Sudafrica malaria free

Dopo tre giorni di relax e safari in una riserva privata, eccoci di nuovo on the road
Scritto da: monicaluigi
sudafrica malaria free
Partenza il: 30/07/2011
Ritorno il: 13/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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DIARIO DI VIAGGIO SUDAFRICA 30 LUGLIO – 13 AGOSTO 2011

VOLO: LUFTHANSA/SOUTH AFRICAN Bologna-Monaco-Johannesburg- Port Elizabeth e Cape Town-Johannesburg-Francoforte-Bologna, prenotato su www.expedia.it insieme all’assicurazione annullamento medico-bagaglio, molto più conveniente che comprare le due cose separatamente. Tutti i voli sono stati puntualissimi, al ritorno abbiamo volato con il nuovissimo e gigantesco A380.

AUTO: noleggiata su www.enoleggio.it facendo il preventivo al telefono parlando direttamente con l’operatrice che ha inserito tutte le nostre esigenze e ce lo ha inviato per email. Ritirata all’Hertz. Non so perché ma facendo il preventivo direttamente sul sito dell’Hertz risultava più caro. Ci hanno dato un’ottima KIA Cerato, anche se noi avevamo prenotato una macchina di dimensioni leggermente inferiori. NOTA: il navigatore si ritira e si riconsegna a parte in aeroporto nei negozi Vodaphone, quindi se non volete perdere tempo prendetelo subito evitando di entrare e uscire dall’areoporto. Ci hanno dato un Tom Tom non molto aggiornato (probabilmente con tutti i lavori fatti per i mondiali di calcio hanno stravolto molte cose), questo ci ha fatto perdere un po’ di tempo in varie occasioni, qualche volta ci ha fatto sbagliare strada, qualche volta per minuti (anche dieci!) ha perso il segnale del satellite. Occhio!!! Può essere molto pericoloso sbagliare strada, soprattutto di sera, soprattutto vicino alle townships!!! Date sempre un occhio anche alla vecchia e tradizionale cartina, giusto per essere sicuri

PROGRAMMA:

30/7 – 31/07 Partenza da Bologna e Arrivo a Port Elizabeth.

31/07 – 03/08 PUMBA PRIVATE GAME RESERVE www.pumbagamereserve.co.za

Veramente eccezionale!!! Abbiamo soggiornato al Msenge Bush Lodge perché a marzo, quando abbiamo prenotato noi, sul loro sito era attiva un’offerta grazie alla quale abbiamo speso esattamente la metà di quello che avremmo speso soggiornando nell’altro lodge presente nella riserva il Water Lodge e di quello che avremmo speso in qualsiasi altra riserva privata, in più è fully inclusive (ovvero prnottamento, colazione, pranzo, cena, spuntini durante i safari, minibar in camera, open bar tutto il giorno, 2 safari al giorno)! La struttura è ottima, basta vedere le foto, il personale è gentilissimo, si mangia benissimo. E che dire dei safari??? Il ranger era veramente ottimo, sempre entusiasta, gentile, ricco di informazioni sulla flora e la fauna sudafricana che ci sono servite anche nel resto della vacanza. Abbiamo visto veramente di tutto: leoni, elefanti, rinoceronti, giraffe, kudu, antilopi, zebre, facoceri, ecc… e tutto veramente da vicino. Tre notti sono state ben spese, abbiamo visto tutto quello che c’era da vedere, ci siamo riposati, coccolati, acclimatati dopo il lungo volo e prima del viaggio on the road.

03/08 – 04/08 ADDO ELEPHANT NATIONAL PARK

PERNOTTAMENTO: B&B THE COLONIAL ON ARUNDEL. www.colonial-addo.co.za/contact.html

Si trova in una casa colonica a circa 10 minuti di auto dall’ingresso principale di Addo. La casa è un po’ più vecchiotta di come appare nelle foto sul loro sito, immersa in una piantagione di agrumi, direi abbastanza isolata, per questo noi abbiamo deciso di prenotare anche la cena presso il B&B e abbiamo fatto benissimo!!! Una cena eccezionale!!! La camera è molto ampia, pulita e curata, c’era perfino lo scaldasonno nel letto. Peccato non avessero acceso il camino, avrebbe tolto quel po’ di odore di umidità. D’estate sicuramente rende di più, considerato che si può mangiare in giardino e c’è anche una minuscola piscina per gli ospiti. I proprietari sono molto gentili. Siamo stati bene, ma col senno del poi, avendo diviso la visita del parco in due giornate, avrei soggiornato all’interno del parco.

Addo è molto bello, ben organizzato (al village trovate tutto: ristorante, bagni, gite organizzate, negozio di alimentari, souvenirs) e merita sicuramente una giornata. Noi ci abbiamo passato un pomeriggio e la mattina seguente. Le due visite sono state completamente diverse. Al pomeriggio, visto che non ci sentivamo ancora abbastanza esperti, abbiamo approfittato di una hop on guide, ovvero un ranger che sale sulla tua macchina, ti spiega tutto quello che c’è da sapere sul parco e ti porta nei posti “giusti”: ci ha portato al tramonto ad una pozza d’acqua dove pian piano in fila indiana è arrivata una famiglia di 20 elefanti a dissetarsi e a giocare!!! È stato incredibile!!! Eravamo praticamente circondati. La mattina dopo siamo rientrati nel parco alle 8.00 quando ancora non c’era quasi nessuno ed è stato altrettanto bello. Dopo aver visto un elefante che girava da solo proprio sulla nostra strada abbiamo finalmente incontrato i bufali, un big 5 che ci mancava!!! Un’intera mandria di bufali, che ha circondato la nostra macchina, per il piacere di Luigi…

04/08 TSITSIKAMMA NATIONAL FOREST

PERNOTTAMENTO: TSITSIKAMMA VILLAGE INN a Storm Rivier prenotato su www.booking.com .

Veramente economico e veramente carino. Camera ampia e pulita, bagno onesto. Come dice il nome è villaggio formato da tante palazzine in diversi stili sudafricani, con ristorante, bar, piscina, parco, parcheggio, minimarket, ecc… Quando abbiamo soggiornato noi era pieno di bikers che soggiornavano in hotel e nel campeggio allestito per l’occasione di una gara di Mountain Bike che si svolgeva in quei giorni.

Il parco Tsitstikamma mi è proprio piaciuto, è un bel posto dove passare mezza giornata in completo relax. C’è una tavola calda con una bella terrazza esterna dalla quale abbiamo visto due balene mentre pranzavamo. La passeggiata che porta alla Storm River Mouth è veramente piacevole, sembra incredibile camminare in montagna in una foresta fittissima e contemporaneamente sentire il rumore del mare. Il paesaggio poi è bellissimo con le onde del mare che si infrangono sulla scogliera! In estate deve essere proprio bellissimo, ci sono un sacco di bungalow vista mare, ognuno col suo bel pratino all’inglese e il suo barbeque. Usciti dal parco, proseguendo per circa 12 km sulla N2 si arriva poi ad uno dei bungee jumping più alti del mondo. Noi abbiamo solo guardato, perché solo il pensiero di buttarmi mi fa venire un infarto!

05/08 NATURE VALLEY – KNYSNA – WILDERNESS – OUDTSHOORN

PERNOTTAMENTO: 88 BARON VAN REEDE GUEST HOUSE a Oudtshoorn prenotato su www.booking.com .

Posizione ottima in centro a Oudtshoorn, vicinissimo a negozi e ristoranti. Proprietari gentilissimi e ricchi di informazioni su cosa fare, dove mangiare (ci hanno dato menù, mappe, sconti…, il giorno prima il nostro arrivo ci hanno anche avvertito per email che la strada per raggiungere Oudtshoorn era chiusa e ci hanno proposto più alternative). Struttura bella, accogliente e pulita, camera nuova, ottima colazione…ma il letto era veramente troppo piccolo per due persone alte più di 1.70m!!! Va bene il queen size, ma questo era più corto di un queen normale!!! Se non superate il metro e settanta questa struttura è perfetta. D’estate c’è anche la piscina.

Nature Valley è una bella spiaggia bianca e grandissima su cui si affaccia un villaggio di seconde case belle e lussuose immerse in una natura lussureggiante. Purtroppo pioveva a secchiate e quindi non ce la siamo molto goduta, peccato perché ci avevano detto che normalmente si potevano vedere dei grossi squali anche a riva.

Knysna è un bel paesino per ricchi, pieno di negozi e ristorantini. Purtroppo la brutta giornata non ci ha permesso di uscire in barca nella laguna, abbiamo rimediato concedendoci un bel pranzetto a base di pesce fritto (15 euro a testa!) in un ristorantino proprio a The Heads, ovvero con una vista stupenda sui due promontori che chiudono la laguna di Knysna. Dopo pranzo ha smesso di piovere, così siamo riusciti a fare una breve passeggiata sulla scogliera fino all’ingresso della laguna.

Ci siamo poi messi in strada verso Oudtshoorn, passando per Wilderness, anche qui un gran bel paesino immerso nel verde e vista mare. Il parco naturale in questa stagione è praticamente chiuso, quindi non ci siamo fermati. Abbiamo poi proseguito per George e Mossel Bay per poi deviare verso l’interno con direzione Oudtshoorn. Il paesaggio cambia immediatamente, nel giro di pochi chilometri sei in montagna e appena superato il passo ti si apre davanti una bella e rigogliosa pianura (sembra la campagna inglese!) circondata dalle montagne e piena di fattorie e allevamenti di struzzi. Dopo esserci sistemati in albergo e aver ascoltato i preziosi consigli di Megan andiamo a cena in un ristorantino mooolto chic proprio a fianco della nostra Guest House che ovviamente propone principalmente piatti a base di struzzo.

06/08 CANGO CAVES – CANGO OSTRICH FARM – MOSSEL BAY

PERNOTTAMENTO: LINKSIDE 2 GUEST HOUSE prenotato su www.booking.com.

Posizionato in collina a 5 minuti di macchina dal centro di Mossel Bay e da The Point. Vista stupenda dalla sala per la colazione. Si domina praticamente tutta la baia. Il B&B è costituito da 3 – 4 villette che si affacciano su di un bel giardino. Una villetta è la residenza della proprietaria più sala per la colazione, le altre ospitano le camere veramente impeccabili: moderne, pulite, nuovissime, superaccessoriate (frigo, scaldasonno, tv, accappatoi, ciabatte, bollitore…). La proprietaria è una vera “commerciante” del tipo che appena arrivati per fare un po’ di scena ci ha detto, vi ho fatto un upgrade, in realtà la camera era esattamente quello che avevamo prenotato…

Oggi fa freddo, sulle montagne c’è la neve, ma c’è un bel sole e la giornata è limpidissima. Dopo aver fatto colazione andiamo direttamente alle Cango Caves e riusciamo a fare il tour delle 10.00. Il giro dura un’ora e la guida è molto brava, ma le grotte sono carine, niente di più. Dopo andiamo alla Cango Ostrich Farm, un allevamento di struzzi che abbiamo scelto fra tanti perchè si trova sulla strada per le Cango Caves e perché il nostro B&B ci aveva dato uno sconto. Sinceramente non è stato poi così interessante, più una trappola per turisti. Finito il giro ripartiamo per Mossel Bay. Rifacciamo a ritroso la strada di ieri, il paesaggio del Little Karoo è veramente molto bello, sembra quasi di essere in Europa con le montagne piene di neve a cornice delle vallate coltivate. Arriviamo a Mossel Bay verso le 15.30: è sabato pomeriggio ed è tutto chiuso! Abbiamo giusto una mezz’ora per entrare al museo Diaz per vedere la riproduzione della caravella usata per doppiare il Capo di Buona Speranza, il Post Tree e poco altro: scarsino. Visto che il centro è deserto e all’ufficio informazioni turistiche (efficientissimo!) ci dicono che per oggi non partono gite in barca per vedere le foche o gli squali perché il mare è mosso, prendiamo la macchina e ci spostiamo a The Point, dove facciamo una bella passeggiata sulla spiaggia. Il posto è molto bello, con le ville affacciate sull’oceano, le onde che si infrangono sulla scogliera, le foche che fanno il bagno, i surfisti, le conchiglie.

Ceniamo da Kingfisher, un ristorante proprio sul mare a The Point, come ci aveva detto la proprietaria del B&B, è sabato sera ed è pieno di gente anche del posto. Mangiamo veramente molto bene a base di pesce e poi ci concediamo un malva pudding!

07/08 HERMANUS

PERNOTTAMENTO: QUARTERS HOTEL HERMANUS prenotato su www.booking.com

Un po’ più caro rispetto alla media degli altri hotel in cui abbiamo alloggiato in Sudafrica, ma veramente molto bello. È nuovissimo, moderno, pulito, luminoso, vista mare e centralissimo, vicino a tutti i negozi e locali, sulla baia e sul cliff path. Appena arrivati mi hanno chiesto se eravamo interessati a una crociera per il whale watching, me la hanno prenotata senza maggiorazioni e con servizio trasfer da e per l’hotel gratuito. Molto efficiente. Molto carina è anche la soluzione che hanno trovato per la colazione, si fa in un baretto molto accogliente di fronte all’hotel, riservato per i soli ospiti del Quarter: tavoloni di legno, tazze spaiate, biscotti fatti in casa, uova e pankcake cucinati espresso, sembra di essere a Notting Hill.

Finalmente oggi arriva la tappa che aspettavo da tanti mesi, è anche il nostro anniversario, quindi è proprio perfetto!!! La giornata di sole è stupenda e Hermanus si presenta in tutto il suo splendore! Finalmente un bel paesino non solo in una posizione stupenda su una baia magnifica, ma anche pieno di gente, di locali, di negozi!!! Lasciamo la macchina nel garage dell’hotel e facciamo una passeggiata: la baia è veramente piena di balene, almeno 8!!! È bellissimo vedere la gente seduta ovunque lungo la scogliera, lungo il cliff path, con le coperte stese sui bei pratini verdi, per vedere le balene, fare foto, stare in compagnia e passare la giornata. Ci sediamo un po’ sulla scogliera anche noi, poi facciamo un giretto e ci sediamo da Lemon dove dopo una lunghissima attesa finalmente ci portano due meravigliosi piatti di gamberi con riso per me e con patatine per Luigi. Peccato averli dovuti mangiare così in fretta (avevamo l’appuntamento per il whale watching), perché erano buonissimi, e vista mare! Ma non c’è tempo da perdere, il bellissimo capitano della compagnia di whale watching (che figo!!!) ci attende, e dopo una breve spiegazione sulle balene e sulla crociera ci imbarchiamo e partiamo. Già durante la navigazione vediamo uccelli, pinguini, foche e balene, poi dopo circa 40 minuti arriviamo in una baia dove spegniamo il motore e si avvicinano due balene. Rimaniamo circa un’ora a fare le foto e a guardarle, perché sbuffano, nuotano, emergono con le pinne e la coda e una salta anche. Tutta la crociera dura circa 3 ore. È stato molto bello, non solo per le balene, ma anche per i magnifici paesaggi. Noi ci siamo seduti fuori per non perderci proprio niente, il freddo è pungente, ma visto che c’è il sole, basta avere giacca a vento, sciarpa e berretta!!! Verso le 18.00 siamo nuovamente nella baia di Hermanus, ancora piena di balene, in particolare una vicinissima alla costa e una che salta in mezzo alla baia. Stasera ci concediamo una cena veramente stupenda, in quello che sarà il miglior ristorantino della vacanza: il Burgundy. È proprio sotto all’hotel, di fronte alla baia. Di giorno si può mangiare anche nella terrazza all’aperto vista mare, ma di sera in inverno fa troppo freddo, quindi ceniamo nella veranda. Il ristorante è molto bello, romantico, curato e si mangia benissimo. Provate assolutamente i gamberi con riso, il filetto, la zuppa del giorno (che in realtà sono 3, servite in maniera molto creativa in tre tazzine da caffè e accompagnate da vari crostini buonissimi). Prendiamo anche un ottimo Merlot rosè, acqua, malva pudding e caffè: 35 auro a testa, li vale! Se volete cenarci prenotate almeno entro ora di pranzo, era pienissimo! Dopo cena due passi lungo il cliff path e poi a nanna, perché domani mattina abbiamo una giornata intensa e in ogni caso vogliamo fare una bella passeggiata lungo il cliff path prima di partire per vedere altre balene, e non rimaniamo delusi.

08/08 SIMON’S TOWN – BOULDERS BEACH – RISERVA NATURALE DEL CAPO DI BUONA SPERANZA – CHAPMAN’S PEAK – CAPE TOWN

PERNOTTAMENTO: NEW KINGS HOTEL a Sea Point prenotato su www.booking.com

L’albergo è nuovissimo (del 2009), occupa il III – IV – V piano di un centro commerciale dove troverete 2 supermercati (molto comodo!), un bar e un take away asiatico. Al piano interrato c’è il parcheggio custodito e gratuito (altra comodità!). La stanza è molto ampia, moderna, pulita. Non ci sono saponi/shampoo, ecc. La vera pecca è che non c’è il frigo e che alla 6 del mattino arrivano i camion a scaricare la marce di supermercati e se la vostra camera da sui magazzini vi sveglierete (anche con la finestra chiusa!!!). nei dintorni non ci sono molti locali in cui cenare, quindi organizzatevi per cenare fuori prima di rientrare (a meno che non siate fanatici della cucina asiatica, noi la odiamo). La colazione è abbondante. A ragion veduta il rapporto qualità prezzo è stato ottimo (60euro a notte per camera e colazione, con garage e wifi). Per stare tranquilli di sera a Cape Town bisognerebbe prendere un hotel al Waterfront, perché è l’unica soluzione che ti permette di andare a cena a piedi in sicurezza, ma visti i costi proibitivi dei bellissimi alberghi che vi si trovano, è praticamente scontato prenotare un hotel altrove. A quel punto devi comunque mettere in conto di spostarti con la macchina, quindi tanto vale spendere 60 euro a Sea Point, piuttosto che alloggiare in una guest house per almeno 100 – 150 euro a notte in un qualsiasi altro quartiere. Ricordatevi solo di chiedere una camera silenziosa!!!

La giornata è molto intensa e anche molto bella, sicuramente una delle più belle del nostro viaggio, vedremo panorami incredibili con un sole limpidissimo!

La nostra prima tappa è Simon’s Town dove ci informiamo per una escursione in barca per vedere una seal island. Purtoppo parte solo nel pomeriggio e insieme al whale watching, quindi dopo un giretto nel porto, partiamo per Boulder’s beach, famosa per i suoi massi e soprattutto per i suoi pinguini. Il posto è magnifico, ma l’odore dei pinguini è nauseabondo! Qualche foto alla spiaggia e ai pinguini e poi partiamo verso la tappa principale della giornata: la riserva del Capo di Buona Speranza. La riserva è veramente bellissima, la natura è selvaggia, il panorama che si gode dal capo è ammaliante, il mare è impetuoso. C’era veramente poca gente e quasi tutta concentrata al faro, da cui si ha veramente la percezione di essere alla fine del mondo e da cui la visuale spazia sia sull’atlantico che su False Bay. Consigliamo di prendee la funicolare a salire, per poi scendere a piedi. Se vi va uno spuntino (o anche un lauto pranzo!) prima della funiculare, c’è sia la pizza al aglio che il ristorante della catena Two Oceans, dove si mangia bene su una terrazza con vista spettacolare su False bay. Girando con la macchina e facendo qualche sosta qua e là abbiamo anche visto delle zebre, degli struzzi e delle balene, nessuna traccia dei tanto famigerati babbuini. Verso le 17.30 usciamo dalla riserva, orario perfetto per arrivare a Chapman’s Peak per il tramonto! Il panorama è veramente stupendo, lungo la strada ci sono vari belvedere e ci si può fermare per delle bellissime foto a Hout Bay. C’è un’aria gelida ma col tramonto tutto viene abbracciato da colori caldissimi. Per cena andiamo a Hout Bay alla pizzeria Col Cacchio. Il locale è sulla strada principale, quella che costeggia la famosissima spiaggia a mezzaluna, si mangia discretamente ed è molto carino. Usciamo dal locale alle 22.00, è buio pesto, la strada è deserta e per fortuna abbiamo parcheggiato la macchina a 10m dal locale. Come usciamo dalla porta del locale, una giovane mendicante sbuca da sinistra per chiederci l’elemosina e da destra ci seguono tre loschi figuri. Per fortuna in un attimo siamo in macchina e ci chiediamo dentro e torniamo in albergo. Anche lungo la strada che ci riporta a Sea Point non incontriamo nessuno.

09/09 TABLE MOUNTAIN – KIRSTENBOSCH BOTANICAL GARDENS – WATERFRONT

Ci alziamo con un gran bel sole e visto che la giornata è anche senza vento decidiamo di andare subito alla Table Mountain per salire con la funivia. La funivia è veramente modernissima e la salita dura pochi minuti. Arrivati sulla cima ci sono tutti servizi (bagni, ristorante, bar, negozio), ma soprattutto c’è una vista spettacolare sulla penisola del Capo. Attraverso una serie di sentieri e belvedere si hanno delle bellissime vedute sulla città, su Hout Bay, su False Bay, sui Dodici Apostoli e Lion’s Head. Alle 11 circa scendiamo e andiamo a Kirstenbosch. Oggi in Sudafrica è la festa della donna e il giardino botanico è pieno di gruppi di amiche o di mamme – nonne – nipotine – sorelle che fanno i pic-nic con le coperte stese sull’erba. C’è veramente una bella atmosfera, il giardino è molto bello ci passiamo un paio d’ore piacevoli girando per i sentieri fra i vari ambienti (soprattutto nel giardino delle protee, dove faccio un sacco di foto) e mangiando un bell’hamburger alla caffetteria. Da qui ci spostiamo al Waterfront (parcheggi coperti custoditi praticamente ad ogni ingresso e sotto ad ogni centro commerciale: molto comodo e sicuro), dove come prima cosa compriamo i biglietti per Robben Island che useremo dopodomani. Il resto del pomeriggio è dedicato ai negozi, ad acquistare qualche cavolatina e vedere uno spettacolo musicale nel piccolo anfiteatro del waterfront. Stasera, vista la disavventura di ieri, ceniamo qui e presto (alle 18.30 come tutti gli altri sudafricani). Visto le critiche entusiastiche di alcuni altri turisti, optiamo per l’Ocean Basket dove mangiamo un misto di pesce con kinglip, gamberi, riso, verdure, patate. Mah…si spende poco ,ti servono ai tavoli, ma come qualità è poco più che una catena di fast food di pesce. Alle 20.30 siamo in albergo.

10/09 STELLENBOSCH – FRANSCHOEK

Altra stupenda giornata di sole. In circa 45 minuti siamo a Stellebosch. È una cittadina universitaria, pertanto molto carina, tranquilla, piacevole, piena di giovani. Ci sono alcuni edifici storici ben tenuti, qualche negozietto e galleria d’arte carini, ma niente di più. Dopo aver fatto un giretto e preso alcuni depliant all’ufficio turismo, andiamo a Boschendal, che è considerata una delle più belle tenute vinicole del capo ed effettivamente è stupenda. Una vera oasi di pace tra vigne e agrumi. Il contrasto tra il bianco candido degli edifici in stile olandese, il verde dei prati, l’azzurro intenso del cielo crea un quadro perfetto. Pranziamo al sontuoso e prelibato buffet del ristorante della tenuta, chiedendo di apparecchiarci un tavolino all’esterno, si sta così bene… pochi metri più avanti, sempre in giardino, nello spazio dedicato alle degustazioni un gruppo di tedeschi fa una degustazione guidata. Dopo un pranzo veramente delizioso e dopo aver bevuto una bottiglia di spumante rosè, per smaltire facciamo un giro per la tenuta e visitiamo quella che era la sontuosa abitazione dei proprietari. Ci rimettiamo in macchina per Franschoek, aspettandoci di trovare un paesino delizioso pieno di locali, in realtà è una strada su cui si affacciano alcuni edifici, gran bel panorama ma niente di più. Nel pomeriggio abbia visitato anche la tenuta Zevenwacht, molto carina anche questa. Il consiglio che posso darvi è di visitare un paio di tenute una vicina all’altra, in questo modo forse riuscite a vederne anche tre, non fate come che ne volevamo vedere tre tutte lontane e alla fine ne abbiamo viste solo due passando un sacco di tempo in macchina. Rientrati a Cape Town ci siamo fermati al Waterfront per un gelatino (e basta, perché a pranzo abbiamo mangiato veramente troppo) e poi a nanna.

11/09 ROBBEN ISLAND – CONSTANTIA – CAPE TOWN CITY BOWL

La mattina più nebbiosa degli ultimi anni. La Table Mountain, Lions Head e i 12 Apostoli sono scomparsi.

La prima tappa di oggi è Robben Island, l’isola dove si trovava il carcere di massima sicurezza in cui venivano rinchiusi tutti i prigionieri politici durante l’apartheid. Bisogna assolutamente prenotare qualche giorno prima o su internet o direttamente alla biglietteria del Waterfront. Si parte col traghetto dal Waterfront e dopo circa mezzora si arriva a Robben Island. C’è così tanta nebbia che usciamo dal porto praticamente senza vederlo!!! Col sole deve essere bellissimo dal traghetto vedere tutta la baia di Città del Capo incorniciata dalla Table Mountain…pazienza… Se andate in Sudafrica, questa tappa non la potete perdere, è molto toccante oltre che molto interessante. Appena sbarcati ci attende la guida che col bus ci porterà a fare il giro dell’isola e che ci spiegherà la storia dell’apartheid oltre che la storia dell’isola stessa. Le emozioni si susseguono anche perché la prima cosa che fa la guida è chiedere a tutti i presenti sul pullman di che nazionalità sono per poter ringraziare tutti i Paesi così rappresentati che hanno fatto pressione sul governo Sudafricano perché abolisse l’apartheid. Durante il giro si vedono la cava dei lavori forzati, la struttura in cui venivano tenuti i cani da guardia, l’ex ospedale e la base della II guerra mondiale e il paese in cui ora vivono i custodi, le guide, ecc, tutti ex detenuti ed ex guardie, perché, come ci ha detto la guida, a Robben Island non solo si parla della riconciliazione tanto predicata da Nelson Mandela, ma si pratica anche. Alla fine del giro si scende dal pullman per visitare il carcere di massima sicurezza. Qui la guida ci lascia per lasciare il posto ad un ex detenuto che ci fa visitare le varie sezione del carcere terminando con lla cella in cui visse Nelson Mandela. La visita è molto impegnativa psicologicamente, perché avere una guida che ti parla delle condizioni disumane in cui vivevano i detenuti in prima persona è molto forte, oltre che molto interessante. Sinceramente per rispetto non abbiamo fatto neanche una foto a Robben Island, non capisco tutti quei turisti che si sono fatti fotografare dentro le celle dei detenuti… L’isola sarebbe anche una riserva naturale, ma la nebbia l’avvolgeva così fitta che siamo riusciti a vedere solo qualche pinguino e una foca che faceva il bagno nel porto. Finita la visita si rientra al waterfront col traghetto. Il tutto dura circa 3 ore e mezzo. Visto che alla 12.30 circa siamo a Cape Town e visto che ieri ci è piaciuto tantissimo pranzare in una tenuta vinicola, decidiamo di andare a Costantia. Arriviamo nel giro di un quarto d’ora venti minuti, nel frattempo la nebbia si dissolve e va a finire che anche oggi diventa una splendida giornata di sole. Anche Constantia è molto bella, più turistica, ma comunque molto bella e comunque abbiamo mangiato molto bene anche se il servizio non era certo ai livelli di Boschendal. La comodità è che è veramente vicino al centro città, in pochi minuti si è in un luogo di pace e di tranquillità! Nel pomeriggio facciamo un giro del City Bowl di Città del Capo: quartiere islamico, Long Street, Green Market Square, Parlamento. A questo punto vorrei dire a tutti quelli che hanno scritto commenti entusiastici e affascinati su Bo Kaap e sul City Bowl sui vari diari di viaggio che ho letto o anche agli autori di certe guide quotatissime: ma siete impazziti??? Ma ci siete mai andati in una città veramente bella, con un centro storico veramente affascinante??? Fidatevi di me a Città del Capo di bello ci sono solo i dintorni di Città del Capo. Col senno di poi vi consiglio di dedicare 1 giornata per la penisola del Capo, 1 giornata vigneti + Waterfront, 1 Giornata Table Mountain + Robben Island e basta. Ultima cena al Waterfront e poi via in albergo a fere le valigie.

12/08 HOUT BAY – TWO OCEANS AQUARIUM … E RIENTRO A CASA

Anche stamattina è veramente inverno!!! Purtroppo piove fortissimo e questo fa saltare il programma della nostra ultima mattina in Sudafrica! Andiamo ad Hout Bay per fare la crociera fino a Seal island per vedere le foche, ma piove così forte, e il mare è così grosso e impetuoso che dobbiamo rinunciare. Ripieghiamo allora sull’Aquario dei due oceani che si trova sul Waterfornt. Sinceramente rispetto a quello che abbiamo viasto alla città della scienza di Valencia è una delusione…la vasche sono veramente troppo piccole, i pesci ci sembrano veramente in sofferenza! Finita la visita andiamo in aereoporto dove scopriamo che l’aereo che dovremo prendere una volta arrivati a Johannasburg per Francoforte è cambiato!!! La fortuna ha voluto che fosse un nuovissimo A380, è veramente gigantesco, purtroppo la Business non l’abbiamo neanche potuta vedere, è tutta al piano di sopra, mentre i comuni mortali entrano direttamente al piano di sotto economy… Comunque ci è andata bene: posti larghi, mini-lcd personale e intrattenimento in Italiano… e anche per questa estate la vacanza è finita!!!

RIFLESSIONI

Sicuramente è stata una vacanza interessante e completamente diversa da tutte quelle che avevamo fatto in precedenza (era la nostra prima volta in Africa a parte il Mar Rosso), e sicuramente è stata una vacanza meno svagata e meno a cuor leggero delle altre. Il livello di attenzione da tenere è sicuramente più alto rispetto ad altre vacanze on the road tipo gli Stati Uniti, ci sono posti da evitare assolutamente e altri in cui speri proprio di non rimanere a piedi con la macchina (tipo quando l’autostrada costeggia una Township). Da notare che il Tom Tom non era molto aggiornato (forse dopo tutti i lavori fatti per il mondiale di calcio, non era stato aggiornato con le nuove mappe!), quindi a volte ci ha fatto fare giri inutili e ci ha fatto perdere tempo, fortunatamente non ci ha mai portato in luoghi pericolosi (ma all’interno di una base militare invece di portarci a Chapman’s Peak!!!), ma a volte ha impegato almeno 10 minuti per agganciare i satelliti e questo alla sera in città può anche essere un problema se non hai un minimo di senso dell’orientamento e una cartina tradizionale alla mano!

Anche girare a piedi in città (o nei paesi) non è come girare per New York (tanto per citare alcuni diari di viaggio lontani dalla realtà!!). Alla sera alle 20.00 è buio pesto e di girare a piedi da soli non se ne parla, l’unico luogo dove puoi girare abbastanza tranquillo di sera a Città del Capo è il Waterfront, e l’unico paesino dove abbiamo fatto una passeggiata dopo cena è stato Hermanus.

Concentratevi sulla natura che è fantastica e non sulle città o i paesi, non ne vale la pena. Col senno del poi avrei senz’altro dedicato una giornata alla De Hoop Natural Reserve e a Cape Hagulas e una in meno a Città del Capo e a Oudsthoorn.

Noi abbiamo deciso per un tour Malaria Free, lasciando il Kruger per un’altra ipotetica vacanza con le Cascate Vittoria, altrimenti è fattibilissimo anche in 15 giorni, basta distribuire bene il programma.

Per quel che riguarda i prezzi, la stagione invernale ci ha sicuramente aiutato con i pernottamenti (riserva privata a parte, abbiamo speso da un minimo di 50€ a Storm River a un massimo di 100€ a Hermanus per strutture di ottimo livello, quasi tutti 4 stelle, per camera e colazione). I pasti non sono cari se si mangia nelle catene di ristoranti tipo la Two Oceans o la Ocean Basket, o nei locali tipo tavole calde – barettini con cucina (sui 10€ – 15€ euro a testa), se invece andate in un bel ristorante d’atmosfera, per fare una bella cenetta romantica, prendendo una bella bottiglia di vino si spende sui 25€ – 30€ a testa come in Italia.

L’inverno Sudafricano è una nostra primavera. Di notte abbiamo sempre acceso il riscaldamento ad eccezione di Cape Town, la costa è sicuramente più mite rispetto all’interno. Ovunque l’escursione termica è altissima: pensate che alla mattina alle 7.00 si fa il safari con tuta di pile, giacca a vento, guanti, berretta, plaid e borsa dell’acqua calda, poi quando rientrate a mezzogiorno si sta tranquillamente in costume da bagno a prendere il sole!!! Insomma portatevi un po’ di tutto, dal costume alla giacca a vento.

Per concludere ne vale sicuramente la pena, ma non è easy come spesso si legge. Ci porteremo sempre con noi le immagini degli animali (che emozione vedere i leoni sdraiati nell’erba a meno di tre metri da noi!) e della natura potente e impetuosa come il mare alla foce del Storm River o a The Head.

Se volete vedere le nostre foto collegatevi a www.monicaeluigi.it



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