Thailandia… ritorneremo

In giro tra Bangkok, Phi Phi island e Phuket
Scritto da: Dario2662
thailandia... ritorneremo
Partenza il: 01/02/2013
Ritorno il: 15/02/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Salve a tutti, voglio raccontare la nostra esperienza di viaggio per la prima volta in Thailandia. Siamo partiti con tante speranze e sebbene molte sono state soddisfatte alcune ci hanno lasciato con l’amaro in bocca. Ma andiamo con ordine…

Il viaggio

Abbiamo aspettato troppo a prenotare il biglietto aereo e siamo finiti su una compagnia aerea che ha come scalo l’aereoporto di Amman dove passare le ore tra un volo e l’altro diventano una esperienza bucolica. Aereoporto misero di servizi e assolutamente senza la possibilità di riposarsi tra un volo e l’altro. Nonostante avessimo oltre 7 ore da aspettare, grazie a un ritardo del volo per Bangkok, non abbiamo sfruttato l’occasione di visitare la città perchè l’aereoporto è distante e bisogna pagare circa 30 Euro per il visto di ingresso in Giordania.

Arrivati a Bangkok siamo stati colpiti dal caldo afoso dovuto alla locazione geografica del paese ma anche allo smog che a Bangkok raggiunge livelli altissimi. La città è enorme e il traffico è caotico. Meno male che la scelta dell’alloggio si è dimostrata vincente perchè abbiamo soggiornato in un residence, con piscina, pulito e modernissimo al prezzo in cui in Italia trovi a malapena un medio alberghetto a 2 stelle. La stanza era enorme (circa 80 mq) con un bagno fantastico e con una cucina pienamente attrezzata.

Dopo una uscita notturna (dovuta al fuso orario) che ci è servita per comprare una scheda telefonica Thai, che abbiamo usato per tutta la vacanza, abbiamo deciso di uscire presto la mattina per sfruttare la prima giornata piena (era Domenica) da passare al mercato del week-end. Lo abbiamo trovato del tutto simile a molti mercati all’aperto e i prezzi non erano così a buon mercato per le merci di buona fattura. Il resto della giornata lo abbiamo passato in centro nella zona dei grandi magazzini che sono belli, pulitissimi, organizzatissimi ma moooolllltttoooo cari. Stessi prezzi che si possono trovare in Italia e quì la prima domanda sorge spontanea: con gli stipendi medi dei Thailandesi è impossibile per loro comprare in questi magazzini. Quindi sono stati fatti per i turisti che non mancano di certo.

Un aspetto piacevole di Bangkok è il sistema di trasporti di massa (metro o skytrain) che è efficentissimo e veramente a costi bassissimi (con l’equivalente di 3 euro giri in 2 tutto il giorno).

Il secondo giorno lo abbiamo passato per i luoghi turistici come il Palazzo Reale e il giro dei Templi. Belli, non c’è che dire, ma la vicinanza del capodanno cinese ci ha catapultato in una ressa di Asiatici che festosi visitavano tutti i luoghi creando code immense. La sera ritorno all’hotel con la prima tappa per quello che sarà il nostro appuntamento quotidiano per tutta la vacanza: Massaggio. Che dire dei massaggi… sono un toccasana dopo una giornata di visite a luoghi e templi perchè ti rimettono al mondo. I costi sono un quarto di quello che si pagherebbe in Italia. Si dice che sarebbe bene fare un ciclo di massaggi che non sia superiore a 6 massaggi in un breve periodo come il nostro. Noi abbiamo fatto uno/due massaggi al giorno che ci hanno tolto tutte le scorie dello stress accumulato al lavoro.

Il terzo giorno siamo partiti di buon ora per Phi Phi Island utilizzando un volo interno con una delle tante compagniae Low Cost che dal vecchio aereoporto di Bangkok collegano con il resto del paese. Volo in orario che ci ha portato a Phuket dove ci attendeva un mezzo per il trasporto al pontile dove avremmo preso il traghetto per Phi Phi.

Arrivati al pontile abbiamo visto che il traghetto sarebbe stato strapieno e che la nostra valigia sarebbe finita in mezzo a un cumulo immenso.

La traversata dura dai 90 ai 120 minuti (dipende dalla condizioni del mare) e sul traghetto ti rendi conto che il sole da queste parti non scherza. Abbiamo visto temerari che pur essendo ancora bianchi si denudavano pe rimanere in costume a prendere il sole durante la traversata! Posso solo immaginare cosa abbiano sofferto alla sera in albergo.

Giunti a Phi Phi veniamo incolonnati sul pontile verso una sorta di dogana dove si paga una tassa per l’accesso all’isola e dopo questo si viene indirizzati verso la fine del pontile dove trovate i Bell Boy che con cartelli in mano indicanti l’appartenenza ai vari resort attendono i nuovi ospiti. E’ un’esperienza strana ma simpatica. Raggruppati tutti i nuovi ospiti si procede per il resort che è stata la nostra seconda delusione. L’hotel non valeva i soldi pagati come servizio e strutture ma in cambio della possibilità di stare su una isola che vieta l’uso di ogni mezzo di locomozione siamo passati volentieri sopra la sistemazione alberghiera scelta.

La prima sera siamo usciti per andare verso il centro per mangiare e quì c’è stata la nota più dolente di tutta la vacanza. Phi Phi è stata completamente sommersa durante lo Tsunami del 2004. L’onda di piena attraversò la sottile striscia di terra che unisce le due alture che completano l’isola e i danni furono ingentissimi. Questa tragedia ha dato come risultato che la ricostruzione dei resort e dei negozi è stata incontrollata e non è stata seguita dalla ricostruzione/ammodernamento delle strutture di sostegno, come ad esempio le fognature che sono praticamente a cielo aperto.

La maggioranza dei ristoranti sono maleodoranti perchè per sfruttare ogni centimetro quadrato di spazio a disposizione le cucine sono direttamente sull’unica strada che costeggia il lato sud dell’isola.

Se poi non siete amanti della cucina Thai la passeggiata serale verso il centro può diventare una esperienza molto difficile.

Comunque esistono anche risoranti più puliti, con cucine non in vista, dove si mangia bene con pochi euro.

A Phi Phi è tutto caro, anche se molto meno di Bangkok, e se vi capita di dover comprare una valigia, perchè la vostra è stata distrutta durante la traversata in traghetto, fatelo a patto di non guardare mai i prezzi che trovereta a Phuket o a Krabi per la stessa merce acquistata a Phi Phi. Dopo una veloce cena, ci siamo diretti nella parte nord dell’isola dove dovevano esserci le spiaggie migliori. In effetti la baia è scenografica e di sera tardi, al buio, si è invogliati a fare il bagno sotto la luna crescente. Alla luce del giorno cambierete idea perchè causa la marea e, probabilmente i postumi dello Tsunami, il mare è pulito e l’acqua risulta essere cristallina ma la sabbia del fondo è coperta da una mucillaggine di ambigua origine che non abbiamo voluto indagare. La spiaggia è sporca e ci sono rifiuti sparsi.

Tornati all’hotel abbiamo assistito a uno dei tanti spettacoli di danza con il fuoco che di fronte ai resort sono presentati come attrazzione serale per i turisti. Lo spettacolo è carino ma niente di più.

A nostro giudizio, Phi Phi è un paradiso che purtroppo è stato fin troppo contaminato. Sull’isola ci sono il doppio dei turisti che potrebbe/dovrebbe contenere e i servizi igenici sono carenti. I 2 giorni preventivati a Phi Phi sono stati più che sufficienti.

Arrivati a Phuket credevamo di aver completamente sbagliato vacanza. Invece c’è stata l’impennata felice della nostra vacanza. Phuket è l’isola più grande della Thailandia e presenta mille svaghi, spiaggie incontaminate (sopratutto verso Nord vicino all’aereoporto), o più turistiche ma con un mare e una sabbia che lasciano senza parole. Abbiamo apprezzato molto la spiaggia di Surin che ci è sembrata il top per il mix di servizi offerti e la natura che ti circonda.

Eravamo alloggiati a Patong che è una simpatica cittadina dove abbiamo trovato un ambiente simile alla nostra riviera romagnola. Patong risulta comunque piacevole perchè, a parte il traffico incontrollato, il popolo Thai è estremamente cortese ed educato è questo aspetto fa passare sopra i piccoli inconvenienti ch epotrete incontrare nella vostra vacanza.

A Patong abbiamo conosciuto moltissimi italiani. Molte coppie in pensione che riescono a vivere bene per i 3 mesi del visto con una spesa media di 6-700 euro, tutto compreso, a coppia. Molti altri italiani si sono trasferiti quì per aprire ristoranti e per prendere la gestione di piccoli alberghi. A questo proposito ricordo con piacere e affetto i 2 gestori del Patong Residence Hotel. Due siciliani che l’anno scorso hanno intrapreso questa avventura di business e che sono in breve diventati uno dei centri di raccolta degli italiani a Patong. Da loro troverete ospitalità, cortesia e un caffè espresso quasi come al bar sottocasa.

A Patong abbiamo fatto amicizia con altri 3 viaggiatori che sarebbero stati molto più tempo di noi. Con loro abbiamo fatto il tour delle Isole con lo Speed Boat. Il tour merita di essere fatto almeno per la spiaggia di Bamboo Island che è veramente incontaminata, mentre la famosa Maya Beach risulta essere un punto di raccolta di tutti i turisti della zona. Noi abbiamo preso un tour al contrario. Un tour che ci avrebbe portato a vedere Maya Beach nel pomeriggio quando, in teoria, è meno affollata. Il risultato è stato che al nostro arrivo c’erano non meno di 50 Speed Boat che avevano portato sulla spiaggia circa un migliao di turisti…

Gli ultimi giorni li abbiamo passati visitando le varie spiaggie girando con il motorino che si affittà a circa 4 euro/giorno.

Siamo andati via sapendo che saremmo tornati l’anno prossimo evitando Bangkok e Phi Phi. Abbiamo optato per l’affitto di una villa privata con piscina perchè saremo in 8 e sapendo “girare” un pò su Internet siamo riusciti a trovare soluzioni a meno di 25 euro/notte/persona per una villa di 300 mq.

Questa soluzione è ideale per chi vuole vivere una vacanza in piena libertà senza vincoli di colazioni ad orari prestabiliti o altri vincoli tipici delle strutture alberghiere.

Naturalmente non aspettatevi di trovare a questi prezzi una villa sul mare. I costi sono più alti.

Un consiglio per chi volesse andare a Phuket. Cercate di evitare il periodo del capodanno cinese perchè troverete voli più cari, meno posto negli alberghi e sopratutto sarete circondati da folle di asiatici (cinesi ma non solo) che riempiranno locali, negozi, spiagge come una orda di cavallette 🙂



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