Thailandia: amore sesso e cuore
TRASPORTI Scordatevi i tuk tuk, sono costosi più dei taxi, scomodi, pericolosi (in quanto molto instabili), e poi respirate smog a tutto spiano (per non parlare del caldo che fa…).
TAXI. Qui entriamo nell’avventura… Sappiate che una corsa media (anche notturna) è di circa 50 bath, cioè un euro. Se la cifra supera di molto i 50 bath vi hanno fregato (a meno che non siete nel taxi da 3ore e avete fatto 100 km…). Allora fate attenzione. I taxi ufficiali sono quelli che hanno la scritta TAXI METER ben visibile (e ripeto ben visibile) sul tettuccio; inoltre accertatevi che abbiano la lucetta rossa accesa sul parabrezza (di solito dal lato opposto del guidatore). Se non ci sono queste due condizioni vi fregano! Inoltre, una volta saliti, aspettate qualche secondo (giusto per cortesia) ma poi chiedete di accendere il METER (qualora l’autista non l’abbia fatto di iniziativa). Se non lo fa, scendete noncuranti al primo semaforo… (io l’ho fatto!). Oppure, se proprio non vi va di litigare, ditegli che non gli darete più di 100 bath (regolatevi a seconda delle distanze). Alle brutte minacciate di chiamare la polizia, i tassisti la temono molto (ovviamente prendete il n. Di targa). NON prendete i taxi all’uscita del vostro albergo, mai e poi mai vi accenderanno il meter, né sono più sicuri degli altri, anzi sono i più furbastri. Vi dico solo che un tassista del mio albergo non mi ha portato dove gli avevo detto (e cioè al Q Bar, una discoteca) ma in un postaccio alle spalle di Patpong, convinto di farmi pure un piacere perché lì si faceva sesso… ed erano le 11 di sera… Ovviamente lì mi sono saltati i nervi e da allora ho fatto guerra aperta ai tassisti (di cui le fughe ai semafori…). In realtà col passar dei giorni scopro che lì fa parte della loro mentalità, per cui mentre in Italia noi denunceremmo un tassista che non si ferma dove hai chiesto (per sequestro di persona), lì invece è tutto a cavolo per cui fate così: senza incazzarvi più di tanto, basta semplicemente dir loro di andare dove volete voi e basta! Sappiate inoltre che NON parlano inglese ma balbettano qualche parola, ma davvero poche, per cui questi i miei consigli: se dovete andare fuori dalla zona in cui lo avete preso conviene farvi portare prima aalla più vicina fermata della Metro o Skytrain. Prendere questi mezzi pubblici, scendere alla fermata più vicina al posto da raggiungere e lì riprendere un altro taxi. Vi dico solo che ho preso un taxi per andare al Palazzo Reale e il tassista non sapeva dove fosse, nonostante gli avessi scritto su un foglietto il nome. Questo consiglio ve lo do non solo per i tassisti in se ma anche perché il traffico è talmente assurdo che è inutile prendere il taxi per grandi spostamenti, rimarrete bloccati per ore! Pensate che a Bangkok ci sono persino le MOTO-Taxi, cioè dei tassisti che girano in moto (riconoscibile da un giubbotto arancione). Io però non li ho mai presi. Ah! Altro problema! I tassisti non hanno mai resto, per cui girate con molti bliglietti e monete da 20 e 10 bath altrimenti la corsa vi costerà sistematicamente il doppio! Non so se lo fanno a posta ma a me sono capitati TUTTI così (ma lo avevo cmq letto da qualche parte di questo loro comportamento). Come vedete coi tassisti ci vuole proprio TANTA pazienza, in ogni caso fatevi più furbi di loro! VITA NOTTURNA Me lo avevano detto i miei amici ma non volevo crederci: a Bangkok non esistono discoteche! In realtà ci sono le disco dei grandi albrghi e poi i discobar (o beerbar come cavolo si chiamano). Il tutto di uno squallore incredibile. Ciò in quanto non esitono donne thai normali in questi posti. Sono tutte a caccia di soldi. Per dovere di cronaca vi cito i locali dove sono stato ed ho constatato quanto detto: CM2, TAPA’s, Lucifer, Radio City, Q-bar, Spasso. Quella che mi avevano detto essere la più grande disco di Bangkok, il Mistique (una disco di tre piani), è stata chiusa per problemi legali. Per cui se per divertimento intendete andare nei localini di Patpong ed del Nana Plaza, dove prendete le donnine col numerino, pagate e la portate in albergo allora siete nel posto giusto, lì ce ne sono a decine. Ma mi chiedo perché andare a Bangkok per pagare una ragazza, quando potete farlo tranquillamente a Praga, Amsterdam, ecc. Ecc., pagando di meno e state in posti più confortevoli! Per inciso vi dico che le ragazze nei locali chiedevano dai 50e in su… Cmq io non cercavo questo per cui sono rimasto MOLTO deluso. Le donne thai o lavorano (e sodo, soprattutto nei migliaia di alberghi sparsi in tutta la nazione) oppure lavorano nei “localini”. Fare amicizia per strada, nei centri commerciali, ecc ecc è pressocchè impossibile. Ve lo dice uno che ha girato tutto il mondo e ne ha conosciute tante nei quattro angoli del pianeta. CONCLUSIONI IL Palazzo Reale e il Wat Po valgono tutto il viaggio, per il resto non c’è niente di che. Altri elementi positivi sono: il cibo (ma a me piace molto la cucina piccante, a voi non so…) e lo shopping, in particolare di prodotti elettronici/informatici (circa il 30% in meno rispetto all’Italia). Inoltre c’è il VAT REFUND, cioè all’aeroporto di BKK vi restituiranno il 7% della spesa sui citati prodotti, per somme superiori a 5.000 bath e semprechè il negoziante vi abbia rilasciato il modulo previsto dalle norme (attenzione però a fare il doppio riscontro all’aeroporto di BKK, prima e dopo il check-in). Un altro consiglio che vi do è di prendere una guida per il Palazzo Reale e Wat Po: come ho già detto sono una meraviglia ed è frustrante stare in un posto così bello senza qualcuno che vi dia un minimo di informazioni. Mi dicono che si trovano anche sul posto dei thai che per pochi euro vi illustrano il posto, spesso anche in italiano. Ma vi consiglio di andare sul sicuro e prenotare il tutto dall’albergo o addirittura dall’Italia. Non fate l’errore di spendere 1000e di aereo e di risparmiarne 10/20 di guida turistica… Gita sul Chao Praya: il fiume è inquinato, di un marrone inquietante e quando gli spruzzi vi colpiranno la faccia non proverete una bella sensazione. Inoltre dal fiume si vedono solo grattacieli modernissimi oppure baracche poverissime. L’unico punto bello è quando si vede il Wat Arun, ma tutto sommato non è da rimanerci a bocca aperta (il Tempio è piccolino) ed io non sono nemmeno sceso a visitarlo. Quando lo vedrete (il fiume) vi passerà la voglia di cercare un ristorante che vi si affaccia… molto meglio i centri commerciali. Per amor di cronaca vi dico che nonostante il colore, il fiume è pieno di pesciolini che guizzano, non so in base a quale fenomeno…Dimenticavo! Se programmate di andarci NON acquistate il biglietto nei chioschetti dove è scritto TOURIST TOUR ecc ecc, ma salite direttamente e fate lì il biglietto. Pagherete 20bath anziché 100! Certo è poca roba però vi assicuro che è irritante essere fregati, anche se solo di due euro! Gita al mercato galleggiante. Si trova a 80 km da Bangkok e sinceramente svegliarsi presto, stare sotto il caldo soffocante e perdere una giornata per vedere un po’ di frutta colorata che galleggia su quell’acqua marrone scuro… non so, vedete voi… Mercato Chatuchak (week-end market): a Bangkok non si respira in condizioni normali, figuriamoci in quella bolgia di bancarelle, dove è alto il rischio di essere derubati e di beccarvi qualche malattia. E poi per fare cosa? Per comprare un braccialetto che al negozio etnico sotto casa vostra costa 2/3 euro in più? Boh, fate voi… Sui furti poi badate bene che di solito chi ha brutte esperienze non si mette a raccontarle su Turistipercaso… rimane disgustato e semplicemente di quel paese non ne vuole più sapere. Cmq, sempre per amor di cronaca, a me nessuno ha tentato di derubarmi, in nessun posto. Massaggi erotici: non ne ho fatti, nonostante i centinaia di negozietti che li facevano. Ad occhio e croce le ragazze erano di un’avvenenza del tutto scoraggiante ma non so, forse era solo il caldo insopportabile che mi annebbiava la vista. Non so che dire, vedete un po’ voi… Vi sconsiglio cmq di andarci da soli: in alcuni casi, come al Poseidon, i gestori vi chiedono di rimanere a fare il masaggio con troppa insistenza, e sottilineo TROPPA… Resto della Thailandia: io non ci sono stato e non posso parlarne. Il consiglio che vi do e di visitarlo nei mesi da dicembre a febbraio (così come Bangkok) perché negli altri mesi il caldo/umido è davvero insopportabile, stando almeno a quello che i vari turisti che ho incontrato a Bangkok mi hanno riferito (e quello che ho provato io ad aprile…). Inoltre nelle isole non aspettatevi il mare delle Maldive. Di solito l’acqua del mare dei Resort vi arriva alle caviglie per centinaia di metri per cui per vedere bei posti dovete ogni giorno programmare una gita con sveglia di buon mattino. Insomma alla fine dovete più sgobbare che altro.
In definitiva, la Thailandia la consiglio per una vacanza avventuriera con zaino in spalla. Per chi è in cerca di relax non è il posto giusto, sempre secondo me. Un ragazzo italiano che è stato due mesi nel nord della Thailandia mi ha detto che è tranquilla, piena di bancomat, hotel, ristoranti, ecc. Ecc.
Per i romanticoni: se pensate di andare in Thailandia e trovare le Pocaonthas della situazione che sta sulla barchetta, con l’orchidea nei lunghi capelli neri e vi sorride appena vi vede… Allora state messi male. Vi consiglio di ridimensionare molto, e ripeto MOLTO, le vostre aspettative. Ovviamente l’amore è possibile ma la probabilità di un evento del genere è una su un milione! Il tipo che è stato al nord della Thailandia mi ha detto che anche lì gli hanno chiesto soldi! A qs proposito, il titolo del mio racconto viene da un grande libro di Alexander Lowen (un famoso psicoterapeuta americano), Amore Sesso e Cuore, Ed. Astrolabio, che consiglio a tutti quelli che, uomini e donne che siano, hanno bisogno di avere le idee più chiare su problematiche sentimentali, affettivo/sessuali nonché nei rapporti genitore-figli (in entrambe le direzioni). Vi assicuro che con soli 13e potrete risparmiarne centinaia… Per le donne: vi assicuro che le donnine dei locali non sono quelle che stanno peggio, al contrario forse sono quelle che stanno meglio. Entrate nei locali (potete farlo tranquillamente) vedete che si divertono, sono unite tra loro e d’accordo con la mamasan che gestisce il locale. E possono guadagnare circa 100e a notte (ne ho viste alcune rifiutare sia il cliente che prezzi inferiori a 50e). Le loro connazionali che hanno scelto di guadagnarsi da vivere negli hotel non so se riescono a guadagnarli in un mese, sgobbando come muli e facendo lavori davvero umili. Andate e verificate.
ULTIMISSIME CONSIDERAZIONI Viaggiare è sempre bello, sempre meglio che stare sul divano di casa e riempirvi di preoccuapazioni. Basta solo prendere tutte le precauzioni e ridurre al minimo tutti i tipi di rischio a cui si va incontro. In Thailandia non ho fatto nessuna vaccinazione (sono solo volontarie) e non mi è venuto nessun strippamento di stomaco, nonostante abbia preso sempre ghiaccio nelle bibite. State solo attenti a bere sempre acqua minerale in bottiglia sigillata (ma i thai lo sanno bene…) Lo strippamento (leggasi cacarella) viene più per gli sbalzi di temperatura tra la strada e i taxi e gli hotel/centri commerciali che per il cibo (inoltre, molti non sono abituati al cibo piccante! Per cui te credo che scatta lo strippamento!). Infine, non andate in Thailandia solo per farvi una ricca magnata di Pat Thai e TomYam; se andate per questo, allora risparmiatevi i soldi del viaggio e andate al Thai Inn di Via Ozanam a Roma. Ci mangio da 10 anni e vi assicuro che non ha niente di meno rispetto ai ristoranti di Bangkok, è davvero notevole! I romani ce l’hanno a 5 min da Piazza S. Giovanni di Dio. Per i non romani, prendete il 44 da Termini e ci arrivate alla grande in 30min. Cmq, buon viaggio a tutti, io sono Moyka, quello che ha scritto, per la Lituania, “Vilnius per chi cerca il suicidio”. NON scrivetemi perché tutto quello che avevo da dire l’ho detto. Se proprio volete, possiamo incontrarci, a Roma, a patto che mi offriate una pizza e connessi in una pizzeria scelta da me (a causa delle mie origini partenopee…). Ovviamente, se pensate che qs racconto sia stato utile/interessante e vi abbia aiutato nella programmazione del vostro viaggio vi assicuro che sono benvenute email di ringraziamenti/complimenti. Con l’occasione ne approfitto per ringraziare tutti quelli che danno contributi sui viaggi, anche perché è seccante dare informazioni dettagliate (senza ricevere niente in cambio). Ma soprattutto è seccante dare info con l’attenzione verso chi le riceve, cercando di non dare per scontate tante cose. Io mi sono sforzato di farlo. Arrivederci al prossimo viaggio.