Su e giu’ per la Thailandia 2

Premetto che in Thailandia sono stato svariate volte, la prima nel 1977 (chi ha avuto come me la fortuna di aver visto Phuket in quel periodo, con pochissimi turisti e tutto coperto di foreste di alberi di caucciu', farebbe bene a non vederla ora), e ogni volta ho cercato di aggiungere qualche posto nuovo alla mia conoscenza del paese. Qualche...
Scritto da: Giancarlo Rossi
su e giu' per la thailandia 2
Partenza il: 01/02/2002
Ritorno il: 28/02/2002
Viaggiatori: in coppia
Premetto che in Thailandia sono stato svariate volte, la prima nel 1977 (chi ha avuto come me la fortuna di aver visto Phuket in quel periodo, con pochissimi turisti e tutto coperto di foreste di alberi di caucciu’, farebbe bene a non vederla ora), e ogni volta ho cercato di aggiungere qualche posto nuovo alla mia conoscenza del paese.

Qualche suggerimento: Le isole a sud di Phuket, facenti parte della provincia di Trang (Ko Hai, Ko Kradang, Ko Mok) sono bellissime e non c’è quasi nessuno perchè sono molto piccole, senza strade e con solo uno o due piccoli resort per isola. Belle spiagge.

Ko Samui è, si sa, trasformata in una seconda Phuket senza averne ne’ le belle spiagge ne la stessa acqua chiara, ma la zona di Mae Nam, stranamente, e specialmente per chi viaggia in coppia o cerca di evitare il caos di Chaweng, si è mantenuta quasi come la Thailandia di tanti anni fa: Piccoli resort con bungalow frontemare e ristorantini che la sera mettono i tavoli in spiaggia e offrono pesce fresco a costi accettabili.

Poi, senza andare lontano da Bangkok e dover optare per la brutta Pattaya, c’è l’isoletta di Ko Samed, a tre ore di bus da Bangkok, dove le spiagge sono belle, sabbia bianca bella fine, e per chi ama il pesce, decine di ristoranti che la sera mettono tavoli in spiaggia esponendo il pesce fresco a prezzi svariate volte piu’ economici di Phuket o della carissima Krabi.

L’unico piccolo inconveniente e’ che si pagano circa 5 euro per entrare nell’isola perchè e’ parco nazionale e che i resort piu’ piccoli non garantiscono l’elettricità per 24 ore.

Infine un piccolo ricordo piavevole: normalmente, e non ho mai capito perchè, quando trovi un italiano che si è aperto un albergo o un ristorante all’estero, son fregature sicure. Se la bistecca costa 4 euro al ristorante tedesco, al ristorante irlandese o che ne so, in una qualsiasi steak-house, all’italiano costa 8-10 euro, logicamente senza offrirti tutto il ben di dio di contorno al piatto come fanno quelli che ti fanno pagare meno.

Questo viaggio ho voluto anche visitare Sukhothai, una delle vecchie capitali della Thailandia, dove chiunque va in Thailandia dovrebbe sostare minimo due giorni da tanto è bella, grande e offre piu’ da vedere delle supervisitate Chiang Mai e Chiang Rai.

Qui ho avuto la fortuna di conoscere Paolo, un italiano che ha vissuto per anni in Vietnam, e adesso, insieme alla moglie tailandese Pin Thong, ha aperto un piccolo resort piccolo ma bellissimo, vicino alle rovine della città vecchia.

Bei bungalows con aria condizionata e bagno, piccolo patio con tavolino e sedie fuori, una bella piscina per rinfrescarsi, il giardino curatissimo pieno di piante, e 700 bath (18 euro) con colazione per due persone.

E poi lui è persona squisita che fa di tutto per farti sentire come di casa. Per chi volesse andarci, il numero di tel/fax è 055-633284 il cell, 01-9627698/7278660, e-mail: orchid_hibiscus_guest_house@hotmail.Com.

Il posto si chiama Orchid Hibiscus, e non fate caso se vi dicono quando arrivate con il bus o l’aereo che non esiste, è perchè lui non vuole aver a che fare con gli intromettitori che convogliano i turisti negli alberghi.

Termino qui, suggerendo a tutti di andare tranquilli in questo paese bellissimo, non pericoloso, ma di non andare solo dove mandano i depliants turistici.



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