Thay Discovery, september 2011
2 settembre 2011
Sveglia all’alba e il mio adorato babbo mi accompagna a Fiumicino… dopo anni passati a curiosare sul sito di Avventure nel Mondo, quest’anno mi sono decisa: missione Thay Discovery! All’aeroporto incontro quelli che saranno i miei compagni di viaggio per i prossimi 17 giorni, check-in e via: partiamo destinazione Bangkok. Faremo scalo a Colombo e dopo un viaggio interminabile arriveremo in Thailandia.
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3 settembre 2011
Alle 8 circa ora locale sbarchiamo a Bangkok con un’oretta di ritardo. C’è il minivan prenotato ad aspettarci che ci porta in albergo. Doccia, un paio di ore di riposo e alle 13 il gruppo è pronto per partire, ma già ci fermiamo per mangiare i primi noodles “pad-thay”…che buoni! Con la pancia piena, partiamo alla scoperta di quella che è la mia prima capitale asiatica e al primo impatto risulta abbastanza caotica. Il traffico è infernale, c’è un caldo umido incredibile, una nube di smog che ci sovrasta… beh, caotica è effettivamente l’aggettivo giusto. Alla fine camminiamo per tutto il pomeriggio nei quartieri di China Town e Patpong e per calarci pienamente nell’atmosfera prendiamo subito il nostro primo tuk tuk…ma questi guidano davvero come dei pazzi! L’esperienza è comunque divertente e da annoverare nei “must” di una visita a Bangkok. All’ora di cena ci sorprende un acquazzone che sembra non finire più e dopo aver aspettato un bel po’ dobbiamo ricorrere al taxi per rientrare in albergo.
4 SETTEMBRE 2011
Oggi giornata dedicata alla visita di Bangkok. Il gruppo, per ottimizzare i tempi, ha optato per un tour guidato, opzione alla quale io non ero così favorevole perché preferisco muovermi in autonomia, seguendo l’istinto. La visita comprende vari punti di interesse: partiamo per il Floating Market, che dista circa 100 km dalla città. La Lonely lo definisce come un’attrattiva per turisti ed effettivamente è così, però tutto sommato il giudizio è positivo perché comunque un mercato sull’acqua da girare con una specie di canoa è una cosa insolita e lontana dal nostro stile di vita. Per pranzo riso e tanta tanta frutta…un’infinità di tipologie mai viste e che assaggio tutte. Nel primo pomeriggio siamo di nuovo a Bangkok e sotto il sole rovente visitiamo il Royal Palace. Ci spostiamo per un giro sui canali alla scoperta degli scorci più genuini della città e poi ci spostiamo al Wat Arun: bellissimo. Si tratta di un tempio hindi costruito secondo lo stile birmano. Veramente un capolavoro da non perdere. Infine visita veloce al Wat Pho con il suo famoso Buddha disteso: anche questo molto suggestivo. Il minivan ci accompagna alla stazione e alle 19.35 siamo sul treno per Chang Mai. Passeremo 14 ore in treno… speriamo di dormire nella cuccetta! Mentre il treno viaggia tiro le somme sulla capitale thailandese: è stato il mio primo incontro con una capitale asiatica e devo dire che si tratta di una realtà completamente diversa dalle città europee: il traffico, lo smog, il caos, la confusione. E soprattutto i tanti contrasti: grattacieli ed a fianco baracche di latta, modernismo e tradizione che convivono a fianco con i mille monasteri disseminati in ogni angolo della città.
5 settembre 2011
Stamani arrivo a Chang Mai dopo la nottata in treno. Tutto sommato non è andata così male, ho dormito abbastanza. Ad aspettarci c’è il tipo dell’albergo contattato dal coordinatore, quindi transfer in hotel, doccia e poi pronti per la visita di Chang Mai. È un caldo pazzesco, comunque riusciamo a visitare tutti i maggiori templi della città e poi per concludere in bellezza ci regaliamo il primo massaggio thai in un centro massaggi gestito unicamente da personale cieco. Un’ora di massaggio alla modica cifra di 150 bath. Per concludere la serata io, Rita e Federica facciamo un giretto e ceniamo al Food Market dove mangio la yum tum, tipica zuppa di noodles, piccantissima ma buonissima.
6 settembre 2011
Ed oggi trekking! Partiamo alle 8.30 dall’albergo e la prima tappa è alle Hot Springs, ovvero una specie di geyser che non è niente di particolarmente interessante. Poi la seconda tappa è per prendere la lancia con la quale navighiamo per circa un’ora su un affluente del Mekong. Sbarchiamo, foto di rito con serpente ed iguana, pranzo e poi arrivo all’Elephant Camp. Scene comiche per salire sull’elefante ed io sono in coppia con Federica… il nostro “pilota” (ma come si chiama l’autista di elefante?) è un ragazzino…speriamo bene! Partiamo e devo ammettere che l’elefante è un mezzo di trasporto scomodissimo! Il paesaggio che attraversiamo è però molto bello, molto verde e pieno di risaie. Ad un certo punto però ci sorprende l’acqua…un vero monsone! Un’ora in mezzo alla giungla, su un elefante e sotto un diluvio torrenziale…un’esperienza veramente indimenticabile sotto tutti i punti di vista! Dopo essere scesi dall’elefante ci aspetta un’ora di cammino in mezzo alla foresta e sempre sotto un diluvio torrenziale! Alla fine arriviamo al villaggio dove passeremo la notte…che esperienza! Il posto in cui dormiremo è una capanna senza acqua e senza luce! Facciamo la doccia fredda all’aperto, ci vestiamo e andiamo a curiosare per il villaggio in cui vive una comunità tribale; in questa regione della Thailandia ci sono infatti vari villaggi abitati da queste tribù, sia di origina birmana che thailandese, che si sono rifugiate in questi posti inaccessibili e che per scelta hanno deciso di vivere lontano dalla civiltà. Mi sembra di tornare indietro di almeno cento anni…noi tutti supertecnologici, mentre qui nemmeno l’acqua in casa! Ceniamo a lume di candela con riso, pollo, tofu e verdure, senza pensare troppo a come questo cibo è stato cucinato o a come saranno state lavate le stoviglie. Festeggiamo il compleanno di Daniele e proseguiamo la serata chiacchierando per poi andare a dormire nel nostro “giaciglio”, ovvero otto materassini buttati in terra nella capanna. Sotto di noi si intravedono i maiali: non oso pensare a quali altri animali si aggireranno per la capanna. Abbiamo scorto un ragno gigante e abbiamo subito spento la torcia per non vedere altro!
7 settembre 2011
Sveglia alle 6 e scopro di essere l’unica del gruppo ad aver dormito e tra l’altro non così male. Colazione con the e uova e ripartiamo nuovamente per il trekking e nuovamente sotto la pioggia. La prima sosta è a delle cascate, ma nessuno ha voglia di fare il bagno, o comunque solo io, quindi dopo pochi minuti ripartiamo. Proseguiamo con il trekking ed arriviamo al van che ci aspetta per accompagnarci al Golden Triangle, dove il Mekong segna il confine tra tre stati: Thailandia, Laos e Birmania. Ci sarebbe la possibilità di andare sull’altra sponda del Mekong con una barchetta per mettere sul passaporto il timbro del Laos ma nessuno è interessato. Ripartiamo per un abbondante pranzo a buffet ed infine l’ultima sosta è al Tempio Bianco, recentemente costruito e molto molto kitsch. Rientro in albergo, meritata doccia e poi usciamo per la cena al solito Food Market con tappa al Night Bazar. Peccato che la macchina fotografica abbia smesso di funzionare proprio in questi due giorni nella giungla…di scene da immortalare ce ne sono state fin troppe!
8 settembre 2011
Oggi giornata più soft. Stamani prendiamo un taxi collettivo e ci facciamo accompagnare al tempio di Doi Suthep, sulla montagna che sovrasta Chang Mai. Il tempio è molto simile a quelli visti finora, però la visita mi piace molto per due motivi. Per prima cosa mi faccio dare la benedizione da un monaco buddistha che mi lega un cordoncino al polso (anzi sarà un’altra persona ad annodarlo perché i monaci non possono toccare le donne). Il secondo rito consisteva invece nell’esprimere un desiderio o fare una domanda, poi si doveva scuotere un busso lottino finché non usciva un bastoncino numerato…beh, quel numero corrispondeva ad un responso ed il mio è stato positivo. Più o meno recitava così: “presto arriveranno amore e fortuna ma devi essere paziente”… beh, mi sembra molto appropriato per la mia attuale situazione! Seconda tappa al palazzo reale residenza estiva, situato sempre sulla montagna: il palazzo di per sé non è particolarmente bello però è immerso in un bel giardino e orto botanico con splendidi ficus e bambù. Una passeggiata nel parco è un vero toccasana anche perché finalmente la temperatura è piacevole. Nel pomeriggio io, Federica, Rita e Stefano decidiamo per un massaggio: abbiamo infatti mezza giornata libera e decidiamo di andare al “Prison Center Massagge” suggerito dalla Lonely Planet. L’idea di per sé è veramente intelligente: alle detenute che hanno commesso reati minori vengono insegnate le tecniche del massaggio thai e di giorno lavorano nel centro adiacente al carcere. Senza dubbio in questo modo la pena ha funzione riabilitativa. Detto questo (la premessa era d’obbligo) non sarei in grado di descrivere adeguatamente ciò che ci aspettava. Innanzitutto il centro è bellissimo, al pari di un nostro wellness center; poi ci hanno dato un completo da indossare, lavaggio dei piedi e poi due ore di assoluto relax. Io mi sono quasi addormentata: che sensazione bellissima! Due ore di massaggio per 360 bath… nemmeno 10 euro, assolutamente incredibile! E per finire il the… veramente un’esperienza da consigliare: peccato che noi andiamo via domani. Ad averlo scoperto prima ci sarei tornata di sicuro! Di nuovo cena al Food Market e poi shopping e acquisto di regalini al Night Bazar.
9 settembre 2011
Stamani alle 8.30 partiamo dall’albergo e con il van facciamo le prime due soste, sedi di altrettanti templi: Lampang e Lampun. Entrambi i templi sono particolari e un po’ diversi da quelli già visti. Soprattutto mi colpisce Lampun, perché fervono i preparativi per una celebrazione che si terrà nei prossimi giorni e l’attività è frenetica; i monaci bambini lavorano agli addobbi. La terza sosta è al sito di Sukkothai, dichiarato patrimonio mondiale Unesco. Il sito è molto vasto e molto bello, diverso da tutto quello che abbiamo visto finora perché realizzato nel periodo del dominio Kmer. È divertente poi il fatto di visitare il complesso con le bici a nolo (50 bath al giorno) e soprattutto è molto rilassante e bello il panorama, perché questi templi si affacciano in un grande parco alberato e con tanti laghetti. Sfortunatamente come al solito il tempo non è stato clemente con noi perché è piovuto e non è molto agevole girare in bici sotto la pioggia! Comunque Sukkothai è forse uno dei posti che ho apprezzato di più finora. Il van ci accompagna a Phitsanulok dove a mezzanotte prenderemo il treno per Aiutthaya.
10 settembre 2011
Stamani dovevamo arrivare intorno alle 4.30 ad Aiutthaya ed invece il treno accumula quasi tre ore di ritardo. Ad aspettarci c’è il van che per prima cosa ci accompagna a Lopburi, famosa come “città delle scimmie”. In effetti ci sono le rovine di un complesso khmer, ma ciò che colpisce è l’invasione delle scimmie che circolano liberamente per le strade, sui fili della luce, nei templi. Effettivamente la scena è quasi surreale, però quasi quasi non vedo l’ora di andar via perché queste scimmie non mi piacciono, anche perché non si fanno molti problemi a saltarti addosso. Tappa successiva è Aiutthaya, anch’essa dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco. I templi sono dello stile khmer e sono suddivisi in varie aree. Noi ne visitiamo alcuni, fra cui il famoso Buddha incastonato nelle radici di un albero. Infine ci dirigiamo a Kanchaburi, dove prima di arrivare in albergo ci fermiamo al celebre ponte sul fiume Kwae. Famoso per il libro, per il film, ma soprattutto simbolo di un evento storico decisamente triste, legato agli anni della seconda guerra mondiale. Anche se luogo di “pellegrinaggio turistico”, il ponte mantiene il suo fascino e tuttora è percorso dal treno.,..che strano camminare sui binari con il treno che sta arrivando alle tue spalle! Dopo due giorni in movimento senza nemmeno lavarsi, che bello arrivare in albergo! Cena al ristorante Jukkro, vivamente consigliato dalla Lonely (ma io rimango della mia idea, ovvero che i pasti migliori si consumano ai mercatini) e sotto la consuete pioggia rientriamo in albergo.
11 settembre 2011
Programma della giornata modificato. Era prevista un’escursione ad Erawan, un parco nazionale famoso per la sua cascata a sette salti. Il gruppo ha però deciso di non andarci per paura della pioggia e del fango. Programmi alternativi non ce ne erano e alla fine siamo stati a fare un’escursione con il trenino della Ferrovia della Morte. Il giro è durato circa tre ore ed è stato abbastanza noioso. All’arrivo abbiamo fatto due passi fino alla cascata di Say Yok, un posto carino ma ovviamente è iniziato subito a piovere. Siamo quindi ripartiti con il van alla volta di Bangkok dove abbiamo preso il treno per Chumpon…finalmente mare! Questo treno era molto più brutto dei precedenti, senza scompartimenti. Passiamo un’oretta alla carrozza ristorante, come al solito very hippy e in cui è piacevole scambiare due chiacchiere con persone provenienti da tutto il mondo…io stasera intrattengo una conversazione con una coppia del Missouri! Prima di dormire partita a carte con Stefano e poi a nanna…anche se la sveglia è prevista per le 4 del mattino e soprattutto l’aria condizionata è fortissima.
12 settembre 2011
Il treno stranamente arriva in orario e dobbiamo aspettare circa due ore il transfer per il porto. Alle 7 parte il traghetto e la traversata dura circa tre ore e io sono una delle poche che sta bene, perché il mare è molto mosso e tutti stanno male. Arrivati a Koh Tao prendiamo subito alloggio al Blue Diamond Resort, vicino al porto. La sistemazione è molto bella, ma anche molto costosa rispetto agli standard dell’isola..magari per i prossimi giorni troviamo una soluzione alternativa. Posati i bagagli ci catapultiamo in spiaggia a Saree Beach, la più grande e frequentata dell’isola. Il tempo è abbastanza benevolo: nel tardo pomeriggio ci sorprende un acquazzone, ma riusciamo comunque a goderci finalmente una giornata di relax e mare. Nel tardo pomeriggio facciamo un giro a piedi e dopo mezz’ora di camminata raggiungiamo una spiaggia da sogno, in stile Seychelles, con sabbia bianca, palme e incastonata tra le rocce. Su questa spiaggia si affacciano anche dei bungalow…sarebbe molto bello spostarci qua! La serata si conclude con un aperitivo al resort, poi un’ottima cena e il dopocena al Lotus, un localino sulla spiaggia. Alla fine è stata la serata più mondana di tutta la vacanza!
13 settembre 2012
Ci siamo spostati al Saitong Resort, sulla bellissima spiaggia vista ieri. La sistemazione è decisamente spartana…praticamente è una capanna semiaperta, con l’acqua fredda, senza luce elettrica e soprattutto ci sono un sacco di animali tipo serpentelli, iguane, scoiattoli…però l’ubicazione è favolosa e veramente rilassante. Oggi ci godiamo una giornata piena di mare e poi la sera decidiamo di andare a cena in paese. Prendiamo il taxi e questa rimarrà un’esperienza memorabile: la strada è sterrata e completamente inagibile e il taxi è un pickup quindi il viaggio è nel casino! Che risate alternate a momenti di vero terrore! Cena in paese e poi dopo cena siamo decisamente stanchi quindi ci facciamo riaccompagnare presto al resort. Arrivati al villaggio io, Fabio e Federica decidiamo di fare il bagno di mezzanotte illuminati dalla luna piena…che bello: si vedeva il fondo anche in piena notte!
14 settembre 2011
Oggi giornata di tutto relax. Io sono in spiaggia alle 7 di mattina… fa giorno presto ed ogni minuto passato in più a letto mi sembra tempo perso quando c’è la possibilità di godersi un mare così. Contrattiamo poi con un taxi boat e alla fine ci accordiamo per fare il giro di tutta l’isola comprese varie soste per nuotate a 2.200 bath per tutto il giorno. Vediamo quindi spiagge bellissime: Ao Lauk, Mango Bay… faccio il bagno fra migliaia di pesci che si vedono anche senza maschera: assolutamente fantastico! Faccciamo poi una sosta di un paio di ore a Say Yok, un isolotto, anzi due, collegati da una lingua di sabbia. È molto bello, ma abituati alla nostra spiaggia quasi privata del resort, qui c’è troppa gente. Alla fine il tempo ci ha voluto bene anche oggi: piove per poco più di un quarto d’ora, anche se il mare nel pomeriggio è decisamente mosso e rientrare con la nostra barchetta a tratti è quasi pauroso! La giornata si conclude con aperitivo e cena al nostro resort: io crollo a letto alle 22 perché sono veramente stanca.
15 settembre 2011
Anche oggi relax: io ero di nuovo in spiaggia alle 7 e ci sono rimasta per almeno 11 ore, alternando semplicemente nuotate e sole. Questo posto è veramente un paradiso: solo la struttura ricettiva lascia un po’ a desiderare perché veramente molto spartana, ma forse anche questo contribuisce ad accrescere il fascino del luogo. E poi la signora che gestisce il resort è veramente in gamba e soprattutto cucina in maniera ottima: forse uno dei migliori ristoranti che abbiamo sperimentato qui in Thailandia. Dopo una giornata di sole scendiamo a Sairee Beach per cena e andiamo al ristorante sperimentato la prima sera: io questa volta opto per il barracuda! Dovevo pur provare qualche specialità locale! Dopo cena di nuovo al Lotus Bar per festeggiare degnamente la nostra ultima vera giornata di vacanza: da domani inizierà infatti il lungo viaggio di ritorno.
16 settembre 2011
Oggi inizia il lungo viaggio di ritorno… che dispiacere abbandonare questa isola! Comunque ci godiamo un’altra mezza giornata in spiaggia e poi all’ora di pranzo arriva il taxi boat per portarci al porto dove alle 14.30 abbiamo il traghetto per Chumpon. La traversata questa volta va decisamente meglio perché il mare è abbastanza calmo e per fortuna nessuno soffre come la volta scorsa. Arrivati al porto di Chumpon aspettiamo il transfer per la stazione. Abbiamo comunque altre due ore di attesa per il treno e ne approfittiamo per una cena a base di spring rolls, noodles e Singha. Il treno arriva con un’oretta di ritardo, ma giusto il tempo di sistemarmi e mi addormento perché sono stanca morta.
17 settembre 2011
Stamane il treno arriva abbastanza in orario, ma io per oggi “abbandono” il gruppo per raggiungere Melinda, la mia collega filippina. Che strano incontrarci qua, ma per una serie di coincidenze riusciamo ad organizzare una giornata insieme, ci sono anche Janice, anche lei filippina, e Sasiya, una collega Gsi Thailand, accompagnata dal fidanzato. Ci hanno organizzato una gita nei dintorni di Bangkok. Per prima cosa torniamo al Floating Market in cui sono stata appena due settimane fa. La seconda tappa è ad un secondo mercato galleggiante, prevalentemente alimentare e meno turistico, molto carino. Da lì prendiamo una barca e facciamo un giro dei canali e ci fermiamo a visitare alcuni templi. Si fa ora di pranzo ed andiamo ad un bel ristorante sul mare frequentato da molti locali. Mangiamo pesce: gamberoni, granchio, aragosta, pesce fritto, una zuppa con latte di cocco e gamberi, riso…veramente un mega pranzo! Io non ho pagato, ma mi sa che in cinque abbiamo speso meno di 50 euro! Dopo Sasiya ed il fidanzato ci accompagnano in aeroporto dove mi ricongiungo con il gruppo: a questo punto la vacanza è davvero finita! Ultimi acquisti al duty free per finire i soldi e dato che non so proprio come spenderli li ricambierò anche in euro, anche se solo 20 euro! Alle 21.10 l’aereo della Srilankan Airlines decolla puntuale. Unico neo è che non mi hanno voluto far cambiare il biglietto per scendere a Milano, ma alla fine imbarco la mia valigia con quella di Pierstefano quindi il problema è risolto!
18 settembre 2011
Sbarco a Milano e la vacanza è davvero finita. Pullman per Milano e da lì giù in treno verso casa…con la mia solita fortuna c’è anche lo sciopero dei treni quindi il ritorno non sarà proprio semplice.
Considerazioni finali
Che dire al termine di questa vacanza? Questa esperienza si conclude con un giudizio assolutamente positivo sulla Thailandia! È un paese molto noto al turismo, ma devo ammettere che pur essendo sfruttato dal punto di vista turistico, mantiene la sua genuinità e mi è apparso fortemente radicato alle sue tradizioni. Un esempio lampante è dato dai templi, che si trovano ad ogni angolo del più sperduto paese. La popolazione è ospitale, disponibile nei confronti del turismo ed anche a Bangkok, che in effetti è una metropoli, non ho mai avvertito sensazione di pericolo o disagio. E quindi sì, la Thailandia è un paese a misura di turista, specialmente “turista fai da te”, in quanto gli spostamenti sono facili, i mezzi di trasporto sono tutto sommato efficienti, le strutture ricettive sono dappertutto e infine tutto è estremamente economico. Ci sono ancora un milione di luoghi che voglio visitare, ma spero che prima o poi la mia strada si incroci di nuovo con le vie della Thailandia.