Tirana in 2 giorni: come muoversi e cosa vedere nella capitale dell’Albania

Scritto da: Mister66
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Ho organizzato questo breve viaggio a Tirana in 2 giorni due mesi fa, cercando di coinvolgere il mio amico Fabio e sua moglie Lorella, ma senza successo. Decidiamo quindi di partire da soli. Sabato pomeriggio, giorno prima della partenza, sono seduto sul divano guardando la TV e sento suonare, mi alzo scocciato per aprire la porta e trovo Fabio e Lorella che hanno deciso di farmi una sorpresa. Sono rimasto di sasso come un salame, poi ho scoperto che mia moglie era complice di questa gradita sorpresa!

Tirana in 2 giorni. Diario di viaggio

Domenica 21/01/2024, Faenza

Ore 4:00 del mattino suona la sveglia, ci prepariamo e alle 5:45 siamo in aeroporto, in perfetto orario per prendere l’aereo per Tirana che parte alle 7:00. O meglio, doveva partire! Devono sghiacciare prima le ali, quindi perdiamo un po’ tempo. Finalmente alle 8:15 parte il volo. Atterrati a Tirana, dico ad Iris che con l’Albania sono 41 gli stati che abbiamo visitato insieme. Sbrigati i controlli di routine, ci dividiamo i compiti. Io e Lorella usciamo a ritirare la macchina, prenotata dall’Italia al costo di 32 euro per due giorni, mentre Fabio e Iris prendono la scheda telefonica che ci servirà per il navigatore del telefono (21 euro). Ritirata la Polo bianca e impostato il navigatore puntiamo dritti verso il Bunkart1, un bunker fatto costruire da Enver Hoxha per la sua ossessionante paura di un attacco atomico. Alla biglietteria ci propongono un ticket di 10000 Lek (10 euro), ma possiamo entrare anche in Bunkart2 che si trova in centro. La visita dura una mezz’ora, primo impatto interessante dopo poco diventa noiosa, le stanze del bunker sono tutte uguali. Si è fatta ora di pranzare e a me e Fabio ridono anche gli occhi quando pensiamo al mangiare. Fabio legge due recensioni e la scelta cade su “Ndryshe”, ottima scelta. Facciamo tipo un mega aperitivo, 12 euro a testa, molto positivo. Andiamo al nostro Hotel Belux (46 euro con colazione), facciamo il check in e ci consegnano le chiavi. Apriamo la porta e la camera è da pulire, lo facciamo notare, si scusano e provvedono alla pulizia.

Siamo a 700 metri dalla Piazza Scanderbeg, arriviamo in 5 minuti e facciamo una passeggiata allietati da un bel sole che tenta di scaldarci. La piazza non è bellissima, intorno ci sono dei grattacieli scopiazzati a Milano, in un lato il Museo Storico Nazionale sulla cui facciata spicca il mosaico “Gli Albanesi”, che è un classico esempio di arte del realismo socialista. Poi abbiamo L’Opera con i suoi cafè assolati davanti e in un angolo una piccola ma bella moschea, che non possiamo visitare perché è l’ora della preghiera, lo faremo domani. Proseguiamo e incontriamo La Piramide, ai suoi lati delle lunghe scalinate ti permettono di arrivare in cima e godere di una vista dell’alto della città. Andiamo alla ricerca del Ponte dei Conciatori, un ponte storico che risale solo al 1930 e quindi ha meno di 100 anni, poca roba. Continuiamo con la visita della Grande Moschea, che possiamo visitare solo dall’esterno perchè è ancora in parte in costruzione. Successivamente arriviamo ai resti del castello, qualche muretto transennato, anche qui di storico poca roba, ma è una zona piena di bei locali, con un bel movimento e credo che sia la via della movida albanese e noi facciamo sosta per ricaricare le batterie con una birra. Torniamo in Albergo per un momento relax e poi cena. Abbiamo prenotato da Oda Garden, un ristorante con cucina e musica tipica albanese, assaggiamo diverse portate e alla fine risulta una gradita esperienza che concludiamo con un distillato, il Raki (22 euro a testa). Facciamo una passeggiata verso casa e ci accorgiamo che i semafori sono diversi dai nostri, qui si illumina tutto il palo compreso il classico oblò, dopo questa illuminante scoperta ci fermiamo davanti ad una pasticceria e acquistiamo dei dolcetti da mangiare in albergo a conclusione di questa prima giornata albanese.

Lunedì 22/01/2024 Tirana

Ottimo risveglio e alle 8:30 siamo a fare colazione. Questa mattina è nato un imprevisto, fatto il check in di ritorno, abbiamo scoperto che bisogna stampare il biglietto e non basta averlo digitale sul telefono, chiediamo alla ragazza dell’hotel dove possiamo stamparli e ci viene indicata una tipografia. Risolto il problema biglietti, andiamo a vedere Bunkart2 che si trova in centro, stessa storia, sembra di visitare il numero 1, visto uno li hai visti tutti, ancora due passi ed entriamo dentro una chiesa ortodossa, niente di particolare e niente a che vedere con quelle viste in Bulgaria.

Ritiriamo la macchina (12 euro) e decidiamo di andare a mangiare del pesce a Durazzo, sul mare, che dista 46 km. Arrivati sul posto, lasciamo la macchina e ci incamminiamo verso il mare, nel tragitto incontriamo un forno, prendiamo degli stuzzichini e usciamo con una busta di carta piena di cose buone (3,60 euro). Ci sediamo in un bar assolato e ordiniamo delle birre, ne viene fuori un aperitivo coi fiocchi. Riprendiamo il cammino e finalmente arriviamo in una piazza che dà sul mare, intorno ci sono palazzi in ristrutturazione, percepiamo la sensazione che ci sia la volontà di emergere e togliersi tutti gli anni persi per colpa di un regime autoritario. Vengo avvicinato da delle ragazze che mi chiedono un commento su Durazzo, con tanto di video.

Dopo questo momento di gloria andiamo a mangiare del pesce (17 euro). Facciamo una camminata per digerire. Abbiamo ancora del tempo, guardiamo se nei dintorni c’è qualche cosa di interessante da vedere, Kruja, un borgo con un castello, andiamo. Arriviamo e subito notiamo il castello sul punto più alto, lasciamo la macchina e iniziamo una passeggiata tra i lavori di restauro, per ora niente di speciale, speriamo che quando avranno finito di restaurare l’aspetto migliori. Non abbiamo più tempo, abbiamo sfruttato tutto quello che avevamo a disposizione per girare il più possibile. Restituiamo l’auto e ci rechiamo al nostro gate, per scoprire che anche il volo di ritorno subirà un’ora di ritardo.

Considerazioni del viaggio a Tirana

Da questo breve viaggio a Tirana in 2 giorni torniamo con la considerazione che:

  • Che sia all’andata che al ritorno abbiamo trovato i passeggeri più indisciplinati che abbiamo mai visto nei nostri viaggi.
  • Che Tirana ha poche cose storiche da offrire.
  • Che nessuno porta il casco.
  • Che i semafori sono bellissimi, si illuminano anche i pali.
  • Che Tirana è una città pulita e ordinata.
  • Che i prezzi sono bassi.
  • Che a noi è sembrata una città sicura.
  • Che gli albanesi hanno una passione per la Mercedes.
  • Che l’arte del realismo socialista è veramente brutta.
  • Che anche a Tirana abbiamo trascorso un allegro fine settimana.
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