Terra del Fuoco

Da Malpensa a Roma.Scalo a Madrid, arrivo a Buenos Aires, volo interno fino a Rio Gallegos. Tutti ci guardavano stranamente negli aereoporti, avevamo con noi oltre alle solite valigie, strani pacchi voluminosi e ricoperti da "carta bugnata" quella con le bollicine, per intenderci. In questi strani pacchi smontate un po' alla meglio c'erano 3 delle...
Scritto da: Donatella Ertiani
terra del fuoco
Da Malpensa a Roma.Scalo a Madrid, arrivo a Buenos Aires, volo interno fino a Rio Gallegos. Tutti ci guardavano stranamente negli aereoporti, avevamo con noi oltre alle solite valigie, strani pacchi voluminosi e ricoperti da “carta bugnata” quella con le bollicine, per intenderci. In questi strani pacchi smontate un po’ alla meglio c’erano 3 delle nostre biciclette, Mountain Bike. Lo scopo del viaggio era fare parte della Patagonia in MTB, da Rio Gallegos a Ushaia (la città alla fine del mondo). Questo arduo compito era affidato al mio compagno Manlio, ed al mio amico Pierangelo. Io ,Marina (la moglie di Pierangelo ) e Carlo un nostro comune amico, avevamo il compito di fare da auto “ammiraglia”.

Quello che subito ti colpisce quando arrivi è il vento. Scesi dal piccolo aereo all’arrivo a Rio G. Siamo stati investiti da un vento fortissimo, nell’aria sacchetti e carte impazzite vagavano ai bordi della piccola pista. Un’altra cosa che mi ha colpita , era il suono di questo forte vento.

Io abito in Emilia e di vento ai 100 km. Orari non è che ce ne sia molto (altrimenti non avremmo la nebbia…). Altra cosa che noti subito è l’immensità del paesaggio e la quiete che ti circonda. Pochissime persone, automobili, addirittura tra Rio G. E El Chalten (Fix-Roy) ogni auto che si incrociava accennava ad un saluto, click di abbaglianti e mano sollevata.

Il pernottamento era quasi sempre in tenda, nei centri un po’ più grandi in pensioncine senza troppe pretese, ad esclusione di Punta Arenas, dove consiglio vivamente di alloggiare all’Hotel Plaza (prezzo ottimo e stanze veramente accoglienti).

Il cibo è basato quasi esclusivamente sulla carne. Ottima alla brace. Viaggiando quasi sempre su strade sterrate , la cosa che più infastidisce è la polvere. L’auto(Pick-Up 4×4) caricava sul cassone sia la MBT di riserva che i bagagli e dovevamo ,tutte le mattine, rivestirli con sacchi neri della nettezza per evitare che la polvere raggiungesse gli indumenti.

Noi alla sera eravamo delle maschere di polvere. Gli occhi mi bruciavano, oltre che per la luce , per il vento e la polvere. Ma a parte questo il tempo è sempre stato meraviglioso. In quel periodo (nov/dic.) per loro è primavera. Il termine che ho coniato per descrivere questa terra meravigliosa è ” PRIMORDIALE “.

Tornando al nostro itinerario, la MTB è stata usata per 1350km. Senza interruzione, da El Calafate fino ad Ushaia, visitando i posti più belli della zona, Fix-Roy (cima alta 3.441m.), Perito Moreno (immenso ghiacciaio), Torri del Paine. Da Punta Arenas poi prendendo il traghetto per Porvenir e passando da San Sebastian si arriva giù fino a Rio Grande, il lago Tolhuin ed infine Ushaia. Il mondo alla fine del mondo.

La parte più deludente è proprio l’arrivo. La città è piccola ma molto commerciale. Tutta in funzione dei turisti. Immancabile è la visita al faro e ai leoni marini, il loro parco, dopo aver viste tutte le altre meraviglie, delude un po’. Ma a parte questo la Patagonia è meravigliosa.

Se uno ama la solitudine, la natura, gli spazi infiniti e il vento…Deve sicuramente andarci.

Ciao a tutti e spero, visto che non posso raccontarvi tutto ciò che di bello ho visto, che possiate presto vedere anche voi questa bellissima parte della nostra terra.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche