Sud Africa, Swaziland e Cape Town: le pagine scritte giorno per giorno ai nostri familiari

Viaggio on the road in Sud Africa di Piera e Michele. Vi lasciamo i nostri ricordi così come li abbiamo vissuti, sensazioni, impressioni, inviati ai nostri familiari quasi ogni giorno appena avevamo a disposizione una connessione.
Scritto da: michipiè
sud africa, swaziland e cape town: le pagine scritte giorno per giorno ai nostri familiari
Partenza il: 03/05/2011
Ritorno il: 18/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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I notte: Graskop, Zur alten mine II notte: Kruger Park, camp satara III, IV notte: Kruger Park, camp ollifants V notte: Trees Too,Trees Too Guest Lodge VI notte: Mhlamanyati (Swaziland),Forrester’s arms VII notte: St lucia, Ingwenya Lodge (alloggio sconsigliato) VIII notte: Porth Elisabeth, The dondi lodge XI notte: Tsitsikamma National Park, Storms river mouth restcamp X notte: Swellendam, Marula Lodge XI, XII, XIII notte:Cape Town, Villa Costa Rose

SUD AFRICA 1

Ciao famiglia,

Stasera abbiamo la wireless fino alla camera così riusciamo anche a raccontarvi qualcosa di questa africa.

Dopo un viaggio di andata abbastanza pesantuccio…accidenti,non si riesce neppure a stendere le gambe sull’aereo, si sta pure un pó stipati… atterriamo a johannesburg! due orette tra ritiro bagagli e affitto macchina (una polo bianca) e si parte alla volta del blyde river canyon.

Il viaggio è lungo e ci porta a passare lungo strade che affiancano le township,le baraccopoli…si vedono casette minuscole,di lamiera attaccate le une alle altre;donne e uomini che camminano o siedono sul ciglio della strada mentre tornano dal lavoro in fabbrica o nei campi. uno sfondo che in qualche modo ci fa intravedere la povertà di qsta terra.

Arriviamo finalmente a graskop dove trascorriamo la prima notte in uno chalet di legno immerso nel verde,con il suo camino…molto romantico,sebbene un tantino umiduccio…è qui che faremo il primo incpntro con un animale della zona che ci costerà venti minuti di tempo per sbarazzarci di lui! si tratta di un grosso ma grosso brutto ragno che si metterà di mezzo tra noi e la porta di ingresso…comunque dopo diversi tentativi e qualche urletto ce ne sbarazziamo!!

La notte trascorre serena accompagnata dal sottofondo di qualche scimmietta che cammina sul tetto.

La mattina seguente facciamo colazione a base di buone marmellatine africane, thè e altre prelibatezze e ci dirigiamo verso il canyon.

Lo scenario che vediamo si fa sempre più bello a ogni point of view che visitiamo: cascate,rocce levigate che si incontrano con l’acqua,e infine uno straordinario canyon immerso nel verde intenso!

La sera arriviamo all’interno del kruger park dove alloggiamo in una dei bungalow capanna abbastanza spartano ma pulito. cena e a nanna presto visto che ci attende un morning drive con partenza ore 5 di mattina.

Qui rispetto al blyde la notte fa caldo,praticamente clima estivo. la mattina peró sulla jeep fa piuttosto freddo, tanto che siamo coperti con il provvidenziale piumino di marta e pile di frAncesca ( piera) e copertine varie che troviamo sulla jeep.

Quando ciminciamo il safari è ancora buio ma grazie alle luci delle torce facciamo il nostro secondo incontro con la fauna africana. questa volta uno straordinario incontro dato che proprio in mezzo alla strada sorprendiamo un gruppetto si leoncini che giocano e che riposano.. da trattenere il fiato!

Poi incontriamo giraffe,leoni,zebre,babbuini,impala,tutti animali che ritroveremo spesso anche nei giorni seguenti.

Durante gli altri safari che abbiamo fatto soli ci siamo imbattuti in gruppetti di elefanti e giraffe vicinissimi a noi.uno spettacolo spegnere il motore e rimanere in ascolto soltanto della natura e dei loro passi e del loro unico impegno nel mangiAre erba spostandosi da un albero all’altro..che pace!

Un altro incredibile incontro l’abbiamo fatto ieri, quando per una decina di minuti abbiamo seguito quello che credevamo fosse un leopardo ma che abbiamo scoperto essere il Ghepardo ( rispetto all altro ha la testa più piccola e un diverso colore delle macchie)

E poi rinoceronti,impala ( tantissim

I), bufalu,avvoltoi e altre razze di uccelli,gnu,etc.

Una scena divertentissima invece con le scimmiette al camp che aprono il frigorifero (che è posto all esterno) dei nostri vicini di bungalow e fregano il vasetto di yogurt pappandoselo sotto i nostri occhi!!

Oggi non abbiamo fatto molti incontri in safari,a volte puoi guidare anche per ore senza vedere niente o molto poco.. ma poco importa perchè gli scenari della savana sono favolosi.

StaserA siAmo usciti dal parco w dormiamo in un b&b particolarmente accogliente e carino,anche qui gli unici rumori sono quelli della natura intorno.

Domani ci dirigiamo nello swaziland,un piccolo stato governato da un re vestito di pelle di animali.. o almeno così abbiamo letto da qualche parte…

Bene,vi terremo aggiornati!

Un bacio a tutti!

Piera e michele p.s. abbiamo appena trovato un grillo in camera!poco male,stasera si dorme con la zanzariera!

SUD AFRICA 2

Se avete voglia di seguirci…

Stamattina ci siamo lasciati alle spalle il parco kruger e siamo partiti in direzione dello swaziland, uno staterello come vi abbiamo accennato ieri governato da un re e da una regina, confinante col mozambico e col sudafrica.

È un paese molto povero ma paesaggisticamente viene paragonato alla svizzera. la savana si è ritirata e ha lasciato il posto a un verde intenso,alberi,colline,montagne e qualche laghetto.l’aria è piacevolmente freschetta ma il sole scotta.

Il kruger è un mondo a sè,una riserva naturale grande 4 volte il veneto, sei isolato da tutto il resto.qui si riprende contatto con la realtà anche umana di qsto paese,sebbene più di “contatto” visivo piuttosto potremmo parlare.

Oggi eravamo praticamente gli unici bianchi per strada… fa un pó strano in effetti.

Ci sembra di capire che qui l abitudine ma anche la necessità (non esistono marciapiedi se non nei centri) è di camminare sul ciglio della strada:si incontrano mamme con neonati avvolti in un telo e portati sulla schiena,bambini delle prime elementari che con le loro divise tornano soli dalla scuola a casa attraverso sentieri o lungo la strada,lavoratori. lungo la strada ci si ferma anche per una sosta,per un riposino.

Nel centro dove ci siamo fermati oggi c’era una scuola cattolica creata dal rotary club, tantissimi bambini che giocavano sul prato davanti. alcuni ci guardavamo un pó perplessi,poi ci siamo scambiati un bel sorriso e un internazionale Ciao. accanto un market con esposta la foto del giovane re col torso circondato da un telo…non era una pelle di animale!!qsto re torna un pó ovunque,anxhe sui batik! i nostri carrefour sono decisamente all’avanguardia rispetto a questo market e altri in cui siamo entrati.. intorno tante bancarelle di legno dove si vendono verdure,pannocchie,frutta (ci compriamo 2 banane) e tanti oggettini. compriamo qsa e scambiamo due parole.

Nel pomeriggio arriviamo al nostro albergo, foresters arm. all’interno di un perimetro di filo spinato un grande giardino con piscina e camere molto belle con il loro camino. ci fa strano peró e un pó ci indispettisce il fatto che a portarci le valigie siano due donne.proviamo a prenderle noi ma se insistiamo forse le offendiamo e allora lasciamo fare.. qui ci si sente facilmente i Bianchi colonizzatori e a rafforzare la tesi un gruppo di turisti inglesi che prendono il sole sulle sdraio all’esterno.

Ora vi lasciamo che è quasi ora di cena; il sole tramonta alle 17.30 e si mangia a partire dalle 19.

Se le scorse notti chiudendo gli occhi continuavano a imporsi prepotenti le elefanti e giraffe,stanotte forse saranno i colori accesi di questo piccolo paese a farci da sfondo: il verde spumeggiante dei boschi e dei campi, il rosso della terra.

SUD AFRICA 3

Allora continuiamo!!

Trascorsa la notte nel bellissimo foresters arms coccolati dalla naturA e dal premuroso servizio riprendiAmo il viaggio,destinazione sta lucia.

Una piccola riflessione:alcune delle donne che abbiamo incontrato in qsti giorni hanno una particolare dolcezza nei modi e negli occhi, un senso materno unito quasi a una sorta di timore per non si sa bene cosa; gli uomini anche mostrano questa caratteristica, soprattutto nel tono della voce quando ci parlano;i bambini neri sono meravigliosi, tutti bellissimi e vivaci. fa specie vederli tornare da scuola da soli per la strada o nei campi.

Capiamo quando si dice dei loro “sorrisi generosi”..

Lasciamo l’interno dopo una visita al centro in cui vengono prodotte candele – c’è un uomo che ci mostra in pochi minuti come realizzare un elefante- e una breve sosta a manzini, un piccolo centro vero e proprio questa volta, piuttosto movimentato e decisamente lontano dai nostri stAndard. tutte costruzioni basse con diversi negozietti; anche qui siamo gli unici bianchi in giro ma nessuno ci presta attenzione se non una donna che ci ferma dicendo di Aver fame- le lasciamo una delle banane appena comprAte al mercato-

Ah, non vi abbiamo ancora detto niente sulle nostre conversazioni in inglese! niente male.. a parte quando annuendo fingiamo spudoratMente di capire sperando che basta l’altro abbia intuito il senso di quello che ci viene detto. a nostra difesa possiamo affermare che i neri hanno una cadenza che ricalca anche i loro dialetti africani, o almeno così ci pare.

Comunque, il viaggio oggi è proseguito abbastanza monotonamente sino all’arrivo a sta lucia.cittadina sul mare, ricca di localini e ristoranti, sta lucia si situa all’interno di una riserva naturale. qui a farla da principe è niente popòdimeno che l’Ippopotamo! sì, perchè i 5 fiumi che l’attraversano fanno da casa a questi bellissimi (almeno per noi) animali e loro ricompensano questa parte di terra rendendo con i loro escrementi le acque ricchissime di eccellenti pesci ( lo dice la guida…). comunque a noi gli ippopotami stanno davvero simpatici,soprattutto quando sbadigliano o si sgranchiscono aprendo le fauci immense. li avevamo già incontrati al kruger mentre in gruppo si sollazzavano al sole e spaventati da una fila di coccodrilli si erAno alzati di corsa rifugiandosi in acqua.qui peró i coccodrilli sono decisamente in minoranza!!

E poi… l’oceano, indiAno, che ha un qualcosa di maestoso, potente… così diverso dalla nostra culla, il mediterraneo. sarà anche il vento che soffia fortissimo sulla spiaggia e che quasi non permette di parlarci a darci questa sensazione.domani cercheremo di capirlo meglio raggiungendo la spiaggia di cape vidal che tra l’altro è quell della pubblicità del bagno schiuma di qualche anno fA! ricordate?

Una buona notte a tutti e a presto!!

SUD AFRICA 4

Siamo in partenza ma vi scriviamo due righe al volo! ieri abbiamo trascorso tutta la mattina sulla nella riserva e sulla spiaggia di cape vidal. il nome che porta la riserva

Sta a significare “meraviglia”. non ci siamo avventurati a fare il

Bagno,ma l acqua era calda e avremmo potuto. la spiaggia è sconfinata in

mezzo al verde, l’oceano romba insieme al vento e l,acqua crea un

Effetto di foschia se si guarda distante. bellissimo!

Nel pomeriggio abbiamo preso il volo sino a porth elisabeth…

Alla prox!! un abbraccio

Certo che stare a osservare il tramonto dal terrazzino di una oceanette è qsa di indimenticabile! proprio sotto di noi le onde si infrangono sugli scogli creando strani giochi d’acqua.

Un saluto ai vicini di casa, tutti con bicchiere e binocolo alla mano ( purtroppo peró non è ancora tempo di balene) ognuno sorridente nel proprio angolo di paradiso, la terrazza della semplice oceanette…

Anche noi abbiamo improvvisato un aperitivo con quello trovato allo shop: acqua tonica, cracker e prosciutti, noccioline.

Fuori ora fa freddo ma la giornata è stata calda, tersa, anche in estate comunque non c’è mai un caldo torrido.

Oggi all’interno di qsto parco ( tsitsikamma) abbiamo seguito due sentieri; il primo l’abbiamo dovuto abbandonare perchè arrivati a un punto di soli scogli non ci siamo sentiti di proseguire con le scarpe che avevamo;l’altro, un sentiero che iniziava nel bosco, continuava poi su un ponte di legno e infine diventava una ripida salita che ci ha portato sino alla cima da cui su una panchina per un’oretta buona abbiamo sovrastato questa favolosa riserva. uno strano e piacevole odore di qsa di dolce si diffondeva nel bosco… non abbiamo idea di cosa fosse.

Volevamo anche dirvi che abbiamo cambiato idea riguardo agli ippopotami… luigi ci ha svelato che sono gli animali che creano più incidenti in assoluto! pazienza, ripiegheremo a qsto punto sui coccodrilli, magari scopriamo il loro lato positivo!

Per il resto ancora due pensieri sulla strada che tanto ci colpisce: allora, riassumendo, il popolo nero sudafricano, almeno quello che abitualmente si trova a camminare sul ciglio di strade carrabili anche ad alta velocità lo fa per una serie di normali motivi accanto ad alcuni un pó bizzarri.

La strada infatti viene usata per:

Tornare o andare a lavoro, scuola

Luogo dove leggere il giornale

Parlare al cellulare

Fare stretching sul guardreil ( in realtà era un bianco)

Correre

Vendere oggetti fatti a mano,etc.

Farsi una pisa

Offrire birre, cellulari, piatti con cibo- a qsto proposito non abbiamo capito se offrono la merce in cambio di un passaggio o se usano la strada secondo la logica commerciale di vendere laddove c’è più passaggio di persone…

Tra poco torniamo al centro info da cui riusciamo a prendere campo e a inviarvi qsta mail. da voi il sole deve ancora tramontare, vi auguriamo quindi di poterlo godere come noi abbiamo potuto qui perchè certamente il sudafrica è straordinario ma la nostra terra offre altrettanti scenari di grande bellezza…

Buona serata a tutti!

P.s. si tralasciano volutamente alcuni piccoli dettagli ‘meno positivi’ che ogni viaggio comporta, tutti comunque facilmente superati 😉

Vi avevamo scritto di voler soprassedere su alcuni particolari meno “affascinanti”. tuttavia per amor del vero ci troviamo costretti a narrarvi la vicenda avvenutA ieri sera e che intitoleremo “incontri ravvicinati in oceanette”. per i più deboli di cuore si consiglia di passare direttamente al succesivo capoverso…

Dopo il memorabile tramonto/ aperitivo sull’oceano ci trovavamo seduti a leggere sul divano quando avvertiamo alcuni sinistri rumori provenienti dal bagno. inizialmente simili all’acqua che cade da un rubinetto o da una doccia. non ce ne curiamo sino a sentire un vero e proprio “splash” che ci comincia ad incuriosire e…alcuni squittii. ebbene, giunti in bagno troviamo una creatura marrone nel gabinetto che cerca di sopravvivere, si, proprio un topo, avete capito bene. certo sarà stato anche un innocente topolino di campagna, ma pur sempre un topo in casa! a completare l’incantevole quadro ecco apparire in sala anche uno piccino che corre qua e là nascondendosi dietro i mobili… nel frattempo quello nel gabinetto stava esalando gli ultimi respiri… per farla breve ci hanno spostato di alloggio ma siamo andati a dormire con uno strano stato d animo. io per dimenticare mi sono messa sotto le coperte e ho battuto tutti i record dormendo 10 ore consecutive.

Oggi abbiamo percorso la garden route, una strada che collega alcune località di mare piuttosto turistiche ma che non riescono a competere con le nostre. comunque abbiamo apprezzato la calma e il silenzio su una delle spiagge di sabbia fine di mossel bay.

Domani arriveremo finalmente alla città che tutti descrivono come una delle più belle esistenti al mondo, cape town.

Forse prima faremo anche un salto a cape aghulas dove l oceano atlantico si incontra con quello indiano, il punto più a sud del sudafrica. non sappiamo ancora peró perchè questa deviazione comporta almeno un centinaio di km in più. vedremo, la notte porterà consiglio…

Intanto una buona notte a tutti, con affetto.

P@m

SUD AFRICA 7

Ciao famiglia,

Continuiamo con i nostri racconti…

Questa mattina abbiamo deciso di non raggiungere cape aghulas alla fine.. il cielo era coperto e anche il proprietato del b@b ce lo ha sconsigliato.

Dunque viaggio verso città del capo con tappe a hermanus, luogo dove da giugno si possono vedere le balene anche da vicino ( naturalmente neanche l’ombra); un’incantevole spiaggia sulla quale eravamo gli unici a camminare; una simpatica colonia di mini pinguini. (ma che puzza!!!) purtroppo la giornata grigia non ci ha permesso di apprezzare del tutto la bellezza dei panorami. giusto per farvi un’idea si trattava di una strada a curve che aveva alla sua sinistra montagne e alla destra spiagge bianche o scogli.sembravano un pó i parenti alla lontana delle nostre 5 terre o della costa, ma più maestose, selvagge, specchio di una natura dirompente; le nostre terre sono più morbide, più dolci, più adatte ad accogliere l’uomo forse…

L’ingresso nella periferia di cape town appare desolante… km di baraccopoli, bambini che giocano sulle zone verdi accanto all’autostrada.

Poi sfolgorante la città, connubio di occidente e cultura africana, porto vivace ed esteso dominato da una montagna piatta, la table mountain e da altre 12 cime, i dodici apostoli.ne abbiamo fatto solo un piccolo assaggio finora con una passeggiata sulla spiaggia a campus bay al tramonto. l effetto è quello di una metropoli ma situata all’interno di un parco naturale di grande fascino.

Per oggi è tutto!

Dimenticavamo .. ci siamo guadagnati un upgrade in suite deluxe perchè nella stanza dove avremmo dovuto alloggiare c’era una perdita.. quindi per le prox tre notti avremo tutra per noi una stanza enorme con sala e bagno di lusso!!

Chiamiamola come vogliamo….

Buona notte!!

SUD AFRICA 8

…lo sapete che la table mountain è in finale per rientrare a far parte delle sette meraviglie del

Mondo? l abbiamo scoperto oggi salendovi con la funicolare non appena la nebbia che da stamattina copriva insistente cape town ha deciso di dileguarsi ( intorno alle 15).

La città era immersa in un grigiore assurdo e a poco a poco ha cominciato a svelare ogni sua parte (si dice che qui in uno stesso giorno possano presentarsi le 4 stagioni!e in effetti…): la costa e i quartieri sul mare come sea point dove risiediamo, il porto o water front dedicato alla regina vittoria e al consorte alfredo ( qsta è la zona più turistica della città piena di bei negozi, alberghi, ristoranti… creata apposta perchè la gente potesse girarvi in sicurezza; per certi aspetti simile al porto antico di genova), le spettacolari montagne che incorniciano la città, e i vari quartieri residenziali alle pendici della mountain.

Abbiamo atteso con ansia il sole tutto il giorno e una volta uscito abbiamo letteralmente corso per salire sulla funicolare.. siamo rimasti in cima alla table sino al tramonto, a godere ogni attimo di tanta bellezza e percorrendo alcuni sentieri più isolati. la montagna è alta 1066 metri. non sappiamo se meriti di rientrare nelle sette meraviglie, fatto sta che il quadro montagna + città è spettacolare.

Una buona notte e a domani per l’ultimo reportage!

CIAO SUDAFRICA!

Eccoci giunti all’ultima pagina scritta di questo diario di viaggio.

Un breve riassunto della giornata, forse una delle più belle….

Siamo stati al capo di buona speranza. per una parte si attraversa in macchina la riserva della table mountain passando in mezzo al verde e a spiagge incredibili, sino ad arrivare al capo di buona speranza, il punto più a sud ovest del continente africano. da lì “abbiamo” scelto di arrivare tramite un sentiero in salita a cape point fino al faro ( e figuriamoci se potevamo accontentarci di farci portare da una funicolare!). la scelta peró si è rivelata esatta. panorami mozzafiato e spiaggia da sogno che ci siamo limitati a osservare dall’alto dedicata a diaz.

La strada costiera del ritorno per un tratto è fatta di curve a gomito all’altezza di 500 metri, la chapman’s peak.

Il resto della seratA l abbiamo trascorso al porto questa volta non più coperto dalla nebbia ma potendolo ammirare con i colori del tramonto, e a cena in un tipico e simpatico locale africano per turisti, da mama africa!

Tra le cose, quest oggi è avvenuto il terzo incontro ravvicinato con la fauna del paese!! un babbuino( grande! grande!) ha aperto la portiera di dietro della nostra macchina per entrarvi, mentre noi dentro stavamo tranquillamente osservando il suo gruppetto che attraversava la strada con i piccini in groppa ai grandi.. aiutooo!! c’è scritto dovunque che sono animali pericolosi perchè se vedono il cibo diventano aggressivi… per fortuna una guardia che evidentemente li stava controllando ci è venuta in soccorso. pericolo sventato quindi!

Ora vi lasciamo, grazie per averci seguito costantemente, sia con la lettura sia scrivendoci… è stato bello raccontarvi un pó di questo paese, di quello che abbiamo potuto capire, senza dubbio più impressioni che verità. molte cose abbiamo rinunciato a volerle capire, forse come gli stessi abitanti di cape town che accettano che il tempo in una stessa giornata si modifichi incredibilmente più volte, dando niente per scontato e adattandosi serenamente a tutte le diversità che ogni giorno porta con sè.

Dunque è arrivata l’ora di andare a dormire, domani ci aspetta un lungo viaggio, buona notte a tutti!!

Piera e michele



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