Thailandia: Bangkok e le sue isole
Bangkok, questa é la metà di arrivo dopo un volo AirFrance con scalo a Parigi che non é stato dei più confortevoli… ma questo é di poco interesse quando si realizza che l’avventura ha avuto inizio. Prendere un taxi non é cosi intuitivo : dobbiamo cercare un distributore automatico della società che regola il traffico e il trasporto pubblico contro le frodi che dovevano essere diventate comuni.
Pochi thailandesi parlano inglese ma cio’ non impedisce che siano socievoli e che tentino di conversare. La barriera linguistica é veramente spiacevole ma purtroppo in questo caso insormontabile.
In pochissimo tempo ci si rende conto che la metropoli é davvero enorme. Il traffico é intenso, soffocante, impossibile programmare con precisione orari di arrivo. Tutto questo non é un peccato se si cerca di vivere la vita locale. Scooter ovunque, qualche rara bicicletta, numerosi mototaxi, e un sentore di smog molto elevato…
Ma ecco il quartiere di Sathon, quello dei grattacieli, quello accanto alla linea della metropolitana e prossimo anche al fiume grazie al quale é possibile spostarsi in città più rapidamente. Questo é il quartiere ideale sove soggiornare, poggiare le proprie valige, bere un Mai Thai dall’alto di un Roof Bar, rinfrescarsi in un’insolita piscina al 29° piano. Ci si sente coccolati e al riparo dalle ondate di calore e umidità che dopo qualche ora di turismo diventano eccessivamente moleste e prossime allo svenimento. Qui a Bangkok la vita costa meno per davvero e questi piccoli lussi sono realmente accessibili!
Tenere la moneta é fondamentale per poter acquistare presso i distibutori automatici i biglietti per la metropolitana, modernissima e molto climatizzata… Si arriva a Siam Square e ci si illumina di fronte ai centri commerciali brillanti che chiamano in ogni dove. Questo é evidentemente un universo di consumismo sfrenato prossimo al futurismo. Questa é la Bangkok altolocata che si contende le boutique di Alexander McQueen, Stella McCartney, ma non solo. La sera il mercato invade la strada principale e la gente (sopratutto turisti) vi si reca senza esitazione alcuna. I prezzi particolarmente bassi e uno stile casual elegante faccio cedere verso i primi acquisti. Ma lo shopping é anche quello dei prodotti tecnologici: qui si trova tutto cio di cui si ha bisogno senza bisogno di investire un patrimonio!
Di giorno i mercati nel quartiere centrale, nelle stradine strette, rendono l’ambiente colorato. Il famoso mercato dei fiori diffonde aromi. E ci si prepara a visitare i templi maggiori della città, con rispetto e curiosità. L’enorme statua del Buddha reclinato a Wat Pho, cosi imponente da far dimenticare per un attimo il calore umido angosciante, si associa allo stupore per l’architettura esotica. Ci offrono una bottiglietta d’acqua per poter ammirare il tutto senza svenire. E’ un mondo differente, una cultura da stimare. E poi é esotico anche visitare il quartiere a luci rosse di Patpong che merita in ogni caso un’attenzione turistica 😉
Sfruttiamo le compagnie Low Cost locali per scendere verso le isole. Nok Air e Thai Smile propongono dei pacchetti volo + bus + nave per pochi euro… e non ci si deve preoccupare nell’organizzazione. Giunge l’ora di Koh Samui. Le spiagge sono bellissime, il panorama mozzafiato, l’acqua limpida e calda, tutto perfetto per non privarsi dello snorkeling. Incrociamo turisti da tutto il mondo mentre giriamo utilizzando i taxi collettivi. Ci si scambia opinioni, consigli, punti di vista. E poi ci si rilassa mangiando coi piedi poggiati sulla sabbia. E ci si abbronza anche quando il cielo é coperto di nuvole ! Tutto questo é possibile associando un paio di massaggi thai (coraggio, nonostante il dolore sono poi rilassantissimi!) al suono delle onde del mare.
Dato che ci siamo, e dato che ci sentiamo ancora giovani, dopo tanto relax ci spostiamo verso la Mecca dei party: la Full Moon a Ko Panghan! La festa della luna piena consiste, nella lunghissima struscia di spiaggia di Haat Riin, in una festa di 24 ore a base di musica elettronica, alcool, acrobazie, colori fluo, fiori, ecc… Una meraviglia! Uno spirito di festa e condivisione che vorresti durasse per sempre. Le canzoni ci restano in testa per il resto della vacanza. La tee shirt é il ricordo che ci portiamo in spiaggia insieme alla corona di fiori fluo che decido di non abbandonare mai per il resto del viaggio. Il tempo si ferma alla Full Moon.
Ma quest’isola é rinomata anche per essere zona dedita alla meditazione. Perché non dare un’occhio alla costa ovest? Qui i centri di yoga si trovano ad ogni angolo. Il nostro bungalow nel cuore della giungla con vista mare ci riporta verso una nuova Thailandia. I turisti sono vegetariani o vegani. Il consumismo é bandito. Ma é tutto stupendo…
Ultima tappa decisa nell’angolo irraggiungibile di Ko Panghan, la costa lussuosa dove risiedono solo pochissimi alberghi. Il livello é nettamente superiore. Qui le vacanze sono ultralusso! Ci viene consegnata una villetta privata con piscina. Per un prezzo irrisorio. Viviamo i notri ultimi tre giorni sopra una nuvola, per non dire « tre metri sopra il cielo ». Ci chiediamo come sia possibile poter godere di più di un paradiso simile. Ci sentiamo liberi, lontani da tutto.
E proprio per questo dobbiamo rientrare nella capitale. Una lunghissima peripezia per accedere al volo diretto in Europa: il vecchio mondo che appartiene alle nostre radici e a cui non possiamo rifuggire. 2 stato fantastico ma dopo ogni parantesi di torna a casa. Ma si torna col cuore pieno « di cose belle ».