Thailandia: Koh Lipe, piccolo isolotto tropicale nel Mar delle Andamane
Il viaggio per raggiungerla è lungo e bisogna mettere in conto diverse ore di attesa tra uno spostamento e l’altro; si può arrivare sull’isola passando dalla Thailandia o dalla Malesia.
Via Thailandia: volo su Bangkok – volo interno su Hatyai oppure su Trang – barca per Koh Lipe.
Via Malesia (soluzione scelta da noi): volo su Kuala Lumpur – volo interno su Langkawi – barca per Koh Lipe (due barche al giorno, una la mattina e una il pomeriggio).
L’isola è molto piccola, si gira a piedi e non ha un centro abitato. Le due spiagge principali – Pattaya e Sunrise – sono collegate tra loro dalla Walking Street, una caratteristica vietta dove si concentrano i principali servizi rivolti ai visitatori: piccole agenzie turistiche locali, negozietti, ATM per prelevare, farmacie e ristoranti.
Noi abbiamo scelto di trascorrere una settimana a Koh Lipe per dedicarci alla vita da spiaggia e alle immersioni, ma volendo optare per una vacanza più completa, sono altre le isole su cui indirizzarsi, dove poter girare in motorino, visitare qualche tempio, andare alla ricerca di colorati mercati o recarsi in un elephant camp; Koh Samui, Koh Phangan, Koh Tao (costa est), oppure Phuket (costa ovest) offrono molte più attività.
PATTAYA BEACH
Pattaya Beach è la spiaggia principale di Koh Lipe, sulla quale si sbarca e si sbrigano le pratiche doganali di ingresso (per chi arriva dalla Malesia). Inoltre le maggior parte dei resort si affaccia su Pattaya.
Proprio per questo abbiamo pensato che fosse il luogo meno adatto a noi per soggiornare, preferendo di solito località più appartate; invece ci siamo dovuti ricredere.
Posso affermare senza alcun dubbio che Pattaya sia la spiaggia più bella di tutta l’isola: una distesa di sabbia fine e bianca come il borotalco, ma è il colore dell’acqua che stupisce, una laguna cristallina di un azzurro intenso, più caraibico che thailandese. Nonostante le innumerevoli strutture che si susseguono, non c’è confusione e la presenza di lettini e ombrelloni è limitata.
Noi abbiamo soggiornato al Mali Resort Pattaya Beach, una struttura di ottimo livello e piuttosto costosa per gli standard locali, ma optando per i bungalows nella parte vecchia si riesce a risparmiare.
Pattaya si presta a lunghe passeggiate facendo sosta negli innumerevoli localini fronte mare, tutti rigorosamente in perfetto stile thai, con cuscini e tavolini sulla sabbia e dove – la sera – poter assistere agli spettacoli con il fuoco.
SUNRISE BEACH
Leggendo le recensioni in rete prima della partenza, abbiamo pensato che Sunrise Beach fosse la spiaggia migliore di Koh Lipe, ed è qui che abbiamo pernottato per un paio di notti. Il problema di Sunrise è che la spiaggia è corta e le numerose longtail boats ancorate a riva rendono lo scenario molto caratteristico, ma disturbano la balneazione; inoltre i colori del mare non sono eccezionali come a Pattaya.
Un motivo per soggiornare qui però c’è ed è il Castaway Resort Koh Lipe. Questa struttura è incantevole, con tipicissimi bungalows di legno a due piani, dotati di amaca sul terrazzino e immersi in un fitto palmeto. Se ci si accaparra una delle capanne fronte mare, l’esperienza “cast away” sarà davvero unica.
Purtroppo non avendo prenotato in anticipo non abbiamo trovato posto e ci siamo sistemati nell’hotel accanto, il Cabana Lipe Beach Resort, di buon livello ma esteticamente anonimo.
Se è vero che i primi metri di mare fronte Sunrise Beach non hanno colori degni di nota, è altrettanto vero che noleggiando una canoa e pagaiando verso il largo si raggiungono delle secche, piscine naturali di un verde smeraldo brillante con dei banchidi corallo tra cui snorkelare.
La sera Sunrise non è animata come Pattaya, ma qualche localino tipico si trova anche qui e uno di questi è proprio accanto al Cast Away Resort.
KARMA BEACH
Karma Beach è la continuazione di Sunrise Beach ed è qui che si trova la lingua di sabbia più fotografata di Koh Lipe. Questa piccola baia appartata fronteggiata da una laguna di tutte le tonalità d’azzurro è l’angolo più esclusivo dell’isola.
Qui si trova un unico resort, il Mountain Resort Koh Lipe, che offre sistemazioni moderne all’interno di un giardino tropicale, ma dispone anche di una manciata di bungalows affacciati proprio sulla baia a pochi metri dal mare. Le lingue di sabbia che creano piscine naturali e le palme ai lati rendono questo luogo la location perfetta per scattare le foto più esotiche di tutta la vacanza.
Karma Beach è meno pubblicizzata rispetto a Pattaya e Sunrise, ma se avessimo saputo in anticipo della bellezza di questo angolo di isola, probabilmente sarei voluta stare proprio qui.
L’aspetto negativo è tuttavia la lontananza (relativa) dalla Walking Street e quindi dal centro vitale di Koh Lipe, che si raggiunge in circa 15 minuti di moto taxi.
SUNSET BEACH
Ho lasciato per ultima la Sunset Beach perché non mi è piaciuta: è sporca, maltenuta e totalmente isolata. Da questo lato dell’isola si potrà anche ammirare il tramonto, ma non vale assolutamente la pena soggiornare.
ESCURSIONI IN BARCA DA KOH LIPE
L’alternativa alle giornate passate ad oziare in spiaggia, è il prendere parte alle escursioni organizzate in loco nel Tarutao Marine National Park, che alternano momenti di snorkeling a soste su paradisiache spiagge deserte, spostandosi in longtail boat.
I colori del mare nel parco marino sono stupefacenti e le isolette su cui si sbarca autentici angoli incontaminati; lo snorkeling non è invece particolarmente interessante, ma la giornata in barca nel Tarutao non può assolutamente mancare in una vacanza su questa isola.
Questa escursione va prenotata presso le agenzie della Walking Street, non è possibile organizzarla in autonomia, cosa che si può invece fare per recarsi a Koh Adang, un’altra isoletta a pochi minuti di barca da Koh Lipe.
Koh Adang è molto particolare, ricoperta da una fitta pineta sotto la quale è possibile campeggiare e circondata da un mare da favola. E’ un luogo molto isolato e con un unico resort-ristorante, che tuttavia è chiuso durante il giorno e ci siamo chiesti come potessero dissetarsi e sfamarsi i pochi backpackers che vi campeggiavano.
Per quel che ci riguarda abbiamo patito la sete e dopo poco siamo dovuti rientrare, impiegando non poche energie a convincere un pigro thailandese a riportarci indietro.
IMMERSIONI
I centri diving a Koh Lipe sono numerosi e tutti concentrati nella Walking Street. I siti d’immersione si raggiungono in 30 minuti / 1h massimo di navigazione.
Noi ci siamo appoggiati a Koh Lipe Diving, un ottimo centro, ben strutturato e con una vasta offerta; le uscite vengono organizzate 7 giorni su 7, con la possibilità di fare 1-2-3 tuffi consecutivi.
La barriera corallina è piena di vita e i colori non mancano, peccato non ci siano drop-off vertiginosi ma solo banchi di corallo pianeggianti. Si possono osservare pesci palla, scatola, farfalla, chirurgo, pappagallo, balestra, barracuda e una miriade di nemo su tappeti di coloratissimi anemoni.
La varietà di coralli è notevole e scenograficamente il paesaggio è d’impatto, con le gorgonie che ondeggiano nella corrente.
Il grosso pelagico è assente e l’unico sito in cui si potrebbe avvistare lo squalo balena – se si è molto fortunati – è Stonehenge, dove la corrente è più forte.
Nel complesso l’esperienza diving è stata positiva, anche grazie all’acqua caldissima (30°) e alla profondità limitata (25 mt); la visibilità non è mai stata ottimale, ma d’altronde in Thailandia è così anche in altri siti sulla costa est.
La nostra settimana è giunta al termine e abbiamo potuto assaporare un altro pezzettino di Thai, che dopo tanti ritorni continua a non deluderci.
Sul mio blog trovate le foto di questo viaggio: www.vogliadiesotismo.it