Su e giù per il Portogallo 2

Viaggio on the road in un paese che può offrire molto, dalla natura alle città, dal mare alla gastronomia... e che, tra l’altro, è ancora abbastanza economico
Scritto da: Redeyes5
su e giù per il portogallo 2
Partenza il: 08/08/2015
Ritorno il: 22/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Un viaggio on the road in Portogallo, un paese che ci affascina da diversi anni e che può offrire molto, dalla natura alle città, dal mare alla gastronomia… e che, tra l’altro, è ancora abbastanza economico.

Quest’anno abbiamo deciso di intraprendere un viaggio on the road in Portogallo, un Paese che ci affascina da diversi anni e che può offrire molto, dalla natura alle città, dal mare alla gastronomia… e che, tra l’altro, è ancora abbastanza economico.

SABATO 8 AGOSTO

Partiamo con un volo Ryanair da Bologna alle 16.30 (costo a/r per due + 1 bagaglio da 20 kg circa € 415), e arriviamo dopo circa 2 ore e mezza a Porto; il Portogallo ha un’ora in meno rispetto all’Italia, pertanto arriviamo poco dopo le 18.

Ritiriamo molto velocemente i bagagli, acquistiamo all’aeroporto una SIM Vodafone per utilizzare internet (14 giorni 15 euro) e con 7 euro a testa compriamo un biglietto valido 24h per tutti i mezzi. Con la metro viola raggiungiamo in circa 40 minuti la stazione di Bolhao, e poi con la linea gialla scendiamo a Marques dove abbiamo prenotato per due notti un appartamento a circa 60 € totali.

La zona, anche se non nel centro storico, è molto tranquilla e fortunatamente pianeggiante!

Depositiamo i bagagli nell’appartamento, accompagnati da una gentile signora che, tra portoghese e spagnolo, ci spiega le regole della casa e siamo già pronti ad uscire per la cena, direzione Ribeira!

Non essendoci troppe indicazioni, dalla cattedrale alla Ribeira ci perdiamo in un dedalo di viuzze molto caratteristiche, ma alla fine arriviamo alla piazza principale!

Il colpo d’occhio è fantastico: le casine colorate, il ponte Dom Luis in ferro tutto illuminato, gli artisti di strada, i pescatori sul Douro, i ristoranti pieni di gente… e sull’altra sponda la scintillante Vila Nova de Gaia, con le cantine di vino Porto dalle insegne scintillanti e il lungofiume brulicante di persone.

Siamo affamati, perciò ci buttiamo in uno dei ristorantini all’aperto, io voglio assaggiare una Francesinha, il piatto tipico della città: un toast a strati con una fettina di carne, formaggio, un uovo strapazzato sopra, il tutto innaffiato con salsa alla birra!! Pesante, particolare ma non male.

Abbiamo ancora le forze per una passeggiata lungo il Douro, fino al Ponte Dom Luis.

Il Ponte, costruito sul progetto di un allievo di Eiffel, dopo che il disegno elaborato da quest ultimo fu rifiutato, è stato realizzato con lo stesso materiale della famosa torre parigina, a cui infatti assomiglia molto come tipo di architettura.

La struttura presenta due piani: quello inferiore è dedicato al transito delle auto, quello superiore è percorso dalla metropolitana; entrambi i piani possono essere percorsi dai pedoni. Decidiamo quindi di salire gli scalini e di percorrere il ponte dall’alto in modo da avere da una parte la Ribeira illuminata e dall’altra Vila Nova de Gaia e il Monastero Sierra de Pilar!

Scattiamo una marea di foto e poi torniamo al nostro appartamento, siamo davvero cotti!

DOMENICA 9 AGOSTO

Oggi tutta la giornata sarà dedicata alla visita, abbastanza approfondita, della città di Porto, che abbiamo apprezzato moltissimo, soprattutto per le chiese barocche, gli azulejos molto ben conservati ma anche per tanti altri posticini originali che vado a raccontare!

La prima tappa della giornata è la stazione ferroviaria di Sao Bento, molto famosa per i pregiati azulejos che ricoprono tutte le pareti dell’atrio principale; ne approfittiamo per fare colazione (sono le 9.00 ma i bar in giro stanno tirando su le serrande ora e questo è l’unico con le brioches già sul bancone!) e a tal proposito segnalo che le brioches sono tutte abbastanza buone, specialmente i bomboloni ripieni (bolinhas) e le ciambelle con lo zucchero, i famosissimi Pasteis de nata (piccole sfoglie rotonde ripiene di crema)..e poi il caffè!! Buonissimo, come quello italiano! Ma a un prezzo decisamente diverso, che varia dai 50 ai 90 cent!

Proseguiamo poi per Praca Libertade, ampia ed elegante con bellissimi edifici in stile classico e tanti localini all’aperto, fino ad arrivare alla Torre dos Clerigos con l’omonima chiesa. Visitiamo entrambe, con una splendida vista a 360° sui tetti della città, sul ponte e su Vila Nova.

Attraversiamo la città fino a raggiungere la Igreja do Carmo e la Igreja das Carmelitas, due chiese che mi hanno colpita per le facciate esterne ricoperte parzialmente dagli azulejos, per gli opulenti interni barocchi, ma soprattutto perché la nostra guida segnala che proprio fra queste due chiese si trova la casa più stretta del Portogallo e mi incuriosiva vederla!

Dopo aver visitato entrambe gratuitamente, ci ritroviamo davanti alla Livraria Lello e Irmao, diventata famosa perché si dice abbia ispirato J.K.Rowling per l’ambientazione della biblioteca nei libri di Harry Potter; è diventata talmente famosa che ora per entrare è necessario fare il biglietto (prezzo modico di 3.50€, come un po’ tutto in città) nel gabbiotto di fronte all’entrata, mettendosi in fila anche con una mezz’ora di anticipo rispetto all’orario di apertura.

Nonostante questo, è assolutamente imperdibile per l’architettura gotica, la scalinata che sinuosamente si snoda verso il secondo piano e per le bellissime vetrate colorate.

Concludiamo la mattinata con la visita alla Cattedrale, un’imponente costruzione in stile romanico (evitiamo l’entrata a pagamento) con un bellissimo terrazzo affacciato sulla città e, infine, con una passeggiata sul Ponte Dom Luis per avere la vista sulla Ribeira di giorno e godere dei colori pastello delle case affacciate sul Douro.

Dopo un’insalata veloce sul lungofiume raggiungiamo il Palacio de Bolsa, inerpicandoci per le viuzze ripide e strette. La visita al palazzo è obbligatoriamente con guida in lingua portoghese, inglese o spagnolo.

Prenotiamo quella in inglese al prezzo di 7.50€ a testa, un po’ costoso rispetto al resto di Porto, ma li vale tutti!!! Visto che abbiamo circa 45 minuti di attesa, ci rechiamo a visitare la Igreja de Sao Francisco (3.50 € a persona).

La visita comprende l’entrata al museo, con la cripta dove sono custoditi i resti di illustri personaggi portoghesi e alla chiesa stessa che, al contrario di ciò che ci si possa aspettare dal nome del santo a cui è intitolata, è un tripudio di oro, statue e decorazioni molto barocche! Assolutamente imperdibile!

E’ ora di cominciare la visita al Palazzo della Borsa! La guida, che è molto preparata e parla un ottimo inglese, ci accompagna alla scoperta di questo edificio che oggi ospita diversi tipi di eventi pubblici e privati; le stanze visitabili sono tutte interessanti e incredibilmente curate, ma quella che ovviamente attira di più i turisti è l’ultima: LA SALA ARABA! Non vi voglio svelare nulla, ma posso dire che, dopo aver visitato innumerevoli palazzi e ville in Italia e all’estero, questa sala si posiziona al numero 1 della mia personale classifica di gradimento!

Esco a malincuore da questo incredibile posto e decidiamo di andare un po’ fuori al centro per vedere lo stadio del Dragao, la squadra di calcio della città. Evitiamo il tour dello stadio perché in passato ne abbiamo fatti già tanti e ci concentriamo sulla struttura esterna e sullo store dove acquistiamo qualche souvenir con lo stemma della squadra.

E’ ancora metà pomeriggio e non siamo ancora del tutto stanchi per negarci una passeggiata in Rua Santa Caterina, la via dello shopping che però ci lascia un po’ delusi per la presenza massiccia di catene internazionali e per la chiusura quasi totale di bar e pasticcerie dove ristorarsi un po’.

Molto bella invece, la Capela das Almas, che incontriamo appena usciti dalla metro, interamente ricoperta di azulejos perfettamente conservati, e i marciapiedi lastricati a mosaico, che ritroveremo anche a Lisbona.

Decidiamo di tirar dritto fino a cena recandoci a piedi a Vila Nova de Gaia, attraversando il solito ponte Dom Luis, stavolta al piano inferiore, dove due “pazzi” intrattengono i turisti tuffansodi nel fiume…

Dall’altra parte, la Ribeira è ancora più bella e il lungofiume è tempestato di cantine che si dedicano da secoli alla produzione e al commercio del famoso vino Porto. Non siamo interessati alle visite guidate nelle cantine, ma ci concediamo un aperitivo da Sandeman, con un bicchiere di Porto bianco e un cocktail sempre a base di Porto.

La luce del tramonto rende tutto speciale, anche se il vino è un po’ troppo pesante per i nostri gusti!

Rimaniamo su questa sponda del fiume per una cena a base di pesce, tra cui le famosissime e onnipresenti sardinhas asadas, godendoci un tramonto infuocato sul Douro e sulla zona Riberinha… e così salutiamo Porto, una cittadina che ci ha sorpreso moltissimo, capace di offrire al turista posti emozionanti e unici al mondo…

LUNEDì 10 AGOSTO

Stamattina ci rechiamo nuovamente in aeroporto dove abbiamo prenotato un’auto a noleggio per 7 giorni; dopo il disbrigo delle formalità legata all’assicurazione e al ritiro dell’auto siamo pronti alla partenza!

Sottolineo che, rispetto ad altri noleggi l’abbiamo trovato abbastanza costoso… per una utilitaria 5 porte (nel nostro caso una Panda), 7 giorni, copertura assicurativa totale senza franchigia, più guidatore aggiuntivo abbiamo speso 589 € … non proprio economico! Quando si viaggia in Portogallo è molto importante assicurarsi che l’agenzia di noleggio vi abbia attivato il dispositivo ViaVerde in auto per poter addebitare sulla carta di credito i pedaggi che si incontrano lungo il percorso, altrimenti occorre andare in posta a pagarli entro 5 giorni e diventa molto scomodo!

Avevamo stabilito da casa di fermarci come prima tappa a Braga, per la visita al Santuario Bom Jesus do Monte, ma per qualche strano motivo stamattina non ne abbiamo voglia (la visita è piuttosto impegnativa) e quindi decidiamo di saltarla…

Passiamo quindi direttamente a Guimaraes, una delle città più importanti e la più antica del Portogallo, infatti come recita la scritta appesa alle mura “AQUI NACEU PORTUGAL”. Il paesino è molto carino e caratteristico, curato e pulito, con il castello e il palazzo del Duca di Braganca a dominare il centro storico medievale fino al Largo de Oliveira, una graziosissima piazza ricca di negozi e ristoranti.

Ci fermiamo a pranzo in un baretto fuori dalle mura per assaggiare qualche specialità locale a un prezzo molto molto modico! Prossima tappa Agueda ed Aveiro, non prima di passare dall’hotel che abbiamo prenotato per una doccia ristoratrice, oggi si sono sfiorati i 35 gradi…L’hotel “Residencial Castro”, senza troppe pretese, ha due letti matrimoniali, bagno privato, è molto silenzioso e pulito e il prezzo è ottimo: solo 30 euro a notte! Aspettiamo metà pomeriggio e ripartiamo, direzione Agueda, la città degli ombrelli fluttuanti!

Il paesino di Agueda è diventato famoso grazie a questa installazione di ombrelli “galleggianti” sopra le vie del paese, che assicurano, oltre ad un colpo d’occhio fantastico soprattutto per chi ama fare fotografie, anche una bella ombra rinfrescante in queste torride giornate!

Diversamente da queste due o tre vie ricoperte di ombrelli, lampioni e panchine colorati, purtroppo Agueda non offre granchè, perciò fatte le foto (per cui vale la pena assolutamente venire qui), ci spostiamo ad Aveiro!

La cittadina è chiamata la “Venezia del Portogallo”, anche se, a dir la verità, in comune con la Serenissima ha ben poco! Aveiro è caratterizzata da un sistema di canali che circondano il centro storico e che i portoghesi hanno dedicato a delle gite turistiche effettuate con delle gondole (a motore) al prezzo di 10 euro a persona.

Decidiamo di seguire il corso del canale a piedi senza prender parte alle gite in barca e scopriamo un centro storico molto carino, con edifici colorati, casette di pescatori, piazzette tranquille e scorci deliziosi… un po’ kitsch e “costruito” forse, però vale un paio d’ore della giornata!

Decidiamo di andare ad ammirare il tramonto alla Praia de Barra, a circa un quarto d’ora di auto da qui, anche perché siamo curiosi di vedere il mare… e soprattutto di sentirne la temperatura!

Nelle adiacenze dei parcheggi cominciamo a vedere una gran quantità di surfisti, tipico di queste zone! La spiaggia è bellissima, cinta da dune di sabbia bianca…il colore dell’acqua non riusciamo bene a vederlo perché il sole è di fronte a noi e molto basso all’orizzonte… ma riusciamo a sentire quanto sia congelato l’oceano! Diciamo che qui, ci è sembrata circa 15-16 gradi… dopo nemmeno un minuto i piedi cominciano a farci male e quindi usciamo subito!

Ceniamo ad Aveiro, con un piatto improbabile di tagliatelle ananas, uva e gamberi… l’unica cena insoddisfacente della vacanza.

MARTEDì 11 AGOSTO

Ripartiamo molto presto stamattina dopo un’ottima dormita, direzione COIMBRA! Purtroppo la giornata non sembra bellissima, è tutto coperto, sembra debba piovere da un momento all’altro…, ma da una parte almeno ci riprendiamo dal caldo torrido degli ultimi giorni! Un vecchio detto portoghese sostiene che Coimbra studia, Braga prega, Porto lavora e Lisbona si diverte! E’ facile capire quindi per cosa sia famosa Coimbra, infatti ha una delle più prestigiose università d’Europa, nonché la più antica del Portogallo! Ci dirigiamo subito in biglietteria, per prenotare l’ingresso alla famosissima biblioteca, per evitare che vengano occupati tutti gli orari di visita… per fortuna riusciamo ad entrare col tour delle 9.30! All’interno è proibito fotografare purtroppo, ma la visita vale il prezzo del biglietto (9.50€ a testa): la biblioteca è in stile barocco e raccoglie migliaia e migliaia di antichissimi volumi. Ogni sera, i tavoli della biblioteca vengono coperti con dei teli che li proteggono dal guano dei pipistrelli che vivono nelle sale dell’edificio; questi hanno l’importante funzione di mangiare tutti gli insetti che altrimenti rovinerebbero i libri qui custoditi. Con il biglietto della biblioteca è inoltre possibile visitare gli interni dell’università, compresa la sala degli esami, la cappella e molto altro! Quando usciamo, finalmente fa capolino un po’ di sole, e noi torniamo ai piedi della città per visitare il centro storico. Coimbra è molto frenetica e trafficata e come tante città del Portogallo sembra un po’ trascurata, ma in realtà il centro è molto interessante.

Dopo aver faticosamente trovato parcheggio, cominciamo la nostra visita dalla Igreja de Santa Cruz, che domina la Praca 8 de maio, il fulcro di Coimbra.

La chiesa è molto particolare, con un arco barocco davanti al portale d’entrata ricco di statue e di guiglie e un interno splendido, ornato di azulejos e legni dorati!

Ci incamminiamo per le ripide stradine ricche di negozietti di souvenir, fino a superare l’Arco di Almedina, vecchio accesso alla città fortificata, per arrivare alla Sé Velha, l’antica cattedrale, in stile romanico. Ci accontentiamo di osservarne l’imponente facciata esterna e decidiamo di godere di questa vista pranzando in una “baguetteria” lì di fronte.

Terminiamo la nostra passeggiata al Largo di Portagem, una bellissima piazza abbellita da aiuole fiorite che culmina nel ponte con vista sul fiume e sui monasteri dell’altra sponda… rifacciamo tutto il percorso all’indietro e recuperiamo la macchina. Il giro nella parte nord è giunto al termine, con 3 ore e 40 di viaggio raggiungiamo l’Algarve, dove resteremo per 6 giorni.

Alloggiamo a Portimao, nella zona dentro, un po’ lontana dal mare, ma tanto abbiamo in previsione di essere molto in giro perciò nessun problema! Le prime due notti le avevamo già prenotate nel b&b “La Maison de Luis” gestito da due ragazzi spagnoli al prezzo di 50 euro a notte.

Inizialmente volevamo spostarci 4 giorni in Spagna, ma abbiamo cambiato i nostri progetti, decidendo di restare qui, per dedicare più tempo all’Algarve, una regione che merita molti più giorni e che può offrire paesaggi stupendi! Constatiamo però, che trovare un posto per dormire in zona ad agosto a un prezzo onesto, è come cercare un ago in un pagliaio… per fortuna i nostri host conoscono una signora che per 60€ a notte ci affitta un piccolo appartamento a pochi metri da quello di Luis, completo di tutto! Un vero affare, a parte il materasso di pietra, caratteristica un po’ del Portogallo in genere (a meno che non si alzi il budget da spendere…).

Ceniamo al ristorante da Teresinha, con porzioni abbondanti e cibo buonissimo, facciamo una passeggiata e poi a nanna, siamo cotti!

MERCOLEDì 12 AGOSTO

Ci svegliamo di nuovo con un tempo bruttino, nuvole, nebbiolina … non promette nulla di buono! Decidiamo quindi di non andare al mare e dedicarci alla scoperta della costa ovest e del Parco nazionale dell’Alentejo; leggiamo sulla guida che nel paese di Odemira c’è l’ufficio turistico che gestisce il parco, quindi ci dirigiamo qui.

Durante il viaggio non possiamo evitare di pensare che sarebbe stato bello fermarsi un po’ di più in questa regione (la più grande d’Europa), che rispecchia la vera anima del Portogallo… si attraversano campi coltivati, prati con mandrie di mucche e capre allo stato brado, e paesini di casette bianche con i mulini a vento.

Arriviamo ad Odemira, paesino in pieno stile alentejano e prendiamo cartine a materiale informativo; decidiamo di salire a Vilanova de Milfuentes per poi ridiscendere verso sud fino a Cabo Sao Vicente.

Prima tappa alla Praia do Almograve, una bellissima scogliera a picco sul mare con roccia scura e una piccola baia; dietro di noi un paesaggio di rocce color ocra e licheni, sembra di essere in un altro mondo! E’ il primo contatto che abbiamo col paesaggio incredibile dell’Algarve e rimaniamo senza parole.

Notiamo anche che su uno sperone di roccia c’è un nido di cicogna, molto frequente qui in Algarve, ma siamo fuori periodo e infatti dentro vediamo un gabbiano!

Dopo circa 45 minuti di camminata, è ora di pranzo. Su Tripadvisor troviamo un ristorante, con prezzi abbordabili e ottime recensioni, o Pescador. Proviamo dei gamberoni alla griglia come antipasto e una zuppa di pesce e verdure squisita oltre che abbondante! Spendiamo circa 50 euro, un po’ tanto per la media portoghese, ma li vale tutti.

Ci riposiamo un po’ in una piccola baia sul mare che troviamo lungo la strada, ma il tempo è grigio e l’oceano gelido, quindi preferiamo continuare il giro, verso il punto panoramico di Cabo Sardao.

Anche qui scogliere bellissime e molto alte, il vento forte sembra farti perdere l’equilibrio e non puoi che sentirti piccolo di fronte a questo paesaggio stupendo.

Facciamo ancora qualche sosta per fotografare alcuni dei paesini che attraversiamo fino ad arrivare dopo molto tempo a Cabo Sao Vicente.

Il cabo è famoso per essere uno dei punti più a sud del Portogallo oltre per il bellissimo faro a strapiombo sul mare.

Qui la scogliera è molto diversa, non è scura e frastagliata come quelle che abbiamo visto oggi più a nord, è bianca e dritta quasi fosse tagliata di netto! Finalmente si apre il cielo, le nuvole e la nebbiolina vengono spazzate via per lasciare posto a un tramonto sul mare che lascia senza fiato. Il vento è fortissimo quindi ricordatevi la giacca a vento e anche una sciarpa, altrimenti rischiate di prendere un accidente!

Passiamo la serata in centro a Portimao e poi al porto che però non ci è piaciuto granchè.

GIOVEDì 13 AGOSTO

Finalmente il sole! Ne approfittiamo per scoprire finalmente il mare dell’Algarve!

Andiamo a Praia da Rocha, la località balneare più famosa, con una spiaggia molto ampia, sia attrezzata che libera, tantissimi locali e ristoranti sulla spiaggia e ovviamente tanta tanta gente.

Sicuramente è meno selvaggia rispetto ad altre spiagge, però a me non è dispiaciuta e le falesie in mezzo al mare sono comunque stupende! A proposito del mare, è utile sapere che l’Algarve risente molto del fenomeno delle maree: l’acqua inizia a salire verso le 10.30 della mattina e cresce di parecchi metri in altezza, ma soprattutto si “mangia” almeno tre metri abbondanti di spiaggia… quindi attenzione a lasciare asciugamani e borse incustoditi!!! In concomitanza con l’alta marea, comincia anche a soffiare il vento che, in alcuni casi, diventa davvero fastidioso!

Verso le 18 invece, il mare comincia a ritirarsi, questo per me è il momento migliore della giornata, il vento si ferma, la spiaggia si svuota, l’acqua è calma e incredibilmente più calda… diversamente, la temperatura si aggira sui 19 gradi, una vera sofferenza per noi abituati almeno a 22 – 23 gradi!

Restiamo a Praia da Rocha tutta la mattina, facendo foto e tentando di fare il bagno, ma senza risultati…

Pranziamo in uno dei ristoranti sulla spiaggia con una vista incredibile, i prezzi non sono nemmeno troppo esagerati! Per il pomeriggio decidiamo di andare ad Algar Seco, località Carvoeiro, cittadina molto turistica, ma carina e piena di locali!

Algar Seco è un insieme di formazioni rocciose color ocra, a picco sul mare, che si possono visitare a piedi e, inutile dirlo, è un paradiso per i fotografi! Restiamo un po’ a contemplare l’orizzonte seduti su queste rocce, volendo c’è anche un bar ristorante ma non ci fanno sedere senza consumare cibo, perciò decidiamo di tornare verso Carvoeiro. Mentre passeggiamo, ci fermiamo ai vari stand che offrono i giri in barca per le grotte e decidiamo di prenotare quello completo, con circa una trentina di grotte e la possibilità di avvistare al largo i delfini (35 euro a persona).

Ci prendiamo un cocktail come aperitivo poi rientriamo a casa per prepararci a uscire per la sera, direzione Silves!

Silves è un paesino arroccato su una collinetta, dove proprio in questi giorni si svolge la fiera medievale che ripercorre il proprio passato di dominazione moresca; Ceniamo (molto lentamente) con una grigliata di carne, poi iniziamo a passeggiare fra i banchetti che vendono lampade, borse, accessori e giocattoli a tema, ristoranti e banchetti che vendono carne e birra servita in stoviglie di coccio in stile medievale.

Ogni tanto la nostra attenzione viene attirata da spettacoli e balli folkloristici, ci sono anche 3 personaggi che, dietro pagamento, ti permettono di scattare una foto con una civetta, un gufo o un pitone… sono stupendi, ma la cosa mi mette un po’ di tristezza… invece, inaspettatamente, troviamo proprio qui in mezzo al caos, un nido enorme costruito su una sorta di canna fumaria, con dentro addirittura 2 cicogne!!! Siamo veramente contenti, finalmente le abbiamo viste!

VENERDì 14 AGOSTO

Oggi ci spostiamo nella zona di Lagos, uno dei paesi più importanti dell’Algarve, con spiagge favolose!

Il nostro itinerario parte da Praia Dona Ana, veramente molto suggestiva, con falesie alte e ripide sul mare color verde smeraldo.

La spiaggia è molto ampia e a mezzogiorno è ancora piena solo per metà quindi si sta molto bene! Con la bassa marea, camminiamo in mezzo alle scogliere con l’acqua alla vita (ed è già una sofferenza) per fare delle foto e troviamo anche un granchio gigante che si nasconde tra gli scogli.

Verso le 12 decidiamo di andare in centro a Lagos per il pranzo, prendiamo un panino in un bar e poi passeggiamo per le stradine lastricate tra mercati e negozi di souvenir… un po’ turistico, ma gradevole e ordinato!

Ci dirigiamo per il pomeriggio a Praia Don Camilo, per cui avevo grandi aspettative… ed effettivamente dal parcheggio sulla scogliera il panorama di grotte e falesie è mozzafiato! L’unico problema è che la spiaggia è formata da una piccola lingua di sabbia e lo spazio è proprio poco… non scendiamo neanche giù dalla scaletta, decidiamo invece di seguire i sentieri che percorrono gli strapiombi fino a giù, vicino all’imbarcadero per le grotte e in questo modo facciamo un sacco di foto bellissime!

Il mio consiglio è di andare prima a Don Camilo in mattinata e poi a Dona Ana che ha la spiaggia ampia, in modo da godersele entrambe.

Ripieghiamo su Meia Praia, una spiaggia di sabbia bianca con acqua azzurra, molto bella… l’unico problema è che il vento fortissimo non viene fermato dalle scogliere e perciò o si viene attrezzati di una piccola tenda altrimenti praticamente si mangia sabbia tutto il tempo… l’acqua poi è ancora più ghiacciata delle altre spiagge… perciò purtroppo ce ne andiamo quasi subito!

La sera torniamo a Silves, per assistere ad una rievocazione storica di un combattimento tra i mori, molto carino! Facciamo un’altra passeggiata per la fiera, salutiamo le cicogne e poi a mezzanotte torniamo a casa.

SABATO 15 AGOSTO

Oggi abbiamo prenotato l’escursione in barca, andiamo a Carvoeiro, stiamo un’oretta circa nella spiaggia del centro a rilassarci e poi, con la solita calma dei portoghesi, con circa mezz’ora di ritardo rispetto alla nostro biglietto, finalmente partiamo.

Siamo con un gommone molto grande, perché oltre alla visita delle grotte, ci spingeremo al largo per cercare di avvistare qualche delfino… purtroppo però stavolta non siamo fortunati con gli incontri selvatici… non ne vediamo nemmeno uno… peccato ci sarebbe piaciuto moltissimo! Ci riproveremo un’altra volta!

Torniamo indietro quindi per visitare le bellissime grotte dell’Algarve; la costa rocciosa, così frastagliata, dà origine a innumerevoli antri, aperture e pertugi dove queste barche si riescono incredibilmente ad infilare!

Alcune sono veramente spettacolari e famose come Marinha, l’unica formazione rocciosa portoghese a doppio arco e Benagil, raggiungibile (purtroppo) solo via mare! Questa grotta ha due aperture laterali ed è praticamente coperta da una “cupola” rocciosa con un buco al centro, una formazione assolutamente incredibile! Purtroppo non è permesso scendere nella spiaggia all’interno, se non pagaiando qui con un proprio kayak o canoa oppure pagando circa 75 euro a persona per il noleggio di una barca con marinaio… ci accontentiamo un po’ a malincuore, perché ci sarebbe piaciuto scattare delle foto da quella prospettiva.

Mentre navighiamo fra le varie grotte e spiagge, alcune accessibili ai pochi fortunati che hanno fantastici yacht, decidiamo che nel pomeriggio ci recheremo in una di quelle; scesi dal gommone, andiamo un po’ a caso e becchiamo molto bene! Scopriamo che questa baia è quella di Praia do Carvalho, con un ampio parcheggio sulla scogliera e comodi gradini di legno che portano fin giù.

L’ultimo pezzo è molto suggestivo perché la scala è scavata all’interno della roccia stessa e quando termina nella spiaggia appare un panorama mozzafiato! Qui facciamo addirittura l’unico bagno della nostra vacanza nell’oceano portoghese, più che altro un’immersione di qualche secondo, giusto per dire che lo abbiamo fatto!

Dopo essere passati a casa per una doccia, decidiamo di recarci, a puro scopo fotografico, a Praia da Falesia, una spiaggia molto ampia, le cui falesie rosse (a differenza di tutte le altre che sono color ocra), dovrebbero “incendiarsi” col calar del sole… o almeno così leggiamo su internet…

Beh, questo momento è stato uno dei più emozionanti di tutto il viaggio, lo consiglio assolutamente!

Non solo le rocce si tingono di arancione tutto intorno a noi, ma il riflesso del tramonto sul bagnasciuga ancora umido dell’alta marea che si è appena ritirata, crea giochi di colore stupendi… il cielo è arancione alla nostra destra, viola e rosa alla nostra sinistra… l’acqua è calma, si è ritirata, sono le 8.30 e c’è ancora gente in spiaggia che si gode, come noi, questo momento catartico…

Per la cena, scegliamo un all you can eat brasiliano vicino ad Albufeira… (sarà una delle mie ultime cene di carne) mangiamo bene, spendiamo il giusto e soprattutto mangiamo con dei tempi di attesa inferiori alla solita ora… finalmente!

Dopo cena, andiamo ad Albufeira… ma ci delude un po’… molto turistica, chiassosa, piena di negozi di souvenir, un gran baccano… nulla a che vedere con il resto del Portogallo… sembra di essere in una di quelle isole greche colonizzate in agosto dagli inglesi! Bocciata assolutamente!

DOMENICA 16 AGOSTO

Ultimo giorno qui in Algarve, non possiamo andarcene senza visitare Faro, la città più importante della regione.

Arriviamo verso le 10 e, a primo impatto, ci colpisce un po’ negativamente… sporca, disordinata e piena di gente poco raccomandabile, tra cui tanti parcheggiatori abusivi ad esempio! Giriamo un quarto d’ora per trovare un parcheggio “libero”.

Prenotiamo una gita che partirà dopo 40 minuti per scoprire la bellissima laguna di Faro, paesaggio unico qui in Algarve, al prezzo di 25 euro a testa, non proprio economico per gli standard portoghesi.

Per fortuna, almeno ne vale la pena, la guida è molto precisa, parla 5 lingue (ma non l’italiano) in modo molto comprensibile, ci spiega tutto il funzionamento dell’ecosistema lagunare qui presente, oltre a tante curiosità legate alla flora e la fauna, come ad esempio la presenza maggiore del mondo di cavallucci marini, cosa che ci colpisce molto, e il funzionamento delle maree, che cambiano totalmente il paesaggio da un’ora all’altra.

La gita si conclude a Ilha Deserta, un piccolo isolotto abitato solo da pescatori, con un ristorante, una baia tranquilla, acque calme e più calde rispetto all’oceano… peccato che tiri un vento assurdo!

Decidiamo di non fermarci in spiaggia, ma di camminare lungo una passerella di legno che in 2 km porta a Cabo Santa Maria, il punto più a sud del Portogallo; nel tragitto si attraversa un paesaggio abbastanza desolato, che mi piace molto, oltre a ponticelli e altre lagune fino alla spiaggia di Santa Maria.

Per tornare indietro o si attraversa la spiaggia per tutta la lunghezza fino al molo, oppure si torna indietro dalla passerella, noi scegliamo quest’ultima, più lunga ma più comoda! Tira un vento pazzesco, per fortuna abbiamo la giacca a vento leggera, capo indispensabile in Portogallo!

Facciamo in tempo a prendere il traghetto delle 14,30, il paesaggio è totalmente diverso a quello di un paio di ore prima: l’alta marea ha sommerso tutto, ora sembra mare aperto… fra qualche ora le acque si ritireranno nuovamente, i frutti di mare e i pesci resteranno intrappolati nelle pozze sugli isolotti di sabbia, diventando cibo per gli uccelli migratori e anche per noi.

Pranzo veloce al MC Donald perché ormai è tardi e non ci va di cercare altro, passeggiatina in un centro che si conferma per noi deludente, quindi decidiamo di tornare verso Portimao e fermarci in spiaggia.

Dapprima stiamo un’oretta a Praia da Falesia, ma il tempo nuvoloso, il vento e l’alta marea non la rendono magica come la sera prima.

Quindi decidiamo di andare a Praia da Marinha per assistere al tramonto! Scelta azzeccatissima… prima scavalchiamo gli scogli per andare a vedere da vicino i due archi rocciosi (missione ardua, anche se la marea è bassa, perchè i sassi sono alti e le onde che si infrangono su di essi sono molto potenti) e poi saliamo sulla scogliera con la scaletta per ammirare il sole tuffarsi dietro la collina e tingere il mare di blu, di viola e di rosa… magico e molto molto romantico! Un saluto perfetto per una terra emozionante…

LUNEDì 17 AGOSTO

Lasciamo l’Algarve molto presto verso le 7, direzione Evora nell’Alentejo.

Purtroppo abbiamo tardato un po’ a causa dei frequenti lavori sulla statale e delle deviazioni stradali, ma alla fine posso dire che ne è valsa la pena, anzi è una delle cittadine che mi è piaciuta di più, oltre al fatto che il viaggio nella regione alentejana da solo varrebbe le 2 ore di macchina, con questo paesaggio rurale che sembra un dipinto di Van Gogh!

Evora si presenta molto curata e a misura d’uomo, nonostante ci siano moltissimi turisti; lasciamo l’auto nei parcheggi adiacenti le mura per poi procedere a piedi.

La prima tappa è la Chiesa di San Francesco con la celeberrima Capela dos Ossos, la cappella delle ossa, una cripta le cui mura, colonne, volte e soffitto, sono interamente ricoperte di ossa umane.

Non sono i soliti sotterranei stile Roma o Parigi, la cosa che mi colpisce è che le ossa sono sistemate in modo artistico e armonioso, come un’opera d’arte e non come una semplice catasta di resti… il tutto è meno macabro di quanto ci si potrebbe aspettare! Molto interessante anche l’iscrizione sulla porta di entrata: “Noi ossa che qui stiamo, le vostre stiamo aspettando”, una bellissima metafora che invita alla riflessione sulla nostra fragile esistenza.

Purtroppo la chiesa che accoglie la cappella è in restauro, peccato perché sembrerebbe bellissima!

Dopo questa visita ci dirigiamo verso Praca do Giraldo, veramente bellissima, dove si trova anche l’Ufficio Turistico; raggiungiamo poi, attraversando i vicoletti e le stradine ricche di negozietti e piccoli ristoranti, la SE’ di Evora, la cattedrale.

Prima di affrontare la visita, decidiamo di pranzare nel bar dietro la cattedrale, consigliatissimo perché i piatti sono buoni, il servizio è veloce e i prezzi sono davvero contenuti!

La visita alla cattedrale è molto interessante perché si può vedere anche il chiostro e i camminamenti sulla mura di cui si ha la vista sulla città e sulle bellissime torri.

Molto bello è anche il Tempio Romano, di cui rimangono dei resti molto ben tenuti ed è davvero strano vedere una cosa di questo tipo al centro di una città portoghese!

Tornando verso la macchina ci fermiamo anche ai Giardini Pubblici e ci prendiamo una granita al limone buonissima e molto rinfrescante (anche oggi superiamo i 30 gradi!); consiglio davvero una passeggiata o un pic nic in questo parco perché è curato, pulito, con aiuole fiorite, palazzi moreschi, laghetti e pavoni (abbiamo visto anche il cucciolo di pavone, davvero tenerissimo!).

Riprendiamo la macchina, è ora di raggiungere finalmente Lisbona!

Facciamo il nostro ingresso nella capitale portoghese passando sotto al Cristo Rei e poi attraversando il ponte del 25 aprile, per intenderci quello simile al ponte di Brooklyn!

Dato che è ancora metà pomeriggio e la riconsegna dell’auto in aeroporto è alle 20, decidiamo di andare a Cabo de Roca, così da non doverci tornare coi mezzi pubblici nei giorni seguenti.

Il Cabo è il punto più occidentale dell’Europa Continentale, mi raccomando copritevi bene perché il vento che soffia è fortissimo!!

Il panorama, inutile dirlo, è mozzafiato, come tutti i Cabos del resto!

Scarichiamo un attimo le valigie in albergo, Principe Lisboa, ottima scelta! Cinque notti a 260 euro solo pernottamento in questo tre stelle favoloso, pulito, con fermata della metro blu e viola sotto l’uscita e posizionato dietro al Parque Edoardo, quindi un po’ fuori dal centro ma comunque molto comodo.

Riportiamo indietro la macchina e ci rechiamo con la metro a Praca do Comercio, il fulcro della città! Effettivamente è una piazza bellissima, che termina con una scalinata direttamente nel Tejo; al centro la statua equestre di Re Giuseppe I° e dietro l’arco di Augusta che segna l’entrata in Rua Augusta, una delle più commerciali di Lisbona.

I prezzi dei ristoranti qui nella piazza sono decisamente diversi da quelli trovati finora in Portogallo e d’altra parte qui si paga l’atmosfera di avere tutti i portici illuminati e in lontananza il Cristo Rei e il Ponte 25 abril!

Decidiamo comunque di risparmiare e su Trip troviamo qualcosa: A minhota da prata! In effetti, mangiato molto bene e speso il giusto quindi lo consiglio a tutti! Il primo impatto con Lisbona è strano… la città ha un aria decadente e un po’ malinconica, molto diversa da tutte le altre capitali europee viste finora, ma a distanza di mesi dal ritorno posso dire di apprezzarla e che mi piacerebbe sicuramente tornarci.

MARTEDì 18 AGOSTO

Ho deciso di iniziare a conoscere Lisbona dal suo quartiere più antico e caratteristico: l’Alfama.

Questo è uno dei pochi luoghi nella capitale ad essere rimasto in piedi dopo il terremoto del 1755 che ha completamente distrutto interi quartieri, poi ricostruiti; in passato l’Alfama fu uno dei quartieri più poveri di Lisbona, ma negli ultimi decenni è stato valorizzato e recuperato per mostrare la facciata più autentica della capitale, un vero e proprio labirinto di stradine a zig-zag, scalinate strettissime che collegano una casa con l’altra, tetti che quasi sembrano toccarsi, lenzuola stese alle finestre e vecchiette che chiaccherano tra loro agli angoli dei palazzi.

Con il Tram 28, una vera istituzione e che sicuramente vale la pena prendere almeno una volta, raggiungiamo il Castello di San Giorgio, che domina dall’alto l’Alfama.

Dato il prezzo di entrata (8 euro a persona) decidiamo di non visitarlo, nonostante le guide lo segnalino come uno dei punti panoramici migliori della capitale.

Decidiamo invece di seguire un itinerario a piedi che si snoda nel cuore dell’Alfama e che ci porterà a visitare ad esempio il Miradouro di Santa Luzia, un balcone ornato da bouganville e azulejos affacciato sulla città, la Casa dos Bicos, un edificio con la facciata decorata con pietre a forma di diamante (simile a quello di Ferrara!), e la Sé Patriarcal, ovvero la cattedrale di Lisbona, austera e imponente in stile romanico, invasa da turisti, tram gialli e tuk tuk!

Ma la vera bellezza dell’Alfama è perdersi tra i vicoli e osservare lo scorrere lento e tranquillo delle giornate, godersi i palazzi colorati e leggermente decadenti uno diverso dall’altro, le loggette con statue di madonne e santi, i gatti che dormono sugli scalini delle escaleras…

Arriviamo così nuovamente in Praca do Comercio, suggestiva anche di giorno, attraversiamo l’arco di Augusta e da qui a sinistra raggiungiamo l’Elevador de santa Justa, quartiere Baixa, purtroppo scoprendo che è parzialmente in ristrutturazione!

Gli elevador sono degli “ascensori” che portano da un piano all’altro della città per così dire, essendo Lisbona costruita su 7 colli, e quindi facilitano le discese e le salite! Per salire sull’Elevador c’è una discreta fila quindi decidiamo di occupare il tempo pranzando con un panino comprato in mattinata all’Alfama (segnalo che con la Viagem o Lisboa Card si può transitare gratis sull’Elevador, altrimenti so che il prezzo del biglietto è un po’ caro, credo 5 euro a testa!).

Arrivati su, dopo aver ammirato il panorama, raggiungiamo il Museo do Convento do Carmo.

Il Carmo mi incuriosiva parecchio perché, dopo il terremoto del 1755 che ne ha fatto crollare il tetto, il convento è stato mantenuto scoperto e il pavimento è diventato un prato; dell’edificio originale rimangono le mura laterali con le sue enormi arcate e la scalinate dove, forse, potrete trovare come noi un gatto sornione! Un posto emozionante, una chiesa che ha come tetto il cielo… fa un effetto particolare!

Ci perdiamo un po’ nel quartiere Baixa e nel Chiado, prima di raggiungere il CAFE’ LA BRASILEIRA, famoso per la statua in bronzo di Pessoa (di cui mi riprometto di leggere qualcosa), assiduo frequentatore, con cui ci scattiamo una foto-ricordo, ma celebre anche perché mantenuto originale fin dagli inizi del novecento… effettivamente gli interni sono bellissimi, anche se il caffè, che si fregia di essere il migliore di Lisbona, non è proprio eccellente (costa comunque 0.70€… molto economico!).

Visitiamo anche le chiese di Nossa Senhora de Loreto e Nossa Senhora de Encarnacao oltre a tante altre di cui non ricordo i nomi, tutte bellissime tra affreschi e statue dorate, entrate in tutte! E non ve ne pentirete!

Camminando camminando sforiamo anche nel Rossio, uno dei quartieri che ho amato di più! Passiamo davanti alla stazione dei treni, con la facciata in stile manuelino, attraversiamo la Praca do Restauradores, con l’Hard Rock Cafè, Praca Dom Pedro con il pavimento a mosaico (davvero bellissimo!) e visitiamo la Igreja de Sao Domingos , interessante perché la pietra e le cappelle sembrano essere state lasciate allo stato grezzo di lavorazione, come dentro ad una grotta!

Usciti, decidiamo di provare la famosissima Ginginha , liquore dolce a base di ciliegia. Ci buttiamo da Ginginha Sem Rival e per pochi euro buttiamo giù un bicchierino… buonissima!

Cena nel Rossio, con un piatto di spaghetti alle vongole accettabile e due dolci, spesa di circa 30 euro in due.

MERCOLEDì 19 AGOSTO

Dopo aver visto quasi tutta Lisbona in un giorno, oggi ci rechiamo a Sintra, una tappa imperdibile!

Da oggi abbiamo a disposizione anche la Lisboa Card, quindi il viaggio in treno è compreso; si parte dalla stazione di Rossio ogni mezz’ora circa e in un’altra mezz’ora si arriva a destinazione!

Man mano che ci avviciniamo ci scoraggiamo un po’… siamo partiti con il sole e arriviamo a Sintra con la nebbia… però da ciò che leggo su internet scopro che qui è abbastanza normale un po’ di foschia mattutina, trovandoci già fra le montagne, e che poi con il levar del sole, la nebbia si dirada… perciò, piuttosto, approfittate per fare delle foto con i castelli avvolti dalla foschia, risulteranno molto suggestive!

Appena usciti dalla stazione dei treni, compriamo il ticket che permette di girare con tutte le navette per Sintra, in particolare permettono di raggiugere i tre siti principali: Palacio Nacional, Palacio de Pena e Castelo dos Mouros.

Dato che c’è ancora bruttino fuori decidiamo di andare intanto al Palacio Nacional, la residenza estiva della monarchia portoghese, una struttura molto interessante già a partire dall’esterno, tutto completamente dipinto di un bianco candido e con i famosi comignoli bianchi a forma conica che si innalzano per 33 metri! Sono assolutamente unici al mondo e per questo sono diventati il simbolo di Sintra.

La visita agli interni è interessante, il mobilio è molto raffinato, come anche gli affreschi, le decorazione e i stupendi azulejos!

Quando terminiamo il tour, finalmente è uscito il sole! Riprendiamo la navetta per spostarci al Palacio de Pena, arroccata su un monte dalla salita ripidissima, io sconsiglio vivamente la scarpinata a piedi! Questo palazzo è davvero un sogno, un insieme di torri e di mura costruite in diversi stili e in diverse epoche tra il Rinascimento, il manuelino, il moresco… ma l’insieme è armonioso e fiabesco!

Optiamo per il biglietto Parco + terrazze e in questo modo possiamo osservare da vicino le decorazioni, la cappella nonché tutto il panorama circostante, compreso il Castel dos Mouros, che noi non faremo.

Il Parco è in realtà più una specie di bosco, con laghetti, stagni, fattorie didattiche, grotte, ma non aspettatevi i giardini all’italiana insomma! Riprendiamo la navetta per il centro storico, ormai Sintra è una coda unica di macchine, infatti vi sconsiglio vivamente di andarci in auto, non c’è parcheggio e le strade tutte in salita possono diventare scomode.

Pranziamo con un panino leggero e veloce in un bar e poi ci dirigiamo a piedi verso l’ultimo palazzo che visitiamo Quinta de Regaleira!

Qui conosciamo anche un’altra coppia di italiani che ci terrà compagnia per i giorni restanti e per fortuna, visto che tornati da Sintra, Alessio prenderà una bella influenza, che ci costringerà a rientrare spesso in camera a riposare (cioè appena svaniti gli effetti delle medicine!).

Ma torniamo alla Quinta… un edificio fiabesco a dir poco, costruito in stile manuelino con alcuni tocchi di gotico sembra davvero un castello incantato! Gli interni non sono niente di speciale, ma sono compresi nel biglietto… il pezzo forte è il parco, con grotte, labirinti sotterranei, pozzi in cui salire e scendere, fontane e passaggi segreti in cui perdersi è davvero bellissimo.

Abbiamo deciso di non fare il Castel do Mouros perché quando lo abbiamo visto dal Palacio de Pena non ci sembrava altro che una camminata sulle mura e il panorama non pareva molto diverso, perciò abbiamo preferito risparmiare i soldi!

Purtroppo stasera volevamo fare un giro al Bairro Alto o all’Alfama, ma come dicevo prima, Alessio si è preso un bel virus influenzale e quindi abbiamo preferito riposarci a casa, peccato!

GIOVEDì 20 AGOSTO

Ci incontriamo con la nostra coppia di amici sotto la statua equestre in Praca do Comercio e prendiamo il tram che in circa 15 minuti ci porterà a Belem, un quartiere appena fuori Lisbona e molto rinomato per diverse cose! Prima fra tutte i famosissimi Pasteis de nata alla Pastelaria de Belem, che assaggiamo subito appena arrivati! Buonissimi, con un cestino di pasta sfoglia e una crema leggera dentro… e nonostante qui siano così famosi non costano nemmeno tanto.

Iniziamo con la Torre de Belem, un torrione in stile manuelino affacciato sul fiume Tago che fungeva da protezione per le incursioni dal mare a Lisbona; dopo 20 minuti di fila entriamo e visitiamo i vari piani.

Oltre ai cannoni e alla terrazza panoramica, effettivamente molto bella, non c’è altro… perciò se non avete l’ingresso compreso nella Lisboa Card potete anche evitare… la vista spazia dall’orizzonte del fiume fino al ponte del 25 aprile e il Cristo Rei.

Andiamo poi al Pedrao do Descubrimiento, un monumento celebrativo delle scoperte e delle imprese marittime del Portogallo, grande popolo di navigatori! Ai piedi della statua un bellissimo mosaico a terra che rappresenta il mappamondo e tutti i tragitti percorsi via mare nel passato.

Saliti sul Pedrao (4 € a persona con ascensore), si ha una bellissima vista dall’alto della cartina geografica, nonché del Monastero dos Jeronimos, splendido complesso in stile manuelino (manco a dirlo!).

Ancora qualche foto e poi in fila proprio al Monastero, dove occorre aspettare circa 40 minuti, sotto al sole ahimè! Il biglietto di entrata permette di entrare al chiostro, bellissimo, alla mensa e in quella che era la biblioteca, oltre alla chiesa di Santa Maria, assolutamente imperdibile, la quale ospita, tra le altre anche la tomba monumentale di Vasco da Gama.

Ci piacerebbe restare qui ancora un po’ magari nei giardini di fronte al Monastero, ma Alessio inizia a stare molto male e il caldo non aiuta perciò decidiamo di rientrare due ore in camera a riposare.

Usciamo verso le 17.00 ma il caldo è ancora pesante, direzione Bairro Alto! Con l’Elevador de Gloria ci inerpichiamo fin su e ci fermiamo al Miradouro San Pedro de Alcantara, molto romantico soprattutto in tardo pomeriggio e con una panoramica mozzafiato sul Castello di San Giorgio e sui tetti lisbonesi!

La prossima tappa è l’Igreja de Sao Roque, molto austera all’esterno come sempre, barocca e ricchissima di decorazioni dentro! Senz’altro merita una visita! Ci concediamo anche un aperitivo in uno dei localini del Bairro Alto per poi spostarci in un ristorante, senza lode né infamia.

Il Bairro Alto, rinomato appunto per la vivace atmosfera serale, i locali e i ristoranti, l’ho trovato un po’ troppo trasandato, però comunque una sera consiglio di andarlo a vedere.

VENERDì 21 AGOSTO

Sempre in accordo con i nuovi amici conosciuti e con Alessio malandato a causa della febbre, oggi ci troviamo alla futuristica stazione di Oriente per visitare l’ex area Expo ora riconvertita in zona commerciale e moderna.

L’attrattiva principale è sicuramente l’Oceanario, che noi visitiamo di prima mattina sperando ci sia meno gente… facciamo poca fila ma verso le 11 comincia a riempirsi.

La struttura interna è interessante perché incentrata su una vasca enorme dove si è cercato di riprodurre l’ambiente oceanico basato sulla convivenza di tutte le specie animali in un unico habitat; pertanto nella stessa vasca troveremo squali, razze, mante, pesci tropicali e svariate altre specie di pesci.

Intorno, si sviluppano poi delle vasche più piccoli con habitat diversi.

Dopo un pranzo veloce e leggero al centro commerciale (infinito) Vasco Da Gama, continuiamo la nostra passeggiata fino ad arrivare alla Torre Vasco da Gama, a forma di vela, che oggi ospita un hotel di lusso, in cui noi con nonchalance ci fingiamo ospiti ed entriamo per vedere com’è… strepitoso ovviamente.

A pochi metri, si può prendere la funivia che percorre tutto il lungomare e mostra la zona dall’alto, ma noi decidiamo di lasciar perdere. Molto bello invece il Ponte Vasco da Gama che si staglia all’orizzonte!

Rientriamo in hotel a metà pomeriggio e usciamo nuovamente verso le 17 per poi stare fuori a cena; decidiamo di “esplorare” una zona ancora poco turistica di Lisbona: i Docas!

Si tratta della zona portuale della città che è stata recuperata e riconvertita per creare uno splendido lungofiume con casette di pescatori “trasformate” in ristorantini direttamente affacciati sull’acqua e sovrastati dalla mole imponente e mozzafiato del ponte rosso del 25 aprile, che ci passa proprio sopra la testa!

Camminando per il quartiere troviamo, con non poca difficoltà, LX Factory un quartiere riqualificato dove interi loft sono stati ristrutturati e adibiti a ristoranti, negozi, librerie e showroom di vario genere, un posto molto giovane e alternativo, un’altra delle mille facce di Lisbona.

Ceniamo in un ristorantino sui Docas, osservando il tramonto sul Ponte e sul Cristo Rei che domina l’orizzonte.

Concludiamo la serata tornando nel quartiere Rossio per brindare con una ginginha alla bella amicizia che è nata in questi giorni e ripromettendoci di vederci presto (ma questo è un altro diario di viaggio!).

SABATO 22 AGOSTO

Ultimo giorno qui in terra portoghese e Alessio non sta ancora benissimo… decidiamo comunque di fare un’ultima breve passeggiata prima di recarci all’aeroporto!

A piedi, essendo vicini, andiamo al Parque Eduardo VII e osserviamo Lisbona dall’alto, essendo l’inizio del parco un po’ sopraelevato; sinceramente lo troviamo poco curato, sicuramente non una cosa imperdibile della città! Probabilmente le serre potrebbero essere interessanti, Estufa Frìa e Caliente, ma decidiamo di non entrare.

Arriviamo in Avenida Libertade, la via più famosa della capitale con i vari negozi di lusso e ci imbattiamo in un mercatino di artigianato locale, o presunto tale, dove finalmente riesco ad acquistare dei pensierini per i famigliari e alcune cose di sughero per me (la lavorazione del sughero è molto famosa in tutto il Portogallo!).

Ci spingiamo fino alla Praca Dom Pedro e poi… è ora di andare, passiamo a prendere le valigie e via verso l’aereo che ci riporterà in Italia.

In conclusione, il Portogallo ci è piaciuto molto, ha dei paesaggi molto variegati e si passa dalle falesie dell’Algarve alla campagna Alentejana, dall’oceano alle lagune… ha delle città vive e colorate, che ti emozionano ad ogni angolo… il costo della vita è ancora abbastanza contenuto e questo rende il Portogallo una fantastica meta low cost! Ovviamente ci sono anche dei lati negativi, come, talvolta, l’incuria dell’ambiente, la lentezza dei portoghesi a fare qualsiasi cosa, la trasandatezza di alcuni quartieri anche nelle città principali… il Portogallo è essenzialmente questo: un mix fra nuovo e vecchio, fra elegante e trascurato, ma in ogni caso, ha un grande fascino!

Al prossimo viaggio=) Http://stefaniacatellani.wix.com/girodelmondoin80foto



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