Tanzania karibu: safari, trekking e mare nei parchi Nord, Usambara Mountains e Pangani

Tanzania safari, trekking e mare: parchi del Nord (Serengeti, Tarangire, Nogorongoro e Lake Manyara), trekking nelle Usambara Mountains e relax a Pangani
Scritto da: zoha
tanzania karibu: safari, trekking e mare nei parchi nord, usambara mountains e pangani
Partenza il: 25/06/2011
Ritorno il: 12/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
SETTIMANA DI SAFARI (6 notti, 7 gg)

1 settimana con jeep privata all inclusive (lodge Wildlife)

Parchi: Tarangire (1g), Lake Maniara (1 g), viaggio verso Serengeti (1g), Serengeti (3 g), Ngoro Nogoro (1g)

1° GIORNO: DA NAIROBI VERSO ARUSHA

Abbiamo scelto fine giugno perchè è inverno (periodo secco) e non fa caldo. Alla sera serve il pile e di notte si dorme benissimo.

Siamo arrivati a Nairobi (SwissAir 450€ A/R) e poi con l’autobus siamo andati ad Arusha (5 ore di viaggio) costo 25$ a testa. Alla frontiera di Namanga avevamo già il visto (fatto a Milano) e la vaccinazione della fabbre gialla (necessaria per entrare dal Kenia in Tanzania). In realtà il certificato di vaccinazione non l’hanno nemmeno chiesto. Comunque si può fare anche in loco a Namanga. Il viaggio è stato molto tranquillo con un piccolo Van tutto sommato comodo.

Ad Arusha abbiamo pernottato all’hotel Le Jacaranda (55$ a notte per la doppia). Ci sono camere molto belle e altre pessime, dipende da quale vi danno (non varia in base al prezzo… è solo fortuna).

2° GIORNO: TARANGIRE

La mattina Yuda, il nostro driver del Safari, è venuto puntualissimo a prenderci per partire verso il parco Tarangire.

La jeep era enorme (8 posti) con tetto apribile, in condizioni perfette.

Partiti da Arusha, siamo arrivati al Tarangire dopo circa 3 ore. Il nostri primo safari della vita.

Appena varcata la soglia del Parco, si è aperto uno spettacolo della natura incredibile. Savana, colline e baobab, il fiume quasi secco pieno di animali di ogni genere (gnu, elefanti, zebre, impala, ecc…). Il Tarangire è un parco bellissimo, sia per il panorama e sia perchè è pieno di animali (soprattuto giraffe, elefanti, impala, babbuini, ec..). E’ perfetto come primo parco da visitare.

Alla sera pernottamento al http://www.tarangiresafarilodge.com nella tenda di lusso (con bagno e doccia). Un posto mervaglioso su una collina dalla quale si domina il parco Tarangire; tramonto e alba da mozzare il fiato. Abbiamo mangiato anche bene, la qualità dei lodge è ottima.

3° GIORNO: LAKE MANYARA

Siamo partiti verso il Lake Manyara. Ci ha accolto prima una folta foresta e poi il paesaggio lunare del lago: un enorme lago in parte bianco (salato), circondato da vegetazione. Qui non abbiamo visto molti animali, ma gli incontri sono stati speciali: un intera colonia di babbuini (più di 100) ci sono venuti incontro, arrampicandosi anche sulla jeep: adulti, mamme coi cuccioli, sfide tra giovani babbuini, amplessi in diretta. Insomma in mezz’ora abbiamo assistito ad uno scorcio di “vita da babbuini”, che poi sono scomparsi nella foresta.

Il Lake Manyara è famoso per l’Hippo Pool, un laghetto dove ci sono molti ippopotami, che però si vedono da lontano. Gli ippopotami si trovano anche in altri parchi.

In definitiva, se dovete sacrificare un parco, io avrei saltato questo, bello ma con pochi animali.

Abbiamo pernottato al

http://www.hotelsandlodges-tanzania.com/properties/it/manyara_index.php,

Un posto molto elegante, con una bellissima vista sul lago e piscina (ma faceva troppo freddo per andarci).

4°, 5° e 6° GIORNO: SERENGETI (SERONERA E LOBO)

Siamo partiti per il Serengeti. Il viaggio dal Lake Manyara è stato lungo, siamo arrivati nel tardo pomeriggio. Le strade a un certo punto non sono più asfaltate, prepararsi a buche e tanta polvere.

Abbiamo fatto un game drive al Serengeti fino al tramonto, spettacolare. Il Serengeti, per me, è il parco più grande e più bello del Nord. Per visitarlo servono almeno 2 giorni, sia perchè è distante sia perchè è molto grande.

Noi abbiamo trascorso 2 giorni nella zona del fiume Seronera (la più vicina) e 1 giorno nel Lobo (distante quasi un gg di macchina dal Seronera).

SERONERA (2 notti)

La zona del Seronera è ricchissima di animali, leoni e leopardi. Ne abbiamo visti tantissimi e a pochi metri. I leoni passano la maggior parte del tempo a dormire (nelle posizioni più assurde), sembrano innocui gattoni stravaccati sulle rocce.

Ci sembrava di stare nel National Geographic: un continuo incontro di animali. Quando ho visto il mio primo leone maschio, con la sua folta criniera, sopra ad una roccia mi sono commossa. Sembrava una scena del Re Leone. Un ghepardo ci ha attraversato la strada tranquillo, come se noi non fossimo lì. Abbiamo incontrato una leonessa che giocava col suo cucciolo, siamo rimasti quasi un’ora a guardarla. Abbiamo visto uccelli di ogni genere, ippopotami, coccodrilli, e svariate tipologie di gazzelle, antilopi, impala, oltre che giraffe ed elefanti. Abbiamo visto un tramonto incredibile e poi la mattina dopo abbiamo fatto il game drive all’alba (partenza alle 7). Vale la pena svegliarsi presto per i meravilgiosi colori della natura e gli animali che al mattino sono più vivaci e regalano scene impagabili.

LOBO (1 notte)

La zona del Lobo dista quasi un giorno dal Seronera. La strada percorre all’interno il parco Serengeti, durante il viaggio si possono incontrare molti animali; il paesaggio del Seronera è secco e simile ad una grande prateria, mentre il Lobo è molto più verde e collinare e pieno di paesaggi che si possono ammirare dall’alto. La zona del Lobo, a causa della sua distanza, è meno frequentata dai turisti. Inoltre è molto più vasta, quindi è stato più difficile vedere i felini. Abbondano invece tutti gli erbivori (gnu, elefaniti, zebre, giraffe, bufali, ecc..). Il panorama è spettacolare: arrivati al nostro lodge http://www.hotelsandlodges-tanzania.com/properties/en/lobo_index.php siamo rimasti a bocca aperta per l’immenso paesaggio che ci siamo trovati di fronte. Il lodge è in collina e gode di una posizione perfetta per ammirare tutto intorno; sotto al lodge c’è una pozza dove gli animali vanno ad abbeverarsi e si possono vedere con calma dalla terrezza panoramica del lodge, soreseggiando una birra fresca a bordo piscina. Ci sentivamo dei pascià.

Il lodge del Lobo è il più bello come arredamento (tutto in puro stile africano), meriterebbe una visita solo per questo, in una atomsfera magica di altri tempi.

7° GIORNO: VERSO NGORO NGORO

Siamo partiti la mattina verso Ngoro Ngoro; il viaggio è stato molto lungo perchè bisogna ripercorre all’indietro tutta la strada fino al Seronera e poi verso il cratere. Siamo arrivati a Ngoro Ngoro a metà pomeriggio, in tempo per goderci un bellissimo tramonto sul cratere dal nostro ultimo Lodge.

http://www.hotelsandlodges-tanzania.com/properties/en/ngorongoro_index.php

8° GIORNO: NGORO NGORO

Ultimo giorno di Safari, un tripudio di animali di ogni genere.

Il cratere è già bellissimo da vedere ma quando scendi e superi l’ingresso, diventa spettacolare. Ngoro Ngoro ha una caratteristica: gli animali non hanno paura neanche delle jeep e quindi si avvicinano, anzi ti vengono addosso. Le zebre e egli gnu, solitamenti un po’ più timorosi in altri parchi, qui si strusciano contro la jeep e quasi si possono toccare.

Oltre agli animali “classici” visti in altri parchi, qui l’incontro più emozionante è stato col rinoceronte. L’abbiamo avvistato da lontano e abbiamo aspettato. Camminava lentissimo, ci ha messo quasi un’ora ad arrivare esattamente davanti alla nostra jeep. Il nostro Driver Yuda è stato fondamentale per capire la traiettoria del rinoceronte. E’ passato lento davanti a noi, con tutta la sua possenza. Non riuscivamo neanche a parlare dall’emozione.

Poi abbiamo visto mamma e piccolo ippopotamo che piano piano sono andati a fare il bagno, davanti a noi. Infine Ngoro Ngoro ci ha regalato l’incontro con un bellissimo ghepardo che ci ha “salutato” all’uscita del parco. Avevo il magone.

Dopo il safari, siamo rientrati ad Arusha (pernottamento a Le Jacaranda).

E’ stata una settimana meravigliosa. Il Safari regala immagini che non dimentichi. A volte chiudo gli occhi e sono in piedi nella jeep, col vento un faccia e negli occhi l’immensità della natura.

Tour operator Safari: Based Camp Tanzania

http://www.basecamptanzania.com/

Abbiamo trovato Based Camp su internet e scelto in base alle recensioni di altri viaggiatori (per cui aggiungo la mia). Tutto si è confermato efficiente, ben organizzato, con una bellissima jeep, ottimi hotel del circuito Wildlife (ma si può scegliere altro) ed un Driver eccellente di nome Yuda. Pagamento 50% alla prenotazione (via bonifico) e il resto all’arrivo, tutto in modo affidabile e trasparente.

SECONDA META’ DEL VIAGGIO: LE USAMBARA MOUNTAINS E PANGANI

9° GIORNO: DA ARUSHA A MAMBO VIEW POINT (VICINO MTAE, A NORD DI LUSHOTO)

Il mattino successivo alle 6.30 eravamo alla stazione degli autobus di Arusha per prendere la linea Fasaha, Arusha-Mtae. Il viaggio peggiore della nostra vita. 12 ore da incubo su un bus vecchio di 30 anni, che ha caricato il triplo della gente che poteva portare, una calca disumana.

Ci ha ripagato la vista di Mambo, uno stupendo paese arroccato sulle montagne a 2400 metri, un villaggio incontaminato dal turismo.

Abbiamo pernottato al Mambo View Point, un eco-lodge bellissimo e gestito come progetto di sviluppo del paese. http://www.mamboviewpoint.org/

Il lodge si affaccia sulla vallata e gode di un panorama incredibile. Si può scegliere di pernottare in cottage oppure in tenda (già montata e col tetto di paglia). Tutto è costruito con materiali del posto, si alimenta con energia solare e l’acqua viene filtrata e resta potabile per tutti. I proprietari, olandesi, stanno realizzando un progetto di sviluppo del villaggio (es. creata la nursery) cercando di portare nel villaggio buone pratiche per migliorare la qualità della vita nel rispetto della natura. Un posto molto speciale, dove pernottare significa contribuire a questo progetto di sviluppo sostenibile, oltre che godere delle bellezze del posto.

10° GIORNO: TREKKING NELLA SHAGAYU FOREST E KIDEGHE FALLS (CASCATE)

Il giorno successivo, tramite il Mambo View Point Lodge, abbiamo organizzato l’escursione alla foresta di Shagayu, guidati dal giovane Ali. La foresta sembra esattamente quella di Tarzan, come si vedeva nei telefilm. Alberi alti 30 metri, con le liane e le scimmie che svolazzano, tutte le piante sono grandi e verdissime, la vegetazione ti ingloba mentre cammini; io avevo paura che ci fossero bestie strane (serpenti, ragni, ecc..) ma Ali entra tranquillissimo: i bambini vanno nella foresta a piedi nudi a raccogliere la legna e non è mai successo niente. Se lo dice lui.. mi son calmata e in effetti la passeggiata è stata bellissima fino ad arrivare alle cascate, un luogo verdissimo e freschissimo.

Abbiamo attraversato la foresta e poi siamo passati da alcuni villaggi dove il turismo è ancora cosa lontana. Lì i bianchi sono rari e ti chiamano Nzungu, frotte di bambini ti corrono incontro e vogliono solo giocare. Alla sera cena al Mambo View Point davanti ad un bellissimo tramonto a picco sulle Usambare Mountains

11° GIORNO: LUSHOTO E IRENTE VIEW POINT

La mattina abbiamo lasciato Mambo con un piccolo ma comodo Van, che è venuto a prenderci direttamente al lodge (la fermata “ufficiale” del bus è a qualche km). Abbiamo speso circa 6€ in due per il tragitto fino a Lushoto, di 4 ore.

A Lushoto abbiamo preso un taxi che 4€ ci ha portati al nostro lodge, Irente Cliff Lodge http://www.irenteview.com/. Costa 65$, è un po’ caro per il posto, ma vale la pena perchè è costruito sull’Irente View Point, un punto panoramico da cui si vede tutta la pianura con uno strapiombo di 600 metri (senza transenne). Chi soffre di vertigini è meglio che non si avvicini.

Nella zona di Irente ci sono moltissime passeggiate facili (senza bisogno di guida), che attraversano villaggi pieni di vita; la vegetazione è bellissima e varia, il panorama si affaccia sulle vallate e consente di ammirare dall’alto le montagne e la grande pianura sottostante.

A pranzo consiglio di mangiare alla Irente Farm, con 7€ a testa portano un enorme vassoio con formaggi, frutta, pane, marmellate, tutto fatto a mano con materie prime del posto; Irente Farm è condotta in modo ferreo dalla proprietaria inglese, un luogo che punta sulla bio-diversità e sulla integrazione con l’ambiente.

12° – 15° GIORNO: PANGANI

Per gli ultimi 3 giorni di vacanza ci siamo meritati il relax al mare; abbiamo scelto Pangani perchè raggiungibile in autobus (circa 5 ore da Lushoto, costo circa 7€ in due). Si arriva a Tanga e poi da lì si prende un “dalla dalla” per Pangani. La spiaggia, da Tanga in giù, è piena di resort, basta dire dove siete diretti e vi lasciano davanti.

Noi abbiamo scelto il Peponi Beach Resort, un piccolo villaggio composto da banda (casette di muro e tetto di paglia) dotate di ogni comfort (ampio bagno, letto baldacchino, zanzariera, veranda con amaca, ecc.). http://www.peponiresort.com/

“Peponi” significa paradiso in swaili, ed è così: lunga spiaggia bianca, palme, e villaggio di pescatori (vero) in lontananza. Peccato che ai primi di luglio il mare sia pieno di alghe e non abbiamo fatto il bagno ma c’è la piscina che funziona benissimo. Le passeggiate sulla spiaggia sono splendide, tranquille (c’eravamo solo noi) e per chi cerca relax è il luogo ideale. Al Peponi si mangia benissimo (noi avevamo la mezza pensione, circa 80€ a notte in due), grigliate di pesce freschissimo (bisogna ordinare la cena nel primo pomeriggio, per dare tempo di pescare e cucinare) e cibo per ogni gusto.

16° GIORNO: DAR ES SALAAM

Da Pangani abbiamo ripreso il “dalla dalla” per Tanga e da lì siamo andati a Dar Es Salaam, la capitale dove, il giorno successivo, avevamo il volo per Nairobi.

Siamo arrivati a Dar nel tardo pomeriggio e il giorno successivo abbiamo visitato la città (il volo per Nairobi era la sera). Dar non è un gran chè, una città a modo suo moderna, anche se appeni entri nelle vie laterali non c’è più l’asfalto. E’ molto densa, vivace, calda; al porto ci sono i traghetti per Zanzibar e lì ti assaltano per venderti il biglietto. Ma, aimè, la sera noi dovevamo partire per il Kenia, e poi verso l’Italia.

Siamo tornato a casa molti soddisfatti di questo viaggio, la prima settimana tra natura e animali (liberi nel loro territorio), la seconda settimana dedicata alle montagne e all’incontro con la popolazione e cultura tanzanese. Volutamente non siamo andati a Zanzibar, perchè la Tanzania è bellissima e grande va scoperta al di là delle mete più turistiche. E’ facile da girare, non presente criticità negli spostamenti, perfetta per chi vuole unire natura, cultura e… un po’ di avventura!



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