Thailandia: amore sesso e cuore

Sette giorni a Bangkok; aprile 2007, Hotel Mandarin, a 5min a piedi dalla fermata della metro SamYam. Ebbene vi dico: due notti nella città sono sufficienti: due cose ci sono infatti di veramente bello da vedere: il Palazzo Reale e il Wat Po (cioè il budda sdraiato). Tra l’altro le due aree sono in pratica attaccate, solo un strada le divide....
Scritto da: ciccola
thailandia: amore sesso e cuore
Partenza il: 15/04/2007
Ritorno il: 22/04/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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Sette giorni a Bangkok; aprile 2007, Hotel Mandarin, a 5min a piedi dalla fermata della metro SamYam. Ebbene vi dico: due notti nella città sono sufficienti: due cose ci sono infatti di veramente bello da vedere: il Palazzo Reale e il Wat Po (cioè il budda sdraiato). Tra l’altro le due aree sono in pratica attaccate, solo un strada le divide. Pero’ una cosa: quando scrivete i racconti, siate più precisi. Avevo letto che erano poco distanti… pero’ in una città di 8 milioni di abitanti, per “poco distanti” uno può intendere pure 10/15 min di taxi…Invece bastava solo attraversare la strada (attenzione però ad imbroccare l’uscita giusta dal Palazzo Reale!). Cmq, dicevo i due siti si possono visitare in una sola giornata, svegliandosi anche con comodo. Anzi vi diro’ di più: in una sola giornata si possono fare 4 cose: gita con il battello Express (si prende al capolinea di una delle due linee dello Skytrain, quella che passa per Silom. Cmq la fermata in cui scendere si chiama Saphan Taksin). Dicevo, prendete l’Express e si scende (dopo circa 20/30 min) all’altezza del Palazzo Reale (che si visita in 2 ore… sono più che abbondanti). Si esce dal Palazzo Reale e si entra nell’area Wat Po (si visita in 10 minuti…). Dopo, senza uscire dll’area Wat Po si va alla scuola di Massaggio Tradizionale Thailandese e vi fate un massaggio di un’ora a soli 5 euro (ma ce ne sono anche di mezz’ora). Uscite dal comprensorio Wat Po, riprendete il battello Express e tornate al capolinea (che, ripeto, coincide col capolinea dello Skytrain). Tranquilli che non vi perdete, il battello Express fa sempre quel giro, mezz’ora all’andata e mezz’ora al ritorno… se pure sbagliate direzione, chiedete al tipo sul battello (che mastica anche un po’ di inglese) e ci penserà lui… e cmq male che va vi fate un giro in più sul Chao Praya! Vi assicuro che ce la fate senza affannarvi (io l’ ho fatto). Come vedete con questo giro avete visto tutto il bello che c’è in una sola giornata; pernottate e il giorno seguente fate il giro dei centro commerciali. Anche qui, i più grandi sono praticamente attaccati e sono: MBK, Siam Center, Siam Paragon. Il primo è di proporzioni titaniche, con migliaia di persone che lo visitano, ma di qualità mediocre. Il Siam center è di qualità leggermente superiore mentre il Paragon è di alta qualità, assolutamente da visitare: per le signore consiglio il piano interrato… il paradiso del maquillage, invece all’ultimo piano c’è un bellissimo reparto etnico con due bar/ristoranti bellissimi e forniti di cucina internazionale. La sera pernottate e poi ripartite per altre destinazioni: o la natura (nord, col triangolo d’oro, oppure il sud, Hua Hinn e i parchi, oppure le isole). Credetemi a Bangkok non c’è più niente da vedere, il resto è solo una grande colata di cemento ed io l’ho trovata di una tristezza incredibile. Infatti mentre il gusto italiano va verso l’agriturismo, la riscoperta della natura, ecc, Bangkok è solo cemento, con hotel lussuosi a portata di tasca ma del tutto in controtendenza rispetto ai nostri gusti (per contro, accanto ai lussuosi hotel trovate poverissime baraccopoli…). Di natura a Bangkok non c’è niente: ho visitato Lumpini Park che è soltanto un po’ di erbetta circondata dallo Skytrain e dagli orribili grattacieli. Se Lumpini Park è bello allora venite a vedere Villa Pamphili a Roma e rimarrete a bocca aperta! IMPATTO CON LA CITTA’ Per quanto lo avessi già letto nei vostri racconti, devo dire che l’impatto è stato tremendo. Il caldo(umido) è soffocante e non siete lucidi e rilassati. Il vostro unico desiderio sarà quello di tonare all’albergo o di rinchiudervi in un centro commerciale. Le vie sono allucinanti, dissestate, con una puzza nauseabonda di fogna, scarico delle auto e di cibo fritto, a causa delle innumerevoli postazioni di cucina che si trovano sui marciapiedi. Cio’ non fa altro che aumentare il desiderio di tornare in uno dei suddetti posti. Col calar del sole, inoltre, non vi sarà difficile imbattervi in topi e scarafaggi di dimensioni presitoriche! RISTORANTI Dire dove si mangia bene a Bangkok è come andare a Napoli e chiedere di una buona pizzeria! Si mangia bene ovunque, io ho mangiato bene ovunque, anche nei centri commerciali dove, anzi, state anche più sicuri sul problema dell’igiene. Qui (ma non solo qui) trovate anche la cucina internazionale; state tranquilli il piatto di spaghetti al pomodoro si trova ormai in tutto il mondo! Inoltre potete chiedere piatti non-spicy. Per i vegetariani (come me) tranquilli: tutti i ristoranti hanno pietanze vegetariane. Vi consiglio solo di evitare i ristoranti prettamente per gente thai, non per altro ma spesso ci sono intrugli vari (gelatine, ed altri oggetti non identificati) a cui noi non siamo abituati. Cmq, male che va vi alzate e ve ne andate, ci rimetterete al massimo 50/100 bath! ALLOGGIO Vi consiglio di prenotare dall’Italia anche perché, paradossalmente pagherete di meno! Nel mio hotel ho pagato 25 euro a notte dall’Italia e quando ho chiesto di stare due giorni in più mi hanno sparato 50e a notte! Il mio consiglio è di trovare un albergo a ridosso di una fermata dello Skytrain o al massimo della Metro, altrimenti sarà un incubo spostarvi (v. Trasporti). Se poi state ad un incrocio tra due linee (es. Fermata Sukhumwit, fate strike!). Se proprio non ci riuscite, cercate almeno di stare in zona Khaosan Road che è l’unica via un po’ più normale della città (e ripeto l’unica!) e in più siete in zona Palazzo Reale e Wat Po.

TRASPORTI Scordatevi i tuk tuk, sono costosi più dei taxi, scomodi, pericolosi (in quanto molto instabili), e poi respirate smog a tutto spiano (per non parlare del caldo che fa…).

TAXI. Qui entriamo nell’avventura… Sappiate che una corsa media (anche notturna) è di circa 50 bath, cioè un euro. Se la cifra supera di molto i 50 bath vi hanno fregato (a meno che non siete nel taxi da 3ore e avete fatto 100 km…). Allora fate attenzione. I taxi ufficiali sono quelli che hanno la scritta TAXI METER ben visibile (e ripeto ben visibile) sul tettuccio; inoltre accertatevi che abbiano la lucetta rossa accesa sul parabrezza (di solito dal lato opposto del guidatore). Se non ci sono queste due condizioni vi fregano! Inoltre, una volta saliti, aspettate qualche secondo (giusto per cortesia) ma poi chiedete di accendere il METER (qualora l’autista non l’abbia fatto di iniziativa). Se non lo fa, scendete noncuranti al primo semaforo… (io l’ho fatto!). Oppure, se proprio non vi va di litigare, ditegli che non gli darete più di 100 bath (regolatevi a seconda delle distanze). Alle brutte minacciate di chiamare la polizia, i tassisti la temono molto (ovviamente prendete il n. Di targa). NON prendete i taxi all’uscita del vostro albergo, mai e poi mai vi accenderanno il meter, né sono più sicuri degli altri, anzi sono i più furbastri. Vi dico solo che un tassista del mio albergo non mi ha portato dove gli avevo detto (e cioè al Q Bar, una discoteca) ma in un postaccio alle spalle di Patpong, convinto di farmi pure un piacere perché lì si faceva sesso… ed erano le 11 di sera… Ovviamente lì mi sono saltati i nervi e da allora ho fatto guerra aperta ai tassisti (di cui le fughe ai semafori…). In realtà col passar dei giorni scopro che lì fa parte della loro mentalità, per cui mentre in Italia noi denunceremmo un tassista che non si ferma dove hai chiesto (per sequestro di persona), lì invece è tutto a cavolo per cui fate così: senza incazzarvi più di tanto, basta semplicemente dir loro di andare dove volete voi e basta! Sappiate inoltre che NON parlano inglese ma balbettano qualche parola, ma davvero poche, per cui questi i miei consigli: se dovete andare fuori dalla zona in cui lo avete preso conviene farvi portare prima aalla più vicina fermata della Metro o Skytrain. Prendere questi mezzi pubblici, scendere alla fermata più vicina al posto da raggiungere e lì riprendere un altro taxi. Vi dico solo che ho preso un taxi per andare al Palazzo Reale e il tassista non sapeva dove fosse, nonostante gli avessi scritto su un foglietto il nome. Questo consiglio ve lo do non solo per i tassisti in se ma anche perché il traffico è talmente assurdo che è inutile prendere il taxi per grandi spostamenti, rimarrete bloccati per ore! Pensate che a Bangkok ci sono persino le MOTO-Taxi, cioè dei tassisti che girano in moto (riconoscibile da un giubbotto arancione). Io però non li ho mai presi. Ah! Altro problema! I tassisti non hanno mai resto, per cui girate con molti bliglietti e monete da 20 e 10 bath altrimenti la corsa vi costerà sistematicamente il doppio! Non so se lo fanno a posta ma a me sono capitati TUTTI così (ma lo avevo cmq letto da qualche parte di questo loro comportamento). Come vedete coi tassisti ci vuole proprio TANTA pazienza, in ogni caso fatevi più furbi di loro! VITA NOTTURNA Me lo avevano detto i miei amici ma non volevo crederci: a Bangkok non esistono discoteche! In realtà ci sono le disco dei grandi albrghi e poi i discobar (o beerbar come cavolo si chiamano). Il tutto di uno squallore incredibile. Ciò in quanto non esitono donne thai normali in questi posti. Sono tutte a caccia di soldi. Per dovere di cronaca vi cito i locali dove sono stato ed ho constatato quanto detto: CM2, TAPA’s, Lucifer, Radio City, Q-bar, Spasso. Quella che mi avevano detto essere la più grande disco di Bangkok, il Mistique (una disco di tre piani), è stata chiusa per problemi legali. Per cui se per divertimento intendete andare nei localini di Patpong ed del Nana Plaza, dove prendete le donnine col numerino, pagate e la portate in albergo allora siete nel posto giusto, lì ce ne sono a decine. Ma mi chiedo perché andare a Bangkok per pagare una ragazza, quando potete farlo tranquillamente a Praga, Amsterdam, ecc. Ecc., pagando di meno e state in posti più confortevoli! Per inciso vi dico che le ragazze nei locali chiedevano dai 50e in su… Cmq io non cercavo questo per cui sono rimasto MOLTO deluso. Le donne thai o lavorano (e sodo, soprattutto nei migliaia di alberghi sparsi in tutta la nazione) oppure lavorano nei “localini”. Fare amicizia per strada, nei centri commerciali, ecc ecc è pressocchè impossibile. Ve lo dice uno che ha girato tutto il mondo e ne ha conosciute tante nei quattro angoli del pianeta. CONCLUSIONI IL Palazzo Reale e il Wat Po valgono tutto il viaggio, per il resto non c’è niente di che. Altri elementi positivi sono: il cibo (ma a me piace molto la cucina piccante, a voi non so…) e lo shopping, in particolare di prodotti elettronici/informatici (circa il 30% in meno rispetto all’Italia). Inoltre c’è il VAT REFUND, cioè all’aeroporto di BKK vi restituiranno il 7% della spesa sui citati prodotti, per somme superiori a 5.000 bath e semprechè il negoziante vi abbia rilasciato il modulo previsto dalle norme (attenzione però a fare il doppio riscontro all’aeroporto di BKK, prima e dopo il check-in). Un altro consiglio che vi do è di prendere una guida per il Palazzo Reale e Wat Po: come ho già detto sono una meraviglia ed è frustrante stare in un posto così bello senza qualcuno che vi dia un minimo di informazioni. Mi dicono che si trovano anche sul posto dei thai che per pochi euro vi illustrano il posto, spesso anche in italiano. Ma vi consiglio di andare sul sicuro e prenotare il tutto dall’albergo o addirittura dall’Italia. Non fate l’errore di spendere 1000e di aereo e di risparmiarne 10/20 di guida turistica… Gita sul Chao Praya: il fiume è inquinato, di un marrone inquietante e quando gli spruzzi vi colpiranno la faccia non proverete una bella sensazione. Inoltre dal fiume si vedono solo grattacieli modernissimi oppure baracche poverissime. L’unico punto bello è quando si vede il Wat Arun, ma tutto sommato non è da rimanerci a bocca aperta (il Tempio è piccolino) ed io non sono nemmeno sceso a visitarlo. Quando lo vedrete (il fiume) vi passerà la voglia di cercare un ristorante che vi si affaccia… molto meglio i centri commerciali. Per amor di cronaca vi dico che nonostante il colore, il fiume è pieno di pesciolini che guizzano, non so in base a quale fenomeno…Dimenticavo! Se programmate di andarci NON acquistate il biglietto nei chioschetti dove è scritto TOURIST TOUR ecc ecc, ma salite direttamente e fate lì il biglietto. Pagherete 20bath anziché 100! Certo è poca roba però vi assicuro che è irritante essere fregati, anche se solo di due euro! Gita al mercato galleggiante. Si trova a 80 km da Bangkok e sinceramente svegliarsi presto, stare sotto il caldo soffocante e perdere una giornata per vedere un po’ di frutta colorata che galleggia su quell’acqua marrone scuro… non so, vedete voi… Mercato Chatuchak (week-end market): a Bangkok non si respira in condizioni normali, figuriamoci in quella bolgia di bancarelle, dove è alto il rischio di essere derubati e di beccarvi qualche malattia. E poi per fare cosa? Per comprare un braccialetto che al negozio etnico sotto casa vostra costa 2/3 euro in più? Boh, fate voi… Sui furti poi badate bene che di solito chi ha brutte esperienze non si mette a raccontarle su Turistipercaso… rimane disgustato e semplicemente di quel paese non ne vuole più sapere. Cmq, sempre per amor di cronaca, a me nessuno ha tentato di derubarmi, in nessun posto. Massaggi erotici: non ne ho fatti, nonostante i centinaia di negozietti che li facevano. Ad occhio e croce le ragazze erano di un’avvenenza del tutto scoraggiante ma non so, forse era solo il caldo insopportabile che mi annebbiava la vista. Non so che dire, vedete un po’ voi… Vi sconsiglio cmq di andarci da soli: in alcuni casi, come al Poseidon, i gestori vi chiedono di rimanere a fare il masaggio con troppa insistenza, e sottilineo TROPPA… Resto della Thailandia: io non ci sono stato e non posso parlarne. Il consiglio che vi do e di visitarlo nei mesi da dicembre a febbraio (così come Bangkok) perché negli altri mesi il caldo/umido è davvero insopportabile, stando almeno a quello che i vari turisti che ho incontrato a Bangkok mi hanno riferito (e quello che ho provato io ad aprile…). Inoltre nelle isole non aspettatevi il mare delle Maldive. Di solito l’acqua del mare dei Resort vi arriva alle caviglie per centinaia di metri per cui per vedere bei posti dovete ogni giorno programmare una gita con sveglia di buon mattino. Insomma alla fine dovete più sgobbare che altro.

In definitiva, la Thailandia la consiglio per una vacanza avventuriera con zaino in spalla. Per chi è in cerca di relax non è il posto giusto, sempre secondo me. Un ragazzo italiano che è stato due mesi nel nord della Thailandia mi ha detto che è tranquilla, piena di bancomat, hotel, ristoranti, ecc. Ecc.

Per i romanticoni: se pensate di andare in Thailandia e trovare le Pocaonthas della situazione che sta sulla barchetta, con l’orchidea nei lunghi capelli neri e vi sorride appena vi vede… Allora state messi male. Vi consiglio di ridimensionare molto, e ripeto MOLTO, le vostre aspettative. Ovviamente l’amore è possibile ma la probabilità di un evento del genere è una su un milione! Il tipo che è stato al nord della Thailandia mi ha detto che anche lì gli hanno chiesto soldi! A qs proposito, il titolo del mio racconto viene da un grande libro di Alexander Lowen (un famoso psicoterapeuta americano), Amore Sesso e Cuore, Ed. Astrolabio, che consiglio a tutti quelli che, uomini e donne che siano, hanno bisogno di avere le idee più chiare su problematiche sentimentali, affettivo/sessuali nonché nei rapporti genitore-figli (in entrambe le direzioni). Vi assicuro che con soli 13e potrete risparmiarne centinaia… Per le donne: vi assicuro che le donnine dei locali non sono quelle che stanno peggio, al contrario forse sono quelle che stanno meglio. Entrate nei locali (potete farlo tranquillamente) vedete che si divertono, sono unite tra loro e d’accordo con la mamasan che gestisce il locale. E possono guadagnare circa 100e a notte (ne ho viste alcune rifiutare sia il cliente che prezzi inferiori a 50e). Le loro connazionali che hanno scelto di guadagnarsi da vivere negli hotel non so se riescono a guadagnarli in un mese, sgobbando come muli e facendo lavori davvero umili. Andate e verificate.

ULTIMISSIME CONSIDERAZIONI Viaggiare è sempre bello, sempre meglio che stare sul divano di casa e riempirvi di preoccuapazioni. Basta solo prendere tutte le precauzioni e ridurre al minimo tutti i tipi di rischio a cui si va incontro. In Thailandia non ho fatto nessuna vaccinazione (sono solo volontarie) e non mi è venuto nessun strippamento di stomaco, nonostante abbia preso sempre ghiaccio nelle bibite. State solo attenti a bere sempre acqua minerale in bottiglia sigillata (ma i thai lo sanno bene…) Lo strippamento (leggasi cacarella) viene più per gli sbalzi di temperatura tra la strada e i taxi e gli hotel/centri commerciali che per il cibo (inoltre, molti non sono abituati al cibo piccante! Per cui te credo che scatta lo strippamento!). Infine, non andate in Thailandia solo per farvi una ricca magnata di Pat Thai e TomYam; se andate per questo, allora risparmiatevi i soldi del viaggio e andate al Thai Inn di Via Ozanam a Roma. Ci mangio da 10 anni e vi assicuro che non ha niente di meno rispetto ai ristoranti di Bangkok, è davvero notevole! I romani ce l’hanno a 5 min da Piazza S. Giovanni di Dio. Per i non romani, prendete il 44 da Termini e ci arrivate alla grande in 30min. Cmq, buon viaggio a tutti, io sono Moyka, quello che ha scritto, per la Lituania, “Vilnius per chi cerca il suicidio”. NON scrivetemi perché tutto quello che avevo da dire l’ho detto. Se proprio volete, possiamo incontrarci, a Roma, a patto che mi offriate una pizza e connessi in una pizzeria scelta da me (a causa delle mie origini partenopee…). Ovviamente, se pensate che qs racconto sia stato utile/interessante e vi abbia aiutato nella programmazione del vostro viaggio vi assicuro che sono benvenute email di ringraziamenti/complimenti. Con l’occasione ne approfitto per ringraziare tutti quelli che danno contributi sui viaggi, anche perché è seccante dare informazioni dettagliate (senza ricevere niente in cambio). Ma soprattutto è seccante dare info con l’attenzione verso chi le riceve, cercando di non dare per scontate tante cose. Io mi sono sforzato di farlo. Arrivederci al prossimo viaggio.



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