Tenerife, il cuore delle Canarie
Un'isola magica per una vacanza ricca di emozioni
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Questa estate io e il mio fidanzato Federico abbiamo deciso di “tradire” le nostre tradizionali mete vacanziere (l’amata Gran Bretagna e dintorni) per concederci una settimana di mare a tutto relax nella splendida isola di Tenerife, nell’arcipelago delle Canarie (Spagna). Abbiamo prenotato un mese prima della partenza con il Tour Operator Karambola, approfittando degli sconti per gli Under 28, e abbiamo optato per una mezza pensione all’Aparthotel Santa Maria, situato nel celebre litorale di Playa de las Américas, nella costa sud-ovest dell’isola, zona turistica per antonomasia e ricca di hotel, ristoranti, locali e spiagge per tutte le tasche e per tutti i gusti. Il 12 luglio partiamo da Bologna con un volo charter (con scalo tecnico a Verona) e dopo quattro ore e mezza circa di volo atterriamo nell’aeroporto di Tenerife Sud, dove il pullman organizzato dal Tour Operator ci conduce al nostro hotel, situato in zona Torviscas. La scelta si è rivelata azzeccata: l’hotel si trova in una zona ideale a metà strada tra le tranquille e bellissime spiagge di Fañabé e El Duque (20 minuti a piedi) e dai divertimenti di Playa de Troya (15 minuti a piedi). La camera è molto spaziosa (unico difetto: manca l’aria condizionata! Ma il clima per fortuna è abbastanza ventilato), e godiamo di una piacevole vista mare, benché non avessimo pagato il supplemento. Dopo una cena luculliana al buffet dell’hotel (cucina internazionale), facciamo una prima passeggiata esplorativa: la vacanza sembra promettente! Soddisfatti andiamo a dormire. 2° giorno Risveglio un’ora prima del previsto a causa del fuso orario. Dopo un incontro con l’assistente locale del Tour Operator partiamo alla scoperta dell’isola, fermandoci alla Playa Torviscas: un’ampia spiaggia di sabbia scura (quasi tutte le spiagge di Tenerife sono ricoperte di sabbia lavica, dato che l’isola ospita il vulcano Teide), attrezzata con lettini e ombrelloni (€ 15 al giorno per un ombrellone e due lettini). Nella vicina Playa Colón costa € 4 al giorno, ma è una zona portuale e ci sono pochissimi ombrelloni. La serata si svolge a Playa de Troya, tra i suoi locali sfavillanti e centri commerciali aperti fino alle 22, che consentono uno shopping molto conveniente, complici i saldi estivi. Breve sortita al Casino, con scarsi risultati (purtroppo). Consigliamo di richiedere gli ingressi omaggio alla reception del vostro albergo. 3° giorno Sveglia, stavolta con calma, e consueta colazione abbondante, poi partiamo alla volta della Playa El Duque, saltando la Playa Fañabé, molto simile a Playa Torviscas. Con una passeggiata di venti minuti il panorama muta sensibilmente: intorno alla spiaggia non più i tipici hotel in struttura anni ’60, ma resort e casette in stile coloniale con ampi giardini e palme. Il sentiero alberato per raggiungere la spiaggia costeggia il mare… Sono disponibili sia gli ombrelloni, che ampi tratti di spiaggia libera, pulitissima. Cena dentro una Cadillac in un ristorante americano (dove tra l’altro ci è stato espressamente richiesto dai camerieri di parlare in inglese poiché nessuno di loro conosceva lo spagnolo). A letto presto, perché domani ci aspetta la bellissima escursione sul vulcano Teide! 4° giorno Sveglia di buon’ora, colazione “rapida” all’italiana (abbandoniamo le leccornie per un celere caffè), e partenza per il vulcano, o come viene chiamato qui, “Papà Teide”. Abbiamo optato per l’escursione organizzata dall’hotel, perché costava dieci euro in meno rispetto a quella del nostro Tour Operator (€ 23 contro € 33), ma è possibile risparmiare ancora cercando nelle agenzie turistiche locali. Il viaggio in pullman dura un’ora e mezza circa, e ci ha permesso di apprezzare le incredibili varietà paesaggistiche di Tenerife: dal paesaggio brullo della costa abbiamo attraversato foreste di pini, distese di cactus degne del Gran Canyon, sino a toccare con mano il paesaggio lunare del Monte Teide. Abbiamo usufruito della funivia (€ 25, non incluse nel biglietto della gita) che, se pur costosa, ci ha permesso di godere appieno dell’esperienza. Consigliamo di portare scarpe comode per camminare nei sentieri tracciati e una felpa: siamo, infatti, a oltre 3.100 m! Attenzione a chi soffre di problemi respiratori perché quassù l’aria si fa più rarefatta, ma niente di insopportabile. Consigliamo caldamente questa visita perché consente di godere di un silenzio irreale e di un panorama mozzafiato. Da lassù si vedono sbucare dalle nuvole, come novelli “viandanti su un mare di nebbia”, le isole di La Gomera, Hierro e La Palma. Ritorno in hotel e cena nel simpaticissimo pub “The Irish Fiddler” (non ne possiamo fare proprio a meno!), situato nel quartiere San Eugenio, gestito da ragazzi irlandesi in vacanza. 5° giorno Partenza alla volta di Santa Cruz de Tenerife, capoluogo amministrativo dell’isola. La stazione degli autobus, chiamati da queste parti “guaguas”, dista 20 minuti a piedi dall’hotel. Il biglietto di A/R costa € 12 (consigliamo di acquistarlo alla biglietteria e non a bordo, dove subisce una maggiorazione di € 3), prendiamo la linea 110 che collega Playa de Las Américas e Santa Cruz senza fermate intermedie, mentre la 111 fa tappa a Los Cristianos, altro celebre litorale. Il viaggio dura un’ora e mezza, e ci lascia di fronte a un immenso El Corte Inglés, celebre catena di centri commerciali spagnoli, di 8 piani. Come resistere!! Santa Cruz è una tipica città spagnola, anche se di stampo coloniale, piena di vita eppure non chiassosa, data la quasi totale assenza di turisti. Calle Castillo è il “corso” cittadino, con i negozi più alla moda. Da vedere: Plaza Candelaria e Plaza de España, il mercato all’aperto di Nuestra Señora de Africa, con piante e frutti esotici, e per gli amanti di arte il Centro de Arte La Recova, sede di esposizioni temporanee di artisti contemporanei. 6° giorno Decidiamo di tornare alla Playa El Duque per godere di quella bellissima spiaggia e fare un po’ di foto di rito. La zona di El Duque è elegante, pulitissima, e ovviamente carissima (il menù di un ristorante proponeva una paella per due persone a € 45…), pertanto decidiamo di risparmiare comprando dei panini in un supermercato. Essendo poi la spiaggia puntellata qua e là di palme, invece del solito ombrellone ci appostiamo sotto una di esse, per godere della sua refrigerante ombra: fresca ed economica! 7° giorno La giornata di oggi vede la mattinata dedicata alla visita della ridente cittadina de La Laguna, antica capitale dell’isola, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 1999. La guida ci accompagna attraverso le vie e i palazzi rinascimentali e barocchi della città, sede della prima Università dell’isola. Da segnalare: il Palazzo del Capitano delle Canarie (Casa de los Capitanes), il Municipio, la Casa del Montañés, la Casa Salazar, il Convento di Santa Catalina e la Chiesa di Nuestra Señora de la Conceptión. A cena, come sempre ormai, nel consueto angolo britannico allo “Scottish Corner”, e passeggiata a Playa Torviscas, con annessa partita al mini-golf (€ 6). Si chiude così la nostra ultima serata a Tenerife, andiamo a dormire pronti per la partenza dell’indomani. Ritorno a casa Ultima passeggiata e saluto all’isola. Il pullman del Tour Operator viene a prelevarci per portarci all’aeroporto, dove in pochi minuti sbrighiamo le formalità burocratiche per l’imbarco. Un ultimo saluto alla “nostra” isola, che ci sentiamo di consigliare agli amici Turisti per Caso per la sua bellezza e varietà. La vasta offerta di hotel, ristoranti, voli da tutti i prezzi e intrattenimenti di ogni tipo rendono Tenerife una meta abbordabile e adatta a tutti: amici in cerca di divertimento, famiglie con bambini, coppie di innamorati, e giovani di tutte le età!