Thailandia, la terra del sorriso 2

Un mix impressionante di tutto ciò che si può cercare in una vacanza perfetta: natura incontaminata, templi maestosi, mix di culture e religioni, persone calorose, spiagge mozzafiato, cibo genuino e saporito e paesaggi che mai ci saremmo sognati di vedere
Scritto da: sandy86
thailandia, la terra del sorriso 2
Partenza il: 23/12/2016
Ritorno il: 14/01/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Thailand, the land of smile

Quest’anno, per la prima volta, passeremo le festività natalizie al caldo, lontani dal freddo e dal trambusto delle nostre città. Dopo aver riflettuto a lungo sulla destinazione, ci siamo imbattuti in un volo abbastanza economico e quindi la scelta è ricaduta sulla Thailandia. Partenza il 23 Dicembre e rientro il 14 Gennaio, volo Qatar Airlines, pagato quasi 700€ a persona. Viaggiatori io e Fabrizio, il mio compagno di vita e di viaggi.

L’itinerario è: Khao Sok – Isole Similan – Phuket – Phi Phi – Ao Nang.

23 Dicembre

Partenza alle 09.55 da Milano Malpensa, direzione Qatar! Dopo 6 ore di viaggio atterriamo a Doha, dove ci attende uno scalo di ben 9 ore. Non volendo sprecare tutto questo tempo in aeroporto, decidiamo di recarci al banco controlli per ottenere il visto e uscire a fare un giro. Il visto costa 100 QAR a testa ed è pagabile esclusivamente con carta di credito. Subito dopo cambiamo dei soldi e usciamo a prendere un taxi che per 40 QAR (poco più di 10€) ci porta al Souq Waqif, il mercato di Doha aperto 24h. E’ già sera e tutte le altre attrazioni turistiche sono chiuse, quindi ci prendiamo qualche oretta per girare nel bellissimo mercato fra le botteghe di spezie, stoffe, prodotti tipici e artigianato. Si sta benissimo, 20 gradi, clima perfetto, soprattutto se pensiamo alla partenza di questa mattina nel freddo e nella nebbia milanese! Mangiamo molto bene e spendendo pochissimo in una via laterale del mercato, acquistando degli assaggini presso le bancarelle. Prima di tornare in aeroporto attraversiamo la strada che dal Souq Waqif da sul mare e ammiriamo lo Skyline di Doha! Non è ancora troppo tardi, quindi torniamo nei pressi del mercato e ci sediamo a bere un ottimo thè caldo per rilassarci ancora qualche minuto, prima di dirigerci verso il taxi che ci riporterà indietro. L’aeroporto di Doha è nuovissimo e molto ben organizzato, i negozi e i punti di ristoro sono aperti 24h, inoltre vi sono numerose salette dove poter schiacciare un pisolino sulle sedie-sdraio. Alcune di queste salette sono a pagamento, altre sono divise per sesso. Noi ne troviamo una mista e gratuita vicino al nostro gate d’imbarco e riusciamo a dormire qualche oretta.

24 Dicembre

Il nostro volo dovrebbe partire alle 3.00 ma subisce un ritardo e alla fine ci imbarchiamo che sono quasi le 6.00 del mattino. Riusciamo a dormire abbastanza bene anche sull’aereo, tra un pasto e un film e nonostante l’aria condizionata altissima! Alle 16.30 ora locale arriviamo finalmente a Krabi e, recuperati i bagagli e cambiato un po’ di soldi nella valuta locale (consiglio di non cambiarne troppi perchè all’aeroporto è molto sfavorevole), prenotiamo un taxi che ci porterà alla nostra prima tappa: il parco nazionale Khao Sok, nella provincia di Surat Thani. Il taxi ci viene a costare 2500 THB, circa 60 euro, per una distanza di 170 km. La signora che guida il taxi è molto simpatica, anche se sembra non conoscere perfettamente la strada per arrivare! Ma dopo 3 lunghe ore giungiamo finalmente a destinazione! Con l’aria condizionata che c’era in macchina non ci rendiamo nemmeno conto di quanto faccia caldo, ma ci sono circa 30 gradi! L’alloggio scelto per la prima tappa è il Royal Bamboo Lodge, un bellissimo complesso di bungalow immersi nel bel mezzo della giungla, ma comunque molto centrali sulla via principale (unica strada!) e a poche centinaia di metri dall’ingresso al parco. Il costo è di 1300 THB per due notti, compresa una squisita prima colazione a base di pancake, yogurt, caffè, cereali e frutta fresca. I bungalow sono molto belli, puliti e ben tenuti e lo staff sempre sorridente (cosa che riscontreremo comunque durante tutta la vacanza). E’ la Vigilia di Natale e quindi, dopo aver fatto una doccia al volo e aver indossato i nostri vestiti estivi, decidiamo di cenare da Pawn’s, il ristorante con le migliori recensioni su Tripadvisor. Il nostro primo approccio con il cibo thai è stato indimenticabile, con zuppe a base di cocco e curry verde, gamberi in tempura e delle freschissime verdure saltate. Solo non fate il nostro errore di ordinare il vino (l’abbiamo fatto solo per festeggiare)… la bottiglia ci è costata infatti più dell’intera cena! Spendiamo comunque poco, circa 1000 THB, di cui 600 appunto solo di vino! Ci fermiamo per il dopocena al Rastabar di Khao Sok, dove beviamo quello che sarà destinato a rimanere il miglior cocktail di tutta la vacanza!

25 Dicembre

Ci svegliamo a suon di urla di scimmiette e canti di uccellini e ci rendiamo conto di essere in un luogo magico, nella pace più assoluta. La colazione ci viene servita dallo staff che indossa cappelli di Babbo Natale e con un sottofondo musicale di jingle bells! Ci prepariamo subito per la nostra prima escursione: oggi si va al lago Cheow Lan per una gita di una giornata intera, con partenza alle 9.30 di mattina e ritorno alle 17.00 e ad un prezzo di 1500 THB a persona. La struttura ci fornisce tutto il necessario, come zaini impermeabili, key way, torce, acqua, ecc.. Il minibus ci porta a destinazione (circa 45 minuti di viaggio) e ci imbarchiamo con altre persone e la nostra guida Gee sul longtail per la navigazione sul lago, dove ammiriamo i bellissimi faraglioni ricoperti di vegetazione e le pareti rocciose che caratterizzano il paesaggio. Si continua poi con un trekking all’interno della giungla e una visita alla grotta dei pipistrelli. Il pranzo, incluso nel prezzo, viene servito sulle case galleggianti ed’è a base di pesce, riso e vari contorni thai. Ci sono poi un paio di ore libere per rilassarsi e fare il bagno nel lago dall’acqua gelida (toccata solo con i piedi), passeggiare e sorseggiare il primo young coconut della vacanza! Al rientro siamo stanchi e cotti dal sole, ma soddisfatti per la prima avventura nella giungla! Questa sera si cena al Bamboo Bistro, questa volta a base di un ottimo pad thai, e poi un cocktail in un localino un po appartato, dove pare stia giungendo al termine una grigliata di Natale!

26 Dicembre

Questa mattina decidiamo di fare un trekking di mezza giornata nella parte del parco più vicina ai nostri bungalow, senza guida. L’ingresso al parco costa 200 THB a persona. Facciamo una meravigliosa passeggiata seguendo i sentieri indicati dai cartelli (13 in tutto) con una piacevole sosta in riva al fiume, dove vediamo da vicino le prime scimmie! Ci imbattiamo inoltre in tanti tipi di uccelli, farfalle e… purtroppo anche in una sanguisuga che si attacca alla gamba di Fabrizio! Pranziamo al Thai Herbs, che appartiene al nostro alloggio e attendiamo poi il minibus che ci porterà a fare il nostro Elephant Trekking (costo 700 THB a persona). Scegliamo di farlo qui perchè abbiamo letto che gli elefanti sono ben tenuti e curati all’interno del parco piuttosto che in zone più gettonate come Phuket. Il giro con Savanà, la nostra elefantessa, dura in tutto un’ora e mezza e non nego di aver avuto qualche dubbio sulla sicurezza, a tratti pensavo davvero di cadere. Comunque molto divertente! Al ritorno abbiamo tempo per un rinfrescante mango-shake e poi saliamo sull’autobus che ci porterà via da questo paradiso, direzione Khao Lak, dove pernotteremo soltanto per l’escursione alle Similan. Dopo un’ora di viaggio arriviamo a destinazione: Riverside Guesthouse, il peggior hotel mai visto! Per fortuna ci fermeremo solo per questa notte, ma non lo consiglio nella maniera più assoluta. Sporcizia in camera e odore sgradevole nelle scale la fanno da padrone! L’unica cosa positiva è il prezzo, 400 THB a notte. Di Khao Lak non riusciamo a vedere molto, visto che al nostro arrivo è già buio. Troviamo però un bel mercato dove ceniamo a base di spiedini di pollo e altre delizie thai a meno di 300 THB in due.

27 Dicembre

Sveglia presto e partenza alle 7.20 per giungere a Thap Lamu, porto d’imbarco per le Isole Similan. Ad attenderci c’è lo staff che prepara la prima colazione e distribuisce l’attrezzatura per lo snorkeling. L’escursione l’abbiamo prenotata in anticipo dall’Italia con l’agenzia Easy Day (assolutamente consigliata per la professionalità e la precisione dei collaboratori) al prezzo di 11000 THB. Ci fermeremo due giorni e pernotteremo in barca, è infatti sconsigliato pernottare sull’isola stessa, perchè purtroppo dopo il tramonto si riempie di topi. Si parte intorno alle 8 e si arriva alla prima isola (numero 5) dopo due ore di navigazione. Primo approccio con il mare thai: caldo, incredibilmente limpido e pieno di pesci di tutti i colori. Ci lasciano fare snorkeling per un’ora e mezza e poi si riparte per un’altra breve sosta snorkeling all’isola numero 6. Il pranzo thai a buffet, molto buono, viene invece servito sulla spiaggia dell’isola numero 4 e dopo di che ci lasciano decidere se passare il pomeriggo in spiaggia e fare un’ulteriore sosta snorkeling. Noi scegliamo la prima opzione, visto che abbiamo ancora tutta la giornata di domani per lo snorkeling. Ci posizioniamo sulla spiaggia dal lato opposto a quella dove attraccano le barche ed’è amore a prima vista: sabbia bianchissima e fine, sembra borotalco, e acqua talmente limpida che i pesci nuotano praticamente a riva vicino ai nostri piedi! Inutile dire che passiamo tutto il pomeriggio tra bagni e sole e ci godiamo poi il tramonto dal punto panoramico dell’isolotto. Quando è oramai buio ci passano a prendere per portarci alla nostra barca, la Pansa Queen, ormeggiata a Princess Bay. Durante la cena a buffet facciamo la conoscenza di altre due coppie italiane, con le quali trascorreremo una piacevole serata a chiacchierare. La notte scorre tranquilla, niente onde, niente mal di mare. La cabina è piccolissima e i bagni sono in comune, ma è tutto molto ben tenuto.

28 Dicembre

Alle 8.30 viene servita la colazione in barca e si parte poi subito per la tappa snorkeling a mio avviso più bella: l’isola numero 7, dove, oltre ai mille pesci arcobaleno, avvistiamo anche una tartaruga che nuota tranquilla sul fondale. Ancora snorkeling a largo dell’isola numero 4, poi pranzo a bordo (troppo presto, alle 11.00!). Nel pomeriggio altro snorkeling all’isola numero 9 e poi si visita Koh Similan, numero 8, dove ci si può rilassare o scegliere di salire sulla famosa “Sailing Rock” per una foto panoramica. Visto così sembra un programma pieno e stressante, ma vi assicuro che non lo è stato affatto. Si ha a disposizione abbastanza tempo per rilassarsi e altrettanto per fare snorkeling, che è poi il vero scopo di questa mini-crociera. Non tralascerei questa tappa per nulla al mondo, anzi, tornassi indietro farei sicuramente un pernottamento in più. Le Similan sono un paradiso terrestre, proprio come ci si immagina la propria “isola felice”! Intorno alle 16.00 purtroppo si riparte e alle 18.00 arriviamo a Khao Lak, dove ci attende già l’autista che ci porterà nella prossima destinazione, Phuket. L’hotel che abbiamo scelto, Chusri, si trova in posizione abbastanza centrale a Patong (costo 10000 THB per 8 notti, compresi di prima colazione). Ceniamo molto bene al No 9 2nd Restaurant, non lontani dalla famosa Bangla Road, a base di pollo e gambery al curry e una buonissima isalata con mango e granchio.

29 Dicembre

Scendiamo per fare colazione e scopriamo che offrono solo pietanze salate, uova ecc.. Anche il caffè si deve pagare a parte! Riusciamo a farci portare giusto un po’ di frutta e pane con marmellata e usciamo poi a prendere un buon caffè caldo al 7Eleven. Noleggiamo uno scooter presso l’hotel per tutta la permanenza a Phuket, al costo di 190 THB al giorno, e ci dirigiamo verso la Paradise Beach. Ovviamente ci perdiamo nei labirinti di Patong dopo soli 5 minuti e chiediamo informazioni in giro. Per fortuna incontriamo una ragazza gentilissima che ci scorta fino alla strada dove si trovano le prime indicazioni per la vicina spiaggia! Paradise Beach è una delle “belle” di Phuket, acqua sempre limpida e sabbia fine. E’ però una spiaggia attrezzata e non proprio tranquilla, con musica, chioschetti ecc. Un ombrellone e due sdraio costano solo 100 THB. Passiamo qui tutta la mattinata e proseguiamo poi verso Kata Noi, dove pranziamo a base di frutta dolcissima (mango, papaya e ananas) e ci rilassiamo fino a sera sulla bella spiaggia. Al rientro ci sorprende un temporale improvviso e arriviamo in hotel bagnati dalla testa ai piedi. Ci si può comunque imbattere in questi temporali estivi, che però non durano molto e non abbassano di certo la temperatura estiva! Stasera si cena da Linda Seafood, che più che un ristorante è un tendone sul lato della strada. Assaggiamo il nostro primo riso saltato e servito nell’ananas, davvero eccezionale! Ci inoltriamo poi per un cocktail nella Bangla Road, il cuore della vita notturna di Patong. La via è sempre affollata e popolata da persone di qualsiasi età ed etnia, piena zeppa di locali con cubiste thai, negozi, agenzie, discoteche, mini market, bar notturni e centri massaggi.

30 Dicembre

Questa mattina ci svegliamo di buonora per raggiungere Coral Island. Con il nostro scooter arriviamo al porto di Rawai, dove decidiamo di imbarcarci su un long tail privato al costo di 1500 THB, che ci porterà a Coral e ci aspetterà li per il ritorno. Non scegliamo gli speed boot perchè si viaggia stipati come le sardine insieme a 1000 turisti cinesi… Il viaggio in barca non dura molto, mezzoretta al massimo e possiamo già goderci il caldo sole thailandese. Arriviamo che l’isola è ancora quasi vuota, nessuno a rompere la magia di questo posto: spiaggia bianca, formata da piccoli frantumi di conchiglie e coralli, bianchissima, e mare come sempre caldo e trasparente. Si può scegliere di arrivare alla spiaggia principale, Long Beach, oppure a quella più piccolina, Banana Beach. Noi ci facciamo portare su quest’ultima, non facendoci mancare comunque una visita a piedi anche a Long Beach, attraverso un sentiero nel boschetto. Sono entrambe belle e in realtà si affollano entrambe allo stesso modo già nel primo pomeriggio, quindi non fa molta differenza. Il posto è comunque ben tenuto, con due o tre chioschetti dove mangiare e bagni pubblici. Ci sono anche degli alloggi per chi volesse dormire sul posto, ma ci dicono che per periodi come questo bisogna prenotare con largo anticipo. La giornata passa tranquilla, avvistiamo persino un bellissimo tucano e un’enorme stella marina di colore blu! Poco prima del tramonto, con la bassa marea, torniamo a Rawai dove ripartiamo con il nostro motorino alla volta di Patong. Dopo la doccia decidiamo di fare un veloce giro al centro commerciale Jungle Cylon, più che altro per vedere i prezzi dell’elettronica e comprare qualche vestito di stoffe thai. In realtà i negozi lasciano molto a desiderare, così come anche i prezzi che sono simili ai nostri (tranne forse per i cellulari). Decidiamo di non perdere altro tempo e usciamo per cenare al Banzaan a base di spiedini vari e acquistiamo anche la frutta per il giorno dopo. Mangiare qui è un’esperienza che vi consiglio se vi trovate a Patong, è tutto molto genuino e i prezzi sono bassissimi! E come stuzzichino di mezzanotte stasera non ci facciamo mancare nemmeno una fritturina mista di cavallette, grilli e larve! Non hanno molto sapore se non di sale, quindi assaggiatele pure!

31 Dicembre

Questa mattina dormiamo un po’ di più e facciamo colazione con calma, solito caffè al 7Eleven, e partiamo poi per raggiungere Koh Sirey, collegata da un ponte a Phuket. Ci vogliono circa 45 minuti di scooter prima di arrivare e sulla strada veniamo persino benedetti da un monaco buddhista! Sarà stato il karma o come lo si voglia chiamare, ma da quel momento in poi succedono strani fatti, come gente che accosta mentre siamo fermi al semaforo e ci spiega la strada per Koh Sirey senza che avessimo chiesto nulla! Sorvoliamo sul mistico, dicendo che a Koh Sirey non c’è nulla di entusiasmante da vedere, a parte il villaggio degli zingari di mare e il tempio con le scimmiette al lato della strada. Il mare qui non è per niente bello, così come in tutta la costa Est di Phuket, che è più che altro fangosa e non adatta alla balneazione. Anche il clima non contribuisce particolarmente, il cielo è infatti parecchio nuvoloso. Approfittiamo quindi per dirigerci al Monkey Hill, la collina delle scimmie, ovviamente non prima di aver acquistato un casco di banane. Passiamo un po’ di tempo in compagnia di questi simpatici animali, che in questa zona sono assolutamente abituati agli esseri umani e si lasciano avvicinare e accarezzare senza problemi! Nel primo pomeriggio visitiamo Phuket Town, che di bello ha solo un grazioso mercatino dove mangiamo dei deliziosi ravioli al vapore e dei noodles strepitosi, serviti con un brodetto di carne, a soli 115 THB (3 euro in due per pranzare!). Acquistiamo anche dei tipici dolcetti thai a base cocco, serviti nelle foglie di palma. Prossima tappa: Wat Chalong, bellissimo tempio 20 minuti a Sud-Est di Phuket Town. Si tratta di un complesso di templi buddhisti composto da costruzioni maestose, statue dorate e decorazioni spettacolari. Per le donne ci sono appositi “stand” dove prendere in prestito dei teli per coprirsi le gambe e le spalle e, prima di entrare a visitare i templi, bisogna togliersi le scarpe. E’ un luogo certo turistico e affollatissimo, con anche delle bancarelle che vendono di tutto, ma è assolutamente da non perdere per il suo fascino. Non ancora stanchi decidiamo di approfittare del cielo nuvoloso e ci dirigiamo verso il Big Buddha. Le indicazioni per raggiungerlo sono fuorvianti, ci perdiamo infatti due volte prima di imboccare la strada giusta (grazie all’aiuto di un passante). Impressiona soprattutto la sua dimensione, alta all’incirca 45 metri, e la vista mozzafiato sulla città sottostante. Si possono acquistare dei pezzi di marmo per contribuire ai lavori che stanno svolgendo, inoltre c’è la possibilità di pregare insieme ai monaci. Davvero suggestivo! La giornata giunge al termine e torniamo in hotel a “farci belli” per i festeggiamenti di capodanno. Ceniamo a base di gamberoni enormi e granchi e andiamo poi sulla spiaggia di Patong, dove sono già iniziati i fuochi d’artificio. Una serata favolosa, luci e lanterne ovunque nel cielo, botti sparati tutta la notte e migliaia di persone a festeggiare senza sosta. Entriamo anche in una discoteca, ma la musica non ci piace affatto e torniamo quindi in spiaggia fino alle prime luci del mattino. Un’esperienza davvero indimenticabile!

1 Gennaio

Un po’ frastornati ci svegliamo in tarda mattinata, il sole è tornato a risplendere dopo la giornata incerta di ieri, così andiamo a riposare ancora un po’ sulla spiaggia di Laem Singh. Si lascia il motorino al parcheggio sulla strada e si scende poi giù per una ripida scalinata. L’ingresso è a pagamento, 100 THB, ma vale la pena andarci. La spiaggia è quasi tutta attrezzata, noleggiamo quindi ombrellone e sdraio e passiamo la giornata tra un massaggio thai direttamente sulla spiaggia e qualche young coconut, facendo amicizia anche con la simpatica scimmietta che appartiene ai propietari del lido (che purtroppo tengono legata ad un albero). Seratina tranquilla Patong, dove ceniamo al Thai Smile, ristorante consigliatissimo per la cucina thai rivisitata!

2 Gennaio

Oggi il nostro scooter ci porta sulla bellissima spiaggia di Nai Harn, all’estremo Sud dell’isola. Spiaggia davvero incantevole e tranquilla, anche se per arrivarci ci vuole un bel po! Non abbiamo l’ombrellone e, quando il sole inizia a scottare troppo, ci spostiamo per qualche foto panoramica a Promthecape. Niente di eccezionale secondo noi, giusto da andarci se si è già in zona. Il tempo di risalire sullo scooter e si abbatte su di noi un temporale improvviso, ci rifugiamo quindi subito in un bar ad aspettare che smetta di piovere mentre sorseggiamo un ottimo mango-shake. Nel pomeriggio risaliamo verso Patong, dove facciamo qualche altro bagno. La spiaggia di Patong è lunghissima ma davvero troppo affollata, con giochi in acqua, attività di ogni genere e musica ad ogni ora del giorno. Questa sera si cena al mercato di Patong e, col senno di poi, l’avremmo fatto più spesso! Sono moltissime le bancarelle, dalla frutta, agli spiedini (noi assaggiamo quelli di coccodrillo), al pesce freschissimo. Il bello è che ci si può tranquillamente sedere in uno dei bar, ordinando solo da bere e portando con se il cibo che si è acquistato e fatto cucinare alle bancarelle! Al ritorno purtroppo veniamo fermati dalla polizia, abbiamo dimenticato di mettere il casco perchè eravamo vicinissimi all’hotel. Morale: 1000 THB di multa. Avremmo in realtà dovuto pagare la multa presso la stazione di polizia, ma il poliziotto “intasca” diciamo la mazzetta e ci lascia andare! Finiamo la serata nel rasta bar sulla Nanai Road con una Singha ghiacciata.

3 Gennaio

Ci spingiamo ancora all’estremo Sud per passare la giornata a Ya Nui, una delle spiagge più belle di Phuket per fare snorkeling. Quando arriviamo, al mattino presto, non c’è ancora nessuno e la marea bassissima. Approfittiamo quindi per fare dei lunghi bagni in solitudine con le nostre maschere. Pranziamo nel locale alle spalle della spiaggia e continuiamo la giornata a Ya Nui fino al tramonto. Per cena ancora mercato, questa volta a Katu, ugualmente buono ma con meno scelta rispetto a Patong. Visto che è la nostra ultima sera qui, facciamo qualche acquisto nelle bancarelle di Patong e un’altro giro sulla Bangla Road, per chiudere poi in bellezza in uno dei tanti locali con musica a bere qualche cocktail.

Phuket ci è piaciuta tanto, le spiagge sono tutte molto belle e l’isola, se pur di dimensioni notevoli, si gira facilmente. Il bello è che si può alternare la vita da spiaggia alle visite di templi e villaggi e che, se si pianifica tutto in modo consapevole, si riesce a sfuggire alle zone troppo turistiche e commercializzate. Dormire a Patong è stata una scelta fatta soprattutto per comodità, ma ci sono posti sicuramente più tranquilli e affascinanti dove fare tappa!

4 Gennaio

Restituiamo il nostro scooter e facciamo una passeggiata sul lungomare di Patong, dove non ci facciamo mancare un delizioso massaggio thai, forse il migliore di tutta la vacanza. In tarda mattinata ci viene a prendere il minibus che ci porterà al porto di Rassada e da quì prenderemo il traghetto per Phi Phi Island. Il biglietto costa 400 THB (compreso il trasferimento dall’hotel). Meglio arrivare e mettersi in fila per tempo, in modo da assicurarsi un posto all’interno, visto che fuori il sole è battente e non ci sono ripari! La navigazione dura un’ora e mezza e una volta arrivati a Tonsai Bay ci rendiamo conto di quanto turistica sia Phi Phi: c’è gente ovunque, non si capisce niente, una fila allucinante all’informazione turistica e noi non abbiamo idea di dove si trovi esattamente il nostro hotel. Alla fine ci facciamo aiutare da un “carrettino”, perchè l’hotel è a circa 20 minuti a piedi ma con le valigie e senza conoscere la strada non riusciamo proprio da soli! La guesthouse che abbiamo prenotato è la Film House, sulla spiaggia dal lato opposto di Tonsai, ovvero Loh Dalum Beach (prezzo 1500 THB per 3 notti, solo pernottamento). Gli alloggi sono molto carini e comunque puliti, unica pecca un’umidità allucinante. Pensare che la sera prima di uscire dovevamo asciugare i vestiti (chiusi nelle valigie) con il phon prima di indossarli, stessa cosa con le lenzuola prima di andare a letto! Il pomeriggio lo passiamo ad esplorare le vie di Phi Phi Don e prendiamo poi un aperitivo direttamente sulla spiaggia, dove i locali cominciano già a prepararsi per i beach party notturni. Ceniamo al Papaya Restaurant, solite zuppe di cocco e pad thai, piatti buoni ma più cari rispetto agli standard thai, ma a Phi Phi costa tutto un po di più (comunque sempre poco per i nostri standard).

5 Gennaio

Ci svegliamo prestissimo perchè abbiamo intenzione di partire per le 6.30 alla volta di Maya Bay, per essere lì prima delle orde di turisti che vengono per le gite giornaliere. Facciamo colazione al volo a Tonsai e contrattiamo il prezzo con un long tail privato e alla fine la spuntiamo a 1000 THB per un giro di 5 ore tra Maya Bay (Phi Phi Leh), Ao Ran Tee Lagoon e Monkey Beach. Riusciamo ad arrivare davvero tra i primi e, nonostante il cielo ancora un po’ velato, ci godiamo la bellissima Maya Bay quasi in solitudine. Solo quando arrivano le tantissime barche si capisce quanto questo luogo, reso celebre dal film The Beach, sia stato preso d’assalto e commercializzato, spezzandone forse un po’ la bellezza (e ovviamente ci siamo dentro anche noi!). Esploriamo un po’ l’isoletta disabitata di Phi Phi Leh e arriviamo ad un punto panoramico con una bella vista sul mare e sulla baia. La seconda tappa è la laguna di Ao Ran Tee, dove il nostro barcaiolo si ferma in mezzo mare per farci fare dello snorkeling meraviglioso e una miriade di tuffi nelle acque tiepide. Si riparte infine per Monkey Beach, spiaggia bellissima (all’altezza di Maya Bay) e altrettanto affollata. La spiaggia è popolata da curiose scimmiette che si avvicinano ai turisti per rubare quello che trovano nelle borse. In realtà sono abbastanza aggressive, diverse da quelle che avevamo incontrato a Phuket. Ci avevano comunque detto in precedenza di stare attenti alle scimmie di Phi Phi e di non toccarle, in quanto hanno la rabbia e potrebbero quindi rovinare la vacanza. La nostra gita si conclude nel primo pomeriggio, ma fa ancora caldo e prendiamo quindi una barca per Long Beach, dove resteremo fino ad ammirare un bellissimo tramonto. Ceniamo al Jasmine Restaurant, assolutamente consigliato per il riso all’ananas e gli spiedini di gamberi, e andiamo poi sulla spiaggia ad assistere ad uno dei tanti spettacoli dei fuocolieri e a bere cocktail dai secchielli a suon di musica house!

6 Gennaio

Giornata dedicata alle immersioni, abbiamo infatti prenotato un DSD al prezzo di 3400 THB tramite l’agenzia Easy Day per inoltrarci nel mondo subacqueo. È la prima volta per noi, quindi una nuova avventura. Ci troviamo al mattino con gli istruttori e gli altri partecipanti e partiamo da Tonsai intorno alle 9.00. A bordo viene preparata una colazione a buffet e intanto il nostro istruttore, che seguirà solo noi due, ci fa un’infarinatura di teoria. Ci fermiamo presto per la prima delle due immersioni e ci sistemiamo con bombole e maschere. Il primo approccio non è stato dei migliori, almeno per me che soffro d’ansia, ma piano piano ci si abitua e l’istruttore ci terrà comunque attaccati a se per tutta la durata. Durante le due immersioni vediamo tantissimi pesci colorati, coralli e con immensa fortuna anche due squaletti! Esperienza bellissima da fare almeno una volta nella vita, ma preferisco comunque di gran lunga lo snorkeling! La seconda parte della giornata la passiamo sulla Nice Beach a Phi Phi Don, facciamo un massaggio thai davvero “strong” e ceniamo in un localino li vicino. Phi Phi era per me una tappa esseziale, la sognavo ad occhi aperti fin da quando ho prenotato il volo. Purtroppo e visto anche il periodo di alta stagione, era davvero troppo turistica e affollata. Ha conservato ben poco di autentico, se pur le spiagge siano meravigliose. Sembra tutto volto esclusivamente a “spennare” i turisti!! Ma resta comunque un piccolo paradiso.

7 Gennaio

Giornata di partenza, ma… piove a dirotto! Non abbiamo idea di come fare ad arrivare fino a Tonsai con le valigie. Aspettiamo un po’ ma poi dobbiamo comunque incamminarci perché rischiamo di perdere il traghetto per Ao Nang. Nonosante gli impermeabili arriviamo bagnati dalla testa ai piedi e anche le nostre valigie sono in pessime condizioni. Il viaggio in traghetto è stato infernale, si moriva di freddo per via dell’aria condizionata stile Siberia! Per fortuna smette di piovere quando arriviamo ad Ao Nang e riusciamo a prendere un taxi e raggiungere facilmente l’hotel della nostra ultima tappa: The Krabi Forest Homestay, bellissimi bungalow all’interno di un villaggio in mezzo al verde, ma comunque a breve distanza a piedi dal centro e dalla spiaggia di Ao Nang, sempre a buon prezzo (6000 THB per 6 notti con prima colazione). Visto che non abbiamo più vestiti asciutti dobbiamo portare l’interno contenuto delle nostre valigie alla lavanderia della struttura! Usciamo poi a fare un giro per orientarci un po’ ed informarci sulle partenze delle long tail. Il mare di Ao Nang infatti non è il massimo, ma questo già lo sapevamo. E’ però la base ideale per esplorare le bellissime isolette vicine, affidandosi appunto di giorno in giorno alle imbarcazioni. Facciamo un veloce pranzo a base di riso dolce con mango e prendiamo qualche ora di sole sulla spiaggia. La serata la passeremo in uno dei tanti rasta bar con musica dal vivo e ottimi cocktail.

8 Gennaio

Sorpresa… Piove di nuovo! Decidiamo intanto di noleggiare il nostro scooter e mentre aspettiamo facciamo colazione. Qui ci fanno scegliere quello che vogliamo dal menu del bar che ha davvero tantissima scelta. Non è assolutamente giornata da spiaggia e visto che la pioggia non è troppo forte, partiamo subito con il nostro motorino per visitare Tha Pom, la foresta delle mangrovie. È carina da passarci un’oretta, ma niente di che. Giusto un diversivo se non si pu andare al mare. Passiamo da Krabi a gironzolare un po’ nel mercato, dove pranziamo divinamente! Si capisce subito che questa zona della Thailandia è fortemente ad impronta mussulmana, sono infatti la maggioranza rispetto alla popolazione buddhista. Al rientro purtroppo piove davvero forte e passiamo quasi un’ora sullo scooter sotto l’acqua. Torniamo in hotel e, mentre Fabrizio riposa, vado a farmi fare un bel massaggio ai piedi (la spa fa parte della struttura). Poco prima del tramonto torna finalmente il sereno e possiammo uscire in tranquillità, passando la serata in un secondo rasta bar dove facciamo amicizia con una ragazza polacca e ascoltiamo della buona musica dal vivo.

9 Gennaio

Il sole è tornato a splendere in tutta la sua bellezza, quindi ci rechiamo subito all’imbarco e acquistiamo il biglietto per il long tail che ci porterà a Railay, 100 THB a persona a tratta. Arriviamo a Railay West e siamo subito entusiasti dal paesaggio davvero suggestivo. L’acqua è bella e pulita, ma non limpidissima, perchè la sabbia è davvero molto fine. Ma quello che di più impressiona sono le alte vette rocciose a strapiombo sul mare. La spiaggia si affolla velocemente, anche perchè è la zona di Railay più attrezzata, con lidi e localini sul mare dove mangiare e bere qualcosa. All’estremo Nord si trova invece Tonsai, raggiungibile tramite un sentiero roccioso a strapiombo sul mare, dove si notano anche moltissimi free climber. Tonsai ci piace di meno, torniamo quindi indietro dopo uno shake rinfrescante raggiungiamo Railay East, incontrando sulla strada delle simpatiche scimmiette che sostano sugli alberi. A Railay East praticamente non c’è possibilità di balneazione, la bassa marea scopre mangrovie e detriti che il mare porta con se, è più che altro una zona paludosa. Ma andando avanti per pochi minuti si arriva alla bellissima Ao Phra Nang, forse la spiaggia più bella e suggestiva di Railay. Non ci sono locali qui, l’aria è molto più rilassata e il mare incredibilmente verde crea un meraviglioso contrasto con le rocce e con il cielo blu! Particolarità di questa spiaggia è Tham Phra Nang, una grotta piena di falli. Il mito narra che lo spirito di una principessa indiana, che affondò in mare con la sua barca, dimori nella grotta e che per questo i pescatori iniziarono a portare in dono al suo altare dei falli di legno per assicurarsi una buona pesca. Nel tardo pomeriggio torniamo a Railay West per gli ultimi bagni rinfrescanti della giornata e per godere di un bellissimo tramonto. Questa sera ceniamo al Cliff Restaurant, un ottimo all you can eat thai davvero ben fornito. Il pezzo è di 450 THB a persona, ma c’è davvero tanta scelta di pietanze. A noi sono piaciuti tantissimo gli involtini di pesce marlin, ne abbiamo mangiato una quantità industriale!

10 Gennaio

Dopo la nostra solita colazione decidiamo di fare un giro in scooter per esplorare un po’ i dintorni di Ao Nang e Krabi e alla fine ci impuntiamo a raggiungere Koh Pu! Le imbarcazioni che portano sull’isola partono dal porticciolo di Krabi, dalla zona in cui sostano gli zingari di mare. Purtroppo ci dicono che oggi non c’è possibilità di raggiungere l’isola e capiamo subito perchè: la pioggia fortissima di due giorni fa ha trasformato questa parte di costa in una zona fangosa, il mare è praticamente marrone, pieno di terra e ovviamente non ne sarebbe valsa la pena. Per cui pranziamo in un grazioso mercatino, acquistiamo frutta e dolci thai per la merenda e ci dirigiamo poi a Noppharat Thara Beach, vicina ad Ao Nang, dove passeremo il resto della giornata. Spiaggia carina, più di quella di Ao Nang e molto più tranquilla, senza il via vai continuo di long tail (ce ne sono ma pochissime). Stasera ceniamo al Bawarchi Delight, sul lungomare. Si tratta in realtà di un ristorante indiano che offre però anche pietanze thai. Qui sono infatti molti i ristoranti gestiti da indiani, si fa quasi fatica a trovarne uno locale! Il cibo è però delizioso ugualmente, ordiniamo riso saltato, nooles e curry, spendendo pochissimo per via dell’happy hour,con una birra media sempre in omaggio. La serata la passiamo a passeggiare nelle viuzze laterali e a gironzolare nei negozietti che vendono vestiti davvero carini ad ottimi prezzi.

11 Gennaio

Oggi giro di Tup, Chicken e Poda Island. Ci rechiamo quindi al solito baracchino a contrattare per un long tail privato che al costo di 1500 THB ci porterà a spasso tutto il giorno. Non avevamo infatti voglia di fare il giro delle cinque isole con i soliti tour organizzati su barche super-affollate. La prima fermata è la bellissima Tup Island, che risulta già parecchio piena soprattutto per via delle sue piccole dimensioni. L’isola è caratterizzata da una sottile striscia di sabbia che unisce due scogli, l’acqua è incredibilmente limpida e ritroviamo finalmente la sabbia bianca che manca ad Ao Nang e tantissimi pesci colorati che nuotano vicino alla riva. Quindi da portare assolutamente le maschere! Dopo mezzogiorno proseguiamo per Chicken Island, isola appunto a forma di Pollo se vista dal mare. Qui meno pesci, ma spiaggia altrettanto bella e mare limpido come nella prima. Non abbiamo fatto in tempo perché siamo poi andati a Poda, ma nel tardo pomeriggio, con la bassa marea, è possibile raggiungere Tup Island a piedi da Chicken Island attraverso una striscia di sabbia che le unisce. Poda Island è invece la nostra preferita, basta spostarsi sul lato opposto da quello dove arriva il long tail per essere in un vero e proprio paradiso, caratterizzato da un grande faraglione nel mare che ben si presta a scatti fotografici suggestivi! Sull’isola è presente anche un piccolo chioschetto che vende granturco, bibite e qualche snack confezionato e ci sono zone verdi e alberi sotto i quali rifugiarsi quando il sole scotta troppo. Passiamo il resto della giornata nella fantastica Poda e rientriamo al tramonto, gustandoci anche quest’altra meraviglia direttamente dal mare. Al rientro ci mettiamo d’accordo con il nostro barcaiolo e prendiamo appuntamento per l’indomani alle 09.30, per farci portare a Hong Island (2000 THB perchè più lontana rispetto alle altre). Questa sera ceniamo nelle bancarelle improvvisate sul marciapiede, sulla strada che dal Krabi Forest Homestay porta al lungomare. Mangiamo del pesce alla griglia buonissimo, insalata di papaya piccante e spiedini di gamberetti. Bisogna ovviamente avere pazienza che si liberi uno dei pochi posti a sedere e portarsi cibo e bevande da se avanti e indietro, ma si risparmia parecchio rispetto ai già economici ristoranti veri e propri. Solita passeggiata digestiva e dopocena al reggea bar.

12 Gennaio

Il nostro barcaiolo è puntualissimo e ci aspetta già per salpare alla volta di Hong Island, a suo parere la più bella isola della Thailandia! Ci vogliono circa 45 minuti per arrivare e lì passiamo prendendo il sole e ammirando il panorama. Passiamo attraverso una laguna davvero suggestiva, dove il “capitano”, come lo abbiamo battezzato, ci fa tuffare per un bagno rinfrescante (in realtà l’acqua è caldissima!). Le Hong sono in realtà un gruppo di isolette che vediamo tutte dal mare, fino a fermarci poi in una di loro e prendere posto sulla spiaggia. Anche qui c’è già parecchia gente in giro e i posti all’ombra sono limitati. Riusciamo a sdraiarci però sotto ad una pianta e a fare delle lunghe nuotate. L’acqua è limpida e piena di pesci, ma risulta un po’ sporca, se così si può dire, rispetto alle isole che abbiamo visto ieri. I colori sono molto più affascinanti e la vegetazione fittissima arriva fino a dentro l’acqua, quindi da un punto di vista paesaggistico è sicuramente la più bella isoletta visitata da Ao Nang. Ma per nuotare e fare snorkeling abbiamo preferito Poda Island a tutte le altre, anche a Hong! La giornata scorre tranquilla e nel primo pomeriggio il capitano ci porta della frutta che aveva comprato per noi: mango e ananas dolcissime, già tagliate e disposte in un sacchettino! Intorno alle 15.00 quasi tutti i turisti che sono qui con le gite organizzate vanno via, quindi riusciamo a rilassarci e a godercela. Rientriamo un po prima perchè siamo cotti dal sole e fa un caldo quasi insopportabile… Infatti, arrivati a casa, non sto troppo bene e mi rendo conto di avere una lieve insolazione. Dopo una doccia fresca e qualche oretta di sonno sto però già meglio e usciamo per la nostra “ultima cena”! Esageriamo perchè vogliamo ordinare tutte le nostre pietanze preferite che non troveremo più una volta tornati in Italia, quindi via a verdure croccanti, riso saltato all’ananas, pad thai, gamberi al cocco, curry verde e rosso! Facciamo qualche acquisto, più che altro souvenir, vestiti e vari tipi di thè e ce ne andiamo a letto tranquilli.

13 Gennaio

Ci svegliamo con calma perché la camera sarà nostra ancora per oggi, partendo infatti nel tardo pomeriggio avremo bisogno di fare una doccia prima di andare in aeroporto. Passiamo la mattinata sulla spiaggia di Ao Nang, ad osservare i long tail che vanno avanti e indietro e a guardare l’orizzonte, proprio sulla spiaggia che tutti (anche noi) snobbano, ma che adesso che dobbiamo partire ci sembra bellissima! Pranzo leggero in un localino direttamente sulla spiaggia e rientriamo per preparare le nostre cose e lasciare lo scooter. Prendiamo un ultimo mango-shake e young coconut mentre aspettiamo il taxi, che arriva puntualissimo e ci porta all’aeroporto di Krabi. Ao Nang è stata una tappa particolare che inizialmente non rientrava nemmeno nel nostro itinerario. Non è stata però meno bella delle altre, anzi, da un punto di vista paesaggistico forse quella che ci ha lasciato di più, con questa vegetazione fittissima e le altissime e imponenti rocce a picco che caratterizzano tutta questa zona della Thailandia. Dal punto di vista del mare è vero, non si ha la classica spiaggia caraibica sotto casa, ma basta prendere un long tail per arrivare in bellissime isolette disabitate dove passare le giornate a fare snorkeling.

Il volo di ritorno è stato abbastanza straziante, con ancora qualche strascico dell’insolazione e il disagio di un’altro scalo a Doha lungo 6 ore, che però al ritorno passiamo in aeroporto a riposare e girare un po per i negozi. Rientro a Malpensa il 14 Gennaio… con un freddo allucinante e la neve ai bordi delle strade: un vero incubo!

Dire che la Thailandia ci è piaciuta sarebbe troppo riduttivo, soprattutto perchè è stata una grande scoperta. E’ nato tutto per caso, grazie a un volo trovato a un prezzo molto buono rispetto alla nostra meta da sogno che sarebbero stati i Caraibi. La Thailandia ci ha accolti con un enorme sorriso e a braccia aperte, a partire dalla prima tappa nel parco nazionale, anzi, a partire dal primo viaggio in taxi dall’aeroporto a Khao Sok! È un mix impressionante di tutto ciò che si può cercare in una vacanza perfetta: natura incontaminata, templi maestosi, mix di culture e religioni, persone calorose, spiagge mozzafiato, cibo genuino e saporito… scimmie, elefanti, tucani, farfalle e pesci di ogni forma e colore e paesaggi che mai ci saremmo sognati di vedere. Ma questo è solo un arrivederci!



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