Tempo di vacanze? Istruzioni per l’uso
Un viaggio può avere molti significati. Dipende da come lo si prende, interpreta, considera. Esistono viaggi studiati nei minimi dettagli, organizzati, destinati dunque a rappresentare una semplice vacanza per visitare posti sconosciuti o per tornare in luoghi che ci hanno lasciato qualcosa. Forse però la routine e la quotidianità prevedono per ognuno di noi un viaggio che ci conduca e ci trascini in esperienze totalmente diverse dalla nostra regolarità, affinché una famiglia, una coppia di giovani innamorati o un gruppo di amici possano vivere un’esperienza che trasmetta un senso di libertà e lontananza dalla realtà quotidiana. Il viaggio che desidero proporvi, cari lettori, è quello adatto a tutti coloro che, pronte le valigie, sono disposti a girare a tappe Costa Azzurra e Provenza per incantarsi davanti a spiagge mozzafiato, scoprire nuovi posti e perdere la cognizione di tempo e spazio… Pronti? Si parte!
Passato il confine, una delle prime città che merita una visitina è senza dubbio Nizza,che regala ai suoi turisti una “promenade” incantevole direttamente sul mare. Il giro per le vie della città continua a piedi costeggiando boutiques e negozi di ogni genere. Il segreto di un viaggio come questo è proprio quello di lasciarsi coccolare dalle meraviglie che si vedono,sognare davanti ad un magico tramonto, e deliziarsi con la cucina tipica. Ed è proprio vero che si perde la cognizione del tempo quando quel sole, che non vuole tramontare,ci accompagna sino a tardi. Se però non vi accontentate di aver visitato una sola città in questo primo giorno,consiglierei caldamente di salire in macchina e raggiungere Cannes, Antibes,Saint Raphael. Beh come prima giornata direi che sia il caso di fermarsi e di pernottare; per il giorno successivo sono previste camminate,giri in città,tuffi in mare…
Ciò che il viaggio nasconde con sé è tutto da scoprire,ed anche il tragitto in macchina che vi condurrà fino a Hyères,merita di essere gustato, assaporato, valutato aggiungerei. Suggerirei inoltre di raggiungere la località passando per le strade interne, inserendo nella radio uno di quei CD che donano al panorama il tocco della perfezione assoluta; in questo modo non potrete fare a meno di “sfiorare” piccole cittadine a picco sul mare, o spiagge deserte che attendono solo il vostro tuffo!
Crederete di trovarvi ai Caraibi, o magari in qualche posticino esotico che non avreste mai pensato di vedere, ma adoro convincermi e convincervi che luoghi da sogno ce ne sono, basta armarsi di voglia di scoprire, di vedere per realizzare che sono molto più vicini di quanto possiamo immaginare. Hyères è la cittadina giusta per sostare qualche giorno e vi permetterà di raggiungere diverse località vicine senza dovervi allontanare troppo. In primis direi che l’Ile de Porquerolles è d’obbligo in questo caso; con una traghettata di quindici minuti, sbarcherete nel surreale, nell’illimitato, nel magico. Un’isola incontaminata dove non sono ammessi i mezzi a motore non è l’ideale solo per i convinti ecologisti, credetemi, ma per chiunque sogni un paradiso che sappia di brezza marina,dove il mare accarezza dolcemente la sabbia bianchissima e gli alberi contornano la costa…
Ah, dimenticavo; qualche consiglio:
Per raggiungere le spiagge suggerisco di noleggiare la bici nel piccolo paesino che troverete appena sbarcati, in maniera da girare il più possibile nell’intera giornata. Dimenticate tutto, chi siete, da dove venite… riposate, meditate e ammirate ciò che la natura vi offre; questo viaggio lo avete scelto, meritato; non vi resta che viverlo.
Dalla città di Hyères potete spostarvi per visitare Saint Tropez, che soprattutto per signore, figlie, fidanzate e amiche offre negozi di grandi firme assolutamente costosi, ma almeno per adesso guardare le vetrine non costa niente, dunque io un’occhiatina la darei!
Il terzo ed ultimo giorno di pernottamento a Hyères consiglio di dedicarlo a Cassis e, soprattutto, ad un gradevolissimo tour in barca per ammirare “Les Calanques”. Vi domanderete di che cosa sto parlando…beh sono immensi muri di roccia a picco sul mare e ad un tuffo nel blu cobalto non rinuncerei.
Viaggio però significa anche ricordi, dunque non dimenticate di immortalare i momenti più belli di questa vacanza con foto panoramiche assieme alle persone care con le quali avete deciso di condividere questi attimi.
La prima parte del vostro viaggio da sogno è finita, questa forse la più leggera, la meno stancante. Adesso arriva quella che amo di più, quella che cercherò di descrivervi al meglio sperando che riusciate a captarne tutte le possibili sfumature.
La seconda parte del mio articolo la dedico infatti alla Provenza, alle cittadine caratteristiche, ai mercati provenzali e alle infinite distese di lavanda che faranno da set alle vostre fotografie dove sarete letteralmente immersi nel “viola”. Sosta numero uno, beh, senza obiezioni Aix en Provence, direi. Lasciatevi incantare dall’immenso mercato provenzale dove potete acquistare ricordi tipici come saponi profumati, oggetti decorati tutti assolutamente artigianali, e proseguite la visita per le strettissime stradine che attraversano la città. Qui siamo ancora all’inizio della Provenza, ma non temete se ancora non sono apparsi i campi “incantati”di cui parlavo prima… pazientate. Intanto potreste pernottare a Manosque deliziandovi con un’ottima cenetta e vedrete che al risveglio,rimettendovi in partenza avrete l’imbarazzo della scelta dai campi di lavanda e girasoli che troverete dovunque intorno a voi. Luoghi come questi lasciano in ognuno di noi ricordi indelebili,sia per i più maturi che per i più giovani. Girarsi intorno ed ammirare tutto questo può rappresentare non solo un ricordo ma anche molto altro… un regalo, una promessa… Grandi e piccini sono pronti ad immergirsi nell’impossibile, in una realtà tutta nuova e personale e anche questo significa viaggiare. Spero anche voi, lettori, possiate accorgervi delle mille sfumature che un viaggio nasconde e che solo nel viverlo si possono scoprire. Per raggiungere gli ultimi posti godetevi a pieno uno spettacolo unico dalla vostra macchina:Les Gorges du Verdon,ossia le gole del Verdon, a strapiombo sul fiume che ti rendono libero, leggero, isolato da tutto e da tutti come fossi su quella tua nuvoletta dei pensieri pronto a meditare su te stesso e a scoprire cose nuove di te e degli altri. Intanto però, il giro continua e arrivati quasi a conclusione, terminate la vostra escursione passando per Moustiers Sainte Marie, Saint Vallier de Thiey e per Grasses, la città dei profumi. Qui comprenderete che adesso avete nuove convinzioni, nuove opinioni a proposito del viaggio, e spero di avervi fatto capire che non rappresenta solo una vacanza, ma ben altro, qualcosa come ritrovare se stessi insieme a chi amiamo. Il viaggio è un po’ come un sigillo ad ogni vostra convinzione, è un’emozione, una speranza. Ognuno lo interpreta e lo vive a seconda della sua personale esperienza di vita, ciò che è sicuro e che spero pensiate anche voi, almeno dopo aver letto il mio articolo, è che di un viaggio non se ne può fare a meno, perché regala ogni volta qualcosa di diverso, e credo sia giusto riservarsi almeno una settimana, in tutto l’anno, per viaggiare. Viaggiare dove si vuole, con chi si vuole, programmando tutto o partendo per fare una pazzia. Dovunque andrete, sarà sempre meraviglioso; se ci pensiamo la nostra stessa esistenza è un viaggio continuo,quello dentro noi stessi… Ogni tanto però, abbiamo bisogno di qualcosa per “staccare un po’ la spina” e a mio parere i viaggi che toccano di più e segnano davvero la nostra vita sono come quello che ho descritto per voi, dunque senza troppe domande o spiegazioni;senza troppi perché…
Viaggiate cari lettori.
Il mio viaggio prosegue nella vita di tutti i giorni, nella profondità dell’amore, nel calore dell’amicizia, come quello di ognuno di voi, immagino.
Eccomi. Sono pronta, si va…
Anche oggi il mio viaggio prosegue!