Thay tour
Partenza 18/01/2011 Ritorno 03/02/2011 5 giorni Tour Thailandia Nord organizzato tramite T.O: MOSAICO 2 giorni a Bangkok presso hotel MARRIOT SARTHON VISTA 7 giorni a Koh Lipe presso hotel SITA BEACH Compagnia Aerea THAI AIRLINE (costo TOTALE con voli interni e trasferimenti assicurazioni e tasse € 2.650,00 p/p)
18/01/2011
Finalmente dopo tante ricerche e letture approfondite siamo pronti per questa nuova avventura. Questa volta però ci siamo affidati ad un T.O. MOSAICO che si è dimostrato veramente efficiente fornendoci un ottimo servizio. Partenza alle 13.00 da Milano Malpensa con volo THAI con arrivo a Bangkok alle ore 6.05. Siamo partiti in perfetto orario, il volo è stato tranquillo, premuroso e buono il servizio di bordo, conoscevamo la compagnia perché avevamo volato in precedenza e come allora non ci ha deluso. Arrivo a Bangkok in anticipo di quasi un’ ora infatti sono le ore 5.10 locali. L’aeroporto è sontuoso e degno della sua metropoli, ben organizzato e di facile intuizione.
Dopo un’ interminabile coda al controllo passaporti, siamo fuori, e subito assaporiamo il calore che ci avvolge: abbiamo lasciato Milano con una temperatura di -1°C e ci ritroviamo a Bkk con +24°C: che meraviglia!!!! Fuori ci aspetta l’incaricato della Mosaico che ci accompagnerà in Hotel. È appena l’alba ma la metropoli è gia sveglia, il nostro pulmino scivola tra il traffico in aumento. In hotel (MARRIOTT SATHORN VISTA) ci accoglie Omar incaricato italiano del T.O. che ci fa accomodare in piscina al 15°piano da dove ci godiamo un panorama fantastico della Città, e premurosamente ci da alcune indicazioni, fra cui anche una carta sim telefonica locale che ci formerà veramente utile per chiamare l’Italia a prezzi straccati.
Anche se l’entusiasmo e la voglia di visitare la città è tanta siamo un po stanchini a causa del jet lag e perchè per il nostro orologio biologico sono le tre del mattino e avendo dormito poco o niente in aereo decidiamo di concederci un riposino. Dopo una doccia energizzante affrontiamo la “Città degli Angeli” dedicandoci allo shopping nei vari centri commerciali formati da veri e propri grattacieli.
Iniziamo con il Pantip Plaza: 5 piani di elettronica proseguiamo con Central Word , Siam, MBK non compriamo nulla ma è bellissimo girare fra le sfavillanti vetrine. Ogni centro ha la sua piazza ornata di bellissime aiuole e a volte ci sono anche delle fontane con giochi d’acqua. L’atmosfera è gioiosa sembra quasi di essere in un parco divertimenti più che in una grande metropoli.
Passeggiando raggiungiamo la casa museo di J. Thompson un complesso di casette completamente in tek contenenti oggetti di inestimabile valore attorniate da un bellissimo giardino . Un puntino verde fra i grattacieli, dove rilassare il corpo e la mente. Per il ritorno sperimentiamo lo Sky Train la efficiente metropolitana sopraelevata che attraversa il centro di BKK. Unica pecca la temperatura all’interno: è polare da cella frigor!
Per la cena andiamo al ristorante SEGRET GARDEN che si trova nei dintorni del nostro hotel. Ottimo servizio, buono il cibo, contenuta la spesa (1500 thb 2 antipasti 2 piatti di pesce 2 birre 1 acqua). Passeggiando ci spingiamo fino al mercato serale di PATPONG dove posso dare sfogo alla mia voglia di shopping, infatti si trova veramente di tutto ma soprattutto i famosissimi falsi.
20/01/2011
Inizia il tour
Sveglia molto presto alle ore 6.00 colazione e alle 6.30 stiamo già lasciando BKK diretti verso il Nord della Thailandia. Sono con noi Valerio e Marisa mentre la nostra guida si fa chiamare da noi italiani Vincenzo.
1° tappa BANG PA-IN Palace (palazzo estivo del re) Bellissime costruzioni in un paesaggio formato da laghetti, prati verdi e fiori.
2° tappa Ayuthaya ( vecchia capitale della Thailandia distrutta dalla popolazione birmana)
Ci sono diversi siti da visitare in particolare troviamo le due diverse forme di stupa quella thailandese liscia e quella birmana a pannocchia. Quello che mi ha colpito particolarmente è la devozione dei monaci verso tutte le statue di Buba che ogni giorno vengono vestite di stole di colore giallo al tempio di Wat Phra Sri Sanphet. Infine esiste un tempio dedicato agli elefanti. Sosta per il pranzo e poi visita al tempio delle scimmie Phra Prang Sam Yot di Lopuburi dove tante simpatiche scimmiette scorrazzano per il tempio. Alla sera arriviamo nella cittadina di Phitsanuloke dove alloggeremo per la notte all’hotel Laguna Park. Hotel un po’ vetusto che ha conosciuto periodi di splendore. In serata visiteremo a bordo di risciò il mercato degli insetti dove sulle bancarelle per la strada, vengono fritti e venduti molti tipi di insetti come (cavallette, grilli, larve di vario genere e scarafaggi), io non ho osato nemmeno avvicinarmi ai piatti mentre Marisa si è offerta volontaria per un assaggio, che a suo parere è stato molto positivo.
Poi una puntatina al classico mercatino dei falsi dove mi faccio conquistare da una borsa griffata (300thb)
21/01/20011
Partenza alle ore 7.00 con destinazione Sukhothai.
1° tappa visita al tempio WAT YAI della città di importanza a livello nazionale e lungo il tragitto incontriamo diversi monaci che in questo ora del mattino raccolgono il cibo per il tempio che gli viene offerto dai fedeli. Intorno al tempio ci sono numerosissime bancarelle di cibi vari proprio a questo scopo. Quando arriviamo a Sukhothai rimaniamo incantati dal paesaggio e dalla pace che vi regna. Il sito è contornato da alberi secolari da ruscelli che fungono da collegamento ai vari laghetti, dove crescono nuvole rosa di fiori di loto. I resti dei vari templi sparsi qua e là si integrano perfettamente nel paesaggio specchiandosi nelle chiare acque. Sukhothai ovvero”alba della felicità” fu il primo regno dei thai e diventò capitale nel 1238 dopo la cacciata dell’impero khmer. Dopo questa visita interessantissima ci spostiamo per una visita al tempio dove nei pressi vi è un lungo ponte sospeso che collega il villaggio. Sosta per il pranzo e partenza alla volta di Ciangh Mai attraversando le foreste di tek, dove giungiamo intorno alle ore 17.00 Alloggiamo all’hotel Le Meridien: bellissimo con ogni tipo di confort ma soprattutto in una posizione ottima infatti e posto in centro vicinissimo ai mercatini serali. Dopo un tuffo rinfrescante in piscina al 10°piano e una buona cena ci tuffiamo nel caotico e colorato mercatino che si snoda fra le vie del centro. La temperatura è molto gradevole anche se però al mattino indossiamo una felpa leggera ma appena il sole si alza fa subito sentire il suo calore.
22/01/2011
Finalmente oggi niente levataccia: l’appuntamento con Vincenzo è per le ore 9.00!
Puntali partiamo per il Tempio Phrathat Doi Suthep che è posto a 1676 metri sul livello del mare. Dalla sua sommità si può godere una meravigliosa vista della città e della campagna circostante. Edificato nel 1383, il tempio è raggiungibile attraverso una rampa di 290 scalini dove si incontrano bancarelle colorate che vendono fiori, incensi, ma anche cibi e vestiario di vario genere. I parapetti della scalinata sono in ceramica colorata e rappresentano due grossi serpenti “i guardiani del tempio”.
Il tempio è dominato da una pagoda d’oro che contiene alcune sacre reliquie di Buddha ed attira numerosissimi fedeli buddhisti da tutto il mondo. Nella piazzetta del tempio troviamo molte rappresentanze delle tribù locali soprattutto bambine che in coloratissimi costumi, danzano secondo i passi tradizionali con musiche scandite dal gong.
Valeria ed io decidiamo di partecipare alla preghiera comunitaria e dopo le precise indicazioni di Vincenzo, ci infiliamo tra la folla in pellegrinaggio intorno alla stupa d’oro, per la penitenza. Si fanno tre giri intorno alla stupa, portando un fiore che in genere è di loto, con tre candeline e tre incensi che poi saranno accesi per onorare rispettivamente: Bubba monaci e nirvana. Dopo si precede alla benedizione da parte di un monaco incaricato, che alla fine ti lega uno spago di colore bianco al polso in segno di purificazione dei peccati. Abbiamo poi agiato il contenitore dei bastoncini delle preghiere fino a quando ne è caduto uno su cui è segnato un numero cui corrisponde la preghiera sorteggiata il mio era il 26!
Alla fine di queste celebrazioni e dopo aver suonato le campane che si trovano in fila in un cortile del tempio ci siamo recati a pranzo in un ristorante in riva ad un laghetto. Al pomeriggio il solito odioso giro guidato fra i negozi di artigianato: laccatura del legno, seta, e lavorazione delle pietre preziose e della giada. Anche se stavolta per lo meno ci hanno anche fatto vedere come avvengono le varie lavorazioni rendendo un po più interessante il giro. Alla fine relax in piscina.
La sera cena Kantoke: ci hanno portato in un locale dove mentre cenavano tipicamente thai siamo stati allietati da danzatrici multicolori nella danze thailandesi. Buona la cena e carine le danze.
23/01/2011
Partenza per Chiang Rai.
Prima sosta Elefant Camp (1800bht)
A dorso di un elefante abbiamo fatto un’ escursione fra la natura selvaggia del luogo. Questo tipo di gita non mi entusiasmava molto, per un senso di civiltà e rispetto non mi piaceva l’idea di sfruttare la bontà di questi pachidermi, ma mi sono dovuta ricredere quando ho visto come vengono accuditi e curati e soprattutto dove perché vivono, in semi libertà. Il tragitto di circa 1 ora offre scorci panoramici velati dalla rugiada mattutina. Fra la carovana era presente una giovane mamma con il suo cucciolo che con la sua simpatia e giocosità ha attirato la nostra attenzione per quasi tutta l’escursione:
Dopo le foto di rito e un lunga carezza all’elefantino, siamo saliti su di una zattera di bambù per una discesa lungo le rive del fiume dove hanno girato l’ultimo film di Rambo. In effetti il paesaggio molto selvaggio si presta a questo tipo di scenografia, ma allo stesso tempo infonde un senso di tranquillità e pace.
Pranzo e poi con un pulmino locale siamo andati verso i villaggi delle tribù del Nord. L’incontro con queste tribù avviene in un villaggio precostruito dove si paga un biglietto d’ingresso che consente di fare le foto alla popolazione. L’insieme è molto turistico ma la guida ci ha spiegato che sarebbe stato molto difficile raggiungere ogni singolo villaggio e quindi conoscere ogni singola tribù perché sono situate nelle foreste circostanti. Abbiamo così conosciuto le donne giraffa, le donne Akha le donne Karen, e le donne Mong ed è stato piacevole girare fra loro. Verso le 16.00 siamo partiti verso Chiang Rai con una lancia tipica navigando per circa due ore lungo il fiume Mae Kok. Durante il tragitto abbiamo ammirato paesaggi stupendi, bello anche vedere i vari villaggi delle popolazioni che abitano lungo il fiume e i bambini che giocavano nudi nell’acque colorate del fiume. Al tramonto arriviamo al resort e attracchiamo al pontile del “Le Meridien Chiang Rai”.
L’hotel è stupendo: formato da vari laghetti che alla vista formano un tutt’uno con le acque del fiume. In piscina si sta organizzando una festa di matrimonio dove dopo cena con fare goliardico ci imbucheremo, ma alle 22.30 è finito tutto e la maggior parte degli ospiti se ne sono andati. Scopriremo in seguito che per loro si cena molto presto e alle 22.00 è già notte fonda.
L’hotel mette a disposizione un servizio navetta per il centro della città e approfittiamo di questa opportunità per fare un giretto fra il mercatino locale, anche se poi le cose in esposizione sono sempre le stesse, ma la città offre scorci carini ed è piena di luci e colori.
24/01/2011
Partenza per la visita al tempio sulla collina Wat Phra That Pu Khao.Venne costruito precedentemente alla fondazione della città di Chiang Rai e possiede delle belle viste panoramiche sul fiume Kok. Si raggiunge tramite una scalinata. Successivamente ci siamo diretti al Triangolo d’Oro dove il fiume Mekong divide tre nazioni: Thailandia,Birmania e Laos.
Abbiamo preso una barchetta locale che ci ha scarrozzato sulle acque torbide del fiume: la portata d’acqua è enorme! Nel tragitto abbiamo raggiunto le sponde della Birmania e del Laos dove siamo sbarcati e visitato il mercatino locale (del falso) che aveva degli articoli come borse, e accessori vari a prezzi stiacciatissimi. (gita extra 1200 Baht /2 persone).
Pranzo e spostamento in aeroporto dove con un volo delle 15.30 siamo partiti verso Bangkok.
Il pernottamento lo abbiamo trascorso sempre Marriott Sathorn Vista e per la cena ci siamo organizzati per andare al Baiyoke Sky che con i suoi 88 piani è la costruzione più alta di tutta Bkk. È stato bellissimo poter cenare al 78° piano fra le vetrate del ristorante a forma di cerchio dal quale si vede tutta la città illuminata in multicolori soprattutto i grattacieli. Ottimo e ricco il buffet ad un prezzo modico 1380 Baht/2 persone. Inoltre si può salire sulla terrazza panoramica girevole situata al 80° piano.
25/01/2011
Giornata dedicata alla visita di BKK : Palazzo Reale e Templi (1500 Baht p/p)con una guida che si è dimostrata un po fiacca e svogliata. I templi sono stupendi e mostrano la grandiosità di questa popolazione. Da prima ci siamo fermati al Tempio Bianco dove viene custodito il Buba d’Oro che risale a 700 anni fa, ed è fatto di cinque tonnellate e mezzo d’oro massiccio. In passato era stata interamente ricoperta di gesso che quando si ruppe, rivelò il tesoro che stava sotto; in seguito visita al Tempio Pho ( Buba sdraiato) e Palazzo Reale con Tempio Phra Kaeo (Buba di smeraldo).
Il Tempio Pho è considerato il più grande di Bangkok e custodisce Il famoso Buddha Sdraiato, costruito nel 1832, lungo circa 46 metri ed alto 15 metri, si presenta laminato d’oro con gli occhi e le piante dei piedi intarsiati in madre perla, questo tempio è anche un centro importante per l’insegnamento e la pratica dei massaggi tradizionali thailandesi.
Lo splendido complesso del Grand Palace racchiude molti templi ed edifici decorati con diversi stili architettonici.
Dappertutto si possono ammirare lamine d’oro, tegole luccicanti ed immagini di Buddha. Il meraviglioso Tempio Phra Kaeo, che si trova nel cuore dello stesso complesso, è un tesoro dell’arte Thailandese e custodisce il Buddha Smeraldo, che è la Statua di Buddha più venerata della Thailandia. Ci stacchiamo dalla guida che altrimenti ci avrebbe portato ai soliti negozietti, per recarci al Tempio Wat Arun (Tempio dell’Alba)
Questo famoso monumento simbolo di Bangkok si trova lungo le rive del fiume Chao Phraya sul versante di Thon Buri, in posizione diametralmente opposta rispetto al complesso del Palazzo Reale, ed è facilmente raggiungibile in barca partendo dal lato di Bangkok. Ci rechiamo al molo passando attraverso un mercato dove aleggiano odori nausedondi dovuti alla cucina e vendita diretta di tutti i tipi di cibo. Saliamo su una barca (100 baht p/p) che ci traghetta sul versante opposto e ci accordiamo per farci venire a prendere. Sbarcati bisogna pagare la tassa 50 Baht e l’ingresso al tempio 100 baht il tutto p/p.
Questo tempio risale al periodo di Ayutthaya. Il punto di riferimento di questo tempio è una pagoda centrale alta 79 metri, “Phra Prang”, e quattro più piccole su ogni angolo. La pagoda centrale è rivestita di frammenti di porcellana che splendono al sole, e è presente una scala ripidissima che porta fino in cima da dove si può ammirare Bkk e il suo palazzo reale.
Dopo questa avventura e dopo aver acquistato della frutta al mercatino dei cibi rientriamo in hotel con un taxi dove ci aspetta un poco di relax a bordo piscina visto che l’indomani la sveglia suonerà molto presto perché il nostro volo verso Kho Lipe parte alle ore 6.00.
Cena al ristorante Mango Tree fra quelli consigliati dal T.O. nella zona Patpong (1700 baht/2persone)
Salutiamo Valerio e Marisa che domani rientreranno in Italia e poi via a nanna.
26/01/2011- Partenza per koh Lipe
Koh Lipe è una piccola isola che si trova nella parte meridionale del mare delle Andamane, fa parte del National Tarutao Marine Park un gruppo di oltre 70 isole, e si trova a circa 60 km (38 miglia) dalla costa.
Alle ore 3.00 suona la sveglia telefonica dell’hotel e inizia l’odissea.
Ore 4.00 arriva il pulmino per il trasferimento in aeroporto internazionale. La guida ci accompagna fino alle partenze e ci saluta. In aeroporto fa un freddo siberiano. L’aereo parte in perfetto orario alle ore 6.00 diretto ad Hat Yai dove atterrerà alle 7.15. In volo ci offrono la colazione. Arrivati, ritiriamo i bagagli e ci incamminiamo verso l’uscita con la convinzione che qualcuno ci aspetti per portarci dopo due ore circa di auto al porto Pak para. All’uscita le persone con i cartelli sono molte ma nessuna porta il nostro nome e inoltre nessun’altro viaggiatore turistico ha intrapreso il nostro cammino e quindi siamo soli. Aspettiamo un po’ fiduciosi ma poi ci assalgono mille dubbi: e se c’è un’altra uscita!… e se…. Finalmente scorgo un tizio con un cartellino con una scritta impossibile ma che assomiglia vagamente al nostro nome, è lui!!
Saliamo a bordo del pulmino ma vediamo che non parte , non parla inglese ma a gesti cappiamo che siamo in attesa di altre persone infatti poco dopo arrivano un gruppo di ragazzi thailandesi che come noi sono diretti al porto per imbarcarsi verso l’isola di Koh Lipe.
Dopo due ore circa di viaggio sonnecchiando di tanto in tanto, arriviamo al porto dove ci accolgono delle ragazze dell’organizzazione dell’Hotel di Koh Lipe, che ci invitano a sedere nel salotto offrendoci del the rosso fresco ,e ci informano che la “barca veloce” partirà non alle 11.00 ma alle 11.30. Pensano loro a tutte le formalità dei biglietti e ha tutte le incombenze fra cui anche il trasbordo delle valigie.
Finalmente si parte , il tempo non è bellissimo anzi è abbastanza nuvoloso e il mare è mosso per cui durante il tragitto capita spesso che il rifrangersi delle onde sulle fiancate della barca salga oltre la vetrata e ci inondi completamente. Durante il tragitto ci fermiamo all’isola di Tarutao Island dove scendono alcune persone per lo più zainisti visto che sull’isola non ci sono strutture, e poi su un isoletta bellissima chiamata dell’amore perché presenta uno stupendo arco naturale.
Finalmente arriviamo a Koh Lipe la barca fa un tentativo di attraccare alla chiatta galleggiante perché l’isola è sprovvista di pontile e le persone unitamente ai bagli vengono fatti scendere su queste zattere e da li ricaricate su longtail verso la spiaggia, ma dato che il mare è mosso non si riesce a fare il trasbordo, così decidono di scaricarci a riva saltando per fortuna il passaggio sulla chiatta.
Nel frattempo il sole ha fatto capolino fra le nubi e inizia a fare caldo:sono le 14.00
A riva aspettiamo il passaggio delle valigie dalla barca alla spiaggia e dalla spiaggia al longtail dell’hotel che è venuto a prenderci. Avremmo preferito andare a piedi lungo la spiaggia fino all’hotel ma le cose semplici non sono di questo mondo e così ci fanno risalire sul longtail che parte alla volta dell’hotel che si trova in fondo alla spiaggia principale chiamta Pattaya.
L’hotel che abbaiamo scelto e prenotato da soli si chiama Sita Beach Resort ed è fra i più esclusivi dell’isola.
All’arrivo dopo aver sbrigato le formalità ci portano verso la nostra stanza che però non è quella che noi avevamo prenotato ma un’altra in cima alla collina nella zona nuova. Scendiamo arrabbiati alla receptions ma ci fanno capire che la sistemazione che ci hanno assegnato è molto più costosa di quella prenotata dovuto all’overbooking. Forse per colpa della stanchezza dovuta al lungo viaggio non siamo stati in grado apprezzare la sistemazione, in effetti la stanza è molto bella, nuova spaziosa con immense vetrate, é una Honey Mon suite con tanto di vasca idromassaggio con vista mare, l’unico neo è che è abbastanza lontana dal mare e arroccato sulla parte collinosa del resort.
Decidiamo comunque di vedere le sistemazioni lì intorno e scopriamo che quelle poco costose circa 500 baht al giorno sono veramente orrende, presentano molta umidità alle pareti e sono spartanissime, mentre quelle leggermente più costose s8i presentano leggermente meglio ma ci vuole molto spirito di adattamento, soprattutto sulla pulizia. Insomma ha conti fatti anche se il Sita ci costa rispetto alle altre sistemazioni che ai servizi che offre per rapporto qualità prezzo rimane sempre la scelta migliore.
Nei giorni successivi scopriremo che dall’altra parte dell’isola sulla spiaggia di Sunrise esistono delle sistemazioni carine, pulite e direttamente sulla spiaggia come per esempio Andeman resort.
Alla sera in puro stile dell’isola cena sulla spiaggia ! Infatti la spiaggia che di giorno ha la funzione di strada, alla sera si trasforma sala ristorante, e i vari localini sistemano sedie e tavoli sul bagnasciuga e mettono in bella mostra il pesce pescato durante la giornata.
Una volta scelto il pesce che si intende degustare, viene pesato, cucinato alla griglia e servito con a parte una salsina piccante unito ad un piatto di riso. Vi assicuro che è una bontà!
Dopo questo pasto al costo di 350 Baht /2 persone siamo stramazzati sul letto.
27/01/2011
Oggi il tempo è leggermente nuvoloso: iniziamo bene! Facciamo colazione in hotel: il buffet è ricco e vengono anche preparate al momento vari tipi di omelet.
Decidiamo di iniziare la scoperta dell’isola che è abbastanza piccola e si può facilmente girare a piedi. Le 3 spiagge principali sono:Pattaya Beach che è il cuore pulsante dell’isola infatti qui si trovano una grande varietà di alberghi e tante strutture come ristoranti e cafè dove gustare le più svariate pietanze sia di cucina locale che internazionale. Sunrise Beach è una bella spiaggia di sabbia dorata con ancora pochi resort anche se in continua evoluzione e ben presto sarà invasa dalle costruzioni.
Sunset Bach è una spiaggia più piccola leggermente meno turistica, per arrivare si attraversa un sentiero dove vi sono tantissimi ibis rossi.
Ci sono poi altre piccole calette fra cui una che ci ricorda molto le Seychelles, si trova sul lato destro di Pattaya Beach e seguendo una strada fra le rocce formata da canne di bambù ci si arriva facilmente, decidiamo di passare lì il resto della giornata.
28-29-30/01 01/02/2011
Le giornate scorrono veloci fra un bagno e l’altro. Il mare chiaramente la fa da padrona con i suoi colori ed è bellissimo anche fare snorkeling fra le varie spiagge perché anche poco lontano dalla riva si possono ammirare tanti pesci colorati.
Si possono fare anche delle escursioni alle isole vicine tramite i longtail che sono disabitate e selvagge, e offrono diversi punti interessanti sia per fare immersioni che snorkeling .
Dovendo fare una considerazione finale direi che all’inizio ci aspettavano qualcosa di diverso un isola più intima e selvaggia, invece al nostro arrivo ci siamo ritrovati in una piccola isoletta invasa da gente di ogni nazionalità e di conseguenza anche ricettivamente l’isola sta’ rischiando di scoppiare visto che ormai hanno costruito dei bungalow ovunque.
Ma poi i suoi colori, la natura, il mare sono talmente piacevoli e belli da entrarti dentro e ora li ricordo con tanta malinconia.