Thailandia: la terra del sorriso e dei mille contrasti

Alla scoperta di una terra magica che vi rimarrà impressa nella mente, nell'anima e nel cuore
Scritto da: mariapaola79
thailandia: la terra del sorriso e dei mille contrasti
Partenza il: 08/08/2014
Ritorno il: 25/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
SAWASDEE… Questo è il saluto Thai pronunciato sempre con le mani unite e una lieve inclinazione in avanti della testa. Più in alto vengono tenute le mani, più rispettoso sarà il saluto. Il tutto accompagnato da un sorriso. Sì, perché per il popolo Thai, sorridere ed usare sempre molta gentilezza è un linguaggio universale. Benvenuti in Thailandia, lo si legge a caratteri cubitali all’aeroporto di Bangkok, ma l’accoglienza che questo popolo sa offrire la si percepisce nelle più piccole cose.

Venerdì 08 Agosto-Sabato 09 Agosto

Partiamo alle 11:20 da Milano Malpensa con la Qatar Airways. Dopo uno scalo tecnico a Doha, arriviamo a Bangkok alle 7:00 di mattina del giorno successivo. Distrutti dal viaggio e dal fuso raggiungiamo il nostro Hotel comodamente seduti in un improbabile taxi rosa fluo, pagando una tariffa fissa di 500 bath. Il Swissôtel Nai Lert Park sorge in un lussureggiante giardino di oltre 3 ettari, a pochi passi dalle Stazione del BTS Skytrain di Ploen Chit. Vanta una meravigliosa piscina all’aperto e vari punti ristoro che propongono specialità locali e piatti della cucina italiana, francese, thailandese e giapponese.

Il clima caldo umido e la stanchezza impongono una sosta forzata, per cui ci concediamo un paio d’ore di sonno prima di andare alla scoperta della città’. Partiamo da Siam Square, il quartiere di Bangkok dedicato agli acquisti. Ad attrarre ogni giorno migliaia e migliaia di persone sono gli enormi ed incredibili malls, tra i più grandi e moderni del Sud-est asiatico. I malls sono almeno sei o sette ed ognuno offre centinaia di negozi e department stores. Dalla stazione dello Skytrain di Siam uno skybridge sopraelevato permette di accedere in pochi passi allo spettacolare Siam Paragon, un mall di design dove si vende il meglio che potete trovare a Bangkok. Abbigliamento ma anche gioielli, elettronica e libri, se siete in cerca di marche questo è il posto giusto. Se avete bisogno di cambiare soldi o prelevare c’è un comodo ufficio cambio e diversi bancomat. E’ anche un buon posto dove pranzare, i ristoranti sono oltre 20 e facilmente localizzabili. Li trovate tutti sul ground floor non appena entrate, senza bisogno di dovervi addentrare all’interno dell’enorme e dispersivo complesso. Un posto tutto diverso e’ l’MBK Center. Si trova poco meno di 300 metri ad ovest di Siam Paragon. Raggiunto il trafficatissimo angolo con Phaya Thai Road vedrete l’MBK dal lato opposto dell’incrocio; una passerella pedonale sopraelevata permette di attraversare facilmente senza dover rischiare la vita.L’MBK è immenso (quasi) come il precedente, stra adorato dai turisti che qui sembrano trovare tutto quanto desiderano acquistare, affollatissimo nei week-end quando è frequentato da decine di migliaia di persone. Niente lusso all’MBK Center, questo è un low price shopping mall, la maggior parte dei negozi sono gestiti privatamente ed in molti si può mercanteggiare. Ci trovate qualsiasi cosa ma fate attenzione, qui i prodotti originali si mischiano alle copie e questa è una cosa di cui dovete tenere conto.Il suo punto di forza è l’elettronica, digitali, videocamere e cellulari, ma non è detto che la garanzia valga fuori dalla Thailandia.

Ci dirigiamo ora verso China Town, uno dei quartieri più caotici di Bangkok, una fitta rete di vicoli che si diramano come un labirinto, stracolmi di botteghe, negozi, bancarelle dove trovare ogni cosa. Sono due le facce di Chinatown e sono da conoscere entrambe. La prima è la trafficatissima Yaowarat Road, piena, letteralmente strapiena di gioiellerie, l’oro che luccica nelle vetrine, le decine di ristoranti, le scritte in cinese e le grandi insegne luminose al neon. La seconda sono i piccoli vicoli, alcuni stretti, bui, con le bancarelle, i negozi di medicina tradizionale, i negozi che non si capisce cosa vendono. Non esitate a prendere qualsiasi vicoletto che vi ispira e non preoccupatevi se vi perdete, il posto è tutto fuorché pericoloso. Anzi, è quando si abbandona la grande Yaowarat e ci si immerge nelle viuzze che Chinatown dà il meglio di sé.Il posto giusto dove cominciare la visita di Chinatown è il Tha Ratchawong Pier (n° 5). Da Siam prendiamo lo Skytrain fino alla fermata di Saphan Taksin situata esattamente al di sopra del Sathorn/Central Pier; poi prendiamo uno dei battelli del Chao Phraya Express Boat.Dall’imbarcadero di Tha Ratchawong risaliamo la via, Thanon Ratchawong, per circa 350 metri per poi buttarci in Sampheng Lane, una viuzza non più larga di 2 metri e riconoscibile dalle tettoie di plastica che le fanno da copertura insieme ad uno di quegli stupefacenti intrichi di cavi elettrici per i quali Bangkok è famosa. E’ in assoluto una delle viuzze più caratteristiche di tutta Chinatown. Ci ritroviamo immediatamente in un labirinto di altri minuscoli vicoli, alcuni così stretti che permettono a mala pena il passaggio di una persona. La via è affollatissima di persone, ogni metro è occupato da bancarelle e negozi dove si vende qualsiasi cosa, abbigliamento ed oggetti per la casa ma non solo.Per cena rimaniamo in Hotel, non abbiamo ancora smaltito del tutto la stanchezza del viaggio.

Domenica 10 Agosto

Dopo un’abbondante colazione in hotel andiamo alla scoperta del simbolo più importante della citta’: il Palazzo Reale. Per arrivare, prendiamo lo Skyline fino a Saphan Taksin e poi di nuovo l’Express Boat sul Chao Praya fino al Pier Tha Chang. L’enorme complesso rappresenta una città nella città, la confusione e l’inquinamento restano al suo esterno. Sembra di entrare in una città fatata, fatta di pagode d’oro, tetti arancioni, cortili, porticati e templi decorati con bellissimi stucchi dorati e affascinanti vetri multicolori. A guardia dei templi si trovano statue enormi e impressionanti. Per la visita sono necessari pantaloni lunghi (eventualmente disponibili all’ingresso) e ai templi si accede scalzi. Da non perdere il Wat Phra Kaew, la cappella reale, dove al suo interno viene custodita la statua del Buddha di Smeraldo, la più venerata in Thailandia. Il re stesso, al cambio delle stagioni, provvede a cambiare d’abito alla statua. L’abitazione della famiglia reale non è più qui, ma il palazzo viene utilizzato solo in alcune cerimonie ufficiali. Poco lontano dal Palazzo Reale si trova il Wat Pho, uno dei templi più affascinanti di Bangkok, il Wat Pho. Noto anche come Tempio del Buddha Sdraiato, in uno degli edifici è infatti collocata una gigantesca e splendida statua lunga 46 metri e alta 15, i cui piedi sono interamente ricoperti di madreperla sui quali sono raffigurate 108 scene buddiste. Il tempio è altresì rinomato per essere stata la prima scuola di massaggio thai e per i bellissimi Phrang, quattro pagode in marmo bianco in stile khmer. Navigando sul Chao Praya lo sguardo è improvvisamente rapito dal tempio più particolare di Bangkok, il Wat Arun, detto il Tempio dell’Alba. Maestoso e insolito, il tempio svetta nel cielo con le sue guglie in stile khmer, decorate con migliaia di pezzi di porcellana cinese scintillante. Le ripide scalinate permettono di accedere alle terrazze superiori, con splendida vista sul fiume.Il Tempio si raggiunge con il cross river ferry dal pier Tha Thien che permette di attraversare il fiume sulla sponda opposta. Per pranzo decidiamo di sperimentare una delle bancarelle vicino al molo, dove ordiniamo noodles in varie varianti e per poco più di 5€ mangiamo divinamente.Torniamo in Hotel in Tuk Tuk! Il mezzo di trasporto più diffuso in Thailandia, un colorato moto taxi a tre ruote, con il quale ci si può spostare in città per pochi spiccioli a patto che prima di salire contrattiate sul prezzo e soprattutto sulla destinazione finale. Di norma cercano di deviare rispetto la meta principale per portarvi nella sartoria o nel negozio di pietre preziose di turno, da cui ricevono commissioni. Siate quindi chiari e decisi sull’itinerario di vostro intesse, il rischio e’ di ritrovarsi in un posto a cui non siete minimamente interessati. Fatta questa premessa e’ un esperienza imperdibile!

Trascorriamo il pomeriggio in totale relax nella piscina dell’Hotel e ci concediamo un meraviglioso massaggio tradizionale Thai. Bangkok e’ una città meravigliosa ma sfianca! Per cena vogliamo sperimentare uno dei famosi Sky bar da cui si gode una splendida vista sulla città tutta illuminata. Se nelle altre grandi città del mondo la stragrande maggioranza dei bar e ristoranti panoramici è situata all’interno dei grattacieli con grandi vetrate che permettono la vista, a Bangkok le cose vanno diversamente. Qui alcuni dei più spettacolari Rooftop sono all’esterno, aperti all’aria ed al vento, davvero emozionante l’ambientazione. Da evitare se soffrite di vertigini! Scegliamo il Moon Bar Vertigo, il nome rende bene l’idea, sul tetto del lussuoso Banyan Tree Hotel, 61 piani sopra il traffico di Sathon Road. La cucina e’ internazionale e sicuramente più cara della media ma la vista e’ impareggiabile. Tenete presente che tutti gli Sky bars hanno almeno uno smart casual dress code, ossia niente jeans strappati e flip-flops, no zainetti e neppure tripod per la vostra reflex.

Lunedì 11 Agosto

Oggi la sveglia suona all’alba, siamo diretti al Mercato Galleggiante di Damnoen Saduak situato a circa 100 chilometri da Bangkok e, per quanto ormai turistico, merita senza dubbio di essere visitato.Il momento migliore per visitare il mercato è molto presto il mattino, tra le 7.00 e le 8:00. I primi venditori arrivano pagaiando le loro piccole canoe subito dopo l’alba. L’atmosfera è piacevole e molti dei negozietti di souvenirs sono ancora chiusi. La maggior parte dei gitanti inizia a presentarsi tra le 8.30 e le 9:00, poi il canale cambia il suo aspetto. Le barche a remi vengono sostituite dalle marche a motore con a bordo i visitatori, il traffico di natanti diventa intenso e continuo, niente più silenzio ed atmosfere idilliache, poco per volta il numero dei turisti supera quello dei venditori locali. E’ senz’altro un mercato riservato esclusivamente ai turisti, ben pochi i thai vengono a farvi la spesa… Ma nello stesso tempo le barche sono tante e lo spettacolo è assicurato.Arrivati a destinazione, ci si imbarca sulle caratteristiche longtail boat per navigare lungo i canali circondati da fitta vegetazione fino a raggiungere il mercato. La prima parte del mercato è molto turistica e si divide tra una parte al coperto e una parte sul fiume.Proseguendo però si raggiunge una zona più pittoresca, dove si svolgono ancora le vere contrattazioni, dove la gente del posto acquista il cibo cucinato direttamente sulle barche, la frutta e altre cose quotidiane.Il tutto è di grande effetto. A pochi minuti di distanza da Damnoen Saduak, nel cuore del piccolo villaggio di Samut Songkhram, si trova un altro mercato del tutto eccezionale che merita senz’altro la tua visita, l’incredibile Maeklong Railway Market.Maeklong Railway e’una ferrovia quasi sconosciuta. Attraversa la campagna thailandese tra Bangkok e Samut Songkhram, tagliando piantagioni e superando canali. Ha un solo unico binario e parte da una stazioncina minuscola di Bangkok situata nel sobborgo di Thonburi. Attraversa strade grandi e piccole ma i passaggi a livello sono pochi, il conducente deve rallentare e fischiare ripetutamente per avvertire della presenza del treno. A metà del percorso la linea ferroviaria è interrotta da un fiume, ma il ponte non esiste. Si scende, si prende il traghetto e poi si risale sulla coincidenza. Ma l’incredibile deve ancora arrivare. E succede tutto negli ultimi 200 metri di percorso arrivando a Samut Songkhram. Sulle rotaie, ed intendo proprio sopra le rotaie, non vicino, si tiene uno dei più incredibili mercati dell’intero Sud-est asiatico. Pieno di verdure, di merci di ogni tipo ed affollatissimo di persone. Quando arriva il treno in un battibaleno le merci vengono spostate e tutti quanti, venditori ed acquirenti si riparano velocemente ai lati delle rotaie. Non appena il treno è passato tutto torna come prima, le tende che fanno ombra vengono riaperte ed il commercio riprende rapidamente (pochi istanti, per capirci). È’ un posto speciale, da non perdere! Tornati a Bangkok trascorriamo un altro pomeriggio in totale relax tra un tuffo in piscina e un…diciamo rigenerante….massaggio Thai.Il massaggio Thai e’ tutt’altro che rilassante, a tratti fin doloroso ma ha il potere di rimetterti al mondo!Per la serata scegliamo un posto che è famosissimo e che senz’altro va visto durante un qualsiasi primo soggiorno a Bangkok. E’ Patpong, una viuzza situata su Silom Road, a pochi passi dalla fermata di Sala Daeng dello Skytrain. Una volta era conosciuta solo per i go-go bars ed i locali notturni.E’ tutt’ora uno dei tre principali centri della Bangkok by Night ma nel corso degli anni è diventata una classica attrazione anche per quei turisti a cui non importa nulla delle ragazze. Il motivo? Il mercatino che si tiene in mezzo alla via dal tardo pomeriggio alle prime ore della notte.Tutte patacche, dalla prima all’ultima, ma molti turisti qui impazziscono.

Martedi 12 Agosto

Oggi è festa nazionale, e’ il compleanno della regina e in concomitanza si festeggia anche la festa della mamma. Una ricorrenza impossibile da dimenticare visto che le immagini della regina e della famiglia reale sono affisse in tutti gli angoli della città’, e non solo durante questa ricorrenza. Il re e la regina sono infatti venerati fino all’esasperazione, mai mancare di rispetto alla monarchia; alla famiglia reale, al Re ed ai suoi simboli è dovuta la massima reverenza. Noi festeggiamo a modo nostro andando a scuola di cucina! Adoriamo la cucina Thailandese e ci sembrava un ottima opportunità per approfondirne i suoi segreti e sapori. La Silom Thai Cooking School si è’ rivelata un ottima scelta. La lezione e’ iniziata con un giro al mercato rionale di frutta e verdura, dove abbiamo comprato ingredienti freschi per i nostri piatti. Un tripudio di profumi e colori unici e in assoluto il modo migliore per introduci a questa divertente esperienza culturale e culinaria. Una volta a scuola abbiamo preparato un autentico pranzo Thai di 5 portate sotto la guida attenta e i consigli di uno personale molto simpatico e preparato, utilizzando utensili e tecniche tradizionali. La preparazione del curry paste o del latte di cocco ad esempio e’ uno degli aspetti più importanti della cucina Thai, così come pestare in un grande mortaio di pietra spezie ed erbe prima di cuocerle. Ma la parte migliore ovviamente e’ stato mangiare il pranzo da noi cucinato che era tra l’altro buonissimo! La vera scoperta e’ stato realizzare che la cucina Thai non è’ per nulla difficile e i piatti si preparano alla svelta senza troppe difficoltà. La parte difficile per noi, una volta a casa, e’ reperire erbe e spezie fresche, che sono la base di ogni piatto. Dopo questa entusiasmante esperienza riprendiamo lo Skytrain, la prossima tappa prevista per la giornata e’ la visita della casa di Jim Thompson. Circondata dai caratteristici khlong, i canali di Bangkok, la casa di Jim Thompson è uno splendido edificio in legno tek appartenente al famoso magnate della seta e collezionista d’arte americano che si trasferì nella capitale thailandese negli anni cinquanta. Nell’interno, trasformato in un museo, si può ammirare la pregevole collezione di mobili antichi, sculture, porcellane e ceramiche orientali oltre al lussureggiante giardino. Dalle fermata BTS National Stadium sono disponibili comodissimi tuk tuk shuttle gratuiti che permettono di raggiungere la casa in pochi minuti. Dopo tutta questa cultura un po’ di relax ci vuole, giusto? Torniamo in Hotel per riposare qualche ora prima di cena.Per la nostra ultima cena a Bangkok scegliamo un posto veramente originale, il Seafood Market, in una traversa della Sukhumvit Road. Lo slogan del locale la dice lunga: “If it swims we have it! “Si tratta infatti di una sorta di ristorante/supermercato. Al vostro arrivo una hostess vi accompagnerà’ con tanto di carrello della spesa ad un bancone lungo più di 50 metri dove è’ esposta una vasta gamma di pesce freschissimo. Scelto il pesce si passa alla selezione di verdure e spezie. Una volta pagato il tutto alla cassa verrete accompagnati al vostro tavolo dove potrete dare istruzioni al cameriere sulla cottura e modalità’ di preparazione del vostro pesce. Il personale cortese e disponibile sarà in grado di suggerirvi le ricette piu appropriate. A parte si paga poi il bere e il servizio. I prezzi sono sicuramente superiori alla media di Bangkok ma il pesce e’ ottimo e l’esperienza in se’ divertente e originale. Lo consiglio. E’ gia tempo di salutare Bangkok, una citta di cui non avevo grandi aspettative ma che mi ha piacevolmente sorpreso. Caotica ma affascinante, disordinata ma con angoli da lasciare senza fiato, rumorosa ma allo stesso tempo silenziosa nei suoi templi. La città degli Angeli, come viene definita, è ricca di contrasti, fatta di baracche accanto a centri commerciali enormi, e dove la vita scorre ancora lentamente sul Chao Praya. Anche se il lato moderno di Bangkok è in continua evoluzione, il suo cuore antico e tradizionale non tramonterà mai.

Mercoledì 13 Agosto

Sveglia all’alba, oggi inizia il nostro tour verso il Nord.Per ottimizzare tempi e spostamenti abbiamo optato per un tour di 5 gg con guida parlante italiana, prenotato dall’Italia tramite l’agenzia di viaggio Gorgonia.A vacanza finita la scelta non si è’ rivelata delle migliori. Impeccabile il servizio fornito ma i tempi imposti dal tour ci sono andati un po’ stretti e con il senno di poi avremmo potuto limitare l’itinerario e muoverci in completa autonomia. L’esperienza insegna…

Prima tappa del tour Pang Pa, una tranquilla località che dista solo una trentina di minuti d’auto da Bangkok. E’ stata la residenza estiva dei re thailandesi, lontano anni luce dal frastuono della capitale; infatti è un piacere passeggiare nei meravigliosi e curatissimi giardini. Tra laghetti e pagode in stile cinese sorgono caratteristici tempietti, uno in particolare è molto caratteristico ed è il più fotografato in Thailandia. Da visitare il palazzo reale in stile cinese con la sala del trono. Pang Pa è situato nella provincia di Ayutthaya, antica capitale del Siam, che sarà’ anche la nostra prossima destinazione.Ayutthaya fu l’antica capitale del Siam dal 1300 al 1700: in quel tempo era una città prosperosa, ricca di templi costruiti dai vari sovrani che si sono succeduti fino a farla diventare una delle più belle città del sud-est asiatico e una delle più popolose con circa un milione di abitanti. Le rovine sono imponenti e di grande interesse storico e lasciano intravedere quello che doveva essere uno spettacolo unico per quei secoli: ovunque si innalzano torri stile Kmer;con templi raggiungibili salendo ripide scalinate. Tra i resti si trova anche un Buddha sdraiato di dimensioni addirittura superiori a quello di Bangkok nel Wat Pho. I templi sono diversi, tra i più interessanti e belli da visitare il Wat Phra Si Sanphet caratterizzato da 3 grandi e scenografici chedis e l’adiacente Wihaan Phra Mongkon con un grande Buddha seduto. Due altri posti da non mancare sono il Wat Thammikarat, dall’aspetto un po’ selvaggio, ed il Wat Mahathat, a tratti misterioso. Qui una statua e’ avvolta dalle radici di una grande pianta.L’area più piacevole ed idilliaca di tutta Ayutthaya è il laghetto artificiale che sorge in mezzo all’isola, nel cuore del complesso archeologico. Qui trovi stradine che si snodano tranquille in mezzo ai campi ed all’esuberante vegetazione tropicale. Dei piccoli caratteristici pavilions ti permettono di riposare all’ombra tra una visita e l’altra. Il modo migliore per visitare l’intera area e’ in bicicletta. Le distanze sono brevi, i templi uno vicino all’altro ed il terreno è pianeggiante. Visto il clima caldo umido e’ consigliato arrivare entro la prima metà della mattinata in modo da completare la gran parte delle visite entro il primo pomeriggio. Per raggiungere Ayutthaya da Bangkok in autonomia è possibile utilizzare il treno (circa 1 ora e mezza).Il nostro tour prosegue con il trasferimento fino a Sukhothai dove dopo interminabili ore di pullman pernottiamo al Sukhotai Heritage Resort, una boutique hotel da dove non sarei mai più venuta via! Semplicemente sublime!

Giovedì 14 agosto

Mattina dedicata alla visita del Parco archeologico di Sukhothai una delle più fiorenti città del Siam medioevale. Il nome Sukhothai può essere tradotto come “Alba della felicità” e non c’è termine migliore per descrivere questo luogo ricco di fascino, costituito dal Palazzo Reale e dai resti di ben 26 templi buddisti di straordinaria suggestione. I resti di questo antico regno sono disseminati su un area di 45 kmq che per la loro importanza storica sono stati dichiarati Patrimonio dell’Unesco. E’ infatti uno dei siti archeologici più visitati dell’intera Thailandia.L’architettura dei templi e’ caratterizzata dal classico chedi a bocciolo di loto, con guglia conica e base quadrata.Nonostante il parco sia molto frequentato e’ talmente vasto che è’ possibile visitarlo in completa solitudine.Alcune delle rovine più suggestive si trovano all’esterno della cinta muraria per cui è’ indispensabile noleggiare una bicicletta per visitare l’intero sito. Le rovine meglio conservate si trovano nella zone centrale, che è’ anche la zona principale. Qui si trova il tempio più grande di tutta Sukhothai, il Wat Mahathat. A circa 80 km a Nord di Sukhothai si trova un altro sito Unesco, che sarà anche la nostra prossima tappa, la città storica di Sri Satchanalai, più piccola ma non per questo meno affascinante. Il nostro viaggio prosegue sempre più a Nord, siamo diretti a Chiang Mai, dove pernotteremo per 2 notti all’Holiday Inn.Chang Mai è’ la principale città del Nord della Thailandia, comunemente conosciuta come la “Rosa del Nord” e’ situata in un incantevole posizione lungo le rive del fiume Ping.Circondata da verdi colline e adagiata ai piedi del monte Doi Suthep, si respira un aria molto più rilassata che a Bangkok.Chiang Mai racchiude tutto ciò che di unico ed eccezionale potete trovare in Thailandia.Qui troviamo un gran numero di templi antichi, affascinanti per il loro tipico stile architettonico proprio del Nord della Thailandia e per gli sfarzosi particolari decorativi.Chang Mai è’ famosa anche per l’artigianato locale, produce manufatti in seta, legno argento e altro ancora. E’ inoltre il punto di partenza ideale per trekking, gite a dorso di elefante, rafting.La fertile valle del fiume Ping e’ un mosaico di risaie, foreste, fiumi e montagne coperte da vegetazione tropicale.La natura qui e’ meravigliosa. In queste montagne e’ inoltre possibile fare visita alle tribù che si distinguono per i loro costumi tribali e lo stile di vita praticamente inviolato dalle influenze del mondo moderno.

Dopo la cena in Hotel, con un Tuk Tuk raggiungiamo il famoso mercato notturno, meta imperdibile se vi trovate a Chiang Mai e straordinaria opportunità per fare acquisti. Le bancarelle dei venditori si susseguono per un intera via lunga 1 km ed offrono prodotti di qualità superiore alla media. Sciarpe di cotone, sandali in pelle e sculture di legno sono infatti realizzate a Chiang Mai e dintorni. Ma troverete anche gioielli etnici, magliette, borse e ovviamente non possono mancare bancarelle con specialità gastronomiche thailandesi.

Venerdì 15 Agosto

La visita di Chang Mai inizia da alcuni importanti templi della Città Vecchia, tra cui il Wat Chedi Luang, un tempio buddista particolarmente venerato in quanto ospitava il famoso Buddha di Smeraldo, oggi conservato all’intero del Wat Phra Kaew di Bangkok. Al posto del Buddha di smeraldo originale se ne può vedere una copia in giada. Segue poi la visita al Wat Suan Dok, ubicato all’interno dei giardini del parco del Re Lanna, particolarmente degno di nota per le numerose pagode bianche, di forma piramidale che contengono le ceneri dei membri della prima famiglia reale. Questo tempio dal punto di vista architettonico non è’ interessante come i templi della Città Vecchia ma è’ indubbiamente molto fotogenico. Il Wat Suan Dok ospita anche una numerose comunità’ di monaci e novizi, molti dei quali studiano presso la Buddhist University del monastero. Raggiungiamo poi monte Doi Suthep dove si trova il Wat Phra That Doi Suthep. Situato a circa 15 km dalla città, questo e’ il più famoso tempio di Chiang Mai. Posto a 1676 metri, dalla sua sommità si può godere di una meravigliosa vista sulla città e campagna circostante. Il tempio e’ caratterizzato da un enorme pagoda d’oro che contiene alcune reliquie sacre di Buddha ed attira fedeli da tutto il mondo. La cima del monte e’ raggiungibile con una comoda funicolare, in alternativa si può salire una gradinata di 300 scalini affiancata da due colorati serpenti con la testa di drago. Nel pomeriggio facciamo visita ad un villaggio locale famoso per le manifatture di seta, argento, legno e pietre preziose, dove ne approfittiamo per fare un po’ di shopping di prodotti tipici.

Per cena ci rechiamo centro culturale di Chang Mai per assistere a danze tipiche e folcloristiche. Interessante assistere a questo colorato spettacolo ma consigliamo vivamente di arrivare già “mangiati”, la cena e’ stata scarsa e davvero poco soddisfacente.

Sabato 16 Agosto

Partenza per il campo di Mae Ping dove gli elefanti vengono addestrati al lavoro nella foresta di tek. Animale simbolo della Thailandia, nel corso della storia ha giocato ruoli diversi, da animale da soma, a macchina da guerra ed ora attrazione turistica. C’è’ chi sostiene che gli elefanti non andrebbero addomesticati o cavalcati poiché si tratta di azioni dolorose per gli animali, che al contrario dovrebbero vivere in un ambiente il più naturale possibile o in riserve specifiche. Altri ritengono che le forme di turismo garantiscono a queste creature addomesticate e ai loro padroni, i mahout, condizioni di vita e lavoro dignitose che altrimenti non riuscirebbero a permettersi. Sostengono inoltre che in natura non ci sia spazio sufficiente per liberare gli elefanti, che senza questi centri di accoglienza e i loro mahout sarebbero costretti ad una vita di stenti. Chi abbia ragione non so, sta di fatto che gli elefanti sono animali molto intelligenti e spiritosi, giocano con i turisti ma di veramente naturale non c’è nulla. L’escursione nella giungla di circa un’ora a dorso di elefante rimane cmq un esperienza simpatica che si ricorda con piacere. In Thailandia esistono cmq elefanti che vivono liberi in natura e questi vengono tutelati dal governo, che li monitora con appositi microchip per evitare che varchino il confine. Il loro ingresso in territorio birmano potrebbe significare la loro uccisione per via delle zanne. Dopo il campo degli elefanti pranziamo in un bellissimo Resort immerso nel verde da cui poi ci imbarchiamo su caratterstice motolancia per una crociera sul fiume Maekok, tra l’altro in piena per le numerose precipitazioni avvenute nei giorni precedenti al nostro arrivo in zona. Navigare sul fiume e’ stata un esperienza piacevole, che ci ha permesso di osservare i numerosi campi di riso, la lussureggiante vegetazione e piantagioni di banane e mandarini, oltre ai piccoli villaggi di contadini che si intravedevano sulle sponde. Al termine della crociera, si prosegue in auto per raggiungere un villaggio abitato dalle celebri donne giraffa, così definite perchè indossano pesanti collari di ottone che premono sul collo fino ad allungarlo in modo innaturale; La tribù delle donne giraffa è formata da una decina di donne che passano il tempo a lavorare a mano filati con cui confezionano sciarpe e coperte vendute poi nelle loro bancarelle.Che dire? Sicuramente i costumi e le tradizioni sono da rispettare ma la sensazione e’ stata quella che il villaggio sia ormai una attrazione prettamente turistica e commerciale.Una cosa e’ certa, al di là dei loro colli lunghissimi che fanno veramente impressione, rimango colpita dai loro grandi sorrisi. Si prosegue per Chang Rai, dove pernottiamo per l’ultima notte del Tour.

Domenica 17 Agosto

Check out e partenza per il triangolo d’oro – punto di incontro tra Myanmar, Laos e Thailandia. Interessante dal punto di vista geografico e politico di questa zona. Negli anni passati oggetto di aspre contese per la rivendicazione dei confini e non meno importante per il mercato dell’oppio. In Thailandia la coltivazione dell’oppio e’ ufficialmente vietata anche se nei remoti villaggi delle montagne circostante si dice sia sia tollerata.Visitiamo anche il Museo del ‘Oppio, il Ban Phin Museum. Si tratta di un museo privato con una vasta collezione di pipe.Piccolo museo ma di grande interesse, in particolare permette di approfondire l’ epoca in cui al Nord della Thailandia l’oppio era la maggior fonte fonte di guadagno.Arriviamo al punto panoramico dove sono ben visibili e tre confini, bagnati e definiti dal terzo fiume più grande al mondo, il Mekong. Fa un certo effetto pensare di essere giunti nel punto più a nord della Thailandia e allo stesso tempo essere letteralmente a due passi da Laos e Myanmar. Molto interessante la visita alla cittadina di confine, Mae Sai, con il suo attivo mercato e il grande via vai di persone che attraversano il confine sui mezzi più svariati. Nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto, con la Thai Airways , la compagnia di bandiera, voliamo su Bangkok per poi prendere la coincidenza con la Bangkok Airways ( la low cost della Thai) per Ko Samui….è’ tempo di mare e di relax assoluto! I prezzi dei voli interni si aggirano attorno ai 100, 150 euro a tratta, non propriamente economici ma sicuramente il mezzo più comodo e veloce. Koh Samui e’ il giusto compromesso se avete solo 4 o 5 giorni da dedicare al mare e se detestate perdere tempo con i trasferimenti un po’ laboriosi. Il fatto che Samui si raggiunga facilmente in poco meno di un’ora di volo da Bangkok ne fa una meta comoda. Dall’aeroporto di Samui poi è un attimo raggiungere gli alberghi sulle spiagge, spesso è una questione di 10 o 15 minuti di taxi, non di più. La vicina isola di Koh Phangan invece richiede un ulteriore trasferimento in traghetto, cosa che fa perdere facilmente mezza giornata all’arrivo ed un’altra alla partenza, troppo se vi fermate pochi giorni. Purtroppo a causa della continua urbanizzazione l’isola di Koh Samui oggi non e’ più il paradiso nascosto dei Mari del Sud ma un posto super organizzato, dove c’è tutto, e dove se volete potete tenervi impegnati dal mattino alla sera. Noi alloggiamo al Samui Resotel Beach Resort, ubicato sulla spiaggia di Chaweng, in assoluto la più bella di Samui. Al nostro arrivo e’ già buio e siamo un po’ cotti dalla giornata. Non rinunciamo cmq ad una veloce perlustrazione della zona.La via principale che costeggia la spiaggia di Chaweng e’ parecchio trafficata, scooter, Tuk Tuk, taxi, ect. nonostante la via sia parecchio stretta. Sulla via si trovano una serie infinita di SPA center, ristoranti, bar, supermercati, negozi di souvenirs…come dicevo ci si può tenere occupati dalla mattina alla sera!

Lunedì 18 Agosto

Oggi dedichiamo l’intera giornata a sole, bagni e riposo nella meravigliosa spiaggia dell’Hotel. Come dicevo la spiaggia di Chaweng e’ la piu’ lunga e la piu’ famosa dell’isola: una distesa di 7 km di sabbia bianca e soffice come talco e l’acqua limpidissima. Ovviamente è’ anche la spiaggia più’ frequentata ma per fortuna il nostro Hotel si trova nel tratto più meridionale e piu’ tranquillo della spiaggia.Forse la vacanza e’ iniziata? Non proprio…. Il nostro piano iniziale di relax assoluto viene subito sconvolto. Decidiamo di andare a trovare l’indomani alcuni amici che si trovano nella vicina isola di Koh Tao e che a differenza nostra hanno optato per una vacanza di solo mare.

Martedì 19 Agosto

Di nuovo puntiamo la sveglia all’alba, dobbiamo raggiungere il Pier della Compagnia Lomprayah ed acquistare i biglietti in tempo, alle 8:00 salpa il catamarano che ci porterà’ a Koh Tao. Il costo del biglietto di aggira attorno ai 600 Bath, circa 15 euro.Il tragitto e’ più breve e piacevole del previsto, forse perché cadiamo addormentati come sassi! Alle 9:30 siamo cmq a destinazione. Koh Tao nella lingua Thailandese significa isola delle tartarughe. In passato gli fu dato questo nome perchè migliaia di tartarughe venivano a deporre le uova nelle sue stupende spiagge disabitate. Oggigiorno l’isola di Koh Tao riceve più di 100.000 visitatori ogni anno ed è il paradiso per molti subacquei provenienti da ogni parte del mondo. L’isola è considerata uno dei migliori siti nel Golfo della Thailandia per le immersioni subacque. Stupende baie con spiagge di sabbia bianca e acqua cristallina circondano infatti l’intera isola.I nostri amici ci vengono a recuperare al Pier, contrattiamo poi un taxi boat che ci porterà al parco marino di Koh Nang Yuan, un’isola minuscola di fronte a Koh Tao. Minuscola vuol dire che sono 3 micro-isolette (Isola Nord, isola Sud e isola di Mezzo) collegate da tra loro una striscia di sabbia corallina bianca non più lunga di 300 metri. E’ il posto che in assoluto associo all’idea di “paradiso”, finora non ho trovato nessun altro posto che sia come Nang Yuan. Per paradiso io intendo posto con sabbia bianchissima, acqua turchese, pesci e coralli, pochissima gente (meglio se nessuno) e silenzio. A Nang Yuan come strutture ci sono un piccolo bar sulla spiaggia, il bar-ristorante centrale, un diving super attrezzato dove noleggiamo maschera e boccaglio per lo snorkeling. Esiste anche la possibilita’ di fermarsi a dormire nell’unica struttura ricettiva dell’isola. Alla sera quando si svuota dei gitanti giornalieri deve essere un luogo magico, un piccolo angolo di paradiso appunto! Purtroppo anche noi facciamo parte del gruppo di gitanti giornalieri! Alle 16,30 puntualissimo il nostro taxi boat viene a recuperarci e rientriamo a Koh Tao. Per evitare inutili corse avevamo già deciso di fermarci a dormire una notte presso la struttura dove alloggiavano i nostri amici. Un altro piccolo angolo di paradiso,The Haad Tien Beach Resort, immerso in ben 45 acri di folta vegetazione e con una fantastica spiaggia privata.Per cena ci dirigiamo verso Sairee Beach, dove sono ubicati tantissimi baretti e ristorantini uno più bello dell’altro.Sairee Beach è il luogo ideale dove godersi il tramonto, bere un cocktail e godersi il sole che si spegne all’orizzonte. Concludiamo questa meravigliosa giornata con un tradizionale massaggio Thai in riva al mare.Non saprei cosa chiedere di più!?!

Mercoledì 20 Agosto

Purtroppo dobbiamo gia ‘ salutare questo paradiso. Trascorriamo una rilassante mattina nella spiaggia privata dell’hotel per poi fare ritorno nel primo pomeriggio a Koh Samui. Per caso notiamo la pubblicità di un incontro di Muay Thai che si terrà giusto questa sera nello stadio della città. Possiamo perderlo? Certo che no! È’ lo sport nazionale della Thailandia, per combattere si usano pugni, calci, ginocchia e gomiti, proprio per questo e’ anche chiamata arte degli “otto arti”.Gli incontri sono combattuti in 5 Round di 3 minuti ciascuno, con pause di un minuto. La lotta e’ preceduta da un ballo in cui ogni concorrente rende omaggio ai suoi maestri ed oltre ad avere un significato simbolico serve da riscaldamento. Ogni pugile indossa una particolare fascia per capelli che secondo la tradizione dona fortuna a chi la indossa perché benedetta sia da un monaco, sia dal l’insegnante del pugile.Se vi recate in Thailandia vale sicuramente la pena partecipare ad un incontro.

Giovedì 21 Agosto

Oggi affittiamo uno Scooter per andare alla scoperta dell’isola. Ko Samui ha infatti una superficie piuttosto vasta, l’anello stradale che ne percorre l’intero perimetro e’ lungo quasi 100 Km e lo scooter e’ indubbiamente il mezzo più comodo per spostarsi in autonomia. Il costo e’ di appena 300 Bath al giorno e ci si può ovviamente salire in due. I locali ci viaggiano anche in 3 o più’….animali compresi!! Occorre guidare con estrema prudenza, qui si guida a sinistra e la guida dei locali e’ abbastanza imprevedibile. Ci dirigiamo verso sud, destinazione spiaggia di Lamai. La spiaggia di Lamai è bella, lunga ed ampia anche se il mare è meno limpido ed azzurro rispetto a Chaweng. Noi scegliamo una caletta situata tra Chaweng e Lamai, la Crystal Bay o Silver Beach. A differenza delle altre spiagge dell’isola, tutte molto lunghe, questa spiaggetta e’ raccolta e chiusa da scogliere sui entrambi i lati. Il panorama della baia con la scogliera ricoperta di vegetazione è magnifico, la sabbia è fine e bianca e c’è anche un po’ d’ombra.L’acqua è meno limpida che a Chaweng, nonostante questo rimane un ottimo posto dove stare una paio d’ore.Facciamo poi un giro nel paesino turistico di Lamai che è forse più piacevole di quello di Chaweng, è raccolto e la piccola strada che lo attraversa, Hat Lamai Road, è meno trafficata ed ha più atmosfera. Anche qui negozi, ristoranti e locali fiancheggiano la via su entrambi i lati per centinaia di metri. Pranziamo in un tranquillo barettino sulla spiaggia per poi fare ritorno alla spiaggia del nostro Hotel, dove trascorriamo il resto della giornata. Per cena, forti del nostro nuovo mezzo, andiamo al ristorante Dr. Frog, appollaiato in cima ad un Belvedere roccioso. Ristorante di stampo europeo con cucina Thai rivisitata. Bellissima la location e il panorama ma sicuramente prezzi al di sopra della media.

Venerdì 22 Agosto

La vacanza sta quasi per volgere al termine… e questo pensiero mi rattrista molto. Come al solito quando si è’ in ferie il tempo vola. Trascorriamo un’altra piacevole giornata nella spiaggia dell’Hotel, tra bagni, massaggi e profonde dormite sotto l’ombrellone. Potrei anche abituarmi a questa vita !!!Anche oggi per pranzo optiamo per questa curiosa soluzione. Ogni giorno sulla spiaggia arrivano puntuali una coppia di sorridenti donnine che cariche di ogni prelibatezza improvvisano succulenti barbecue a base di pannocchie, spiedini di pollo, pesce e fresche insalate preparate al momento. Una vera prelibatezza ad un costo a dir poco irrisorio.

Nel tardo pomeriggio, nuovamente in sella al nostro bolide, ci dirigiamo verso la parte Nord dell’isola, speranzosi di ammirare un tramonto da cartolina. Destinazione Big Buddha Beach.La spiaggia prende il nome dal Tempio di Big Buddha, una grande statua color oro alta 12 metri che domina dall’alto tutta la baia. Anche se molto quieta e semi deserta la Big Buddha e’ una spiaggia poco significativa. L’arenile è stretto e non mi è parso particolarmente invitante, l’acqua appare poco limpida, parecchie le imbarcazioni ormeggiate nel tratto di mare antistante. L’atmosfera che si respira qui è certamente piacevole, l’aria è più rilassata, qualcosa che si avvicina alla Samui di una volta, ma il problema vero sono le spiagge ed il mare, abbastanza insignificanti le prime e banale se non brutto il secondo. Purtroppo il tramonto non ci regala grandi emozioni a causa del cielo velato. Sulla via del ritorno decidiamo di fermarci al Fisherman’s Village di Bophut. E’ un posto di atmosfera, è qui più che altrove che ritrovi la Samui di un tempo. Il paesino è minuscolo, poche viuzze fiancheggiate da edifici bassi, alcuni moderni, altri vecchie shophouses cinesi in legno ora completamente ristrutturate. Il tutto era animato dal mercato serale che si tiene una volta a settimana….quando si dice il caso! Una miriade di bancarelle che vendono di tutto, da invitanti piatti di noodles fumanti, dolcetti al cocco, spiedini di pollo e di pesce a souvenir, abbigliamento, elettronica, ect, ect….un grand bazar a cielo aperto e concentrato nell’unica e stretta via che attraversa il villaggio. Valeva di essere visitato!

Sabato 23 Agosto

Difficile da accettare ma oggi è l’ultimo giorno di questa meravigliosa vacanza.Mi viene da piangere! Inutile dire quali saranno le attività della giornata…e nemmeno il mood malinconico che ci accompagna riesce a rovinare questo perfetto ultimo giorno di mare. La vera scoperta la facciamo per cena, come di consueto…”l’ultima cena”. Il locale dove in assoluto abbiamo mangiato meglio in tutta la vacanza, ci troviamo così bene che ci pranzeremo anche il giorno seguente prima di partire. Si tratta del Ninja Crêpes, ristorantino molto spartano, con tavoli in plastica, enormi ventilatori arrugginiti per rinfrescare l’ambiente e colorato dal caratteristico e onnipresente tempietto degli spiriti al suo interno. Non ho ancora parlato di questa curiosità ma una postilla e’ d’obbligo.Ogni edificio deve avere una casa degli spiriti, un posto cioè dove possano abitare gli spiriti guardiani del luogo.E’ come un tempio in miniatura, grande come una casetta degli uccelli e montato su di un piedistallo.Deve trovarsi in una posizione importante e non ricevere ombra dalla costruzione principale. Quotidianamente vanno fatte offerte di cibo, fiori candele e incenso. Sono ovunque e alcuni veramente molto molto colorati.C’è’ mancato davvero poco che non ne portassi uno in Italia da mettere in giardino!

Domenica 24 Agosto

Non ci sono molte cose da dire oggi. Alle 15:00 abbiamo il volo per Bangkok e dopo un paio d’ore la coincidenza per rientrare in Italia.Ho sperato fino all’ultimo che uno dei 2 voli venisse cancellato ma inutilmente. Non ci rimane che rassegnarci all’idea di salutare questo paradiso.

La Thailandia e’ una terra magica che offre esperienze di ogni genere: sensoriali, artistiche, spirituali.Dalle rovine gloriose della antiche città’ alla frenesia della Bangkok dinamica e moderna; dalle lussureggianti montagne del Nord coperte di vegetazione alle spiagge bianche e sabbiose del Sud. Un luogo che vi delizierà con i suoi profumi e sapori della famosa cucina tradizionale e vi coccolera’ grazie alla gentilezza e cordialità della gente. Un paese che non si lascia sottomettere dalla fretta, dove il tempo scorre molto lentamente. Un paese dove le difficoltà e i problemi quotidiani vengono affrontati con il sorriso; E’ l’arte del Mai Pen Rai, l’arte del lasciarsi “scivolare le cose addosso”. Tutti noi dovremmo provare a mettere in pratica questa filosofia, ad essere più pazienti e tolleranti, si vive meglio!

La Thailandia e’, in poche parole, un paese che vi rimarrà impresso nella mente, nell’anima e nel cuore.

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