Super IRAN!
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Siamo partiti in 4: due adulti e 2 bambini di 7 e 10 anni e, a posteriori, il viaggio non ha assolutamente deluso le mie aspettative, che nel corso della lunga attesa, erano diventate altissime.
Come faccio di solito seguirà un breve resoconto del viaggio, volto maggiormente a fornire spunti organizzativi piuttosto che dare una descrizione storico/artistica dei luoghi visitati, considerato che libri e guide sono sicuramente più esaustive del sottoscritto.
COSTI IN BREVE
- Voli: 900 euro in 4
- Visti: 200 euro per 4
- Assicurazioni: 100 euro per 4
- Pernottamenti: 500 euro in 4
- Spostamenti, ingressi, pasti, extra : 1200 euro
- Totale: 2900 euro in 4, circa 725 euro a testa
COME ARRIVARE
A causa dell’embargo inasprito da Mr Trump, le compagnie che garantivano voli dall’Europa non erano molte. Quando si parla di Iran la situazione purtroppo è molto fluida e i cambiamenti di operativo possono accadere con facilità. Viaggiando in 4, per ottimizzare la spesa, acquisto il biglietto appena i voli sono prenotabili, ossia circa 11 mesi (!!!) in anticipo. Avendo scelto poi come periodo di viaggio le festività natalizie, l’acquisto anticipato era d’obbligo. Alla fine scelta è ricaduta sulla compagnia di bandiera ucraina (Ukraine International Airlines), che per un totale di circa 900 euro in 4 si è rivelata la più economica. Stiamo parlando sostanzialmente di una compagnia low cost: ovviamente non ha nulla a che vedere con compagnie più blasonate come Turkish (da quello che ho potuto appurare la più usata dai turisti italiani incontrati durante il viaggio) in quanto, nel prezzo, era incluso solo il bagaglio a mano e niente pasti. Offrono solo un bicchiere d’acqua gratuitamente. Ma viaggiando sempre leggeri, è andata bene così. Turkish sarebbe costata almeno 150 ero in più a biglietto. Tutto sommato l’operativo non era male: partenza la domenica 22/12 da Malpensa alle 14.40 e arrivo a Teheran via Kiev alle 1 di notte circa. Al ritorno (06/01) partenza alle 5.00 del mattino e arrivo a Malpensa attorno alle 12.00. In entrambi i casi solo 1 ora di cambio a Kiev. Voli molto puntuali. In generale i voli per l’Iran hanno orari abbastanza scomodi. L’aeroporto internazionale (IKIA) è posizionato a circa 40 KM a sud ovest del centro di Teheran che si può raggiungere anche con la metro.
Piccola nota a latere: il nostro stesso volo di 2 giorni dopo il rientro (08/01) è stato abbattuto con 2 missili per errore dagli iraniani, causa della crisi Iran-USA che si era acuita alcuni giorni prima. Brividi.
VISTO
Fatto tramite registrazione sul sito https://e_visa.mfa.ir/en/ sul quale si caricano foto del passaporto, foto proprie e si richiede il rilascio del visto presso o l’ambasciata a Roma o il consolato di Milano. Nel nostro caso dopo circa 6 gg abbiamo consegnato di persona al consolato di Milano (bisogna lasciare le impronte digitali dai 12 anni in su) la documentazione richiesta (modulo scaricato da internet e assicurazione) con pagamento di 50 euro a testa e consegna di copia dell’assicurazione sanitaria obbligatoria. Poi, volendo, rispediscono loro il tutto a casa con 10 euro di spesa.
Volendo si può fare direttamente in aeroporto all’arrivo pagando qualche cosa in più. Ho preferito arrivare già con il visto per non perdere tempo ed uscire dall’aeroporto prima possibile visto che era l’una di notte con al seguito 2 bambini.
ASSICURAZIONE SANITARIA
Dopo varie elucubrazioni ho deciso di fare un’assicurazione iraniana. A causa del blocco dei circuiti finanziari le assicurazioni internazionali non anticipano le spese mediche in Iran perché non possono fare il pagamento diretto, quindi bisogna anticipare i soldi in contanti e poi farsi rimborsare la spesa una volta rientrati. Considerato questo inghippo e su consiglio di un iraniano che vive in Italia, ho fatto un’assicurazione iraniana (Saman Insurance) tramite il sito www.1stquest.com. Il massimale è basso (10.000 euro) ma il costo delle spese mediche in Iran è molto basso. Costo a persona di circa 25 euro per 2 settimane. Una buona assicurazione internazionale (Tipo Zurich) avrebbe voluto circa 350 euro per 2 settimane in 4. Se si opta per il visto all’arrivo, si può fare al momento l’assicurazione iraniana a circa la stessa cifra, forse meno.
SICUREZZA
Prima dell’abbattimento dell’aereo ucraino avrei messo la mano sul fuoco sull’assoluta sicurezza di un viaggio in Iran. E, a parte quell’episodio molto grave, sono ancora convinto che l’Iran sia uno dei Paesi più sicuri al mondo. Gli Iraniani sono gentilissimi, incredibilmente ospitali, si prodigano per far sì che il turista sia trattato al meglio. Durante tutto il viaggio non abbiamo percepito nessuna situazione di pericolo, anzi alla lunga, gli Iraniani possono diventare quasi stucchevoli per quanto sono cortesi. Sicuramente la percezione data da un certo mainstream filo-USA dominante che vuole dipingere l’Iran come uno Stato popolato da terroristi è assolutamente fuorviante e non rappresenta la realtà. Certo che con l’episodio dell’aereo civile centrato dai 2 missili, il governo Iraniano ci ha messo del suo per sostenere questa tesi. Detto questo ci tornerei, con i miei figli, anche domani.
VALUTA
La moneta è il Rial il cui valore, rispetto all’Euro, ha un andamento abbastanza fluttuante. Adesso la cosa si complica: esiste un cambio ufficiale utilizzato esclusivamente nel settore bancario secondo il quale un euro vale circa 45.800 Rial. In realtà si deve fare riferimento ad un secondo tipo di cambio ufficioso secondo il quale un euro vale circa 150.000 Rial, quindi circa il triplo. Quindi non bisogna mai cambiare i soldi in banca ma solo dai cambiavalute che si trovano in giro per le città e che sono legali. Altra particolarità: molto spesso i prezzi non sono espressi in rial ma in Toman: un Toman vale 10 Rial, quindi un Euro vale circa 15.000 Toman. Per sapere con esattezza quanto vale il cambio reale basta fare riferimento alle quotazioni del sito www.bonbast.com.
È possibile, soprattutto all’inizio, rimanere abbastanza spaesati quando si tratta di chiedere il prezzo e di pagare: dopo poco ci si adatta e comunque basta chiedere espressamente se il prezzo è in Rial o Toman. Aiuta molto il fatto che gli Iraniani sono persone generalmente oneste e quindi, anche se hanno a che fare con turisti facilmente aggirabili vista la confusione sulla moneta, è difficile cadere in errore. A causa delle sanzioni, le carte di credito internazionali e i bancomat non sono utilizzabili quindi le opzioni sono 2: portarsi i contanti per coprire le esigenze di tutta la vacanza come abbiamo fatto noi, oppure utilizzare delle carte di credito valide solo in Iran su cui caricare gli euro. In realtà non ho approfondito il loro funzionamento, ma ce ne sono di vari tipi e permettono di girare senza portarsi in giro il malloppo di soldi. Bisogna assolutamente cambiare gli euro poco per volta: ad esempio in aeroporto abbiamo cambiato all’inizio solo 200 euro che ci sono bastati per circa 4/5 gg perché il rischio è di girare con volumi di cartamoneta allucinanti. I tagli più comuni sono quelli di 100.000 e 500.000 rial pari rispettivamente a meno di 1 euro e 3,5 euro quindi molto bassi. Bisogna poi considerare che le sistemazioni per la notte si pagano praticamente sempre in euro (a loro conviene visto quanto si svaluta la moneta) quindi i rial servono solo per i trasporti, mangiare e gli acquisti spicci.
COME ORGANIZZARE IL VIAGGIO
Volendo ci si può appoggiare ad agenzie e tour operator locali come ad esempio Tappersia o guide turistiche. Ovviamente il prezzo è alto rispetto a quello che si ottiene organizzandosi in modo autonomo.
Io ho organizzato il tutto utilizzando i contatti trovati mediante un gruppo Facebook che si chiama See you in Iran. Il gruppo è popolato, oltre che da altri viaggiatori con i quali condividere esperienze e consigli, anche da autisti, guide, gestori di guest house iraniani che si prodigano in modo molto efficiente per aiutare ad organizzare il viaggio. Generalmente sono ragazzi e ragazze giovani, molto agili, affidabili e propositivi.
La comunicazione avviene poi mediante Facebook, Messanger, Whatsapp e mail. Ricordarsi che in Iran alcuni siti internet e app sono bloccati. A parte Whatsapp che funziona regolarmente, altri come Facebook non sono accessibili senza aver installato prima sul cell una VPN (ce ne sono anche di gratuite tipo Free express VPN che funzionano benissimo) che permette di aggirare la censura. Il problema quindi si risolve molto facilmente.
Vi lascio di seguito il nominativo di quelli trovati tramite il gruppo See you in Iran con cui mi sono rapportato e che mi hanno offerto un servizio affidabile ed onesto:
- Morteza Fazel: driver ed anche guida . Vive a Teheran. Mi è servito per il trasferimento notturno in macchina da IKIA a Isfahan.
- Mahi Esfahan: una delle figlie, insieme a sua sorella Maryam, del proprietario di una guest house in cui abbiamo soggiornato ad Isfahan;
- Hamidreza Allahdadi: nipote del proprietario di una gest house a Varzaneh e anche guida/autista;
- Ahmad Sattaraloyoub: driver e guida turistica. Vive a Kerman;
- Saman Tahvildaran: driver e guida turistica. Mi è stato utile per prenotare il treno notturno Shiraz – Teheran e la sistemazione a Yazd.
Ovviamente parlano tutti inglese e, volendo, visto i chiari di luna nel turismo in Iran, ti scorrazzano in lungo ed in largo per il paese.
COME MUOVERSI
Essendoci, come al solito, organizzati in modo totalmente autonomo, i mezzi di trasporto sono stati taxi, autobus e treno. La rete dei trasporti pubblici in Iran è molto capillare e funziona bene e soprattutto, è molto economica. Per quanto riguarda gli autobus, tra le maggiori città, esiste un servizio Vip leggermente più costoso di quello normale, ma che offre sedili reclinabili, snack e mezzi confortevoli. È utilissimo nel caso si voglia fare alcune tratte notturne perché si riesce, più o meno, a dormire. Esiste una buona rete ferroviaria, anche se i treni sono abbastanza lenti. Anche in questo caso secondo me è conveniente sfruttare il viaggio notturno prenotando la cuccetta. Treni nuovi, buon servizio a bordo e anche in questo caso prezzi veramente bassi.
All’interno delle maggiori città abbiano inoltre utilizzato una comodissima applicazione che si chiama Snap! Con la quale è possibile prenotare dei passaggi in auto a prezzi irrisori pagando direttamente in contanti il driver.
In generale gli spostamenti sono molto agevoli e soprattutto veramente economici.
DOVE SOGGIORNARE
Noi abbiamo dormito in macchina, nelle guest house, in pullman, in treno e un paio di volte in veri e propri hotel. In Iran non funziona Booking, ma funziona Hostelworld che però non ho mai usato. Alla fine ho usato i contati sul Facebook e prenotato direttamente tramite Whatsapp e mail.
Isfahan: Anar Guest house. Camerata da 4 al piano primo di una casa privata non distante dal centro, raggiungibile con l’autobus o con Snap! Ha delle recensioni eccezionali, famiglia gentilissima ma onestamente sopravvalutata. Buona la colazione. Nella camerata si dorme su dei materassi duri come un sasso stesi sul pavimento, come capita spesso da queste parti. La doppia sembrava meglio. Bagno in comune. Si tratta comunque di una spesa di 30 euro in 4/notte con colazione, quindi non si può pretendere l’Hilton.
Varzaneh: Hafez traditional Guesthouse. Prenotata tramite Hamidreza (vedi sopra). Casa tradizionale (cortile interno sul quale si affacciano le camere). Decisamente confortevole, di recente ristrutturazione, ottima colazione e prezzo (24 euro/notte la quadrupla con colazione). Sicuramente consigliato.
Yazd: Darvish house. Hotel tradizionale nel cuore di Yazd prenotato tramite Saman. Camera quadrupla spaziosa, pulita, colazione non varia come le precedenti, ma, in generale, non male. Ci ritornerei. Il ragazzo alla reception molto simpatico. Prezzo 35/notte la quadrupla con colazione. Prenotando direttamente con Hostelworld si risparmiano circa 5 euro/notte.
Kerman: Shahbaz traditional Hotel. Nuovo hotel a 5 minuti di taxi dal centro di Kerman sempre organizzato come una casa trazionale. Camera confortevole e il miglior bagno trovato. Qui abbiamo esagerato arrivando a spendere 60 euro per una quadrupla con colazione, ma era la notte dell’ultimo dell’anno e non bisognava badare a spese.
Shiraz: Ana Guest house, sempre prenotata tramite il sito See you in Iran. Alberghetto molto carino in buona posizione a Shiraz. Colazione nella media. Letti confortevoli, bagno minuscolo. 40 euro la camera con colazione.
Teheran: Novotel airport. Catena internazionale quindi una garanzia. Prenotato tramite il sito Tappersia. 6 ore, 2 camere doppie comunicanti 50/euro in totale. A due passi dal terminal, l’ideale per prendere i voli notturni o al mattino presto.
Nota sui bagni: non esistono i box doccia, o meglio, il bagno stesso è la doccia, quindi si allaga tutto. Forniscono ciabatte in plastica per entrare in bagno.
DOVE MANGIARE
Abbiamo sempre mangiato nei ristoranti tradizionali trovati girovagando a caso. In generale la qualità è buona ma alla fine si mangiano più o meno sempre le solite cose. In media si spendono circa 4/5 euro a testa. Nelle città più turistiche esistono i menù per turisti in inglese e poi quelli per locali in farsi con prezzi più bassi.
COSA VEDERE
Essendo il primo viaggio in Iran abbiamo optato per il tour classico della durata di 2 settimane: partenza da Milano il 22/12 e rientro a Milano il 06/01.
Arrivo all’ 1 di notte all’aeroporto di Teheran dove cambiamo un po’ di sodi e prendiamo due sim card per telefonare e navigare (circa 10 euro in totale), indispensabili per utilizzare l’applicazione Snap! Velo sulla testa per le donne. Trasferimento notturno in auto (50 euro, circa 6,5 ore) con Morteza che diligentemente si fa trovare agli arrivi. Fortunatamente i bambini dormono in macchina. Arriviamo distrutti (piuttosto di perdere una giornata tra trasferimento a Teheran e poi di viaggio abbiamo scelto l’opzione più devastante e viaggiare di notte, risparmiando anche il costo dell’albergo) ad Isfahan alle 8 circa direttamente alla nostra Guest house che gentilmente ci fa già trovare la camera libera. Alla fine dopo un paio d’ore siamo già in centro ad Isfahan, raggiungibile dalla guest house con 5 minuti di autobus (0,2 euro il biglietto. Per due volte ce lo pagano gli iraniani per ospitalità!).
Che dire di Isfahan. Meravigliosa. La città più bella dell’Iran dal punto di vista delle attrazioni storico/architettoniche. Da sola vale il viaggio. La piazza Naqsh-e jahān, soprattutto di notte, è da pelle d’oca. Rimaniamo lì per 3 notti.
Passiamo ad Isfahan anche il giorno di Natale. Non volendo saltare la Messa, mi ero informato dall’Italia e avevo trovato il contatto di una suora italiana che vive in Iran dall’80, Suor Giuseppina. Una curiosità: Suor Giuseppina la conoscevo per “fama” perché è citata in un libro di Bernard Ollivier (Verso Samarcanda, Feltrinelli) dove l’autore racconta l’incontro con una suora italiana in un lebbrosario a Tabriz. Le mando la foto della pagina e mi dice che si ricorda del tizio francese…
Non ci sono preti cattolici in Iran. La funzione è svolta nella chiesa di una scuola cattolica esistente prima della rivoluzione islamica, ma in rito Caldeo. Interminabile. Più che Natale, una Passione.
Il 26/12 si parte da una delle stazioni degli autobus (irrilevante il costo del biglietto) di Isfahan con direzione Varzaneh, posizionata a sud est, verso Yadz. Lì passeremo 2 notti. A Varzaneh si va per il deserto sabbioso. Hamidreza per 30 euro ci fa da guida e ci porta prima al lago salato a circa 50 Km dal paese (bello) e poi alle dune. Tramonto fantastico nel deserto. Bambini in estasi a forza di fare “snowboard” con la tavola sulla sabbia.
Il giorno seguente ci facciamo portare da un tassista improvvisato prima a vedere un castello fortificato in terra cruda e la torre piccionaia (tipiche costruzioni del deserto Iraniano) a Ghurtan. Nel pomeriggio sempre lo stesso autista ci riporta nel deserto, ma questa volta al “parco dei divertimenti” ai piedi delle dune dove, il venerdì, i turisti iraniani passano la giornata tra motorate nel deserto, lanci con carrucole costruite sul cucuzzolo delle dune e mangiate di kebab. Divertente vedere come se la passano il fine settimana da queste parti! Immancabili selfie e scambi di numeri di telefono con le persone conosciute, sempre di una gentilezza assurda.
Il 28/12 partenza al mattino con driver da Varzaneh (lo zio di Hamidreza, 40 euro per l’intera giornata) che ci porta a Yadz passando per Meybod (bello il castello di Narin), Chak Chak (importante sito zoroastriano incastonato tra le montagne; in realtà il sito in sé non è nulla di particolare) e Karanaq (villaggio abbandonato in terra cruda, con un bel minareto in una fantastica posizione ai piedi delle montagne). Arrivo in serata a Yadz.
Rimaniamo a Yazd per 2 giorni pieni. Il primo giorno vistiamo la città. Diciamo però che Yazd dà il meglio di sé verso il tramonto guardando dai tetti lo Skyline fatto delle sue famosi torri del vento, che si stagliano sulle montagne circostanti. Se poi si sente anche in lontananza il canto del muezzin, l’effetto è assicurato. Comunque il centro storico fatto in terra cruda è molto affascinante nonostante non ci siano monumenti architettonici spettacolari come ad Isfahan.
Utilizzando Snap! il secondo giorno lo dedichiamo alla visita dei siti circostanti la città: il Castello di Saryazd e le Torri del silenzio, sito di sepoltura zoroastriano.
La mattina del 31/12 ci rimettiamo in viaggio in pullman verso sud con destinazione Kerman che dita circa 6 ore. Il viaggio si rivelerà più lungo del previsto e perdiamo quasi tutto il giorno per il trasferimento. Facciamo appena in tempo a scaricare i bagagli in albergo e raggiungere il centro dove andiamo a bere il te in uno storico locale nel cuore del bazar. Molto bello.
Il giorno successivo, in compagnia di Ahmad che ci guiderà per i prossimi 2 giorni, facciamo un breve giro nel centro storico di Kerman e nel suo bazar. Poco turistico, forse il più autentico visto in Iran. In realtà siamo arrivati fino a Kerman per raggiungere uno dei luoghi che si rivelerà tra i più belli visti durante il viaggio, se non il più spettacolare: Il deserto di Lut, un deserto roccioso caratterizzato da alti pinnacoli di sabbia coesa ed erosa dal vento che formano conformazioni spettacolari. Grazie ad Ahmad siamo saliti su uno di questi pinnacoli godendo, sempre al tramonto, di una vista mozzafiato a 360° all’infinito verso i confini del deserto. Bellissimo. Una meta secondo me imprescindibile in un viaggio in Iran. A terra affiora il sale di cui è intriso il suolo facendo assomigliare il tutto ad una spolverata di neve, impossibile visto che si tratta di uno dei luoghi (in estate) più caldi del pianeta (fino a 50°). Dormiamo in un Eco Lodge (parolona per dire una casa di fango ai margini del deserto con letti costituiti da una lastra di metallo con sopra un materasso di 3 cm, ma alla fine quasi più comodi di quelli di Isfahan) nel villaggio di Safiabad, tra l’altro con un castello ed un bellissimo palmeto.
La mattina dopo si riparte in macchina passando per le Montagne colorate, zona con montagne di arenaria dai colori tra il rosso, l’ocra, il bianco ed il verde. Dopo un paio di ore raggiungiamo Rayen con il suo bellissimo castello che si staglia su uno sfondo di altissime montagne innevate. Da lì, sempre viaggiando verso sud, arriviamo finalmente a Bam, la città in terra cruda più grande del mondo, purtroppo distrutta da un terremoto nel 2003 e ricostruita anche grazie all’intervento degli italiani. Purtroppo, a seguito della ricostruzione, ha perso gran parte del suo fascino. Resta comunque una meta “simbolo” per un viaggio nel sud dell’Iran a cui non volevo rinunciare. Qui abbiamo comprato per circa 2 euro al kilo i più buoni e grandi datteri mai mangiati. Veramente eccezionali.
Dopo altre 3 ore di macchina ritorniamo a Kerman in serata dove alle 23 ci aspetta l’autobus notturno per Shiraz. 8 ore di viaggio non proprio riposante, anche se fatto con un VIP bus con sedili reclinabili, e giungiamo alla penultima tappa del nostro tour de force. Con il solito Snap! Raggiungiamo l’hotel e concordiamo per il pomeriggio, visto che l’ indomani sarebbe sicuramente piovuto, la visita guidata di Persepoli e alle vicine tombe, distanti una quarantina di km da Shiraz. Visita decisamente esaustiva considerato che in tutto è durata 8 ore (figli allo stremo) ma il sito merita, vista l’importanza dei resti e la magnificenza dei bassorilievi.
Il giorno seguente visita veloce sotto la pioggia delle attrattive di Shiraz e poi alle 14 taxi per la stazione ferroviaria (molto lontana dal centro), dove alle 16.30 avremmo avuto il treno notturno per Teheran. Cuccetta per 4 molto confortevole con ottimo servizio di tè e snack. In “sole” 16 ore copriamo gli 800 km di distanza ad un’andatura da treno a vapore. Costo 28 euro in 4, non male. Prenotazione fatta in anticipo tramite Saman di Yazd.
In mattinata, con mooolta tranquillità arrivo a Teheran.
A detta di molti Teheran è una città senza particolari attrattive. Secondo me una giornata è sufficiente per vedere l’ex ambasciata americana (molto interessante), fare un giro nel bazar (enorme) e vedere il museo nazionale dei Gioielli (una quantità di oro, pietre preziose, corone, ecc da far impallidire i gioielli della Corona britannica). In serata recuperiamo i bagagli lasciati al deposito della stazione e con la metro, per evitare il traffico, raggiungiamo l’aeroporto.
In inverno in Iran è bassa stagione. Il clima è freddo. Fortunatamente, a parte un giorno di pioggia, abbiamo sempre trovato giornate soleggiate. In compenso, in questo periodo, i turisti sono molto pochi.
Non vi resta altro che organizzare e partire!