruito nel 1770 e che è ben curato. I cannoni, ben conservati, si trovano nella loro posizione originaria a difendere l’assalto dalla costa. Ingresso esterno gratuito, ingresso al museo 10 TT$/adulto (Lun-Ven, 9.00-16,30). Da vedere.

Onestamente tutti gli altri forti non li abbiamo visti ( e ce ne sono diversi), anche perché per buona parte di essi ne è rimasto ben poco.

CASCATE DI ARGYLE Sono le cascate più alte (si per dire) dell’isola, con i loro c.Ca 60 mt.. Onestamente piuttosto carine.

Sono divise in tre parti; nella parte finale potrete fare il bagno nella pozza che si è formata, con acqua alta c.Ca 2,5 mt.. Al secondo livello c’è la cascatella sotto cui potrete fare la doccia, tipo pubblicità… Il biglietto d’ingresso costa 40 TT$/adulto ed include anche la guida che vi accompagnerà fino alla cascata, che dista c.Ca 15 min. A piedi dall’inizio del percorso. All’ingresso della stradina che vi porta alla biglietteria verrete fermati da qualche persona del luogo che si proporrà come guida e vi chiederà di salire in macchina perché vi accompagnerà a fare il biglietto. Non è la guida ufficiale che è compresa nel biglietto; le guide ufficiali vi verranno assegnate direttamente alla biglietteria.

Ci sono anche altre cascate a Tobago; alcune sono asciutte in questo periodo ed altre difficilmente individuabili; consigliamo di visitare quelle di Argyle, dunque. ARNOS VALE WATERWHEEL Questo luogo non ha nulla di particolare se non il fatto che è completamente abbandonato, e crediamo da poco e quindi, sembra un posto fantasma, tipo film dell’orrore. Ci sono tutte le indicazioni turistiche per raggiungerlo (anche sulle varie guide e mappe di Tobago). Troverete la biglietteria all’ingresso, tutto apparentemente normale, tranne scoprire che è un intreccio di ragnatele all’interno. Proseguendo sotto il porticato che porta a questo mulino ad acqua, verrete investiti dai pipistrelli e ci sono grossi lucertoloni che scappano ovunque al vostro arrivo. Ci sono ancora alcune tende ed insegne pubblicitarie, l’angolo bar ancora con i bicchieri e bottiglie, tutti ricoperti dalle ragnatele ed un piccolo museo con attrezzi rurali, posti in teche con i vetri rotti ed anch’essi ricoperti da ragnatele. Ripetiamo, nulla d’interessante se nonché, il luogo è un po’ da brivido e ritrovarcisi un po’ per sbaglio diventa invece “elettrizzante”.

RAINFOREST Non ci siamo stati per via delle possibili zanzare del dengue e perché per andarci bisogna organizzasi lì per lì con guide locali, quindi, abbiamo preferito lasciar perdere.

ALTRO Non portate a Tobago, o meglio, fate in modo che non siano visibili all’ingresso in aeroporto, durante l’accettazione e timbratura passaporto, materiali o indumenti mimetici (binocoli, cappelli, bermuda, felpe etc.) perché, per legge, vi verranno sequestrati e vi lasceranno in cambio una ridicola ricevuta che ne denuncia il fatto (a Silvia è successo con la felpa della GURU, annodata in vita, e non c’è stato niente da fare). Anche in valigia, nascondeteli, se li avete, perché se vi chiedono di aprirla siete fregati.

Allucinante è la fila che si fa per il controllo passaporti all’ingresso nel Paese, appena sbarcati dall’aereo. Si aspetta anche un’ora in piedi, perché i bagagli, tutti, passano nuovamente sotto i raggi X, sul nastro trasportatore. Approfittatene per prendere la “free map” dell’isola mentre siete in fila; vi sarà molto utile.

Stesso discorso alla partenza per il ritorno in Italia; che abbiate fatto check-in on-line o meno, al drop-off bagaglio dovrete compilare gli stessi form dell’Immigration che avevate già compilato in aereo prima di atterrare. Verificare i dati, i passaporti ed emettere carte d’imbarco vi costerà c.Ca 30 minuti. Poi tutti in fila per i controlli sotto l’unico nastro per il controllo ai raggi X e metal detector. Altra ora abbondante. Consigliamo vivamente d arrivare in aeroporto almeno 2 ore e mezzo prima della partenza, per non stare troppo in apprensione.

In conclusione, se avete tempo sufficiente, andate pure qualche altra volta a Englishman’s bay o a fare immersioni sul lato di Speyside, altrimenti optate per rimanere nella zona di Pigeon Point.

Altra considerazione del viaggiatore: se cercate un’isola ancora poco contaminata dal turismo ed avete già visto altre località dei Caraibi, allora Tobago sarà una bella sorpresa; se agognate da anni una vacanza ai Caraibi e sognate le spiagge bianche ed acqua cristallina in ogni dove, allora documentatevi meglio per raggiungere altre destinazioni, sicuramente più costose ma che più si avvicinano ai vostri desideri.

Come scriviamo sempre alla fine dei nostri racconti, speriamo di non esserci dilungati troppo, visto che nelle nostre consultazioni preferiamo i racconti brevi, ma non è facile condensare in poche pagine tutte le informazioni che riteniamo importanti. Per altre infos, contattateci all’e-mail gisigi@hotmail.It.



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