Thulhagiri island resort
Considerando l’entità del preventivo fattoci dall’agenzia di viaggi, decidiamo di organizzare il tutto da soli, quindi, una volta acquistato il biglietto sul sito Eurofly e dopo aver contattato il resort, inizia il countdown alla partenza! Il 19 marzo appena arriviamo in aeroporto scopriamo che il volo partirà con 1h di ritardo… poco male… “avremo modo di cenare con tranquillità”, penso io… dopo l’imbarco, invece, ci viene annunciato che, a causa di un possibile guasto ai freni, dobbiamo attendere l’intervento dei tecnici… Morale: decolliamo ben 2h dopo. Il volo sarebbe passato in fretta e serenamente visto che era notte fonda, se non fosse stato per una “simpatica” bambina che per la quasi totalità della crociera ha intrattenuto le file dalla 10 alla 15 con le sue urla ed i suoi lamenti… AGGHIACCIANTE… Ad ogni modo al nostro arrivo a Male, dopo aver ritirato i bagagli, troviamo Waheed ad attenderci – referente di Splendid Asia, nostro contatto locale – il quale ci accompagna al motoscafo che in 25’ ci porterà a destinazione. Dopo un rapido cocktail di benvenuto, ci cambiamo e in men che non si dica siamo già in acqua! L’isola si caratterizza per un’ampia laguna che la circonda interamente ed ha molta più spiaggia rispetto allo stesso Taj Coral Reef (marzo 2005) o Vilamendhoo (dicembre 2002).
E’ attrezzata con lettini prendisole ma – ahimé – ecco l’unico punto dolente che abbiamo riscontrato: mancano gli ombrelloni… o meglio, il mattino successivo scopriamo che quelli che si vedono nelle foto dei cataloghi, quelli fissi per intenderci, non ci sono (pare siano stati tolti x essere sostituiti con altri nuovi). Il bar della spiaggia ne mette a disposizione 5 o 6 di quelli “portatili”, ma ciò significa che la mattina poco prima delle 10,30 (ora di apertura del bar) si forma una specie di fila per accaparrarsi l’unico mezzo di riparo dal sole che – per la cronaca – è stato intenso tutta la settimana!!! Ho parlato con la direzione del resort e sostengono che provvederanno quanto prima a risolvere il problema… per quanto riguarda noi, le volte in cui non siamo riusciti ad arrivare all’ombrellone ci siamo “accontentati” di rimanere davanti alla nostra stanza, che godeva dell’ombra offerta dalle palme.
E a proposito di stanze devo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla cura con cui erano arredate, dalla pulizia e, ovviamente, dalla vicinanza al mare . Si tratta di bungalow individuali disposti lungo i ¾ della circonferenza dell’isola. Le stanze dalla 100 alla 124 si affacciano per lo più sulla spiaggia principale, mentre le rimanenti 30 si trovano sul lato dell’isola con meno spiaggia, dove, cioè, sono stati eretti dei muretti che però, a mio avviso, non danno assolutamente fastidio e comunque non impediscono l’accesso in acqua. Davanti ad ogni stanza ci sono lettini e materassini in gomma.
Una coppia di amici partita con noi ha fatto l’upgrade al water bungalow: dispongono, oltre che di accesso diretto al mare, di lettini ed ombrellone in “terrazza” e di un tavolinetto interno che grazie al fondo di vetro consente di vedere direttamente il fondale sottostante il bungalow! Il reef è molto vicino ai water bungalow, mentre dista circa 20-30mt dalla riva nel resto dell’isola. Alcuni pesci sguazzano allegramente anche in laguna, specialmente un balestra lungo ca. 40cm da cui Ivan è fuggito per paura di essere “sbranato”, a suo dire, e molti altri (chirurgo blu e pagliaccio per dirne alcuni). La laguna è frequentata anche da qualche squaletto pinna nera e un giorno abbiamo visto addirittura una tartaruga!!! Al costo di 12$ l’hotel organizza uscite di snorkelling in dhoni. Noi l’abbiamo fatta e ci hanno portato in 2 punti molto ricchi di pesci e vita marina.
Non praticando immersioni non sono in grado di esprimere un giudizio sul diving, ma la responsabile del centro mi ha parlato dei siti intorno all’isola come i più belli per immergersi… (Oste, com’è il vino?!) Ivan è anche uscito per la pesca in dhoni (20$) ed è tornato con un bottino di 6 pesciotti che sono stati messi al buffet della sera dopo… Riguardo al ristorante – che non è pavimentato, ma di sabbia – posso affermare, da italiana, che il cibo è buono e, soprattutto, i buffet sono sempre abbondanti e variegati. Le bevande non erano incluse nella nostra formula ma, per dare un’idea, l’acqua costava 3$, una caraffa di vino da 1lt 9$ e una Coca-Cola 2$. Tutti i prezzi prevedevano una maggiorazione del 10% per il servizio.
Ogni sera, poi, nella grande sala-bar veniva organizzato qualcosa di diverso: musica dal vivo, corsa dei paguri, discoteca, spettacolo di acrobati, proiezione di filmati sul mondo sommerso… Per nulla invadente come “animazione” e talvolta anche piacevole.
Nel complesso l’isola è molto ben tenuta: sebbene ci sia parecchia vegetazione, tutte le mattine il personale raccoglie le foglie cadute da piante e palme e si preoccupa di dar da mangiare ai moltissimi pappagalli che popolano l’isola. L’ultima sera ci siamo buttati su una cena a base di aragosta (45$ l’una) ed il nostro cameriere “Peppino” – come si definiva Mohammed-Waheed – ci ha preparato un bellissimo tavolo pieno di fiori sulla terrazza del ristorante… gesto apprezzatissimo che ha messo in evidenza, ancora una volta, la cortesia e la gentilezza dello staff del resort.
Per concludere, la settimana è volata, com’era giusto che fosse, e sicuramente l’isola merita un giudizio più che positivo. Consigliata!!! p.S. Dimenticavo, a parte noi (siamo partiti in 6) e un’altra famiglia toscana, non c’è traccia di turisti italiani sul posto…