Sud Africa e Swaziland in coppia

Uno splendido viaggio in autonomia all'insegna della natura. Breve racconto di viaggio per farsi un'idea su tempi e costi
Scritto da: Fef
sud africa e swaziland in coppia
Partenza il: 02/08/2014
Ritorno il: 16/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Abbiamo deciso di fare un viaggio in Sud Africa per poter passare qualche giorno immersi nella natura ma senza doverci affidare a un’agenzia di viaggi come succede per altri paesi africani. Il Sud Africa ci sembrava il più facile e accessibile e così è stato. Ce lo siamo fatti in tranquillità, non abbiamo avuto problemi di alcun genere, è abbastanza economico e tutti sono gentili e parlano in inglese. Mi sembra anche la meta ideale per un viaggio in famiglia. Noi eravamo in coppia ma vista la quantità di ore passate in macchina, sarebbe stato bello fare il giro anche in compagnia.

Abbiamo fatto un viaggio di 2 settimane toccando le seguenti destinazioni: Cape Town – Hermanus – Santa Lucia – Swaziland – Kruger

1° GIORNO Volo Venezia – Dubai – Cape Town con arrivo nella tarda mattinata

Abbiamo noleggiato subito una macchina prenotata dall’Italia con rentalcars (160€ per 5gg) e in un’ora eravamo già al Dutch Manor Hotel. Si tratta di un boutique hotel con 6 stanze in un palazzo del 1800 molto carino. Abbiamo passato il tardo pomeriggio nella zona del porto anche se le condizioni meteo non erano delle migliori.

2° GIORNO

Abbiamo passato la mattinata in giro per la città (tutto a piedi) e dopo pranzo ci siamo prenotati una visita delle Township principali con un’agenzia locale (Hiltonross – 30€) contattata la sera prima. Non si può dire che la visita sia stata bella anche perchè l’abbiamo fatta sotto il diluvio universale ma sicuramente è stata una cosa interessante e toccante. Vedere che esistono ancora certe situazioni fa riflettere.Ci sono venuti a prendere con un furgoncino (eravamo insieme ad un’altra coppia) e ci hanno portato a vedere le Township principali con tappa in una “casa” e pure da uno stregone

3° GIORNO

Abbiamo lasciato il tempaccio di Cape Town alle nostre spalle e in macchina siamo andati prima a Cape Agulhas e poi ad Hermanus. I panorami della zona sono molto belli, le distanze limitate e le strade molto poco trafficate per cui la giornata è stata rilassante. Abbiamo passato il tardo pomeriggio ad avvistare le balene dalle costa, bellissimo! Ce n’erano ovunque. Abbiamo passato la notte ad Hermanus dormendo nel B&B 78th on the 5th. La casa è fuori dal centro e la camera era un po’ freddina però molto bella e comoda. Dal letto si riusciva a vedere il mare e gli spruzzi delle balene. Abbiamo fatto un’ottima cena in centro in un ristorantino consigliato da un tipo incontrato per strada.

4° GIORNO

Dopo aver passato la mattinata a passeggiare lungo la costa e ad avvistare le balene, ci siamo avviati nuovamente verso Cape Town facendo tappa in tutti i paesini lungo il percorso. Ovviamente la tappa più bella è stata a Betty’s bay a visitare la riserva dei pinguini. Abbiamo concluso la giornata con la visita a una tenuta vinicola di Stellenbosch e conseguente assaggio di vini. Ci voleva! Vino buono e prezzi dignitosi

5° GIORNO

Giornata dedicata alla visita del Capo di Buona Speranza con tappe lungo il tragitto. Bellissima giornata. La colonia di pinguini di Simon’s Town è più bella di quella di Betty’s Bay e vi abbiamo passato più tempo perchè il posto è molto carino e ci sono un sacco di pinguini che gironzolano tra gli scogli e la sabbia bianca. Anche il parco del Capo è bello, ci sono dei panormai fantastici. Ci gironzolano molti struzzi e babbuini. Di nuovo abbiamo deciso di concludere la giornata con un aperitivo lungo la costa guardando il sole tramontare nel mare. La zona balneare appena a Sud di Cape Town (Hout Bay) è piuttosto ricca e non sembra di essere in Sud Africa ma molto bella.

6° GIORNO

Lasciamo Cape Town alle 9.30 con un volo Mango Airlines di due ore che ci porta a Durban. Di nuovo molto velocemente noleggiamo la macchina che ci accompagnerà per il resto della vacanza. In questo caso abbiamo deciso di prendere una macchina più robusta sapendo che avremmo fatto molto sterrato. Ci hanno dato una Wolkswagen con tettuccio apribile comodissima. In un paio di ore abbiamo raggiunto il Wendy’s Country Lodge a 25km da Santa Lucia. Il lodge era molto carino e in linea con tutte le recensioni lette online. L’unica nota dolente era la distanza dal paese di Santa Lucia. Percorrere la strada di notte non è una bella esperienza e così abbiamo preferito cenare sempre nel lodge per stare più tranquilli. Ottima cucina! Arrivando in zona verso le 14.30 non siamo riusciti a partecipare subito alla gita in barca per cercare gli ippopotami ma siamo comunque andati a farci un giro a Santa Lucia. Il paese è molto turistico, pieno di ristoranti e negozietti. E’ comodo se c’è bisogno di fare qualche acquisto (come nel nostro caso che abbiamo dimenticato il binocolo in Italia!). Poco oltre il paese, seguendo le indicazioni per lo Sky Boat Club, si può raggiungere la costa e fare una bella passeggiata in un’area dove si possono vedere facilmente sia ippopotami che coccodrilli. Merita di sicuro una visita con la luce del tramonto.

7° GIORNO

Abbiamo organizzato un’uscita accompagnati al I-Singamaliso Wetland park. Il parco può essere visitato autonomamente e senza problemi ma abbiamo preferito farci accompagnare per poter avere qualche informazioni in più sulla zona e sugli animali. La ragazza che ci ha accompagnati era molto gentile e dedicata completamente a noi per cui abbiamo potuto fare tutte le domande che volevamo e farci portare anche in certe zone piuttosto che altre (lavorava per il Wendy). All’uscita dal parco ci ha accompagnati all’imbarcadero e da lì siamo partiti per la tanto desiderata gita in barca. Tutte le gite partono dallo stesso punto, durano due ore e hanno lo stesso costo quindi tra un’agenzia e l’altra c’è poca differenza, cambiano sole le barche (più o meno grandi). SIa i coccodrilli che gli ippopotami sono facilmente avvistabili quindi ti lasciano tutto il tempo di ammirarli, fotografarli ecc. SI tratta proprio di una gita rilassante e bella. Consiglio di scegliere quella del pomeriggio per avere una luce migliore (quella del tramonto)

8° GIORNO

Avendo poco tempo a disposizione, abbiamo deciso di non visitare il Hluhluwe-Imfolozi Game Reserve e spostarci a Nord per raggiungere il Kruger il prima possibile. Questa è stata una giornata di trasferimento. Purtroppo ci siamo affidati al navigatore e ci ha fatto entrare nello Swaziland dalla parte sbagliata anzichè da Golela. Ce ne siamo accorti troppo tardi per poter tornare indietro e quindi ci siamo “accontentati” di passare tra montagne, strade sterrate e deserte. Mi aspettavo un paese più povero del Sud Africa ma più legato alle tradizioni e al passato. In realtà non mi ha lasciato niente. Abbiamo attraverso una zona montagnosa con pochissima gente e niente da vedere. L’unica consolazione è stato il Forester’s Arm dove abbiamo cenato e dormito (25 km da Mbabane). Il servizio è ottimo. Avevamo una camera con il caminetto pronto per essere acceso e mentre eravamo a cena, qualcuno si è occupato di mantenere vivo il fuoco. La sala da pranzo è molto accogliente e servono un’ottima cena accompagnata da pane fatto in casa, dolci ecc. Davvero ottima e romantica.

9°-10°-11° GIORNO

Destinazione Kruger! Partiamo con calma e tentiamo di vedere un po’ la zona in cui siamo (compresa la Ezhulvini Valley che dalle guide sembrava così interessante) ma le impressioni del primo giorno vengono confermate. Ci avviamo quindi verso il Kruger senza perdere altro tempo Prima di entrare nel parco abbiamo fatto la spesa nella cittadina di Malelane e abbiamo fatto bene perchè gli shops del parco sono abbastanza limitati nell’offerta. Abbiamo preso tutto il necessario per cene, spuntini, colazioni e soprattutto per gli immancabili barbeque! Ogni bungalow ha la propria griglia quindi di sera si vedono molteplici fuochi nei prati. Bello. E’ un peccato non approfittarne

Siamo entrati dal Malelane gate alle 15.00. Ci rimangono 3 ore per arrivare al campo di Skukuza dove passiamo la prima notte. Durante il tragitto abbiamo l’occasione di vedere già gli animali principali, ottimo inizio! Per calcolare le distanze e i tempi di percorrenza all’interno del parco, bisogna considerare il limite dei 50km sulle strade asfaltate e di 40km sulla sterrate ma secondo noi è impossibile andare a queste velocità se ci si vuole godere il panorama e soprattutto riuscire ad addocchiare gli animali

La scelta dei campi e dei bungalow è stata condizionata dalla disponibilità. Noi abbiamo prenotato a giugno quando ormai erano quasi tutti esauriti quindi abbiamo dovuto fare una notte in ciascun campo passando da Skukuza a Letaba e concludere a Satara. Avremmo voluto fare una notte all’Olifant ma dopo aver letto le recesioni contrastanti tra Olifant e Letaba, ho avuto l’impressioni che il Letaba fosse migliore. Inoltre al Letaba avevamo un bungalow perimetrale mentre all’Olifant no. Col senno di poi dico che è stato un po’ un errore. I bungalow sono tutti molto simili e non fa differenza essere sul perimetro. A meno che il bungalow non si affacci veramente sul fiume, una posizione o l’altra non fa differenza. Secondo me quello che conta è avere un bungalow con cucina e utensili ( ci sono anche bungalow con la cucina ma senza utensili, non proprio comodi direi) in modo da essere autonomi poi per il resto sono tutti simili e spartani uguali. Devo dire che quando ci siamo svegliati al Letaba, fuori dai bungalow c’erano scimmie e antilopi che gironzolavano tranquillamente e questo mi è piaciuto. Ma la terrazza e la vista che si hanno dall’Olifant sono davvero meravigliose. Noi ci siamo fermati per pranzo e ci saremmo rimasti per più tempo a guardare il panorama se fosse stato possibile.

12° GIORNO

Abbiamo passato l’ultimo giorno girando come matti alla disperata ricerca del leone e ce l’abbiamo fatta! alle 16 passate quando ormai ci stavamo arrendendo perchè dovevamo uscire dal parco, abbiamo incontrato due splendide leonesse lungo la strada che portava a Skukuza. Abbiamo concluso il nostro safari con qualche splendida foto e poi siamo partiti in direzione Hazyview. Non si tratta neanche di un paese ma solo di una zona di passaggio dove abbiamo passato la notte. 24h su 24 ci sono camion in trasnito che trasportano metalli pesanti da una miniera, creano traffico, rumore e sono veramente fastidiosi

13° GIORNO

Sveglia e colazione con calma e poi partenza per l’ultima giornata africana. Abbiamo fatto un giro a Graskop, a Pilgrim Rest (con un’inutile tappa al God’s Window) e poi ci siamo messi in viaggio per Johannesburg dove abbiamo preso il volo del ritorno in tarda serata. Sono contenta di non aver perso tempo a visitare il canyon nella zona a Nord di Graskop. Dopo aver visto il Grand Canyon o quello della Namibia, ho avuto la sensazione che quello Sud Africano fosse abbastanza insignificante.

COMMENTI GENERALI

Alcune indicazioni sui costi:

– 1 litro di benzina 14R – solo alcune autostrade (nuove) sono a pagamento

– pranzi e cene da 5 a 35€ (35€ nel ristorante fighetto sul porto di Cape Town)

– camera di hotel o B&B da 30 a 60€. Tutte belle e accoglienti.

– per visitare i parchi credo che convenga sempre pagare il biglietto/fee giornaliero e non fare la Wild Card a meno che non si passino veramente tanti giorni nei parchi.

– non sono necessarie macchine 4×4 per girare negli sterrati dei parchi (per lo meno nella stagione secca) ma visto il costo moderato delle macchine a noleggio, consiglio di prendere almeno macchine di categoria media

– prima di entrare nei parchi conviene farsi la spesa nei supermercati fuori. Ricordarsi di comprare la legna per il barbeque! Si trovano i pacchetti pronti di carbonella/carta.



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