Tesori d’Italia: Agrigento e Lampedusa
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GIORNO 1: 20 luglio 2015
Zaino in spalla e partenza da Verona direzione Palermo (volo Ryanair). Arrivati abbiamo aspettato un’oretta prima che partisse il nostro autobus per Agrigento. Il viaggio è stato lunghissimo (quasi 3 ore), ma almeno c’era il condizionatore così siamo riusciti a goderci lo spettacolare paesaggio montuoso siculo al fresco e comodamente. Già dai finestrini del bus si capisce che questa regione è davvero affascinante, colline dolci spoglie con qualche casa qui e lì, sterpaglie a perdita d’occhio, per certi versi sembrava quasi un paesaggio lunare. Abbiamo notato fin da subito la gentilezza e ospitalità dei siciliani, il conducente ci ha accompagnato di sua spontanea volontà alla Valle dei Templi senza farci pagare alcun supplemento. Quindi prima tappa: Valle dei Templi (costo 5 euro per noi under 25). Appena si varca la soglia d’ingresso di questa meravigliosa passeggiata sembra già di essere in un’altra epoca. I templi troneggiano su Agrigento da qualsiasi angolatura. Peccato per il caldo micidiale (quest’estate è stata torrida in tutta Italia) che dopo un po’ si è davvero fatto sentire, anche perché a parte i molti ulivi secolari, la passeggiata è totalmente al sole. Avendo gli zaini risultata un problema la camminata assolata, ma i gestori del nuovo bar all’ingresso inferiore della Valle si sono offerti di tenerli nel loro retro (meno male!) e al costo di 2 euro a persona ci è stato offerto un servizio taxi-navetta per raggiungere l’ingresso superiore agilmente. Finita la visita ci siamo fermati nello stesso bar per rinfrescarci e sostare una mezzora. Inoltre dovevamo attendere un pullman che ci avrebbe portato a Porto Empedocle da dove partiva il nostro traghetto Siremar per le isole di Linosa e Lampedusa. Il servizio pubblico siciliano non è così affidabile, così due signori conosciuti nel suddetto bar si sono offerti di accompagnarci in macchina (che meraviglia i siciliani), queste squisite persone ci hanno anche fatto fare un tour di Agrigento e ci hanno accompagnato alla Scala dei Turchi, una roccia bianchissima a gradoni sul mare, uno spettacolo ad occhi aperti. Arrivati a Porto Empedocle abbiamo divorato una pizza e ci siamo diretti al traghetto. Il costo della traversata in poltrone di seconda classe è stato di 54 euro a testa, meno male non c’era così tanta gente perché, visto che la sala con le poltrone non era condizionata, siamo riusciti a stenderci su un divanetto del bar e a dormire serenamente fino all’arrivo a Linosa il mattino successivo.
GIORNO 2: 21 luglio 2015
Svegliati dalle sirene d’attracco, siamo usciti sul pontile per vedere lo spettacolo di Linosa. Linosa è un’isola vulcanica, per cui le sue sponde sono nere. Da Linosa a Lampedusa ci vuol circa un’oretta di traghetto per cui abbiamo deciso di approfittarne per fare colazione (la colazione dei traghetti è terribile!). Arrivati ci aspettava il collaboratore del gestore dell’albergo prenotato per accompagnarci alla nostra sistemazione. Avevamo deciso di prendere in affitto un Dammuso, un’abitazione locale, presso l’albergo i Dammusi Blu&Green, al costo a testa di 360 euro con mezza pensione. Non immaginavamo che al nostro arrivo avremmo trovato cornetti freschi di pasticceria, marmellate fatte in casa e un caffè fantastico! Già la nostra vacanza cominciava bene! Il Dammuso era molto carino, piccolo, confortevole e mai caldo (il condizionatore c’era ma non funzionava sempre) perché le pareti di pietra riescono ad isolarlo perfettamente. Abbiamo subito noleggiato un motorino (80 euro per 5 giorni) e siamo partiti alla scoperta dell’isola.
Prima spiaggia: Cala Guitgia! In tutta la mia vita, mai vista acqua così bella e pulita e non avevo ancora visto niente!! In questa giornata, vista la sfacchinata del giorno prima e la notte in traghetto, abbiamo deciso di stare solo qui e nel tardo pomeriggio di andare in motorino verso il lato dell’isola con le scogliere (un lato dell’isola ha le spiagge un lato ha solo altissime scogliere). Pranzo con un arancino al volo e poi mare, mare, mare e mare. La sera ci aspettava un meraviglioso cous cous di cernia cucinato dalla dolcissima Angela (moglie del proprietario), gnammmm! Dopo cena abbiamo fatto una piccola passeggiata per via Roma, la via centrale di Lampedusa, inaspettatamente piena di vita. Qui si può ancora assaporare la vera estate italiana, musica dal vivo e buon vino.
GIORNO 3: 22 luglio 2015
Anche oggi colazione con cornetti freschi di pasticceria, in assoluto la mia colazione preferita e poi rotta per la SPIAGGIA DEI CONIGLI (http://www.isoladeiconigli.it/), nominata spiaggia più bella al mondo nel 2013. Uno spettacolo per gli occhi e per il cuore, non volevamo più andarcene! La camminata per arrivare alla spiaggia è tranquilla all’andata poiché in discesa, al ritorno diventa una ripida salita, per cui è meglio andare nella tarda mattinata e ritornare la sera. La spiaggia non è attrezzata, non ci sono bar o noli di ombrelloni, ma c’è solo uno stand della legambiente che monitora il flusso di turisti, perché, in questa spiaggia, ancora depongono le uova le tartarughe. Una volta entrati in acqua si vede solo azzurro a perdita d’occhio, una distesa infinita di acqua trasparente. Dopo un po’ abbiamo deciso di andare alla scoperta delle altre spiagge nascoste per cui siamo risaliti e partiti alla volta di Cala Madonna, Porto N’toni e Cala Croce. Prima di tornare in albergo per la cena ci siamo fermati a vedere il lavoro dei volontari WWF nel centro del porto vecchio. Qui vengono ricoverate le tartarughe di tutte le età, per la maggior parte Caretta caretta, che ingeriscono ami o plastica che noi uomini incivili buttiamo puntualmente in mare. Finita la cena, ovviamente a base di pesce locale, un po’ ubriachi e stanchi siamo letteralmente svenuti a letto. Vorrei solo spendere due parole sulla cucina della signora Angela. Questa signora anziana ma arzilla cucina esclusivamente pesci freschissimi pescati nei dintorni dell’isola e modifica il menù della sera in base a ciò che i pescatori sono riusciti a pescare nella notte. Le verdure che utilizza sono tutte dell’orto, il loro sapore è amplificato dall’aria dell’isola, le zucchine e le melanzane sono dolcissime, i pomodori sono più gustosi, tutto è più saporito; le foglie di insalata erano letteralmente enormi! Quindi se capitate sull’isola DOVETE assaggiare la sua cucina e ascoltare le sue lezioni di vita!!
GIORNO 4: 23 luglio 2015
Le spiagge scoperte oggi sono state: Cala Pulcino, Cala Creta e Mare Morto. Cala Pulcino davvero bella, per arrivare si passa accanto al dammuso più vacchio dell’isola (Casa Teresa) e, per un primo tratto, attraverso una pineta, davvero una flora anomala essendo a Lampedusa, e poi per un sentiero un po’ impervio se fatto in infradito (stupidi noi) con il sole a picco sulla testa. A causa della particolare conformazione della cala, qui si insinuano molte alghe, per cui c’è una vera e propria spiaggia di alghe e sassi, ma se si va al largo l’acqua è indescrivibile, si vedono nel dettaglio tutti i pesci che passano sotto i tuoi piedi. Davvero fantastica è anche Mare Morto, chiamata così per le acqua sempre calme, ottima per lo snorkeling. Non ho accennato nulla relativamente ai nostri pranzi, noi mangiavamo sempre in un chiosco all’ingresso della passeggiata per la spiaggia dei conigli, davvero ottimo ed economico, inoltre vicino all’albergo c’è il supermercato più grande dell’isola dove poter fare rifornimento di acqua e merendine. Sera cena di pesce e verdure dell’orto e nanna!
GIORNO 5: 24 luglio 2015
Oggi GITA IN BARCA! Con “Il Barracuda” al prezzo di 35 euro a testa con pranzo incluso (e che pranzo!). Purtroppo per noi a causa dei venti avversi siamo riusciti a fare solo il giro di mezza isola, la parte con le scogliere a picco sul mare sarebbe stata impervia quindi niente da fare, peccato perché dall’altro lato è possibile vedere facilmente delfini che sul far della sera seguono i pescherecci di ritorno dal mare aperto. È stato comunque tutto bellissimo, abbiamo fatto vari stop il primo nel golfo della Tabaccara, il secondo al largo di Cala Pulcino e per ultimo nella zone de le Acque fino a Capo Ponente. Descrivere la meraviglia di queste acque non servirebbe a nulla basta guardare un paio di foto e si capisce tutto da soli. Finita la gita in barca siamo partiti in direzione O’Scia, un locale a strapiombo sul mare che attira molti giovani. Qui, al costo di 10 euro, è possibile fare anche aperitivo. Noi ci siamo seduti nel tavolino più vicino alla fine della scogliera e abbiamo sorseggiato vino guardando il mare, penso che sia stato il momento più bello di tutta la vacanza. Lasciare questo posto sarà una stretta al cuore.
GIORNO 6: 25 luglio 2015
Ultimo giorno di spiagge per noi. Oggi visita a Cala Pisana, Cala Francese e Cala Maluk. Ultimo giorno e ultima scoperta, lo snorkeling, peccato averlo scoperto solo l’ultimo giorno. La maggior parte della giornata l’abbiamo dedicata a questa attività, la fauna e la flora acquatica di quest’isola sono impressionanti. Nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di salutare l’isola andando nella nostra spiaggia preferita, La Spiaggia dei Conigli. Purtroppo le correnti avevano portato sulla spiaggia centinaia di meduse per cui si doveva fare attenzione a non essere punti. Prima di cena siamo corsi a vedere per la prima volta il tramonto sul mare, una corsa contro il tempo, ma l’abbiamo visto!! Ultima cena di pesce e ultima passeggiata per il centro di Lampedusa. L’indomani aereo presto e ritorno alla routine quotidiana, ma con l’amaro in bocca per non essere stati in questo paradiso fuori dal mondo almeno un giorno in più.