Sul lago Lemano tra Losanna e Montreux
Ma partiamo con ordine.
Volo della EASYJET da Pisa per Ginevra con partenza alle ore 8,50 e acquistata a buon prezzo, circa 40 euro con un bagaglio in stiva che abbiamo condiviso e la compagnia questa volta era di 6 persone.
Per evitare un’alzataccia e partire da Sansepolcro alle 4 di mattina, siamo partiti la sera precedente dopo il turno di lavoro e cenato a Pisa in pizzeria Regginella (ottima la pizza) per poi farci un giro alla piazza dei miracoli che credevamo fosse almeno illuminata a puntino, essendo una delle sette meraviglie del mondo, e invece scopriamo la desolazione di quella magnifica piazza non valutata come dovuto.
Rientriamo nell’Hotel Athenaa due passi dal centro per alzarci alle 6,30 del mattino successivo.
Alle 7 del 2 dicembre eravamo già pronti al parcheggio riservato di MYPARKING (13 euro per 4 giorni), e in 5 minuti a piedi siamo in aeroporto. Facciamo subito check-in e colazione al primo bar.
Il volo puntualissimo con airbus A318 è quasi vuoto e nonostante questo le assistenti di volo non ci fanno cambiare il posto assegnato… già odore di svizzera.
Arriviamo a Ginevra e ci incamminiamo verso la pensilina dei treni premunendoci di biglietto ai distributori automatici che ricevono pagamenti sia franchi svizzeri che in euro, rilasciando resto in franchi.
Il viaggio verso Losanna in treno si paga 27 franchi ciascuno, altro profumino svizzero; puntualità ma anche costo del servizio.
Dopo neppure 50 minuti arriviamo a Losanna e all’uscita della stazione c’è fermata Metro con solita macchinetta per acquistare biglietti. 2,1 franchi a testa per un percorso entro la zona centrale.
2 fermate e siamo in piazza Riponne, scendiamo e con uno sguardo alla piazza in cerca di orientamento si avvicina un gentilissimo signore di chiara origine italiana al quale chiediamo dove sia Rue duMarché… Non lo sa con sicurezza ma si preoccupa di fermare un altro passante che ci indica esattamente il percorso. L’hotel di Marchè prenotato con booking non è distante e ci permettono di lasciare le valige alla reception prima di prendere la camera nel pomeriggio.
Si avvicina l’ora di pranzo e la fame si fa sentire. L’hotel nel frattempo ci ha rilasciato un comodissimo “pass” gratuito per poter viaggiare a Losanna con qualsiasi mezzo. Riprendiamo quindi la metro e in direzione opposta decidiamo di arrivare sulle sponde del lago dove sicuramente potevamo anche mangiare.
Dopo una breve passeggiata entriamo in negozi alimentari e panetterie. Acquistiamo delle piccole baghette farcite e dell’acqua pagando quasi 10/12 franchi a testa. Ritorniamo nelle panchine lungolago e sotto il tiepido sole ci fermiamo a mangiare accompagnati da innumerevoli cornacchie e passerotti che aspettano il pranzo e che a Giovanna si posano persino sulle mani per accogliere le briciole. Giovanna?… d’ora in poi presi dal ricordo del famoso cartone animato ambientato in svizzera, Giovanna sarà la nostra signorina Rottermeier.
Ad uno ad uno i personaggi si assegnano; io sarò il nonno… anche per la barbetta bianchissima che porto. Mia moglie Heidi perché è la più giovane, Mia sorella Loredana sarà Clara perché come dici mia moglie lei è sempre malata, Mauro sarà Peter l’unico altro personaggio maschile che ricordiamo e Maria Pia… non ci rimane che la pecorella o capretta FIOCCO DI NEVE
La foschia posata sul lago non ci mostra la bellezza del panorama, aldilà del lago si possono solo intravedere i contorni delle vette innevate delle alpi.
Dal molo prendiamo il bus 2 e scendiamo in piazza S.Francesco dove dei primi chalet dei mercatini ci accolgono. Facciamo un primo giretto nella piazzetta ma ci accorgiamo che sono quasi tutti stand dove si può bere una bevanda calda o mangiare qualcosa ma di artigianale tipico natalizio davvero poco. Si avvicina l’ora di entrare in albergo per le camere e così risaliamo per le vie del centro fino ad entrare anche nella cattedrale gotica che è bella ma non al pari di tante altre viste finora. Comunque all’interno è calduccio e ne approfittiamo per scaldarci. Singolare il fatto che ci sia un enorme albero di Natale accanto all’altare.
Alle 15.30 eravamo già in Hotel e ci diamo appuntamento per le 17,30 approfittando di quella pausa per sistemare le nostre cose e riposarci un poco.
La nostra camera da 4 persone era davvero calda e accogliente con un piccolo bagnetto all’interno e un cucinotto che non utilizzeremo ma anche un altro bagnetto nel corridoio proprio adiacente alla nostra porta.
Noi 4 eravamo pronti e puntuali all’orario stabilito mentre la signorina Rottermeier e Peter se la dormivano tranquillamente così che dopo insistenti telefonate ci hanno detto che ci avrebbero raggiunto in centro più tardi.
Il caratteristico centro di Losanna è un susseguirsi di saliscendi. Stradine, piazzette, tutte addobbatee scintillanti di luci natalizie. Heidi, Clara e Fiocco di neve girano qua e là per vetrine e arriviamo in PlacePépinet dove altri chalet ci attendono ma sono sullo stile di quelli visti in Piazza S.Francesco e noi eravamo interessati ad altro.
Adocchiamo dei ristoranti per la sera ma in vari casi ci dicono che è tutto pieno.
Poi dopo esserci ritrovati con i due belli addormentati, decidiamo di andare a LesBrasseurs un grande ristorante proprio di fronte a piazza Pépinet e troviamo finalmente posto.
Ordiniamo dei piatti locali a base di uovo, pancetta, patate e alcuni invece prendono hamburger e con un trespolo di 3 litri di birra alla spina messo a centro tavolo e comunque al termine ce ne usciamo avendo speso 30 euro a testa.
La stanchezza si fa sentire e rientriamo presto per la notte dandoci appuntamento alle 8,30 del mattino successivo.
L’hotel, a differenza di altri, oltre la consueta colazione intercontinentale che offre a 15 franchi, ha una colazione “espressa” a 5 franchi con brioche, succo di frutta e bevanda calda come tè, caffè o cappuccino che viene servita in un altro salone ma in maniera piuttosto scialba e misurata così che per i giorni successivi decideremo di non farla in Albergo.
Dopo colazione il mio programma prevedeva una visita al castello nei dintorni della cattedrale e così ci incamminiamo visto che il percorso era breve. In Piazza Riponne ci accolgono vari stand di prodotti gastronomici e acquistiamo qualcosa per poi poter mangiare a metà mattinata. Arriviamo al castello ricoperto da impalcature e quindi non vediamo proprio nulla, torniamo in cattedrale alla ricerca del grande presepe che avrebbe dovuto esserci secondo quanto letto in commenti recensiti qua e là in internet ma niente di tutto questo e anche domandando al punto informazioni presente in cattedrale la signora mi fa una faccia stranita che lasciava intendere che non c’era mai stato nemmeno negli anni precedenti e a quel punto era inutile mostrare la recensione copiata sul mio programma. Sconsolati prendiamo la strada per place de la palud, quella del municipio. Una bella piazza e al centro un bell’albero di natale. Ovunque banchi di mercato… dalla frutta agli alimentari da abbigliamento a articoli per la casa. Facciamo dei percorsi a piedi senza meta precisa ed entriamo al supermercato per le cibarie per il pranzo.
Decidiamo di ritornare lungolago per mangiare e poi riprendendo bus 2 e poi il 16 andiamo verso la torre di Sauvabelin. Una bel parco con laghetto annesso di recente costruzione nelle colline che dominano la città.
Al centro del parco una torre tutta di legno con scala elicoidale sul genere dello scalone di Leonardo da Vinci del castello di Chambord.
Arriviamo in cima con affanno e da lassù credo si possa ammirare un panorama mozzafiato riuscendo persino a vedere il Monte Bianco e tutta la catena alpina di nord ovest…ma non era giornata e la nostra visuale, nonostante il sole, era limitata alla città sottostante.
Riprendiamo il bus dopo una breve sosta al bar con tanto di cioccolato caldo (purtroppo quelle delle bustine) e torniamo in centro. Avevamo visto dei negozi di articoli per la casa e natalizi e ne approfittiamo per trascorrere un po’ di tempo.
Ci dividiamo, la Signorina Rottermeier e Peter rientrano in Hotel mentre noi continuiamo a girare per negozi del centro per un’altra oretta. Arrivati all’Hotel parliamo con la receptionist, una ragazza italiana che sta facendo stage in hotel e chiediamo di aiutarci per trovare un ristorante per la sera dove fosse possibile mangiare la tipica fonduta svizzera.
Dopo una mezz’ora arriva la ragazza in camera dicendo di aver trovato il ristorante ed aver provveduto alla prenotazione ma che il ristorante poteva accettare il tavolo per 6 persone con arrivo entro le 20 ma con ripartenza massima entro le 21,30.
Accettiamo ugualmente e alle 20 eravamo già nei pressi di Place de la Palud, in Rue Mercerie al ristorante “le Grütli”.
Il ristorante è pieno zeppo, ci accomodiamo al tavolo stringendoci un po’ e ordiniamo. Il cameriere accoglie con freddezza la nostra richiesta del menù visto che si aspettava che mantenessimo la loro richiesta di rilasciare il tavolo all’ora definita. Alla fine ordiniamo 5 fondute e solo mia sorella “Clara” ordina un filetto di vitello con patate.
La fonduta si presenta fumante e bella da vedere, servita con del pane insufficiente e con piccole patate lesse avvolte in un sacchetto di juta ma non per tutti all’altezza delle aspettative.
Strozziamo per così dire un boccone dietro l’altro e puntuali alle 21,20 chiediamo il conto che ormai non ci stupisce più di tanto pagando la modica cifra di 35 € a testa. Considerate che il solo piatto di vitello era di 45 € .
Torniamo in Hotel perché alla sera il freddo è piuttosto pungente.
4 Dicembre, finalmente una giornata degna della trasferta.
Alle 8,30 puntuali nella hall e non facciamo colazione ma andiamo a prendere la metro per andare in stazione.
Acquistiamo biglietti andata e ritorno per Montreux (circa 24 €) e dopo circa 20/25 minuti arriviamo nella splendida cittadina all’estremo est del lago.
Il treno puntualissimo e arriviamo in stazione notando nel binario 1 il “golden pass” spettacolare treno con destinazione verso le montagne innevate. Si vede il primo vagone che ha la parte iniziale tutta in vetri e all’interno una nutrita famiglia con tre o quattro ragazzini che aspettano con gioia la partenza del treno. Dalle pubblicità vediamo il percorso molto interessante e ci diciamo che sarebbe stato interessante poterlo fare.
Il treno panoramico Golden Pass collega il centro della Svizzera con il lago di Ginevra. Questo treno parte dalla storica Lucerna e attraversa il valico del Brünig. L’itinerario del Golden Pass prosegue verso Gstaad, località preferita da ricchi e celebrità. Il treno intraprende quindi una discesa elettrizzante verso Montreux, passando attraverso vigneti e proprietà terriere, fino ad arrivare allo scintillante lago di Ginevra.
Cerchiamo il primo bar e facciamo la nostra tipica colazione con pasta e caffè/cappuccino e ci avventuriamo subito nel percorso dei mercatini di natale. Questi sì che sono veramente carini. L’atmosfera del Natale ci avvolge e finalmente con facce soddisfatte guardiamo ovunque e la mia fotocamera comincia a riprendere la consueta voglia di scattare immagini.
A metà percorso vicino al molo c’è la statua in bronzo di Freddie Mercury dove molti si fermano per scattare foto o fare selfie.
Attraversiamo tutto il mercatino del lungomare e continuiamo il percorso a piedi di altri 3 km che sotto quello splendido sole ci fanno apprezzare moltissimo la passeggiata.
Durante il percorso si intravede il bellissimo castello di Chillon, meta di tantissimi turisti.
Visitiamo il castello dove spettacoli di saltimbanco, musici, mercatini medioevali ci allietano il percorso. Ci fermiamo al mangiare nel salone delle feste un’ottima zuppa e del coscio di maiale appena cotto nel cortile interno del castello.
Rientriamo nel pomeriggio verso i mercatini. Heidi e Fiocco di Neve decidono di fare il percorso sempre a piedi mentre gli altri prendono il bus anche se sovraffollato. Ci troviamo alla statua di Mercury per continuare insieme il percorso, facciamo un po’ di shopping di articoli di natale e prodotti locali e nel tardo pomeriggio rientriamo completamente appagati dalla splendida giornata.
Arrivati a Losanna ci fermiamo al supermercato decidendo di cenare in pigiama party nella nostra camera visto la stanchezza accumulata.
Il giorno dopo decidiamo di fare colazione all’interno del supermercato coop nel piano allestito sia per il breakfast che per pranzi veloci. Poi non ci rimane che girovagare in attesa del rientro all’aeroporto di Ginevra.
Propongo di andare a visitare almeno da fuori il museo Olimpico e così prendiamo la metro nuovamente in direzione lago.
Dopo una breve camminata arriviamo al trionfale ingresso del Museo e ci soffermiamo a vedere manifesti delle varie edizioni dei giochi olimpici e le statue in bronzo risalendo lungo la scalinata.
Il tempo scorre e dobbiamo rientrare in Hotel a ritirare valigie e così prendiamo il bus 8 proprio dietro il museo, che ci riporta in piazza riponne.
Alle 12,20 in stazione per il treno verso l’aeroporto e puntualissimo il volo per il rientro a Pisa
La vacanza è terminata ma non è stata una delle migliori e la Svizzera anche se bella può essere evitata.