T come Thailandia

Viaggio tra la caotica Bangkok e le bellezze delle Andamane
Scritto da: daviformia
t come thailandia
Partenza il: 14/11/2011
Ritorno il: 27/11/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Dopo mesi di studio si parte per la tanto sospirata Thailandia con la mia ragazza: scegliamo una soluzione strategica ed economica: volo della Emirates da Roma per Bangkok con cambio a Dubai che ci permetterà di visitarla per un giorno (600 euro).

Si parte il 14 novembre alle 14 e 30 e dopo 6 ore di volo arriviamo a Dubai che è la mezzanotte: sbrigate le lunghe formalità di visto usciamo dall’aeroporto e prendiamo un taxi per l’albergo Panorama Deira non molto distante. Ci accorgiamo subito che la soluzione dei taxi è la più economica per percorrere le lunghe distanze tra i vari intrattenimenti della città che appare così ordinata e lussuosa.

15 novembre

Sveglia di buon mattino, prendiamo subito un taxi che per pochi euro ci porta al Burj Al Arab il famoso albergo a 7 stelle che possiamo ammirare nella sua maestosità dalla vicina Public Beach. Entrare nell’albergo ci costerebbe un aperitivo di 40 euro a testa pertanto preferiamo fare il bagno nelle calde acque del golfo e scattare qualche fotografia sul lungomare. Il tempo di asciugarci e di nuovo taxi in direzione Dubai Mall, il centro commerciale più grande di Dubai con all’interno un acquario gigante pieno di pescecani, razze e tanti altri pesci che si può visitare da un tunnel sotto l’ acqua. All’interno del centro commerciale c’è l’accesso al Burji Khalifa, il grattacielo più alto del mondo con i suoi circa 800 metri in 123 piani. Noi avevamo prenotato la visita via internet al prezzo di 20 euro a persona invece dei 70 richiesti sul posto. Dall’alto la visita è mozzafiato perchè l’orizzonte va dalle bianche dune del deserto circostante al mare del golfo ed ai numerosi grattacieli della città. Terminata la visita, nell’atrio sottostante c’è un laghetto artificiale che si insinua tra il centro commerciale e gli edifici circostanti. Qui a partire dalle 19 per ogni mezzora si svolge il famoso spettacolo delle fontane del Dubai Mall (da non perdere). Sono già le 20, recuperiamo le nostre valigie e ci dirigiamo all’aeroporto dove ci imbarchiamo per Bangkok.

16 e 17 novembre

Arriviamo a Bangkok di buon mattino, ottenuto il visto prendiamo il nuovissimo treno Airport Rail Link che ci porta al centro per soli 45 bath a persona. Arriviamo al Windsor Suites Hotel in Sukumvit Road e purtroppo mi accorgo troppo tardi di aver perso il borsello con tutti i miei documenti. Passerò due giorni tra denunce alla polizia, visite all’ambasciata e file all’ufficio immigrazione per ottenere un documento provvisorio di emergenza. Niente che non si possa risolvere grazie anche all’aiuto del buon Lakis e delle sue dritte, la nostra guida italiana a Bangkok conosciuta su questo sito che avremmo incontrato più in là.

18 novembre

Superate le mie sventure, prendiamo il volo delle 8.40 da Bangkok per Phuket con un volo Air Asia prenotato su internet a soli 40 euro. Un’ora abbondante di volo e siamo già catapultati a Patong Beach ad abbrustolire su un lettino stuzzicando frutta e bevendo succhi tropicali. La spiaggia è molto commerciale e siamo continuamente disturbati dai numerosi motoscafi che passano tra i bagnanti e lasciano quell’alone di benzina sull’acqua. Rientriamo in albergo dopo la giornata di mare, doccia e cena in uno dei numerosi ristorantini da marciapede che ci sono a Phuket: organizzatissimi! Montano e smontano un vero e proprio ristorante sui marciapiedi in men che non si dica con tanto di cucina, banco da lavoro, tavoli, sedie ed espositori con pesce fresco a prezzi irrisori. Ve li consigliamo perché non hanno nulla da invidiare ai classici ristoranti.

19 novembre

Memori del giorno prima, decidiamo di optare per qualche spiaggia più tranquilla, affittiamo un motorino al prezzo di 3 euro giornalieri e ci dirigiamo verso il sud dell’isola percorrendo la bellissima strada che costeggia il mare e la giungla. Fiancheggiamo le spiagge di Karon e Kata fin quando sulla sinistra, poco prima del view point ci imbattiamo in una specie di fattoria che propone il famoso giro sugli elefanti. Poichè non è Thailandia se non fai un escursione sugli elefanti noi non siamo da meno… il tour che ci propongono è di mezz’ora nella giungla tra alberi di banane e di gomma. Consigliatissimo! Riprendiamo il motorino ed arriviamo all’estremo sud dell’isola, precisamente a Rawai Beach: è qui che passeremo la nostra giornata di mare tra palme e i pochi bagnanti che ci sono. Ci concediamo il lusso di mangiare sulla spiaggia che è così bianca e pulita, il mare è invece così trasparente e calmo. Da non perdere! Riprendiamo il nostro motorino e risaliamo l’isola dall’altro lato, questo tratto non ci piace molto, sarà per la la strada trafficata o per il fatto che ci coglie un temporale, attraversiamo Phuket town che non ci colpisce particolarmente. Rientriamo in albergo e la sera ci rechiamo nella famosissima e movimentatissima Bangla Road con le sue coloratissime luci e stranezze, qui sorseggiamo una birra tra i numerosi promoter che ci propongono spettacoli alquanto bizzarri e sconci. Consapevoli del posto in cui siamo, decliniamo gli inviti con un sorriso.

20 novembre

Da una delle numerosissime agenzie compriamo il biglietto per la motonave che ci condurrà alle Phi Phi Islands. Il biglietto è di 400 bath compreso il trasferimeto al porto. Un’ora di viaggio e le isole ci accolgono con un altro temporale. L’isola di Ko Phi Phi Don ha la forma di “H” le cui spiagge centrali sono Loh Dalum Beach e Tonsai Beach, poco praticabili visto che in una c’è il porto e nell’altra il lungo via vai delle long Tail (le caratteristiche barche del posto), qui non ci sono né macchine e né motorini, tutti a piedi o al massimo in bicicletta. L’impressione che ci ha dato l’isola è che dopo lo tsunami la ricostruzione è andata troppo in fretta, numerosi resort stanno sorgendo in tutti gli angoli possibili deturpando il paesaggio, per non parlare della musica fino alle 3 di notte che rovina la quiete pubblica ed il sonno di chi decide di riposare. L’isola comunque conserva il suo fascino perché è organizzatissima e tutta concentrata in un reticolato di stradine tra ristoranti, internet point e agenzie che organizzano escursioni.

21 novembre

Al prezzo di 900 bath per due persone compriamo il tour che in una giornata ci porta a visitare l’isola di Ko Phi Phi Lee con la bellissima Maya Bay del film The Beach (tra tutti i motoscafi vi sfido a fare una foto), la Viking Cave, i numerosi punti di snorkelling dove poter incontare pesci coloratissimi. Il tour prevede poi la circumnavigazione dell’isola di Phi Phi Don con pausa in alcune spiagge dove poter fare il bagno e qualche foto, tra queste la curiosa Monkey Beach (la spiaggia con le scimmie che giungono dalla giungla per rubare un po di frutta da mangiare). Disturbati dall’ennesima pioggia si rientra al porto intorno alle 5.

22 novembre

Visto che le spiagge centrali dell’isola sono poco balneabili decidiamo di raggiungere una delle numerose spiagge nascoste che si nascondono oltre il promontorio; guardando verso il mare, all’estrema sinistra di Tonsay Bay inizia un sentiero che addentrandosi nella foresta porta in 30 minuti a Long Beach, una spiaggetta tranquilla dove poter rilassarsi e mangiare qualcosa sotto le palme. La passeggiata che porta alla spiaggia è qualcosa di alternativo al dolce far niente e permette di ammirare la fitta vegetazione tropicale, un consiglio è quello di munirvi di un paio di bottiglie d’acqua perché c’è da sudare un pò, ma ne vale assolutamente la pena in quanto dopo potrete rilassarvi con un bagno nelle acque cristalline che vi aspettano aldilà della foresta. La spiaggia di Long beach è un piccolo paradiso disturbato ogni tanto da qualche long tail di passaggio, ma ha un buon punto snorkelling a pochi passi dalla riva. Occhio a lasciare incustodite le vostre cose, qualche scimmia affamata potrebbe farvi qualche scherzetto. Rientriamo nel pomeriggio in albergo facendo una capatina al mercatino, qui compriamo un pò di frutta tra cui il caratteristico Rambutan.

23 novembre

La mattina compriamo il nostro biglietto per Krabi spiaggia di Ao Nang al prezzo di 450 bath cadauno (compreso il trasferimento in albergo). Bisogna specificare la destinazione perché la motonave fa scalo anche nella spiaggia di Railay la quale è sprovvista di porto, qui infatti è necessario trasbordare nelle piccole long tail che si affiancano per sbarcare i passeggeri. In attesa delle 15:30, ci rechiamo di buon mattino al famoso Point of View dell’isola, si tratta del punto panoramico più alto dell’ isola che comporta un 40 minuti di salita tra scalinate e foresta. Arrivati in cima possiamo ammirare l’isola in tutto il suo splendore tra il celeste delle sue acque e il verde della sua vegetazione. Il sentiero prosegue per scendere poi dall’altra parte dell’isola ed è l’unico modo per raggiungere le altre spiagge in alternativa al taxi boat… per gli amanti del trekking è una bellissima passeggiata. Noi preferiamo rientrare al porto perché fa veramente caldo, mangiamo qualche spiedino di pesce al volo presso il mercato dell’isola e ci imbarchiamo per la nostra nuova destinazione: Krabi. Alle 17 giungiamo al porto di Ao Nang in Krabi, abbiamo prenotato il nostro albergo Aonang Buri Resort sul lungomare perché è un punto strategico di partenza per tutte le escursioni del posto.

24 novembre

All’uscita del nostro albergo, c’è il gabbiotto della cooperativa dei barcaioli con esposto il prezzario di tutte le destinzaioni servite. Per 300 bath a testa decidiamo di recarci alla spiaggia di Railay; dopo 20 minuti di long tail sbarchiamo sul posto. La spiaggia è bellissima con un faraglione al centro di dimensioni ciclopiche, alle spalle la sabbia fa spazio ad una lussureggiante vegetazione di mangrovie mentre ai lati le pareti rocciose della montagna richiamano i numerosi scalatori che scelgono questi posti per le loro scalate. Sembra tutto tranquillo fino a quando giunge la bassa marea… impressionante! Il mare si ritira di circa 300 metri facendo posto ai numerosi scogli sottomarini, emergono alle basi della montagna numerose caverne ed anfratti che prima erano invasi dall’acqua. Verso le 4 riprendiamo una long tail della cooperativa che ci riporta ad Ao Nang; naturalmente visto che il mare si è ritirato, ci lasceranno ben distanti dal punto in cui l’avevamo presa la mattina. Arrivati sulla terraferma ci voltiamo ed ammiriamo la spiaggia di Ao Nang che è completamente diversa da quando l’avevamo vista la mattina; l’effetto bassa marea ha trasformato la baia in una laguna sabbiosa tutta da scoprire con il sole al tramonto che ne fa da cornice. Bellissimo! Ci riposiamo in albergo e la sera ci rechiamo verso la zona turistica di Ao Nang, un susseguirsi di negozi di souvenir e ristoranti, idoneo per fare qualche regalino.

25 novembre

Dopo la colazione ci rechiamo di nuovo alla cooperativa dei barcaioli, stavolta per 1500 bath compriamo il tour delle 4 isole che va molto in voga. Mezz’ora di traversata e giungiamo a Poda Island, un’isola fantastica e quasi deserta dove possiamo goderci il nostro sole distesi sulla sabbia bianca. Siamo talmente rilassati che neanche ci accorgiamo delle nuvole minacciose che si addensano all’orizzonte. Dopo il bagno di rito risaliamo sulla nostra long tail per recarci a Chicken island, l’isola con la caratteristica forma di pollo. Ahimè non riusciremo mai a raggiungere l’isola perchè una vera e propria tempesta si scatena, il mare s’increspa paurosamente, la barca comincia ad ondeggiare e solo la bravura e l’esperienza del nostro barcaiolo ci consentono di raggiungere la terra ferma. Giunto a terra mi avvicino al barcaiolo (il n.93 della cooperativa) e gli esclamo che mai mi sarei dimenticato di lui! Ritorniamo in albergo fradici, il tempo di una doccia, ritiriamo le nostre cose e ci fiondiamo in aeroporto dove ci aspetta l’aereo Air Asia per Bangkok (70 euro a testa). Dopo un’ora di volo siamo di nuovo nella caotica capitale. Stavolta alloggeremo al Baiyoke Sky Hotel, il grattacielo più alto della città. Avevamo trovato un’offerta sul sito dell’albergo che ci dava una suite al 54 esimo piano, colazione all’83esimo piano, libero accesso alla terrazza girevole dell’ultimo piano e così non ce la siamo fatta scappare (6000 bath per 2 notti e ci vale tutto).

26 novembre

Di buon mattino ci rechiamo all’ultimo piano per la nostra colazione, semplicemente fantastica e degna di un albergo a 5 stelle. La visuale che domina tutta la città ci fa quasi dimenticare il nostro appuntamento con Lakis che ci sta aspettando nella hall dell’albergo. Facciamo la conoscenza di Lakis, la guida italiana che ci aiuterà a scoprire Bangkok e che avrà il duro compito di farci dimenticare le sventure capitateci appena arrivati in Thailandia. Lakis si mostra subito cordiale e pieno di attenzioni, una persona davvero eccezionale ed affidabile (ve lo consiglio). Concordiamo con lui la visita di un paio di templi, il famoso Wat Po e il Grand Palace che raggiungiamo con lo sky train ed il taxi. In seguito ci rechiamo sul fiume Chao Praya, prendiamo una barca e ci infiliamo nei caratteristici canali di Bangkok. Pausa pranzo in uno dei ristoranti thailandesi con cibo rigorosamente Thai e via nei vicoli di Chinatown davvero caratteristici. La nostra visita guidata termina alle 17, prendiamo tristemente commiato dal nostro Lakis a cui ci siamo affezzionati e riorganizziamo le nostre cose per il ritorno in Italia. Naturalmente dopo aver provato la colazione del Baiyoke decidiamo di provare anche la cena, 690 bath a testa e possiamo accedere al ricco buffet del Grill all’83 esimo piano. Non ce ne pentiremo tra piatti di carne, pesce fresco e sushi: una delizia.

27 novembre

L’ultimo giorno della nostra vacanza è dedicato allo shopping. Sfruttiamo la navetta dell’albergo per recarci al MBK, il cenrto commerciale tra i più grandi del sud est asiatico dove si può trovare di tutto. Naturalmente non mancano i falsi che spaziano dagli orologi ai capi di abbigliamento, il tutto silenziosamente tollerato. Ma ormai il nostro tempo è finito, passiamo per il Baiyoke, ritiriamo le nostre cose e ci rechiamo in aeroporto per il nostro lungo viaggio di ritorno che passerà per Dubai. Ciao Thailandia terra del sorriso! Per qualunque informazione contattatemi all’indirizzo Davide_amato@hotmail.it



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche