Thai Express

Primo viaggio in Asia: tre settimane fai da te alla scoperta delle principali meraviglie della Thailandia
Scritto da: Fabio Pinelli
thai express
Partenza il: 11/08/2016
Ritorno il: 01/09/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
ITINERARIO

Bangkok – Ayutthaya – Bangkok – Sukhothai – Chiang Mai – Koh Phangan – Koh Samui

TRASPORTI PRENOTATI PRE-PARTENZA

· Volo A/R Alitalia-Etihad Venezia-Bangkok Suvarnabhumi con scalo 3 ore ad Abu Dhabi (prenotato a fine dicembre, 517€ a persona)

· Volo Air Asia da Chiang Mai a Surat Thani (prenotato ad aprile, 90€)

· Volo Bangkok Airways da Koh Samui a Bangkok Suvarnabhumi (prenotato a maggio, 145€)

· Auotbus+Traghetto+Minivan Lomprayah per transfer da Surat Thani Airport a Koh Phangan (20€)

ALTRE INFO

· Hotel prenotati tutti dall’Italia ma non necessario. Si possono prenotare anche sul posto a tariffe simili. Spesa totale a persona per 19 notti: 400€

· Assicurazione viaggio Columbus (77€)

· NO cambiare i soldi in aeroporto, se non l’indispensabile per raggiungere la città (cambio sfavorevolissimo)

· SI cambiare i soldi presso una banca (cambio buono)

· SI comprare scheda sim Happy Tourist (in aeroporto o in tutti i 7/11) per avere connessione e chiamate sul proprio telefono

DAY 0 – GIO 11/08/2016

Siamo in due, io e la mia ragazza Claudia. Partiamo a mezzogiorno e arriviamo alle 9 a.m. del giorno dopo. Entrambi i voli durano circa 6 ore e mezza. Il fuso tra Thai ed Italia è di 5 ore. Si inizia!

DAY 1 – VEN 12/08/2016: BANGKOK

Sbrigate le formalità in aeroporto, condividiamo e contrattiamo con altri 2 ragazzi italiani un taxi (700B tot) che ci porta al nostro hotel, il The Grand Sathorn che si trova in una zona abbastanza comoda sia per prendere lo Skytrain sia i traghetti sul fiume Chao Phraya. Siamo impazienti di uscire in esplorazione così dopo un breve riposo, raggiungiamo il Wat Pho tramite una long tail boat (100B), esperienza simpatica ma conviene prendere i battelli che partono dallo stesso posto e costano meno (40B).

L’attrazione principale del Wat Pho è il grande Buddha d’oro reclinato. Oltre a quello, il luogo è consigliato per massaggi e per le fantastiche pagode. All’ingresso (100B) non è richiesto un particolare dress code.

Tappa successiva, che raggiungiamo in tuk tuk (100B): Wat Saket o Golden Mount, tempio buddhista situato in cima ad un collinetta in centro città. La grande pagoda d’oro è raggiungibile salendo i 343 scalini. Ingresso 20B.

Torniamo a piedi verso la fermata del battello da cui eravamo scesi. Qui per solo 3B prendiamo un altro battello che fa la spola da una sponda all’altra per portare i turisti al Wat Arun. Questo tempio, consigliatissimo dalla Lonely per fotografie al tramonto, purtroppo era circondato da impalcature che rovinavano un po’ la scena. Girovagando abbastanza casualmente nei pressi del tempio, ci imbattiamo in un gruppo di thailandesi che stanno festeggiando il giorno della Regina (festa nazionale). Appena ci vedono, ci salutano calorosamente e ci invitano a mangiare “street wurstel” con loro (super grigliata di strada). Momento da ricordare per semplicità e genuinità.

In serata, relax in piscina in hotel (terrazza al nono piano), cena al KFC e birretta in un barettino di fronte alla Sirocco State Tower, il grattacielo reso famoso dal film Una Notte da Leoni 2.

DAY 2 – SAB 13/08/2016: BANGKOK

Il Chatuchak Weekend Market è l’immenso mercato del sabato e domenica. Talmente grande che risulta inutile farsi dare la mappa all’ingresso, ci si perde comunque. Se volete sbizzarrirvi con souvenir e street food, siete nel posto giusto. Se dovete fare grossi acquisti, ci sono anche servizi di spedizione. Se pianificate di passare solo mezza giornata al mercato, sappiate che il piano andrà a monte.

Seconda tappa di giornata la Jim Thompson’s House, visitabile solo con tour guidato da 30 minuti circa (150B). Poi prendiamo al volo un tuk tuk che ci porta a Wat Traimit (40B), il tempio del Buddha d’oro. Dopodichè ci dirigiamo a piedi verso la vicina zona di Talat Mai ossia la Chinatown di Bangkok, una vera e propria giungla urbana. Griglie e banchi frutta ovunque. Cappa di umidità e smog all’ennesima potenza. Lo street food qui è per coraggiosi.

Per raggiungere Khao San Road fermiamo un altro tuk tukkaro (200B) con il quale concordiamo che venga a riprenderci dopo un’oretta e mezza per riportarci in hotel. Si rivelerà pilota puntuale e velocissimo … Khao San Road è la mecca dei backpackers, resa celebre da “The Beach” il film di Di Caprio degli anni ’90. E’ proprio qui che azzardo l’assaggio di uno scorpione; dopodiché ci concediamo un po’ di relax mangiando pad thai e bevendo una Chang fresca in uno dei molteplici pub della via.

Per la serata, torniamo alla Sirocco State Tower stavolta per salire al 64esimo piano e berci un drink (so expensive!!) allo sky bar del Lebua. Accesso alla terrazza con dress code. Vista mozzafiato sulla città illuminata.

DAY 3 – DOM 14/08/2016: BANGKOK

Via autobus (numero 15 da Siam a Democracy Monument, numero 79 da Democracy Monument a destinazione), raggiungiamo il mercatto galleggiante Taling Chan, scelto perché molto più rapido da raggiungere rispetto ai ben più noti e lontani Damnoek Saduak e Amphawa. Dobbiamo ringraziare una signora eccezionale che sbucata letteralmente dal nulla ci ha aiutato a prendere gli autobus giusti, accompagnandoci finchè ha potuto. Al mercato facciamo un giro dei canali in long tail boat e assaggiamo di tutto.

Tornati in città, ci avventuriamo nello shopping centre MBK: 9 piani e una moltitudine di negozi tutti uguali per ogni piano. Il regno della contraffazione, con qualche negozio di prodotti originali sparso qua e là.

Serata di esplorazione del Patpong Night Market: mercato serale che ogni notte apre ai turisti le porte della trasgressione bangkokkiana. Qui lo slogan che riecheggia è uno solo: Ping Pong Show. Noi non entriamo ma ci concediamo un prezioso foot massage in uno dei tanti centri presenti nella zona. Toccasana.

DAY 4 – LUN 15/08/2016: AYUTTHAYA

Giornata dedicata alla visita di Ayutthaya, antica capitale del regno di Thailandia. Decidiamo di raggiungerla in treno in terza classe (20B). Scelta fatta sia per la convenienza del biglietto sia per osservare scene di vita quotidiana sul treno. Il viaggio d’andata dura un paio d’ore (non poco per circa 80km). Appena fuori dalla stazione, i tuk tukkari sono pronti ad accalappiare i turisti. Sicuramente vale la pena noleggiare il tuk tuk per un tot di ore in quanto le cose da vedere non sono tra loro vicine e il caldo/umidità rendono quasi impraticabile l’opzione bicicletta. Contrattando, passiamo da 1200B a 800B per 4 ore.

I siti di Ayutthaya sono uno più bello dell’altro. Noi visitiamo, in ordine, i seguenti: Wat Yai Chai Mongkhon (20B), Wat Phra Mahathat (50B… il più famoso: viso del Buddha nelle radici dell’albero), Wihaan Phra Mongkhon Bophit, Wat Phra Si Sanphet (50B), Wat Lokayasutharam, Wat Chai Wattanaram (50B), Wat Thammikarat (20B), Wat Ratburana (in ristrutturazione).

Un cenno va al nostro simpatico autista che sorseggiando drink vitaminici e con le sue immaginette dei templi tenute a mò di santino, ci introduceva ai siti che stavamo per visitare. Bellissimo anche il suo tuk tuk gialloverde (i tuk tuk di Ayutthaya sono diversi da quelli di Bangkok). Tra l’altro per pranzo ci porta in un caratteristico ristorantino proprio sul fiume in cui parlano praticamente solo thai. E’ evidente che i tuk tukkari guadagnano qualcosa portando i turisti in determinati ristoranti, ma a noi sta simpatico e quindi va bene così. Ci risparmia la fatica di cercare un posto per mangiare.

Tornati a Bangkok, per cena andiamo a piedi all’Asiatique The Riverfront, un recente e moderno night bazaar sul Chao Phraya perfetto per una cena (per tornare, fino alle 23 circa, servizio taxi boat gratuito).

DAY 5 – MAR 16/08/2016: BANGKOK

Visitiamo in mattinata il complesso del Wat Phra Kaew e Grand Palace (500B). Fortunatamente ci arriviamo relativamente presto, verso le 10, infatti già c’è parecchia gente (soprattutto turisti cinesi casinisti) ma ancora di più ce ne saranno in coda mentre usciamo. Qui sono molto rigidi sull’abbigliamento, quindi assolutamente niente spalle e ginocchia scoperte. Eventualmente si possono noleggiare all’ingresso degli abiti “decorosi” ma anche qui si rischia di far coda.

Terminata la visita passiamo dal vicino Mercato degli Amuleti, ricco di statuette e medagliette, e poi rientriamo rapidi in hotel a recuperare gli zaini. Oggi infatti ci spostiamo verso Sukhothai, quindi dobbiamo raggiungere il Mo Chit Bus Terminal. La tratta da li ad Old Sukhothai costa 310B, e il viaggio dura 6 ore e mezza (compresa sosta di mezz’oretta presso una specie di autogrill thailandese).

Scendiamo dal bus alle 20.30. E’ buio pesto. Google Maps ci fa sbagliare e rischiamo di finire in mezzo ai cani randagi. Breve momento di panico, rientriamo sulla strada principale, fermiamo il primo tuk tuk (che qui consistono in una sorta di motocicletta con carretto passeggeri) e arriviamo alla guest house: Orchid Hibiscus, dove ad attenderci c’è solo un guardiano, assonnato e ottantenne, ed il rumore sinistro degli uccelli nelle gabbie di questa particolare struttura.

DAY 6 – MAR 17/08/2016: SUKHOTHAI HISTORICAL PARK

Iniziamo la giornata con una ricca colazione tropicale presso la guest house, a base di: dragon fruit, marmellata all’ananas con pane tostato, budino di cocco, caffè e uova. Colazione che tra l’altro ci viene servita da Paolo, un curioso sessantenne toscano stabilitosi a Sukhothai ancora ad inizio anni ’90.

Oggi decidiamo di visitare i templi in bicicletta in quanto, rispetto ad Ayutthaya, qui i vari siti sono più vicini tra loro perché all’interno di delimitati parchi. Visitiamo dapprima il parco centrale (110B): Wat Mahathat, la statua di King Ramkhamnaeng , Wat Sa Si, Wat Si Sawai e Wat Trapang Nghoen. Successivamente entriamo nel parco settentrionale (100B) dove l’attrazione principale è sicuramente il Wat Si Chum. Oltre a questo vediamo il Wat Phrapat Luang. Dopodichè ci spostiamo nel parco occidentale (110B) e facciamo tappa al: Wat Saphan Hin (ottimo esercizio di scarpinata e buona vista). Infine sosta al Wat Trapang Thong e al Wat Chang Lom che si trovano al di fuori dell’area delimitata come parco storico.

Terminata la visita, riportiamo le biciclette in hotel e poi andiamo a piedi alla fermata del bus (creata ad hoc con alcuni sgabelli di plastica) di fronte al negozietto in cui, la mattina, avevamo acquistato i biglietti per Chiang Mai. Mentre aspettiamo il bus, mi inoltro all’interno del mercato locale e assaggio un po’ tutto quello che trovo che mi ispira.

Il bus è previsto alle 16.30 ma arriva con una ventina di minuti di ritardo. Arriviamo alla stazione autobus di Chiang Mai alle 21.30. Appena scesi saliamo sul primo ròt daang (i pick up rossi che operano come taxi condiviso e che sono numerosissimi in questa città) che ci porta in hotel. Sono circa le 22.00. Il nostro hotel si chiama Chiang Mai Gate Hotel ubicato in ottima posizione appena fuori dalle mura della Old Chiang Mai e a due passi dalla via del Saturday Walking Street .

DAY 7 – MAR 18/08/2016: CHIANG MAI

Chiang Mai, seconda città della Thailandia, è molto più vivibile e a misura d’uomo rispetto a Bangkok, seppur anche qui non mancano i tratti tipici di una città asiatica: traffico, mercati e street food.

Dedichiamo questo primo giorno alla visita della città vecchia. Essa è delimitata da mura sui quattro lati a formare un quadrato esatto. I templi da visitare al suo interno sono molteplici, i principali ai quali noi ci dedichiamo sono: Wat Phra Singh (20B) e Wat Chedi Luang (40B). Oltre a questi visitiamo il Wat Phan Tao, Wat Chiang Man, Wat Inthakhin Sadue Muang e il monumento dei 3 re Anusawari Sam Kasat. Per pranzo assaggiamo la zuppa di noodles tipica della città, il Khao Soi. Nel pomeriggio invece proviamo l’esperienza del massaggio tradizionale thailandese presso il Women’s Correction Institution; qui le massaggiatrici sono detenute che si riabilitano nella società specializzandosi in questa nobile arte.

Dopo il massaggio fermiamo un ròt daang e contrattiamo il passaggio al Wat Phrathat Doi Suthep con l’aiuto della nostra nuova amica parigina Lucille, in viaggio in solitaria. Per 400B totali l’autista, molto combattuto, accetta di portarci al tempio e poi riportarci indietro. Questo tempio si trova a circa 15km dalla città e prende il nome dalla montagna in cima alla quale è situato. E’ il più famoso tempio di Chiang Mai e da quassù si gode, umidità permettendo, di una spettacolare vista sulla città.

In serata cena al Night Bazaar. In due persone: 1 calamaro fritto gigante, 2 kebab, 4 spiedini di carne, 2 birre, 1 coca cola, 7€ totali!!! Amo questo Paese!

DAY 8 – MAR 19/08/2016: DOI INTHANON NATIONAL PARK

Chiang Mai è la base di partenza ideale per moltissime tipologie di escursione: dal trekking nella giungla alla giornata con gli elefanti, dal bamboo rafting ai corsi di cucina. Noi oggi optiamo per l’escursione al Doi Inthanon National Park (1000B).

Prima tappa dell’escursione sono le Wachirathan Waterfalls, seconda tappa un piccolo villaggio sulla montagna abitato da una comunità originaria della Birmania. Questa visita è molto interessante soprattutto colpiscono le condizioni in cui vive questa gente: le case infatti sono fatte con assi di legno e tetti di plastica. Terza tappa ad un’altra cascata, le Siritarn Waterfalls (meno bella della prima). Quarta tappa il Mhong Market, un piccolo mercato di frutta e verdura lungo la strada della montagna. Pranzo, ed infine le ultima due tappe presso “the highest spot of Thailand” e presso le King’s & Queen’s Pagoda. Purtroppo il tempo piovoso e nuvoloso rende la visibilità molto scarsa quindi la visita a quest’ultima tappa, che era il motivo principale per cui avevo scelto quest’escursione, perde moltissimo. Il periodo non è dei più felici per vedere queste due pagode in tutta la loro bellezza. Almeno una menzione va fatta per la nostra guida di giornata: Tam, il clone di Chao. Avete presente “Una Notte da Leoni”?

Serata ancora nella zona del Night Bazaar dove ceniamo con la nostra amica Lucille, e acquistiamo qualche souvenir alle bancarelle. Anche stasera, mangiamo tantissimo per pochissimi bath. Ho già detto che amo questo Paese?!

DAY 9 – MAR 20/08/2016: CHIANG MAI

L’intenzione mattutina era fare un rilassante giro in bicicletta per la città, ma la realtà è ben diversa. Girare in bici per Chiang Mai si rivela una prova stancante sia fisicamente che psicologicamente. Andiamo prima verso la zona dell’università e dello zoo. Ma sta di fatto che non visitiamo né l’uno né l’altro. Poi andiamo al Talat Warorot, il mercato nella Chinatown di Chiang Mai.

Pranziamo, con Khao Soi, molliamo la bici senza rimpianto e poi ci riposiamo un attimo. Il pomeriggio prevede: relax e fancazzismo in piscina per Claudia, intensissimo corso di cucina per me presso la Thai Scenic Cooking School all’interno della città vecchia. Al corso, della durata di 4 ore, mi ritrovo con una decina di newyorkers multicolour e una coppia francese. Gruppo simpatico, ma ancor più simpatico il nostro pazzo Masterchef thailandese. Prepariamo e mangiamo pad thai, spring rolls, zuppe al curry piccantissime e mango sticky rice. Esperienza divertente e da provare secondo me.

Terminato il corso, ovviamente niente cena per me. Passiamo la serata passeggiando per le bancarelle del mercato lungo la Saturday Walking Street invasa da una marea di gente.

DAY 10 – MAR 21/08/2016: TRASFERIMENTO

Giornata di trasferimento: taxi da hotel ad aeroporto, aereo da Chiang Mai a Surat Thani, autobus da Surat Thani a Donsak Pier, speed boat da Donsak Pier a Thong Sala Pier (Koh Phangan), minivan da Thong Sala Pier ad hotel. Easy. Alloggiamo all’Haad Yao Bayview Resort, nella costa est dell’isola. Per arrivare alla nostra camera dobbiamo praticamente scalare il resort (si sviluppa verso l’alto), ma va bene così.

Siamo stanchi quindi decidiamo di cenare in uno dei ristoranti sulla spiaggia a cui si accede dal nostro hotel. Scegliamo il Long Bay: pesce alla griglia e mojitos. Viva la vida.

DAY 11 – MAR 22/08/2016: KOH PHANGAN

Per esplorare le spiagge dell’isola scegliamo lo scooter, che noleggiamo direttamente in hotel per 100B al giorno. Il primo lo dedichiamo alle spiagge della parte nord. In primis andiamo alla paradisiaca Bottle Beach forse la più bella spiaggia dell’isola e raggiungibile solamente in long tail boat. La seconda spiaggia di giornata è Mae Haad collegata tramite striscia di sabbia all’isolotto di Ko Ma. Qui passiamo un po’ di tempo chiacchierando al bar con Raphael un giovane ragazzo tedesco che ci dà qualche dritta su come vivere da nomade lavorando ovunque capiti nel mondo.

Ci dirigiamo poi all’ Amsterdam Bar , luogo cult di Koh Phangan, probabilmente uno dei posti più hippy di questa isola molto hippy. Ci facciamo una birra godendoci la parte finale del tramonto.

DAY 12 – MAR 23/08/2016: KOH PHANGAN

Direzione sud ovest. La spiaggia di oggi è Haad Rin Nok, nota anche come Sunrise Beach ma soprattutto come teatro del folle Full Moon Party, che purtroppo si è svolto pochi giorni prima del nostro arrivo. Passiamo qui tutta la giornata sotto palme di cocco data l’impossibilità di stare al sole cocente. Qui provo la moto d’acqua. Fantastico.

Sulla via del ritorno ci fermiamo ad ammirare il tramonto lungo la strada e ci fermiamo a cenare in un posto magico: Koh Raham, consigliatoci il giorno prima dal buon Raphael. Questo post ci piacerà talmente tanto che ci torneremo anche il giorno seguente per un aperitivo.

DAY 13 – MAR 24/08/2016: KOH PHANGAN

Oggi puntiamo la parte ovest e nord ovest del’isola. Quella più lontana da raggiungere in scooter. Valichiamo qualche passo montano, tra sali e scendi nella giungla. Arriviamo abbastanza presto in un’altra spiaggia paradisiaca: Haan Sadet dove facciamo colazione. La strada per arrivare qui è tutta asfaltata contrariamente a quanto segnalato su qualche sito/guida. Piu tardi ci spostiamo nelle spiagge di Thong Nai Pan Yai e Thong Nai Pan Nok, spiagge gemelle con l’unica differenza che la seconda è tendenzialmente frequentata da ricchi dati i lussuosi resort mentre la prima è più popular.

Tornando ci fermiamo ancora a Koh Raham per un aperitivo e per cena andiamo all’House People un ristorante all’aperto sulla strada vicino al nostro hotel, gestito da un simpatico francese e con simpatici camerieri birmani. Ambiente molto friendly e cucina ottima sia per piatti tipici thai sia per il pesce sia per gli hamburger.

DAY 14 – MAR 25/08/2016: KOH SAMUI

Oggi lasciamo la rilassante Koh Phangan per spostarci nella sorella più grande e caotica: Koh Samui. Il traghetto ci aspetta alle 12 quindi ho tempo per una colazione in spiaggia presso l’Haad Yao Villa , uno dei resort vicino al nostro. Un cordiale pappagallo decide di far colazione con me e si appollaia al mio tavolino, si apre una bustina da zucchero e se lo mangia. Colazione con pappagallo: ✔ .

In 45 minuti il traghetto arriva al Nathon Pier di Koh Samui, qui ci attende un minivan Lomprayah per portarci al nostro hotel, il Chaweng Resort, a Chaweng Beach ovviamente… la spiaggia principale dell’isola.

Rimaniamo tutto il pomeriggio comodamente sui lettini del nostro hotel facendo la spola tra il mare di fronte e la piscina alle spalle. Verso le 17.30 arriva un breve e leggero temporale che interrompe il relax costringendoci a rientrare in camera. La pioggia del tardo pomeriggio si rivelerà una costante di Koh Samui, ma poco male.

Ceniamo al food court di Chaweng Walking Street, dove in preda ai fumi da griglia prendiamo anche un’aragosta.

DAY 15 – MAR 26/08/2016: KOH SAMUI

Anche a Samui noleggiamo lo scooter presso l’hotel per 100B al giorno. Ci avventuriamo così alla scoperta dei tesori dell’isola.

Prima sosta al parco del Valentine Stone una pietra che dovrebbe ricordare un cuore, senza riuscirci. Oltre a questa attrazione o presunta tale, in questo parco c’è la possibilità di provare la zip line.

Poi ci dirigiamo al Grandmother and Grandfather Rocks (Hin Yai & Hin Ta). Queste rocce sono conosciute e visitate in quanto la loro forma ricorda i genitali femminili e maschili. Molto turistiche ma simpatiche.

Terza tappa: Overlap Stone! Un masso gigante e difficile da trovare. La strada per arrivare a questo masso è in terribile pendenza quindi sarebbe indicato un 4×4. Noi la tentiamo in motorino (50cc) e senza poche difficoltà (tipo far scendere la mia ragazza) riusciamo a salire. Il masso non rimane in vista seppur enorme, bisogna addentrarsi in un sentiero per un paio di minuti finchè si arriva alla meta attraversando un piccolo ponte di pietra. La vista ripaga delle fatiche fatte per raggiungerlo. Anzi, le fatiche non sono finite: scendere per la strada in scooter è molto più pericoloso che salire. Temo per lo scooter e soprattutto per la mia salute ma fortunatamente i freni resistono…

Quarta tappa, le cascate Na Muang. Si distinguono tra Na Muang Waterfall 1, la più bella e alta tra le due dove faccio anche il bagno in un acqua all’apparenza non invitante ma in realtà bella fresca e tranquilla (forse) e Na Muang Waterfall 2, più piccola della precedente dove anche qui mi concedo un bagnetto nell’acqua fresca data la fatica fatta per raggiungerla a piedi. In questa zona volendo si possono fare attività tipo trekking a dorso d’elefante, fotografie accanto a tigri, safari sul tetto di una jeep 4×4.

Data la prima parte di giornata davvero intensa e stancante, ci fermiamo a rilassarci a Lamai Beach, seconda spiaggia dell’isola per importanza. Da menzionare: mi tuffo abusivamente e ripetutamente da un iceberg gonfiabile veramente alto e tosto da scalare a piedi e mani bagnate. Però bello, bello, terribilmente bello. Come hanno fatto a non accorgersi di me?!

Ceniamo a Chaweng Beach al The Duke Pub con Lucille, la nostra amica francese conosciuta a Chiang Mai che nel frattempo ci ha raggiunto a Samui dopo esser stata a Chiang Rai e Phi Phi Island.

DAY 16 – MAR 27/08/2016: KOH NAG YUAN, KOH TAO

Altra escursione oggi: Koh Nang Yuan e Koh Tao in speed boat. La speed boat è già un’attrazione di per sé, consiglio di provarla almeno una volta. L’escursione prevede la sosta in mattinata a Koh Nang Yuan una piccolissima isola accanto a Koh Tao ottima per fare snorkeling data la vastità di pesci colorati visibili e da cui si può salire ad un famoso viepoint dal quale si gode di una bellissima vista sulla lingua di sabbia sottostante. Successivamente, nel pomeriggio la speed boat ci porta a fare snorkeling in acqua profonda una decina di metri nei pressi di Koh Tao. Anche qui tanti pesci e l’emozione di fare snorkeling in acque veramente blu e profonde.

In serata andiamo, con Lucille a fare un aperitivo all’Ark Bar, il beach bar più celebre di Samui e ceniamo al Copacabana dove faccio amicizia con Michael, cameriere birmano veramente il Numero 1. Dopo cena salutiamo la nostra amica dandoci appuntamento al più presto a Parigi. Domani lei si sposta a Koh Phangan.

DAY 17 – MAR 28/08/2016: KOH SAMUI

Oggi visitiamo i templi principali di Samui prima di andare a buttarci in qualche nuova spiaggia. Cosi ci dirigiamo, sempre in scooter, verso la parte nord ovest dove ci sono il Wat Plai Laem e il Wat Phra Yai Ko Pan meglio conosciuto come Big Buddha Temple. Entrambi sono bellissimi chiaramente.

Dopo la parte culturale, ci spostiamo verso la piccola spiaggia Thong Son Beach prima e verso Choeng Mon Beach poi. Quest’ultima ci piace molto: poche persone e un barettino hippy in cui passiamo tutto il pomeriggio su comode sedie sdraio. Mi fanno anche tre spiedini di pollo piccantissimi ma eccezionali, grigliati a due centimetri dal mare. Grigliate everywhere in Thailandia!

Cena al Khaosan Restaurant a Chaweng Beach, consigliato giustamente dalla Lonely.

DAY 18 – MAR 29/08/2016: ANG THONG NATIONAL PARK

Oggi escursione al parco marino di Ang Thong, formato da un gruppo di 42 isole che si presentano per lo più con pareti rocciose che fuoriescono dal mare e si innalzano per svariati metri.

La prima tappa dell’escursione è a Mae Koh Island da cui tramite una impervia scalinata si raggiunge la fantastica Emerald Green Lagoon. Dopodiche, torniamo in barca per il pranzo a bordo e facciamo poi tappa a Wua Ta Lap Island, il motivo principale per cui ho voluto fare questa escursione. Da quest’isola infatti è possibile salire ad un viewpoint tramite un ripido sentiero parzialmente costruito . L’impresa per raggiungere questo punto panoramico è notevole, non a caso i consigli davano come necessarie scarpe da trekking.. purtroppo io ho solo le infradito ma questo non mi sembra un buon motivo per rinunciare. Così, in infradito mi avventuro in questo trail mentre Claudia mi aspetta in spiaggia. Arrampicandomi tra le rocce seguendo la fune, arrivo in cima e la vista mi ripaga della fatica disumana e dell’aver rischiato di rompermi qualcosa. Ora bisogna scendere però.. Me la cavo, raggiungo soddisfatto la mia ragazza, e mi godo un po’ di mare.

Serata al Reggae pub, che all’inizio è deserto ma poi fortunatamente si movimenta un po’. Stavolta ceniamo very low cost con i mitici toast caldi del 7/11, che buoni!

DAY 19 – MAR 30/08/2016: KOH SAMUI

E’ incredibile, ma siamo già arrivati all’ultimo giorno del nostro stupendo viaggio. Vorremmo che le ore passassero lente ma sfortunatamente non è così. Oggi non ci muoviamo, vogliamo goderci l’ultimo giorno senza far niente per stavolta. Così passiamo tutta la giornata nel front beach dell’hotel tra mare e piscina.

Torniamo per cena al food court ma stavolta siamo più umili e non prendiamo l’aragosta. E’ l’ultima cena di questa vacanza, ed è giusto spenderla con street food molto buono ma anche molto economico.

DAY 20 – MAR 31/08/2016

This is the end… Ma prima di lasciare l’albergo e prendere il taxi per l’aeroporto faccio a tempo a svegliarmi all’alba per godermi il sorgere del sole sopra il mare calmo e già che ci sono mi sparo un ultimo ennesimo bagno.

Thank you Land of Smile

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