Thai fai da te 2
Il volo va benissimo e alle 5 del mattino ora locale atterriamo a Bangkok. Ci attende un cielo grigio e carico di una fastidiosa pioggerellina. Il controllo passaporti è rapido e lo staff del Suvharnabumi efficientissimo infatti appena raggiunta la consegna bagagli le nostre valigie sono già sul nastro. Prendiamo un taxi pubblico e per 200 bath più 50 di pedaggio autostradale arriviamo al nostro albergo, il Legacy Suites Bangkok in Soi 29 su Sukhumvit Road, nella cuore commerciale e moderno della città. La camera al 7° piano è spaziosa con letto king size, scrittoio, tv 42 pollici, tavolo da pranzo, angolo cottura, divano, cassaforte e bagno con vasca e doccia per la somma di €164,00 per due persone per 3 notti prenotando attraverso il sito www.booking.com. Un ragazzo ci accompagna e ci porta su i bagagli e quando cerchiamo di dargli 500 bath di mancia (poco più di 10 euro) rifiuta dicendo che sono troppi e va via con un gran sorriso.
Con l’illusione di sconfiggere la stanchezza decidiamo di uscire per strada e provare a girare la città. Ci rendiamo contro che muoverci da soli è impossibile e fermiamo un taxi. Nonostante ci fossimo informati a fondo attraverso tpc e la nostra guida lonely planet, il nervosismo e la stanchezza dati da 19 ore complessive di viaggio senza chiudere occhio ci portano a fidarci del tassista e ad essere clamorosamente fregati! Ci dice infatti che essendo le 8 tutti i monumenti sono chiusi e si offre di accompagnarci al mercato galleggiante di DamnoenSaduak per 1500 bath. Sorvolando sul viaggio da incubo dovuto alla guida senza criterio dei thailandesi, una volta arrivati al floating market ci rendiamo contro che per visitarlo a bordo di una long tail servono altri 1000 bath a testa, dopo mille moine e un pessimo cocco caldo! Non potendo fare altrimenti accettiamo e ci immettiamo nei canali. L’unico lato affascinante dell’esperienza è dato dalle abitazioni thai a filo d’acqua. Ovviamente è d’obbligo la pausa spilla denaro all’angolo lavorazione del cocco. Finalmente arrivati nel vivo del mercato ci siamo resi conto di aver gettato via i nostri soldi per una pagliacciata imbastita per i turisti che non ha niente di caratteristico ma soltanto un’accozzaglia di cianfrusaglie. Dopo un’ora e mezzo di escursione, resici conto che non riusciremo a godere della città per la stanchezza ci facciamo riaccompagnare in albergo dal nostro tassista e dopo una doccia, partiamo alla ricerca di una bancarella thai dove ci concediamo i primi due piatti, ottimi, di pat thai con bibita per meno di tre euro!!!
Dopo il pranzo non possiamo rinunciare al massaggio e per 300 bath a persona (prezzo medio) ci concediamo due oil massage. C’è da dire che Bangkok ha tra i suoi aspetti la promiscuità, per cui non è difficile ricevere o sentire ricevere proposte sessuali in un centro massaggi! Finita l’ora di relax e ci concediamo alla bella piscina del nostro hotel per il resto del pomeriggio. Per cena, raggiungiamo Nana con sole due fermate di Skytrain e ceniamo in un classico “ristorantino” all’aperto dove mangiamo benissimo. Decidiamo poi di non privarci di niente e passiamo un paio d’ore in Nana Plaza, zona a luci rosse, abbastanza squallida e crogiuolo di prostitute e occidentali di dubbio gusto. A mezzanotte, ormai stremati, andiamo a dormire.
La mattina successiva alle 8 incontriamo Lakis, ragazzo toscano che vive a Bangkok, contattato via mail prima della partenza, che per 80€ ci accompagna per il resto della giornata a vivere la vera atmosfera cittadina, camminando in quartieri poco turistici, prendendo battelli usati dai soli thai e visitando la splendida Gold Mountain, il bellissimo Tempio Shutat Theppawaram e la Grande Altalena, l’incantevole What Pho dov’è possibile ammirare il Buddha Disteso, il magnifico Wat Arun che ci ha incantati con il suo Prang in stile Khmer la cui cima è raggiungibile attraverso una ripidissima scalinata ed il What Phra Kaew, incantevole tempio in cui è conservato il piccolo Buddha di smeraldo (poco apprezzabile per chi ha qualche problema di vista come me!!!!) all’interno del fantastico complesso del Palazzo Reale. Il terzo giorno ci ha regalato una levataccia alle 6 del mattino avendo prenotato attraverso il sito asiatravel.com un tour guidato all’antica capitale di Ayutthaya per € 59,91 per due persone. Non possiamo che consigliare l’esperienza perchè le antiche rovine, capaci di regalare un’emozione unica, meritano una visita. La versione originale del Buddha DIsteso conservato nel complesso, merita da sola la spesa! Possiamo inoltre consigiare la compagnia AsiaTravel perchè sono stati puntuali, gentili, esaustivi e per pranzo ci hanno portato in un ristorante dove abbiamo mangiato più che dignitosamente. Al rientro in albergo dopo doccia e piscina, decidiamo di cenare al Bayoke Sky Hotel, grattacielo circolare con terrazza rotante all’84° piano che raggiungiamo in taxi. La sorpresa però è l’overbooking che ha causato la chiusura anticipata alle 21. Non possiamo quindi dare testimonianza diretta però avendocene parlato tutti bene possiamo consigliare di non ripetere il nostro stesso errore e prenotare almeno un giorno prima!!! Di conseguenza, abbiamo optato per una serata al pub tedesco con musica dal vivo THE PENALTY SPOT in Sukhumvit Road a pochi passi dal nostro hotel, dove grazie ad una piacevolissima band passiamo una bellissima serata dove ascoltiamo la nostra prima versione thai di Hotel California, perchè non sentirla significherebbe non essere stati a Bangkok!!!!! il quarto è anche l’ultimo giorno nella capitale per cui ci dedichiamo all’esclusivo riposo e alle 15 ci dirigiamo in taxi all’aeroporto dove ci aspetta un volo Air Asia per Phuket al costo di € 250,00 andata e ritorno per due. L’unica pecca della compagnia sono gli aeromobili poco spaziosi.
Atterrati prenotiamo due posti su un minibus per 9 persone che per soli 150 bath a persona ci accompagna a Patong dove alloggiamo all’Issara Resort, prenotato attraverso www.booking.com dove alloggiamo per 6 notti per 6000 bath. La stanza, spaziosa, pulita e graziosa ha un piccolo balcone, tv, aria condizionata, frigorifero e cassaforte. A Patong decidiamo inoltre di noleggiare uno scooter che ci facilittasse nei movimenti per 250 bath al giorno. Piccola parentesi. La città non è così assolutamente squallida come viene normalmente descritta, è semplicemente una località turistica di mare certo abbastanza promiscua ma vivibile e frequentata da tante famiglie. Consigliabile però per i giovani o le persone che amino particolarmente il caos e da segnalare, un po’ più cara delle località intorno. Noi oltretutto siamo andati alla spiaggia di Patong un solo giorno e siamo dovuti scappare per i troppi ambulanti che non permettono assolutamente di rilassarsi e per la quantità mostruosa di acquascooter, long tail e barche di svariate misure. Infatti per 13 giorni o meglio, quando la pioggia ce l’ha permesso, visto che almeno 4 giornate sono state rovinate dagli acquazzoni, innamoratici, abbiamo frequentato l’incantevole spiaggia di NaiHarn, tranquilla e pulitissima dove per 200 bath prendevamo ogni giorno due sdraio con ombrellone e dove abbiamo scoperto un ristorantino all’aperto favoloso, gestito da persone meravigliose, che con poco più di 10 euro ci permettevano di pranzare in due con primo, secondo, frutta e diverse bibite. Nai Harn ci ha rubato il cuore tanto che dal 7° giorno abbiamo prenotato anche la stanza, in realtà un bungalow, per soli 850 bath al giorno, circa 17 euro al Thalassa Village, decentrato dalle strade più trafficate, con piscina e jacuzzi, gestito da un signore francese molto gentile e con uno staff efficientissimo. La moto invece ci è costata 200 bath al giorno. Un altro consiglio, è possibile fare un’ottima colazione con yogurt, thr, caffe, succo d’arancia, croissant, marmellata e burro, con soli 100 bath, al “The breackfast Ham”, gestito da una simpatica ragazza thai che parla un po’ d’italiano e per chi volesse ogni tanto tornare ai sapori italiani consigliamo l’M&M Pizza Nai Harn gestito da Mario e Maggie e il Rum Jungle, lievemente più costoso ma dai sapori più ricercati, gestito da un italo-australiano. E fate tantissimi massagi! Noi abbiamo provato l’oil, il thai, il facial, il foot, lo scrub, la fish spa…. Uno più bello dell’altro! perchè bisogna dirlo, sull’isola a nostro parere i massaggi sono molto professionali e non hanno nessun carattere sessuale tant’è che spesso vengono effettuati in grandi camerate con anche dieci persone contemporaneamente. In questi 13 giorni ci siamo inoltre regalati, e la consigliamo vivamente, un’escursione in giornata che per 5600 bath in due ci ha permesso di visitare su una barca veloce partita dalla marina di Chalong l’incommensurabile Maya Bay, set del film The Beach, uno dei posti più belli mai visti, la splendida Phi Phi Island ed il delizioso piccolo atollo corallino di Khai Island.
Insomma, la Thailandia ha tante facce, e forse a volte i sorrisi sono un po’ forzati perchè si sa, i turisti quando girano il mondo sanno anche essere sgradevoli, ma tantissime persone in questo affascinante paese, anche se con la loro riservatezza ed il loro pudore sanno essere gentili ed attente… Io mi son vista regalare foglie di aloe vera ogni giorno in qualsiasi posto per le mie scottature da sole! Insomma, noi ci sentiamo di dirvi andate in Thailandia ed invece di guardarla con occhi occidentali provate a cercare la sua vera anima, ne rimarrete affascinati.