The Nor…way!
Oslo è molto bella. A mio parere nulla di vecchio che meriti la visita, ma il moderno compensa! La zona vicino al Porto in continuo rinnovamento è piena di bellissimi grattacieli e edifici da vedere come il Teatro dell’Opera, il Museo Astrup Fearnley fatto da Renzo Piano, l’iceberg di vetro in mezzo al mare, il ponte pedonale Akrobaten…diciamo che tutta la zona tra la stazione e l’Astrup Fearnley è da vedere. Tra l’altro a giudicare dal numero di gru penso che tra qualche anno meriterà un altro viaggetto perché sarà ancora diversa. La classica Oslo prevede un giro alla Domkirke (la Cattedrale), il Palazzo Reale, il Vigeland Park con le sue oltre 200 sculture, la Fortezza Akershus, il Parlamento…ma a mio parere non c’è nulla di particolarmente rilevante in tutto questo. Forse salverei il Parco perché è molto bello, grande, vivibile, le sculture interessanti, ma nulla che tolga il fiato. Invece secondo me da non perdere è la zona sul mare e attorno al Ponte Pedonale Akrobaten: ci sono edifici molto belli e tornando a Oslo vorrei sicuramente vederla meglio, anche l’interno del Teatro dell’Opera. Ma in un giorno e mezzo non si poteva fare di più. Non c’è stato tempo neanche per vedere almeno un Urlo di Munch (ce ne sono due a Oslo). E poi il Grunerlokka! Ah quello mi è piaciuto tanto! Piazzette tranquille, piccoli parchetti, torrenti/canali che ti fanno pensare di essere in un bosco, il Mathallen dove vale sicuramente la pena fermarsi per mangiare qualcosa, e poi anche qui edifici particolari e graffiti, graffiti, graffiti! Durante la settimana il quartiere è quasi deserto, regna il silenzio e la calma. Mi piacerebbe tornarci di domenica per fare un giro al Mercatino Bla. Prossima volta! E poi via al nord! Tromso!
Già quando atterri capisci che di neve ne vedrai tanta, la pista non è per niente pulita ma evidentemente su questa neve non si scivola perché gli aerei atterrano tranquillamente sulla pista imbiancata. Il panorama è bellissimo. Tutto bianco, pulito, silenzioso… è una piccola cittadina, circa 70.000 abitanti, il centro è minuscolo, praticamente 3 strade, con belle casine con i tetti a punta, sembrano tutte imbiancate di fresco. Vedi alcune cose che ti fanno capire che anche con un clima infame puoi vivere bene. I marciapiedi delle strade principali sono assolutamente puliti, non un fiocco di neve, perché sono riscaldati e in questo modo puoi passeggiare tranquillamente. E poi non dovendo guardare per terra puoi guardare in alto, lì c’è il vero pericolo! Ci sono certe stalattiti di ghiaccio che fanno paura! Alcune sono segnalate, ma non tutte, quindi occhio ai tetti (che tra l’altro ogni tanto scaricano qualche quintale di neve). La Biblioteca è una struttura in vetro e legno bellissima, molto frequentata da adulti e bambini, accogliente e calda. La città è su un fiordo, collegata alle altre isole con un sistema di tunnel sotto al mare (circa 100 metri sottoterra), con tanto di rotonde nel tunnel, oppure di bei ponti sul mare, da fare anche a piedi per ammirare il panorama. Di giorno non c’è molto da fare, vedi la chiesetta, il Polar Museum, il Polaria e lo spettacolino delle foche, la cattedrale a punta dal nome impronunciabile…ma la cosa più bella è ammirare la neve e stupirsi del fatto che in una giornata cambia il tempo una decine di volte: sole, bufera, nuvolo, bufera, sole.
Io raccomando un giro con la slitta trainata dai cani. Molto divertente, abbastanza facile da guidare e comunque se cadi la velocità è bassa e la neve morbida. I paesaggi sono bellissimi e i cani ti danno l’idea di essere veramente contenti. La ciaspolata deve essere bella ma… sarà per la prossima volta. Ma a Tromso si va soprattutto per vedere l’aurora boreale, le northern lights. La prima cosa da dire è che ci vuole una buona dose di fortuna: deve essere freddo (e molto buio) ma non nuvoloso e le due cose spesso sono in contrapposizione. Su tre sere siamo sempre riusciti a vedere qualcosa ma solo una sera è stata veramente intensa. In generale si vedono meglio attraverso una macchina fotografica piuttosto che dal vivo. Quando si presenta è comunque uno spettacolo emozionante. Bisogna essere pronti a stare qualche ora in macchina perché ci si sposta varie volte per trovare lo spot migliore, a soffrire un po’ di freddo (ma assolutamente sopportabile con l’abbigliamento adeguato) e incrociare le dita! Oltre all’aurora è molto bello anche il cielo stellatissimo quando si aprono le nuvole, i panorami imbiancati dalla neve e scoprire che anche completamente al buio e senza luna vedi benissimo dove cammini. Le stelle fanno luce! Ti sposti tra la costa e l’interno, cercando uno spiazzo in mezzo ai boschi, e vedi panorami diversi. Per me è stata una bella esperienza, ma sarà perché mi immaginavo molto di più che… mi è rimasta la voglia e ci penserò anche per i prossimi inverni! Credo comunque che sia un’esperienza da fare una volta nella vita.
Usi e costumi. I norvegesi amano vivere in casette e non in condomini. D’altra parte lo spazio non manca. Sembrano tutte nuove, pulite, tenute benissimo, e hanno una passione per l’illuminazione, forse proprio perché per due mesi all’anno non vedono mai il sole. Non ci sono persiane e quasi nessuno ha le tende. Di notte le luci sono tutte accese e tu passando puoi vedere dentro casa, sulle finestre lumini o piccole luci, sempre simmetriche, tutto è così lindo e ordinato…anche i garage (sempre in casette separate) hanno i loro perfetti lampioncini ad illuminarli. Belle, proprio belle. Per compensare la mancanza di luce naturale in inverno usano qualche integratore, ad esempio l’olio di pesce. L’hotel che ha preparato il sacchetto con la colazione, visto che avevamo la partenza troppo presto al mattino, ha incluso due capsule di omega tre!
La guida. Sulle strade sempre coperte di neve vanno a velocità normale, e tu non capisci se è abilità, le gomme speciali o se il fatto è che la neve è diversa, non è scivolosa, anzi ti si attacca addosso come zucchero filato! A piedi: non puoi fermarti quando cammini sul marciapiede. Tu ti fermi un attimo per guardarti attorno, fare una foto, guardare la cartina, e quando sollevi gli occhi il traffico si è bloccato per farti attraversare, cosa che tu non avevi assolutamente intenzione di fare ma per educazione attraversi e andare a sera hai fatto due km in più di attraversamento strade. Io spero che ci sia un libretto di istruzioni per i norvegesi che vengono in Italia…
Prezzi. Ecco, questo è il punto dolente. Tutto è caro, carissimo. Una super pizza, una birra e un bicchiere d’acqua del rubinetto, 50 euro. Un panino quasi sempre sui 10 euro. 75 cl di acqua minerale 4 o 5 euro. Insomma meglio approfittare della colazione in hotel, quasi sempre ottima e abbondante. I pranzi inclusi nelle escursioni invece sono… imbarazzanti. Ora, io capisco che in Norvegia non ci vai per la cucina… ma ho mangiato un paio di zuppe che non ti rifilerebbero neanche al Policlinico. Una bella scorta di crackers in valigia può essere utile.