Thailandia, il paese del sorriso
Confesso di essere partita per la Thailandia un pochino prevenuta, pensando si trattasse di un Paese troppo turistico e troppo sfruttato. In parte mi sono dovuta ricredere, certo ci sono località dove i turisti sono davvero troppi per i miei gusti (vedi Phuket), ma è ancora possibile visitare bellissimi siti archeologici senza avere tra i piedi...
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Confesso di essere partita per la Thailandia un pochino prevenuta, pensando si trattasse di un Paese troppo turistico e troppo sfruttato. In parte mi sono dovuta ricredere, certo ci sono località dove i turisti sono davvero troppi per i miei gusti (vedi Phuket), ma è ancora possibile visitare bellissimi siti archeologici senza avere tra i piedi nessuno e fare il bagno con la sola compagnia di pesciolini colorati. E poi non si può non apprezzare la gente thai, sempre cordiale e sorridente, gentile e disponibile… Riporto di seguito alcune informazioni pratiche, senza dilungarmi troppo su varie descrizioni, dato che le località che abbiamo visitato fanno parte del giro classico alla ricerca di storia, natura e mare. Il nostro itinerario in sintesi è stato questo: Bangkok – Ayutthaya – Sukhothai – Chiang Mai –Phuket (con volo interno) – Ao Nang – Phi Phi – Ko Lanta – Parco Nazionale Khao Sok – Khao Lak – Similan – Phuket e rientro in Italia. Il tutto dal 31 dicembre 2009 al 18 gennaio 2010. Per scelta abbiamo deciso di non visitare in questo viaggio la capitale Bangkok, che ci riserviamo per una futura vacanza in questa parte del mondo. All’arrivo a Bangkok quindi ci siamo recati subito ad AYUTTHAYA, il cui centro è ubicato su un’isola alla confluenza di tre fiumi, collegati tra loro da un grande canale. Nella città antica furono costruiti circa 400 templi, di molti dei quali rimangono solo alcune rovine, che tuttavia mantengono ancora oggi un grande fascino. Non sto ad elencare i templi da vedere, a mio parere sono tutti meritevoli di una visita; la cosa ideale è camminare con calma tra un edificio e l’altro e godersene la vista, magari al tramonto. Hotel: l’omonimo Hotel Ayutthaya ha forse la pretesa di albergo di lusso, ma mostra tutti i segni del tempo. La nostra camera non era male, però dava sulla strada principale ed era un po’ rumorosa. Costo 1200 Bath con colazione (26 €). C’è anche il ristorante, dove si può mangiare con pochi Bath ed una piccola piscina. La zona dei templi è raggiungibile a piedi, inoltre l’albergo è ubicato abbastanza vicino alla stazione dei bus e dei treni. Da Ayutthaya abbiamo visitato BANG PA-IN, raggiungibile in bus o meglio con un giro in barca lungo il fiume (circa 1 ora di tragitto). Si tratta di un complesso di edifici con vario stile (thai, cinese, europeo) in parte utilizzati ancora oggi come residenza estiva dei reali. Il tutto immerso in un grande parco, con laghetti, fontane, zone alberate dove possibile riposare. Tappa successiva è stata SUKHOTHAI, a mio parere da vedere assolutamente. Qui i templi sono racchiusi in un parco storico, ubicato circa 15 km dalla New Sukhothai. Il parco è davvero affascinante ed è anche abbastanza esteso, quindi consiglio di noleggiare una bicicletta, lo si può fare all’ingresso al costo per l’intera giornata di 20 Bath (0.44 €). I più pigri possono in alternativa noleggiare un motorino. Il parco storico è raggiungibile facilmente in bus, oppure in taxi. Hotel: Hotel Ruean Thai, ubicato nella New Sukhothai, è veramente bello e in posizione tranquilla, tutto in legno, con camere a partire da 1200 Bath (26 €) colazione compresa. C’è anche il ristorante ed una piscina, molto utile per rilassarsi dopo avere visitato le rovine…. L’hotel offre il trasporto gratuito da e per la stazione dei bus, basta telefonare per farsi venire a prendere, inoltre c’è anche una economica postazione internet (10 Bath al minuto, 0.22 €). Ci siamo quindi spostati a CHIANG MAI, città che rappresenta la base ideale per visitare la regione settentrionale del Paese. Moltissime sono le escursioni che si possono fare e tutti gli hotel le organizzano. Noi abbiamo visitato il grande e luccicante tempio Doi Suthep, raggiungibile anche da soli affidandosi ad un taxi, dominato da una pagoda d’oro che contiene alcune sacre reliquie di Buddha che attirano fedeli da tutto il mondo. Abbiamo anche partecipato ad una escursione al parco naturale del Doi Inthanon, dove si trova la montagna più alta della Thailandia con i suoi 2565 metri, nel quale si possono tra l’altro vedere belle cascate, fare trekking e bird watching. Durante la giornata si visita anche il Royal Project, che fu fondato nel 1979 su interesse dei reali con lo scopo di aiutare i contadini delle tribù a riconvertire le piantagioni di oppio in coltivazioni di prodotti agricoli destinati al mercato ed istruirli alle moderne tecniche agricole. La piantagione di bellissimi fiori ed il laboratorio di ricerca sono aperti al pubblico. L’escursione per l’intera giornata costa 1000 Bath a testa (22 €) comprensivi anche del pranzo e dei biglietti di ingresso. In città ci sono molti templi da visitare e cose da fare e tra queste non può mancare una visita al famoso Night bazar che apre alle 17 di ogni giorno. Pur non essendo amante di questo genere di attrazioni, devo dire che ci si diverte a girare tra le bancarelle che offrono ogni genere di prodotto a prezzi stracciati e permettono di fare acquisti di bei souvenir con poca spesa! Hotel: sicuramente consigliabile il b&b Baan Prachan, ubicato in una zona tranquilla a circa 1 km a sud dal Night bazar. Gestito da una coppia italo (lui) thailandese (lei) offre un’atmosfera familiare, con sole 4 camere e costi a partire da 600 Bath (13 €) a coppia con colazione. C’è anche un ristorante dove, in alternativa ai classici cibi thailandesi, è possibile gustare un’ottima cucina italiana. Da Chiang Mai abbiamo volato a PHUKET, sicuramente la località dove abbiamo trovato più turisti, in particolare sulle spiagge più famose (Patong, Kata, Kamala ecc.) che sono davvero sovraffollate. Per chi ama le spiagge meno frequentate, come noi, consiglio di visitare quelle più vicine all’aeroporto, per esempio Nai Thon, dove non ci sono ombrelloni, né sdraio e neanche turisti. Hotel: abbiamo alloggiato lungo la costa meridionale nei bungalow Nai Ya Beach, in zona tranquilla e panoramica sopra la piccola spiaggetta di Ya Noi. I bungalow sono a metà collina e quindi molto ventilati. Costo 900 Bath a notte senza colazione (20 €), pagamento solo con contanti. Volendo spostarci verso la zona di Krabi, che ci avevano consigliato, abbiamo preferito noleggiare un’auto. Ovviamente è possibile anche utilizzare bus e barche, però i biglietti per tratte più lunghe non sono proprio economicissimi, quindi se si è in due o meglio in quattro l’auto conviene e soprattutto si è indipendenti dagli orari prefissati. All’aeroporto di Phuket ci sono una serie di uffici di varie compagnie più o meno conosciute, noi ci siamo rivolti ad una compagnia locale (David car rent) che ci ha noleggiato una nuovissima Toyota ad un costo di circa 1000 Baht al giorno (22 €). Non abbiamo avuto nessun problema, le strade (almeno quelle che abbiamo percorso noi) sono molto ben tenute, i cartelli bilingui (thai e inglese) e la benzina costa circa 0.6 € al litro. Occorre solo stare attenti alle migliaia di motorini che sfrecciano da tutte le parti stracarichi di persone, problema questo molto evidente sull’isola di Phuket e nei centri abitati. Ci siamo quindi trasferiti ad AO NANG, un’altra località abbastanza affollata, con una successione continua di ristoranti-negozi-bancarelle-hotel di vario genere, ma che costituisce una buona base per fare alcune escursioni e conoscere questo tratto di costa, che è davvero spettacolare con le sue magnifiche scogliere calcaree a picco sul mare. Consiglio di visitare la spiaggia di RAILAY WEST, raggiungibile solo in barca (circa 15 minuti – biglietto 160 Bath a/r, 3.5 €). Veramente molto bella e con meravigliosi faraglioni che sbucano dal mare come in un paesaggio primordiale. A piedi si può raggiungere la altrettanto bella PHRA NANG e, per chi è appassionato di arrampicata, Railay Est dove si danno appuntamento gli appassionati di questa disciplina. Hotel: ad Ao Nang abbiamo alloggiato in pieno centro, ma in posizione defilata e tranquilla. I bungalow Aonang Dahla sono molto confortevoli e costano 1000 Bath a notte senza colazione (circa 22 €), pagamento solo con contanti. Da Ao Nang abbiamo visitato le famose isole PHI PHI DON e LEH, veramente spettacolari, ma ancora una volta troppo affollate per chi come noi le ha viste con una escursione in giornata. Consiglio quindi di fermarsi a dormire, sicuramente quando tutti gli escursionisti se ne vanno le isole tornano ad essere un vero paradiso. Una escursione in giornata completa di pranzo, bevande e snorkeling in diversi punti delle varie isole costa circa 1300 Bath (28 €) a testa. Tappa successiva è stata la verde isola di KO LANTA, raggiungibile anche in macchina grazie ad un piccolo traghetto che la collega alla terraferma. Tutte le spiagge sono lungo la costa occidentale e le più belle e tranquille sono quelle della parte meridionale. Da Ko Lanta abbiamo partecipato ad una escursione a KOH ROK, dove abbiamo fatto snorkeling nel magnifico mare del parco marino ed ammirato grossi varani sulla spiaggia. Il numero di turisti è sicuramente molto più basso che a Phi Phi, anche se l’isola non è così caratteristica; il mare però è sicuramente bello. Escursione a circa 1000 Bath a testa (circa 22 €) comprensiva di tutto. Hotel: abbiamo alloggiato al Lanta Il Mare, forse un pò troppo lussuoso per i nostri standard, ubicato direttamente sulla spiaggia. Camera a 1500 Bath a notte con colazione (33 €). Sconsigliato a chi soffre di claustrofobia, le finestre non si possono aprire e l’unico modo per non morire di caldo di notte è usare l’aria condizionata…. Tornando verso Phuket abbiamo visitato il poco conosciuto Parco Nazionale KHAO SOK, che comprende un territorio molto ampio caratterizzato da una fitta foresta pluviale, fiumi, cascate e bellissime scogliere calcaree. Nel parco si possono fare numerose escursioni, sia a piedi con trekking guidati, che in barca con piccole canoe lungo i fiumi, dalle quali è possibile ammirare un gran numero di uccelli ed animali vari (serpenti compresi…). Informazioni all’ingresso del parco. Hotel: nelle vicinanze dell’ingresso del parco ci sono numerose possibilità di alloggiare a prezzi convenienti. Noi ci siamo fermati a circa 10 km ad est del parco al Cliff & River Jungle Resort, che offre bungalow in legno immersi in un ambiente naturale molto pittoresco. Camere con colazione a 1500 Bath (33 €), ma ne vale la pena! Prima di rientrare a Phuket, ci siamo fermati a KHAO LAK, base ideale per visitare le isole SIMILAN. Se il paradiso in terra esiste, allora è come queste isole! Pochi turisti, sabbia bianchissima e abbagliante, mare spettacolare con massi granitici che emergono dalle acque e pesci colorati che nuotano intorno ai bagnanti…. Assolutamente da non perdere, andateci e non ve ne pentirete! L’escursione di una giornata costa circa 1500 Bath (33 €) a testa, ma anche in questo caso consiglio di fermarsi a dormire per assaporare al meglio la bellezza di questi luoghi. Le isole si possono visitare anche da Phuket, ma l’escursione è molto più costosa (ci hanno detto circa il doppio). Hotel: a Khao Lak molte sono le possibilità di alloggio, noi abbiamo scelto i bungalow nell’omonimo parco naturale. Sono molto semplici, ma dotati di tutto quello che serve e dalle camere si sente solo il rumore del mare sottostante e degli animali che abitano il parco. Una notte costa 900 Bath senza colazione (20 €), pagamento solo con contanti. Tenete conto che il parco chiude alle 22 l’accesso alle automobili. E così siamo arrivati al termine di questo viaggio, rientrando a Phuket e da qui in Italia. In definitiva mi sento di consigliare una vacanza in questo paese, sia per la bellezza dei suoi paesaggi, sia per la facilità di spostamento sul territorio, sia per la gentilezza della sua gente. Ora che ci sono stata, ho capito perché la Thailandia è chiamata “il paese del sorriso”! NOTE VARIE Hotel Noi avevamo prenotato dall’Italia solo gli hotel per i primi giorni direttamente sui siti dei vari alberghi, poi ci siamo arrangiati man mano grazie alla immancabile guida Lonely Planet. In ogni località c’è una ampissima scelta di alloggi e con un costo a partire da soli 600 Bath a coppia è possibile trovare ottime sistemazioni, con colazione inclusa ed una serie di altri servizi utili (lavanderia, internet, ecc). In molti casi è possibile pagare con carta di credito, ma ricordate che in questo caso viene applicato un sovrapprezzo del 3%. Trasporti Volo internazionale con Thai Airways, via Atene all’andata e diretto su Milano al ritorno. Niente da dire su questa ottima compagnia, dopo aver volato con Singapore Airways ancora una volta le compagnie aeree orientali mostrano tutta la loro efficienza. Il volo interno da Chiang Mai è stato prenotato dall’Italia con Air Asia. Proprio da poco tempo è stata istituita la tratta con volo diretto, quindi senza fare scalo a Bangkok. Partenza alle 13 e arrivo alle 15, costo circa 70 € a testa. Tra Bangkok e Chiang Mai ci siamo spostati con i bus, davvero molto economici e frequenti. Conviene andare alla stazione degli autobus in anticipo per fare il biglietto, altrimenti si rischia di trovare tutti i posti a sedere occupati, dato che il bus è un mezzo molto utilizzato anche dalla gente locale. Più volte abbiamo notato che gli autisti/bigliettai fanno salire persone anche se i posti a sedere sono tutti occupati facendoli viaggiare in piedi. Ricordo che per la tratta Bangkok-Ayutthaya si impiega circa mezz’ora (se si parte dalla stazione dei bus a nord della capitale), per quella Ayutthaya-Sukhothai circa 7 ore ed infine per Sukhothai-Chiang Mai circa 5 ore e mezzo. Per i piccoli trasferimenti nei centri abitati c’è la possibilità di usare i taxi (scegliere quelli con la scritta taxi meter che hanno il tassametro) e tuk-tuk o songthaew, veicoli aperti molto economici e diffusissimi dappertutto. Clima Durante questa vacanza abbiamo sempre trovato tempo bello, con soli due temporali serali. La temperatura è sempre stata abbastanza elevata di giorno, di notte spesso era necessario azionare il ventilatore (tranne che a Chiang Mai dove si dormiva benissimo senza nulla). Indispensabile una crema ad alta protezione per i giorni al mare, cappello ed occhiali da sole. La sera a Chiang Mai può servire una felpa leggera, mentre se fate l’escursione al Doi Inthanon è necessario portare qualcosa di pesante (e magari di impermeabile, visto che è facile trovare tempo piovoso come è successo a noi…). Telefonate Per chiamare l’Italia consiglio di acquistare una scheda telefonica in un supermercato 7-Eleven (aperti 24 ore su 24). Ce ne sono di due tipi (Lenso e Tot), ma sono entrambe molto economiche. Con soli 100 Bath (2.2 €) abbiamo fatto numerose telefonate in Italia, le cabine inoltre sono molto diffuse e quasi sempre funzionanti.