Terre rosse di vaniglia e zebu
Un taxi ci trasporta dall’aereoporto e il centre ville approdiamo subito in uno spendido ristorantino (quello dell’ hotel) con uno splendido filetto di zebu al pepe verde.. Ora il sapore lo conosco e merita !!! Non vediamo l’ora di prendere l’aereo domani per st.Marie… La voglia di mare ci assale !!! l’hotel é bellissimo e in posizione centrale… Come inizio il viaggio promette benissimo !!! A Presto ! Sim Ra I l è S. M a r i e Rieccoci ricollegati da un piccolo paradiso naturale.
Appena arrivati e dopo una splendida dormita in compagnia del rumore dell’oceano indiano che si infrange sulla barriera corallina abbiamo contemplato un tramonto con le balene che saltavano sulle onde sbuffando.
Il nostro bungalow é semlice ma pulitissimo, corrente elettrica da generatrore dalle 18 alle 21 e poi tante tante stelle e lucciole tra gli alberi di mango, vaniglia, lichees… La cucina malgascia é ottima, neanche a dirlo tutto pesce, dai calamari al latte di cocco ai gamberi al pepe verde… Il nostro hotel é a gestione famigliare, con l’odore dei chiodi di garofano e la cannella ad asciugare.. Si potrebbe definire un agriturismo, il caffe della mattina arriva dalla pianta sotto il poggiolo, le banane flambe pure, l’ottimo punch coco pure, il pesce dal mare, le spezie dai campi, insomma relax assoluto e bagni tra la barriera corallina in compagnia di balestroidi spugne gorgogne e anemoni. Oggi abbiamo affittato le moto e siamo alla ville, una botta di modernità a suon di internet zebu e addirittura una banca…
Fino ad ora tutto sopra le aspettative, domani o dopo ripartiamo alla volta di tomasina, un po dispiace, ma l’avventura continua !!! La gente é semplice, gentile e sorridente, insomma é il posto più tranquillo al mondo.
T o a m a s i n a Rieccoci, dopo un’alzataccia alle 3 per prendere un taxi poi un traghetto poi un taxy brousse, poi un riscio’ siamo giunti a Toliara, ridente cittadina turistica (per loro)…
Siamo sempre sul mare anche se causa squali attirati dal vicino mattatoio qui il bagno é altamente sconsigliato anche se non capisco il motivo 😉 Abbiamo ormai lasciato quel paradiso con un velo di tristezza, ma come sempre é il viaggio a chiamare, per chi passasse di quà consiglio i gamberoni al pepe verde, e le banane flambé. La gente é tremendamente rilassata e questo si nota soprattutto negli appuntamenti, ad esemio questa notte il taxy era per le 4, ma ci hanno tirato giù dal letto alle 3… Simpatici 🙂 cest l’afrique …
La ra a smesso di igenizzare tutto arrendendosi … Io rido.
Niente foto in anteprima… Già é tanto un internet caffe !!! e nemmeno la birra della reunion… Al massimo quella delle mauritus… A foto sono già oltre le 180.. Sarà grave ? Ovunque é pieno di bimbi polli e palme, la sabbia rossa contrasta con il verde lussureggiante della foresta, il clima é da serra ligure ma fresco la sera, io rosso come un gambero per il troppo sole mi lamento con la fanciulla che mi vuole inchiodato sotto un cocco con tutti i rischi che ne derivano…Tomp stump Oggi ci siamo scontrati con un supermercato locale dove i conti si fanno sulla carta carbone e le grand total viene calcolato 2 volte da tre persone diverse… Ma daltronde il detto locale mora mora (piano piano) si addice a questo clima ne pas problem, dove pero’ andra tutto come vorrà.
Tra due giorni il primo parco national… Che voglia !!! nel frattempo ci siamo consolati con un camaleonte a mo di pappagallo sulla spalla.
Ieri abbiamo scoperto le piante di garofano con i colori stupendi, la cannella, lo zenzero, e tutte le spezie possibili… Insomma bellissimo.
T o a m a s i n a -2- Questa cittadina di mare merita proprio, la gente é rilassata e camminare per le strade regala una sensazione di pace.
I bimbi che chiedono l’elemosina chiedono sempre monsieur, un bon bon, e in cambio di una caramella mou regalano sorrisi a 52 denti. Il mercato della città é come i tipici mercati colorati odorosi arruffati che ho visto in altri viaggi, ma camminare all’interno con la macchina fotografica puntata lascia dietro solo sottisi o frasi tipo (ah, vasah!) che suonerebbe tipo “roba da bianchi”…
In questa città piena di riscio’ che qui si chiamano pusse pusse, viaggia di tutto dai polli al carbone, a grappoli di bambini da soli… Funzionano un po’ come balie viaggianti. I bimbi sono tantissimi, sembrerebbe che in proporzione ci siano il 40% di bimbi il 40 di gente sotto i 30 un 15 sotto i 40, ma di persone sopra i 50 é raro vederle, é un popolo giovane giovane.
Le bimbe spesso sgarruppate hanno sempre delle acconciature bellissime treccine alla “mode du jour”… Mi piacerebbe solo parlare di più con le persone, ma anche se loro sono mooolto svegli a capire il mio francese, questo ignobile si limita a fare bella figura in termini solo al ristorante.
Per dare l’idea dei prezzi: Stanza di hotel, ventilatore, zanzariera, carino 10€ a notte la stanza, pranzo con 2 birre medie 2 spiedini di gamberoni enormi, gamberoni in pastella, filetto di pesce al pomodoro, riso, patatine … 8€, 3 ore di pulmino 3€, insomma economico ! sono a 240 foto aiuuuutooooo, ora scappiamo hotel doccia e ristorantino sul mare. A presto.
C a p i t o l o a p a r t e Il madagascar é da urlo, perché iniziamo cosi’ ? perché ogni giorno regale emozioni panorami paesaggi e colori nuovi.
Siamo partiti all’alba da tomasina tramite un fantastico taxi brousse, (alla lettera taxi della boscaglia). Credo che non ci sia esattamente una possibile definizione, diciamo che é un mezzo con gomme rigorosamente rivulcanizzate che trasporta 14 persone (i bambini non sono contati e quindi in media dai 5 agli 8) inoltre sul portapacchi sedie, tavoli, materassi, borse, borsoni, merci, cibo, polli. Il mezzo da queste parti si definirebbe efficiente … Insomma vanno come lippe nonostante le 8 ore di viaggio per 270km su strada asfaltata le impiegano. Su questi colorati mezzi dove la musica a manetta non manca mai, la gente canta, mangia, dorme, e mentre noi cerchiamo immancabilmente la posizione meno scomoda, i locali in 7 in un posto da 3 non si muovono di un millimetro per tutto il viaggio… Bha ?!? Ogni tanto l’attenzione viene richiamata trovandosi dopo l’ennesima curva una mandria di zebu a circa 30cm dal cofano… Ma nulla piu’ I taxi normali meriterebbero un paragrafo a parte che si potrebbe riassumere nella peugeot dell’81 presa questa mattina, contava la bellezza di 2.894.234.432km peccato che il contachilometri era rotto chissa da quanto, la spia del freno a mano accesa, i manettini dei finestrini forse smarriti qui e la sulle trade polverose, e mannaggia alle molle dei sedili che fa la peugeot !!! immancabilmente l’autista appena caricati fa il pieno di benzina per affrontare gli 8km che ci separano dalla gare routierre, ben 1,24 litri di benzina… Insomma si ottimizzano le spese. Io rido, la ra ride, l’autista ride, e via cosi’.
La gente é sipatica gentile, sveglia, ma la cosa che più ci impressiona é la bellezza dei visi, cambiano molto da zona a zona, ma occhi a mandorla e lineamenti polinesiani/cinesi/africani sonno omnipresenti.
Insomma un bel sorridente miscuglione nero.
Parc National d’Andasibe Mantadia Eccoci arrivati, una papaia ci divide dall’approdare al nostro meritato bungalow… Un po stanchi dalla sveglia alle 6 di mattina, dall’attesa di due ore che il taxy brousse si riempisse (non hanno orari fissi ma partono solo quando sono pieni), e dalle 4 ore di spostamento (160km).
Entriamo, bungalow superlusso ben 11€ a notte, ci concediamo finalmente la prima doccia calda del viaggio. Dentro é pulitissimo, tutto in legno, il tetto é fatto come le case locali con le foglie di banano sapientemente lavorate, piegate, asciugate, ed intrecciate. E’ bellissimo, ci sediamo contemplando il lago di ninfee davanti e noi, e respiriamo finalmente l’aria fresca e asciutta della montagna. Il ristorante dell’hotel non é male do sfogo al mio stomaco un pelo nauseato dai 8 giorni di pesce e mi concedo un bel filetto di zebu. Dio come amo già questo animale !! é saporito e tenerissimo !!! altro che roastbeef di chianina !!! Alla sera muniti di guida visitiamo la verdura… Ops natura attorno, e con immensa sorpresa é pieno di camaleonti ovunque !!! dio come sono carini ste bestioline, qui ne esistono 15 specie, dalla + piccola alla + grande, la più piccola avvistata dalla guida, di notte, a 5 metri (occhio di lince) era grossa 1,5cm !!! scimmiette di 40grammi zompettano illuminate dalla pile, mantidi religiose ed insetti stecchi… Aiuto che roba !!! Alla mattina sveglia presto, visitiamo il parco, e con sorpresa ci troviamo in mezzo all’indri, scimmia endoctona, che non curante spara pallet di “merd” qui e la ogni 40 secondi… ECCO, non le avvistrano le sentono dal percorso rumoroso dei pallet in caduta libera sulle foglie sottostanti !! Il parco é molto bello e la guida simpatica, parla inglese, e ci racconta della situazione politica corrotta e nulla facente del madagascar… Vorrei azzardare un anche” da noi ma non é il caso 😉 il caro benzina qaui ha influito non sul portafoglio ma sulla pancia delle persone… Pensate cosa muove il petrolio. Una frase per tutte dette dalla nostra guida è che il madascar è un paese bellissimo da visitare ma non da viverci.
A n t s i r a b e Lavori in corso… O meglio stufi di scrivere vediamo un miraggio di un ristorante che si avviccina… Zup Rieccoci dopo qualche giorno di campagna… Ansirabe e’ una delirante cittadina dove lo sport migliore senbra essere l’assalto al turista, i pousse pousse omnipresenti 24 ore su 24 si fanno una concorrenza spietata rendendo faticosa una camminata di 100 metri a meno di non servirsi di loro, cosa che sinceramente non riesco a tollerare, essere trainato da un’uomo scalzo va al di la della nostra concezione dei diritti umani.
Decidiamo quindi di ripartire alla svelta, meta Ambositra che si pronuncia amBUsctr.
A m b o s i t r a Eccoci arrivati in questa graziosissima cittadina, ci siamo lasciati dietro una citta’ soffocante per trovare nuovamente il clima lento e piacevole che contraddistingue il popolo malgascio. Gli altipiani sono bellissimi, la vegetazione e’ un misto tra le nostra montagne e il clima tropicale, pini marittimi e banani sui monti e risaie variopinte nelle valli a perdita d’occhio. Il colore delle risaie e’ inredibile tutte disegnate diverse e con colori infiniti dal verde chiarissimo a quello scuro, specchi d’acqua o terra arata, donne che zappano, bimbi che zappano, padri che zappano, zebu che zappano, tutti zappano e vendono, i colori le forme i profumi si intrecciano a formare centinaia di quadri splendidi e sempre diversi.
Ambositra e’ famosa per il legno, qui troviamo decine di negozietti di arte malgascia con oggetti di legno intarsiato splendidi e fatti con una maestria incredibile, si trovano anche le porte degli artigiani completamente intarsiate, cielo terso aria fresca e sole caldo… Siamo a 1300 mt.
Domani partenza per Ranomafana… 150km e poi foresta pluviale… Il paesaggio cambia almeno quanto trento sta a venezia ! R a n o m a f a n a Parc National de Ranomafana DEEELIRRIIIIOOOO per fare i famosi 150km ci abbiamo impiegato il ragionevole tempo di 10 ore !!!! Partenza alle ore 6:00 5min di taxi dalle ore 6:05 attesa che il taxi brousse si riempisse fino alle 7:45 dopodiche il conducente faccendiere schifoso, si fermava ogni 5 minuti (tra un posto di polizia e l’altro) pe stipare il pulmino oltre le 14 persone permesse e arrotondando cosi’ la paga della compagnia. Il risultato e’ che i passeggeri paganti dovevano dividere il sedile da 3 in 5… Per la gioia nostra !!! Ignorata la nostra richiesta di fermata anticipata a 20km dall’arrivo per prendere un mezzo diretto al parco, si sono susseguiti eventi. Bimbo che vomita mamma che pulisce con vestiti, allatta ancora, bimbo vomita dopo 5 min, mamma pulisce e gli rifila una bella arancia e poppata, bimbo rivomita sulla signora in parte che non fa una piega, ma si alza e si siede dalla parte vomitata accanto alla ra, che con un balzo mi salta in’cop. E dopo circa 50 fazzoletti offerti dai 2 vasha la situazione ritorna normale…
Arrivo a fianarantsoa ore 10:45… Ora dobbiamo aspettare il mezzo che ci riporta indietro 20km e oltre per altri 34km… Attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo, attendiamo… La speranza di partire, si concretizza solo dopo 2 ore, tra sacchi di pesce secco e odor d’ascella africana. Partiamo. Chiedo all’autista un po stanchino quanto ci vuole per percorrere quei 54 km e la risposta ci stronca: 3 ore. Ma tra freni fumanti motori arrancanti, vetri bloccati aperti,e musica con cassetta che accelera e rallenta a volume discoteca ma distorta arriviamo nel primo hotel, che ci chiede 26 euro per notte, senza la forza di reagire e cercare altro accettiamo.
… Il bungalow con piscina privata e vista sulla vallata immerso nella foresta ci ristora presto.
La vistita al parco ci lascia senza fiato, tra foreste di bamboo lemuri, cascate e serpentelli di 1 mt (innocui).
Domani si ripatre nell’incertezza piu totale, dove ci viene prospettata una attesa per il brousse tra 1e 3 ore ma senza la certezza comunque dei posti… Io snasando l’aria decido al posto di attendere il mezzo alle nove, sveglia alle 5, camminata di 4km con zaini al paese e caccia al mezzo… FUNZIONA !!! dopo 2 ore di attesa si parte e in 1,5 ore siamo a fianarantsoa.
F i a n a r a n t s o a Arrivati presto ci siamo subito prenotati il prossimo brousse per ranohira 6 ore domani mattina, posti in poleposition e speriamo si riempia presto…
L’hotel e’ bellissimo pulitissimo, un’occhiata alla carta e mi sembra di aver gia’ ritrovato il buon umore… Mi occupero’ presto di una breve trascrizione delle pietanze, qui comunque la verdura, la carne, il pollo, hanno tutto un’altro sapore, e fancul alla moda del supermercato e del vegetale superbello e super spinto.
Fianarantsoa e’ bellissima ingegnosa accogliente, di montagna, in uno dei taxi trovo per la prima volta in vita mia il famossissimo serbatoio a bottiglia da 1,5 litri; posto proprio sotto l’autoradio, che noto con piacere svuotarsi della meta’ durante il tragitto dalla basse ville alla haute ville… Che personaggi !!! Domani verso parc de l’isalo … Il paesaggio cambia nuovamente, si va verso la steppa e i baobab.
Un bacione a tutti.
Simo,ra,e africa style… Mora mora Parc National de l’Isalo Io continuo a rimanere esterefatto ad ogni cambio di posto, ci siamo nuovamente spostati di 200km e qui i paesaggi sono maestosi, lunghe strade, spazi immensi, e steppa, sole poca acqua e baobab.
Abbiamo deciso di concederci 3 gioni all’interno del parco, con la tenda noleggiata abbiamo fatto trekking selvaggio e bagni in piscine naturali, viste cascate, lemuri, camaleonti, e paesaggi tipo gran canion. Gambe scassate ma mente e corpo ricaricati.
I tramonti e le albe sono stupende, ci svegliamo alle 5,30 (albe cantate dal gallo) e andiamo a dormire alle 8. Diciamo che ci siamo adattati alle varie erogazioni di corrente elettrica e alle abitudini locali. Tra i vari parchi visti sicuramente quello del’isalo e’ quello piu’ suggestivo e piu’ selvaggio e lo consiglio a tutti…
domani Toliara ! Ciaps T o l i a r a Dopo una giornatina lunghissima partiti dal parco alle 6 abbiamo preso un taxi brousse al volo (che culo !!!) e dopo le solite 5 ore per 200km di strada deserta e dritta siamo approdati in a toliara in un hotel (le saxophone) gestito da una francese di 60 anni alcolizzata ed eccentrica che ha arredato tutto in modo indescrivibile, dagli anelli vertebrali di balena a pesci palla, a teste di barracuda, a poster di concerti jazz, a sculture di legno locali, collezioni di salini e pepini e conchiglie varie… Ristorante neanche a dirlo ottimo, melanzane alla vinagrette, aragosta al profumo di zenzero, gamberi alla creola, e spada alla griglia con pommes de terre sautee, bottiglia di vino bianco… Anzi due degli altipiani di fianarantsoa, musse al cioccolato fondente con cremina di latte condensato e arancia, rum arrange all cocco… Totale 11euri… Insomma sempre meglio…
Oggi missione banca, internet, air madagascar per riconfermare i biglietti, e ci spostiamo ad Ifaty per goderci all’hotel vovotelo le ultime 5 notti affacciati sul canale del mozzambico e sulla barriera corallina, assaggiando cio che uno dei mari piu’ ricchi al mondo offrira’ al ritorno dei pescherecci ( o meglio piroghecci). Un saluto da sotto una palma da cocco e da un cielo che alle nuvole lascia ben poco spazio.
p.S. Dato che il nostro colore al ritorno tendera’ ai colori della pelle locale, spero che ci riconosciate. Un abbraccio a tutti.
Simo, ra, ri-poussepousse, maki e cocchi.
i f a t y Eccoci arriati dopo una lunghissima contrattazione con il taxista di turno, scartata a pie pari l’idea di un altro taxy brousse ci siamo concessi il lusso di una peugeot 306 del 71 con tutto rotto, dai finestrini alle portiere al contachilometri, all serbatoio, e alla marmitta che all’ennesimo sobbalzo dopo un rantolo ha mollato… E l’autista recuperandola e piazzandola sotto i piedi della ra, si è scusato dicento mah la avevo appena riparata !!! 🙂 l’hotel è bellissimo, sulla spiaggia il nostro bungalow sommerso da una bugonville viola e ombreggiato da un cocco, il rumore dell’oceano echeggia e lascia scoperto in ogni notte di bassa marea un centinaio di metri di spiaggia che i bimbi percorrono con secchielli alla ricerca di granchi e conchigliettine varie..
l’aragosta qui al kilo costa 25000 franche malagasci circa 2,1€ i gamberoni 1,4 lo spada 0,8 e le ostriche 5 dozzine 1€ !!!!! Il paradiso esiste… !!! L’entroterra non è da meno, la foresta spinosa ruba spazio alla sabbia rossa e i baobab al cielo, zebu e bimbi corrono ovunque e gli dove gli uni brucano gli altri rantolano… I baobab sono buffissimi e visti al tramonto regalano un’immagine surreale di grossi e langudi giganti impassibili al tempo… Qui si conclude anche la nostra la nostra ultima tappa… So che sarà duro il rientro…
Un saluto simo ra M i l a n o Eccoci ritornati L’impatto con il rientro è sembre un forte spunto di riflessione, mentre viaggio in paesi così diversi dal nostro le emozioni che raccolgo non riesco mai ad elaborarle lungo il percorso, devo sempre attendere qualche settimana al rientro per poter dire che cosa questo mi ha lasciato e che cosa ho capito e interiorizzato.
Forse la cosa che più colpisce in viaggi così è che nonostante la povertà sia assoluta la gente è dignitosa, gentile, scherzosa, tollerante ma il sorridere sempre riassume il loro modo di essere. Questo ci rende proprio l’idea che quello che la nostra società ci insegna, di essere ricchi per essere felici, assecondando lo spirito del vivi consuma crepa è solo l’illusione che ci siamo creati e alla quale abbiamo finito per crederci.
Probabilmente ormai non ci rendiamo nemmeno più conto che possiamo permetterci tutto compreso il lusso dello spreco, ma sarà poi giusto chiamarlo lusso o il termine più adatto si avvicinerebbe più alla parola crimine ? Fissando attraverso un bicchiere il dito di succo di frutta pronto al lavandino e abbandonato dal un cliente al bar rifletto…
Ricordando l’attuale guerra del petrolio, non riesco proprio a fare a meno di pensare che la ricchezza di pochi significhi in una cinica equazione la fame del restante 90%, ma la cosa buffa è che ormai siamo talmente abituati a tollerarlo anzi ad abilmente dimenticarlo che non è più un nostro problema… Vero? Saluti.
————————— Il presente racconto è tratto dal nostro internet blog ed è stato scritto in madagascar giorno per giorno, non badate ad errori di battitura ( la tastiera era in francese !!), sul nostro sito trovate inoltre l’itinearatio completo, consigli, alloggi, le mappe e 550 foto !!