Thailandia… in libertà

Mare e cultura
Scritto da: cola
thailandia... in libertà
Partenza il: 14/04/2010
Ritorno il: 29/04/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Dopo una lunga attesa finalmente arrivano le ore 1.40 del 14 aprile 2010, l’appuntamento con il volo blu panorama con destinazione Phuket e partenza da Roma ci trova puntualissimi. In orario è anche l’arrivo a Phuket alle ore 17.30 (locali), non appena messo piede nella sala arrivi dell’aeroporto veniamo assediati, tipo miele con le api, dai tassisti e dagli operatori locali.

Per dirigerci verso la località “Kata Beach” – Sugar Palm Resort- ci affidiamo ad un economico bus collettivo (180 Bhat a persona). L’accoglienza in hotel è subito delle più gentili, volta a rinfrescare il nostro primo impatto con il caldo thailandese. Kata è sicuramente una zona più tranquilla rispetto alla più conosciuta “Patong” , qui ci fermiamo due notti – familiarizziamo con la Thailandia con una bella mattinata in spiaggia, constatando che la temperatura del mare a queste latitudini ha alcuni gradi in più rispetto al Mediterraneo, un massaggio (250 Bhat per un ora) , una bella mangiata di tiger praws (gamberoni da queste parti) ed immancabile giro su un tuk-tuk locale.

Tramite uno dei tanti banchetti che prenotano escursioni gite e quanto altro possa occorrere al turista, ci organizziamo 2 notti e 3 giorni all’isola di Ko Lanta (provincia di Krabi) ed una notte e 2 giorni alla più conosciuta Ko Phi Phi con rientro a Phuket il giorno 20 aprile. Giunti a Ko Lanta, ci rendiamo subito conto della differenza con Phuket, in particolare l’isola conserva una genuinità spiccata, la vegetazione sembra abbracciarti e la lunga spiaggia invita a passeggiare, oltre che a bagnarsi in un mare limpido. Alloggiamo in bungalow (resort “il mare”), immancabilmente immersi nel verde e collegati alla spiaggia da un piccolo ponte tibetano.

Da Ko Lanta, decidiamo di non perderci un’ escursione che ci consenta di fare snorkeling, di apprezzare il mare limpido di quattro isolotti, di navigare il long tail boat e soprattutto, con alta dose adrenalinica, di visitare a nuoto delle buie grotte marine, che approdano nella parte interna di un isolotto vulcanico. Che spettacolo! La sera immancabile cena di pesce alla griglia, tutto ottimo ed a prezzi decisamente economici.

Ko Phi Phi è sicuramente una bomboniera in mezzo al mare, situata nella provincia di Krabi, ha conosciuto un inteso sviluppo turistico. Si capisce il perché, vedendo il mare e gli incantevoli vicoli. Nei due giorni a Ko Phi Phi passiamo dalla visita a Monkey Beach, alla gita all’isola di Bamboo Island (mare incantevole), alla splendida, ma troppo affollata Maya Bay (vedi il film The Beach), ed una splendida nuotata, tra le montagne carsiche che spuntano dal mare smeraldo di questa provincia (Krabi).

Il 20 aprile a sera siamo di ritorno a Phuket dove il giorno successivo il volo Air Asia ci porterà nel Nord della Thailandia, nella città di Chiang Mai, prima però riusciamo grazie ad un solerte tassista a visitare in serata il grande Budda, con splendida vista panoramica sull’isola.

Chiang Mai (quattro giorni) è sicuramente molto affascinante, qui si possono ammirare diversi templi buddisti, i monaci che si aggirano nei loro pressi, incutono una certa soggezione ed allo stesso tempo suscitano interesse. La religione permea le attività della cittadina e né detta i ritmi, le abitudini, le tradizioni. Di particolare interesse il tempio posto a circa 1000 mt s.l.m.

Alloggiamo presso l’ Amari Rincome Hotel (il centro non è molto vicino da raggiungere a piedi ma per circa 50 Bhat dei folcloristici mezzi di colore rosso ti portano quasi ovunque), ed alla sera ci divertiamo nelle contrattazioni che caratterizzano il locale Night Market dove si possono fare buoni affari. Nella giornata successiva organizziamo una gita al Triangolo d’oro, partenza alle ore 7.45 circa ritorno in serata. Nel tragitto si può ammirare lo splendido tempio bianco di Chiang Rai, luminoso nella torrida giornata di sole. Giunti al triangolo d’oro, tramite battello che percorre un breve tratto sul fiume Mekong sconfiniamo in Laos. Il luogo colpisce più che per la bellezza naturale per ciò che rappresenta, e risulta essere toccante la presenza di bambini che richiedono pochi bhat come elemosina. Ultima tappa della gita, la visita ad una comunità cinese posta al confine con il Myammar, ed una breve passeggiata in un villaggio tribale della zona. L’attenzione è carpita soprattutto dalle abitazioni del villaggio e dai costumi degli abitanti.

Nella giornata successiva, non poteva mancare nei pressi di Chiang Mai una gita a dorso di elefante, e dopo un breve percorso di trekking ci porta a fare un piacevole bagno in uno specchio d’acqua che trae origine da una piccola cascata. Successivamente facciamo visita ad alcuni villaggi tribali, dove possiamo vedere le donne giraffa, la tribù dei Lisu, ed altre etnie interessanti sia per costumi, sia per il contesto arcaico in cui vivono a contatto con la natura. La giornata viene conclusa con una breve navigazione sul fiume Ping su di una zattera di bamboo. In entrambe le gite descritte sia le guide che i partecipanti risultavano essere molto simpatici, e nonostante il nostro inglese si istaurava un rapporto molto cordiale.

Il girono 24 aprile, con volo Air Asia torniamo a Phuket, da qui per 1100 Bath di taxi raggiungiamo Khao Lak , e precisamente Nang Ton Beach, dove alloggiamo presso il complesso denominato Happy Bungalow. Nei giorni successivi scopriamo questa località che è stata particolarmente colpita dallo tzunami, ma grazie al coraggio ed alla dignità della propria gente è riuscita a rialzarsi. La natura circostante è di una bellezza mozzafiato, il verde circostante ammanta completamente la zona, la spiaggia è lunghissima, poco affollata ed il mare è cristallino, soprattutto nella spiaggia di Bangtang, che raggiungiamo dopo aver noleggiato uno scooter per 200 bhat al giorno. Prima di un acquazzone tropicale, presagio dell’incombente stagione delle piogge, dal quale ci ripariamo in un tempio Buddista grazie alla gentilezza di un custode, riusciamo a visitare delle piccole cascate.

Khao Lak è ottima come base di partenza per raggiungere l’arcipelago delle – disabitate – isole Similan, il mare sia per i fondali, ammirati con lo snorkeling, sia per i colori e per la vegetazione circostante, raggiunge qui forse il punto più alto dei luoghi visitati. Qui il turismo di massa che caratterizza Phuket sembra lontano anni luce e riusciamo perfino ad avvistare una tartaruga marina. Splendido un punto panoramico raggiungibile da uno degli isolotti. Anche in questo caso le guide risultavano molto simpatiche e “coreografiche”.

Il giorno 28 aprile, trascorriamo la mattinata al mare, pranziamo e poi…..Phuket aeroporto volo destinazione Roma. Il viaggio è stato totalmente organizzato da noi prenotando in anticipo i voli, il primo pernottamento di 2 giorni a Phuket ed il successivo pernottamento di 4 notti a Chiang Mai, il resto è possibile prenotarlo in loco anche con un considerevole risparmio.

Il consiglio è quello di godersi senza pregiudizi di sorta la vacanza in libertà tra questa gente sorridente, che non ha molto di materiale ma una grossa dignità e disponibilità.

Ciao Thailandia.

Andrea e Sabrina.



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