Su e giù per il Messico in 21 giorni

Come prevede il "manuale del buon turista", prima di partire per il Messico, ci siamo muniti della "Bibbia". L'utilissima e vastissima Lonely Planet, le nostre conoscenze storiche e urbane erano da 10 e lode. A chi mi chiede com'è il Messico, c'è un'unica risposta: il Messico non è niente ed è tutto, l'antica terra dei Maya e degli Inca si...
Scritto da: bellucci
su e giù per il messico in 21 giorni
Partenza il: 21/07/2005
Ritorno il: 11/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Come prevede il “manuale del buon turista”, prima di partire per il Messico, ci siamo muniti della “Bibbia”. L’utilissima e vastissima Lonely Planet, le nostre conoscenze storiche e urbane erano da 10 e lode. A chi mi chiede com’è il Messico, c’è un’unica risposta: il Messico non è niente ed è tutto, l’antica terra dei Maya e degli Inca si trova a combattere oggi con l’evoluzione, il Messico è la caotica, sporca, immensa periferia-metropoli della sua capitale, all’interno della quale racchiude un profondo tuffo nelle tradizioni messicane che si riuniscono nel suo centro storico. Il Messico è Diego Rivera e Frida, i loro colori, i loro murales. Messico: storia, piramidi, guerre politiche, riti woodo; terra per chi non c’è mai stato, di balli e folclore, di feste e tequila. Per chi c’è stato invece è contraddizione e voglia di affermarsi senza dover rinunciare alle loro secolari origini, è sofferenza per anni di occupazione e gioia negli occhi degli zapatisti che con orgoglio difendono lo stupendo ed incontaminato Chiapas. Il Messico è il rosso accesso del loro peperoncino, e il blud del mare dei Caraibi, e il marrone della pelle degli indios, e il nero ebano degli occhi dei bambini, è il verde intenso della foresta e il giallo del cocente sole, è il grigio che risalta sulle rovine delle città antiche e il bianco delle centomila chiese. Il Messico incarna tutto ciò che eravamo, che siamo e quello che saremo per questo chi parte carico di conoscenze storice, parte sempre carente di qualcosa…Ciò che questa terra trasmette va oltre ogni immaginazione…

E’ TEMPO DI PARTIRE 21/07/05: Con i soliti “zainoni” da gitani partiamo…

Prima sorpresa all’aeroporto di Fiumicino ci dicono che facciamo uno scalo in più…Dobbiamo fermarci anche a S. Domingo…È un problema!! Perdiamo la coincidenza con Città del Messico!! Nessun problema ci dicono sarete sul primo volo disponibile…Ore 10.20 Roma-Madrid. Poi Madrid-Santo Domingo. Poi S.Domingo-Cancun ed infine Cancun Città del Messico…Un’odissea…24 ore di viaggio!! La compagnia aerea? AIR-EUROPA…Un servizio pessimo…Si pagano anche gli auricolari per i film…

22/07/05. La mattina presto intorno le 08:00 voliamo sopra Città del Messico…Una macchia di case infinite…Incredibile!! Atterriamo e un taxi ci porta all’Hotel Isabel (Lonely Planet)…270 Pesos a notte (Circa 22 euro) per una stanza grandissima, con bagno. L’hotel è molto bello e pulito e poi si trova a due passi dallo Zocalo. Prima cosa da fare è prendere i biglietti degli autobus per organizzare il nostro viaggio..Prendiamo la metro (non credete a tutto ciò che vi dicono)…La metro non è poi così pericolosa..Affollata ma mai pericolosa!! Prendiamo i biglietti e poi andiamo a Xochimil…Una zona di Città del Messico…Comincia a piovere…Quel poco che vediamo di Xochimil non sembra un granchè, troppo turistico e poco Messico, mi dicono che questa zona è la Venezia del Messico…Appunto che centra con la terra dei sombreri, cactus e Speedy Gonzales?? Siamo stanchissimi cerchiamo qualcosa da mangiare…Attenzione a Città del Messico la maggior parte dei ristoranti chiude alle 18:00, giriamo e rigiriamo…La fame aumenta…E poi?? Un miraggio?? Una rosticceria aperta…1 pollo + insalata + risoa a soli 46 pesos (4 euro), e allora vai!!! Si torna all’hotel e si dorme, domani ci attende l’escursione a Puebla.

23/07/05 Partenza alle ore 08.40 con autobus ADO dal Tapo al prezzo di 90 peso (8 euro) per un viaggio di 2 ore. Arriviamo a Puebla ed un combi (autobus locale) ci porta verso il centro. La città grazie al sole che brilla nel cielo ci sorride e ci regala tanto entusiasmo. Puebla è la città delle chiese, se ne contano più di 70 e alcune di esse sono stupefacenti, una su tutte: il Templo de Santo Domingo, gioiello architettonico, un’esplosione barocca a tutti gli effetti. Visitiamo lo Zocalo (Piazza Centrale) con la maestosa Cattedrale e la Casa della Cultura. Pranziamo in un localino del centro (ce ne sono tantissimi). Io prendo la Comida Corrida (menù fisso) e spendo meno di 50 pesos…Per la mia compagna che è allergica all’aglio e alla cipolla e già per questo vista come un’aliena, pesce fritto che sapeva tanto di capitan Findus. Nota: per il messicano togliere la cipolla da un piatto è come togliere il passamontagna a Marcos e scoprire che sotto c’è Platinette…Dopo pranzo con un autobus locale andiamo al Cerro de Guadalupe e visitiamo il Forte, ridotto ormai in rovina e il più bello Forte di Loreto che ricorda tanto un film di Zorro..Tornando verso il centro ho un bagliore…Una visione…Un’apparizione…Nella nazione dei colori, due rislatano su tutto: il giallo e il rosso, ed ecco un messicano con la maglia della Roma: “Hermano giallorosso facciamo una foto”?? Clic..Immortaltao..Nelle due ore restanti torniamo al centro e ci perdiamo nei mercati artigianali della città…Alle 19:26 torniamo a Città del Messico è tutto chiuso e magniamo latte, cereali, succhi di frutta e biscotti alla cannella!!…Da PANICO!!! 24/07/05: Sveglia al mattino presto..Apro la finesta dell’hotel e una coltre di smog nasconde il cielo, siamo stanchi, ma ci attende la città più inquinata, più popolata. Più caotica e contradditoria del mondo e non possiamo di certo farla aspettare, e allora dai, zaino in spalle e andiamo allo Zocalo, un’immensa piazza, che misura più di 200mt per lato e nel mezzo sventola un’enorme bandiera messicana. Entriamo nell’austera Cattedrale, imponente ma più bella fuori che dentro, visitiamo il vicino Palacio National, la polizia prima di entrare chiede i documenti (va bene anche la patente europea) entriamo e rimaniamo sbalorditi ed affascinati di fronte ai murales di Diego Rivera, autentici capolavori che raffigurano tutta o gran parte della storia del Messico. Usciamo e andiamo al Templo Mayor (ingresso 38 pesos-3 euro). Da fuori appare come un cumulo di rovine e siamo indecisi se entrare o no…Ragazzi!! Siamo di fronte al punto in cui gli aztechi videro l’aquila appollaiata su di un cactus con un serpente nel becco (immagine simbolo del Messico) e come si fa a non entrare?? Siamo dentro è il primo impatto con la storia aztecha è decisamente potente, ci perdiamo in mezzo alle rovine lasciandoci sorprendere da aquile scolpite, teschi e figure di antichi Dei..Entriamo nel museo del Templo Mayor (incluso nel prezzo), estremamente interessante…Uscendo dal Templo tantissime sono le bancarelle artigianali che con i loro accesi colori rendono meno grigio lo smog di questa città. Andiamo a Plaza Santo Domingo che con i suoi scrivani pubblici dotati di macchine da scrivere ci fa tornare indietro nel tempo. Divoriamo un gelato e nonostante le gambe ci chiedano un break non possiamo accontentarle e allora torniamo allo Zocalo che ad una certa ora diventa il ritrovo di artisti di strada, danzatori che rievocano gli antichi aztechi nelle loro movenze e guaritori che propongono grazie ai loro incensi e pozioni magiche miracolose guarigioni. Arriviamo all’Alameda Central, un polmone verde nel cuore di Città del Messico, tantissima la gente che qui si riunisce per ballare, curioso l’angolo stile Londra dove si può dire quello che si vuole, quando passiamo noi c’è un tizio che parla della fine del mondo…Grattatina e passa la paura!! Passiamo davanti al bellissimo ufficio postale e al Palazzo delle Belle Arti, fino ad arrivare alla Torre Latino Americana, una sorta di mostro in lamiera che si erge nel centro della città. Paghiamo 40 pesos a testa per entrare e con un veloce ascensore si arriva fino all’ultimo piano per godere del panorama di Città del Messico..Se avete poco tempo, potete anche eliminare questa visita. La nostra guida dice: “Se avete il coraggio andate a Plaza Garibaldi per vedere suonare i mariachi”, ci incamminiamo lungo la strada per andare verso la piazza e capiamo subito il mondto, mendicanti, barboni, prostitute e facce losche dappertutto..Io e Giusy non siamo stati così coraggiosi e siamo tornati indietro. E giunto il momento di perderci nei mercati, che sono splendidi e si fanno dei veri affari…Da non perdere il Mercado Artigianale, dove gli occhi vengono quasi accecati dai mille colori, ci piacciono delle borse, chiediamo il prezzo, una 15 pesos 81 euro), tre 21 pesos…Crredo di non aver capito e riformulo la domanda…”perdona 1 15 pesos e 3 21? E la ragazza sorridendo annuisce, ok ne compro 3!! E’ ormai sera e come al solito è tutto chiuso, altra rosticceria, questa volta per me Paella al pesce e per Giusy il solito pollo!! Siamo stanchissimi, è ora di andare a nanna. Domani ci attende un’altra escursione: Taxco!! 25/07/05: Sveglia alle 06.00 del mattino, usciamo dall’hotel ed è ancora buio, le strade sono vuote, che bello!! Città del Messico deserta, una visione che pochi conoscono!!! Deserta proprio no, di fronte a noi 2 ombre, una coppia di turisti…Prendiamo prima di entrare nella metropolitana (2 pesos a viaggio) due enormi furllati alla frutta da una bancarella..Buonissimi!!! Arrivati al terminal Sur, prendiamo l’autobus per Taxco, con la compagnia Estrella Blanca, prezzo 100 pesos. Durata del viaggio 3 ore!! Alla stazione dell’autobus incontriamo i due turisti di prima, ci salutiamo e cominciamo a parlare, ci sarà molto da dire di loro, cominciamo dai loro nomi: Emilia e Fabrizio, entrambi di Milano, per qualche giorno saranno dei perfetti compagni di viaggi..Loro anche vanno a Taxo..Arriviamo e purtroppo comincia a piovere, anche a dirotto..Nessun problema, ecco che la mia dolce metà, fa uscire dalla sua borsa magica 2 impermeabili, il primo blucrittto A.S. Lanuvio Campoleone e l’altro giallo con scritto Aprilia Clacio, siamo indecenti!! Ma meglio che bagnati!! Taxco è una cittadina piccola, bastano due ore per visitarla, famosa per l’argento, tantissimi sono i negozi che vendono questo materiale. In uno di questi, l’inserviente rittrizzita chiude la porta del negozio con noi dentro, che succede?? Chiedo spiegazioni e lei indica la porta, dietro di essa un enorme topo che fa capolino..Proviamo a battere i pugni contro la vetrata per spaventarlo ma niente, passano i minuti…Ma ecco lei…Suonano le trombe..Scende armata di scopa una donna messicana…Calzoncino rosso..Ciabatte..Camicia bianca..Petto in fuori e baffi in mostra..Pum!! Il topo scappa spaventato..Siamo liberi!!! Visitiamo la Plaza di Taxco (Zocalo), minuta e caratteristica con la bella Parroquia de Santa Prisca in petra rosa. Ci perdiamo dentro le viuzze che offre questa tipica città e soprattutto ci perdiamo nei mercati di Taxco, a dir poco fantastici. Bancarelle poste una sull’altra, si vende di tutto, dall’argento alle coperte, dai pomodori ai tappeti, dalle minestre alle maglie di calcio…Bellissimi!!! Pranziamo in un ristorante locala chiamato Las Ranas…Non è un granchè, per me quesadillas e giusty pesce. Il pomeriggio lo dedichiamo ai mercati, compriamo della frutta e verdura. L’autobus del ritorno è alle 16:00. Arriviamo a Città del Messico stravolti. Mangiamo la frutta e verdura che abbiamo comprata e andiamo a dormire, che dura la vita del viaggiatore!! 26/07/05 Confesso di essermi addormentato con un chido fisso: Teotihuacan. Stupefacente sito archeologico ad un’ora da Città del Messico. Ci svegliamo alle 07.00, è una bella giornata di sole, andiamo al Terminal Norte degli autobus e prenotiamo il pulman della linea San Juan Teotihuacan (25 pesos) durata del viaggio: 1 ora. Il viaggio è affascinante, attraversiamo gran parte di Città del Messico e rimaniamo senza parole di fronte a tanta povertà, baracche, condizioni igieniche disastrose, case senza tetto arroccate su colline, fogne a cielo aperto…Cosa penserebbero gli antichi aztechi se vedessero questo scempio?? Intanto sale sull’autobus un baffuto messicano che inizia a strimpellare delle canzoni strazianti, autentici lamenti…Gli diamo qualche pesos per farlo stare zitto!! Finalmente arriviamo: Teotihuacan. Paghiamo per entrare 38 pesos. Di fronte a me la Cittadella e soprattutto le superbe Piramidi del Sole e della Luna che guardano dall’alto tutti noi. Ci incamminiamo verso di esse, fa caldo, si suda e le piramidi sembra non arrivino mai. Ma dopo tante foto, ansimate e scale arriva lei la Piramide del Sole, costruita con tre millioni di tonnellate di mattoni, detriti e pietre, senza l’impiego di utensili di metallo, di animali da soma e della ruota. Ma come hanno fatto?? Alieni o storia? Questo è il problema!! Comunque bando alle ciance, si sale, scala su scala fino ad arrivare alla sommità..Da dove si gode un panorama straordinario, curiosità: un cane dorme beato sulla cima della piramide. Dopo un doveroso riposo scendiamo ed imperterriti arriviamo all’altra priamide, quella della Luna, più piccola ma forse più bella della prima. Saliamo ma Giusy arrivata a metà scalinasta si arende e mi lascia vedovo…Proseguo da solo, quando arrivo sulla vetta, nel mezzo del silenzio odo: “Castelli Romaniiiiiii, Castelli Romaniiiii” (dove abito), Fabrizia ed Emilio che sono sulla cima mi chiamano…E approfondiamo la nostra conoscenza: lui violinista, lei insegnante, due vagabondi che hanno girato mezzo mondo!! Grandi!! Insieme scendiamo dalla piramide ed insieme andiamo a visitare il museo del sito…Molto interessante. Le nostre strade si dividono, loro vanno ad un altro museo, noi preferiamo tornare a Città del Messico, ma l’appuntamento è per le 20:30, nell’atrio dell’Hotel Isabel (non ci crederete ma anche loro alloggiano lì), per andare a mangiare insieme. Torniamo nella capitale alle 16:00, siamo a pezzi, ma in fretta e furia andiamo al Bosco di Chapultepec: tantissime le bancarelle, un bel laghetto, ma noi siamo impegnati, dobbiamo assolutamente vederlo, non l’abbiamo mai visto…E allora ladies and gentleman: sua maestà il Panda!! Siamo allo zoo (ingresso gratuito) e siamo di fronte al simbolo della crudeltà e dell’imbecillità umana: il Panda che se ne sta buono buono a rosicchiare del bambù,.. Giusy scatta fotografie. E’ ora di tornare all’hotel, una buona doccia e scatano le 20:30, si va a mangiare con Fabrizia ed Emilio in un ristorante del centro. Prima di cominciare ci portano un vassoio pieno di pastarelle e poi ordino le famose enchiladas e insalata al tonno, per Giusy ovviamente pollo!! La serata passa che è una meraviglia, tra tante risate e pensieri. Queste sono serate che formano un viaggio e fanno nascere amicizie. Usciamo e comincia a piovere, prendo forse una freddata e la frittata è compiuta!! Passerò una notte infernale…Tra vomitate, sudate, mal di pancia e altro. Per fortuna che ho accanto l’infermiera Giusy che dalla sua borsetta magica estrae Imodium e aspirina..Speriamo che per domanti passa tutto!! Adesso proviamo a chiudere gli occhi che domani sarà un’altra dura giornata di vagabondaggio! 27/07/05 Ci alziamo non troppo presto, le mie condizioni sono migliorate leggermente, ma ho qualche linea di febbre..Non importa…Usciamo. Scendo e pago 180 pesos all’hotel per trattenere la stanza fino alle 18.00, andiamo al Bosco di Chapultepec dove tra i tanti musi con qualche difficoltà troviamo il Museo Nazionale di Antropologia. L’ingresso è di 38 pesos. Il museo è spettacolare, tantissime sono le sale da visitare, a qualcuna diamo solo una rapida occhiata, ad altre ci fermiamo per ammirare i tanti reperti: il Sole di Pietra nella Sala Mexica, il Tempio di Quetzalcoail nella Sala Teotihuacan, la Tomba del Re nella Sala Maya, il Dio Pipistrello di giada nella Sala Oaxaca.E molto altro. Usciamo dal museo stanchi ma soddisfatti, le mie condizioni sono in migliorramente e allora pranziamo a base di frutta (mango-papaya-anguria-ananas), camminiamo nel bosco e diamo una sbirciatina esterna al Castello di Chapultepec. Sono le 15:00 è ora di tornare all’Hotel Isabel. Alle 18:00 lasciamo la stanza e depositiamo i bagagli in una stanza dell’hotel (servizio gratuito) e psseggiamo per Città del Messico. Cerchiamo un ristorante: Bertico caffè!! Ebbene si!! Ogni tanto un tuffo nella pasta ci vuole!! Per me spaghetti al pomodoro e per Giusy petto di pollo ed insalata!! Nel frattempo una cameriera mi guarda…Giusy mi dice che ho fatto colopo…Ahò ma che sei gelosa?? Mangiamo bene e torniamo nell’atrio dell’hotel. Alle 22:00 viene un taxista a chiamarci per portarci al Terminal degli autobus Tapo. Durante il tragitto gli spieghiamo a grandi linee l’itinerario che vorremmo fare..Lui allora ci consiglia di andare anche in altri 1000 posti!! C’è solo un problema, abbiamo solo tre settimane di ferie..Sigh!!! Arriviamo al Terminal ed aspettiamo…Arriva la mezzanotte e partiamo per Oaxaca. Durata del viaggio 6 ore. Costo del biglietto con linea Ado 320 pesos. Il viaggio è abbastanza comodo, i pullman sono puliti e puntuali e questa sarà una costante per tutti i nostri spostamenti..Va bene..Adesso silenzio..Proviamo a farci cullare dall’autobus che domani ci attende Oaxaca!! 28/07/05 Il viaggio è ok, dormiamo qualche ora…Unico problema? L’aria condizionata altissima, obbligo indossare giacchetto e pantaloni lunghi!! Arriviviamo ad Oaxaca alle 06:00 del mattino, è ancora buio, prendiamo un taxi con un biglietto prepagato di 30 peso e ci facciamo portare al centro. Oaxaca ci appare allegra, con molte case basse e colorate. Iniziamo la nostra ricerca dell’hotel…I primi due sono pieni, un altro ancora completo…In questi casi l’importante è non perdere la calma e continuare la ricerca, e proprio all’angolo troviamo l’Hotel San Antonio, piccolo e grazioso hotel che per una doppia con aria condizionata e bagno ci chiede 200 pesos a notte (15 euro). Prenotiamo per una notte. Siamo a pezzi ci facciamo una doccia e schiacciamo un pisolino fino alle 11.00. Usciamo e visitiamo Oaxaca, città ordinata, colorata e facilmente percorribile a piedi, dopo la frenetica Città del Messico trovarsi in questa oasi di pace è qualcosa di fenomenale. Visitiamo lo Zocalo, ombreggiato da alberi e circondato da caffè e ristoranti. Pranziamo a suon di dolci e poi visitiamo la Cattedrale il Palazzo del Governo che purtroppo è chiuso per restauro, percorriamo la bella e caratteristica Calle Alcalà, chiusa al traffico è una bella via pedonale con negozi, caffè e ristoranti che porta fino alla magnifica Chiesa di Santo Domingo, senza dubbio la più bella di Oaxaca. Percorriamo un’altra via e ci troviamo nuovamente nello Zocalo e visitiamo l’adiacente Alameda. E pomeriggio e siamo stanchissimi, ci sediamo nello Zocalo e ci limitiamo a vedere la gente passare, bambini, turisti, lustrascarpe e altro..In fondo il Messico è anche questo, o no? Torniamo all’hotel per riposare un pò e attraversiamo il loro mercato, a dir poco, stupendo, vedo per la prima volta una bancarella che vende cavallette da mangiare e poi i nostri occhi impazziscono: “Mayordomo”…Un negozio di cioccolata fantastico. D’altronde per chi non lo sapesse, Oaxaca è la patria della cioccolata. In questo negozio si può assistere alla lavorazione con tanto di assaggio..Sublime!! Qui bevo il latte e cioccolato più buono della mia vita!! Giusy prova del cioccolato alla cannella..Dopo aver preso qualche chilo usciamo e andiamo all’hotel: riposino. Alle 17:30 usciamo e andiamo a visitare la bellissima Basilica de la Soledad e all’uscita sentiamo un grido: “Vittorioooo”, incredibile ma vero, incontriamo nuovamente se pur di sfuggita, dato che sono in taxi, Fabrizia ed Emilio..Ci salutiamo con la sensazione che tanto ci saremmo rivisti…Vedremo!! Cammino e una signora di una bancarella mi offre una cavalletta e mi invita a mangiarla dicendomi: “Prueva es pura vitamina”!! Okay, accetto la sfida!! Giusy estrae la videocamera e immortala questo momento, sgranocchio una cavalletta, il sapore?? Agrodolce. E sera e ci fermiamo ad un ristorante nello zocalo: io provo il pollo al mole negro, un coscio di pollo, coperto di una salsa composta da cioccolata, banane, peperoncino, pepe e cannella…Leggero vero? Comunque il sapore è particolare e gustoso, per Giusy bistecca. Ci fermiamo allo Zocalo, dove un gruppo di musicisti messicani suona…E una serata magica!! La stanchezza arriva è ora di dormire…Domani ci attende un’altra giornata di esplorazione!! 29/07/05 Abbiamo la stanza fino alle 12:00. Alle 10.00 dopo aver lasciato gli zaini nell’hotel (servizio gratuito) andiamo all’Hotel Riviera de Angel, dove ogni 30 minuti partono degli autobus per il sito vicino di Monte Alban, (prezzo 30 pesos), con ritorno stabilito due ore e mezza dopo la partenza. Il viaggio che dura circa 30 minuti è molto bello e tortuoso e percorre una tipica strada di montagna, attraversando dei villaggi molto caratteristici. Arriviamo all’entrata del sito e dopo aver superato l’orda delle bancarelle entriamo (38 pesos). Il luogo è favoloso, grazie ad un prato erboso di colore verde, ad un superbo panorama che domina la vallata e alle rovine che punteggiano questo luogo. Visitiamo i tanti edifici, ci inerpichiamo sulla piramide, attraversiamo il juego della pelota, ci meravigliamo davanti alle statue de los danzantes e penetriamo nelle varie tombe di questo luogo magico. Ogni tanto un condor vola per il cielo, lo guardiamo e silenziosamente contempliamo il selvaggio Messico. Sono quasi le 13:00 ed è ora di tornare, salutiamo Mt. Alban e torniamo ad Oaxaca. Mangiamo frutta: magno ed ananas dal sapore unico..E ci fermiamo nello Zocalo per gustarci la gente che passa…Notiamo un tizio che trasporta un frigorifero e grida: “paletas, paletas, paletas” (ghiaccioli), ammiriamo un lustrascarpe, un autentico artista, le sue mani unte di grasso accarezzano la scarpa come fosse il corpo di una bella donna, ogni piccolo gesto è legato ad un altro…Tanti piccoli anelli che formano una catena, un mestiere che viene tramandato da generazione in generazione, 30 minuti di pressione, lucido, pulizia e le scarpe diventano come nuove…Incredibile!! Torniamo all’hotel verso le 18:30, prendiamo gli zaini e mangiamo in un ristorante adiacente, per me bistecca (me la portano con la cioccolata) e per giusy neanche a dirlo: petto di pollo!! Prendiamo un taxi e andiamo al Terminal degli autobus di Oaxaca, ci attende il viaggio più lungo: 12 ore, si va a San Cristobal de las Casa nel Chiapas. Linea Cristobal Colon, prezzo del biglietto 320 peso. Partenza ore 21.00..E proprio mentre sto salendo sull’autobus una voce femminile mi chiama: “Pensavate di esservi sbarazzati di noi”!! Sono Fabrizia ed Emilio, stesso autobus, stessa destinazione, li accogliamo con un caldo abbraccio…Si parte!! A proposito i nostri posti? Sempre 7 e 8…Si parte e speriamo di dormire…Chiapas stiamo arrivando!! 30/07/05 Il viaggio per San Cristobal de las Casas è tremendo, 12 ore di curve a gomito che mettono a dura prova i nostri stomaci e le nostre teste. Arriviamo alle 09.00 del mattino, appena scesi un ragazzo ci offre un volantino dell’Hotel Plaza Central..Prendiamo un taxi e andiamo lì, niente da fare c’è solo una doppia, ma noi siamo in 4, che fare= Dividerci? Gli ultimi dubbi svaniscono quando una coppia di italiani ci dice chiaramente che da quell’hotel stanno scappando…Allora riparte la ricerca, lasciamo Giusy, Fabrizia e gli zaini nello Zocalo, mentre io ed Emilio cerchiamo un posto dove stare, la nostra ricerca si ferma all’Hotel San Martin, molto carino e pulito (250 pesos) per una doppia con bagno. Ci facciamo una bella doccia e partiamo alla conquista di San Cristobal de las Casa, che risutlerà poi la più bella cittadina da noi visitata in Messico. Cominciamo dalla Plaza 31 Marzo (Zocalo), circondata da eleganti palazzi coloniali e con una bella Cattedrale. Prendiamo Calle 20 Novembre e arriviamo al bellissimo Templo de Santo Domingo con la sua superba facciata in stile barocco di colore rosa che s’illumina al sole del tramonto…(Emilio per scattare una foto ha aspettato il sole per 45 minuti). Ciò che colpisce di San Cristobal non è un monumento in particolare ma un insieme di colori, di gesti e i loro mercati, i migliori e più convenienti di tutto il Messico, qui compriamo uno strumento musicale a 4 euro, coperte, tovaglie…Spendendo poco più di 10 euro, ci perdiamo nel Mercado Municipal, con i venditori coperti da pomodori, carne, gamberi e frutta. Pranziamo con mango, ananas, melone, mele e anguria…Da leccare i baffi!! Nel pomeriggio entriamo nel mercato e museo dell’ambra, collane a 80 euro quando in Italia le paghi 800..Usciamo e passeggiamo verso il Cerro de Guadalupe, con la sua chiesa descritta come “una bolla di sapone in cima a una roccia”. Si sta facendo sera, la fame aumenta e a San Cristobal quando tramonta il sole fa decisamente freddo. Torniamo all’hotel ma prima passiamo alla vicina Casa Margarita dove si trova L’Agencia de Viajes Chincultik, io e Giusy prenotiamo con loro be 3 escursioni: i villaggi indio di San Juan Chamula e San Lorenzo Zinacantan (100 peso); Agua Azul, Misol Ha e le rovine di Palenque (280 pesos). Con questa agenzia prenotiamo anche l’hotel di Palenque per 2 notti (Posada Tucan al prezzo di 220 peso a notte ma solo con ventilatore e senza aria condizionata); ed infine la terza da Palenque per i siti di Yaxchilan e Bonampak (680 pesos incluso pranzo, colazione ed entrate nei siti). Devo dire che la scelta dell’agenzia è risultata una scelta felicissima, grazie alla puntualità dei loro mezzi, la loro organizzazione, le loro guide e la loro pulizia. E’ sera e con Emilio e Fabrizia andiamo a mangiare al Gato Gordo (una sorta di fissazione di Emilio)…I prezzi sono ok ma la qualità del cibo non è stata delle migliori, per me bistecca, per Giusy pollo. Siamo stanchissimi, gironzoliamo un pò per la città…Poi tutti a dormire..Domani ci attendono i villaggi indio …E saranno una delle cose più belle ed affascinanti di tutto il Messico!! 31/07/05:Dopo aver una buona colazione con Fabrizia ed Emilio andiamo alla Casa Margarita per partire con l’agenzia Chincultik verso i villaggi indio di San Juan Chamula e di San Lorenzo Zinacantan. La partenza è alle 09.30, il van è confortevole e la nostra guida di nome Alejandro è molto brava e soprattutto mai pesante…La durata del viaggio è di circa 15 minuti. La prima tappa: San Juan Chamula. Il van ci lascia lungo un sentiero lontano dalla piazza, la ammiriamo dall’altro e osserviamo il brulicare di moltissime persone lungo le bancarelle. Camminiamo lungo questo sentiero e rimaniamo colpiti dai costumi locali, le donne: camicie blu o bianche, gonne di lana, uomini: tuniche di lana bianca. Alejandro ci spiega il significato della croce maya, totalmente diverso da quello cristiano e visitiamo da fuori la casa dello stregone…Scendiamo in piazza e visitiamo il Templo de San Juan, una chiesa bianca con degli elettrizzanti colori sulla porta. E’ assolutamente vietato scattare foto o riprendere con videocamere dentro la chiesa. E’ l’anno 2005…Varchiamo la porta della chiesa ed entriamo nel 1500…Il pavimento della chiesa è coperto da aghi di pino, candele accese dovunque, bottiglie di cocoa cola ed aranciata, bambini nudi che vengono puliti con delle foglie, polli dentro buste di plastica pronti ad essere sacrificati…Ci inginocchiamo con gli indios e rimaniamo immobili per circa 10 minuti…Usciamo dalla chiesa con la netta sensazione che quello che abbiamo appena visto ci accompagnerà per tutta la vita!! Entriamo nel mercato, ma sinceramente ci delude, quello di San Cristobal ci è apparso più “vero” e meno turistico, compriamo come al solito della frutta e visitiamo il cimitero dalle croci colorate e partiamo per l’altro villaggio, quello di San Lorenzo Zinacantan, decisamente meno spettacolare rispetto a San Juan Chamula. Entriamo in una casa indio dove dove stanno cucendo delle coperte, bellissime ma care!! Assaggiamo un taco farcito di formaggio e avocado preparato all’istante da una donna del villaggio e andiamo nella piazza e visitiamo le Chiese de la Virgen de la Candelaria e di San Lorenzo. Torniamo a San Cristobal, siamo stanchi, io e Giusy schiacciamo un pisolino, Fabrizia ed Emilio vanno per mercati. Alle 18:30 ci incontriamo e dopo aver divorato i soliti chilometri partiamo alla ricerca di un ristorante. Questa volta ho voglia di brace…Per me bistecca e per Giusy pesce. Mangiamo bene i proprietari del ristornate ci mettono i sombreri e ci offrono della tequila…È il momento delle foto e dei saluti Fabrizia ed Eimilio il giorno dopo partiranno per il Guatemala…È l’ultima volta che ci vediamo, perlomeno in Messico..Che dire?? Li saluto abbraciandoli e dicendogli che sono una coppia fantastica!! Ed è la verità…A presto…A proposito per salutarci Emilio estrae il violino e comincia a suonare…

01/08/05 Ho dormito abbastanza bene, abbastanza..Nel Chiapas di notte c’è l’usanza di sparare…Raffiche di spari..Si spara per divertimento verso il cielo!! Andiamo bene!! Ci svegliamo prestissimo, arriva il van alle 06:30, il percorso è molto meno tortuoso di quello per San Cristobal, le 3 ore e mezza passano velocemente e arriviamo ad Agua Azul, magnifiche cascate di un bianco quasi accecante, Giusy non si sente troppo bene quindi decidiamo di non fare il bagno. La sosta è di un’ora e mezza poi con il van diretti alla Cascata di Misol Ha. Dopo circa 40 minuti di curve arriviamo di fronte a questa spettacolare cascata, alta ben 35mt che si getta in uno specchi d’acqua circondato da una ricchissima vegetazione tropicale. Scendiamo fino ai piedi della cascata…Mettete in preventivo che ci si bagna moltissimo…Durata della sosta 30 minuti…Pranziamo con la solita frutta e ripartiamo per le rovine di Palenque, arriviamo nel primo pomeriggio e il sito archeologico è straordinario..Se immaginate un luogo con edifici dall’eccezionale architettura maya circondati da una fitta foresta tropicale…Allora avete sognato Palenque!! Il caldo è terribilmente umido, si suda ad ogni passo…Io e Giusy nonostante l’afa saliamo sui vari templi del sito, scattando foto a più non posso, siamo senza parole, gli scorci, le vedute e i colori che regala questo luogo sono da favola…Le impressionanti grida delle scimmie urlatrici che noi da navigati zoologi abbiamo confuso con ghepardi danno un senso di surreale e di magico..Le due ore e mezza di sosta passano che ci ritroviamo fuori a sorseggiare del gatorade..Energia, ferro, vitamine, zuccheri, abbiamo bisogno di tutto…Il van ci porta alla città di Palenque e ci lascia davanti all’hotel Posada Tucan (220 peso), carino e pulito ma senza aria condizionata. Dopo una bella doccia ristoratrice e un piccolo riposo..Usciamo affamati alla ricerca di qualcosa da sbranare. Palenque città è davvero brutta, non c’è nulla da vedere e anche la Piazza Centrale 8Zocalo) è squallida e oltretutto la gente ci guarda talmente in strano modo che io e Giusy torniamo all’hotel per lasciare la nostra macchina fotograica e videocamera. Il ristorante? Ce ne sono davvero pochi…Ne scegliamo uno che è completamente vuoto e la cameriera sembra non aver mai visto un uomo…Per me pasta al pesce, per Giusy filetto alla brace. Stanchi torniamo all’hotel, il cielo è illuminato da lampi, assistiamo guardando dalla finestra ad un’autentica tempesta tropicale…Con un pò di paura ci mettiamo a letto desiderosi di dormire..Ancora non sappiamo infatti che quello che vedremo il giorno dopo sarà l’apice di tutto il nostro viaggio!! 02/08/05 Ci svegliamo prestissimo, per fortuna il temporale è terminato ed il cielo è stellato, l’appuntamento con il van dell’agenzia è alle 06.00 di fronte al nostro hotel. Come sempre sono puntualissimi e ancora un pò addormentati partiamo per il sito di Yaxchilan, ai confini con il Guatemala. Per arrivarci attraversiamo la foresta passansdo villaggi formati da capanne dove vivono gli indios. Molti di essi all’entrata espongono la seguente scritta: “state entrando un un villaggio zapatista, qui il governo fa quello che dice il popolo e non viceversa”!! siamo nel regno di Marcos!! Dopo circa 2 ore di viaggio ci fermiamo ad una casupola con il tetto di paglia per fare colazione…Neanche a dirlo a base di frutta…Nel frattempo un variopinto pappagallo passeggia sopra ai tavoli per ricevere qualche avanzo. Ripartiamo sempre nel mezzo del verde, lasciando degli scenari suggestivi e ancora intatti. Arriviamo al confine con il Guatemala e il nostro driver che confabula con un gruppo di poliziotti guatemaltechi ci dice che per attraversare la frontiera dobbiamo sborsare 10 pesos a testa…Non è vero ma non facciamo storia e diamo 20 peso, mentre due francesi pignoli chiedono spiegazioni e sono decisi a non pagare…Viva la France, Champagne, Moulin Rouge, la coppia francese sarà l’unica nota negativa di questa meravigliosa giornata!! La strada termina di fronta al fiume Usumacinta…Prendiamo delle lance e per 45 minuti attraversiamo il Rio, in mezzo alla foresta, i nostro occhi guizzano dal verde degli alberi, alle scimmie urlatrici che riposano sugli alberi, ai coccodrilli immobili lungo la riva che con i loro occhi spietati ci guardano con l’acquolina in bocca…Saranno 45 minuti eccezionali. Arriviamo al sito di Yaxchilan e chiediamo se siamo in Guatemala, e come supponevo ci dicono che siamo in Messico (non ditelo ai francesi che per questi 20 pesos sono capaci di riconquistare la Bastiglia)! Sosta nel sito: 2 ore, anche qui i francesi hanno qualcosa di ridire…Io e Giusy proviamo a chiamare un coccodrillo…Niente non si muovono…Anche per loro la carne francese è dura da digerire!!! Entriamo nel sito ed instantaneamente ci rendiamo conto del posto, ho ancora i brividi a ripensarci, i resti di una città maya immersa nella foresta, un sito al di fuori di ogni circuito turistico, senza nessun sentiero per i visitatori, con scimmie, iguana e pipistrelli che sono gli autentici padroni della zona, quasi in punta di piedi, per non disturbare, visitiamo questo sito meraviglioso con i monumenti ancora coperti da vegetazone…Niente nel Messico può darti un emozione come Yaxchilan, una città maya tutta per noi!! Non andate a Yaxchilan…Lasciatelo così!! Usciamo quasi ipnotizzati, è caldissimo ed umido. I francesi sono in ritardo, con la lancia ritorniamo e andiamo a pranzare (incluso nel prezzo). Per me minestra..Minestra?? Fa 50 gradi e cominciamo da una minestra?? Poi pollo e pesce, per la verità in porzioni alquanto striminzite. Partiamo alla volta di Bonampak, per arrivarci lasciamo il nostro van e perendiamo una camionetta sgangherata che attraverso sentieri polverosi ci porta fino al sito, nulla a che vedere con Yaxchilan. Dopo un’ora torniamo alla camionetta. Arriviamo a Palenque alle 19:30 e il driver messicano ci dice che i francesi sono andati a lamentarsi con la direzione…E no!! proprio no!! Io e Giusy andiamo dal direttore dell’agenzia e gli diciamo che il tour è stato fantastico e il driver-guida perfetto, anche una ragazza spagnola conferma la nostra versione..Italia-Francia 1-0 becca e porta a casa!!! Marcelino (il nome del conducente) ci ringrazia. Arriviamo all’hotel, doccia e ristorantino con una bella terrazza su Palenque…Gamberi alla messicana..Alla brace con peperoncino!! Aiutooooooo!! Torniamo all’hotel, domani ci attendono 9 ore di autobus per Merida, dobbiamo riposare!! 03/08/05 Ci alziamo abbastanza presto, zaini in spalla, buona colazione e via…Linea Ado, pullman per Merida, durata del viaggio: 9 ore, prezzo del biglietto: 302 pesos a persona. Numero dei posti? 7 e 8. Il viaggio è veramente stancante e lungo…Meglio viaggiare di notte…E poi l’aria condizionata è altissima!! Arriviamo a Merida intorno le 17.00, inutile dire che siamo a pezzi…Nonostante il cielo sia nuvoloso fa un caldo allucinante. Usciamo dal terminal degli autobus e siccome si trova vicinisio al centro decidiamo di cercare un hotel in quella zona, facciamo centro al primo colpo: Hotel Tierra del Sol, 220 pesos per una doppia con bagno e aria condizionalta, molto carino e pulito. Lasciamo gli zaini ed usciamo subito. Il primo impatto con la città non è positivo. Merida infatti ci appare caotica e piatta. Arriviamo alla Plaza Grande (Zocalo), grande e graziosa. Visitiamo la bella Cattedrale di San Ildefonso, il Palazzo Municipale, la Casa di Montejo e il Palazzo del Governo con dei bei murales dell’artista locale Fernando Castro Pacheco. Ormai è sera, abbiamo fame e siamo stanchi, cerchiamo un ristorante ma ci accorgiamo subito di essere entrati nello Yucatan!! I prezzi infatti rispetto al Chiapas, Oaxaca e la stessa Città del Messico sono raddoppiati. Ci salviamo in calcio d’angolo..Troviamo una rosticceria e divoriamo un pollo e delle costolette di maiale con salsa barbecue: 6 scarso. Lentamente ci incamminiamo verso l’hotel, dobbiamo dormire che domani ci attenderà un altro bel sito: quello di Uxmal. Prima di chiudere gli occhi saluto Nonna Mimma, scomparsa un anno e mezzo fa, oggi era il suo compleanno. Auguri Nonna…

04/08/05 Come sempre ci svegliamo presto, facciamo una colazione a base di frutta e cereali e alle 09.05 dal terminal di 2a classe partiamo con il pullman linea Surca, al prezzo di 32 pesos alla volta del sito di Uxmal. Durata del viaggio 1 ora. Entrata al sito: 88 pesos. Uxmal è senza dubbio uno dei siti maya più interessanti di tutto il Messico, questo grazie alle sue affascinanti strutture di pietra rosa e grazie alla sua posizione. Uxmal fu dedicato a Chac-Mool, il Dio della pioggia, la sua immagine, caratterizzzata dal naso lungo e curvo si può trovare ovunque. Lo prego di un pò di pioggia visto il caldo, ma niente…Non mi accontenta!! Esploriamo il sito in lungo e in largo: la Casa dell’Indovino, la Casa delle Tartarughe, la Gran Piramide e altro…Usciamo per mozzogiorno e ci mettiamo alla fermata dell’autobus in attesa di un pulman per il ritorno..In quell’attesa conosciamo due donne indios e due bambini, un maschietto e una femminuccia, parliamo un pò di tutto ed abbiamo la sensazione di conoscerci da molto tempo, a volte le distanze sia culturali, sia geografiche vengono annullate in un istante, ci offrono della frutta, noi dei wafer. Dopo le foto di rito, ci chiedono addirittura se vogliamo andare con loro a Veracruz, naturalmente ospitati, non possiamo accettare..Tutto ciò sconvolgerebbe troppo il nostro tour…La bambina quando le dico che in Italia ci sono 7 ore di differenza rispetto il Messico rimane così affascinata che non riesce a toglierci gli occhi di dosso…L’autobus intanto arriva e loro scendono prima di noi..Ancora vedo le loro mani ondeggiare per salutarci…La vita a volte è di una semplicità struggente. Arriviamo a Merida intorno le 14.00, il caldo è tremendo e ci chiudiamo nell’hotel per far passare le ore più cocenti. Usciamo intorno le 16:00 e andiamo prima al Parque Centenario, un’oasi verde, con uno zoo e giochi per bambini e poi nel centro di Merida, lungo Calle 60, la via pedonale principale della città, con ristoranti, locali e la Chiesa di Gesù…Il tempo passa e allora andiamo al ristorante italiano Pane y Vino, mangiamo molto bene, addirittura la mozzarella. Dovremmo goderci Merida by night, essendo la città più festoda di tutto il Messico, ma siamo stanchissimi e dopo aver girato per lo zocalo decidiamo di tornare nell’hotel. Domani ci attende un altro spostamento, verso il mare, passando per Chichen Itza, a domani allora!! 05/08/05 Altra giornata, altra fatica..Zaini nuovamente in spalla..Confesso che cominciamo a desiderare il mare. Il nostro pulman, linea Ote, 2a classe, prezzo del biglietto 51 pesos, partenza ore 08:00, durata del viaggio 2 ore e mezza. Destinazione Chichen Itza. Il pulman ci lascia proprio alle rovine, il caldo e l’afa sono terribili…Notiamo subito di quanto sia diventato turistico questo luogo dal sapore magico, tantissimi i pulman, a iosa gli italiani. Lasciamo gli zaini nel servizio bagagli del sito (gratuito) L’entrata è di 88 pesos. Una moltitudine di bancarelle è assiepata lungo il sentiero…Finalmente el Castillo!! E’ lì di fronte a noi, con tutta la sua imponenza..Sinceramente ci delude un pochino, sarà che Palenque e Yaxchilan ci hanno dato emozioni diverse, sarà perchè arriviamo esausti, sarà perchè i turisti sono veramente troppi..Insomma Chicen Itza non lo mettiamo ai primi posti della nostra visita in Messico..Saliamo sulla famosa scalinata del Castillo..Siamo ormai super allenati e arriviamo in un baleno. Il panorama è bellissimo, grazie soprattutto al Templo de las Columnas, vedere queste colonne in mezzo al verde della foresta da i brividi. Dopo le classiche foto scendiamo e perlustriamo il sito con il Juego de la Pelota (il più grande del Messico), il Templo de las Columnas e l’Osservatorio. Sono quasi le 13.00 e acaldati usciamo dal sito, compriamo dell’acqua e ce la fanno pagare 2 euro a bottiglia!! Un furto. Con 50 pesos prendiamo un taxxi e andiamo al vicino Cenote Ik Kill (ingresso 60 pesos). Entriamo e rimaniamo di stucco, fantastico!! Piccole cascate che piovono dall’alto e che scendono in una laguna blu accecante, tutto circondato da rocce. Mi getto da un trampolino naturale alto 7 metri, l’acqua è ghiacciata e piena di pesci. Mi metto sotto la cascatella…Mi trovo nel film “Laguna blu”?? Alle 15.00 abbiamo il taxi che ci riporta a Chichen Itza, alle 16.00 prendiamo gli zaini e andiamo ad un albero che è la fermata degli autobus, immaginate un albero, un piccolo giardino e tanti ragazi con zaini buttati da tutte le parti che attendono…È forse Woodstock?? Alle 16.30 partiamo per Playa del Carmen. Linea Ado, 2a classe, prezzo del biglietto: 167 pesos, durata del viaggio 3 ore. Alle 19.00 arriviamo a Tulum, scendono tutti e ci sorge il dubbio…Che facciamo? Scendiamo anche noi? Della serie mai dare retta ad una donna…Giusy spinge per scendere ed io accetto, siamo a Tulum, alla ricerca di un hotel, i primi tentativi sono vani..Tutto completo!! Alla fine troviamo una cabana al prezzo di 300 pesos a notte, prima di prenotare vado a vederla..Ameremo anche l’avventura, ma quando è troppo è troppo…2 letti, una capanna, terreno di sabbia, bagni in comune, luce che non funziona, bagni in comune e porta che non si chiude..No!no!no! con lo stesso taxi pago 30 USD e mi faccio portare a Playa del Carmen, + commerciale, + banale, forse + brutta ma indubbiamente più divertente e più civile. Troviamo l’hotel Yum K’IIN veramente bello, con ventilatore ed aria condizionata, a 2 passi dal centro e dal mare, al prezzo di 400 pesos a notte. Pernottiamo 6 notti. Usciamo subito, la fame è tanta, camminiamo lungo la celebre Avenida 5 ci fermiamo ad un ristorante e Giusy prende il pesce al mango delizioso, io petto di pollo alla messicana, buono. Siamo stanchi, ma prima di andarea nanna andiamo a fare una breve passeggiata sulla spiaggia..È buio del mare sentiamo soltanto il rumore e l’odore…E questo ci basta!! Andiamo a dormire, domani ci attende il Mar dei Caraibi!! 06/08/05 Dopo tante scale, piramidi, lunghe traversate in pulman e notti in viaggio ci meritiamo un giornata di completo relax..E allora?? Sveglia alle 09.00 e ancora intontiti dal sonno camminando come due mummie e dopo aver fatto colazione con cereali e frutta, ci dirigiamo al mare, e che mare!! L’acqua è splendida, fantastici i colori che essa offre, siamo a Playa del Carmen!! Peccato per le costruzioni che sono nate e che purtroppo stanno nascendo lungo la spiaggia, comunque ci godiamo questa giornata di mare, tuffandoci nel blu dei Caraibi. La serata invece passa facendo su e giù lungo l’Avenida 5, che è davvero super turistica…Tantissimi ristoranti, locali e negozi di souvenir che sono un’autentica trappola per i turisti, per cenare ci attrae un ristorante che si chiama Las Brisas, il cameriere ci propone una grigliata di pesce per due a 160 pesos, accettiamo desdierosi di pesce, ma quando arrivano i piatti ci viene quadi da piangere: 2 calamari, 2 gamberi e mezzo filetto..Veramente poco. Usciamo dal ristorante con la fame e allora andiamo ad un 100% natural e sorseggiamo due giganteschi e buonissimi succhi di frutta. Ormai è tardi, i negozi ed i locali cominciano a chiudere. Andiamo a dormire. Domani? Che domande: Tulum.

07/08/05 Riposati e già spellati (io sul naso) nonostante la protezione altissima ci svegliamo. Colazione. Partenza alle ore 09.00 con il Pulmann Ado, 2a classe, al prezzo di 31 pesos, durata del viaggio 1 ora, posti a sedere 3 e 4. Destinazione: Tulum. Il viaggio è veloce e sulla strada vediamo i primi danni dell’uragano Emily, distrutti alcuni alberi e pali della luce. Il pulman ci lascia a circa 500mt dall’entrata del siti, camminiamo e il caldo è opprimente…Non c’è ombra per potersi riparare…Il biglietto di ingresso al sito è di 38 pesos. Entriamo e lo spettacolo è incredibile, non tanto per il sito, più piccolo e decadente di altri, ma per lo scenario che è fantastico. Tulum infatti è l’unica città maya affacciata sul mare, ed è emeozionante vedere queste rovine di colore grigio su di una piccola collina con il blu del mare dei Caraibi che si infrange sulle rocce, che scenario!! Scattiamo foto a ripetizione!! Scendiamo nella spiaggia sottostnate e passiamo tutto il pomeriggio in questo posto indimenticabile..Nuotare nel blu dei Caraibi, aprire gli occhi e vedere le rovine maya è una sensazione unica, natura e storia che si mescolano in uno straordinario mosaico. Dalle rocce molti sono gli iguana che escono fuori, un turista acanto a noi si diverti a dargli del pane…Devo dire che gradivano!! Avete mai visto un’iguana leccarsi i baffi? Io si!! Il tempo come sempre è inesorabile, l’autobus di ritorno è alle 15.45, stessa linea, stessa classe, stesso prezzo. Lasciamo questo luogo con il dolore nel cuore, la vacanza sta quasi volgendo al termine..Salutiamo Tulum. Arriviamo a Playa del Carmen nel nostro hotel. Doccia e pisolino. Io facendo zapping in tv mi godo una partita di campionato di calcio messicano. Usciamo e andiamo al ristorante “makkeroni”, italiano, il padrone del locale di nome Marcello è di Latiano a pochi km dal paese di Giusy. Cominciano a parlare pugliese tra di loro..Della serie: “Lino Banfi in vacanza”!! Comunque mangiamo bene, io spaghetti ai gamberi e zucchine, Giusy pesce e 2 mega insalate. Dopo aver camminato lungo la solita Avenida 5 andiamo a dormire. Domani rimarremo a Playa del Carmen, ma con una sorpresa! 08/08/05 Ci alziamo intorno le 08.00 e dopo i cereali e frutta andiamo in spiaggia..Oggi restiamo a Playa del Carmenn ma appena arrivati notiamo un catamarano sulla spiaggia…Lo affittiamo per la mattinata al prezzo di 400 pesos, ovviamente con il capitano (così si fa chiamare) messicano e partiamo alla volta della barriera corallina. Dopo circa 40 minuti di viaggio con veduta su spiagge incantevoli gettiamo l’ancora. Ci gettiamo nelle limpide acque dei Caraibi, godendo di uno spettacolo bellissimo. Nonostante il passaggio dell’uragano Emilyu abbia distrutto molto, notiamo gruppi di pesci colarti che fanno a zig-zag nei coralli..Con la mia macchina usa e getta da sub scatto foto, siamo sprofondati in un angolo idialliaco. E’ ora di tornare, scorgiamo che a circa un paio di km dalla spiaggia centrale di Playa del Carmen ci sono spiagge con palme, capanne e pochissimi turisti, ci ripromettiamo di andarci. Lasciamo il catamarano e per il caldo allucinante decidiamo che per le ore più calde di tornare all’hotel. Ananas e mango per pranzo e nel pomeriggio torniamo in spiaggia e ci godiamo tintarella e bagni…La sera? Ristorante, questa volta scopriamo una specie di osteria fuori da l centro che fa tutto alla brace, 2 polli interi per 100 pesos, buonissimi!! Chilometri sull’Avenida 5 e dorimita. Domani ci attende l’ultima escursione: Xel-ha.

09/08/05: Sveglia alle 08.00, colazione e partenza alle 09.00 verso la nostra ultima escursione: Xel-Ha. Linea Ado, 2a classe, pesos 40. Durata del viaggio 45 minuti. Xel-ha è un parco naturale con una bella laguna piena di pesci e tante attrazioni create dall’uomo. All’arrivo le prime immagini non sono piacevoli, tantissimi i pulmann all’entrata, passiamo circa un’ora in fila per i bilgietti. Il prezzo per entrare è esoso: si può scegliere tra un tutto compreso al prezzo di 618 pesos o un basico (entrata e giubbotto) al prezzo di 300 pesos. Carissimo. Scegliamo il basico, tanto per il pranzo abbiamo la frutta e ci siamo portati le maschere da casa. Appena entrati ci sono delle coloratissime are pronti per una foto (10 dollari americani), avete capito bene, una foto formato cartolina 10 dollari…Ma la cornice è d’oro?? Lasciamo perdere la foto e ci limitiamo ad immortalare solamente i pappagalli e facciamo un giro per il parco, la laguna è bellissima, quasi da film!! Un mare blu con vegetazione verde intorno, rinunciamo al bagno con i delfini…Carissimo e sinceramente troppo turistico! Andiamo verso il trenino, eccolo finalmente che arriva, saliamo e…E?? Dopo pochi metri si rompe..Tutti a terra in attesa di un altro treno…Questa volta arriva un pulmino scassato e si arriva all’inizio del fiume, lì prendiamo una specie di poltrona galleggiante a 2 posti e percorriamo tutto il fiume, la sensazione è molto bella..Però secondo i miei gusti il tragitto è troppo lungo, circa un’ora, allora mi tuffo e spingo Giusy che rimane comoda comoda sulla poltrona, che fatica essere uomini!! Arriviamo sula terra e allora giunge il momento dello snorkeling nella laguna…Bello, sembra di stare in piscina, ma comunque nulla a che vedere con la barriera corallina del giorno prima. Pranziamo con il solito mango e decidiamo allora di seguire un percorso obbligato per il parco e scopriamo tutti i danni dell’uragano Emily, tanti gli alberi spezzati, moltissime le attrazioni chiuse ma il prezzo però è rimasto lo stesso. E quasi ora di andare, ma prima batto tutti i record (come prova ho la registrazione) salto da una roccia alta 11mt e sprofondo nell’acqua, bellissimo…Talmente bello che lo faccio nuovamente!! E’ ora di andare ci attende l’autobus, stessa linea, stessa classe e medesimo prezzo, posti 27 e 28. Arriviamo a Playa del Carmen, doccia, pisolino e ristorante, ancora carne per tutti e due. La sera passeggiamo come al solito lungo l’Avenida 5, e poi dopo una certa, stanchissimi andiamo a letto, domani rimarremo a Playa del Carmen, ma dobbiamo mantenere una promessa!! 10/08/05 Sveglia, colazione e della serie ogni promessa è un debito, camminiamo sulla spiaggia per qualche km fino ad arrivare all’arena formata da palme che avevamo visto dal catamarano, il posto è splendido, pochi turisti, acqua cristallina e spiaggia bianca, rimaniamo tutto il giorno in spiaggia…La sera? Ristorante di due giorni fa, per Giusy pollo alla brace, per me Arrachera, una sorta di bistecca buonissima, ma non chiedetemi di che animale fosse!! La sera? Avenida 5 ovviamente…

11/08/05 E’ il nostro ultimo giorno, dobbiamo lasciare la stanza alle 12.00. Andiamo al mare per un paio di ore, ci godiamo il Mare dei Caraibi e poi dobbiamo salutarlo…L’autobus per l’aeroporto di Cancun parte alle 13:00, linea Rivie, 2a classe, prezzo 65 pesos, durata del viaggio 1 ora. Arriviamo all’aeroporto e attendiamo, il volo di ritorno è alle 20:00 con Air Europa, speriamo bene!!! Il volo è ok, il servizio come all’andata pessimo, arriviamo a Madrid e il volo per Roma parte con un’ora di ritardo, poco male!! Arrivo, siamo stanchi è tempo di chiudere gli occhi…Le immagini si accavallano..Rovine, indioso, verde, mare, bambini…Tutto ciò incorniciato da un fantastico colore, ecco ciò che rimane del Messico!! Il colore, qualunque esso sia, dal più acceso al più tenue nasconde dentro di se millenni di storia, di sguardi, di tradizioni e di natura…

GRAZIE MESSICO!! (Coloro interessati ad altri miei viaggi possono andare sempre su questo sito su Thailandia e cliccare su e giù per la Thailandia in 20 giorni).



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