Thailandia, Bangkok e isole – agosto 2011
Durata del soggiorno: 3 settimane
Itinerario: Bangkok, Koh Phangan, Koh Tao, Koh Nangyuan, Krabi, Koh Phi Phi, Phuket, Bangkok
Volo Air France, Torino – Parigi, Parigi – Bangkok A/R: 880 €
Volo Bangkok Airways, Bangkok – Koh Samui: 80 €
Volo Air Asia, Phuket – Bangkok: 60 €
22/23/24 luglio – BANGKOK
Atterriamo puntuali al maestoso Suvarnabhumi Airport di Bangkok e in un attimo ci ritroviamo in un caratteristico taxi fuxia che ci porta in Khao San Road al New Joe Guest House (http://www.newjoeguesthouse.com/ – 12 € la camera).
Abbiamo scelto questa modesta ma tipica sistemazione soprattutto per la sua ubicazione in una delle vie più caratteristiche della città, Khao San Road, frequentata esclusivamente dai backpackers.
Appena scesi dal taxi mi ritrovo immersa nell’ allegra atmosfera di questo luogo. Bancarelle di ogni tipo invadono la strada, quasi impedendo il passaggio alle macchine; bancarelle di cibo, vestiti, accessori, cianfrusaglie, insegne di tatuaggi e di massaggi, ristoranti, locali, musica…profumi, odori e colori si mescolano rendendo questa via davvero magica!
La camera del New Joe è molto semplice e decisamente vecchia, con un piccolissimo bagno un po’ angusto, ma pulita; per il prezzo che paghiamo va più che bene, tenendo anche conto del fatto che saremo sempre in giro.
Il giorno seguente ci rechiamo a visitare il Wat Arun, tempio simbolo di Bangkok e salendo fino in cima si gode di una splendida vista sulla città e sul fiume Chao Praya; decidiamo quindi di fare un giro per i canali su di una long tail boat tutta per noi. Le capanne sulle palafitte offrono numerose scene di vita locale: donnine che fanno il bucato, bambini che si tuffanno nelle acque marroni del fiume, uomini che pescano e un varano enorme che si scalda al sole a pochi metri da noi.
Per pranzo andiamo al Siam Paragon, centro commerciale di lusso; all’ interno, oltre alle solite vetrine super griffate, concessionari, tecnologia ecc., un intero piano è dedicato a ristoranti e cucine di ogni tipo…giapponese, italiano, indiano, messicano, caffetterie, gelaterie.
Nel pomeriggio proseguiamo per il Chatuchak market, il mercato più grande che abbia mai visto, si svolge solo nel week end; veri è propri corridoi si diramano in tutte le direzioni, un caldo soffocante. Purtroppo non abbiamo comprato quasi nulla, essendo al primo giorno di vacanza non volevamo appesantirci; è stato un peccato perché rispetto agli altri mercati la qualità della merce era superiore…artigianato molto bello, batik, borse e accessori di ogni tipo, pashmine e tanti cuccioli di cani, gatti e conigli in vendita. Erano tenuti apparentemente abbastanza bene, alcuni all’ interno di negozietti con l’ aria condizionata, spazzolati, vestiti e infiocchettati.
Come prima giornata direi che possiamo ritenerci più che soddisfatti; ceniamo in Khao San Road in compagnia di altre due coppie di amici, anche loro di passaggio a Bangkok e dopo cena facciamo un salto a Patpong, quartiere a luci rosse, pieno zeppo di locali, disco, travestiti, donnine e l’ ennesimo mercato, solo notturno.
La mattina seguente ci rechiamo in taxi ad Ayutthaya, antica capitale del Siam.
Passiamo alcune ore passeggiando tra un sito e l’ altro, magnifici e maestosi templi si susseguono e si prestano a fotografie meravigliose; ci sono anche gli elefanti, ma fanno un po’ pena, obbligati ad intrattenere i turisti con spettacolini in cui ballano a tempo di musica disco…il sole e il caldo cominciano a diventare insopportabili, decidiamo quindi di rientrare a Bangkok. Per pranzo un’ ottima pizza all’ italiano in Khao San Road e poi si prosegue per il Grand Palace, che però è già chiuso, riusciamo ad accedere solo al tempio dove si trova il Big Buddha Sleeping, 46 mt di lunghezza! Ritorneremo al Grand Palace a fine vacanza.
Ultima serata passata a girare da un locale all’ altro in compagnia dei nostri amici e la mattina seguente si vola al mare!!!
25/26/27/28 luglio – KOH PHANGAN
Con un volo della Bangkok Airways atterriamo a Koh Samui e prendiamo la barca veloce che ci porta a Koh Phangan, nel golfo della Thailandia, la nostra prima tappa al mare.
Questa è senza dubbio l’ isola più caratteristica e tipicamente thai rispetto alle altre che vedremo.
La vita a Koh Phangan sembra essersi fermata a qualche decennio fa; benchè il turismo sia molto sviluppato, la popolazione locale vive ancora in fatiscenti capanne di legno, spesso senza elettricità, all’ interno della giungla.
Decidiamo di farci portare in fuoristrada alla spiaggia di Thong Nai Pan Yai, dove andremo alla ricerca di un bungalow; la strada per arrivarci è in parte sterrata e parecchio dissestata, cerchiamo di memorizzarla, dato che, due sere dopo, dovremo ripercorrerla in motorino per andare ad Haad Rin beach, la famosa spiaggia del Full Moon Party.
Arriviamo finalmente a destinazione…una spiaggia di sabbia bianca, orlata da palme, l’ acqua verde, la giungla alle spalle, cosa desiderare di più?!? Troviamo un bungalow delizioso direttamente sulla spiaggia, al “Nice Beach Bungalow Resort” (http://www.phangan.info/nicebeachresort/ – 50 € la camera). Passiamo la nostra prima giornata nell’ ozio più totale, sole e lunghi bagni nelle calde acque di Koh Phangan.
Alla sera ceniamo nel ristorantino del resort, i tavolini sono in riva al mare e le poche lucine delle strutture rendono il luogo davvero suggestivo…dopo cena si assiste allo show dei ragazzi locali che fanno spettacoli con il fuoco e poi a nanna, null’ altro da fare la sera in questo paradiso.
Il giorno seguente diving! Un po’ lungo il trasferimento per arrivare al sito di immersione; long tail boat con la quale passiamo presso le altre spiagge a recuperare altri sub, barcone e 1h30 di navigazione con mare non proprio tranquillo.
Siamo in molti sulla barca e dobbiamo suddividerci in gruppi, il chè crea un po’ di confusione; arrivati a Sail Rock, un pinnacolo in mare aperto, indossiamo l’ attrezzatura, buddy check e via in acqua. Prima di scendere dobbiamo nuotare contro corrente per non pochi metri e sono già stanca prima di iniziare l’ immersione! Scendiamo nel blu, la corrente è piuttosto forte e purtroppo la visibilità non è ottima, ma intorno a questo pinnacolo c’è una vita marina incredibile; mai visti tanti pesci tutti insieme, barracuda giganti, banchi di fusolieri, pescetti colorati, tanto che se ci guarda attorno non si vede un fazzoletto di mare libero dai pesci! Passiamo all’ interno di una grotticina e si risale…peccato per la visibilità perché sarebbe stata davvero una bella immersione.
La seconda immersione è molto simile alla prima. Ci immergeremo ancora, ma preferiamo farlo a Koh Nangyuan, isoletta di fronte a Koh Tao e paradiso dei divers.
Il giorno seguente affittiamo il motorino (per soli 4 € al giorno) e facciamo un giro dell’ isola.
Le stradine che conducono alle spiagge sono quasi sempre in pessime condizioni, totalmente sterrate e con veri e propri crepacci che le attraversano, bisogna quindi prestare molta attenzione. Andando in giro ci rendiamo conto che la spiaggia di Thong Nai Pan Yai, dove noi soggiorniamo, è la più bella; subito accanto si trova Thong Nai Pan Noi, sulla quale si affaccia il resort di più alto livello di tutta l’ isola, il Panviman Resort, dove sono radunati probabilmente tutti gli italiani in vacanza a Koh Phangan.
La sera decidiamo di avventurarci nella traversata notturna dell’ isola in motorino, per arrivare ad Haad Rin beach, la spiaggia del Full Moon Party; dopo 45 minuti di strada a tratti asfaltata e non, nel bel mezzo della giungla, ormai all’ imbrunire arriviamo a destinazione; siamo nella parte più turistica di Koh Phangan, un vivace paesino pieno di negozietti, ristorantini e localini che si affaccia su di una spiaggiona profonda e pulitissima, che, una volta al mese, diventa una discoteca a cielo aperto. Essendo il Full Moon Party appena passato, c’è molta tranquillità, ceniamo a lume di candela con riso, due pescetti, patata bollita e una banana e ce ne torniamo indietro. Il rientro in motorino è divertente, ma anche un po’ inquietante…è buio pesto, appena ci allontaniamo da Haad Rin beach, non ci sono più luci intorno a noi, siamo nella giungla, la lucina fioca del motorino ci indica la strada, i cellulari non prendono e abbiamo davanti 45 minuti di viaggio…fruscii tra le palme, versi di uccelli e scimmie e chissà cos’ altro si cela nel fitto delle vegetazione, ci fanno più volte sussultare, ma fila tutto liscio e arriviamo sani e salvi al nostro bungalow.
Contenti per aver scovato fin dal primo giorno la spiaggia più bella dell’ isola, decidiamo che è tempo di procedere verso la nostra seconda tappa, Koh Tao; e così nuovamente fuoristrada e barca veloce, peccato che il bel tempo ci abbandoni e che il sole lasci il posto ad un cielo grigio che ci accompagnerà per i prossimi tre giorni (non ci stupiamo, d’altronde siamo in piena stagione monsonica e sapevamo di correre questo rischio).
29/30/31 luglio – KOH TAO
L’ arrivo a Koh Tao è abbastanza stancante; dobbiamo trovare una sistemazione per i prossimi due giorni, ma non sarà un’ impresa facile…affittiamo un motorino, sempre per 4 € al giorno e con mappa dell’ isola alla mano cominciamo a girare per vedere qualche struttura. Non abbiamo le idee molto chiare e girovaghiamo senza troppo criterio, perdendo così un sacco di tempo. Seguiamo le indicazioni dei resorts che troviamo per strada e ci ritroviamo a percorrere nuovamente stradine sterrate e ripidissime con gli zaini in spalla e un caldo soffocante; le prime strutture che troviamo, a Shark Bay, baietta molto carina, sono di altissimo livello e hanno dei prezzi inavvicinabili. Sono già trascorse 2 ore, siamo distrutti e il cielo diventa nero, si alza un vento fortissimo, decidiamo quindi di dirigerci a Sairee beach, la località più turistica dell’ isola, dove scegliamo il primo bungalow che ci capita, Sairee Cottages (http://www.saireecottagediving.com/ – 40 € la camera), giusto pochi minuti prima di una vera e propria tempesta tropicale.
Il villaggetto è molto caratteristico, i bungalows sono immersi in un bel giardino esotico, tra le palme a pochi metri dalla spiaggia.
Koh Tao è un’ isola molto frequentata, lungo Sairee beach si susseguono centri diving a non finire, ristoranti, bungalows, supermercatini, bancarelle e la vita notturna è abbastanza vivace.
Il giorno seguente, nonostante il brutto tempo, non ci lasciamo scoraggiare e decidiamo di recarci sull’ isoletta di fronte, Koh Nangyuan, per prenotare in anticipo la struttura dove trascorreremo altri quattro giorni della nostra vacanza. Contrattiamo il prezzo della breve traversata, 20 minuti, con un taxi boat ed eccoci sull’ isoletta, o meglio, tre isolette stupende collegate tra loro da lingue di sabbia che spariscono con l’ alta marea…trattandosi di un parco naturale paghiamo l’ ingresso (2 €) e ci assicuriamo il nostro posto in paradiso prenotando un bungalow incastonato sulla collinetta, nella giungla, nell’ unico resort dell’ isola, il Nangyuan Island Dive Resort (http://www.nangyuan.com/ – 60 € la camera). Arriveremo tra due giorni. Decidiamo quindi di rientrare a Koh Tao, il tempo sta peggiorando, il mare è davvero molto mosso e la piccola barchetta di legno che ci riporta indietro viene sballottata su e giù dalle onde senza pietà, facendoci temere per un possibile ribaltamento che per fortuna non avviene…
Anche il giorno dopo il tempo non accenna a migliorare, giriamo l’ isola in motorino, andiamo a scovare le calette più nascoste e ci fermiamo a prendere un pallido sole prima che si scateni nuovamente il diluvio universale.
La sera giriamo per i localini sulla spiaggia e ci concediamo un rilassante massaggio ai piedi per pochi euro.
La mattina seguente eccoci a Koh Nangyuan!
1/2/3/4 agosto – KOH NANGYUAN
Koh Nangyuan, la punta di diamante del nostro viaggio!! Tre isolette, su quella centrale la reception, il ristorante e il diving del Nangyuan Island Dive Resort, sulle altre due i bungalows immersi nella giungla; ce ne sono per tutte le tasche, a partire dai 35 € la camera fino ai 350 € per la super villa sul mare con jacuzzi…le sistemazioni più economiche si trovano sull’ isoletta meno accessibile che, la sera, a causa dell’ alta marea, rimane totalmente staccata dalle altre due, quindi per andare e tornare dal ristorante bisogna attraversare un tratto di mare con l’ acqua altezza vita…noi abbiamo scelto una via di mezzo, 60 € per un bungalow molto carino (sull’ isoletta più facilmente accessibile), con una vista mozzafiato e abbarbicato in cima alla collina; solo un po’ faticoso arrivarci, dovendo fare una scalinata lunghissima in mezzo alla vegetazione e un caldo da morire.
Siamo stati divinamente…da premettere che a Koh Nangyuan non c’è assolutamente nulla da fare, se non sole e immersioni! La sera il ristorante chiude alle ore 22 e le luci vengono spente, niente localini, niente musica, solo il rumore del mare.
Finalmente è tornato il bel tempo e la prima mattina la dedichiamo al relax in spiaggia; i colori dell’ acqua sono incantevoli, di un azzurro meraviglioso, la sabbia è bianchissima, le lingue di sabbia e le piscine naturali sono la principale attrazione dell’ isola! Unica nota dolente, a partire dalle ore 10 fino alle 15 arrivano orde di turisti che vengono in giornata da Koh Samui e rovinano decisamente l’ atmosfera; sulla spiaggia vengono piazzati lettini e ombrelloni e le piscine naturali si riempiono di cinesini che fanno finta di fare snorkeling con i loro giubbetti di salvataggio. La barriera corallina è discreta e si trova a pochi metri da riva, ma per vedere davvero dei bei fondali bisogna fare diving, e quindi nel pomeriggio faremo un’ immersione!
Partenza direttamente dalla spiaggia, ci allontaniamo di diversi metri e scendiamo. Ci ritroviamo in un’ acquario; la visibilità è ottima, la temperatura dell’ acqua 29° e non c’ è corrente, decisamente un’ immersione facile e poco profonda che ci permette di goderci al massimo le bellezze sottomarine. Vediamo tanti nemo, razzette maculate e murene negli anfratti, pesci palla mascherati, chirurgo, balestra, farfalla. Siamo davvero soddisfatti e fissiamo altre due immersioni dalla barca la mattina seguente.
Fortunatamente il tempo si è aggiustato e fino a fine vacanza troveremo sempre sole!!
I siti di immersione si raggiungono in mezzora di navigazione e così eccoci a Chumphon Reef, a detta di molti il miglior sito della zona. La barriera è molto bella, ricca di grotte e anfratti e molto colorata, scende a strapiombo e noi ci fermiamo a quota – 24 mt, sospesi nel vuoto! Ciò che più mi è piaciuto sono le distese infinite di anemoni rossi, blu, rosa, sembrano dei prati sottomarini, pieni di nemo di tutte le dimensioni…e poi ancora tantissimi banchi di fusolieri che ti permettono di nuotare in mezzo a loro. Non mancano come sempre i vari pesci colorati, razzette, murene e l’ immersione è resa ancora più divertente dal passaggio in alcune grotte.
La seconda immersione sarà nello stesso sito del giorno prima, ma questa volta abbiamo la macchina foto sub e facciamo splendidi scatti.
Pomeriggio di relax e sole, bagni e foto sulle lingue di sabbia, la sera una splendida stellata e crolliamo prestissimo per la stanchezza post immersioni.
Il giorno seguente ancora diving, di nuovo Chumphon Reef, sempre super, e White Rock, un altro acquario meraviglioso.
Il pomeriggio si sta in spiaggia fino all’ imbrunire, finalmente i visitatori giornalieri se ne sono andati e l’ isola è tutta per noi…saremo in totale una ventina di persone. Ci godiamo un ultimo tramonto molto romantico e siamo un pochino malinconici perché i nostri giorni in questo paradiso sono terminati. E’ giunto il momento di spostarsi sulla costa ovest della Thailandia.
5/6 agosto – KRABI
L’ attraversamento della Thailandia per raggiungere l’ isola di Krabi, nel mar delle Andamane, si rivela abbastanza impegnativo; il Nangyuan Island Dive Resort ci prenota il trasferimento, ma da 6 ore di viaggio che dovevamo fare, ne abbiamo fatte 10.
Barca veloce, pullman, mini van, un viaggio lungo e con un caldo insopportabile e ancora long tail boat da Krabi città che ci lascia a Railay beach. E’ già buio e dobbiamo ancora trovare da dormire; prenotiamo un bungalow al Sea Sand Resort (http://www.krabisandsea.com/ – 60 € la camera) e crolliamo distrutti.
I paesaggi di Krabi sono totalmente diversi dalle altre isole su cui siamo stati fino ad ora; ci sono dei faraglioni calcarei altissimi che si innalzano in mezzo ad un mare verdissimo e l’ erosione dell’ acqua crea all’ interno di queste rocce delle caverne.
Le giornate a Railay beach scorrono tranquillamente, pochi resorts sulla spiaggia e poca vita notturna.
Ci facciamo portare in taxi boat sulle isolette di fronte, tra cui Chicken island, su cui non ci sono strutture e proprio per questo ancora più meravigliose; la sabbia è di un bianco accecante e l’ acqua di un azzurro quasi fluorescente!
Rimaniamo a Krabi un solo giorno e decidiamo di spostarci a Koh Phi Phi.
7/8 agosto – KOH PHI PHI
Barca veloce e in 1h30 circa siamo a Koh Phi Phi Don, una bellissima isoletta piena di giovani, con delle spiagge da togliere il fiato e così piccola da poterla girare a piedi. Fatichiamo a trovare una camera, siamo ormai ad agosto e molte strutture non hanno più disponibilità; alla fine troviamo un bungalow molto carino ma stranamente poco costoso all’ Anita Resort (35 € la camera).
Senza perdere tempo prendiamo un taxi boat e ci facciamo portare a Koh Phi Phi Leh, appena di fronte, l’ isola su cui hanno girato il film “The Beach”.
Il mare è un po’ mosso e il barcaiolo sostiene di non poterci scaricare direttamente sulla spiaggia di “The Beach”, Maya Bay…così dobbiamo arrivarci in altro modo, ovvero tuffandoci in mare, nuotando, aggrappandoci ad una corda con gli scogli scivolosi a pelo d’ acqua e a fatica arrampicarci sù da un groviglio di corde, un po’ pericoloso, ma ne è valsa la pena!
Koh Phi Phi Leh è una riserva naturale, l’ unica struttura è un campeggio; percorrendo un sentierino in mezzo alla vegetazione tropicale sbuchiamo sulla famosa spiaggia…bellissima…una laguna dai colori accecanti delimitata da faraglioni altissimi, un incanto! Peccato per il gran numero di turisti che la rendono un po’ affollata; invidiamo chi campeggia sull’ isola e se la può godere in solitudine, la mattina presto e la sera.
Facciamo rientro a Koh Phi Phi Don ancora estasiati dalla magnifica giornata e ci prepariamo per la serata. Il paesino è molto vivace e passiamo un po’ di tempo a girare per le viuzze piene di bancarelle, ristorantini, internet points, piccole agenzie viaggi; prenotiamo in un internet point l’ hotel per Phuket, nostra prossima tappa, e quello per Bangkok prima del rientro.
Dopo cena la spiaggia si affolla di giovani che si scatenano, discoteche, spettacoli con il fuoco e tanto alcool!
Ritorniamo in bungalow e capiamo subito perché costava così poco; le pareti vibrano e sembra di avere la disco nella stanza, è impossibile dormire fino alle 3 di notte, quando finalmente cala la quiete.
Il giorno seguente stiamo in spiaggia a prendere il sole ininterrottamente, ombrellone e lettini per soli 2 €. La mattina in giro c’ è pochissima gente, arrivano tutti verso l’ ora di pranzo e così ci godiamo il paradiso in santa pace.
Si sta così bene che non vorremmo più andarcene, ma il tempo passa e ci avviciniamo alla nostra ultima tappa al mare, Phuket.
9/10 agosto – PHUKET
Nuovamente barca veloce che ci porta in 1h30 circa a Phuket; grazie ad un offerta last minute prenotata tramite internet, abbiamo trovato una camera in un bel resort a Patong beach, la località più turistica, mondana e affollata dell’ isola. Soggiorneremo quindi per la nostra ultima notte al mare al Patong Bay Garden Resort (http://www.patongbaygarden.com/ – 40 € la camera tariffa scontata).
Il resort si trova direttamente sulla spiaggia e ci rendiamo immediatamente conto della differenza rispetto ai luoghi che abbiamo visitato fino ad ora; il posto è comunque molto bello, ma di certo non ha il fascino esotico e selvaggio delle altre isole. Patong beach è una spiaggiona lunga e profonda, il mare in quel tratto è mosso con correnti molto forti e si possono trovare tutte le attrattive che i turisti alla ricerca di divertimento potrebbero desiderare, ovvero parasailing, sci d’ acqua, moto d’ acqua, bananone e così via.
Trascorriamo il pomeriggio in spiaggia a fare il bagno tra le onde, ma a Phuket, si viene più che altro per vivere la notte, non il giorno. Per cenare c’ è un’ ampia scelta di ristoranti per tutti i gusti e in giro per le vie è pieno di mercatini e bancarelle, un po’ una piccola Bangkok; dopo cena andiamo in Bangla Road, la via dei locali e dei go go bar. Musica disco fortissima, tantissimi giovani, travestiti, ballerine, un’ atmosfera davvero molto vivace e divertente!
Ultima mattinata in spiaggia e ultimo bagno, siamo un po’ malinconici, è davvero giunto il momento di rientrare a Bangkok per i nostri ultimi due giorni di vacanza.
10/12 agosto – BANGKOK e rientro
Volo Air Asia da Phuket a Bangkok e, per concludere in bellezza, abbiamo prenotato due notti in uno degli hotel più belli della città, il Bangkok Marriott Resort & Spa (http://www.marriott.com/ – 180 € la camera).
L’ hotel si trova sulle rive del fiume Chao Praya, è molto lussuoso; la camera è ovviamente dotata di ogni comfort e il servizio è impeccabile. Il buffet della colazione è incredibile, delizie di ogni tipo, cioccalitini artigianali, crêpes e pancakes da farcire con le creme più svariate, brioches dolci e salate, prosciutto cotto al forno affettato sul momento, sushi, risi e noodles, macedonie, frutta, verdure…
Essendo l’ hotel decentrato, ogni 30 minuti viene messa a disposizione degli ospiti una giunca che gratuitamente ti porta al main pier da cui partono i traghetti per il centro città.
Ci rimane da visitare il Grand Palace, che avevamo trovato chiuso all’ andata; all’ ingresso è necessario indossare pantaloni sotto il ginocchio e avere le spalle coperte. Molto bello, tanti buddha e buddhini, palazzi e stupa dorati, ma una marea di turisti e anche tanti thai che si trovano a Bangkok per il compleanno della regina, il 12 agosto.
Decidiamo di ritornare in Khao San Road per un po’ di shopping e un massaggio ai piedi e subito dopo proseguiamo per China Town; ancora una volta un susseguirsi di bancarelle di cibo, vestiario, accessori ma soprattutto cianfrusaglie che si diramano in ogni direzione in un mercato a cielo aperto infinito.
Purtroppo siamo arrivati all’ ultimo giorno e decidiamo di dedicarlo allo shopping; ci rechiamo quindi nei due centri commerciali più grandi di Bangkok, il Siam Paragon e l’ MBK.
Eccoci al capolinea, è giunto il momento di rientrare in Italia…abbiamo fatto e visto tutto ciò che desideravamo, incantevoli spiagge bianche orlate da palme, caratteristici bungalows in riva al mare e nella giungla, lingue di sabbia e piscine naturali, fondali popolati da miriadi di pesci colorati, romantici tramonti, caotici e colorati mercati, templi maestosi; dopo tre settimane la nostalgia di casa comincia a farsi un pochino sentire, ma mai quanto il desiderio di poter rimanere ancora a lungo in quei luoghi incantevoli, per godere ancora di quel mare, di quei fondali, di quei paesaggi, di quella natura…luoghi che non stufano mai e che fanno venir voglia di una vacanza infinita!!!
Sara e Enrico