Taxi non ufficiali a sanpietroburgo

TAXI NON UFFICIALI E METROPOLITANA – Data agosto 2003-11-27 – Partecipanti 2 – Costo circa 500 euro – Durata 3 notti Entrambi gli argomenti meriterebbero una guida intera per gli aspetti sociali e culturali e per i ricordi che possono rimanere nella mente dei turisti che visitano Sanpietroburgo. Come tanti altri anche noi siamo incappati in un taxista non ufficiale all’uscita della stazione . Per nostra fortuna ci è venuto in contro un ragazzo alto, biondo e con gli occhi chiari,la faccia pulita da studente assai più simile a un finlandese che a un russo. Gentilmente ci ha chiesto se volevamo una mano e dopo averci riconosciuto per turisti made in Italy si è messo a parlare tranquillamente in italiano. La trattativa è stata un po’ lunga ma alla fine per 30 € ci ha portato in albergo, dicendo che ci andavano quasi 40km anche se prima di partire ho sbirciato il contachilometri e al termine della corsa i km erano appena 30. Ci ha comunque fatto piacere pagare quel ragazzo piuttosto che un rozzo taxista , era ben vestito ma traspirava molta povertà anche se l’auto era ben curata e probabilmente non era neanche sua . Il tragitto sino all’albergo non lo scorderemo mai, cambi di corsia, svolte contro mano, sorpassi a destra, uno stile di guida comune a tutti gli automobilisti di Sanpietroburgo che tranquillamente operano questa condotta di guida senza insultare il vicino o suonare a chi improvvisamente taglia la strada; piuttosto il claxon viene usato per chi ritarda a partire da un semaforo. Assai pittoreschi anche i mezzi pubblici, infatti, non si può visitare SPB senza aver fatto una corsa sulla sua metropolitana o sui suoi autobus o filobus arrugginiti e fatiscenti. La metro costa molto poco e alcune stazioni sono vere opere d’arte. Il difficile semmai e orientarsi lungo le linee. I nomi all’esterno delle stazioni e all’interno sono solo in cirillico e non esistono cartine per i turisti. L’unico modo per avventurarsi e avere a disposizione una guida italiana e contare le varie fermate anche perché tentare di leggere i cartelli al di fuori dei vagoni è impossibile, molte stazioni hanno le uscite a filo con le porte dei vagoni e sono chiuse da porte scorrevoli.

Luigi Paonessa