Sud Africa on line

L’opportunita’ di questo viaggio, ce l’ha data i punti MilleMiglia Alitalia nel frattempo accumulati, grazie ai quali ci avrebbero permesso 2 voli per 2 persone a medio raggio, punti scadenti a fine 2007 che, pur potendoli sfruttare entro il giugno 2008, essendo noi dei girovaghi “a lungo corso” avremmo rischiato di perderli. Bene,...
Scritto da: Romic48
sud africa on line
Partenza il: 02/10/2007
Ritorno il: 24/10/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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L’opportunita’ di questo viaggio, ce l’ha data i punti MilleMiglia Alitalia nel frattempo accumulati, grazie ai quali ci avrebbero permesso 2 voli per 2 persone a medio raggio, punti scadenti a fine 2007 che, pur potendoli sfruttare entro il giugno 2008, essendo noi dei girovaghi “a lungo corso” avremmo rischiato di perderli.

Bene, fatta questa premessa, ci siamo anche resi conto che “scomodarci” per soli 3 giorni di visita del Cairo, (la capitale, da noi scelta) era un po’ poco ed allora abbiamo pensato bene di “attaccarci” anche il Sud Africa. A quel punto il problema era quello di metterci al lavoro con la “tastiera” per poter “incastonare” le coincidenze di circa 9 voli, fra quelli gratuiti e quelli a pagamento di altre compagnie aeree e prenotare “on line” hotel, auto e quant’altro. Una bella sfida per noi, Essendo anche alla prima esperienza nel realizzare un viaggio di ben 22 giorni circa e per giunta col “fai da te” , temevamo proprio di commettere, qualche “pasticcio”.

Invece, non solo ci siamo riusciti perfettamente, ma ci siamo pure divertiti un mondo, se avrete voglia e piacere di leggere il prosieguo del nostro personalissimo tour.

Il viaggio inizia con una lieta ed inaspettata sorpresa. A Malpensa, mentre eravamo gia stipati sul Jumbo-bus che ci avrebbe portati sotto l’aereo per il Cairo, veniamo chiamati ad alta voce da una affannata hostess che, scusandosi per la distrazione dimostrata ( sic! ) ci invita a riconsegnarle i nostri “boarding pass” di “economics flygths” per riconsegnarcene altri 2 , attestanti posti addirittura in “business class”. Caspita!! Penso subito,che fortuna che abbiamo e nel ringraziarla, mi sono sciolto in ossequiosi, sperticati quanto generici ringraziamenti rivolti a Lei, all’Alitalia, estesi a tutti i familiari, parenti, amici e conoscenti, ahahhh!!! Insomma alla Toto’..Tanto non costa nulla e fai felice tutti.. Ehehhhhh!! (In realta’ pensiamo che Alitalia, avendo prenotato anche alcuni hotel mediante il suo sito ci abbia voluto “premiare” , riservandoci 2 posti in business…Solo perche’ risultavano ..Non occupati..) Vabbe’ , spronati dal motto che a caval donato, non si guarda in bocca, ci siamo felicemente incamminati verso l’aeromobile.

Dopo aver visitato per 3 giorni il Cairo (Museo Egizio, Piramidi ed altro) in 8 ore di splendido volo (Egipt Air) su tutta l’Africa, puntualissimi siamo giunti alle 9 e 30 del mattino a Johannesburg, dove, poche ore dopo eravamo gia’ su un altro aereo della South African Airways in direzione Phalaborwa, Parco Nazionale del Kruger.

Uno dei piu’ grandi e ricchi parchi di animali di tutta l’Africa.(400 km di lunghezza per oltre 60 di larghezza che a brevissimo, verra’ allargato con l’inaugurazione dell’adiacente Parco Nazionale del Limpopo, di pertinenza del Mozambico, per diventare in assoluto l’area protetta piu’ grande dell’Africa.

Per 5 giorni pieni ci siamo immersi nella savana e nel bush a fare un bellissimo safari fotografico.(Anita alla macchina fotografica ha fatto piu’ di 600 foto ed io qualcosa come oltre 5 ore di video). Abbiamo anche trascorso un’intera giornata in una riserva privata , con pranzo finale a lume di falo’ e serpentelli che giravano sugli alberi che sovrastavano le nostre teste.

L’unico cruccio e’ stato quello di non aver potuto vedere gli amici Leo (pardo) e Rino (ceronte), fra i big five.

In compenso, pero’ abbiamo potuto “accarezzare” (si, proprio come si accarezza un “micione”) un bell’esemplare di Ghepardo, che subito dopo aver “apprezzato” le nostre carezze, (pareva proprio che ci facesse anche le fusa.. Ehehhh!!) ha pensato bene di andarsi a rifocillare, catturando un piccolo di Steinbock.

Alla fine del soggiorno al Kruger, con 2 voli, sempre della South African Airways, siamo giunti, a Citta’ del Capo.

A Cape Town, (bellissima citta’) nel prendere un taxi , per farci portare al WaterFront (vasta erea di fronte al Porto, pieno di centri commerciali ristoranti, spettacoli, shop vari, molto simile al “Porto Antico” di Genova, per chi lo conosce, ma moltiplicato almeno per 20) (in un angolo del porto “nidificano” anche le foche, ben visibili che a volte, giocherellano…Piu’ natura di cosi’…) abbiamo provato a “contrattare” (eh si ! anche qui nell’occidentale Sud Africa, bisogna praticare questo biblico rito) con Felix, questo il nome del taxista, piu’ o meno la mia ” giovane età ” ahahhh!!!! 2 mogli e 9 figli, di cui la seconda ha appena 30 anni !!! (ed io rivolto alla mia dolce, ma non piu’ giovane metà: vedi, le ho detto, scherzando, come sono piu’ fortunati, alcuni miei coetanei, a queste latitudini, non hanno che l’imbarazzo della scelta nell’accaparrarsi giovani “femmes”, e Lei, guardandomi con occhi compassionevoli: psss!! Tutti uguali, voi uomini!! Ehehhhhhhh!!!! ho sghignazzato io) dichiaratosi inoltre un ex- gangster ora pentitissimo,con un braccio tatuato, 3 anni di prigione a Robben Island, (tutto spiegatoci perfettamente da lui stesso) nello stesso periodo di Nelson Mandela (che lui asserisce di conoscere bene.. Mah!!) il quale alla domanda di quanto volesse per portarci ad Hermanus a vedere le balene, (in totale circa 260 km andata e ritorno) ha subito detto… wait…Quindi, prende il CB, chiama la sua centrale taxi e chiede il prezzo.

La centrale risponde 1500 Rand..(160 euro circa)..Lui ringrazia chiude il CB e dice a noi 1300 Rand, allora gli dico, facciamo 800 Rand e lui, Noooooo!!! It’s not possible !! Si, penso io, siccome ha fregato la sua centrale, vedo se posso “contrattare” al meglio: alla fine dopo il solito tira e molla, ci siamo accordati per 1000 Rand.

Ok, penso , anche un po’ cinicamente,oltre ad aver spuntato un buon prezzo,ci siamo pure affidati ad uno che in fatto di “sicurezza”,(urka!!) dovrebbe sapere il fatto suo e (si fa per dire) ci dovrebbe anche saper tutelare (naturalmente molto in teoria ehehhhh) dalla microcriminalita’ che qui purtroppo e’ presente, rassicurando nel contempo la moglie, che mi era sembrata un po’ titubante (?) Appuntamento quindi alle 9,00 di mattino del giorno dopo, presso il nostro Hotel, cosa che Felix esegue puntualissimo, con una lussuosa BMW (non era lo scassato taxi del giorno prima (al che penso giustamente che durante la notte Felix abbia fregato l’auto a qualcuno e… Te la volevo vedere mia moglie, anche lei, nella prigione di Mandela a Robben Island!!! Ehehhhh!!! Ahahhhh!!! Nulla di tutto questo. La BMW era sua, acquistata usata che utilizzava per i viaggi extra (appunto come il ns/ nei giorni di riposo dal servizio taxi).

Tranquillizzati, in una giornata bellissima, col cielo azzurrissimo, partiamo per andare a vedere le balene. Lungo il tragitto ,Felix fa il perfetto cicerone e ci spiega le peculiarita’ di tutti i paesi che attraversiamo.

Dopo circa un’ora e mezza giungiamo ad Hermanus e lo spettacolo che si presenta davanti a noi e’ di una eccezionalita’ unica!!!!. Nella baia 5 – 6 balene, davanti a moltissima gente che, con binocoli, video e cannoni fotografici ammirano questa straordinaria scena delle balene che con il caratteristico sbuffo, passano da una parte all’altra della baia (pur restando abbastanza lontane dalla costa) e che a volte si immergono alzando la tipica coda che sparisce sott’acqua. Come se non bastasse, mandavano anche in visibilio i tantissimi bambini, ma anche noi adulti, con applausi a scena aperta quando qualche balenottera, giocando, si sollevava dall’acqua e sbatteva il suo megagalattico alone.(Sono prevalentemente delle megattere) Immediatamente imbraccio il mio video e mi precipito a conquistare una posizione sulle rocce, piu’ a picco sul mare per poterle filmare meglio. Mi acquatto come un tricheco ed aspetto che qualcuna si avvicini di piu’ alla costa per poterla meglio riprendere.

Purtroppo, mi accorgo subito che buona parte di coloro che come me si sono appollaiati sulle altre rocce, sfoderano qualcosa come quasi mezzo metro di obiettivi fotografici supportati da robusti treppiedi. Perbacco, penso, qui la partita e’ persa e mi accontento di riprendere quello che posso. Ad Hermanus, siamo stati diverse ore, ma dalle ore 14/15 circa in poi, le balene cominciano a diradarsi forse si immergono per riapparire il mattino dopo.

Piu’ che di passaggio, si deve parlare di sosta e le balene, in questa baia ricca di plancton, si trattengono da giugno fino agli inizi di novembre,dopo di che’ i simpatici mammiferi prendono la via del continente antartico per continuare a nutrirsi nell’abbondante grill del circolo polare. Noi comunque, soddisfatti di questo eccezionale evento, mai visto prima d’ora, sul tardo pomeriggio rientriamo felicemente in albergo.

Il simpatico Felix si e’ dimostrato disponibilissimo ed era premurosamente attento alle nostre esigenze. Tanto che a volte gli affidavo tutto il mio armamentario video-fotografico e lui come un buon cagnone San Bernardo, mi seguiva. Ehehhehhh!!! Addirittura mi stava per seguire anche sulle rocce, al che’ l’ho fermato e gli ho detto: guarda che se cadi in acqua , con i tuoi 130 kilogrammi circa , rischi di fare la balena e mi tocchera’ pure filmarti…Ehehhhh!! Mi ha sorriso, ma non so se in cuor suo, avra’ pensato:.. C’hamma fa’ pe’ campa’!!! Alla sera siamo andati a cenare da “MAMA AFRICA”(sempre pienissimo, bisogna prenotare almeno un giorno prima) notissimo ristorante (etnico/turistico) in Long Street (quasi centro di Cape Town) dove ci hanno proposto una grigliata mista di carne di Coccodrillo, di Kudu, (somiglia ad un cervo) di Steinbock (e’ una specie di antilope) di struzzo ed una salamella composta da tutte le carni di altri animali tra i quali il facocero, il tutto corroborato da una buona bottiglia di vino della Road Wine.

Ebbene, abbiamo riflettuto molto prima di ordinare, perche’ molto perplessi per il gusto, soprattutto per il coccodrillo (mai mangiato),il kudu, sapevamo di essere buono, perche’ l’avevamo gia’ assaggiato in un ristorante del Kruger, ma possiamo dirvi che abbiamo mangiato tutto volentieri, perche’cucinato e servito in modo eccezionale e la carne aveva gusti molto delicati.

Ad esempio, ci siamo meravigliati come la carne di coccodrillo, contrariamente a come si potrebbe immaginare, sia abbastanza chiara.

(Per coloro che comprensibilmente potrebbero storcere il naso, diciamo subito che, avendolo preventivamente chiesto, ci e’ stato detto che sono di allevamento) Il tutto ci e’ costato 44 euro (22 euro a testa!!!) Neanche una pizza in Italia sob!! Abbiamo inoltre cenato confabulando con una coppia di austriaci di Vienna ed abbiamo notato che anche loro, fra una parola e l’altra, si sono piacevolmete “spazzolati” la grigliata.

In questo Paese il flussso turistico e’ veramente multietnico, ad esempio, abbiamo visto dai giapponesi, ai cinesi, agli indiani, ai russi, agli arabi (molti) non parlando di brasiliani, americani, tedeschi, inglesi e olandesi, ma pochi ci sembra viaggino individualmente, tutti con viaggi organizzati.

I pochissimi italiani che abbiamo incontrato, erano anch’essi con Tour Operator e quasi tutte coppie in viaggio di nozze. O in gruppi incentive.

Ci han pero’detto che i nostri connazionali, vengono preferibilmente qui in luglio e agosto ed a Natale/Capodanno. Abbiamo invece incontrato e fatto amicizia con alcuni imprenditori italiani che vivono qui ormai da 30 anni e piu’ (proprietari di Hotel, Guest House, Gioiellerie, tutti felici di aver abbandonato il nostro paese, ma tutti nostalgici (come sempre) e desiderosi di parlare con italiani,ma il loro italiano ha ormai evidenti inflessioni tedesche/olandesi) Per i prossimi giorni, sempre con il mitico Felix, abbiamo gia’ programmato Cap Point, il Capo di Buona Speranza, dove s’incontrano i 2 Oceani e la visita alla colonia di Pinguini di Boulder Il viaggio a Robben Island, (150 Rand a test = euro 16,50 circa) , l’isola/prigione, appunto di Madiba,(come affettuosamente chiamano qui il grande Mandela) dove una guida, ex prigioniero politico anche lui, ci avrebbe mostrato la vera stanza-prigione di Mandela e di altri e spiegato come erano riusciti a resistere per 27 anni in una mostruosa prigione durante il famigerato regime dell’apartheid. … Ahinoi!!! , abbiamo dovuto disdirlo, a causa di una giornata piovosa, ma soprattutto delle pessime condizioni dell’oceano.

Ci siamo accontentati di visitare il piccolo museo dedicato all’apartheid, ( a sx del ponte levatoio, nelle adiacenze dell’orologio, 2° piano, entrata gratuita) (quello significativo e’ a Johannesburg) con foto, testimonianze e scritti dell’epoca recente. Molto toccante leggere e vedere dalle foto, come esseri umani, boeri/afrikaner (prevalentemente calvinisti), trattassero una maggioranza di altri esseri umani con segregazioni che rasentavano la follia, tutto in virtu’, anche di una supposta e falsa “verità” religiosa secondo la quale veniva asserita una certa superiorita’ bianca su quella nera. Vabbe’ questa purtroppo e’ storia…Quella brutta, come tante altre, sperando almeno che le future generazioni la tengano nella dovuta considerazione.

Siccome avevamo ancora del tempo, siamo andati a visitare il grande Acquario di Citta’ del Capo,(200 metri dal Waterfront) (76 Rand a cranio) vasto e ricchissimo di tante specie marine,il cui pezzo forte e’ il pasto degli squali Tigre dalle mani di 2 subacquei, che lasciava senza parole tantissimi bambini ma anche noi adulti per la relativa violenza (ormai abituati)i con la quale strappavano di mano la preda, mostrando tutta la loro “famelica” dentiera.

A sera ci siamo concessi, anche noi, una eccezionale cena a base di pesce all’ Ocean Basket, una catena di ristoranti, qui a Cape Town,(ma non solo) specializzati in piatti marini, che ci ha fatto leccare letteralmente i baffi, al termine di un’enorme grigliata di tenerissimi e freschissimi scampi, calamaretti, ciuffetti di calamaretti, soglioline che si frantumavano come grissini, il tutto corredato da un fumante riso Pilaf accompagnato da croccanti patatine ed annaffiato da un gustoso ottimo vino bianco locale.(pensate il tutto a soli 190 Rand, equivalenti a circa 20 max 21 euro !!! No, non a persona, ma come totale!!! Roba da fare …L’abbonamento!!! Che America ..Venire qui con l’euro forte.) (In questo ristorante , come nell’altro rinomato Willoughby & Co, situati sempre nel WaterFront, nell’ora di punta, h. 19/20,30 circa, bisogna fare molta coda, soprattutto per coloro che non prenotano, ma anche coloro che hanno prenotato, possono vedersi passare avanti gruppi di persone appena giunte, pur senza prenotazione, se il tavolo che si e’ appena liberato e’ comprensivo di quel numero di posti. E”, a ns/ parere un bel strano modo di procedere…Cmq…Tant’e’… Ed anche se lo “zinzo” si fa sentire, bisogna rassegnarsi a fare pure 3 quarti d’ora di attesa..Se va male.. Ed in piedi..Sob!!!) Dopo questa piacevole cenetta, la chicca finale e’ stata quella di aver degustato un ottimo caffe’ espresso (ristretto e con schiuma..Caspita!!!) a gusto italiano (non quella “roba” annacquata che sa prevalentemente di..Liquirizia..Se ti va bene..Ahhhhahh!!) a 8 Rand, poco meno che da noi, da Nino’s. (si trova a circa 100 mt dall’Ocean) Non si capisce bene se i titolari siano italiani, perche’ quelli che servono sono tutti neri, ma possiamo assicurarvi che abbiamo trovato il miglior caffe’ espresso, di tutto il Sud Africa.

Alle 22, 30 circa, dopo una bella passeggiata lungo le illuminatissime banchine del porto, abbiamo chiamato un taxi per farci riportare in Hotel. (costo medio dai 50 ai 53 rand per la zona del Garden (Union Street) Ma come in tante citta’ del mondo, soprattutto di notte, trovi i furbetti. Una volta a bordo, ci siamo accorti che il taxista o chi per esso, aveva “taroccato” il tassametro il quale faceva delle grosse “galoppate” di prezzo e lui, avendo chiesto di dove fossimo,continuava ad “intrattenerci”, dicendoci in pratica, ” ah.. Italiani brava gente” . Dopo quasi 1 km di questa litania, mi son fatto coraggio e gli ho detto che si, forse eravamo anche della brava gente, ma non eravamo certamente dei fessi, facendogli notare che nel suo “counter” c’era qualcosa che non andava e pregandolo quindi di riportarci dove ci aveva fatto salire. Lui a spergiurare che non era vero ed io a dirgli di riportarci li, altrimenti chiamavo la “police”. Dopo un lungo sbraitare ci ha riportati alla partenza, (ovviamente senza beccare l’ombra di un quattrino) dove c’erano altri taxi in attesa, ai quali abbiamo raccontato quanto ci era capitato. Il tassista di prima, forse preoccupato che avremmo potuto realmente chiamare la polizia, ha pensato bene di ingranare la marcia e… Partire a razzo!!.. Gli altri tassisti, hanno voluto essi stessi chiamare la “police” (secondo noi, l’han fatto, preoccupati di evitare uno “sputtanamento” della categoria) alla quale, anche a loro, abbiamo dovuto raccontare il fatto. E pensiamo si siano incaricati di identificare costui. Alla fine i gendarmi, ci hanno salutato scusandosi dell’accaduto. Il nuovo tassista che ci ha accompagnato, ci ha spiegato che realmente ci sono colleghi stupidi che di notte (ma anche di giorno) applicano queste truffe. A dimostrazione che tutto il mondo e’ paese e bisogna purtroppo vigilare. Il giorno successivo, sempre accompagnati dal mastodontico, ma onesto Felix, che “noleggiatolo” nuovamente per tutto il giorno (costo 80 euro in totale) (ma che la sera prima non era disponibile,, ahiahiahi..Perche’, ci ha poi spiegato, era andato a trovare la sua “mami” ) siamo andati a visitare la Peninsula del Capo con accesso al parco di “Cape of Good Hope” (entrata 55 Rand a testa = 6 euro + o -) con salita al faro di Cap Point e vista sul Capo di Buona Speranza, la punta del continente nero (in realta’ l’estrema punta, spartiacque fra Atlantico e Indiano, e’ Cap Aghulas) Alla sommita’ di questo faro, con lo sguardo sospeso verso l’infinito, ho voluto immaginare il consolidarsi invano davanti agli occhi dell’immenso Continente Antartico ed il suo vastissimo Circolo Polare cosparso di Iceberg, lontano oltre 6000 km. (a proposito… Nei giorni precedenti e’ stato avvistato (e, dicono, per la prima volta a queste latitudini!) un grosso iceberg. (Forse a riprova del surriscaldamento del pianeta).

Al ritorno siamo andati a visitare la simpaticissima colonia di Pinguini di Boulder. (costo entrata 25 rand a testa = 2,7 euro) Questi comicissimi pennuti, sono una razza endemica delle coste del Sud Africa e fanno parte della razza “Jackass”.(lingua afrikaner? Boh!) Cosi’ chiamati perche’ pare che il loro grido, abbia una vaga somiglianza con il raglio dell’asinello… Ehehhhh, (durante la nostra visita, però, non hanno aperto becco), ma li abbiamo filmati e fotografati si, e tanto, nella loro caratteristica e buffa camminata. La parte divertente di questa bella giornata e’ stata quando, nel salire al faro di Cap Point, abbiamo letto un cartello che diceva di stare molto attenti ai Babbuini, che si aggiravano nei dintorni e che assalivano le persone che stessero, nel frattempo, mangiando.

Mi porto quindi avanti e preparo la mia videocamera per riprenderli, quando, dietro una curva coperta da cespugli, vedo qualcosa muoversi, subito mi nascondo ed inizio a riprendere. E con mio divertito stupore, mi accorgo che invece del cercopiteco, stavo riprendendo quella “dolce ” babbuina di mia moglie che stava sopraggiungendo…Ahahhhhhhhh!!! A pomeriggio inoltrato, sulla via del ritorno, ci siamo fatti portare ad Hot Bay, per fare uno spuntino sul locale affacciato sul porto pescherecci e sbirciare fra un boccone e l’altro le tante foche che facevano piroette, fra i vari barconi, per spazzolare i residui di pesca buttati a mare dall’equipaggio. Il giorno dopo , ci siamo fatti accompagnare a prendere la tintarella “strapaparanzati” , in una spiaggia fra le piu’ belle ed esclusive di Klifton Bay a circa 8 km dalla citta’, sempre in taxi, (50 rand per tratta) (purtroppo a Cape Town, come si e’ gia’ capito, non esistono trasporti pubblici, intesi, quali, bus, tram, filobus, o altro. Ci si sposta prevalentemente , se non esclusivamente, sulle migliaia di taxi, spesse volte, auto molto vecchie, ma a prezzi abbastanza accessibili.) Di spiagge, a Klifton Bay, ce ne sono 4 in tutto, incastonate fra le rocce dell’oceano a poche decine di metri l’una dall’altra, tutte con sabbia finissima e bianchissima, ed ognuna (ci e’ stato spiegato) e’ frequentata da una tipologia di turisti: gay, belle donne, turisti in generale, famiglie con bambini.

Con il dovuto rispetto per le altre “categorie”, ma ho insistito con mia moglie per andare fra le…Belle donne… Ehhehhhhhh!!!!! (per inciso: a prendere il sole, eravamo solo bianchi…E (belle)bianche, gli unici neri , erano quelli che affannosamente, si spostavano di spiaggia in spiaggia, trascinandosi sul groppone, pesanti frigo (raffreddati con barre di ghiaccio) per vendere Coca Cola, birre, aranciate ed altro.. ho quindi pensato che questo la dice lunga, su chi, realmente, sta bene ed ha i soldi in Sud Africa. E’ certo cmq che il potere ora ce l’hanno i neri.

Una bellissima giornata con sole e cielo azzurro (oseremmo dire cobalto) ed una temperatura di circa 28 gradi.

A ottobre in Sud Africa e’ primavera (in pratica il nostro fine marzo/aprile) e vi e’ una esplosione di colori. Uno dei periodi, ci dicono, fra i migliori per visitarla.

Abbiamo pure pensato di allungare questa divertente e piacevolissima vacanza, (chiamiamola pure un “sacrificante” riposo ahahhh!!) (chissa’ quante “parolacce” ehehhhhh!!! ci arriveranno dai nostri amici che scrivono:… Ed io lavoro…) purtroppo, ci rendiamo conto che non siamo in camper per decidere , come e’ ns/ consuetudine, le tappe del ritorno, perche’ abbiamo gia’ tutti gli altri voli prenotati. Per tipi come noi, che girano l’Africa Occidentale e Medio Oriente, per oltre 3 mesi, in camper appunto, e’ una vera disperazione far durare una vacanza appena 22 giorni… Uhuhhhhhh!~!! La promessa e’ comunque quella di ritornarci, soprattutto per vivere, qualche mese, nei bellissimi parchi pieni di animali, estendendo la vacanza in Namibia, Botswana e Mozambico. A questo riguardo, approfittiamo per chiedere se, qualche fine conoscitore ed esperto viaggiatore di possa segnalarci in Europa (pensiamo che in Italia non ce ne siano) siti di serie compagnie di navigazione cargo che effettuano trasporti di auto o camper per e dal Sud Africa. Terminiamo ed a corredo di questo nostro personalissimo e sfizioso viaggio, con la speranza di non aver omesso, alcun utile dettaglio ad altri che volessero organizzare un viaggio in quelle terre (o anche solo per una mera, ma necessaria, conoscenza) vorremmo terminare, citando purtroppo il vil denaro (che, checche’ se ne dica) tutti noi, dobbiamo, volenti o nolenti, doverci rapportare. Bene, in circa 22 giorni, visitando 2 nazioni, l’Egitto (in verita’ solo il Cairo) ed il Sud Africa, abbiamo speso in totale 4.900 euro circa. Ovvero 2.450 euro a testa. Abbiamo incontrato diverse coppie che con i Tour Operator, per 3 settimane (18 gg) circa , facevano + o – lo stesso nostro giro (al posto del Cairo facevano 3 gg.A Mauritius o in Namibia) ci hanno riferito che hanno versato nelle casse delle rispettive agenzie di viaggi, la bellezza di circa (+ o -) 4.500 / 4.600 euro a testa !!!! Questa ultima nostra “postilla” non vuol essere affatto una nota polemica nei confronti di qualcuno, ma un contributo in piu’ per poter capire, l’enorme potenzialita’ del turismo on line. Certo, sappiamo che non tutti i luoghi, possono essere raggiunti e visitati con il fai da te, ma oggi una buona fetta del mondo, la si puo’ visitare, cogliendo le risparmiose opportunita’ che offre il web.

Per quanto ci riguarda, l’unico “cruccio” e’ che l’e-tourism, si e’ “affacciato” un po’ avanti negli anni, ma, e’ nostra intenzione (come si suol dire).. Portarci… avanti.

E’ quindi proprio il caso di dire che ” il vero peccato è …Morire” Ringraziamo tutti coloro che ci hanno voluto leggere e ci scusiamo qualora li avessimo tediati.

Una cordiale buonanotte ..Dal Sud Africa Michele & Anita miross@tiscali.It



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