Tambaba: incontro con il paradiso
Lo stato di Paraiba si trova nella regione Nord Est del Brasile anzi è l’estremo più orientale.
Qui di seguito c’è il link della mappa (in polacco ma tanto fa lo stesso) del Brasile, per individuare la regione. La capitale dello stato è Joao Pessoa.
http://www.Encyklopedia.Pl/wiem/bmp/67729-5072.Gif Architettavo il viaggio da diverso tempo, conoscevo già il nordest del Brasile e le sue spiagge, e da quando avevo saputo dell’esistenza della spiaggia di Tambaba mi ero ripromesso di visitarla (in pratica, avevo cominciato a mettere da parte qualcosa per il viaggio).
La spiaggia è abbastanza lontana dalla città di Joao Pessoa, il comune più vicino si chiama Conde, ma dista comunque circa 13 Km, quindi io consiglio di fermarsi a Joa Pessoa. Non ci sono mezzi pubblici per arrivare a Tambaba, ci sono delle escursioni organizzate dalle agenzie turistiche che accompagnano i visitatori a un tour di tutte le spiagge del litorale sud dello stato, una più bella dell’altra, alcune con sorgenti naturali, tutte sembrano uscite dal sogno tropicale di noi occidentali, deserte, con le palme, la sabbia bianca (ma alcune hanno la sabbia multicolore a strisce), il mare blu blu blu e la barriera corallina davanti che smorza il rif oceanico.
Un’altra soluzione è affittare un’auto, però in Brasile è più caro che in Europa e la strada per andare a Tambaba è sterrata.
Secondo me la soluzione migliore, da organizzarsi in anticipo, e che io purtroppo non ho fatto, è portarsi la tenda e i sacchi a pelo, a Joao Pessoa procurarsi un po’ di provviste e farsi accompagnare sulla spiaggia per restare qualche giorno.
L’unica struttura esistente sulla spiaggia è un piccolo chiosco bar ristorante naturista. Qui preparano, a prezzi accessibilissimi, i piatti tipici del nord est, vale a dire pesce a zuppa (ricetta locale), fritto, carne secca al sole preparata in modo succulento, tutto accompagnato da riso, fagioli, insalata, e farina di manioca.
Il campeggio libero è possibile proprio nell’area intorno al chiosco, in un ambiente diciamo “woodstockiano”.
In ogni caso, tutta la regione è meravigliosa, in pochi Km si arriva a Natal e Recife, altre due capitali, visitando i litorali degli Stati di Rio Grande del Nord e Pernambuco.
Nel litorale nord di Paraiba è possibile visitare (visite guidate) una riserva indio sul mare (indescrivibile).
Un link turistico su Paraiba: Il costo del viaggio è quello di un viaggio “intercontinentale”. Il volo dall’Italia per il Brasile costa tra il milione e tre e il milione e mezzo, basta cercare un po’ le tariffe migliori (ma sempre voli di linea). Si può poi acquistare già in Italia un biglietto turistico per voli interni (NON acquistabile in Brasile, dove al contrario i voli interni sono cari) che si chiama “brasilpass”, che a seconda della stagione e a seconda del numero di città che si vogliono visitare e della regione da visitare costa tra i 300 e i 500$, che permette di effettuare 3 o 4 o 5 spostamenti interni in 30 giorni, quindi “completare” la vacanza con altre visite (e in Brasile posti da vedere ce ne sono un bel po’). Mangiare e dormire in Brasile costa relativamente poco, esistono dappertutto i bed & breakfest (pousada) spartani ma puliti e simpatici, e con prime colazioni pantagrueliche.
Per eventuali vaccinazioni (nessuna obbligatoria, ma raccomandate se si visitano posti quali il Panatanal o l’Amazzonia) chiaramente è meglio informarsi agli uffici preposti.
Un consiglio, premunirsi di una assicurazione sanitaria perché in Brasile non c’è assistenza medica.
Tutti i bancomat del Banco do Brasil accettano la Visa, e dove non c’è il Bancomat si può prelevare dallo sportello, diffusissime anche le altre carte. Ci sono anche Bancomat che accettano carte del circuito Cirrus/Mastercard (Banco24horas).
Per finire i link alle informazioni su Tambaba e gli altri posti naturisti del Brasile Una considerazione personale: il naturismo in Brasile si sposa con l’atteggiamento filosofico brasiliano, che si potrebbe riassumere nella frase “che fatica vestirsi”; in più, i brasiliani sono legatissimi alla natura e alla magia del rapporto con le sue forze, quindi il naturismo in Brasile è un’esperienza davvero peculiare.
Un’altra considerazione: nonostante la definizione “terzo mondo”, un brasiliano non si permetterebbe mai di entrare in una spiaggia ufficialmente naturista con il costume per curiosare, come non si permetterebbe di fumare in una zona non fumatori, di guidare senza cintura, e così via, lo chiamano “educazione”. Chi non ha il coraggio di spogliarsi resta nella prima sezione della spiaggia, dove il nudismo non è obbligatorio ma opzionale.
Chissà che qualcuno non abbia la curiosità di andarci. Ciao, Francisck