THAIvolta ritornano
Finalmente.
I giorni a disposizione erano pochi ma volevo festeggiare il mio compleanno in degno modo. Forse in un’altra vita ero un’orientale e la Thailandia è per ora, tra tutti i luoghi che ho visitato, quello dove mi sento B E N E, very very zen.
Partiamo da NIzza il 9 nov con volo Emirates destinazione Kuala Lumpur, il prezzo è di circa 250 euro inferiore che volare su Bangkok, da cui comunque ripartiremo al ritorno (chi se la perde Bkk noi ne siamo innamorati). Volo pieno si mangia benino, si dorme abbastanza comodi e ci si distrae con svariati films e giochini. La nostra visita a KL è stata breve, un minimo assaggio di Malaysia. Il klia express, il treno che dall’aeroporto arriva alla Sentral Station, è comodo, veloce e spacca il secondo al prezzo di 15 euro in due; l’hotel Equatorial dove abbiamo alloggiato non è niente di che ma ha un ristorante giapponese tra i migliori della città e con 50 euro in due abbiamo mangiato benissimo; le Twin Towers sono davvero impressionanti saremmo rimasti inchiodati lì sotto tutta la notte…Non riesci a staccare gli occhi, la Menara Tower ci ha un pò deluso i vetri sono talmente sporchi che vedi poco e confuso.
L’11 nov. Il bus della mitica Air Asia ci deposita al terminal LCC (1 ora il tragitto 4 euro il costo) da dove ci imbarchiamo destinazione Krabi, il volo parte con i soliti 10 min. Di anticipo (quanto ci piace!) a mezzogiorno siamo arrivati ed io entro nel mio stato di grazia…
L’hotel scelto su internet è l’Ao Nang Villa: bella la posizione,gradevoli gli spazi comuni, camere datate, bagni vecchi e un forte odore di muffa, abbiamo visto 3 camere diverse ma le condizioni erano le stesse, domani si cambia.
Allo stesso prezzo (70 euro) di fronte c’è il Tipa Resort dove ci siamo trasferiti: hotel davvero carino, curato, rinnovato da poco, personale very friendly. Per il cibo non ci sono problemi, i ristoranti abbondano, la spesa massima è stata 6 euro a pranzo e 15 a cena (prezzi sempre intesi per due persone), se vi manca l’Italia (ma è difficile) il ristorante Azzurra sul lungomare di Ao Nang è ottimo, per la cucina Thai i posti migliori sono sul lungomare di Nopparatara. Per i quotidiani massaggi siamo tornati da Palm Three dove la professionalità non è un opzional, le ragazze si ricordavano di noi, i prezzi sono sempre 5 o 6 euro per un’ora di benessere totale.
Segnalo una fra le tantissime sartorie di Ao Nang, si chiama New Tommy è di fronte al Tipa resort, hanno tessuti di ottima qualità, sono rapidi: 3 giacche e tre pantaloni in 2 giorni ma solo perchè abbiamo detto che non avevamo fretta e hanno lavorato benissimo glia abiti sono semplicemente perfetti.
Phi Phi island è un sogno, Bamboo island (la mia preferita) è come vorrei che fosse il mio paradiso, il tempo è splendido, i thai anche, il mare ti chiama, i pesci nuotano con te, l’abbronzatura è da urlo, ci sarebbero così tante cose da fare e da vedere…Ma perchè ce ne dobbiamo andare? Infatti c’è chi non se ne va: abbiamo conosciuto una coppia di italiani che sta qui 6 dico 6 mesi all’anno (l’invidia ci divora) Tanya e Franco ormai parlano il thai, sono molto zen nonchè simpatici e divertenti e i due giorni in loro compagnia sono stati piacevoli, adesso ci sentiamo via mail così l’invidia si cronicizza.
Nel pomeriggio del 17 nov. Atterriamo a Bkk sempre con volo Air Asia, sempre 50 euro in 2, sempre puntuale. Abbiamo voluto provare il pulmann che dall’aeroporto va in città, 6 euro i biglietti. Lo consigliamo solo se volete ibernarvi e avete tempo da perdere (quasi 2 ore): non c’è assolutamente modo di chiudere, abbassare o dirigere verso il vostro vicino il getto artico che sputano le maledette bocchette dell’ AC, il traffico è sempre a livelli pazzeschi e il pulmann segue un tragitto prestabilito con varie fermate (compresa la sosta in autostrada per i bisogni del conducente), la nostra fermata in Silom era l’ultima (ma và). Il taxi con pochi bath in più ci mette meno di un’ora e si può chiedere una temperatura ragionevole.
Il Narai hotel in Silom road è senza infamia anche se la camera deluxe era sprovvista di acqua calda, la lode va alla colazione buona, varia e abbondante.
Poco tempo a disposizione quindi il programma ha previsto solo la visita alla Jim Thompson house (che merita) il chaktochak market dove il concetto di mercato si esprime appieno, una capatina all’ MBK (c’è una jeanseria al penultimo piano dove i diesel a 15 euro sono ugualissimi agli originali) che era di strada usando lo sky train, il Lumpini Park con un night bazar migliore di patpong: molto bell’artigianato thai e meno cose tarocche. I favolosi cuscini a cuneo con materassino pesano + di 5 kg e non meno di 3 come dicono i venditori, le nostre valigie all’andata pesavano 12 kg al ritorno 39 + una dozzina di bagaglio a mano.
Alla prossima. Speriamo presto.