Thai e company

Non ho la pretesa di essere una grande viaggiatrice, ma negli ultimi 15 anni ho fatto un paio di viaggetti l’anno insieme a mio marito e a volte ad una compagnia di altre 10 persone Quest’anno siamo partiti alla volta della Thailandia con un viaggio organizzato (?) da Amo L’Oriente. Si parte il 21 febbraio da Malpensa con il volo per Doha...
Scritto da: dona & company
thai e company
Partenza il: 21/02/2009
Ritorno il: 10/03/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 3500 €
Non ho la pretesa di essere una grande viaggiatrice, ma negli ultimi 15 anni ho fatto un paio di viaggetti l’anno insieme a mio marito e a volte ad una compagnia di altre 10 persone Quest’anno siamo partiti alla volta della Thailandia con un viaggio organizzato (?) da Amo L’Oriente. Si parte il 21 febbraio da Malpensa con il volo per Doha delle 11,10, ma agli addetti della Qatar Airways non risultiamo nelle liste d’imbarco. La colpa è una bella donna che nessuno vuole, si dice noi toscani, e dalle 7 di mattina riusciamo ad imbarcarci per le 11 facendo fare tardi a tutto l’aereo, additati da tutti i passeggeri scocciati di quanto accadeva per colpa nostra. Scalo a Doha perfetto, nulla da dire, altro volo fino a Bangkok tutti sparpagliati sull’aereo perchè anche questo volo non risultava prenotato e imbarcati un pò a destra un pò a sinistra come veniva; primo impatto con personale parlante solo Thai o Inglese per cui sfodero di tutto il sapere anglosassone (a dir vero molto scolastico).

Arrivo all’aeroporto di Bangkok senza 5 bagagli che forse sono rimasti in Italia. Ci verranno consegnati 3 giorni dopo con tutti i disagi del caso per la famiglia Rizzo.

Bangkok bellissima metropoli dove siamo stati 3 giorni con guida parlante italiano molto brava e paziente che ci ha portato a visitare tutti i templi buddisti possibili e immaginabili, un bellissimo mercato galleggiante e Ayuthaya, antica capitale del Siam. Albergo 5 stelle Windsor Suites poco pulito soprattutto nelle camere che emanavano un malsano odore di muffa dalla moquette polverosa: in tre giorni mai pulita la camera dove sotto le poltrone polvere c’era e polvere è rimasta insieme a reperti forse dei precedenti clienti, carte e pillole di ogni tipo; comunque è valsa la pena restare quei tre giorni per vedere il caos del traffico immersi nel caldo umido esagerato e nelle contraddizioni di una metropoli che vuole essere modernissima nei propri grattacieli e al tempo stesso antica e povera nel modo di vivere, mangiare, lavorare. Ettore, corrispondente italiano a Bangkok per Amo L’Oriente appena sufficiente nell’operarsi a ns. Favore ci accompagna annoiato a Patpong per acquisti nel mercatino, lo intravediamo un paio di volte e lo sentiamo per forza per tutto il restante viaggio perché l’unico essere in Thailandia che parla italiano con cui possiamo spiegare i nostri innumerevoli disagi.

Il 25 febbraio abbiamo preso un volo per Phuket ed abbiamo alloggiato a Patong beach all’hotel Banthai Beach Resort e Spa che vivamente consiglio a coloro i quali volessero trattenersi in questa località per qualche giorno, pulizia, cordialità e buon mangiare al loro ristorante the Port sul lungomare, dove insieme a deliziose grigliate hanno anche orchestre spettacolo veramente eccellenti. Unico neo che da ora in poi nessun corrispondente parlante italiano si è più fatto vivo con noi e così abbiamo dovuto arrangiarsi per il resto della vacanza che è continuata a Phi Phi Island Village altri quattro giorni, immersi in un giardino da sogno in un resort veramente bello ma molto caro anche per le tasche degli italiani che solitamente spendono volentieri; purtroppo essendo su un isola devi comunque sottostare ai loro prezzi o andare a mangiare nei localini Thai sparsi per l’isola ma che francamente non sono ne puliti ne igienicamente a posto. Neo dell’isola che ci si sbarca dopo tre ore di traghetto da Phuket e dopo un’ ora circa di piroga chiamata Long Boat dove vieni praticamente scaraventato mare grosso o no perchè è l’unico modo per raggiungere le coste dell’isola con i bagagli che se va bene arrivano asciutti…Altrimenti come a noi alcuni fradici dopo che hanno fatto un bel bagno in mare.

Bellissime gite in motoscafo alle isole limitrofe e bello anche il soggiorno molto rilassante. Proseguimento del viaggio a Krabi e precisamente all’Emerald Garden Resort di cui devo muovere molte perplessità.

Struttura molto controversa perchè dicesi Oasi del WWF; a mio avviso oasi dei topi grossi come pantegane e devo ringraziare i gatti dell’albergo che probabilmente affamati ne prendevano a iosa facendone dono, guarda caso, proprio a me…Ogni mattina che aprivo la porta della camera ne trovavo uno sbudellato fuori, tanto che ho fatto anche le foto per coloro che non ci credessero. Tenuto molto male, puzzolente da non starci, mal curato nella struttura sia degli alloggi, che ho provato a farmi cambiare, che nel ristorante e nelle piscine, molto decantato in Internet, ma per nulla uguale alla verità: Qui è saltato tutto il programma di Amo L’ Oriente che ci doveva dare come al solito un corrispondente parlante italiano che invece non si è mai visto, il direttore dell’albergo, italiano, ha guardato bene di non farsi mai trovare, lasciandoci in balia di una jungla puzzolente che loro chiamavano giardino, confinante da un lato con una discarica a cielo aperto, compresa di tubi maleodoranti che scaricavano in un ruscelletto puzzolente, dall’altra confinante con un immondezzaio pieno di topi, il tutto corredato da un ristorantino sulla strada polveroso e male odorante che da noi in Italia non starebbe aperto più di 24 ore dopo di che sarebbero arrestati tutti dalla Asl. La nostra mezza pensione era veramente squallida:colazione penosa e cena ancora più penosa che comunque ci veniva commutata in cosa si volesse extra scontandoci ben 4 euro a pasto a persona!!!!!!!!!! I video dell’albergo mandavano in onda una permanenza nell’albergo dei Turisti per caso Syusi ecc. Che secondo me risale a una ventina di anni fa, perchè ad oggi sfido qualsiasi turista italiano medio a fermarsi a soggiornare in un posto così, peraltro con il personale non parlante italiano, parlante un inglese più tragico del mio e che invece di aiutare i turisti in caso di pioggia per esempio, oppure a portare le loro valigie al momento della partenza, si limitavano a guardare quasi inebetiti cosa si stesse facendo senza intervenire minimamente. In tutto questo amo L’Oriente totalmente assente.

Morale della favola, non viaggeremo mai più con Amo L’Oriente e tanto meno alloggeremo all’Emerald Garden qualora tornassimo a Krabi.

Comunque per chi ne avesse bisogno abbiamo fatto tante belle foto a corredo di quanto da noi visto in quell’albergo da sogno e abbiamo invitato Ettore a prendere un aereo e andare a vedere dove Amo L’Oriente manda i loro clienti a soggiornare a Krabi.

Scrivo questa anche a nome di mio marito e soprattutto dei miei 10 amici che testimoniano con me dei disagi avuti e dello schifo visto.

Ringrazio le ragazze della Sun Sisters per la collaborazione che ci hanno prestato per tutto il viaggio telefonando spesso e risolvendo da Milano i nostri disagi in Thailandia.

Vi prego, non mandate più nessuno in Thailandia a queste condizioni!!!!!!!!!!!!!!!

Un bacione Soraya



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