Thailandia e Angkor Wat d’estate, si può!

Indicazioni relative al budget e qualche dritta (che non avevamo letto da nessuna parte) che ci sarebbe stata utile prima di partire
Scritto da: mynicknameMilano
thailandia e angkor wat d'estate, si può!
Partenza il: 20/07/2016
Ritorno il: 07/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Cari lettori di turisti per caso, ecco un resoconto del nostro viaggio in Thailandia con una puntata in Cambogia per vedere le rovine di Angkor Wat. La maggior parte dei resoconti di viaggio in Thailandia qui su turistipercaso.it è di viaggi fatti in inverno, quindi ci sembrava interessante farvi sapere che si`, si puo` andare anche d’estate nonostante sia la stagione delle piogge. Essendoci decine di guide su Thailandia e Cambogia, non vi diamo dettagli su cosa c’e` da vedere dove; ci limitiamo a darvi indicazioni di budget e qualche “dritta” che non avevamo letto da nessuna parte ma che ci sarebbe stata utile. Buona lettura e buon viaggio!

Budget totale sui 2100 euro a testa, tutto prenotato da casa su internet

Programma

  • 2 giorni a Bangkok
  • Gita in giornata ad Ayuttaya da Bangkok
  • 3 giorni ad Angkor Wat (Cambogia) (trasferimento aereo)
  • Trasferimento aereo a Chiang Mai (con scalo a Bangkok) e visita della citta`
  • Trasferimento a Pai con auto a noleggio
  • Gita in giornata a Mae Hong Son in auto
  • 1 giorno a Pai
  • Trasferimento a Chiang Mai, visita alla citta`
  • Trasferimento a Phuket (volo diretto da Chiang Mai)
  • 5 giorni a Phuket
  • Trasferimento aereo a Bangkok e rientro in Italia

Mezzi di trasporto

  • Volo dall’Italia (MXP) con Emirates, con scalo a Dubai (circa 600 euro a testa)
  • Noleggio auto a Chiang Mai prenotato online su economycarrentals.com, agenzia locale Thai Rent a Car, nessun problema; costo circa 15 euro/giorno
  • Trasferimenti interni e con Angkor Wat con Thai Smile, ottima (vi daranno un piccolo pasto anche se il volo dura meno di un’ora!)

Hotel

  • Hilton Millennium Bangkok
  • Siem Reap: Privilege floor at Lotus Blanc
  • Chiang Mai: Green Tiger House
  • Pai: Siam Reverie
  • Phuket: Marriott Nai Yang

Guide usate

  • Lonely Planet Thailandia e Cambogia
  • Travelfish.org
  • Mosaico tour operator

Consigli vari

  • Bangkok: non seguite alla lettera l’itinerario Lonely Planet. La zona di Siam Square, centri commerciali e ambasciate potrebbe valere una visita per vedere la Bangkok moderna. Se avete un hotel di una grande catena sul fiume Chao Praya, probabilmente ha un servizio gratuito di battelli, ad esempio verso Taksin bridge dove c’è lo scambio per metro e vaporetti sul Chao Praya.
  • A fine luglio il sole scende verso le 19 ed alle 1930 c’è buio, tenetene conto
  • Una corsa in taxi per l’aeroporto costa 400/500 TBH, chiedete sempre di usare il tassametro “meter”
  • I templi chiudono presto e i custodi saranno inflessibili nel giudicare se il vostro abbigliamento sia consono o meno; anche se farà caldo, coprite spalle e ginocchia. Al palazzo reale servono i pantaloni lunghi e non va bene coprire le spalle con una stola/sciarpa, ci vuole proprio una maglietta
  • Ayuttaya: bella esperienza girare i templi in bici, le rovine di Ayuttaya sono belle ma ovviamente meno di Angkor Wat. ll treno è ragionevolmente pulito anche in terza classe, non molto diverso dalle carrozze più vecchie di Trenitalia/Trenord. Almeno metà del tempo di viaggio serve per uscire da Bangkok (le fermate potrebbero durare anche 10/15 minuti da tabella) Noi abbiamo noleggiato una bici subito fuori dalla stazione ma la città vecchia è dall’altra parte del fiume, quindi abbiamo dovuto fare in bici un cavalcavia a 6 corsie. Forse è più comodo noleggiare dall’altra parte del fiume. Faceva molto caldo. Siamo arrivati verso le 1130 e siamo stati contenti di aver scelto di tornare col treno delle 1630; 5 ore sono comunque state sufficienti per vedere 5/6 templi fra i principali. Il tempio migliore è sicuramente il Wat Chaiwatthanaram il fiume dall’altra parte della città rispetto alla stazione – occhio ai cani randagi sulla strada, approfittate delle macchine che passano per schivarli pure voi
  • Angkor Wat: per risparmiare si può andare forse anche in giro per i templi in bicicletta ma arrivarci da Siem Reap non è velocissimo e potrebbe fare molto caldo. Noi abbiamo scelto il tuk tuk dell’hotel, 25$ al giorno ma consente di fare meno fatica, avere una scorta d’acqua fresca sempre a disposizione e un tetto se piove. Ci sono comunque innumerevoli baracchini fuori dai templi dove comprare acqua e qualcosa da mangiare
  • 3 giorni sono il minimo sindacale per vedere tutti i templi del complesso con un minimo di calma. Di meno è da kamikaze, specialmente se fa caldo, e se piove per un paio d’ore poi vi tocca saltarne alcuni. I templi chiudono verso le 17. Noi non abbiamo fatto visite né all’alba né al tramontp.
  • A Siem Reap si fa tutto in dollari, noi non abbiamo nemmeno mai avuto fra le mani la moneta locale
  • A Chiang Mai avventuratevi anche nella zona commerciale di Nimmanahaeminda con centri commerciali e negozi moderni.
  • Molti suggeriscono di viaggiare in moto (che di fatto sono tipo scarabeo 150 nella maggior parte dei casi) fra Chiang Mai, Pai e Mae Hong Son. A noi sembra non sembra una grande idea. La prima parte della strada da Chiang Mai è una statale/superstrada a 2 corsie per senso di marcia con camion e molto traffico. Il resto fino a Pai e Mae Hong Son è una strada di montagna come le nostre dolomiti, asfalto perfetto per la maggior parte del tragitto ma la salita tira e le curve sono molte – voi andreste da Trento al Brennero via statale in vespa? Se siete centauri, noleggiate una moto come si deve e vi divertirete, altrimenti prendete un’auto così avete anche riparo se piove. La benzina costa sui 24 TBH al litro (luglio 2016). Noi avevamo una Mitsubishi Mirage, dimensione di una Lancia Ypsilon, per due è ok col bagaglio, faticava un po’ in salita ma ok. Si guida sulla sinistra, cambio automatico. Il traffico a Chiang Mai è intenso e ci sono motorini ovunque, ma comunque il traffico e` tendenzialmente lento quindi si riesce a gestire.
  • Nessuna guida lo contemplava, ma una escursione Pai/Mae Hong Son in giornata ci è sembrato fattibile. Sono due ore e mezza in ciascuna direzione, tre con le foto. Mae Hong Son è carina ma piccola, si vede in un paio d’ore o meno, poco più che una sosta per far riposare l’auto. Siamo partiti alle 930 da Pai e alle 17 eravamo di ritorno. La strada è molto più fotogenica che non Chiang Mai-Pai
  • Non abbiamo fatto trekking da Pai, ma il proprietario di Pai Adventure ci era sembrato competente e avessimo deciso di farlo avremmo fatto il suo (niente rafting né elefanti, solo camminata nella jungla con un guida locale di etnia Lahu, con sosta per pranzo a casa sua nel villaggio Lahu… probabilmente neanche troppo human zoo). 1000 TBH a testa, il trekking sarebbe partito anche solo per noi due.
  • Per il resto, a Pai non c’è un granché da fare, un po’ di attrazioni nelle vicinanze ma niente di che. Noi abbiamo messo insieme una mezza giornata fra Pai canyon, White Buddah, view point del villaggio cinese (la strada verso la fine è in po’ azzardata in auto ma si fa) cascate Pembok (a cui non siamo però riusciti ad arrivare, la strada sembrava brutta per l’auto). È grosso modo un posto dove ragazzini con fare alternativo passano le giornate scorrazzando in motorino fra le mille piccole attrazioni del posto (peraltro ci sembrava che gran parte di questi non avesse mai preso uno scooter in mano in vita), però è un buon punto di base per visitare la regione.
  • Le guide citano il rischio di contrarre la febbre dengue a Chiang Mai e Pai. Usate spray autan tropical e tenete conto che a quanto si dice la zanzara che porta la dengue punga principalmente di giorno
  • Essendo bassa stagione ci sono molte offerte negli hotel.
  • Per il cibo, noi abbiamo sempre mangiato in posti con buoni voti su TripAdvisor in cui fidarsi per quanto frutta e verdura freschi e non abbiamo avuto problemi. Posti consigliati: “il Forno” e “Haven” a Siem Reap (il primo è di un bergamasco e fa la pasta fresca in casa. Il secondo è una scuola per cuochi e camerieri provenienti da orfanotrofi. Prezzi quasi europei in entrambi i casi). La cucina della Green Tiger House a Chiang Mai, la più genuinamente casereccia (occhio, piccante e molto abbondante!) e Paak Daeng, sempre a Chiang Mai (non fatevi ingannare dall’ingresso dozzinale. Porzioni abbondanti anche qui. Se serve organizzeranno il vostro rientro in città essendo un po’ fuori. Anche questo è una scuola per ragazzi in difficoltà). Baan Benjarong a Pai. Ps i thailandesi non usano le bacchette ma forchetta e cucchiaio (anche se in un modo un po’ strano forse). Le bacchette vengono servite solo con i noodles. Pps in Thailandia si mangia presto, specie al nord alcuni ristoranti chiudono alle 2030
  • La lonely planet diceva che d’estate è meglio andare a Koh Samui o Koh Phangan per il mare, ma noi abbiamo scelto di andare a Phuket (piu` facile da raggiungere) sotto il consiglio di un esperto di Thailandia, negli ultimi anni pare che non ci sia più così tanta differenza fra le due coste quanto a pioggia d’estate.
  • Per quanto riguarda la pioggia, ha piovuto durante qualche trasferimento (in treno di ritorno da Ayuttaya e mentre aspettavano l’aereo per Chiang Mai), un giorno interno mentre eravamo a Phuket, un paio d’ore di un pomeriggio a Pai e poi qualche breve scroscio da meno di un’ora qua e la`, insomma non così tanto da rovinare la vacanza.


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