Thailandia: Capodanno a Bangkok e tour delle isole

Un viaggio itinerante e giovane che parte da Bangkok e termina a Phi Phi Island, alla scoperta di isole, spiagge e divertimenti
Scritto da: Valeloveny
thailandia: capodanno a bangkok e tour delle isole
Partenza il: 28/12/2015
Ritorno il: 10/01/2016
Viaggiatori: 13
Spesa: 3000 €

GIORNO 1

Si viaggia abbastanza comodi con Oman air e l’arrivo giunge senza intoppi nella serata del 29 a Bangkok, con + 6 ore di fuso rispetto all’Italia e dopo uno scalo a Muscat.

Alloggiamo al Rose Hotel, con stanze semplici ma confortevoli e in posizione comodissima per raggiungere a piedi una delle folli zone centrali della città: Pat Pong.

La nostra prima cena thai e una perlustrazione del quartiere inaugurano il viaggio.

Pat Pong è un folklore di oggetti e persone: bancarelle del fake a non finire per uno shopping davvero low cost mentre locali di dubbio gusto e dall’aspetto piuttosto oscuro e promiscuo si susseguono ai lati.

Nulla però lascia presagire il senso del pericolo o dell’insicurezza; basta riderci sopra e farsi trasportare dalla musica e dalle persone per potersi divertire e scoprire l’essenza di questa pazza città che è Bangkok.

GIORNO 2

L’indomani ci dedichiamo ad una lunga mattinata in visita al palazzo reale. Lo raggiungiamo utilizzando i taxi, molto economici soprattutto se chiedete di usare il tassametro (o comunque e sempre contrattando il prezzo) e il battello che percorre il fiume e che permette con pochi centesimi di dare uno sguardo della città.

Ricordate di tenere sempre con voi una sciarpa o un indumento che vi copra le gambe fino alle ginocchia e le braccia fino ai gomiti. Altrimenti non sarà possibile entrare.

Il palazzo reale è un maestoso susseguirsi di templi dorati, di Buddha ed edifici ricchissimi di storia, impreziositi da decorazioni e intarsi di ogni foggia. Farete visita al Buddha di smeraldo rigorosamente scalzi, probabilmente sgomitando tra la folla, poiché il palazzo, seppure grande e circondato da giardini, è molto affollato.

Nella zona circostante si può gustare uno street food economicissimo e gustoso: succhi di frutta freschi e spiedini di pesce e carne scelti e cotti al momento. Noi non abbiamo subito alcuna conseguenza intestinale, si può andare tranquilli!

La visita spirituale si completa con il Buddha sdraiato e dorato lungo 60 m di Wat Pho e dall’altra parte del fiume, attraversato con una barca in 5 minuti all’ora del tramonto, altri affascianti templi di Wat Arun.

Dal sacro al profano, per cena scegliamo un Pad Thai all’aperto in un locale ai piedi del famoso Skybar (The Dome at lebua), e per la serata un drink proprio al 63° piano. Spettacolare, con una scalinata da star che pare essere la più alta al mondo, conduce ad una terrazza dalla vista stupenda e luccicante.

I drink costano quanto un’intera cena thailandese, ma rimane comunque fattibile per noi occidentali (€ 15/20) e comunque da provare almeno una volta se vi trovate a Bangkok! Restiamo fino a chiusura poco dopo mezzanotte e per tornare in hotel proviamo l’ebrezza di un tuc tuc, guidato all’impazzata in mezzo al traffico. Emozionante e forse anche un po’ pericoloso, però divertente!

GIORNO 3

Sveglia molto presto per dirigerci, con pulmino privato, ad 80 km da Bangkok per visitare il Floating Market alle 8.30 del mattino, con l’obiettivo di evitare il pienone dei visitatori.

Per alcuni ormai troppo turistico, ma pur sempre affascinate, si tratta di un mercato galleggiante visitabile sulle loro imbarcazioni tipiche. L’esperienza si rivela colorata, divertente e unica.

Poco distante da lì si trova poi un mercato più autentico, in cui colori e odori si mescolano in maniera talvolta forte rispetto a quanto siamo abituati noi occidentali. Qui si svolgeva fino a poco tempo fa il famoso “Railway market”, ora sospeso.

Pomeriggio libero per shopping e massaggi Thai. Da provare assolutamente! Un’ora di relax a meno di € 10 per coccolarci e rimetterci in forze. Ripeteremo questa esperienza più volte durante la vacanza, sbizzarrendoci tra le varie offerte proposte.

E’ la sera del 31 dicembre e decidiamo di festeggiare l’arrivo del nuovo anno nell’affollato e animatissimo quartiere di Khao San, dopo un tragitto in tuc tuc in mezzo al traffico. Ristoranti, locali con musica dal vivo e centri massaggi all’aperto si susseguono per ogni gusto! C’è tantissima gente e balliamo per strada, incontrando persone da ogni parte del mondo.

GIORNO 4

Dedichiamo la lunga mattinata al sito archeologico di Ayutthaya, tra templi e Buddha che si susseguono in un lungo percorso fatto in bicicletta (il noleggio a costo quasi € 0!). Lo raggiungiamo dopo un’ora e trenta di treno locale (puntuale e al prezzo irrisorio di 50 baht), attraverso il quale abbiamo l’occasione di dare uno sguardo alla periferia della città.

Il pomeriggio ci prepariamo al check out e al lungo tragitto che ci porterà verso la costa, con un pullman turistico.

Viaggiamo di notte, percorrendo 700 km che ci portano entro la mattinata successiva al porto di Khura Buri.

GIORNO 5,6

Da lì, armati solo di zaino (la valigia la lasciamo in custodia al porto) pinne e maschere, ci imbarchiamo sul traghetto che ci porterà nel paradiso del parco nazionale delle Isole Surin. Sull’isola esiste solo un campeggio con bungalow e nel nostro caso tende già attrezzate e piantate direttamente sulla spiaggia, le quali ci ospiteranno per due notti e tre fantastici giorni.

Il camping è spartano, molto semplice e con un ristorante comune e all’aperto in cui vengono serviti colazione, pranzo e cena per tutti in egual modo.

Nelle ore centrali la spiaggia viene occupata dai turisti che giungono in barca, ma quando ripartono, l’isola è tutta per noi e i pochi altri campeggiatori.

Si può scegliere tra rimanere in spiaggia e godersi il panorama silenzioso o fare snorkeling tra le numerose isole dell’arcipelago che ci circonda. Il nostro amico Alì ci ha accompagnati con una piccola barca esaudendo ogni nostro desiderio: vedere le tartarughe marine o assistere al tramonto da una piccola isola poco distante.

La sera dopo cena ci godiamo il cielo stellato, dato che dopo le 22.00 non c’è più corrente elettrica sull’isola.

GIORNO 7

Con un po’ di dispiacere lasciamo questo paradiso silenzioso e in un’ora e trenta di traghetto torniamo sulla caotica terraferma.

Nuova destinazione Khao Lak, hotel Motive Cottage (molto carino e colazione ricca!) località turistica in cui ci concediamo l’ennesimo rigenerante massaggio e una ricca cena a base di Pad Thai, noodles e pesce.

Questa è la nostra base per l’escursione del giorno successivo.

GIORNO 8

Si parte per Ko Tachai Island, un’isola incontaminata dell’arcipelago della Similan. Anche in questo caso ci si arriva dopo circa un’ora e trenta di traghetto e l’escursione costa mediamente molto più di tutte le altre fatte, ma incluse ci sono le attrezzature e il pranzo. Dopo un po’ di snorkeling in un mare dai colori stupendi, ci godiamo la spiaggia bianca come farina e un’acqua con tutti i toni dell’azzurro e del blu. Poche volte abbiamo visto un mare così, davvero uno spettacolo dal quale a fatica ci allontaniamo.

Tornati sulla terraferma la nostra nuova direzione, con un’ora circa di pullman è… Patong!

Ceniamo con pochi baht in questa caotica, rumorosa e pazza località che rende la zona di Phuket così famosa per divertimenti, musica e locali a luci rosse. Ci sono turisti da ogni parte del mondo, ospitati in una serie di hotel che si susseguono tra lusso e palazzoni che non rendono grande onore al paesaggio.

Nel complesso una serata è sufficiente per cogliere l’essenza festosa e volendo un po’ promiscua della zona; noi ceniamo, balliamo e ci divertiamo in un susseguirsi di ristoranti e bar, con l’unica seccatura di avere i camerieri sempre alle spalle, perfettamente istruiti nel chiederci un’ordinazione dietro l’altra per permetterci di stare nel locale.

GIORNO 9,10,11

È la volta di salpare per le famose Phi Phi Island! Il traghetto parte in tarda mattinata, gremito di ragazzi e giovani che affolleranno l’isola attirati dai locali, dalle discoteche sulla spiaggia e dai divertimenti. Effettivamente l’atmosfera è molto festosa, incontriamo pochissime famiglie o persone over 45.

Pernottiamo in semplici e spartani bungalow per 3 notti e ci dedichiamo ad escursioni in piccole barche tipiche alla scoperta delle isole: Bamboo Island, Maya Bay (famosa location in cui è stato girato il film The Beach con Di Caprio), Monkey island.

Il mare è meraviglioso e lo spettacolo della natura con le sue rocce a strapiombo, ancora di più.

Ci regaliamo sia un tramonto che un’alba silenziose in barca. Uno spettacolo indimenticabile!

La sera per cena c’è l’imbarazzo della scelta, i locali si susseguono e a poco prezzo si trovano piatti per ogni gusto. Hanno capito come attirare i numerosi turisti occidentali.

Un po’ di shopping nelle infinite bancarelle del falso, un frullato di frutta fresca e la serata la dedichiamo alle discoteche sulla spiaggia.

Una sorta di Mykonos o Ibiza d’oriente in cui ci divertiamo molto.

GIORNO 12

Phi Phi Island è l’ultima tappa prima di tornare a Bangkok con un volo interno di circa un’ora, per l’ultimissima serata prima di tornare, purtroppo, in Italia.



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