The real america, montana, wyoming, south dakota
Nel mese di gennaio abbiamo prenotato il volo, per tutto il resto ci siamo arrangiati in loco senza problemi.
Ecco il nostro itinerario di viaggio.
Un viaggio indimenticabile attraverso le Montagne Rocciose Occidentali, dove si respira ancora l’aria del Far West, dei vecchi pionieri e della corsa all’oro, passando per praterie sconfinate popolate solo da cavalli, mucche e bisonti.
Una regione ricca di bellezze naturali, con gente cordiale, affascinanti siti storici e infinite occasioni di sperimentare lo spirito avventuroso e la vera ospitalita’ del West.
PERIODO: GIUGNO 2007 DURATA: 2 SETTIMANE STATI VISITATI: SOUTH DAKOTA, WYOMING, MONTANA, IDAHO, UTAH PARTENZA DA DENVER (COLORADO) ARRIVO A SALT LAKE CITY (UTAH) PRENOTAZIONI: SOLO VOLO ANDATA: VOLO MILANO-ATLANTA-DENVER 1° GIORNO – ARRIVO A DENVER – PERNOTTAMENTO 2° GIORNO – DENVER Citta’ a 1600mt di altitudine (per questo chiamata 1mile high city), dal bel clima.
Interessante e divertente lo Shopping Center di Cherry Creek. Le vicinanze offrono escursioni al Rocky Mountain National Park, 412 miglia quadrate di foreste di conifere e paesaggi dagli spazi sconfinati.
3° GIORNO – DENVER – CHEYENNE – FORT LARAMIE (WYOMING) Da Denver si viaggia verso nord e si entra in Wyoming lungo strade dritte, costeggiate solo da pascoli punteggiati da mucche e cavalli, ruscelli affioranti tra l’erba e tanto…Tanto spazio di “nulla”. Un “nulla” che affascina, che toglie il fiato, che non si puo’ raccontare a parole! Cheyenne, Capitale del Wyoming: cittadina stile Far West, ospita anche la mitica Big Boy, la locomotiva a vapore della Union Pacific che ha percorso per la prima volta la rotta fino in Utah.
Proseguendo verso nord si arriva a Fort Laramie, avamposto per la corsa all’oro e per i cacciatori di pellicce, divenuto poi famoso per aver ospitato la riunione per il trattato di pace tra indiani e uomini bianchi. Interessante la ricostruzione fedele, mobili e tavole imbandite compresi.
4° E 5° GIORNO – SOUTH DAKOTA – BLACK HILLS Proseguendo sempre verso nord si entra in South Dakota e si arriva nelle Black Hills: zona montuosa ricca di natura incontaminata, laghetti e parchi, territorio sacro agli indiani.
Nei dintorni da visitare Mount Rushmore con le “facce” dei 4 Presidenti scolpite nella montagna, il Crazy Horse Memorial con la raffigurazione del grande capo indiano anch’essa scolpita nella montagna.
Qui la gente e’ cordialissima, ti saluta per strada e si ferma a parlarti (si usa cosi’, non solo con gli stranieri, ma anche fra di loro); il soggiorno e’ piacevole e distensivo, merita la sosta di un paio di giorni.
6° GIORNO – BLACK HILLS – BILLINGS – MONTANA Dalle Black Hills, proseguendo verso ovest si rientra nel Wyoming e dopo aver visitato la Devil’s Tower, montagna simbolo dello stato e oggetto di tante leggende e dicerie indiane e non, si prosegue verso nord attraverso immense praterie dove il paese piu’ popolato ha 14 abitanti (c’e’ il cartello) e si arriva nel Montana. Qui il paesaggio cambia di poco, ancora mucche, bisonti e cavalli al pascolo, tanti cavalli e ranch, ma soprattutto strade dritte, dove le auto che si incrociano si possono contare sulle mani.
Queste sono le zone della “storia” americana: da visitare il Little Big Horn Battlefield dove il Generale Custer e il suo esercito hanno preso una bella batosta contro gli indiani.
Dopo Little Big Horn, alle porte della Crow Indian Reservation, si arriva a Billings, cittadina abbastanza importante del Montana, cittadina come tante altre classiche cittadine della provincia americana.
7° GIORNO – BILLINGS – CODY – YELLOWSTONE NATIONAL PARK Da Billings proseguendo verso Sud, si rientra in Wyoming e si arriva a Cody, citta’ che porta il cognome del famoso “bandito” Buffalo Bill, anch’egli simbolo del Far West. E qui il “Far West” lo si respira davvero: strade fatte con assi di legno, saloon, negozi di cappelli e stivali. Si trova perfino il poligono di tiro per gli appassionati che girano armati e vestiti con i costumi dell’epoca, stivali e speroni compresi, con mogli al seguito in costume fine ottocento, gonne lunghe e stivaletti da can-can!! Lasciando Cody e proseguendo ancora verso ovest si arriva all’entrata Est del Parco Nazionale di Yellowstone, il “parco nazionale” per eccellenza.
8° e 9° GIORNO – YELLOWSTONE NATIONAL PARK Consigliamo di pernottare all’interno, si trova posto con facilita’ in lodge organizzati, dove non manca nulla.
Il soggiorno all’interno del parco e’ fantastico, si gira con la propria auto, le strade e gli itinerari sono ben segnalati ed e’ un continuo fermarsi e ripartire perche’ ad ogni angolo di strada si possono incontrare gli animali che vivono liberi e protetti: mamma orsa e mamma coyote con i piccoli, bisonti, cervi, alci e daini, e’ il paradiso per gli appassionati di fotografia.
Durante il giro del parco si passano le zone dei famosi geysers che sbuffano ad intervalli regolari vapore e acqua bollente per parecchi metri.
Lo Yellowstone River (fiume che da’ il nome al parco) forma laghi, cascate e canyons e la natura esplode in tutta la sua bellezza.
10° GIORNO – YELLOWSTONE NATIONAL PARK – GRAN TETON NATIONAL PARK – JAKSON HOLE.
Proseguendo verso sud dallo Yellowstone si entra nel Gran Teton National Park, altro parco nazionale praticamente collegato al primo (il biglietto e’ unico per entrambi).
Qui siamo nel cuore delle Rocky Mountains, dove si trovano i picchi piu’ alti di tutta la catena, alcuni raggiungono i 4000 metri e anche d’estate sono coperti di neve.
Andando sempre verso sud si arriva a Jackson Hole, antica cittadina ormai trasformata in un centro sciistico, ma che mantiene intatte le caratteristiche di una volta e le tradizioni dei pionieri che si avventuravano all’ovest.
11° GIORNO – JACKSON HOLE – IDAHO FALLS – POCATELLO Da Jakcson si piega ancora verso ovest e si entra in Idaho: qui il paesaggio cambia, le montagne lasciano spazio ad immensi campi di grano e patate (“Idaho famous potatoes” c’e’ scritto anche sulle targhe delle auto), si rincontrano le grandi praterie, le mandrie al pascolo e i ranch.
Si costeggia lo Snake River, paradiso per gli appassionati di rafting e si punta a sud verso la cittadina di Pocatello ai margini della Black Foot Indian Reservation.
12°/15° GIORNO – POCATELLO – SALT LAKE CITY Lasciata Pocatello si prosegue sempre verso sud e si entra in Utah fino ad arrivare alla capitale Salt Lake City, citta’ a 1300 metri di altezza fondata dai Mormoni e da loro tutt’ora popolata. Ha l’aria della metropoli con tanto di Downtown con grattacieli, palazzi di uffici, centri shopping, ma molto curata e ordinata.
La sua posizione ai piedi delle Rocky Mountains (vi hanno svolto le Olimpiadi invernali nel 2002) e ai margini del Grande Lago Salato e’ molto particolare, il cielo e’ limpido e le giornate soleggiate.
Salt Lake City e’ anche la nostra ultima meta prima di tornare in Italia e i nostri ultimi giorni li abbiamo trascorsi visitando in lungo e in largo la zona.
Merita una escursione il Grande Lago Salato, enorme specchio d’acqua che si estende fino nel Nevada, dove a Entelope Island (Riserva naturale) si puo’ fare il bagno come al mare (l’acqua e’ davvero salata) trovare i gabbiani insieme ai bisonti e alle antilopi, un miscuglio di “natura” molto particolare.