Sulle piramidi della Valtournanche
O porca paletta. Se speravo in una guarigione miracolosa, non avevo fatto i conti con…Me: il giorno della tanto sognata ed ora impensabile partenza lui aveva 39.3 ed io poco meno, con le lacrime che scendevano lungo le guance, nonsisa bene se per il raffreddorone o la delusione cocente.
E così, dopo aver salutato mentalmente con un bell’ arrivederci l’Egitto, abbiamo deciso di passare qualche giornino (quelli restanti, passata -o quasi-la febbre) in montagna;la scelta del luogo é obbligata per motivi affettivi ed -in stò caso- di tasche vuote: da sempre la mia famiglia si é rifugiata (anche nel senso reale del termine, a partire dalla seconda guerra mondiale!) nella bellissima Valtournanche ,in Valle d’Aosta, dove ho la fortuna di poter alloggiare in un’antica baita che sembra uscita dalle favole, tra boschi, ruscelli e marmotte, a pochi chilometri da Cervinia.
Soggiornare in posti immersi nel verde, completamente lontani da automobili,dallo smog e dai rumori della tecnologìa moderna, non é assolutamente utopìa in questa valle(a due orette scarsette da Milano…), e più avanti in questo logorroico “itinerario di viaggio”, condito di ricordi e sentimentalismi, vi suggerirò alcune splendide mete dove tutto questo é possibile, in una valle apparentemente piccina piccina di una regione piccina picciò, che riserva sorprese ad ogni curva, e repentini quanto splendidi cambiamenti ad ogni sentiero,valle,promontorio, villaggio, boschetto…
La Valtournanche é la valle ai piedi del Cervino, che a mio avviso é il monte più bello ed affascinante delle Alpi:aspro, solitario e roccioso,quando x la prima volta vi si mostra dal curvone di Anthey St.Andrè, vi appare come la più antica ed imponente delle piramidi, simbolo perfetto della forza e della maestosità delle montagne. Dopo esser usciti dall’autostrada al casello di Chatillons, lasciate alle vostre spalle le luci e la fastosità acrilica di St.Vincent col suo Casinò e gli albergoni antichi e moderni;vi sorprenderete ad inerpicarvi in una Valle rigogliosa e che sa di “vera Montagna”, che con la rigogliosa vegetazione pare volervi abbracciare, accogliendovi in essa…
il paesotto di Valtournanche,dai suoi bei 1800 metri di altitudine vi appare dopo una ventina di minuti di tragitto con la sua allegrìa, il suo ordine e la sua pulizìa: reale effettivo esempio che le cose posson migliorare col tempo(come le grappe ed i buoni vini, copiosi in queste valli).
Aveva infatti ,negli anni 70/80,perso parte della sua vitalità e della sua bellezza con l’accrescersi della fama quale località di moda di Breuil-Cervinia .
E così l’antico paese di Valtournanche assunse l’aspetto grigio ed un pò dimesso della località di passaggio, quella “vicina” alla meta famosa (peraltro orrenda nella sua malcostruita modernità)…
nulla a che vedere con il borgo che vi appare oggi: ben progettato nelle sue parti novelle ed ottimamente restaurato in quelle antiche o vecchiotte, si é arricchito di negozi, alberghi, locande e ristorantini ben tenuti e ben seguiti, dove il sorriso e le chiacchiere dei gestori smentiscono la fama di montanari chiusi e musoni; piste da sci ed itinerari di ogni tipo di snodano da questo piccolo centro, nel quale troverete ogni tipo di indicazione e suggerimento per il vostro soggiorno nella sede centrale dell’APT ed un pò dovunque, facendovi immediatamente comprendere che qualche giornata trascorsa in questa valle non vi basterà per conoscerla a fondo, cosa che merita in qualsiasi stagione.
Permettetevi di suggerirvi una visitina -prima di lasciar la valle per ritornare a casa- al Caseificio di Valtournanche: mi viene l’acquolina al solo pensarci, coi suoi spettacolosi formaggi della valle, i salumi, lo yogurth, ed un pane integrale con noci ed uvetta che é uno spettacolo anche dopo una settimana…Vale l proprio la pena investirci un pò di eurini per portar con noi il sapore della valle (e non sono la sola a pensarla così, vista la coda che vi trovate ogni domenica mattina…) mmmmmmmmmmmhhhhhh…
ma andiam avanti…
Non ha importanza che voi siate degli ottimi atleti o dei pigri passeggiatori…:Valtournanche é un’ottima soluzione per ognuno di voi.
E non preoccupatevi se durante il vostro soggiorno incapperete in qualche giornata di brutto tempo:c’é quasi da augurarselo con tutto quello che la Valle d’Aosta ha da proporvi. A cominciare dei numerosi e splendidi castelli (non potete perdere Issogne, esternamente poco interessante ma con affreschi meravigliosi se non erro addirittura della scuola di Giotto ed un pozzo con melograno veramente incantevole; Fenis che vi farà sentire la bella addormentata o Lancillotto…; Verres; il recentemente restaurato castello/fortezza di Bard a Pont St.Martin,con mostre e bei locali …Ecceccecc), senza dimenticare la bella città di Aosta ricca di interessantissimi musei,monumenti e resti antichi, ad iniziare da quelli di epoca romana fino ad arrivare ai nostri giorni, con tante cose da raccontarvi e da mostrarvi per ogni epoca.(ed anche negozi niente male, se siete amanti dello shopping, perlopiù in una deliziosa ed antica strada pedonale, tagliata dai superbi resti delle mura romane) Ma torniamo in Valtournanche…Ed alla sua bellezza. Una gita fino alle vette più alte,ma anche semplicemente giungere a Cervinia guardandovi attorno, é anche rendersi tristemente conto di quanto sia veritiero il preoccupante fenomeno del ritiro dei ghiacciai. Per chi é abituato ad andarci da qualche decennio,la differenza di anno in anno é realmente sconvolgente. A tal proposito vi suggerisco una “gita” indimenticabile, che vi consiglio di affrontare almeno una volta nella vita, necessariamente con l’equipaggiamento giusto (abbigliamento e corda: va fatta in cordata) e con una guida: il Breithon.Occuperà una giornata delle vostre vacanze ma lascerà dei ricordi indelebili che vi accompagneranno per sempre: dall’alto dei suoi 4000 metri (non é granchè faticosa:può affrontarla una qualsiasi persona in salute, non troppissimo sedentaria…) vi sembrerà di poter sfiorare la punta del Cervino con le vostre mani, mentre spazierete con lo sguardo sull’intera catena alpina, sentendovi al contempo piccolagrande cosa…; vi si giunge dal Plateau Rosà, luogo amatissimo e conosciutissimo dagli accaniti sciatori poichè é il paradiso dello sci estivo, con le sue meravigliose nevi perenni.
Val la pena di prendere la funivia da Cervinia anche solo per darvi un’occhiata, senza voler strafare se non avete l’abbigliamento adatto e soprattutto evitando-sempre- di uscire dalle piste segnate. La montagna, soprattutto in estate, é da ammirare ma da temere, xé può nascondere dirupi e terribili crepacci laddove apparentemente c’é un piano candido e facilmente percorribile.
Scendendo più in giù in vallata, trovate un “grande classico” delle gite domenicali, che nonostante la facilità nel raggiungerlo -perchè a tre passi tre dalla strada principale- val la pena d’esser visto:il Lago Blu. Trattasi di un laghettino piccolissimo in cui il Cervino pare specchiarsi vanitosamente (appare così in moltissime cartoline-ricordo) in tinte suggestive ed apparentemente artificiali che di artificiale invece non han proprio nulla…
qualche chilometro più in giù, poco prima del paesotto di Valtournanche potrete vedere un altro mini lago cui io sono affezzionatissima poichè lo consideravo da bimba il mio personale allevamento di girini:il Lago di Loz. Nonso quanti ne abbia presi e quante volte ci son finita dentro per catturarne qualcuno. Nelle vicinanze trovate un agriturismo, qualche alberghino delizioso ed un pò isolato ed un ottimo maneggio che -volendo- vi organizzerà gite equestri nei dintorni.
Da questo laghetto, si può intrapprendere una gita di qualche ora che vi porterà in un posto incantato che vi suggerisco di prendere seriamente in considerazione come base per il vostro soggiornoin questa valle:Cheneil.
Cheneil si trova su di un piccolo promontorio sopra Valtournanche, una sorta si piccolo altipiano dal fascino pazzesco (sembra d’esser nei cartonianimati di Heidi)dove le macchine non possono arrivare e dove c’é soltanto qualche casetta, oltre ad un delizioso albergo/ ristorante…Ed intorno…La natura.Una meraviglia.
Se volete staccare col mondo anche solo qualche giornino, questo é il posto giusto. Da Cheneil é facile organizzare tantissime gite, qualche interessante scalata se siete appassionati, mille passeggiate, compresa quella che vi porta a Chamois .
Trattasi del comune più alto della Valle D’Aosta, dove non troverete automobili,perchè anch’esso é raggiungibile solo…A piedi, o con la funivia da una frazione di Antey St.André (sotto il Comune di Valtournanche): vi accoglierà con la sua piazzetta dove si affaccian due/tre alberghini, qualche ristorante e bar…Da dove parton infiniti sentieri e le piste da sci per l’inverno. Anche questo luogo é secondo me un’ottima alternativa per un soggiorno tranquillo di relax ed atmosfera.
Se avete deciso di arrivarci da Cheneil(tre ore circa di cammino), o dal Lago di Loz(altra oretta in più), suggerisco di scendere a valle con la funivia (affascinante perchè sembra un ottovolante, in così rapida/ripida discesa dalle rocce che ospitano il paesello)per poi ritornare ai vostri mezzi di locomozione (al punto di partenza) con l’autobus che passa con una certa frequenza ed arriva fino a Cervinia.
Oppure se le gambe ancora reggono, cambiate itinerario e proseguite verso Valtournanche. Passerete-in senso inverso, costeggiando la vallata- dal famoso “belvedere” che rende pienamente giustizia al suo nome…Con due ore circa di cammino semplice, tra il bosco ed i ruscellini, cascatelle e canti di uccelli arriverete nella frazione di Valtournanche con le sue case più antiche.
Altro semplice sentiero, molto piacevole ed affascinante é quello che vi porta -dalla fine del paese- verso la frazione di Pesonchez o alle Marmitte dei Giganti.Queste ultime non son altro che una galleria naturale scavata nella roccia dalla forza del torrente: affascinanti,ma da queste parti trattasi di fenomeno abbastanza ricorrente e facilmente “trovabile” nelle valli circostanti, anche in più vaste proporzioni . Per rifocillarvi nelle immediate vicinanze esiste un grazioso ristorantino dove personalmente non mi son mai fermata, ma a giudicare dall’affluenza pare esser un valido indirizzo.
Se siete validi camminatori, da questa parte della vallata con tre ore abbondanti di percorso arriverete al Lago di Cignana, lago artificiale d’alta montagna poco conosciuto ai più (nelle vicinanze c’era un rifugio ma da che io possa ricordare é chiuso…) motivo per il quale lungo il tragitto é facile imbattersi negli animali montani.
Vi capitasse di salire da queste parti, quindi, tenete gli occhi bene aperti e se avete tempo e pazienza nascondetevi, mettendovi in immobile osservazione: potreste esser così fortunati da vedere il mitico Daù.
Cos’é il Daù? Il Daù é una sorta di daino-cerbiatto assolutamente vegetariano (si ciba di funghi e va ghiotto di frutti del bosco) che ha gli arti più lunghi da un lato, motivo per cui deve forzatamente sempre “camminare” a mezzacosta . Siccome é un fifone,e pure giocherellone, capita spesso che faccia qualche bel capitombolo lungo le valli…E per lo stesso motivo si tiene ben lontano dai rumori della civiltà che lo agitano tanto.
Da bimbetta mi son appostata più e più volte per ore in queste zone per cercare di vedere il famigerato daù, e mi pare pure di averlo intravisto parecchie volte! Soltanto da grandina ho scoperto che questo fantastico personaggio é un’antichissima invenzione dei burloni del posto.
Splendida leggenda con cui voglio concludere questo mio itinerario…Di cose da raccontarvi e suggerirvi ce n’é ancora una…Montagna, ma mi pare d’esser già stata troppo lunghetta.
:O)