Tallinn, tre giorni fra medioevo e realtà
16 Febbraio 2012
Partenza ore 16.55, siamo io e il mio moroso (Andrea), abbiamo 24 e 25 anni. Il volo è in perfetto orario e arrivo intorno alle 21.00. Tallinn è un’ora avanti rispetto all’Italia. prendiamo un taxi e in 10 minuti siamo in Hotel. Alloggiamo al Metropo Hotel, un tre stelle subito fuori le mura della città. L’hotel è pulito, ricordatevi però di chiedere una stanza non fumatori se non lo siete, ed è anche in un’ottima posizione. Tranquillo, con qualche locale intorno e a soli 5 minuti a piedi dal centro storico. Prendiamo un taxi e in 10 minuti siamo in hotel, la spesa è davvero minima, 6 euro. Il tachimetro segnava 6.90 e il taxista ci aveva chiesto 10 euro, ma ci è bastato ribadire solo una volta e subito ha abbassato il prezzo. Lasciamo i bagagli in hotel e ci dirigiamo subito verso il centro della città. Un quartiere medioevale con case molto caratteristiche che personalmente mi piacciono molto. Tetti molto alti e spioventi, probabilmente per far fronte alla molta neve. Siamo affamati, cerchiamo sulla cartina il ristorante Von Krahli di cui avevamo letto ottime recensioni su trip advisor. Il locale è a due piani e l’atmosfera molto accogliente. Avevo letto su alcuni forum online di non stupirsi se i camerieri non accompagnano i clienti al tavolo perchè non è di costume in Estonia, ed infatti così è stato. Ci sediamo in un tavolino al piano sotterraneo, ci colpisce molto una scala in mattoni molto illuminata rispetto al resto della sala in cui la luce è invece soffusa. Ordiniamo una zuppa carote e zucca, due polpettoni d’agnello con verdure, una torta al cioccolato con salsa di lamponi e una bottiglia di vino per soli 41 euro. Il cibo è squisito, il menù non è molto vasto però ne vale davvero la pena. I camerieri parlano inglese, non abbiamo quindi avuto problemi di nessun tipo. Un aneddoto divertente della sera è stato aver ordinato un polpettone d’agnello pensando in realtà di aver chiesto un piatto di pesce, ci avevamo infatti abbinato Traminer (bianco), ma ci siamo fatti due risate, e anzi, l’agnello era davvero buono! 🙂 Usciti da li cerchiamo un locale per assaggiare il VanaTallinn, il liquore tipico della città. Ci sediamo al DejaVu, un classico bar a pochi passi dal ristorante, niente di particolare, a parte le cameriere e bariste tutte donne, ma d’altronde siamo a Tallinn! Il liquore ha un sapore dolciastro ma è moooolto forte! Tra una chiaccherata e l’altra torniamo in hotel verso le 2.
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17 febbraio 2012
Ci svegliamo verso le 9, il nostro hotel non comprende la colazione (per scelta nostra) e ci dirigiamo quindi nel centro per fare colazione al Nevsky, un hotel di cui avevamo letto ottime recensioni riguardanti le colazioni, ma purtroppo ci dicono che il servizio è offerto solo agli ospiti quindi ci fermiamo in un bar vicino alla piazza centrale (Kehrwieder). Locale molto strano però ci piace perchè non è turistico, ci sono infatti un paio di estoni che bevono un caffè e nessun altro. Sembra un bar scavato all’interno di una roccia, i soffitti e i muri infatti non sono per niente regolari. Quando la cameriera ci porta la lista ci indica subito la pagina degli alcolici, ma sono solo le 10, direi che è il caso di aspettare ancora qualche ora! Ordiniamo un croissant alle mandorle e uno al pistacchio, un caffè e un succo per circa 8 euro. Usciamo in direzione Alexander Nevsky Cathedral. Sulla strada ci fermiamo a vedere due chiese (Church of Holy Spirit e Sant Nicholas Church), solo dall’esterno perchè sono entrambe chiuse. La Nevsky è una cattedrale ortodossa, imponente e a pianta centrale. E’ molto bella e particolare e sicuramente diversa dalla cultura italiana. Ci fermiamo qualche minuto all’interno per ammirare i mosaici e i dipinti coloratissimi. All’uscita facciamo un paio di foto al Parlamento che si trova esattamente difronte e camminiamo fino a uno dei punti panoramici della città da cui si può ammirare tutto il centro storico. Qui troviamo un piccolo bar che fa cioccolate calde. E’ un igloo di ghiaccio, facciamo qualche foto e ci dirigiamo verso un altro punto panoramico da cui si vede anche il mare. Sulla strada ci fermiamo in una chiesa molto strana, pareti completamente bianche con appesi simboli medioevali. Scendendo di nuovo verso il centro ci fermiamo da Matilda Cafè è per bere un the caldo e riscaldarci visto che io non riesco più a sentire mani e piedi. La temperatura è -5 però la percepita è -12. Dopo circa un’ora ripartiamo e andiamo a visitare una zona della città in cui sono rimaste intatte le mura e alcune torri fra cui la Fat margaret Tower. Vicino troviamo la Sant Olav Church, ovviamente chiusa, come tutte le altre chiese che abbiamo visto. Ci siamo poi diretti in zona porto, abbiamo girato per un piccolo negozietto di design (Houseof Estonian Design), molto carino, con oggetti interessanti, come un mestolo per versare l’acqua sulle pietre della sauna. Peccato che il negozio si trovi in una zona isolata e quindi poco frequentata. Da li ci siamo arrampicati su delle scale completamente ghiacciate che portavano a uno spiazzo rialzato, per ammirare il panorama. Siamo poi andati al Viru Kesku Shopping Centre anche se non siamo amanti dei centri commerciali, ma era vicino e noi eravamo infreddoliti. Abbiamo mangiato in un tex-mex all’interno del centro, con circa 20 euro e da li siamo poi andati all’Olumpia Hotel per prenotare un’ora di sauna privata per il giorno successivo. Questo hotel ha al 26 piano un centro fitness (Club 26) dove è possibile fare una sauna privata con vista sulla città. Prenotiamo per la mattina successiva (20euro per 1 ora) e poi torniamo nel centro storico per visitare la più vecchia farmacia d’Europa, risalente al 1400 e situata nella piazza centrale (Raekoja). Andiamo poi nella via Borsi Kaik, sulle cui piastrelle è incisa la storia dell’Estonia, non molto leggibile a causa della neve. Ci fermiamo poi in un locale medioevale, bello ma molto turistico, tanto che ci portano una lista in italiano e i prezzi sono molto alti rispetto ai posti in cui siamo già stati. Assaggiamo una birra al miele, servita in caraffe di terracotta e molto gustosa. Il sapore del miele si distingue perfettamente. Sono ormai le 6, torniamo in hotel per un riposino prima della serata. Verso le 20.30 usciamo per la cena. Camminiamo circa 15 minuti per arrivare al ristorante vicino al porto in cui avevamo prenotato (Moon). Nevica e il silenzio di questa città è fantastico! Ordiniamo un antipasto di patè di pollo, che a malincuore lasciamo perchè troppo forte e non di nostro gusto, servito però con una marmellata di cipolle e una di alchechengi squisite. Io poi prendo un piatto d’anatra con verdure e Andre il cinghiale. Era tutto buono ma dalle recensioni che avevamo letto ci aspettavamo molto di più. L’anatra non era ben cotta, nota secondo me negativa perchè non emergeva il sapore deciso del piatto. Molto particolari erano la boccia d’acqua che ci hanno portato, con cetrioli, cramberrie selvatici e limone all’interno e dei piccoli panini neri a forma di muffin. Come dolce prendiamo una cheescake (la mia torta preferita) servita con gelato al lampone e da bere due calici di Rosso (Shiraz, Americano del 2007). Spendiamo 42 euro in tutto.
18 febbraio 2012
Ci svegliamo verso le 9, andiamo a fare colazione al Reval Cafè nel centro commerciale perchè è sulla strada della sauna. Io prendo un cappuccio e una sfoglia alle mele e Andre un caffè e un bombolone farcito con fragole. Ci dirigiamo al Club 26 per l’ora di sauna che abbiamo prenotato. E’ magnifico, non pensavamo affatto fosse così. Abbiamo a nostra completa disposizione uno spogliatoio, un bagno, tavolo con sedie, tv, piscina e sauna, il tutto con vista sulla città. Un’ora ovviamente è volata, ma è stato fantastico, assolutamente da provare se andate a Tallinn. Ci piacerebbe rifarla la sera per vedere la città illuminata ma purtroppo tempo non ce n’è. Ci dirigiamo verso Kien in the Kik per visitare i tunnel sotterranei. La prima visita disponibile è alle 13.30 e visto che abbiamo un’ora di tempo andiamo in un biccolo bar stile cottage circolare, proprio dall’altro lato della strada. Sembra un’immagine da film, è completamente immerso nella neve! Ordiniamo omelette e pancakes salati, acqua e birra per soli 11 euro. Visitiamo il tunnel. Molto particolare perchè viene ricreato un percorso nel passato per mostrare l’ultilizzo che ne è stato fatto nel corso degli anni e uno nel futuro, per mostrare come si pensa si sia evoluta la città nell’arco di 200 anni circa. Usciti facciamo una passeggiata per il centro e poi prendiamo un taxi per andare a visitare il Kuma, museo d’arte. Mi piace l’edificio e la location, all’interno del Kadriorg Park, anch’esso tutto innevato, come il resto della città. Vicino ci sono la casa del Presidente Estone e il Kadriorg Palace, costruzione barocca che ospita un altro museo d’arte. La collezione del Kuma è abbastanza vasta, però l’arte classica estone, nonostante qualche quadro interessante, non è il tipo di arte che fa per noi. Torniamo nella Old Town e andiamo a bere una cioccolata da Pier Chocolaterie. L’ambiente è stranissimo, am avevamo letto delle buone recensioni. Non saprei definire lo stile dell’arredamento, i tavoli e le sedie erano diverse gli uni dagli altri e sulle pareti erano appesi vestiti e cappelli di vario tipo. La cioccolata è molto diversa dallo nostra, molto liquida e con all’interno un pezzo di cioccolato che si fonde col calore del latte. Andiamo in hotel a riposarci un’oretta e verso le 9 usciamo per la cena, direzione Food&Wine. Come al solito per la scelta del ristorante abbiamo seguito i consigli della guida e dei blog. Il locale è molto moderno, sviluppato su tre piani da cui si ha una bella vista della Sant Nicholas Church. Scegliamo un tavolino al secondo piano, vicino alle grandi finestre. I tavoli mi piacciono molto sono grandi e quadrati e i camerieri tutti molto giovani sono gentilissimi. Ordiniamo una bottiglia di Fleurille, bianco francese con due antipasti: uno Camambert fuso con marmellata di fichi e pane nero e una tartare di salmone. Poi io prendo una zuppa di pesce e Andre una baby trota e come dolce una cheescake al cioccolato bianco con salsa di lamponi. Il cibo era a dir poco divino, mi viene ancora l’acquolina se ci penso. Vorremmo tornare a Tallinn solo per questo ristorante. Il conto era più alto rispetto a quello delle altre sere (67 euro) ma comunque nella norma.
19 febbraio 2012
Sveglia, valigie e via per l’ultimo giorno in Estonia. Oggi nevica di nuovo. Andiamo a fare colazione al Reval cafè, in centro città. Ci sediamo in un tavolino rotondo, vicino a una grande finestra che dà sulla strada. Ordiniamo due english breakfast con uova, bacon, fagioli e pomodori, un caffè e un succo e per finire un dolcetto estone, un panino dolce con panna montata fatta in casa. E’ l’ultimo giorno abbiamo deciso di esagerare! Io vorrei esplodere! Passeggiamo per cercare di smaltire e andiamo dall’altro lato della città per visitare il Museo dell’Occupazione. Vediamo dall’esterno la biblioteca nazionale, è enorme e per studiare li bisogna pagare 30 cent. al giorno. Il museo è piccolo ma con degli oggetti interessanti, come vecchie valige e automobili che si vedono nei film di guerra. andiamo poi a vedere un negozio di marzapane e ci fermiamo poi a bere una spremuta al Cafè Amore. Ci attira il nome, ma solo quello perchè per tutto il resto non è un gran chè, anzi…non ve lo consiglio. Verso le 2 andiamo a pranzare al Granma’s Place, ristorante estone casereccio. Non abbiamo molta fame, io prendo una zuppa di verdure e Andre un antipasto di pesce e spendiamo circa 15 euro. Torniamo poi in hotel per prendere i bagagli e dirigerci verso l’areoporto. Il volo anche questa volta è in orario, atterriamo a Bergamo alle 20.10. La vacanza è finita e direi che ci è proprio piaciuta.
Martina