Tanzania, istruzioni per l’uso

Un mese tra parchi, montagne, animali e tribù... e una settimana di relax a Zanzibar
Scritto da: Enrico Bo
tanzania, istruzioni per l'uso
Partenza il: 09/01/2013
Ritorno il: 08/02/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 4000 €
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Questa relazione è costituita unicamente da suggerimenti pratici e consigli di viaggio per tutti coloro che decideranno di programmare un viaggio in Tanzania. Se qualcuno ha bisogno di info più dettagliate, può chiedermele direttamente via e-mail.

Itinerario.

Il mio viaggio è piuttosto completo per avere una conoscenza di tutti gli aspetti del Paese e necessita di circa 4 settimane.

Da Dar es-Salaam ad Arusha in bus. Trekking al Kilimanjaro. Parchi del nord e zona Masai: NgoroNgoro, Serengeti, Lago Manyara, Tarangire, dintorni lago Eyase con la cultura Hadzabe. Verso sud fino a Dodoma con la zona di Kondoa (graffiti rupestri). Ancora a Sud fino a Iringa. Parchi del sud: Ruaha, Selous, Mikumi. Rientro a Dar. In battello a Zanzibar per una settimana di relax sulle spiagge a sudest di Jambiani.

Per chi disponesse ancora di una/due settimane (consigliatissimo):

Prima settimana: zona del Tanganica con crociera sul lago sulla vecchia motonave Liemba che percorre tutto il lago (anche solo un tratto) e almeno uno dei parchi occidentali come Gombe per vedere gli scimpanzé. Una zona molto remota ma di grande interesse; un turismo di altri tempi sulle tracce di Livingstone.

Seconda settimana: sulle spiagge di sudest, isolate e ruspanti della costa e dell’arcipelago di Mafia, con le antiche città arabe di Mikindane e Kivinje e le rovine di Kilwa Kisiwani. Di grande interesse la cultura dei Makonde sugli altipiani al confine col Mozambico.

Voli

Attualmente le soluzioni più economiche sono con Turkish (via Istambul) o con Egyptair (via Cairo) attorno ai 500 euro. I voli interni sono piuttosto cari tutti intorno ai 100 USD. Per chi volesse abbinare i parchi del nord al Kenya, è possibile passare facilmente tra i due stati. Il visto alla frontiera all’arrivo costa 50 USD (fatto in Italia 40, ma con le maggiori spese per procurarselo). I voli arrivano sempre in piena notte(tra mezzanotte e le 4). L’esterno dell’aeroporto sembra morto, ma non impressionatevi, se non avete nessuno che viene a prendervi, andate al baracchino dei taxi, dove ci sono le destinazioni scritte su una lavagna con i prezzi in dollari e avendo con voi l’indirizzo dell’albergo non avrete problemi (potete cercare di trattare anche un 20% sul prezzo, attorno ai 30 USD).

Periodo di viaggio

Considerare molto bene questo punto, in quanto cambia moltissimo l’interesse specifico di molti luoghi di visita. In generale il periodo migliore è quello secco (lug-ago.set) che è anche il più caro e l’intermedio tra piccole piogge e grandi piogge (gen-feb). Durante le piogge (bassa stagione) alcuni parchi (quelli del sud) sono impraticabili, anche se più ricchi di avifauna. La grande migrazione degli gnu avviane tra aprile e maggio e la nascita dei loro piccoli nel Serengeti tra marzo e aprile, poi questo parco rimane quasi deserto con poca fauna visibile (migrano verso il Kenya). Considerate che mentre le acque si ritirano quando comincia la stagione secca, i laghi bassi della Rift valley, sono inavvicinabili per la enorme distesa di fanghiglia che rimane via via scoperta e non vale la pena perdere giorni interi per arrivarci e vedere una strisciolina di acqua lontanissima, in cui i flamingos quasi non si vedono. Quindi la scelta di quali zone/parchi/aree da vedere abbinate al periodo di visita è molto importante. Nella preparazione dell’itinerario, affidatevi ai consigli dell’agenzia di safari con cui concorderete il viaggio.

Sicurezza

Mai avuta sensazione di pericolo, anche a Dar, in zone periferiche o sulle spiagge di Zanzibar. Tuttavia le precauzioni ed il buon senso devono sempre guidare a non tirar fuori soldi in giro o ad attardarsi da soli in zone poco frequentate.

Moneta

Shellino Tanzaniano (Tsh), circa 2000/2100 per 1 Euro (quindi circa equivalenti a una vecchia liretta). Il Dollaro è più gradito e si cambia nelle grandi città facilmente nei numerosi cambiavalute, a circa 1600 (in banca si perde molto più tempo senza differenze di cambio). Non c’è borsa nera, dietro ogni richiesta in strada c’è in agguato una truffa. Attenzione, molto importante: in Tanzania non vengono accettati USD con data antecedente al 2006. Inutile portarseli dietro, ve li riporterete a casa. Quindi fatelo presente alla vostra banca quando li ordinerete.

Sanità

Le consuete precauzioni africane con le solite vaccinazioni (inclusa antitetanica e antiepatite). Non sottovalutate la malaria, che è una gran rogna, fate il Lariam (che non dà nessun problema) e tenete conto che anche l’Autan potenziato (20%) è quasi acqua fresca. L’unica cosa importante, è non rinunciare mai alla zanzariera, sola protezione valida, durante la notte. Attenzione a non camminare in ciabatte nei campi, ci sono un sacco di spine al suolo e prendersele nei piedi fa male e fa anche infezione; occhio poi a non prendersi in faccia rami di acacia e simili, sporgendosi dalla macchina o nei giri a piedi bel bush.

Comunicazioni

Internet e wifi, rari e con connessioni scadenti. Li trovate solo in alberghi di fascia superiore o bei locali o negli internet café (molto economici, 1000tsh/ora). Se pensate di telefonare molto comprate una SIM locale a Dar altrimenti il roaming vi costerà un patrimonio. A Zanzibar internet molto più accessibile, in quasi tutte le sistemazioni alberghiere.

Trasporti e traffico

A Dar il traffico è terribile in quasi ogni ora del giorno e della notte. Preparatevi a ore di coda per raggiungere qualsiasi posto, quindi prevedetelo se avete orari da rispettare. Le strade, tranne le due o tre nazionali principali, sono quasi tutte piste sterrate con frequenti bumper pericolosi, quindi i tempi di percorrenza sono sempre da dilatare. Per la città il taxi non è molto economico (10/15 usd tra centro e periferia), per brevi tratti ci sono i tuktuk. Tra le grandi città frequenti le linee di Bus a lunga percorrenza abbastanza comodi (Dar- Arusha 12 h – 15 usd). Per Zanzibar il catamarano costa 90 usd a/r, 2 h circa.

Agenzia per organizzare i safari

Contrariamente a quanto si può pensare è praticamente impossibile (e soprattutto non conveniente) organizzare da soli un itinerario nel paese che per la massima parte comprenda la visita di parchi, in quanto i prezzi delle sistemazioni all’interno o nelle vicinanze dei parchi possono essere doppi e fino a 10 volte quelli che vengono caricate alle agenzie. I costi diventerebbero insostenibili, inoltre l’utilizzo di una fuoristrada e di una guida/autista diventa indispensabile data la carenza di indicazioni e per orientarsi all’interno dei parchi stessi. La scelta del’agenzia locale non è facile, ce ne sono infatti a migliaia. Io, dopo l’esperienza fatta, suggerisco caldamente e senza nessun dubbio:

Parks Adventure Ltd (Mr. Kelvin) – New Safari Hotel- Offices wing, 2nd Floor, Boma Road – P.O. Box 13793, Arusha – Tanzania – ([tel]: +255 27 250 9107; [fax]: +255 27 250 4008: [cell]: +255 784 400 044; www.parksadventure.com). Questa agenzia (suggeritami da amici che l’avevano già utilizzata con soddisfazione) ha concordato con me l’itinerario con innumerevoli contatti via mail, dando utilissimi consigli e suggerimenti. Si è rivelata la più conveniente (rapportata all’altra decina che avevo contattato con offerte fino al doppio più alte) e ha saputo interpretare al meglio i miei desiderata. Ha dimostrato estrema professionalità controllando continuamente per telefono se tutto procedeva per il meglio ed ha risposto completamente alle aspettative promesse. Un altro punto chiave è la guida/autista. Anche qui grande soddisfazione, se vi è possibile fatevi assegnare Ernest, da 30 anni guida nei parchi, grande conoscitore della natura e dei luoghi, professionale, affidabile, prudente (cosa non secondaria) e soprattutto magnifica persona. Per i costi dovrete considerare che le sistemazioni sono molto variabili, da quelle più spartane con la vostra tenda (o affittata in loco) che darà grandi sensazioni di wilderness dormendo nei parchi in mezzo agli animali, ma molto scomoda e che vi farà risparmiare molto poco rispetto a lodge, magari spartani e un po’ datati, ma accettabili; infine sistemazioni più lussuose a seconda del vostro budget. Considerate per una soluzione come la mia, tra i 100 e i 150 euro al giorno, che includono camere (o campi tendati fissi), pensione completa, guide locali, fuoristrada e autista/guida e ingresso ai parchi (abbastanza oneroso). Tuttavia l’agenzia giusta è la chiave del successo del viaggio.

Tenete poi presente che chi vi accompagna fa conto su almeno una mancia di 10/15 usd al giorno per equipaggio, che fanno parte consistente del suo reddito mensile. Non siate di braccino corto, specie se se lo meritano.

Rimane il fatto che la Tanzania è un paese caro e considerata la visita dei parchi difficilmente le quattro settimane vi consentiranno di rimanere sotto i 3500 euro.

Posto per posto

Dar es-Salaam – Esempio perfetto di megalopoli africana, merita un giorno o due al passaggio. Punti interessanti, il mercato del pesce, il museo e il centro. Buon ristorante con molta scelta e posizione centrale e comoda, prezzi contenuti: Chef’s Prided ChaggaSt. | Mchafukoge. Considerate che se dovete prendere l’autobus per Arusha, il bus terminal è Ubungu e conviene avere un albergo in zona, comodo anche per l’aeroporto. Accettabile il: Golden Park Hotel – Sinza Kumekucha, Dar es Salaam, Tanzania. Tel +255 717 616 366 (50 usd). con discreto ristorante e anche in buona posizione per avere un’idea (anche notturna) della periferia della città.

Trekking del Kilimanjaro – Se non siete davvero in ottima forma fisica e soprattutto abituati alle forti altitudini, la sconsiglio. Intanto è molto costosa (800/1000 usd a testa per 5 giorni di salita) e pur non avendo difficoltà alpinistiche è davvero pesante e quasi impossibile per chi non è fortemente allenato a queste cose. Può essere anche molto deludente in quanto spessissimo la montagna è avvolta tutto il giorno da nebbie fitte, per cui alla fatica enorme corrisponderebbe solo la conquista di un traguardo effettivamente di prestigio. E’ possibile invece limitarsi al primo giorno di trekking nella foresta tropicale che avvolge le falde della montagna fino ai 3000 della Mandara Hut (18 km andata e ritorno) faticoso ma fattibile a chi è allenato, che da una buona idea di questo aspetto naturale. Ricordate che del Kilimanjaro si vede solo la punta che si libera dal cappuccio di nubi solo al mattino presto ed alla sera dopo le 17.

Arusha – Base di partenza per tutti i parchi del nord. Molti alberghi. Discreto l’ Arusha Tourist Inn Sokoine Road , P.O. BOX 1530, Arusha, Tel: +255 27 254 7803 or Manager 0754 – 583455 Email: atihotel@habari.co.tz, di qui in poi non ci sono prezzi in quanto tutto ha fatto parte di un pacchetto concordato.

Lago Manyara – Il parco andrebbe meglio visitato al mattino presto. Punto centrale anche per altre visite nei dintorni. Accettabile il campo tendato vicino a Mbu wa Mto (fiume delle zanzare, eheheheh): Lake Manyara Lilac P. O. Box 13455 – Arusha Tel+ 255 (0)754648648 – Interessante giro in bicicletta nella savana fino al lago (ma se le acque si ritirano ci rimarrete molto lontani ). Il campo è spartano ma accettabile. Personale gentile, molte zanzare. In questa zona crescono e si trovano ai mercati le banane rosse, in assoluto le più buone del mondo, da non perdere.

Serengeti – E’ uno dei parchi più ricchi di fauna (un po’ meno nella stagione secca) Cercate di rimanerci almeno due giorni, ricordando che le ore più redditizie per vedere animali sono tra le 6 e le 9 di mattina. Uno dei lodge più suggestivi, in posizione magnifica tra le rocce, anche se avrebbe bisogno di essere rimesso un po’ a posto in quanto si rivela un po’ necessario di manutenzioni, è il Seronera Wildlife Lodge costosissimo ma che non si sa come, le agenzie riescono ad inserire anche nei pacchetti a basso costo. Questa è la zona dove dovreste vedere più felini.

Zona Masai – Di masai se ne vedono dappertutto e si può avvicinarli e chiacchierare facilmente. Difficile fare buone foto se non a pagamento. Una soluzione accettabile è visitare uno dei numerosi villaggi lungo la pista (50 usd a Macchina). Decisamente turistico e organizzato, forse deludente sotto certi aspetti, ma si possono così visitare con calma per un’oretta, il villaggio, le capanne, la scuola e fare tutte le foto che vorrete a volontà.

NgoroNgoro Crater – Il luogo più suggestivo della zona. Importante. Se avrete scelto un lodge (costosissimo ) come il Ngorongoro Wildlife lodge sul bordo del cratere con meravigliosa vista (unico vantaggio, in quanto anche questo come il precedente bisognoso di un bel restauro), prevedete tassativamente di arrivarvi almeno per le 17 per poter godere appunto della meravigliosa balconata bevendovi una birra. Diversamente, poiché ripartirete al mattino prima dell’alba per scendere nel cratere per le 6:00, vi perderete l’unica cosa formidabile per cui avete pagato. Questo comunque è uno dei punti clou del nord. Da non perdere assolutamente.

Lago Eyase – Paesino di Karatu dove si può pernottare al Sundown Safari Lodge Basico ma ottimo cibo e personale eccellente (tutti dalla scuola alberghiera di Arusha). Mercato interessante. Il lago si vede solo dall’alto di una collina da lontano e non varrebbe la pena. Ma in questa zona è possibile organizzare una giornata a vedere un villaggio Hadzabe (con i loro vicini Datoga), tribù di cacciatori raccoglitori, andando a caccia con l’arco con loro all’alba, davvero una esperienza unica da non perdere.

Parco Tarangire – Si snoda lungo il fiume ed è ricchissimo di elefanti. Qui ne vedrete davvero un sacco.

Dodoma – Capitale amministrativa, interessante soprattutto la strada per arrivarci che passa per Kondoa, sito remoto e pochissimo visitato, ricco di graffiti rupestri. La strada corre in una zona collinare che consente di avere una visione molto realistica dell’Africa rurale. Vicino a Dodoma, a Hombolo, non dimenticate di visitare la Cetawico, produttore italiano di vino in Tanzania coi suoi magnifici vigneti (due vendemmie all’anno!) dove degustare il loro rosso più famoso, lo Sharye, dall’amica Gabriella Balsamo, uno dei tanti ragazzi italiani che dimostrano il valore del nostro paese in giro per il mondo. A Dodoma non perdetevi una sosta dall’amico Massimo, al ristorante della sua deliziosa moglie: Sipe Cafeteria, piatti italianissimi e locali di grande qualità, il miglior cappuccino e caffé e gelato di mango della Tanzania (da non perdere). Nei dintorni ci sono un sacco di missioni. Fermarsi qualche notte in una di queste e vedere un po’ delle loro attività, vi sarà sicuramente utile, per capire meglio il paese. Zanzare come se grandinasse.

Iringa – La terza città del paese. La più importante del sud. Punto di base per i parchi meridionali. In montagna, clima piacevole e niente zanzare. Molto africana, Mercato e centro città da girellare con calma per assorbirne l’atmosfera. L’albergo M.R Hotel, in posizione comoda e centrale vicino al terminal degli autobus, è molto basico ma siete in Africa, quindi accontentatevi.

Parco Ruaha – Uno dei più grandi, quindi ne visiterete solo una parte. Inagibile durante la stagione delle piogge. Molti animali anche se un po’ sparsi. Qui varrebbe la pena di dormire almeno una notte in tenda in uno dei campi interni per godere della visita degli animali durante la notte (leoni compresi, niente paura, sanno che non devono toccare i turisti). Lungo la strada per arrivarci, molti interessanti villaggi con etnie vicine ai Masai. Il Tungamalenga Lodge è accettabile (elettricità solo dopo le 18).

Parco Selous – Parco fluviale, il più vasto dell’Africa. Ambienti molto diversi da quelli visti in altre parti, con stagni e zone umide ricchissime di avifauna, coccodrilli e ippopotami. Qui il Sable Mountain Lodge, è uno dei più belli che ho avuto nel giro (lo danno per 400 usd a notte, ma tranquilli, le agenzie hanno prezzi particolarissimi) in una ambientazione da hemingweyana e solitaria davvero speciale. Consigliatissimo. All’altro lato del parco, il Selous Mbega Camp, di ben diversa qualità, ma tuttavia suggestivo con i suoi bungalow sulle rive del fiume. Qui consiglierei le tre ore in barca sul fiume al tramonto, per vedere animali e uccelli acquatici e il safari a piedi nella foresta di due ore all’alba, anche molto interessante.

Zanzibar – Qui è necessario fare un discorso. Se siete interessati solo a un soggiorno marino, meglio forse il mar Rosso o i Caraibi o altre isole dell’Oceano indiano. Qui un problema grosso è la marea (di cui sarebbe bene conoscere gli orari prima di scegliere il periodo della vacanza. Se vi beccate le alte maree a mezzogiorno e a mezzanotte rischiate di fare un bagno di corsa al giorno prima di correre al ristorante. Per il resto la barriera è a quasi un chilometro al largo e ci si deve andare in barca (10 usd per 2/3 ore). Molto interessante invece Stone Town la capitale, misto di culture arabo-indo-africane che vale la visita. Io sono stato al Safari Lodge – Malindi Street, Stone Town P. O. Box 3231- Tel +255242236523 – Cell +255712197878, 60 usd con B&B (modesto ma in piena medina, quartiere di Malindi pieno di atmosfera). Per il mare, la punta nord se gradite vita notturna, locali e discoteche, costa sudest se andate a dormire alle 21. Jambiani, tranquilla e meditativa località al Visitor Inn – Jambiani – Tel./Fax: ++255-24-2240150 Mail: visitorsinn@zitec.org, 60 usd B&B, sulla spiaggia, ristrutturato, personale gentilissimo ed efficiente, ottimo italiano, tranquillo, consigliato. Se avete voglia (ma non dopo aver già visto i parchi del continente, vista alla foresta centrale per vedere i colubi rossi, scimmie rare, di cui non avvertirete la mancanza. Alternativa nuotata con i delfini che tutti i lodge organizzano, se no riposo e meditazione sulla riva di un mare incredibilmente di smeraldo.

Altre note

Attenzione che quando andate al ristorante dovete calcolare almeno un’ora tra ordinazione e prima portata in arrivo. Calcolatevi i tempi. La frutta, contrariamente al previsto, è rara e scadente (a eccezione dei manghi in stagione e della banane rosse), banane piuttosto legnose, ananas quasi sempre acerbi, angurie appena rosa all’interno, arance asprigne. Pesce ottimo dappertutto (al mare). Per ora non mi viene in mente altro, al limite aggiungo in seguito, se no fate domande.

Enrico Bo – enricobo2@tin.it – http://ilventodellest.blogspot.it

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