Tirana capitale emergente tra antico e moderno
I collegamenti aerei per raggiungere Tirana aumentano a vista d’occhio ed anche le compagnie low cost inseriscono la tratta Italia-Albania tra la loro offerta, complice la necessità di offrire collegamenti giornalieri ai tanti uomini d’affari che da sempre intrattengono rapporti professionali con l’Albania, non è un caso infatti che esistono ben pochi albanesi che non parlino italiano. Ma un secondo motivo che spinge sempre più gente a visitare Tirana è proprio il turismo, la città negli ultimi anni è diventata una buona idea di city break dove trovare un clima mite tutto l’anno, cibo strepitoso, movida ed anche un discreto numero di attrazioni culturali. L’aeroporto di Tirana, dedicato a Maria Teresa di Calcutta, nata da famiglia albanese nella città di Skopje in Macedonia del Nord, è collegato alla città da un servizio di navetta che termina la sua corsa vicino alla Biblioteca Nazionale, nel cuore della città. Le corse sono molto frequenti durante tutto il giorno ed il biglietto si fa a bordo al costo di 2.50 Lek, l’equivalente di 2 euro.
Gli hotel a Tirana sono abbastanza economici e si possono trovare con 35/40 euro a notte sistemazioni in camera doppia più che decorose con colazione inclusa. La visita di Tirana non può che iniziare da Piazza Skanderberg, un piazzale enorme da poco premiato come migliore spazio pubblico d’Europa, al centro una grande asta sulla quale svetta la bandiera dell’Albania e sarà stato un caso ma appena metto piede sulla piazza trovo una compagnia di balletto che faceva le prove di uno spettacolo di danza all’aria aperta. Affacciato a Piazza Skanderberg il Teatro dell’Opera, un luogo molto prestigioso dove si esibiscono non a caso compagnie di balletto famose a livello mondiale. La piazza è ancora in fase di completamento infatti ogni giorno spuntano fuori nuovi alberi, panchine dove gli anziani si riparano dal caldo estivo che sa essere molto intenso. Guardando Piazza Skanderberg su ogni suo lato ad un certo punto si intravede la sagoma della Moschea di Et’hem Bay che purtroppo durante la mia visita era chiusa per lavori di restauro. In Albania coesistono in maniera pacifica religione cristiana ortodossa e mussulmana ed è molto curioso vedere come si passi dalla classica architettura araba, con i suoi alti minareti, alle chiese con il tetto rotondeggiante delle chiese ortodosse tra cui assolutamente imperdibile è la Cattedrale della Resurrezione di Cristo, tra l’altro la terza chiesa ortodossa in Europa in termini di grandezza. Quasi di fronte a questa chiesa si trova un bellissimo spazio verde di Tirana il Park Rina frequentato ogni giorno dai locali e affollatissimo durante il fine settimana quando diventa piacevolissimo sedersi ai piccoli bar inseriti nel verde a bere un caffè. Sempre in questa zona negli ultimi anni sono sorti locali deliziosi dove i ragazzi si trattengono per ascoltare musica e bere qualcosa. Recentemente il comune di Tirana ha iniziato la sistemazione delle strade che prima apparivano in forte stato di dissesto, realizzando molti chilometri di pista ciclabile così da incentivare giovani e meno giovani a spostarsi sulle due ruote. Ma se la modernità di Tirana appare sempre più desiderosa di esprimersi è all’interno degli antichi mercati che si ritorna indietro nel tempo e dove si può trovare l’aspetto più unico della città, una delle cose più interessanti da fare a Tirana è quello di perdersi tra i profumi e colori del vecchio Bazar di Pazari i Ri in Hoxa Tahsim. Qui le bancarelle espongono frutta, verdura locale ed altri prodotti del territorio, moltissime le botteghe che vendono latte e formaggi di capra un fiore all’occhiello di questa terra. La sera intorno a questo vecchio Bazar i ristoranti si preparano ad accogliere le molte persone che decidono di mangiare qui piatti prevalentemente a base di carne che viene cucinata sulla brace al momento. Non mancano piatti a base di carne ed i famosi Burek, fagottini di pasta sfoglia farciti con spinaci e formaggio, una delizia acquistabile per pochi spiccioli, da consumare qui, immersi ancora e spero per molto tempo, nella Tirana di un tempo.